Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di RICERCATORE
universitario Presso
PRIMA SEDUTA TELEMATICA. Formulazione
dei criteri e calendario delle prove.
I
Commissari dichiarano di non essere in rapporto di parentela o affinità tra di
loro sino al quarto grado incluso.
I
Commissari dichiarano singolarmente di non essere stati nominati membri di
commissioni per procedure di valutazione comparativa in corso nelle quali
figurano come candidati membri di questa Commissione.
Il
Presidente ricorda ai colleghi la normativa stabilita dalla Legge n. 210 del 3
luglio 1998, dal Regolamento ministeriale D.P.R. n. 117 del 23/03/2000, e dal
Regolamento dell'Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti,
D.R. n. 691 del 02/06/1999.
Dopo
approfondita discussione
- 02.10.2008
alle ore 10.00 presso il Rettorato – divisione del personale - dell’ Università
degli Studi "G. D’Annunzio" sita in Chieti per
la prima prova scritta;
- 02.10.2008 alle ore 15.00, presso la medesima sede,
per la seconda prova scritta;
- 02.10.2008, alle ore 19.15, presso la
medesima sede, per la valutazione dei titoli;
- 03.10.2008 alle ore 14.00, presso la
medesima sede, per la prova orale.
Il
verbale, redatto e sottoscritto dal Presidente dopo essere stato inviato a
mezzo telematico ai singoli Commissari per la manifestazione di consenso,
corredato dalle dichiarazioni di adesione di tutti i membri” , è consegnato
alla Divisione Personale Docente e Ricercatore dell’Università degli Studi
"G. D'Annunzio" di Chieti affinché ne sia curata la pubblicizzazione
per via telematica, nonché l’affissione all’Albo dell’Ateneo.
SECONDA SEDUTA 02.10.2008, ore 09.30
TERZA SEDUTA, ore 09.50, prima prova
scritta.
Risultano presenti i candidati: Lazzari Carlo Giuseppe,
Pagano Paola, Verrocchio Maria.
Risultano assenti:
Alessandrini
Marco
Buchicchio
Maria
Capitanio
Francesca
Costantini
Alessandro
Di Stasio
Maria Pia
Di Tommaso
Silvia
Dolcetti
Francesca Romana
Farina
Benedetto
Grasso
Mariateresa
Graziani
Chiara
Iani Luca
Lai Carlo
Notarnicola
Alessandra
Pozzulo
Fabiana
Tavella
Sofia
Zappacosta
Cristina
Il Presidente invita il candidato Lazzari Carlo Giuseppe a
controllare l’integrità delle buste e a sorteggiare il tema da svolgere.
Risulta sorteggiato il
seguente tema: “la clinica delle relazioni familiari: contributi recenti e
innovativi nella psicologia italiana”.
Per lo
svolgimento della prova vengono assegnate n. 4 ore a partire dalle ore 10.25.
Durante lo svolgimento della prova scritta sono debitamente rispettate le norme
prescritte sulla sorveglianza dei candidati.
Alle
ore 13.30 il candidato Verrocchio Maria presente consegna l’elaborato alla
Commissione, che effettua tutte le procedure di rito previste dalla Legge per
la conservazione agli atti.
Alle ore 13.34 il candidato Lazzari
Carlo Giuseppe presente consegna l’elaborato alla Commissione, che effettua
tutte le procedure di rito previste dalla Legge per la conservazione agli
atti.
Alle ore 13.55 il
candidato Pagano Paola presente consegna l’elaborato alla Commissione, che
effettua tutte le procedure di rito previste dalla Legge per la conservazione
agli atti.
Il plico contenente
gli elaborati, viene affidato al Presidente perché ne curi la custodia. Al
termine delle predette operazioni la seduta viene tolta.
QUARTA SEDUTA 02.10.2008, ore 15.00, seconda prova
scritta.
Risultano presenti i
candidati: Lazzari Carlo Giuseppe, Pagano Paola, Verrocchio Maria.
Il Presidente invita il candidato Verrocchio
Maria a controllare l’integrità delle buste e a sorteggiare il tema da
svolgere.
Risulta sorteggiato il seguente
tema: “Interventi clinici nei contesti giudiziari. Esemplificazione di un
intervento peritale in ambito civile, o penale, o minorile”:
Per lo svolgimento
della prova vengono assegnate n. 4 ore a partire dalle ore 15.15. Durante lo
svolgimento della prova scritta sono debitamente rispettate le norme prescritte
sulla sorveglianza dei candidati.
Alle ore
18.10 il candidato Lazzari Carlo Giuseppe presente consegna l’elaborato alla
Commissione, che effettua tutte le procedure di rito previste dalla Legge per
la conservazione agli atti.
Alle ore
18.17 il candidato Verrocchio Maria presente consegna l’elaborato alla
Commissione, che effettua tutte le procedure di rito previste dalla Legge per
la conservazione agli atti.
Alle ore 18.30 il
candidato Pagano Paola presente consegna l’elaborato alla Commissione, che
effettua tutte le procedure di rito previste dalla Legge per la conservazione
agli atti.
Il plico contenente
gli elaborati, viene affidato al Presidente perché ne curi la custodia. Al
termine delle predette operazioni la seduta viene tolta.
QUINTA SEDUTA 02.10.2008 alle ore 18.34
Il plico contenente le predette
buste viene consegnato al Presidente per la conservazione sino al momento della valutazione.
SESTA SEDUTA 02.10.2008 alle ore 19.15, valutazione dei
titoli.
il Presidente
ricorda che, nella seconda seduta,
Pertanto
Candidato: dott. Lazzari Carlo Giuseppe
Il
candidato presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:
1. Lazzari C., How
the Mind Works,
2.
Lazzari C., La comunicazione
nella Relazione d’Aiuto, Lampi di Stampa, Milano, 2007.
3.
Lazzari C., L’amore
che cura: guida alla relazione d’aiuto, Franco Angeli, Milano, 2007.
4.
De Ronchi D., Lazzari C., “Neurocognitive effects of
Zidovudine”, Human Psychopharmacology,
vol. 11, 415-420 (1996).
5. “Psychology and counselling for AIDS Phobia Patients”.
I commissari procedono quindi alla formulazione dei giudizi individuali del candidato,
Dott. Lazzari Carlo Giuseppe
Prof. Fulcheri Mario:
Il candidato
presenta un articolato e nutritissimo curriculum formativo, in ambito sia
medico sia psicologico, sostenuto da esperienze maturate tanto in Italia quanto
all’estero.
La produzione
scientifica è particolarmente abbondante e interessante, non sempre pertinente
al settore in cui concorre; la scelta dei temi di ricerca, peraltro, risulta
spesso episodica rispetto ad un progetto continuativo e non possiede una
coerente linearità.
Nonostante ciò il
candidato si configura come studioso di valore, dotato di rilevanti capacità,
motivazioni e interessi, che potrebbe trovare adeguata collocazione in contesti
scientifico-disciplinari con minore specificità.
Prof. Tamanza Giancarlo:
Il candidato Carlo
Giuseppe Lazzari è laureato in Medicina e Chirurgia ed ha conseguito diverse
specializzazioni (Malattie infettive, Relazioni industriali e del lavoro,
Psicologia clinica e psicoterapia). Ha anche conseguito il dottorato di ricerca
in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni e ulteriori formazioni
specialististiche nazionali ed internazionali (Master in Psicologia del
comportamento e sviluppo umano, Diploma di terapista di training autogeno,
Diploma della scuola triennale in psicoterapia delle perdite, separazioni e
lutti). L’estrema ecletticità degli interessi scientifici e professionali
coltivati dal candidato sono testimoniati dalla pluralità delle affiliazioni ad
ordini e associazioni professionali e dalla eterogeneità delle collaborazioni
realizzate negli anni. Assai eterogenea è anche l’attività pubblicistica, molto
ampia e prevalentemente riguardante aspetti psicologici connessi a
problematiche medico-sanitarie o etico-economiche. Limitati sono i contributi
scientifici e di ricerca propriamente riconducibili al settore disciplinare
della psicologia clinica e contraddistinti da una collocazione editoriale di
chiara rilevanza scientifica. Il candidato non documenta precedenti esperienze
didattiche in ambito accademico e l’attività scientifico-formativa connessa
alla pratica psicologico-clinica è frammentaria e discontinua. Il profilo
risulta essere, in sintesi, solo parzialmente congruente con le discipline del
settore M-PSI/08.
Dott.ssa Di
Ceglie Antonella:
Il curriculum
formativo del candidato, laureato in Medicina e Chirurgia e plurispecializzato,
appare oltremodo articolato ed eclettico, sostenuto da esperienze scientifiche
maturate sia in ambito nazionale che in ambito estero. La produzione
scientifica risulta assai vasta ed interessante, ma discontinua sul piano dei
contenuti, che solo per una parte limitata appaiono attinenti al settore disciplinare
in cui concorre. Assenti risultano esperienze didattiche in ambito accademico.
Nel complesso emerge il profilo di uno studioso di rilevanti capacità e
motivazioni, cui necessita una scelta di settore disciplinare meglio
caratterizzata.
Giudizio Collegiale:
Il candidato viene
unanimemente riconosciuto come studioso certamente di valore, con rilevanti
motivazioni, “spiccata curiosità” e “interessi enciclopedici”; peraltro, tali
capacità e attitudini sembrano aver comportato spesso una eccessiva frammentazione con sconfinamenti dal settore scientifico per
il quale concorre. Alla indubbia originalità ed innovatività va contrapposta
l’assenza di attività didattica in ambito accademico, l’intermittente attività
di ricerca e la insufficiente coerenza e
congruenza. Si segnala inoltre che, nell’ambito delle cinque pubblicazioni
presentate la numero 5 contiene imprecisioni relativamente sia ai coautori, sia
alla collocazione editoriale. Si ritiene pertanto che il profilo complessivo
non corrisponda pienamente al ruolo per il quale concorre.
Candidato: Dott.ssa Pagano Paola
La candidata presenta, ai fini del giudizio, le
seguenti pubblicazioni:
1. Salvatore S., Pagano P. (2005). Issues of Cultural
Analysis. Culture & Psychology,
11 (2), 159 – 180.
2.
Fanelli F., Terri F., Bagnato S., Pagano P., Potì S.,
Attanasio S., Carli R. (2006). Il rapporto di lavoro atipico: modelli
culturali, criticità e linee di sviluppo. Rivista
di Psicologia Clinica. Teoria e
metodi dell’intervento, 1. Reperibile online:
http://www.rivistadipsicologiaclinica.it/italiano/numero1/FaTeBaPaPoAtCa.htm
3.
Pagano P. (2007). Formazione
in Psicologia Clinica negli Stati Uniti e nel Canada. In Carli, Grasso,
Paniccia (a cura di) La formazione alla Psicologia Clinica. Pensare emozioni
Franco Angeli.
4.
Pagano P., Potì S., (2007). Un’analisi della letteratura
sulla formazione psicologico clinica. Atti del II Convegno: Verso una nuova qualità dell’insegnamento e
apprendimento della Psicologia. Didattica e integrazione del sapere psicologico.
Facoltà di Psicologia, Padova 2-3 Febbraio 2007.
5.
Pagano P. (2007). Il resoconto clinico come diagnosi di
problemi e pianificazione del trattamento. Un’analisi della letteratura
internazionale sul caso clinico. Rivista
di Psicologia clinica, Teorie e metodi dell’intervento, 3. Reperibile
online:
http://www.rivistadipsicologiaclinica.it/italiano/numerocorrente/Pagano.htm
I commissari procedono quindi alla formulazione dei giudizi individuali della candidata,
Dott.ssa
Pagano
Paola
Prof. Fulcheri Mario:
La candidata
presenta un ampio curriculum sia formativo sia scientifico, tale da configurare
un profilo di studiosa di sicuro valore e di particolare rigore metodologico.
Peraltro, sia il master sia il dottorato di ricerca (terzo livello Europsy),
seppur orientati in ambito clinico, sono stati focalizzati su tematiche scientifico-disciplinari
solo parzialmente pertinenti al settore in cui concorre, privilegiando linee di
studio e ricerca più affini ai settori psico-sociale e lavorativo. Anche la
produzione scientifica, pur testimoniando sia un buon livello tecnico sia una
corrispondente coerenza metodologica, sia ancora una rilevante competenza
operativa, sembra risentire di tale sconfinamento. Le pubblicazioni pertanto
paiono configurare il profilo di una promettente studiosa, non ancora del tutto
pienamente matura per lo svolgimento del ruolo di ricercatore anche per la
parziale e saltuaria esperienza didattica effettuata a livello
interattivo-integrativo. La recente e più continuativa collaborazione in ambito
didattico-formativo universitario, unitamente alle valide potenzialità e
motivazioni, consentono di formulare una buona valutazione generale di giovane
studiosa di sicuro avvenire nel settore della psicologia clinica.
Prof. Tamanza Giancarlo:
Il percorso
formativo sviluppato dalla candidata è di sicuro rilievo e di indubbio
interesse anche se solo parzialmente riferibile ai contenuti specifici della
psicologia clinica. Gli interessi e gli ambiti di ricerca affrontati sia nel
corso del dottorato sia nel successivo Master in gestione delle risorse umane
riguardano infatti tematiche di evidente rilievo psicosociale. Anche le
pubblicazioni presentate riguardano in qualche caso tematiche trasversali a
diversi ambiti disciplinari e non sempre assumono una rilevanza e una
collocazione tali da renderle generalmente diffuse e riconoscibili all’interno
della comunità scientifica. Di notevole valore è l’esperienza scientifico
formativa connessa alla pratica psicologico-clinica anche se le collaborazioni
realizzate sul piano didattico accademico segnalano una ancora non compiuta
maturazione delle competenze necessarie per assolvere con sicura efficacia al
ruolo per cui concorre.
Dott.ssa Di Ceglie Antonella:
La candidata,
laureata in psicologia, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in
Psicologia clinica, focalizzando una tematica relativa all’ambito
sociolavorativo. La produzione scientifica presentata appare di buon livello e
testimonia l’esistenza di cospicue dosi di originalità e di grande rigore nell’impostazione
metodologica, oltre che conoscenze aggiornate della letteratura scientifica. Le
attività scientifiche della candidata appaiono tuttavia maggiormente orientate
a tematiche di competenza psico-sociale e l’attività di docenza in ambito
accademico si limita ad oggi ad una didattica di tipo integrativo. Il
curriculum scientifico formativo delinea il profilo di una studiosa brillante e
promettente con più che apprezzabile attitudine alla ricerca scientifica in
ambito psicologico, ma che tuttavia non appare ancora del tutto idonea a
ricoprire il ruolo di ricercatrice universitaria.
Giudizio Collegiale:
La
candidata si distingue per un valido curriculum formativo anche se solo
parzialmente riferibile ai contenuti specifici della psicologia clinica. Gli interessi
e gli ambiti di ricerca affrontati, sia nel corso del dottorato sia nel
successivo Master in gestione delle risorse umane, riguardano infatti tematiche
di evidente rilievo psicosociale. La produzione scientifica presentata appare
di buon livello e testimonia l’esistenza di cospicue dosi di originalità e di
grande rigore nell’impostazione metodologica, oltre che conoscenze aggiornate
della letteratura scientifica. La recente e più continuativa collaborazione in
ambito didattico-formativo universitario, unitamente alle valide potenzialità e
motivazioni, consentono di formulare una buona valutazione generale di giovane
studiosa di sicuro avvenire nel settore della psicologia clinica.
Candidato: Dott.ssa Verrocchio Maria
La candidata presenta, ai fini del giudizio, le
seguenti pubblicazioni:
1.
M. Fulcheri, M.C. Verrocchio
“Il curriculum formativo in Psicologia
Clinica: una nuova frontiera di ricerca”
Torino, CSE,
gennaio 2008.
2.
Di Blasio P., Camisasca E., Procaccia R., Verrocchio M.
“Children’s resilience, protective and risk factors in therapy with
abusing families”
Maltrattamento
e abuso all’infanzia, 2005, 7, pp. 89-104.
ISSN: 1591-4267
3.
Verrocchio M., Mammarella N.
“Il ricordo di
abusi sessuali in un caso di maltrattamento e trascuratezza: uno psicologo
della memoria incontra uno psicologo clinico dello sviluppo”
Psicologia
Clinica dello Sviluppo, 2006, 1, pp. 177-188.
ISSN: 1824-078X
4.
Verrocchio M.C.
“La sindrome di
Alienazione Genitoriale”
Psicologia
Psicoterapia e Salute, 2007, 13, 3, pp. 371-396.
5.
Verrocchio M.C., Fulcheri M.
“Il trauma
conseguente ad un abuso sessuale infantile: un caso clinico”
Medicina
Psicosomatica, 2008, 2, pp. 89-94.
ISSN: 0025-7893
I commissari procedono quindi alla formulazione dei giudizi individuali della candidata,
Dott.ssa Verrocchio Maria
Prof. Fulcheri Mario:
La candidata
presenta un valido curriculum formativo, didattico e scientifico, arricchito da
adeguata e necessaria esperienza professionale; la produzione scientifica
appare pertinente, con una importante capacità di elaborazione sia originale
sia innovativa, con rilevante rigore metodologico e conoscenze aggiornate della
letteratura scientifica; congruente anche l’attività di ricerca applicata, dove
emerge la notevole esperienza clinica, così come particolarmente nutrita
risulta l’attività didattica svolta nel contesto del Settore Scientifico
Disciplinare M-PSI/08 (numerosi e continuativi incarichi di insegnamento).
La candidata appare
pertanto studiosa pienamente meritevole di considerazione per un ruolo di Ricercatore
in Psicologia Clinica.
Prof. Tamanza Giancarlo:
La candidata ha
sviluppato un percorso formativo qualificato e rilevante nell’ambito del
settore disciplinare per il quale concorre. L’attività scientifica e di
ricerca, sviluppata all’interno di istituzioni universitarie ed
extrauniversitarie è di notevole rilievo e dimostra l’acquisizione di
competenze pertinenti e di chiaro valore clinico. Le pubblicazioni presentate
sono particolarmente apprezzabili, sia per quanto riguarda il carattere originale
ed innovativo dei risultati conseguiti, sia per quanto riguarda la qualità ed
il prestigio delle loro collocazioni editoriali. La consistente esperienza
maturata sul piano didattico e nelle funzioni di coordinamento e gestione di
attività e gruppi di ricerca ne determinano un profilo del tutto congruente per
la posizione per cui concorre.
Dott.ssa Di Ceglie Antonella:
La candidata,
laureata in psicologia, ha conseguito il Diploma di Specializzazione in
Psicologia clinica, titolo che, nell’ambito del III livello formativo del
modello Europsy, risulta essere
equipollente ai dottorati di ricerca e ai master di II livello. Nel settore
della psicologia clinica la candidata ha svolto continuativamente numerosi
incarichi di docenza e rilevanti appaiono le attività scientifico-formative
connesse alla pratica psicologico-clinica.
Le pubblicazioni
presentate documentano una attività scientifica omogeneamente distribuita nel
tempo e ricca di contributi originali che affrontano con congruenza e grande rigore
metodologico alcuni temi di particolare interesse clinico. Il contributo della
candidata ai lavori in collaborazione risulta elevato.
La sua attività
clinica appare significativa ed il percorso formativo, completo e articolato, esprime una adeguata maturazione che la rende certamente
idonea a ricoprire il ruolo di ricercatore universitario.
Giudizio Collegiale:
La candidata si
contraddistingue per la continuità dell’impegno scientifico di ricerca nelle
discipline comprese nel settore scientifico disciplinare per cui concorre. Di
chiaro valore sono sia l’attività pubblicistica sia le esperienze didattiche e
formative connesse alla pratica psicologico-clinica. Le pubblicazioni
presentate si distinguono per la pertinenza dei temi trattati e per il rigore
metodologico con cui sono stati affrontati. I titoli formativi acquisiti e la
congruenza delle attività realizzate con la specificità dell’ambito scientifico
disciplinare la rendono del tutto idonea al ruolo per cui concorre.
SETTIMA SEDUTA 03.10.2008 alle ore 09.00, valutazione delle
prove scritte.
Candidato
n. 1
PROVA A
L’elaborato è
sviluppato in modo armonico, chiaro e convincente e mette in luce sia una
retrostante accurata preparazione teorica sia una personale capacità critica di
analisi e di sintesi.
La candidata sviluppa il tema assegnato in
modo completo , chiaro, scientificamente corretto mostrando una notevole
capacità argomentativi. I contenuti sono approfonditi in modo rigoroso e
sistematico ed esposti in modo organico.
Commissario: Dott.ssa Di Ceglie Antonella
Nel suo elaborato
la candidata, dopo un puntuale e documentato excursus storico sui presupposti
della nascita della terapia familiare, ne espone i più recenti sviluppi,
evidenziando gli aspetti epistemologici e le conseguenze applicative, con una
attenzione particolare alla specificità del contesto italiano. L’elaborato
appare bene argomentato, delineato con approfondita conoscenza e sostenuto da
una solida struttura espositiva.
Dalle valutazioni
dei singoli commissari emerge, unanime, una valutazione dell’elaborato che
soddisfa in modo completo i criteri valutativi previsti. Nel complesso
l’elaborato risulta essere molto buono.
PROVA B
L’elaborato
prodotto appare pienamente rispondente alla traccia proposta; sistematico e ben
organizzato, chiaro e coerente, lo svolgimento del tema evidenzia una
conoscenza e competenza approfondita dell’argomento trattato. Emerge come
sfondo la notevole esperienza sia formativa sia clinica.
Commissario: Prof. Tamanza Giancarlo
Il lavoro
della candidata risulta essere estremamente pregevole per la profondità e la
precisione delle argomentazioni proposte e per l’ampia e precisa disamina degli elementi contestuali
e giuridici di cui occorre tener conto nell’intervento psicologico forense.
Completo rigoroso e sistematico è l’esame del tema e la conoscenza
specialistica nazionale e internazionale. L’esemplificazione operativa
dell’intervento è precisa e dimostra il possesso di una evidente competenza
professionale.
Commissario: Dott.ssa Di Ceglie Antonella
L’elaborato è stato svolto in
maniera estremamente chiara e coerente alla tematica oggetto della traccia. Il
lavoro è articolato molto correttamente sotto il profilo metodologico e denota una approfondita conoscenza
dell’argomento anche in riferimento agli aspetti metodologico-applicativi, con
un notevole livello di elaborazione personale.
Giudizio
collegiale.
Dalle valutazioni dei commissari si evince, come giudizio collegiale,
una piena corrispondenza a tutti i criteri valutativi individuati. Nel complesso
il lavoro risulta ottimo.
A seguito
di tale operazione, i predetti elaborati, nonché i relativi giudizi sono
attribuiti come segue:
elaborati 1A/1B candidato Dott.ssa Verrocchio Maria.
Candidato
n. 2
PROVA A
L’elaborato
prodotto sviluppa solo in parte, coerentemente, la traccia del tema. La
candidata, infatti, espone in maniera
chiara e approfondita solo alcuni modelli di riferimento e pertanto, pur
riscontrandosi un buon rigore concettuale e una elevata capacità sintetica, si
rilevano alcune lacune rispetto alla complessità del tema proposto.
L’argomentazione è molto ricca ed
articolata ed evidenzia una capacità espositiva apprezzabile. L’elaborato è
sviluppato in modo chiaro ed approfondito ma risulta poco aderente al tema
proposto.
Commissario: Dott.ssa Di Ceglie Antonella
La commissione
ritiene che l’elaborato corrisponda soltanto parzialmente ai criteri valutativi
individuati e formulando pertanto un
giudizio complessivo di piena sufficienza.
PROVA B
La candidata
presenta un progetto di intervento dove i riferimenti teorici di base appaiono
adeguati. Dalla base teorica di partenza sviluppa poi una esemplificazione
troppo settoriale e quindi limitata nell’ambito delle più ampie prospettive
applicative. Si coglie, unitamente ad originalità e buona metodologia di base, una evidente non
specifica competenza ed esperienza clinica
in tale ambito.
Commissario: Prof. Tamanza Giancarlo
La
candidata dimostra una conoscenza adeguata delle problematiche generali
relative all’intervento clinico nei contesti giudiziari. Sviluppa l’elaborato
in modo approfondito anche se non sempre sistematico e rigoroso.
L’esemplificazione dell’intervento proposto pare per alcuni aspetti
problematico.
Commissario: Dott.ssa Di Ceglie Antonella
L’elaborato è stato svolto in
maniera chiara e sistematica alla tematica oggetto della traccia. Il lavoro è
articolato correttamente sotto il profilo metodologico ma denota una conoscenza non adeguatamente
approfondita dell’argomento anche in riferimento agli aspetti
metodologico-applicativi. L’esemplificazione dell’intervento proposto non
appare del tutto convincente.
Giudizio
collegiale.
Dalle valutazioni dei commissari si evince come giudizio collegiale una non
completa corrispondenza a tutti i criteri valutativi individuati. Nel complesso
il lavoro risulta apprezzabile e valutato più che sufficiente.
A seguito
di tale operazione, i predetti elaborati, nonché i relativi giudizi sono
attribuiti come segue:
elaborati 2A/2B candidato Dott.ssa Pagano Paola.
Candidato
n. 3
PROVA A
Il candidato, nel
suo elaborato, ricostruisce attraverso un documentato e scorrevole excursus
alcune delle tematiche relative all’argomento proposto. Si apprezzano sia
l’ampiezza con cui passa in rassegna alcuni modelli di riferimento sia la
conoscenza della letteratura anche internazionale. Peraltro sembra non aver
colto nella sua accezione più piena le utili connessioni argomentative, per cui appare carente per ciò che concerne
la completezza e la sinteticità espositiva.
L’elaborato è estremamente ampio e
analitico e organizzato in termini organici. Non sempre però i riferimenti alla
letteratura specialistica sono rigorosi e la correttezza e il rilievo
scientifico delle argomentazioni pertinente. Risulta carente la contestualizzazione
dell’analisi proposta in relazione al contributo della psicologia clinica
italiana.
Commissario: Dott.ssa Di Ceglie Antonella
In relazione agli
specifici criteri valutativi, la commissione, a livello collegiale, esprime un
giudizio di sufficienza.
PROVA B
L’elaborato
descrive uno schema operativo di intervento organizzato intorno ad un tema di
ricerca solo marginalmente inerente alla psicologia clinica (aspetti di
psicologia del lavoro,medicina del lavoro e legale). Pertanto, pur dimostrando
anche in questo contesto una dettagliata conoscenza di alcune tematiche anche
oggetto di studio e ricerca più specialistiche, complessivamente si pone, nella
valutazione dei criteri, come non del tutto adeguato.
Commissario: Prof. Tamanza Giancarlo
Il candidato
affronta in modo esteso una tematica di grande attualità nell’ambito
psicologico giuridico anche se l’esposizione proposta non risulta essere sempre
concettualmente rigorosa e scientificamente corretta. Limitata è l’analisi
delle problematiche relative alla connessione tra intervento clinico e contesto
giudiziario. L’esemplificazione illustrata corrisponde solo parzialmente al
tema proposto.
Commissario: Dott.ssa Di Ceglie Antonella
Il candidato sviluppa il suo
elaborato quasi totalmente su una analisi molto articolata del fenomeno del
mobbing e pertanto soddisfa solo
marginalmente l’argomento indicato nella traccia.
Giudizio
collegiale.
Considerati i parametri valutativi
prefissati la prova viene comunque collegialmente giudicata come sufficiente.
OTTAVA SEDUTA 03.10.2008 alle ore 14.00, prova orale.
I candidati
presenti vengono ammessi a sostenere la prova orale, previo accertamento
dell’identità, che viene debitamente registrata sulla scheda di presenza
(Allegato C).
La prova orale,
come pubblicato, verte su aspetti
generali e specifici del settore disciplinare, sulla discussione delle prove
scritte e degli eventuali titoli e sull’accertamento della lingua straniera
obbligatoria (inglese). La prova sarà valutata tenendo in considerazione i
seguenti criteri:
-
padronanza e grado di aggiornamento mostrati dal candidato
sulle tematiche di ricerca;
-
chiarezza e sinteticità di esposizione,
-
competenza, capacità critica e ricchezza di riferimenti.
Al termine della prova, vengono formulati da parte di ciascun Commissario i Giudizi sul
candidato e successivamente
Il candidato, nel
contesto della prova orale, mostra una buona padronanza sugli aspetti generali
inerenti il settore della psicologia clinica, così come una matura competenza
ed esperienza clinica integrata da componenti mediche ed educative. Emerge,
peraltro, una non piena capacità critica, a cui la ricchezza di riferimenti e
nozioni storiche riaggiornate, lffrono parziale compensazione. Discreta la
chiarezza, non sempre facile la sinteticità espositiva. Ottima la conoscenza
della lingua inglese.
Nella discussione
delle prove scritte, il candidato manifesta una limitata capacità di
approfondire in modo critico le tematiche affrontate. Ricca e chiara è invece
la padronanza dei propri temi di ricerca e l’abilità dialettica nel discutere
gli altri argomenti sottoposti alla sua attenzione. Ottima la conoscenza della
lingua inglese.
Dott.ssa Di Ceglie Antonella
Nella prova orale,
riguardo la discussione delle prove scritte, il candidato ha dimostrato buona
motivazione conoscitiva e discreta competenza. In riferimento alle tematiche di
ricerca svolte dal candidato, il grado
di approfondimento e di competenza è apparso buono.
In riferimento ai
criteri valutativi stabiliti, la commissione collegialmente formula per il
candidato un giudizio complessivamente buono.
Nella prova orale
la candidata dimostra buona padronanza e rilevante grado di aggiornamento sugli
aspetti generali del settore disciplinare per cui concorre. Notevoli la chiarezza,
la capacità critica e la sinteticità espositiva. Emerge peraltro una ancora non
piena maturazione nella competenza ed esperienza clinico-applicativa. Si
ritiene comunque studiosa-ricercatrice molto promettente. La conoscenza della
lingua inglese è decisamente buona.
Nella discussione
delle prove scritte, la candidata manifesta alcune incertezze ed una limitata
conoscenza della letteratura specialistica più recente. Sintetica e chiara è
l’esposizione degli altri argomenti sottoposti alla sua attenzione, che si
contraddistingue per la ricchezza dei riferimenti teorici e applicativi. Molto
buona la conoscenza della lingua inglese.
Dott.ssa Di Ceglie Antonella
La candidata, nella
prova orale, ha dimostrato una buona consapevolezza critica, validi interessi
metodologici ed una più che buona padronanza delle attuali tematiche di ricerca
nell’ambito della psicologia clinica. La conoscenza della lingua inglese è più
che buona.
Giudizio collegiale:
In riferimento ai
criteri valutativi predeterminati, la commissione esprime, a livello
collegiale, un giudizio complessivo più che buono.
La candidata,
nell’ambito della prova orale, mostra ottima padronanza e grado di
aggiornamento sugli aspetti sia generali sia specifici del settore disciplinare
per cui concorre. Significativa la chiarezza e la capacità di sintesi
dell’esposizione. Buona la capacità critica così come la ricchezza di
riferimenti. Emerge la notevole competenza ed esperienza clinica. La conoscenza
della lingua inglese è buona.
Nella discussione
delle prove scritte, la candidata dimostra una chiara maturità scientifica ed
una efficace abilità dialettica ed argomentativa. Rilevante la padronanza
manifestata relativamente ai propri temi di ricerca e sugli aspetti applicativi
della psicologia clinica. Buona la conoscenza della lingua straniera.
Dott.ssa Di Ceglie Antonella
La candidata, nella
prova orale, dimostra ottime capacità argomentative, chiarezza ed attitudine
critica. Ottimi appaiono anche gli interessi metodologici,, così come notevoli
le abilità di ricerca, sostenute da una esperienza clinica che risulta ben
consolidata. Sui temi della ricerca attuale dell’area psicologico-clinica la
candidata dimostra un livello di aggiornamento e approfondimento molto buono.
La conoscenza della lingua inglese è buona.
La commissione, unanime, in riferimento ai criteri valutativi
individuati, formula un giudizio complessivo ottimo.
Sulla base dei
giudizi complessivi,
Chieti 03.10.2008
Letto, approvato e
sottoscritto seduta stante.
Prof. Fulcheri Mario
Prof. Tamanza Giancarlo
Dott. Di Ceglie Antonella