Procedura di Valutazione Comparativa ad un posto di RICERCATORE universitario  Presso la Facolta' di ARCHITETTURA di Pescara Settore ICAR 14 – COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA Pubblicato sulla Gazzetta n. 20  del 11.03.2008 (D.R. 336 del 29/02/2008)

      

VERBALE   RELAZIONE  RIASSUNTIVA

 

La Commissione costituita per il Concorso di cui in premessa, nominata con D.R. 721 del 09/07/2008 pubblicato nella G.U. n.58 Serie Speciale–Concorsi ed Esami del 25/07/2008, e composta dal Prof. Giangiacomo D’Ardia (Professore Ordinario - Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara), dalla Prof.ssa Ilaria Valente (Professore Associato confermato – Politecnico di Milano) e dalla Prof.ssa Alessandra Criconia (Ricercatore confermato - Università di Roma “La Sapienza”) si è riunita, presso il dipartimento IDEA della Facoltà di Architettura dell’Università «G. D’Annunzio» di Chieti - Pescara, il giorno 28 ottobre alle h. 9.30 per procedere alla stesura della relazione riassuntiva.

 

PRIMA SEDUTA 8 settembre 2008, h.10.00 - Formulazione dei criteri e calendario delle prove.

La Commissione è stata autorizzata ad avvalersi di strumenti telematici di lavoro cooperativo, ai sensi dell’art. 4, comma 12 del D.P.R. 23.03.2000, N. 117.

I Commissari dichiarano di non essere in rapporto di parentela o affinità tra di loro sino al quarto grado incluso.

I Commissari dichiarano singolarmente di non essere stati nominati membri di commissioni per procedure di valutazione comparativa in corso nelle quali figurano come candidati membri di questa Commissione. La Commissione unanime elegge Presidente il prof. Giangiacomo D’ARDIA  e Segretario la prof.ssa Alessandra CRICONIA.

Il Presidente ricorda ai colleghi la normativa stabilita dalla Legge n. 210 del 3 luglio 1998, dal Regolamento ministeriale D.P.R. n. 117 del 23/03/2000, e dal Regolamento dell'Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti, D.R. n. 691 del 02/06/1999.

Dopo approfondita discussione la Commissione stabilisce i criteri per lo svolgimento della procedura di valutazione comparativa.

La Commissione stabilisce inoltre il seguente calendario delle riunioni per il prosieguo delle attività concorsuali:

-14 ottobre 2008, alle h. 10.30 presso l’Aula Consiliare della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi  "G. D’Annunzio" sita in viale Pindaro 42, Pescara, per la prima prova scritta;

-15 ottobre 2008, alle h. 9.30, presso la medesima sede, per la seconda prova scritta;

-15 ottobre 2008, alle h. 12.00, presso la medesima sede, per la valutazione dei titoli;

-16 ottobre 2008, alle h. 8.30, presso la medesima sede, per la prova orale.

 

Il verbale, redatto e sottoscritto dal Presidente dopo essere stato inviato a mezzo telematico ai singoli Commissari per la manifestazione di consenso, corredato dalle dichiarazioni di adesione di tutti i membri , è consegnato alla Divisione Personale Docente e Ricercatore dell’Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti affinché ne sia curata la pubblicizzazione per via telematica, nonché l’affissione all’Albo dell’Ateneo.

 

SECONDA SEDUTA 14 ottobre 2008  alle h. 10.00.

La Commissione, accertato che i criteri generali fissati nella precedente riunione sono stati resi pubblici per più di sette giorni senza che l’Università abbia comunicato la ricezione di osservazioni ai criteri ed al calendario proposti, prende atto che dell’elenco dei candidati che hanno presentato la domanda, corredata della prescritta documentazione, nonché della rinuncia del dott. Mario FERRARI come da Prot. N.7154, 8 ottobre 2008. (vedi Allegato 1), stabilisce di procedere alla valutazione dei titoli dopo l’espletamento delle due prove scritte dei candidati presenti alle medesime  e prima della correzione degli elaborati.

 

Il Presidente chiede, quindi, ai Commissari di dichiarare se vi sono con i suddetti candidati rapporti di parentela o affinità sino al IV grado incluso. Ciascun membro della Commissione dichiara di non avere relazioni di parentela o affinità, entro il 4° grado incluso, con i candidati ai sensi degli artt. 51 e 52 del C.P.C  e di non avere a propria conoscenza con loro liti in atto, formalizzate presso l'autorità giudiziaria o organi accademici.

Pertanto i candidati da esaminare risultano i seguenti:

01. dott.ssa Vincenza Cinzia CARBONE

02. dott. Ildebrando CLEMENTE

03. dott. Fabio CONTINI

04. dott.ssa Emilia CORRADI

05. dott. Marco DE MARTIN TOPRANIN

06. dott. Roberto DE SANCTIS

07. dott.ssa Maria Felicia DELLA VALLE

08. dott. Andrea MAMMARELLA

09. dott.ssa Paola MISINO

10. dott. Valerio Paolo MOSCO

11. dott. Luigi PAVAN

12. dott. Domenico Antonio POTENZA

13. dott.ssa Paola SCALA

14. dott. Giovanni TECCO

15. dott. Ettore VADINI

16. dott. Giustino VALLESE

 

La Commissione verifica che le pubblicazioni risultano consegnate sigillate e recanti la data di spedizione nei termini di cui al Bando, nonché il protocollo di acquisizione da parte di questo Ateneo.

La Commissione, all’unanimità, stabilisce che la valutazione dei titoli presentati dai candidati alla valutazione comparativa sarà effettuata dopo le prove scritte e prima della correzione degli elaborati solo per quei candidati presenti alle prove scritte, fermo restando i criteri già fissati nella riunione di insediamento della Commissione e fermo restando il rispetto dell’anonimato.

La Commissione viene sciolta alle h. 10.20 e si riconvoca per le h. 10.30 dello stesso giorno per la scelta dei temi della prima prova scritta, che si svolgerà  secondo il calendario stabilito nella seduta preliminare.

 

TERZA SEDUTA 14 ottobre 2008  alle h. 10.30, prima prova scritta.

La Commissione, riunita per l’espletamento della prima prova scritta, predispone tre temi tra i quali verrà sorteggiato quello che dovrà essere svolto dai candidati.

Risultano presenti i candidati:

02. dott. Ildebrando CLEMENTE

03. dott. Fabio CONTINI

04. dott.ssa Emilia CORRADI

06. dott. Roberto DE SANCTIS

08. dott. Andrea MAMMARELLA

09. dott.ssa Paola MISINO

10. dott. Valerio Paolo MOSCO

12. dott. Domenico Antonio POTENZA

13. dott.ssa Paola SCALA

14. dott. Giovanni TECCO

15. dott. Ettore VADINI

dei quali si è accertata l’identità personale mediante il documento di riconoscimento registrato sull’apposita scheda di presenza.

 

Risultano  assenti i candidati:

01. dott.ssa Vincenza Cinzia CARBONE

05. dott. Marco DE MARTIN TOPRANIN

07. dott.ssa Maria Felicia DELLA VALLE

11. dott. Luigi PAVAN

16. dott. Giustino VALLESE

 

Il Presidente invita il candidato Paola SCALA a controllare l’integrità delle buste e a sorteggiare il tema da svolgere.

Risulta sorteggiata la Traccia n.1:

DOPO

Dopo la prima guerra mondiale

Dopo le scommesse ideologiche centro europee

Dopo la seconda guerra mondiale

Dopo gli anni della ricostruzione postbellica

Sembra che la ricerca sulle modalità dell’abitare sia cessata e il disinteresse verso il problema sia dimostrato dalle amministrazioni con la fiducia data alla mediocrità dell’imprenditoria italiana.

 

Per lo svolgimento della prova vengono assegnate n. 4 ore e 30 min. a partire dalle h. 11.15. Durante lo svolgimento della prova scritta sono debitamente rispettate le norme prescritte sulla sorveglianza dei candidati.

Alle h. 15.45 i candidati hanno consegnato l’elaborato alla Commissione, che ha effettuato tutte le procedure di rito previste dalla Legge per la conservazione agli atti. 

Il plico contenente gli elaborati, viene affidato al Presidente perché ne curi la custodia. Al termine delle predette operazioni la seduta viene tolta.

 

QUARTA SEDUTA, 15 ottobre 2008  alle h. 9.30, seconda prova scritta.

La Commissione, riunita per l’espletamento della seconda prova scritta, predispone tre temi tra i quali verrà sorteggiato quello che dovrà essere svolto dai candidati.

Risultano presenti i candidati:

02. dott. Ildebrando CLEMENTE

03. dott. Fabio CONTINI

04. dott.ssa Emilia CORRADI

06. dott. Roberto DE SANCTIS

08. dott. Andrea MAMMARELLA

09. dott.ssa Paola MISINO

10. dott. Paolo Valerio MOSCO

12. dott. Domenico Antonio POTENZA

13. dott.ssa Paola SCALA

14. dott. Giovanni TECCO

15. dott. Ettore VADINI

 

Il Presidente invita il candidato Domenico Antonio POTENZA a controllare l’integrità delle buste e a sorteggiare il tema da svolgere.

Risulta sorteggiata la traccia n. 1 (seconda prova).

Prova applicata: UN PROGRAMMA PER UN’ESPERIENZA DIDATTICA DI LABORATORIO SUL TEMA SVOLTO NELLA PRIMA GIORNATA.

Il candidato dovrà predisporre un programma didattico rivolto a studenti iscritti al laboratorio di Progettazione Architettonica e Urbana di una laurea triennale.

Il programma sarà introdotto da una descrizione del campo di applicazione del Laboratorio e dello scopo che si prefigge.

Nel programma dovranno essere descritte in modo approfondito le lezioni teoriche e i contenuti di queste.

Dovrà essere fornita una bibliografia specifica, ragionata e commentata.

Dovranno essere descritti in modo strumentale, gli esempi di riferimento.

Dovranno essere descritti i materiali cartografici necessari in funzione di una eventuale scelta localizzativa.

Si dovrà, se fosse necessario, costruire e descrivere una serie di dati funzionali alla redazione  del progetto o dei progetti.

Dovrà essere descritto come si svolgerà il lavoro e gli elaborati richiesti.

 

Per lo svolgimento della prova vengono assegnate n. 4 ore 30 min. a partire dalle h. 10.00. Durante lo svolgimento della prova scritta sono debitamente rispettate le norme prescritte sulla sorveglianza dei candidati.

Alle h. 14.30 i candidati hanno consegnato l’elaborato alla Commissione, che ha effettuato tutte le procedure di rito previste dalla Legge per la conservazione agli atti.

Il plico contenente gli elaborati, viene affidato al Presidente perché ne curi la custodia. Al termine delle predette operazioni la seduta viene tolta.

 

QUINTA SEDUTA 15 ottobre 2008, h. 14.40

La Commissione procede, al fine di assicurare l’anonimato degli elaborati stessi durante la valutazione, a tutti gli adempimenti necessari, ai sensi della vigente normativa.

Il plico contenente le predette buste viene consegnato al Presidente per la conservazione sino  al momento della valutazione.

 

SESTA SEDUTA 15 ottobre 2008, h. 16.00, valutazione dei titoli.

La Commissione, dopo che il Presidente ha ricordato che nella seconda seduta sono già state adempiute, in ossequio a quanto prescritto dalla vigente normativa in merito alle valutazioni comparative, tutte le procedure di rito (accertamento sulla pubblicità dei criteri generali fissati nella seduta preliminare, accertamento e dichiarazioni di assenza di impedimenti legali da parte dei Commissari, preso atto dell’elenco dei candidati e relative rinunce, dichiarazioni di assenza di parentela o affinità entro il 4° grado tra membri della commissione e candidati) e che la valutazione dei titoli, come stabilito nella predetta seduta, viene effettuata solo per i candidati presenti alle prove scritte, procede, ai sensi del DPR 117/2000, alla valutazione dei titoli e delle pubblicazioni presentati dai candidati presenti alle prove scritte:

02. dott. Ildebrando CLEMENTE

03. dott. Fabio CONTINI

04. dott.ssa Emilia CORRADI

06. dott. Roberto DE SANCTIS

08. dott. Andrea MAMMARELLA

09. dott.ssa Paola MISINO

10. dott. Valerio Paolo MOSCO

12. dott. Domenico Antonio POTENZA

13. dott.ssa Paola SCALA

14. dott. Giovanni TECCO

15. dott. Ettore VADINI

 

La Commissione redige, quindi, il profilo curriculare dei candidati e ciascun commissario formula poi un giudizio individuale.

 

Candidato 02: dott. Ildebrando CLEMENTE

Scheda curriculare : Laureato in architettura allo IUAV nel 2001, 110 e lode.

Dal 2001 al 2008 collabora alla didattica in corsi e laboratori ICAR/14 presso lo IUAV, al corso di laurea in Scienze dell’Architettura dell’Università di Parma (2003-’05), quindi alla Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” di Cesena (dal 2005 ad oggi).

E’ professore a contratto per il modulo di Caratteri distributivi degli edifici, a.a. 2007-’08, Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” di Cesena.

Nel 2007 partecipa a workshop e convegni internazionali.

La sua ricerca personale, a partire dalla tesi di dottorato, verte in particolare sull’opera di Aldo Rossi e sulla analisi di alcuni concettualizzazioni fondative della composizione architettonica. Partecipa a convenzioni di ricerca presso la Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” di Cesena, collabora alla realizzazione di mostre. Pubblica una monografia sull’opera di Aldo Rossi e articoli in riviste di settore nazionali.

La sua attività in concorsi di progettazione è svolta soprattutto in forma di collaborazione.

Consegue il Dottorato di ricerca in Composizione architettonica, XVIII ciclo, presso lo IUAV, nel 2005.

E’ titolare di un assegno di ricerca (2006-08) e di tutorato (2007) presso l’Università di Bologna, Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” di Cesena.

Il candidato presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:

1. Bari Punta Perotti. Latomie di Sicilia. La Biennale di Venezia, “Città di Pietra, progetto Sud, sensi contemporanei”, Catalogo della Mostra, Marsilio ed, Ve 2006.

2. “Teca 1” L’esperienza del simbolo. Lezioni di Teorie e Tecnica della Progettazione Architettonica. Luciano Semerani, (a cura di I. Clemente e L. Amisaldi), collana di Teorie della Composizione Architettonica, Clean ed., Na 2007.

3. I recinti della paura. Gianugo Polesello: il progetto per la Risiera di San Saba a Trieste, in “Graphie” n.2, dic 2007, pp.63-67.

4. La Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” a Cesena, in “Graphie” Speciale Università, 2008.

5. Infanzia della forma. Opere e progetti di Aldo Rossi, Adda Ed, Bari 2008.

 

I commissari procedono alla formulazione dei GIUDIZI INDIVIDUALI del candidato, dott. Ildebrando CLEMENTE

 

Prof. Giangiacomo D’Ardia su  Ildebrando Clemente:

La produzione del candidato è coerente con i temi di ricerca dell’IUAV. Le pubblicazioni presentate non sembrano delineare temi originali pur nell’ambito sopra descritto.

Prof.ssa Ilaria Valente su  Ildebrando Clemente:

La produzione scientifica e l’attività didattica del candidato sono sviluppate perlopiù in collaborazione nell’ambito di una linea di ricerca identificata che lega l’esperienza sviluppata allo IUAV con la successiva attività presso la Facoltà di Architettura Aldo Rossi di Cesena.  L’attività progettuale appare ancora non impostata secondo una prospettiva di ricerca autonoma e originale. Le pubblicazioni documentano in modo coerente il suo percorso di ricerca.

Prof.ssa Alessandra Criconia su  Ildebrando Clemente:

Il profilo scientifico e progettuale del candidato è chiaramente identificabile. Si riconosce l’impostazione metodologica, pur tuttavia le pubblicazioni e i titoli presentati rivelano un percorso ancora parzialmente autonomo.

 

Giudizio Collegiale su Ildebrando CLEMENTE:

Il curriculum e le pubblicazioni del candidato rispondono in modo appena sufficiente ai requisiti richiesti dalla valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato 03: dott. Fabio CONTINI

Scheda curriculare: Laureato nel 1998 alla Facoltà di Architettura di Roma “La Sapienza”, 110 e lode. E’ dottore di ricerca in Composizione architettonica e Teorie dell’architettura nel 2003, con la tesi “La Metafora e il Progetto. Il contributo della Metafora alla costruzione del Senso nel progetto di architettura”.

Dal 1998 inizia l’attività didattica come collaboratore ai corsi di Progettazione Architettonica e Urbana, proff. R. Panella e O. Carpenzano e dal 2005 è professore a contratto nel ssd ICAR/14 nei corsi di laurea triennali di Architettura degli Interni e Allestimento (Facoltà di Architettura “Ludovico Quaroni” e “Valle Giulia”) e di Disegno Industriale. E’ correlatore di tesi di laurea in Progettazione Architettonica e Urbana.

Svolge attività di ricerca presso i Laboratori “Roma” e “Teorie dell’architettura” del Dipartimento di Architettura (DiAR) della Facoltà di Roma “Ludovico Quaroni”.

La sua ricerca personale, a partire dalla tesi di dottorato, verte sui processi di trasformazione della città e la re-invenzione dello spazio abitativo.

Ha partecipato a workshop nazionali e all’estero (Delft, Lille) e a concorsi di progettazione nazionali e internazionali. Scrive di architettura su riviste di settore.

Il candidato presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:

1. Architettura e azione performativa. Tre esempi di performance tra spazio architettonico e urbano, in “Esempi di Architettura”, 3/2008.

2. Progetti urbani tra paesaggio e mito. Nuovi ritrovamenti archeologici a Roma, in “Abitare la Terra”, 5/2006.

3. Lo spazio impreciso, recensione al libro “Allestire“ di L. Altarelli, in “Controspazio” 118/2005.

4. Ronchamp: irriducibilità tra forma e corpo, in “La costruzione del progetto urbano” a cura di A. Capuano (pubblicazione dei progetti della didattica), Roma 2005.

5. Uno spazio compresso e disegnato. Intervista a Giulio Fioravanti e Gian Ludovico Rolli, con E. Guerrucci, in “Controspazio” 106/2003.

 

I commissari procedono alla formulazione dei GIUDIZI INDIVIDUALI del candidato, dott. Fabio CONTINI.

 

Prof. Giangiacomo D’Ardia su Fabio CONTINI:

Il candidato presenta un curriculum e pubblicazioni che, pur nella loro originalità, rivelano una figura di studioso in via di formazione.

Prof.ssa Ilaria Valente su Fabio CONTINI:

L’attività di ricerca e didattica è sviluppata dal candidato in modo coerente, perlopiù in collaborazione, così come l’attività progettuale. Le pubblicazioni presentate offrono spunti interessanti, ma denunciano un indirizzo di ricerca non ancora delineato.

Prof.ssa Alessandra Criconia su Fabio CONTINI:

L’attività didattica e di ricerca del candidato è originale, talvolta eccessivamente sperimentale, non sempre condotta con il rigore necessario. Le pubblicazioni presentate sono poco incisive.

 

Giudizio Collegiale su Fabio CONTINI :

Il curriculum e le pubblicazioni del candidato rispondono in modo sufficiente ai requisiti richiesti dalla valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato 04: dott.ssa Emilia CORRADI

Scheda curriculare: Laureata nel 1995 alla Facoltà di Architettura di Pescara, 110 e lode. E’ dottore di ricerca nel 2000 con una tesi “Spazi sospesi: l’architettura di ponti e viadotti nella costruzione del territorio attraversato”(Composizione Architettonica XII ciclo, Pescara). Tra il 2003 e il 2007 è stata assegnista di ricerca presso il Dipartimento IDEA della Facoltà di Pescara, svolgendo la ricerca “Paesaggi/infrastrutture e sistemi fluvio marittimi”.

Dal 2001 ad oggi è titolare di moduli didattici in Composizione e Progettazione urbana; è correlatore di numerose tesi di laurea presso la Facoltà di Architettura di Pescara con i proff. Andriani e D’Ardia.

Dal 2007 ricopre incarichi di professore a contratto in materie del ssd ICAR/14, (Composizione, Architettura dei Grandi complessi, Teoria e Tecnica della Progettazione architettonica). Ha svolto attività di tutoraggio nell’ambito del Master Europeo di II livello,  a.a. 2005-06.

Tra le attività di ricerca si segnalano la partecipazione ai progetti: MURST 1999-2000 “Infrastrutture territorio e paesaggi fluvio-marittimi”; Regione Abruzzo 1999-2004 “Ricerca sul modello di sviluppo della costa teatina”, Canadian Studies Faculty Research Award Program 2002-03, 2003-04, 2006-07 sui temi dell’infrastrutturazione delle vie dell’acqua e dei porti. Svolge attività di progettazione e partecipa a numerosi concorsi di progettazione nazionali e internazionali di cui la maggior parte selezionati e classificati.

In campo didattico e scientifico ha collaborato all’organizzazione di numerosi convegni nazionali e internazionali della Facoltà di Architettura di Pescara; ha svolto numerose comunicazioni e lezioni relative al progetto delle infrastrutture, tema delle sue ricerche.

E’ autore di saggi su riviste specialistiche e ha curato dei numeri delle pubblicazioni della Facoltà di Architettura di Pescara.

La candidata presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:

1. Fuori scala per tutte le scale, in AA.VV., La Civiltà dei Superluoghi, Damiani ed., Bo 2007.

2. Uruguay. Meridiani quasi paralleli (a cura di C. Pozzi, E. Corradi, E. Vadini), Quaderni di Piano progetto Città, Pe 2007.

3. Gennaro Guala: il cemento della chiesa Dives in Misericordia e Mario Avagnina: il cantiere del MAXXI, in C. Andriani (a cura di) “Le forme del cemento_Leggerezza”, Gangemi ed., Rm 2007.

4. Viadotti dell’Autosole. Dal sublime all’inconsapevole, in R. Ingersoll (a cura di) “Jumpcut Urbanism”, Parametro n. 256 /2005.

5. Dettagli territoriali_Progetto Vasto, in “Architettura della media scala_Spazi intermedi” (a cura di E. Corradi e L. Romagni) Sala ed., Pe 2003.

 

I commissari procedono quindi alla formulazione dei GIUDIZI INDIVIDUALI del candidato, dott.ssa Emilia CORRADI.

 

Prof. Giangiacomo D’Ardia:

La candidata presenta un curriculum molto qualificato che evidenzia l’alta qualità ed impegno nella partecipazione alle attività didattiche e di ricerca. Le pubblicazioni presentate sono coerenti con gli ambiti di ricerca da lei percorsi.

Prof.ssa Ilaria Valente su Emilia Corradi:

L’attività didattica e di ricerca è sviluppata in modo continuativo e presenta un indirizzo autonomo, coerente con l’approfondimento delle problematiche inerenti l’architettura delle infrastrutture affrontate a partire dalla tesi di Dottorato. L’attività progettuale condotta in forma autonoma è di indubbio valore. Le pubblicazioni presentate, saggi e curatele, testimoniano la qualità del lavoro svolto.

Prof.ssa Alessandra Criconia su Emilia Corradi:

L’attività curriculare scientifica e di progetto della candidata documenta continuità, coerenza e rigore metodologico. Anche l’attività didattica, condotta in discipline del ssd ICAR/14 è svolta con buoni risultati. La candidata dimostra inoltre capacità di lavoro sui diversi piani della ricerca, applicata e teorica, e competenze organizzative di iniziative culturali inerenti il progetto. Le pubblicazioni presentate sono inerenti al suo tema di ricerca e individuano lo sviluppo di un pensiero critico.

 

Giudizio Collegiale su Emilia CORRADI:

Il curriculum e le pubblicazioni della candidata rispondono in modo ottimo ai requisiti richiesti dalla valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato 06: dott. Roberto DE SANCTIS

Scheda curriculare: Laureato nel 1996 alla Facoltà di Architettura di Roma “La Sapienza” (110 e lode) e dottore di ricerca in Composizione architettonica e Teorie dell’architettura nel 2004 con una tesi “Dal Mediterraneo al Progetto”.

Nel 1999 inizia l’attività didattica come collaboratore ai corsi di Progettazione Architettonica e Urbana, proff. R. Panella, G. Cappelli e O. Carpenzano e dal 2005 ricopre incarico di professore a contratto del modulo di Progettazione Architettonica nel Laboratorio di Restauro (Corso di laurea quinquennale Architettura UE, Facoltà di Architettura “Ludovico Quaroni”). E’ correlatore in tesi di laurea di Progettazione Architettonica e Urbana, proff. R. Panella, e O. Carpenzano. E’ stato tutor di seminari di progettazione in workshop e seminari.

Svolge attività di ricerca presso i Laboratori “Roma” e “Teorie dell’architettura” del Dipartimento di Architettura (DiAR) della Facoltà di Roma “Ludovico Quaroni”. Tra le ricerche a cui ha partecipato: Roma Urban Rehabilitation e Progetto di connessione del GRA alle reti urbane.

Svolge attività professionale e vanta alcune realizzazioni pubblico-private (residenze e piccoli edifici di servizio) e degli allestimenti. Ha partecipato a concorsi di progettazione nazionali e internazionali. E’ autore di articoli e saggi.

 

Il candidato presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:

1. Edificio scolastico Liceo Classico “E. Montale” e Istituto Tecnico Industriale “A. Volta” di L. Pellegrin, Letture critiche, in “Architetture per la scuola. Una storia di qualità per Roma e Provincia” a cura di F.E. Leschiutta, Roma 2005.

2. Abitare tra Natura e Macchina (l’idea di una nuova humanitas), in “La Costruzione del Progetto Urbano” a cura di A. Capuano, Roma 2005.

3. Istituto di Matematica alla Città Universitaria di Roma di Giò Ponti, Lettura critica, in “Studi sul Moderno” a cura di G. Remiddi, Groma volumi 5/2005.

4. Scavare l’architettura, in AA.VV. “Materiali didattici Laboratori di Progettazione architettonica e urbana 2, aa.2001-02”, Roma 2003.

5. Scalare, una riflessione sulla scala come elemento primario della composizione e della costruzione dell’architettura, in AA.VV. “Materiali didattici Laboratori di Progettazione architettonica e urbana 2, aa.2000-01”, Roma 2001.

 

I commissari procedono alla formulazione dei GIUDIZI INDIVIDUALI del candidato, dott. Roberto DE SANCTIS

 

Prof. Giangiacomo D’Ardia su Roberto DE SANCTIS:

Figura di studioso presente con continuità nella scuola, problematico e a volte timido nelle sue asserzioni come si evince dai materiali presentati alla procedura comparativa in oggetto.

Prof.ssa Ilaria Valente su Roberto DE SANCTIS:

L’attività didattica e di ricerca è svolta in modo continuativo, perlopiù in collaborazione. Il tema della ricerca di dottorato, sull’architettura del Mediterraneo, è interessante, ma non ha ancora dato luogo ad esiti autonomi di ricerca. Le pubblicazioni presentate, alcune sull’attività didattica svolta in collaborazione, non compongono un quadro organico di sviluppo di un tema di ricerca individuato.

Prof.ssa Alessandra Criconia su Roberto DE SANCTIS:

Il curriculum del candidato testimonia una costante e continua attività didattica e progettuale presso le strutture della Facoltà di Architettura di Roma “La Sapienza” a discapito di un percorso di ricerca individuale che rimane sotto tono. Le pubblicazioni presentate, brevi saggi e letture critiche di edifici del Moderno, mostrano inclinazione metodologica e storiografica.

 

Giudizio Collegiale su Roberto DE SANCTIS :

Il curriculum e le pubblicazioni del candidato rispondono in modo più che sufficiente ai requisiti richiesti dalla valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato 08: dott. Andrea MAMMARELLA

Scheda curriculare : Laureato nel 1994 alla Facoltà di Architettura di Pescara. E’ dottore di ricerca nel 2003 con una tesi “Kyodo Genso e Microchip. Spazio digitale senza silicio”(Composizione Architettonica, Pescara).

Nel 1999 inizia un’attività di collaborazione alla didattica nei corsi di Progettazione e Composizione, proff. P. Desideri, F. Raimondo, Facoltà di Architettura di Pescara. Dal 2006 è professore a contratto del corso di Composizione 3 nel Corso di laurea triennale “Tecniche del costruire”, Facoltà di Architettura di Pescara.

Ha partecipato, già durante gli anni di studio, a diversi seminari di progettazione all’estero  (ETSAB di Barcellona 1990, School of Architecture di Waterloo, Toronto 1992). Tra le attività di ricerca si segnalano la partecipazione ai progetti MURST 40 e 60% (1994-95, 2000-06) coordinati dal prof. P. Desideri e alla ricerca finanziata dalla Regione Abruzzo  “Architettura dell’acciaio. La Casa Americana dagli anni Cinquanta ad oggi”, 1998.

Dal 2000 al 2006 è stato consigliere dell’Ordine degli architetti, PPC della Provincia di Pescara. Nel 2006 diventa Presidente della Federazione interregionale degli Ordini degli architetti, PPC d’Abruzzo e Molise.

Svolge attività di progettazione, partecipa a concorsi di progettazione nazionali e internazionali (segnalato a Europan 6 e Europan 7, secondo classificato nel progetto di riqualificazione delle aree di risulta della ex stazione ferroviaria di Pescara).

E’ redattore della rubrica “Block Notes” e della rivista dell’Ordine Ordini degli Architetti, PPC d’Abruzzo e Molise  “Uno a Cento”. Scrive saggi ed articoli su riviste specialistiche.

Il candidato presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:

1. Musei per un nuovo millennio. Idee progetti, edifici proposti al Castello di Rivoli, in “Segno. Attualità Internazionali di Arte Contemporanea” 179/2001, pp.32-37.

2. Spazio ibrido, Transarchitetture, Morphing, in “Gomorra. Territori e culture della Metropoli Contemporanea” 1ns/2001, pp.72-78.

3. Le architetture del mondo prossimo. NEXT, in “Segno. Attualità Internazionali di Arte Contemporanea” 186/2002, pp.28-33.

4. Dai campionari pragmatisti al revenchismo modernista, in “Segno. Attualità Internazionali di Arte Contemporanea” 198/2004, pp.32-41.

5. International Style? Alle origini del Contemporaneo, con P. Desideri, Roma 2004.

 

I commissari procedono quindi alla formulazione dei GIUDIZI INDIVIDUALI del candidato, dott. Andrea MAMMARELLA

 

Prof. Giangiacomo D’Ardia:

Candidato di ottimo livello con capacità critiche notevoli, molto presente, come si evince dal curriculum sia nelle attività della Scuola che in quelle pubbliche. Redattore e saggista di interessante originalità.

Prof.ssa Ilaria Valente:

Il candidato svolge attività didattica  in modo continuativo. L’attività progettuale è di qualità. La sua ricerca è attenta al nesso tra architettura, progetto e forme della rappresentazione, ma lo studio più interessante è quello sulla casa americana dagli anni ’50 ad oggi. Le pubblicazioni, sviluppate autonomamente e in collaborazione, sono di interesse e coerenti con il suo personale percorso di ricerca.

Prof.ssa Alessandra Criconia:

Il profilo curriculare del candidato è brillante, documentato in modo sintetico e ragionato. Emerge un’attività didattica svolta in maniera continuativa nei corsi ssd ICAR/14 di progettazione della Facoltà di Architettura di Pescara. Non mancano le esperienze progettuali, convalidate da seminari e workshop all’estero. Nel complesso emerge autonomia e spirito di iniziativa. Molti gli interessi soprattutto nel versante dei rapporti arte e architettura. E’ pubblicista e coautore di un libro sulla casa americana.

 

Giudizio Collegiale su Andrea MAMMARELLA:

Il curriculum e le pubblicazioni del candidato rispondono in modo molto buono ai requisiti richiesti dalla valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato 09: dott.ssa Paola MISINO

Scheda curriculare : Laureata nel 1989 in Composizione Architettonica, Facoltà di Roma, 110 e lode e dottore di ricerca nel 1999 con la tesi “Le modificazioni dell’identità architettonica tra agricoltura e sviluppo urbano. Il progetto di riuso nella casa familiare produttiva” (Composizione Architettonica – XI ciclo Pescara). Nel 2001 vince la borsa di studio postdottorato presso la Facoltà di Architettura di Pescara.

Ha numerose borse di studio tra cui un Erasmus postlaurea a Parigi presso l’Ecole d’Architecture Paris-Villemin e un CNR presso l’Université Paris 1–Sorbonne, 1990-92. Ha svolto un dottorato di ricerca anche a Parigi in Histoire de l’Architecture moderne et contemporaine. Diplomata al corso di Perfezionamento in Teorie dell’Architettura presso la Facoltà di Architettura di Roma “La Sapienza”. Riveste incarichi di insegnamento continuativi dal 1999 ed è professore a contratto in numerosi atenei italiani nel ssd ICAR/14 (Pescara, Roma Tre e Roma La Sapienza).

Ha svolto attività di ricerca presso soggetti pubblici e privati italiani e stranieri tra cui: ricerche nazionali PRIN e Laboratoire de recherche in Théorie et Esthétique de l’Architecture ERA presso l’EAPV di Parigi.

Ha partecipato a convegni e seminari in qualità di relatore e di tutor di progetti. Inoltre è stata curatrice di mostre monografiche presso La Fondation Le Corbusier.

Integra l’attività di ricerca e didattica con un’attività pubblicistica di articoli e saggi e volumi monografici tra cui spiccano “André Wogenscky. Raison profonde de la forme” (premio nazionale Livre d’Architecture) e  l’intervista a M. Fuksas “Au delà de l’Architecture” ambedue editi da Le Moniteur.

Partecipa con continuità a concorsi di progettazione nazionali e internazionali, ottenendo lusinghieri e importanti risultati, alcuni in via di realizzazione.

Il candidato presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:

1. Massimiliano Fuksas. Au-delà de l’architecture, Parigi 2005.

2. Ipermercato Baumaxx a Maibor di Nijiric+ Nijiric, in “In.fra Marche – I luoghi dell’infrastruttura”, Torino 2002.

3. André Wogenscky: rasion profondes de la forme, con N. Trasi, Parigi 2000. (libro vincitore del Prix National du Livre d’Architecture).

4. Un rifugio, un tempio, in “Funzionalismo trascendente” a cura di R. Secchi, Groma 1/1997.

5. Cura del numero speciale Resistenti leggerezze, collana Ossimori 5/1995.

 

I commissari procedono quindi alla formulazione dei GIUDIZI INDIVIDUALI del candidato, dott. Paola MISINO

 

Prof. Giangiacomo D’Ardia:

Studiosa di alta qualità nota nella comunità scientifica internazionale per le sue pubblicazioni e per l’attività di ricerca progettuale. Notevole e continua la sua partecipazione alle attività didattiche e di ricerca, che, come si evince dal curriculum, ne confermano la figura matura nel rigore metodologico, e la coerenza disciplinare.

Prof.ssa Ilaria Valente:

La candidata ha sviluppato negli anni una intensa e qualificata attività didattica e di ricerca. In quest’ultima si segnalano studi condotti e pubblicati sul versante internazionale. L’attività pubblicistica e progettuale è molto consistente e di qualità. Le pubblicazioni presentate testimoniano dell’eccellente qualità della sua ricerca, entro cui spicca il contributo originale sulla figura di André Wogenscky.

Prof.ssa Alessandra Criconia:

Curriculum ricco e molto articolato, che evidenzia la qualità e la maturità scientifica della candidata. Rimarchevole (corsi di perfezionamento, dottorato e postdottorato) la formazione condotta parallelamente in Italia e in Francia. E’ ben identificata la linea di ricerca progettuale coltivata negli anni con continuità e rigore metodologico, segnata da esperienze diverse e dal raggiungimento di alcuni importanti obiettivi tra cui alcuni concorsi di progettazione vinti e la pubblicazione di due volumi di grande qualità in lingua francese. La candidata rivela un profilo da ricercatore universitario.

 

Giudizio Collegiale su Paola MISINO:

Il curriculum e le pubblicazioni della candidata rispondono in modo eccellente ai requisiti richiesti dalla valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato 10: dott. Valerio Paolo MOSCO

Scheda curriculare: Laureato nel 1992 alla Facoltà di Architettura di Roma “La Sapienza”, 110 e lode. Nel 1993 frequenta il corso di perfezionamento in Teorie dell’architettura e nel 2000 è dottore di ricerca con la tesi “Temi del Modernismo Contemporaneo”.

E’ stato ricercatore a contratto presso lo IUAV (2002-03, 2003-04, 2004-05) e collaboratore alla didattica dal 2000 al 2003. Nel 2006 è Visiting Professor all’IIT di Chicago. Nel 2007 è professore a contratto alla facoltà di Ingegneria di Brescia. Nel 2007 è responsabile del workshop estivo dello IUAV. Dal 2008 è professore a contratto alla Facoltà di Architettura di Ferrara.

Svolge attività professionale nel settore progettuale e di cantiere e ha partecipato a numerosi concorsi di progettazione nazionali e internazionali risultando vincitore di Europan 4 ad Osjek-Croazia e della nuova sede Wind di Roma e classificandosi in altri casi.

Svolge una regolare attività di pubblicazione di articoli per riviste specializzate e di settore, ha pubblicato dei libri e dal 2008 cura la voce “Città e Spazio pubblico” per l’Eciclopedia Italiana Treccani.

 

Il candidato presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:

1. Spazi pubblici contemporanei. Architettura a zero cubatura, con A. Aymonino, Milano 2006 (tradotto anche in inglese e in francese).

2. Valerio Paolo Mosco: scritti 2003-2005, Roma 2005.

3. Architetture degli Stati Uniti, “L’industria delle Costruzioni” 400/2008.

4. Other Compositions for Other Themes, in The domestic and the foreign in Architecture, a cura di S. Lee e R. Baumeister, Rotterdam 2007.

5. Young Romans, Fully not Partially Controlled, in “Architectural Design” maggio 2007.

 

I commissari procedono quindi alla formulazione dei GIUDIZI INDIVIDUALI del candidato, dott. Valerio Paolo MOSCO

 

Prof. Giangiacomo D’Ardia:

Candidato presente con originalità apprezzabile negli ambiti disciplinari della teoria dell’architettura. Numerose sono le sue partecipazioni ad attività di ricerca, didattiche e convegnistiche, in Italia e all’estero. Ha partecipato con successo a concorsi di architettura nazionali ed internazionali. Molto buone le pubblicazioni presentate, anche di rilievo internazionale.

Prof.ssa Ilaria Valente:

Il candidato sviluppa attività didattica  in differenti sedi universitarie, anche all’estero. La sua ricerca è particolarmente attenta alle tendenze dell’architettura contemporanea. L’attività progettuale è di qualità. Le pubblicazioni presentate, edite anche all’estero, sono articolate, interessanti e coerenti con il suo percorso di ricerca.

Prof.ssa Alessandra Criconia:

La produzione scientifica e di ricerca del candidato è originale e continuativa, sono evidenti gli apporti individuali che emergono anche dall’intensa attività di pubblicazione su tematiche del progetto contemporaneo. Significativa l’attività didattica svolta in sedi universitarie italiane e estere, compresi i master e i seminari di progettazione estivi. Le pubblicazioni presentate sono di grande qualità e partecipano attivamente al dibattito nazionale e internazionale sull’architettura.

 

Giudizio Collegiale su Valerio Paolo MOSCO:

Il curriculum e le pubblicazioni del candidato rispondono in modo ottimo ai requisiti richiesti dalla valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato 12 dott. Domenico Antonio POTENZA

Scheda curriculare: Laureato in Architettura alla Facoltà di Architettura di Pescara, 110 e lode. Nel 1998 è dottore di ricerca nel settore Composizione Architettonica e Urbana (X ciclo, Facoltà di Pescara). Dal il 2001 al 2006 è stato assegnista di ricerca presso il Dipartimento di IDEA della Facoltà di Pescara nel ssd ICAR/14.

Dal 1990 svolge attività didattica e di ricerca in modo continuativo come collaboratore, cultore della materia e responsabile di seminari nei Laboratori di Progettazione urbana della Facoltà di Architettura di Pescara. Ha partecipato come studente e poi come docente a seminari e workshop internazionali, in particolare dal 1996 al 1998 ai Seminari Internazionali di Progettazione Urbana dell’USA Institut di New York. E’ stato visiting criticse visiting professor in sedi universitarie americane e inglesi.

Dal 2006 ricopre l’incarico di professore a contratto di Composizione Architettonica presso  la Facoltà di Architettura di Pescara.

Oltre alla ricerca universitaria, il candidato è impegnato in attività culturali nella regione Puglia dove svolge la sua attività professionale e dove è stato promotore del “Progetto per la salvaguardia e la valorizzazione della pietra nel comprensorio di Apricena (FG)” (1992)  e fondatore del Laboratorio Progetto Cultura (1994) per lo sviluppo della cultura della “Pietra di Puglia”.

Svolge attività professionale nel campo della progettazione e partecipa a numerosi concorsi nazionali e internazionali, classificandosi e ricevendo menzioni.

E’ giornalista professionista iscritto all’elenco dei pubblicisti dell’Ordine Regionale  d’Abruzzo, scrive e collabora con riviste specialistiche. E’ direttore dal 1991 di “Uno a Cento” (rivista trimestrale dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Pescara e dal 2001 della collana di studi e ricerche “Materiali di Laboratorio”.

Il candidato presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:

1. Lo spazio aperto nei piccoli centri. Nove progetti per Penne, catalogo della mostra, Pescara 1993.

2. Il progetto necessario tra materia e prodotto, il contributo della ricerca per la crescita del territorio. Progetti di elementi per l’arredo urbano in pietra di Apricena, Bari 1995.

3. Architettura della giovane generazione. Progetti e realizzazioni di giovani architetti abruzzesi e molisani, catalogo della mostra con M. Volpe, Montesilvano 1996.

4. Lesina, il centro storico, con T. Colella, Foggia 1997.

5. La pietra armata. Concezione e costruzione della chiesa di padre Pio progettata da Renzo Piano, Foggia 2005.

I commissari procedono quindi alla formulazione dei GIUDIZI INDIVIDUALI del candidato, dott. Domenico Antonio POTENZA

 

Prof. Giangiacomo D’Ardia:

Curriculum molto vasto che dimostra una notevole presenza del candidato sia nella Scuola che nelle attività professionali. Studioso delle tecnologie della pietra come legame con le sue terre di origine. Viene apprezzato come attento e puntuale ricercatore. Mostra nei titoli presentati buone qualità di saggista.

Prof.ssa Ilaria Valente:

Il candidato lavora con continuità e coerenza nella ricerca e nella didattica che sviluppa da diversi anni in modo autonomo. L’attività progettuale è di buon livello. Le pubblicazioni testimoniano della sua attenzione al contesto della ricerca e della produzione architettonica locale.

Prof.ssa Alessandra Criconia:

Curriculum articolato e ben documentato, ricco di esperienze sia sul fronte della ricerca che della didattica e della progettazione. E’ ben individuato l’interesse e l’impegno del candidato nell’università e pure negli organismi professionali. Importante l’attività di pubblicista (è giornalista e direttore della rivista dell’Ordine degli Architetti abruzzesi) e di promozione di iniziative culturali e scientifiche a favore della cultura e della tradizione pugliese della pietra.

 

Giudizio Collegiale su Domenico Antonio POTENZA:

Il curriculum e le pubblicazioni del candidato rispondono in modo molto buono ai requisiti richiesti dalla valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato 13: dott.ssa Paola SCALA

Scheda curriculare : Laureata nel 1997 in Architettura alla Facoltà di Architettura di Napoli, 110 e lode. Professore a contratto dal 2006 al 2008, Facoltà di Architettura – Università di Napoli Federico II, cultore della materia dal 1999, titolare di moduli integrativi, facoltà di Architettura Università di Napoli Federico II.

Partecipa a ricerche promosse dall’ARPA e dall’Autorità Portuale di Napoli, ricerche in conto terzi sviluppate in ambito dipartimentale e CNR, MURST dal 1998 al 2007, partecipazione al 4th European Symposium Research in Architecture and Urban Design, EURAU 2008.

Consegue il Dottorato di ricerca in Composizione Architettonica, Progettazione Urbana, Napoli, 2005;

L’attività di ricerca e didattica è incentrata sulla descrizione e conoscenza del territorio e dei suoi elementi e sulla sperimentazione di tecniche informatiche e di rilevamento, approfondendo anche la problematica della monumentalità diffusa e del paesaggio come bene culturale.

Partecipa al gruppo di consulenza del Piano regolatore di Napoli (1998) e ha collaborato a gruppi di ricerca dedicati a svariate occasioni applicative sul territorio napoletano.

Vincitrice di una borsa di studio, centro regionale INNOVA, 2004-‘06

Ha partecipato a convegni in ambito nazionale e internazionale (EURAU 2005 e 2008).

Autrice di articoli e brevi saggi su riviste specializzate, di cui una all’estero, voci della nuova Enciclopedia di Architettura .

 

Il candidato presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:

Il senso del luogo, in F. Ferrara, P. Scala (a cura di), “Il Sopralluogo”, 5° Quaderno di Dottorato, Napoli 2006.

Il valore di posizione nel progetto delle isole ecologiche, in R. Amirante (a cura di), “Le isole ecologiche, un tema di architettura”, Nocera 2006.

The meaning of “Large Scale”, in Cahiers thématiques 6 (revue scientifique annuelle de l’Ecole de Lille), Lille 2006.

Il porto, in “Architettura del Paesaggio, novembre 2006.

Voci “Informazione, dimensione, disposizione” in “Nuova Enciclopedia dell’Architettura” a cura di A. De Poli, vol. II, Milano 2008.

 

I commissari procedono quindi alla formulazione dei GIUDIZI INDIVIDUALI del candidato, dott.ssa Paola SCALA

 

Prof. Giangiacomo D’Ardia:

La candidata si presenta con un curriculum di buona levatura, che ne dimostra la sua predisposizione alle attività di ricerca. Necessita di ulteriori verifiche nell’ambito della produzione teorica che si evidenziano nelle pubblicazioni presentate.

Prof.ssa Ilaria Valente:

La candidata sviluppa l’attività didattica e di ricerca con continuità e competenza. Partecipa attivamente ad attività di ricerca d’interesse nazionale, a progetti di ricerca dipartimentali, a convegni internazionali. L’impostazione del suo lavoro di ricerca e progetto  è promettente e attende uno sviluppo verso una prospettiva autonoma. Le pubblicazioni testimoniano in modo coerente delle ricerche in corso.

Prof.ssa Alessandra Criconia:

Buon curriculum, linea di ricerca ben identificata e produzione scientifica coerente completata da significative esperienze lavorative. Partecipazione a lavori di gruppo ma le pubblicazioni presentate testimoniano la necessità di un approfondimento personale delle tematiche di ricerca. 

 

Giudizio Collegiale su Paola SCALA:

Il curriculum e le pubblicazioni del candidato rispondono in modo buono ai requisiti richiesti dalla valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato 14: dott. Giovanni TECCO

Scheda curriculare : Laureato in Architettura alla Facoltà di Architettura di Pescara, 110/110.

Dal 1998 svolge attività didattica e di ricerca in modo continuativo come collaboratore nei corsi di Architettura e Composizione architettonica I e II della Facoltà di Ingegneria di Ancona. Dal 2005 ricopre l’incarico di professore a contratto nel Laboratorio di Architettura e Composizione Architettonica II presso Facoltà di Ingegneria di Ancona.

Svolge attività professionale nel campo della progettazione. Ha realizzato due progetti per edilizia residenziale privata ad Ancona e alcuni interni di negozi.

 

Il candidato presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:

Il candidato ha presentato un elenco e le corrispondenti 18 pubblicazioni entro cui non è possibile identificare le 5 selezionate.

 

I commissari procedono quindi alla formulazione dei GIUDIZI INDIVIDUALI del candidato, dott. Giovanni TECCO

 

Prof. Giangiacomo D’Ardia:

Curriculum non sufficientemente illustrativo degli interessi di ricercatore del candidato. Le pubblicazioni non sono valutabili.

Prof.ssa Ilaria Valente:

Il candidato sviluppa una limitata attività didattica e di ricerca, mentre è attivo sul versante professionale. Non appaiono chiari gli interessi di ricerca. Le pubblicazioni non sono valutabili.

Prof.ssa Alessandra Criconia:

Il curriculum del candidato è limitato alla attività didattica e carente sulla attività di ricerca. Le pubblicazioni presentate sono insufficienti a formulare un giudizio.

 

Giudizio Collegiale su Giovanni TECCO:

Il curriculum e le pubblicazioni del candidato rispondono in modo insufficiente ai requisiti richiesti dalla valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato 15 dott. Ettore VADINI

Scheda curriculare : Laureato nel 1999 in Architettura alla Facoltà di Architettura di Pescara, 110/110. Nel 2005 è dottore di ricerca in Composizione Architettonica e Urbana (XVII ciclo, Facoltà di Pescara) con la tesi “Mediterraneo-Mediterranei. Inediti paradigmi dell’abitare”.

Dal 1999 svolge attività didattica e di ricerca in modo continuativo come assistente, cultore della materia e responsabile di seminari nei Laboratori di Progettazione urbana della Facoltà di Architettura di Pescara.

Dal 2005 ricopre l’incarico di professore a contratto di discipline del ssd ICAR/14 (Fondamenti di Architettura del Paesaggio e Composizione Architettonica  3) presso Facoltà di Architettura di Pescara. E’ correlatore di tesi di laurea.

Ha partecipato come studente e poi come tutor a seminari e workshop internazionali (Ljubljana-Slovenia, Montevideo).

E’ componente dell’Istituto di ricerca sull’Architettura mediterranea (IRAM), coordinatore scientifico prof. L. Micara. Ha partecipato e collaborato alle ricerche nazionali “IN.FRA. Forme insediative e infrastrutture”, responsabile prof. G. Barbieri e MIUR “La Medina Mediterranea”, responsabile prof. L. Micara. Ha svolto missioni di ricerca in Libia (2001 e 2008). E’ stato nel comitato organizzatore del seminario internazionale “The Mediterranean Medina”, 2004.

Svolge attività professionale nel campo della progettazione e partecipa a numerosi concorsi nazionali e internazionali, classificandosi e ricevendo menzioni.

E’ membro della redazione della rivista di architettura e urbanistica PPC (Piano, Progetto, Città).

 

Il candidato presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:

1. Uruguay, con C. Pozzi e E. Corradi, Quaderno 3 PPC, Pescara 2006.

2. Matrici e telai contemporanei, in “Infraspazi” a cura di G. Barbieri, Roma 2006, pp.18-24.

3. Tripoli e il suo fronte a mare. Disegno e costruzione della nuova immagine sul mare di una medina mediterranea, con L. Micara, in “Città di Pietra. L’altra modernità”, catalogo della mostra, Venezia 2006.

4. Infra-strutture mediterranee, in “Esperienze. Forme insediative ambiente e infrastrutture” a cura di A. Isola, Venezia 2005, pp.160-165.

5. Trasversalità del manufatto infrastrutturale, Tra limiti, in “In.fra Abruzzo. Trasversalità e reti” a cura di D. Lobefaro, Torino 2002, pp.72-77.

 

I commissari procedono quindi alla formulazione dei GIUDIZI INDIVIDUALI del candidato, dott. Ettore VADINI

 

Prof. Giangiacomo D’Ardia:

Figura di studioso presente nella Scuola con impegno e continuità. Dimostra interesse sia per le attività didattiche di cui ha responsabilità che per le ricerche alle quali ha partecipato.  Fortemente orientato sullo studio degli insediamenti nord africani e del loro recupero architettonico.

Prof.ssa Ilaria Valente:

Il candidato ha svolto una continuativa attività didattica e di ricerca, in particolare, a partire dalla tesi di Dottorato, approfondisce con competenza  le problematiche connesse alla città mediterranea, con particolare attenzione alle città nordafricane. In questo ambito partecipa a programmi di ricerca nazionali e a seminari internazionali. Le pubblicazioni documentano la ricerca affrontata e ampliano lo sguardo verso attuali problematiche della progettazione architettonica e urbana.

Prof.ssa Alessandra Criconia:

Curriculum completo e equilibrato sul piano didattico e di ricerca. E’ molto ben identificata  una linea di ricerca prioritaria sulla medina e l’architettura mediterranea coltivata in modo continuativo con partecipazioni a iniziative culturali, a ricerche nazionali e a viaggi di studio. Meno chiaro è il rapporto tra la ricerca e la didattica.

 

Giudizio Collegiale su Ettore VADINI:

Il curriculum e le pubblicazioni del candidato rispondono in modo molto buono ai requisiti richiesti dalla valutazione comparativa in oggetto.

 

Terminate le valutazioni, la Commissione viene sciolta alle h. 20.00.

 

 

SETTIMA SEDUTA 16 ottobre 2008, h. 10.00, valutazione delle prove scritte.

La Commissione procede alla valutazione delle prove scritte e alla formulazione dei giudizi

 

Candidato n. 1

 

Commissario Prof. Giangiacomo D’Ardia:

Prova A:

Il candidato imposta le problematiche della traccia con modalità originale. Partendo dal tema della casa agricola, ben inquadrata nei presupposti storici, arriva a parlare delle problematiche dell’abitare urbano. Il tema è indagato con scrittura fluente e di ottima qualità. Dimostra un buon controllo nella stesura del programma  che vuole sviluppare.

Prova B:

Il programma è molto ben inquadrato, chiara è la formulazione teorica. Ottima la scelta degli apparati bibliografici di riferimento che non sono mai troppo generici. Interessante il percorso delle lezioni che  dovranno portare lo studente ad un corretto lavoro applicativo.

Commissario Prof.ssa Ilaria Valente:

Prova A:

Il tema posto è sviluppato con padronanza, i riferimenti sono coerenti e ben argomentati, i concetti utilizzati sono precisi, la scrittura è appropriata alla descrizione di un tema di ricerca. Il candidato dimostra una salda conoscenza dei caposaldi della ricerca disciplinare sul tema dell’abitare. Lo sviluppo esemplificativo del tema della casa agricola costituisce un apporto originale alla problematica posta.

Prova B:

Il programma formulato dal candidato individua chiaramente gli obiettivi formativi e i contenuti del laboratorio proposto, adeguato al livello degli studi indicato. Viene scelto in modo pertinente e interessante il contesto dell’esperimento progettuale, articolato secondo diverse scale di complessità del tema di progetto. Vengono indicati in modo appropriato, preciso e aggiornato i riferimenti bibliografici e tematici, nonché le fasi del lavoro didattico proposto.

Commissario  Prof.ssa Alessandra Criconia:

Prova A:

Trattazione esauriente e aderente al tema proposto, scritto in modo scorrevole e arioso. Il candidato dimostra una buona conoscenza dell’argomento con capacità di sintesi. Valida la scelta della “casa agricola” come chiave di lettura critica della questione dell’edilizia residenziale che consente di selezionare gli esempi e di sviluppare un punto di vista all’interno di una corretta composizione storico-cronologica come richiesto dal tema.

Prova B:

Il programma è ben impostato sia sul piano tematico sia su quello metodologico. La strutturazione in fasi del lavoro del Laboratorio triennale è coerente con le necessità di una didattica semestrale. Interessante la proposta progettuale di 3 tipologie a scelta.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 1:

Le prove sostenute dal candidato risultano ottime ai fini della valutazione comparativa in oggetto

 

Candidato n. 2

 

Commissario Prof. Giangiacomo D’Ardia

Prova A:

Il candidato, partendo da un excursus intorno a tematiche lecurbusieriane, si avventura in riflessioni forse troppo ampie, fino ad uscire dalle tematicità proposte dalla traccia. Lo svolgimento teorico, forse per il grande spazio di premessa,  non arriva a conclusione.

Chiarezza espositiva e organicità argomentativa.

Prova B:

Eccessivamente focalizzato intorno al libro di Perec, “specie di spazi”, emigra confusamente sulle tematiche del progetto urbano. Anche questa prova resta generica nelle modalità e finalità.

Commissario Prof.ssa Ilaria Valente:

Prova A:

Il candidato sviluppa il tema con un excursus sulle problematiche del progetto moderno ampio e in parte generico, trattando in modo troppo diffuso l’approccio di Le Corbusier e dedicando meno attenzione al contesto del dopoguerra e della ricerca italiana. Nel complesso il lavoro non riesce a formulare uno sviluppo preciso del tema posto.

Prova B:

Il programma proposto muove dai passaggi di un testo di Perec che funge da pretesto, ma dà luogo a uno sviluppo generico dei contenuti, degli obiettivi, dei metodi didattici, degli esiti progettuali.

Commissario  Prof.ssa Alessandra Criconia:

Prova A:

Il taylorismo e la società progressista introducono alla questione della residenza che viene affrontata dal candidato dal punto di vista della scienza e della tecnica. Larga parte della trattazione è dedicata alla standardizzazione e all’ingegneria, ma Le Corbusier lo porta fuori tema. Apprezzabile il filo conduttore, il tema non è argomentato in modo. Rimane interessante il passaggio sulla riforma della disciplina e il richiamo a Persico.

Prova B:

E’ intrigante la scelta di Perec, ma Perec porta il candidato fuori programma. Ci sono diverse incongruenze, che tendono ad assimilare il programma di un Laboratorio di Progettazione aun esercizio letterario.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato 2:

Le prove sostenute dal candidato risultano soddisfacenti ai fini della valutazione comparativa in oggetto

 

Candidato n. 3

 

Commissario Prof. Giangiacomo D’Ardia:

Prova A:

Le problematiche affrontate, dimostrano che il candidato ha una conoscenza generica e quasi sempre opinabile dei temi che ruotano intorno ai problemi energetici. Fuori tema.

Prova B:

Programma ricco di contraddizioni, con alcune modalità originali di approccio al progetto (stanza segreta). Bibliografia scelta con sufficiente attenzione.

Commissario Prof.ssa Ilaria Valente:

Prova A:

La trattazione del candidato si dimostra approssimativa sul terreno dei fondamenti disciplinari, i contenuti sono spesso imprecisi. Le conclusioni condotte verso le problematiche della sostenibilità ambientale ed energetica sono generiche e scarsamente riconducibili alla strumentazione teorica e operativa del progetto di architettura.

Prova B:

Il Candidato propone un approccio propedeutico alla forma architettonica incentrato sulla declinazione di elementi semplici. I riferimenti bibliografici e le esemplificazioni proposte sono pertinenti, sufficientemente approfondite e riferite allo sviluppo dell’esperienza didattica.

Commissario  Prof.ssa Alessandra Criconia:

Prova A:

L’approccio ecosostenibile scelto dal candidato è di forte attualità ma non aderente alla traccia proposta. La trattazione manca di rigore e di chiarezza scientifica. Vengono azzardate delle tesi che non sono sostenute da una adeguata conoscenza dell’argomento.

Prova B:

Il candidato propone un programma sperimentale con interessanti e originali spunti di progettazione. Rimane però un programma incoerente a cavallo tra l’approccio formale e tipomorfologico. Eccesso di eclettismo.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 3:

Le prove sostenute dal candidato risultano insufficienti ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato n. 4

 

Commissario Prof. Giangiacomo D’Ardia:

Prova A:

Il candidato si impegna in una trattazione originale e personale della traccia proposta. Dimostra una buona conoscenza dei temi trattati. Arriva a conclusioni di tipo politico/economico, dimenticando gli aspetti legati all’invenzione del progetto.

Prova B:

Buon programma didattico in scala con il tipo di risultati attesi dalla laurea triennale. La bibliografia molto generica non si giustifica con le premesse enunciate.

Commissario Prof.ssa Ilaria Valente:

Prova A:

Il candidato tratta il tema in modo troppo ampio e spesso un po’ generico. Le conclusioni portano l’attenzione sul terreno sociologico ed economico, accennando solo un’auspicabile ricaduta sul versante disciplinare.

Prova B:

Il candidato sviluppa in modo interessante l’approccio al tema dell’abitare contemporaneo in ordine al rapporto tra morfologia ed uso individuale dello spazio. Il programma è espresso correttamente, la bibliografia proposta è però limitata.

Commissario  Prof.ssa Alessandra Criconia:

Prova A:

Il candidato assume punti di vista soggettivi che gli consentono di isolare e identificare dei momenti storici significativi e di sviluppare un ragionamento sulla mancata modernizzazione dell’abitare. Sebbene strutturata e articolata intorno alle questioni socio-politiche, la trattazione è a tratti ripetitiva.

Prova B:

Il candidato propone come tema di progetto la “casa per ciascuno”. L’originalità del tema si traduce parzialmente nella strutturazione metodologica del programma che finisce per risultare generico. Bibliografia parziale e autoreferenziale. 

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 4:

Le prove sostenute dal candidato risultano soddisfacenti ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato n. 5 

 

Commissario Prof. Giangiacomo D’Ardia:

Prova A:

Tema sviluppato in modo molto maturo, che dimostra una notevole ed equilibrata attenzione alle tematiche trattate. Buona la conoscenza delle tematiche connesse alla ricostruzione post bellica, corretti e stimolanti gli esempi di riferimento. Cosa abbastanza rara: è scritto in ottimo italiano.                     

Prova B:

Il programma didattico proposto sembra essere proposto senza convinzione, la sua correttezza non mostra aspetti di stimolante originalità.

Commissario Prof.ssa Ilaria Valente:

Prova A:

Il tema è sviluppato in modo coerente, con padronanza dei riferimenti disciplinari. In particolare è ben argomentato lo sviluppo della ricerca italiana del dopoguerra e delle conseguenti problematiche dell’abitare contemporaneo. Lo scritto è chiaro e ben formulato.

Prova B:

Il programma proposto è incentrato più sui contenuti teorici e tematici che sugli aspetti di sperimentazione progettuale applicata. I temi delle lezioni e la bibliografia sono pertinenti allo sviluppo del tema dell’abitazione.

Commissario  Prof.ssa Alessandra Criconia:

Prova A:

Il tema è scritto come un saggio con una pertinente selezione di esempi. Vengono poste delle questioni critiche. Il candidato esprime una buona conoscenza storica dell’argomento ma anche una buona informazione politico-economica dell’attualità e delle sue problematiche.

Prova B:

Il candidato propone un programma di laboratorio di architettura integrato con l’urbanistica. E’ meglio indicato il lavoro di macroscala, meno chiaro quello sul tema architettonico. Nel complesso rimane un programma poco persuasivo.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 5:

Le prove sostenute dal candidato risultano più che soddisfacenti ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato n. 6

 

Commissario Prof. Giangiacomo D’Ardia:

Prova A:

Buon tema: molto chiaro l’incipit (tempo), un po’ più confuso e forse pretestuoso il successivo paragrafo (tecnica). I paragrafi relativi a scala e prassi, sembrano essere sviluppati in modo corretto. Lo svolgimento originale per la struttura tematica, pecca forse di un accentuato aspetto compilativo.               

Prova B:

Il programma stabilisce in modo corretto e chiaro l’ambito di ascolto in cui verrà sviluppato. Buono il processo di sviluppo del programma che si deduce dalle lezioni proposte. Programma sempre in scala con i risultati attesi.

Commissario Prof.ssa Ilaria Valente

Prova A:

La stesura del Candidato è ben strutturata, articolata in paragrafi individuati da problematiche chiave che interpretano lo sviluppo della ricerca moderna e contemporanea sul tema dell’abitare. Ne risulta una descrizione ampia e correttamente riferita.

Prova B:

L’introduzione del programma coglie bene gli obiettivi formativi del triennio. Lo sviluppo è correttamente articolato per punti ed incentrato sul progetto degli spazi di relazione. Le lezioni e la bibliografia strutturano in modo pertinente il nesso tra fondamenti del progetto di architettura ed esplicitazione dei contenuti tematici.

Commissario:  Prof.ssa Alessandra Criconia

Prova A:

Il candidato dimostra una buona conoscenza dell’argomento. Il tema è ben scritto e organizzato secondo categorie pertinenti. Il candidato cerca di sviluppare un percorso critico ma talvolta cade in un difetto di ripetizione.

Prova B:

Il programma, rivolto agli studenti di una laurea triennale, puntualizza correttamente gli obiettivi formativi del corso. E’ metodologicamente strutturato (elenco delle lezioni e indicazione bibliografica dei manuali di base), propone strumenti e fasi di lavoro. La scala e la dimensione del progetto sono identificate.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 6:

Le prove sostenute dal candidato risultano ottime ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato n. 7

 

Commissario Prof. Giangiacomo D’Ardia:

Prova A:

Trattazione  molto superficiale, confusa e non pertinente al tema proposto.                   

Prova B:

Programma estremamente confuso e lontano dal fornire una corretta uscita didattica. Riferimenti  non pertinenti con l’ambito proposto.

Commissario Prof.ssa Ilaria Valente

Prova A:

La trattazione appare non riferita in modo pertinente ai contenuti disciplinari, lo sviluppo del tema dell’abitare è generico e scarsamente esauriente riguardo ai passaggi suggeriti nella traccia.

Prova B:

Il programma viene scarsamente strutturato e appare non sufficientemente consapevole dell’orizzonte metodologico della didattica della progettazione architettonica. I riferimenti progettuali suggeriti sono scarsamente pertinenti al tema dell’abitare.

Commissario Prof.ssa Alessandra Criconia

Prova A:

Il candidato espone la sua trattazione in modo superficiale e in maniera non adeguatamente documentata. Il tema difetta di argomentazione e sviluppa interpretazioni licenziose.

Prova B:

Il programma presentato dal candidato è confuso e non pertinente ad un Laboratorio di progettazione di una laurea triennale.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 7:

Le prove sostenute dal candidato risultano insufficienti ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato n. 8

 

Commissario Prof. Giangiacomo D’Ardia:

Prova A:

Approccio tematico di buona qualità, seppure un po’ didascalico. La seconda parte rimane allo stato di scaletta enunciando temi interessanti da sviluppare. Non li sviluppa.

Prova B:

Programma didattico di taglio fortemente empirico. Si rileva uno scollegamento tra il nucleo delle lezioni proposte e le esercitazioni. La bibliografia è molto approssimativa.

Commissario Prof.ssa Ilaria Valente:

Prova A:

I passaggi dell’argomentazione sul tema posto sono individuati in modo preciso e adeguato. Lo sviluppo del testo è chiaro e riferito in modo pertinente al tema dell’abitare. Tuttavia la trattazione appare incompleta nella parte finale.

Prova B:

Il programma proposto dal candidato è orientato a un esperimento applicativo nel contesto romano. L’indice delle lezioni prevede apporti teorici spesso generici, così come i riferimenti bibliografici proposti.

Commissario  Prof.ssa Alessandra Criconia:

Prova A:

La trattazione è aderente al tema proposto, sviluppata in maniera organica e riferita correttamente secondo un filo conduttore. Il tema non è stato completato, manca lo sviluppo finale rimasto nella forma di una scaletta di enunciati.

Prova B:

Il candidato propone un programma inserito nel contesto romano. Rimane però confuso sul piano metodologico e emerge uno scollegamento tra il calendario delle lezioni teoriche e il tema progettuale proposto.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 8:

Le prove sostenute dal candidato risultano sufficienti ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato n. 9

 

Commissario Prof. Giangiacomo D’Ardia:

Prova A:

Buon tema  di struttura equilibrata. Il candidato che, pur cercando nella prima parte dello svolgimento tematico paternità extra disciplinari un ancoramento del proprio pensiero, tende ad analizzare principalmente lo scenario politico economico che fa da sfondo al tema edilizio. Non sviluppa i problemi delle nuove modalità dell’abitare.

Prova B:

Struttura didattica estremamente complessa. Molto interessante il ciclo delle lezioni proposto.

Commissario Prof.ssa Ilaria Valente:

Prova A:

Il candidato propone una trattazione coerente e pertinente al tema, introducendo la problematica del “tema dominante” di stagioni identificate del dibattito architettonico. Lo sviluppo dell’argomentazione presenta contenuti e analisi interessanti della questione dell’abitare, anche se con alcune divagazioni generiche su differenti terreni disciplinari.

Prova B:

Il programma formula correttamente il tema e l’ambito di intervento. Viene presentata dal Candidato una descrizione dettagliata degli elaborati di progetto richiesti e un quadro coerente e interessante di lezioni a trattazione degli assunti teorici posti.

Commissario  Prof.ssa Alessandra Criconia:

Prova A:

Il tema è originale, ricco di stimoli e centrato su questioni della postmodernità. Il candidato sviluppa un’analisi critica della questione abitativa richiamandosi ad un ampio ventaglio di riferimenti, molti dei quali extradisciplinari che risultano talvolta delle semplificazioni. Il tema appare troppo analitico, sfugge al controllo di una trattazione organica e scivola in approssimazioni.

Prova B:

Il programma è impostato correttamente e presentato in forma equilibrata in ogni sua parte. L’area di progetto è descritta, vengono forniti i dati del progetto e previste delle revisioni intermedie collettive con Visiting Professor. Interessante il programma delle lezioni e corretta la bibliografia di riferimento fornita.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 9:

Le prove sostenute dal candidato risultano più che soddisfacenti ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato n. 10

 

Commissario Prof. Giangiacomo D’Ardia:

Prova A:

Affronta con espressioni tautologiche il tema dell’autonomia dell’architettura. Fuori tema. Chiarezza espositiva e organicità argomentativi.               

Prova B:

Programma didattico adatto per esperienze di ultimo anno specialistico se non addirittura per Master. Affronta i temi con modalità teorica non consona all’area disciplinare. Esempi non pertinenti.

Commissario Prof.ssa Ilaria Valente:

Prova A:

La trattazione delinea la questione dell’abitare in termini concettuali e astratti, non è opportunamente declinata attraverso esemplificazioni e ricerche progettuali, né sufficientemente riferita alle problematiche delineate nella traccia.

Prova B:

Il programma proposto è troppo vasto e incentrato sul tema dell’edificio collettivo. Il quadro delle lezioni proposte è generico e prevalentemente riferito alla storia urbana; la proposizione dei contenuti teorici non è adeguata al livello di studi indicato nella traccia. Si rileva una scarsa attenzione agli aspetti metodologici della didattica del progetto.

Commissario Prof.ssa Alessandra Criconia:

Prova A:

Trattazione tautologica e fuori tema.

Prova B:

Il candidato sviluppa un programma adatto ad una laurea specialistica piuttosto che ad una laurea triennale, non adeguatamente strutturato sul piano metodologico.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 10:

Le prove sostenute dal candidato risultano appena sufficienti ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Candidato n. 11

 

Commissario Prof. Giangiacomo D’Ardia:

Prova A:

Tema corretto e ben  impostato. Nella consequenzialità degli eventi dimostra una buona conoscenza delle problematiche insite nella traccia.           

Prova B:

Corretto programma didattico, ben articolato negli argomenti delle lezioni e  nella scelta delle esemplificazioni. Bibliografia con riferimenti forse non di base.

Commissario Prof.ssa Ilaria Valente:

Prova A:

Trattazione ben impostata, con riferimenti attenti alla vicenda architettonica italiana e al costituirsi di posizioni teoriche a partire dagli anni ’80. Ben sviluppato il tema del nesso tra progetto, teorie e tecniche di descrizione degli abitati contemporanei.

Prova B:

Impostato correttamente il nesso tra obiettivi e contenuti del laboratorio che verte sul nesso tra progetto e descrizione del contesto. Il quadro delle lezioni e dei riferimenti è ben strutturato, anche con apporti pluridisciplinari.

Commissario Prof.ssa Alessandra Criconia:

Prova A:

Trattazione corretta ed esauriente che dimostra la buona conoscenza dell’argomento del candidato. Manualistico e didascalico nella prima parte, il tema sviluppa un pensiero critico nella seconda parte.

Prova B:

Programma ben impostato ma poco laboratoriale. Ampio spazio viene attribuito alle lezioni teoriche (elenco per altro interessante) a discapito della fase progettuale.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato 11:

Le prove sostenute dal candidato risultano soddisfacenti ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

La Commissione procede quindi all’attribuzione degli elaborati al candidato, mediante l’apertura della busta piccola contenente le generalità dello stesso.

A seguito di tale operazione, i predetti elaborati, nonché i relativi giudizi sono attribuiti come segue:

elaborati  1A/1B       candidato Paola MISINO

elaborati  2A/2B       candidato Ettore VADINI

elaborati  3A/3B       candidato Fabio CONTINI

elaborati  4A/4B       candidato Andrea MAMMARELLA

elaborati  5A/5B       candidato Domenico Antonio POTENZA

elaborati  6A/6B       candidato Emilia CORRADI

elaborati  7A/7B       candidato Giovanni TECCO

elaborati  8A/8B       candidato Roberto DE SANCTIS

elaborati  9A/9B       candidato Valerio Paolo MOSCO

elaborati  10A/10B  candidato Ildebrando CLEMENTE

elaborati  11A/11B  candidato Paola SCALA

 

Terminate le valutazioni, la Commissione viene sciolta alle h. 17.00

 

OTTAVA SEDUTA 27 ottobre 2008, h. 8,30, prova orale.

La Commissione accertata la presenza dei candidati, come dai criteri a suo tempo prefissati, predispone per i candidati presenti alla prova orale, n.3 terne di domande attinenti le tematiche del settore scientifico-disciplinare ICAR/14 oggetto della valutazione, nonché copia di un brano nella lingua straniera obbligatoria, inglese e francese, come stabilito dalla vigente normativa e dal Bando di concorso. I quesiti, che costituiranno la base del colloquio orale, vengono racchiusi in altrettante buste sigillate, una delle quali sarà scelta dal candidato. Tali domande hanno costituito la base del colloquio orale

 

Il candidato presenti

01. dott.ssa Paola MISINO

02. dott. Ettore VADINI

03. dott. Fabio CONTINI

04. dott. Andrea MAMMARELLA

05. dott. Domenico Antonio POTENZA

06. dott.ssa Emilia CORRADI

07. dott. Giovanni TECCO

08. dott. Roberto DE SANCTIS

09. dott. Valerio Paolo MOSCO

10. dott. Ildebrando CLEMENTE

11. dott.ssa Paola SCALA

 

vengono ammessi a sostenere la prova orale, previo accertamento dell’identità, che viene debitamente registrata sulla scheda di presenza (Allegato C).

 

I candidati, previo accertamento della identità, che viene registrata sull’apposita scheda di presenza (Allegato C) vengono ammessi a sostenere la prova.

 

Il candidato n.1 Paola MISINO viene invitata a scegliere una busta; risulta estratta la busta con i seguenti quesiti:

1. Mobilità e Architettura; 2. Progetto e Rappresentazione; 3. Le scale del progetto.

4. Discussione sulle tematiche affrontate nelle prove scritte: la casa produttiva: una riformulazione tipologica della tradizione locale;

5. Verifica della conoscenza della lingua straniera obbligatoria su copia di un testo scientifico fornito dalla Commissione:

 .

Al termine della prova, vengono formulati da parte di ciascun Commissario i Giudizi sul candidato e successivamente la Commissione formula il Giudizio Collegiale.

I suddetti giudizi vengono di seguito riportati:

Prof. Giangiacomo D’ARDIA

La candidata affronta con correttezza e sicurezza le tematiche scelte per il colloquio, sviluppa un interessante collegamento fra le scelte già esposte nei temi delle prove scritte, confermando e rafforzando il giudizio da me dato in quella occasione. Dimostra maturità e padronanza degli esempi portati. Ottimo l’eloquio.

Prof.ssa Ilaria VALENTE

La candidata declina con competenza e ampiezza di riferimenti il tema posto, discutendo il nesso tra architettura e mobilità in relazione alle problematico del progetto di architettura negli abitati contemporanei. Discute i temi affrontati nelle prove riferendoli in modo pertinente allo sviluppo della sua ricerca sulla problematica della casa produttiva, di cui traccia un promettente e originale percorso futuro, dimostrando di aver maturato una notevole capacità e attitudine alla ricerca.

Prof.ssa Alessandra CRICONIA

La candidata imposta correttamente la discussione dimostrando padronanza e consapevolezza delle questioni del progetto e dell’architettura. Relaziona ampiamente sulle ipotesi di una ricerca sull’abitare a partire dalla tipologia della casa produttiva. Espone con linguaggio appropriato e fluente.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 1 Paola MISINO

Il colloquio sostenuto dalla candidata risulta ottimo ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Il candidato n.2 Ettore VADINI viene invitato a scegliere una busta; risulta estratta la busta con i seguenti quesiti:

1. Natura e Artificio; 2. Tecnologia / Città; 3. Le Modulor.

4. Discussione sulle tematiche affrontate nelle prove scritte: il ruolo della tecnologia nella progettazione urbana e ambientale; l’abitare della e nella città mediterranea come modello sostenibile.

5. Verifica della conoscenza della lingua straniera obbligatoria su copia di un testo scientifico fornito dalla Commissione.

 

Al termine della prova, vengono formulati da parte di ciascun Commissario i Giudizi sul candidato e successivamente la Commissione formula il Giudizio Collegiale.

I suddetti giudizi vengono di seguito riportati:

Prof. Giangiacomo D’ARDIA

Figura di studioso che, pur nella conoscenza diffusa delle tematiche oggetto del colloquio, necessita di una più matura organizzazione delle idee. Buono l’eloquio

Prof.ssa Ilaria VALENTE

Il candidato affronta il tema tecnologia/città con riferimento alle implicazioni legate alla sostenibilità ambientale, in modo ampio ma  generico. Delinea i possibili contenuti per uno sviluppo futuro della sua ricerca sul Mediterraneo, in modo più preciso. Dalla discussione risulta un quadro di interessi molteplici e ben impostati, ancora da orientare in modo convincente.

Prof.ssa Alessandra CRICONIA

Nella discussione il candidato conferma le conoscenze e gli interessi già esposti nelle prove scritte, dimostrando eloquenza e capacità di ragionamento. Non sempre però le ipotesi interpretative sono esposte chiaramente. Matura la tematica di ricerca e le linee di sviluppo.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 2 Ettore VADINI

Il colloquio sostenuto dal candidato risulta più che soddisfacente ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Il candidato n.3 Fabio CONTINI viene invitato a scegliere una busta; risulta estratta la busta con i seguenti quesiti:

1. Trama/Città/Paesaggio; 2. Tipologia e non tipologia; 3. Abitare/Tecnologia;

4. Discussione sulle tematiche affrontate nelle prove scritte: il progetto urbano, la conversione dei vincoli in opportunità procedurali e volano del processo. Campo di studio: la genesi morfologica dell’architettura.

5. Verifica della conoscenza della lingua straniera obbligatoria su copia di un testo scientifico fornito dalla Commissione.

 

Al termine della prova, vengono formulati da parte di ciascun Commissario i Giudizi sul candidato e successivamente la Commissione formula il Giudizio Collegiale.

I suddetti giudizi vengono di seguito riportati:

Prof. Giangiacomo D’ARDIA

Conferma la contraddittoria complessità gia enunciata nelle prove scritte. Il colloquio evidenzia i molteplici interessi del candidato ma ne sottolinea la difficoltà di collegamento tra questi. Buono l’eloquio

Prof.ssa Ilaria VALENTE

Il candidato discute i temi proposti riferendoli alle problematiche del progetto urbano declinando la questione della genesi della forma architettonica. Dimostra di possedere buone conoscenze e un quadro di interessi ampi, ma non ancora precisamente orientati verso un percorso di ricerca definito

Prof.ssa Alessandra CRICONIA

La discussione ha confermato il vasto campo di interessi del candidato sul progetto urbano e i processi di formazione morfologica dell’architettura. Buona conoscenza delle questioni, non sempre emerge una padronanza critica degli argomenti proposti.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 3 Fabio CONTINI

Il colloquio sostenuto dal candidato risulta sufficiente ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Il candidato n. 4 Andrea MAMMARELLA viene invitato a scegliere una busta; risulta estratta la busta con i seguenti quesiti:

1. Razionalismo e Funzionalismo; 2 Architettura e Mediterraneità; 3. La ricostruzione in Italia.

4. Discussione sulle tematiche affrontate nelle prove scritte: la questione dell’abitare nell’Italia del dopoguerra; l’esperienza americana della villa losangelina.

5. Verifica della conoscenza della lingua straniera obbligatoria su copia di un testo scientifico fornito dalla Commissione.

 

Al termine della prova, vengono formulati da parte di ciascun Commissario i Giudizi sul candidato e successivamente la Commissione formula il Giudizio Collegiale.

Prof. Giangiacomo D’ARDIA

Candidato maturo che padroneggia con conoscenza i temi in discussione. Dimostra coerenza con il proprio curriculum di studioso. Eloquio sicuro.

Prof.ssa Ilaria VALENTE

Il candidato dimostra una buona conoscenza e articola in modo soddisfacente il nesso tra problematiche della ricostruzione in Italia e istanze del funzionalismo, declinato anche in rapporto al tema della sua personale ricerca sulla casa americana. Il candidato dimostra buone capacità di ricerca.

Prof.ssa Alessandra CRICONIA

Valida discussione condotta con padronanza e conoscenza delle problematiche sociali e politiche. Il candidato conferma di essere brillante e di saper condurre un ragionamento  appropriato.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 4 Andrea MAMMARELLA

Il colloquio sostenuto dal candidato risulta soddisfacente ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Il candidato n. 5 Domenico Antonio POTENZA viene invitato a scegliere una busta; risulta estratta la busta con i seguenti quesiti:

1. Città storica e Periferia; 2 Progettare il suolo; 3 Il tema costiero.

4. Discussione sulle tematiche affrontate nelle prove scritte:

5. Verifica della conoscenza della lingua straniera obbligatoria su copia di un testo scientifico fornito dalla Commissione.

 

Al termine della prova, vengono formulati da parte di ciascun Commissario i Giudizi sul candidato e successivamente la Commissione formula il Giudizio Collegiale.

I suddetti giudizi vengono di seguito riportati:

Prof. Giangiacomo D’ARDIA

Candidato che pur senza affrontare i temi proposti con personale originalità, dimostra maturità e consapevolezza. Eloquio sicuro.

Prof.ssa Ilaria VALENTE

Il candidato discute il tema città storica/periferia con competenza e articolazione dei riferimenti, propone un approccio descrittivo che, tuttavia, non focalizza gli aspetti operativi implicati nel progetto architettonico e urbano. Nella discussione sulle prove dimostra di possedere conoscenze ampie e ben riferite.

Prof.ssa Alessandra CRICONIA

Discussione condotta con padronanza e conoscenza delle tematiche del progetto nella città esistente con particolare sensibilità alla realtà italiana. Il candidato dimostra di avere una visione ampia e complessiva e ne riferisce in ottimo italiano.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 5 Domenico Antonio POTENZA

Il colloquio sostenuto dal candidato risulta soddisfacente ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Il candidato n. 6 Emilia CORRADI viene invitata a scegliere una busta; risulta estratta la busta con i seguenti quesiti:

1. Percezione e Movimento; 2. la città diffusa; 3. Natura e Artificio;

4. Discussione sulle tematiche affrontate nelle prove scritte: la modificazione del paesaggio, il progetto di architettura come integrazione di saperi, l’infrastruttura come elemento di valorizzazione del paesaggio.

5. Verifica della conoscenza della lingua straniera obbligatoria su copia di un testo scientifico fornito dalla Commissione.

 

Al termine della prova, vengono formulati da parte di ciascun Commissario i Giudizi sul candidato e successivamente la Commissione formula il Giudizio Collegiale.

I suddetti giudizi vengono di seguito riportati:

Prof. Giangiacomo D’ARDIA

Buona prova ricca di stimoli che evidenzia l’ottima conoscenza delle tematiche oggetto del colloquio. Candidato maturo e di sicuro eloquio.

Prof.ssa Ilaria VALENTE

La candidata riferisce il tema proposto al suo percorso di ricerca sull’architettura delle infrastrutture, dimostrando una approfondita conoscenza dello stato dell’arte, capacità di articolare lo sviluppo dei contenuti futuri del lavoro e di applicazione del tema nelle  esperienze didattiche. La discussione dimostra competenza e una acquisita capacità di elaborazione autonoma dei temi di ricerca.

Prof.ssa Alessandra CRICONIA

La candidata imposta con sicurezza e conoscenza il tema della discussione e conferma la ricerca su infrastruttura-architettura e paesaggio. Conferma versatilità e un ampio campo di interessi mostrati nelle prove scritte e nei titoli.  Riferisce in ottimo italiano.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 6 Emilia CORRADI

Il colloquio sostenuto dal candidato risulta più che soddisfacente ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Il candidato n. 7 Giovanni TECCO viene invitato a scegliere una busta; risulta estratta la busta con i seguenti quesiti:

1. Luogo e Identità; 2. La casa isolata; 3. CIAM.

4. Discussione sulle tematiche affrontate nelle prove scritte: identità e genius loci.

5. Verifica della conoscenza della lingua straniera obbligatoria su copia di un testo scientifico fornito dalla Commissione.

 

Al termine della prova, vengono formulati da parte di ciascun Commissario i Giudizi sul candidato e successivamente la Commissione formula il Giudizio Collegiale.

I suddetti giudizi vengono di seguito riportati:

Prof. Giangiacomo D’ARDIA

Il Candidato affronta il colloquio confusamente, procede per assiomi banali offerti con non dimostrata sicurezza. Eloquio arrogante.

Prof.ssa Ilaria VALENTE

Il candidato discute del nesso luogo/identità dimostrando scarse conoscenze di base, articolando il tema in modo vago e improprio. Nella discussione sulle prove dimostra una debole preparazione generale e scarsa attitudine alla ricerca.

Prof.ssa Alessandra CRICONIA

Il candidato risulta confuso e poco consapevole dei temi trattati. Molte ingenuità culturali e giudizi spesso autoreferenziali e soggettivi.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 7 Giovanni TECCO

Il colloquio sostenuto dal candidato risulta insufficiente ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Il candidato n. 8 Roberto DE SANCTIS viene invitato a scegliere una busta; risulta estratta la busta con i seguenti quesiti:

1. Utopia e Contemporaneità; 2. Urbanistica e Architettura; 3 Ingegneria e Architettura.

 4. Discussione sulle tematiche affrontate nelle prove scritte: l’opera aperta di Le Corbusier in contrapposizione alle proposte di partecipazione fatta dal contemporaneo. La componente “informale” del progetto e la non codificazione della casa mediterranea.

5. Verifica della conoscenza della lingua straniera obbligatoria su copia di un testo scientifico fornito dalla Commissione.

 

Al termine della prova, vengono formulati da parte di ciascun Commissario i Giudizi sul candidato e successivamente la Commissione formula il Giudizio Collegiale.

I suddetti giudizi vengono di seguito riportati:

Prof. Giangiacomo D’ARDIA

Candidato di buona capacità di costruzione del ragionamento. Ben impostato culturalmente e convincente nelle affermazioni. Eloquio timido.

Prof.ssa Ilaria VALENTE

Il candidato dimostra una buona capacità di articolazione del tema posto, definendo in modo preciso l’orizzonte di riferimento teorico.  Nella discussione sulle prove e sul suo percorso di ricerca sulla architettura del mediterraneo dimostra di possedere buone capacità di elaborazione e sviluppo dei temi.

Prof.ssa Alessandra CRICONIA

Il candidato struttura la discussione in modo pertinente al tema di discussione scelto proponendo validi collegamenti tra arte e architettura e sostenendo in modo appropriato le sue tesi nel dibattito. Dimostra di essere una persona riflessiva, come già emerso nelle prove scritte.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 8 Roberto DE SANCTIS

Il colloquio sostenuto dal candidato risulta soddisfacente ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Il candidato n. 9 Valerio Paolo MOSCO viene invitato a scegliere una busta; risulta estratta la busta con i seguenti quesiti:

1. Tettonica e Architettura; 2. Trasparenza e Opacità; 3. La lezione del Bauhaus.

 4. Discussione sulle tematiche affrontate nelle prove scritte: la nuova tettonica del progetto contemporaneo dopo lo strutturalismo. L’etica della tettonica.

5. Verifica della conoscenza della lingua straniera obbligatoria su copia di un testo scientifico fornito dalla Commissione.

 

Al termine della prova, vengono formulati da parte di ciascun Commissario i Giudizi sul candidato e successivamente la Commissione formula il Giudizio Collegiale.

I suddetti giudizi vengono di seguito riportati:

Prof. Giangiacomo D’ARDIA

Personalità molto attenta alle implicane teoriche arrivando a formulazioni assolute e a volta non dimostrabili. Eloquio sicuro.

Prof.ssa Ilaria VALENTE

Il candidato discute del tema tettonica/architettura dimostrando una approfondita conoscenza dei termini del dibattito architettonico contemporaneo. I riferimenti sono ampi e ben articolati. Il candidato dimostra di aver acquisito maturità nel fissare il suo percorso di ricerca che appare essere prevalentemente orientato sul versante teorico-critico.

Prof.ssa Alessandra CRICONIA

Candidato brillante e sicuro di sé imposta la discussione come una conferenza riferendosi oltre che all’architettura anche alla filosofia e sostenendo in modo appropriato le sue tesi nel dibattito. Conferma lo spessore teorico del suo lavoro e della sua ricerca.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 9 Valerio Paolo MOSCO

Il colloquio sostenuto dal candidato risulta più che soddisfacente ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Il candidato n. 10 Ildebrando CLEMENTE viene invitato a scegliere una busta; risulta estratta la busta con i seguenti quesiti:

1. La progettazione assistita e i metodi tradizionali; 2. Progetto e cantiere; 3. Il progetto urbano.

 4. Discussione sulle tematiche affrontate nelle prove scritte: i principi e la trasmissibilità della composizione. La crisi dell’architettura come crisi teorica e di senso.

5. Verifica della conoscenza della lingua straniera obbligatoria su copia di un testo scientifico fornito dalla Commissione.

 

Al termine della prova, vengono formulati da parte di ciascun Commissario i Giudizi sul candidato e successivamente la Commissione formula il Giudizio Collegiale.

I suddetti giudizi vengono di seguito riportati:

Prof. Giangiacomo D’ARDIA

Rende complesse cose semplici. Ripercorre in modalità didattica le tematiche proposte. Piuttosto confuso nelle sue certezze. Eloquio confuso.

Prof.ssa Ilaria VALENTE

Il candidato discute del tema posto proponendo un percorso astratto e scarsamente riferito all’oggetto da trattare. Nella discussione sulle prove dimostra una buona preparazione di base, ma un’attitudine schematica che denuncia una non ancora acquisita maturità nell’elaborazione di temi di ricerca.

Prof.ssa Alessandra CRICONIA

Discussione corretta ma scolastica. Nel dibattito il candidato è apparso piuttosto dogmatico e poco duttile al ragionamento.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 10 Ildebrando CLEMENTE

Il colloquio sostenuto dal candidato risulta insufficiente ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Il candidato n. 11 Paola SCALA viene invitata a scegliere una busta; risulta estratta la busta con i seguenti quesiti:

1. Lo spazio pubblico; 2. Infrastruttura e degrado; 3. Design e Infrastruttura.

 4. Discussione sulle tematiche affrontate nelle prove scritte: le reti minori e le isole ecologiche come occasione di riqualificazione di condizioni di degrado urbano. Elementi infrastrutturali come possibilità di riscatto delle condizioni di degrado.

5. Verifica della conoscenza della lingua straniera obbligatoria su copia di un testo scientifico fornito dalla Commissione.

 

Al termine della prova, vengono formulati da parte di ciascun Commissario i Giudizi sul candidato e successivamente la Commissione formula il Giudizio Collegiale.

I suddetti giudizi vengono di seguito riportati:

Prof. Giangiacomo D’ARDIA

Una buona esposizione degli aspetti contenuti nelle tematiche scelte per il colloquio, riportate sempre agli aspetti delle sue ricerche universitarie. Buono l’eloquio.

Prof.ssa Ilaria VALENTE

La candidata discute del tema posto riferendolo a differenti esperienze di ricerca riferite al contesto napoletano, dimostrando capacità di riportare le esperienze applicative alla generalità problematica della progettazione architettonica e urbana. La candidata dimostra di aver acquisito una buona capacità di elaborazione dei temi di ricerca.

Prof.ssa Alessandra CRICONIA

Candidata brillante ha sostenuto una buona discussione sui temi posti dalla Commissione riferendo sinteticamente e in modo pertinente di ipotesi progettuali di riqualificazione dei territori degradati portando ad esempio il caso napoletano.

 

GIUDIZIO COLLEGIALE candidato n. 11 Paola SCALA

Il colloquio sostenuto dal candidato risulta soddisfacente ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Al termine delle operazioni la seduta viene sciolta alle h. 13.45.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NONA SEDUTA 27 ottobre h. 15.00, relazione finale giudizio complessivo e nomina del vincitore.

 

Al termine delle prove scritte ed orali, la Commissione, sulla base delle valutazioni collegiali formulate sui titoli, le pubblicazioni e sulle prove di esame scritte ed orali, esprime il Giudizio Complessivo sul candidato di seguito riportato:

 

 

Candidato n.1 dott.ssa Paola MISINO

Giudizio Complessivo: La candidata dimostra un eccellente livello di preparazione scientifica. Il curriculum è molto ricco e annovera esperienze di alto profilo a livello internazionale e contributi di ricerca originali. Nelle prove orali e scritte ha dimostrato sicurezza e padronanza degli argomenti trattati. Si dimostra personalità matura con spiccata attitudine allo svolgimento di attività di ricerca.

 

Candidato n. 2 dott. Ettore VADINI

Giudizio Complessivo: Giovane studioso, dimostra serietà e applicazione costante nella ricerca e nella didattica, come testimoniato dal suo curriculum. Le prove orali e scritte sono risultate soddisfacenti. I contenuti del suo percorso di ricerca sono definiti e in corso di orientato approfondimento. Si dimostra personalità promettente.

 

Candidato n. 3 dott. Fabio CONTINI

Giudizio Complessivo: Il candidato sviluppa con continuità la sua attività didattica e di ricerca, formulando interessi e contributi congruenti al settore disciplinare. Le prove orali e scritte sono risultate parzialmente sufficienti. Si dimostra personalità ancora in corso di formazione.

 

Candidato n. 4 dott. Andrea MAMMARELLA

Giudizio Complessivo: Il candidato è impegnato con serietà nell’attività didattica e di ricerca, sviluppa contributi interessanti e promettenti, sia sul terreno teorico che progettuale. Le prove orali e scritte sono risultate soddisfacenti. Dimostra un promettente profilo di studioso.

 

Candidato n. 5 dott. Domenico Antonio POTENZA

Giudizio Complessivo: Il candidato ha sviluppato con continuità, competenza e serietà la sua attività didattica, di ricerca teorica e progettuale. Il suo curriculum è coerente, i contributi di buon livello, soprattutto orientati allo studio approfondito  del contesto locale. Le prove orali e scritte sono risultate soddisfacenti. Si dimostra personalità matura.

 

Candidato n. 6 dott.ssa Emilia CORRADI

Giudizio Complessivo: La candidata ha dimostrato un costante e serio impegno nell’attività didattica e di ricerca. La sua produzione scientifica e progettuale è di ottimo livello, coerente allo sviluppo del tema di ricerca iniziato nel Dottorato, che ha perseguito e approfondito nel tempo. Le prove orali e scritte sono risultate di alto livello. Si dimostra personalità matura, con promettenti doti di autonomia nell’elaborazione dei temi di ricerca nella connessione tra teoria, progetto, contributi pluridisciplinari.

 

Candidato n. 7 dott. Giovanni TECCO

Giudizio Complessivo: Il candidato ha dimostrato un profilo discontinuo, scarsamente supportato da contributi saldamente riferibili a un percorso di ricerca individuato. Le prove orali e scritte sono risultate insufficienti. Si dimostra personalità con scarsa attitudine all’attività di ricerca.

 

Candidato n. 8 dott. Roberto DE SANCTIS

Giudizio Complessivo: Il candidato presenta un curriculum che conferma la sua serietà e applicazione nell’attività didattica e di ricerca. Ha approfondito temi interessanti, sia sul versante progettuale che teorico, con promettenti possibilità di sviluppo autonomo. Le prove orali e scritte sono risultate soddisfacenti. Si dimostra uno studioso serio che si auspica imprima una maggiore autonomia ai suoi contributi di ricerca.

 

Candidato n. 9 dott. Valerio Paolo MOSCO

Giudizio Complessivo: Il candidato presenta un curriculum e una produzione disciplinare di ottimo livello, con esperienze e pubblicazioni significative all’estero. La sua produzione scientifica è orientata specialmente sul versante teorico e critico. Le prove orali e scritte sono risultate più che soddisfacenti. Si dimostra personalità matura con interessanti doti di studioso.

 

Candidato n.10 dott. Ildebrando CLEMENTE

Giudizio Complessivo: Il candidato presenta un curriculum e una produzione disciplinare sviluppata con continuità e serietà in un ambito di ricerca delineato, ma priva di autonomia di elaborazione. Le prove orali e scritte sono risultate parzialmente sufficienti. Si dimostra personalità ancora acerba per quanto attiene lo sviluppo di un percorso di ricerca autonomo.

 

Candidato n.11 dott.ssa Paola SCALA

Giudizio Complessivo: La candidata presenta un curriculum in cui è evidente l’impegno sul versante della ricerca teorica e applicata a temi riferiti al contesto napoletano. Le prove orali e scritte sono risultate soddisfacenti. Si dimostra personalità di studiosa seria e promettente.

 

Sulla base dei giudizi complessivi, la Commissione, dopo ponderata valutazione comparativa del candidato, indica la dott.ssa Paola MISINO vincitore della presente valutazione comparativa.

 

Pescara, 28 ottobre 2008

 

 

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.

 

La Commissione:

Prof. G. D’Ardia                   …………………………………………………..

Prof.ssa I. Valente              …………………………………………………..

Prof.ssa A. Criconia                       …………………………………………………..