Valutazione dei
titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni
Giudizio del Prof. Sandro Mancini
Il candidato si è
laureato all’Università di Bologna nel
Giudizio del Prof. Ines Crispini
Ha conseguito il D.E.A. in Filosofia presso l’Università Paris IV nel
2003/2004 ed il titolo di Dottore di ricerca in Filosofia presso l’Università
di Lecce nel 2010, con una tesi dedicata al tema dell’analogia nella tradizione
aristotelica e fenomenologica, il cui taglio
metodologico si definisce nettamente in direzione storico-teoretica. Ha
ricevuto una borsa di studio Post-doc internazionale,
è coinvolto nella organizzazione di giornate di studio, partecipa ad un PRIN.
La linea di ricerca
sottesa al lavoro di dottorato si dispiega come tentativo di valutazione critica
della portata teoretica e metafisica della “analogia” nella fenomenologia husserliana e si intreccia con l’altra direzione di ricerca
sulla tematica della articolazione tra “l’essere” e “l’altro” nella riflessione
di Husserl. Il candidato mostra nella sua produzione
scientifica capacità di corretta e perspicua analisi dei testi filosofici,
utilizza in modo preciso complessi dispositivi teorici e adeguati apparati
storiografici. Pur non essendo le sue pubblicazioni totalmente congruenti con
l’ambito scientifico- disciplinare per il quale è bandita la procedura di
valutazione in oggetto, il candidato può essere preso in considerazione ai fini
della stessa.
Giudizio del Prof. Francesco Miano
Il candidato ha
conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università del Salento
in co-tutela con Paris IV e in collegamento con Jean Luc Marion sul tema
dell’analogia nella tradizione aristotelica e fenomenologica.
Successivamente ha inaugurato piste di ricerca più direttamente collegate alla
prospettiva husserliana. L’impostazione della ricerca
da parte del candidato appare non priva di elementi di originalità,
caratterizzata da un significativo impegno critico e da una buona capacità
ermeneutica e storiografici. Il candidato può essere preso in considerazione ai
fini della presente valutazione comparativa del settore di Filosofia morale pur
essendo i suoi titoli e pubblicazioni maggiormente congrue ad impostazioni di
tipo teoretico.
Giudizio
collegiale della Commissione
Ha conseguito il D.E.A. in Filosofia presso l’Università Paris IV nel
2003/2004 ed il titolo di Dottore di ricerca in Filosofia presso l’Università
di Lecce nel 2010, con una tesi dedicata al tema dell’analogia nella tradizione
aristotelica e fenomenologica, il cui taglio
metodologico si definisce nettamente in direzione storico-teoretica. In
particolare, l’approccio husserliano all’analogia è
vagliato sia sotto il profilo logico, sia alla luce della problematica dell’intersoggettivià e delle sue implicazioni etiche.
Ha ricevuto una
borsa di studio Post-doc internazionale, è coinvolto
nella organizzazione di giornate di studio, partecipa ad un PRIN.
L’impostazione della
ricerca da parte del candidato appare non priva di elementi di originalità,
caratterizzata da un significativo impegno critico e da una buona capacità
ermeneutica e storiografici. Il candidato può essere preso in considerazione ai
fini della presente valutazione comparativa del settore di Filosofia morale pur
essendo i suoi titoli e pubblicazioni maggiormente congrue ad un ambito di tipo
teoretico.
Candidato
Valerio Mori
Valutazione dei
titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni
Giudizio del Prof. Sandro Mancini
Il candidato ha
conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Filosofia presso l’Università di
Firenze nel 2009 con una tesi incentrata sulla nozione di assioma in Platone.
Agli studi di storia della filosofia antica ha affiancato interessi ad ampio
raggio rivolti alla filosofia politica e alla filosofia del diritto del XX
secolo. Entrambe queste linee di ricerca mirano a una fondazione assiologica di tipo metafisico, per la quale tuttavia è
necessario un ulteriore percorso di ricerca, che dia
più maturi risultati.
Giudizio del Prof. Ines Crispini
Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso
l’Università di Firenze con tesi dedicata alla nozione di “Axioma/Axiomata”
in Platone. Successivamente al lavoro
di dottorato, orientato quindi a questioni di filosofia antica e logica
classica, il candidato ha individuato una seconda linea di ricerca, eterogenea
rispetto alla prima, rivolta alla considerazione di aspetti ed autori del
pensiero etico e politico contemporaneo. Questa seconda linea di ricerca non si
è ancora concretizzata in una produzione scientifica matura e non presenta una
coerente definizione teorica, sebbene sia chiaro che la questione di una
fondazione della assiologia dovrebbe costituire lo sfondo tematico nel quale
entrambe le direzioni di ricerca convergerebbero. I titoli e le pubblicazioni
risultano solo in parte coerenti con quanto richiesto
dalla procedura di valutazione comparativa in oggetto.
Giudizio del Prof. Francesco Miano
Il candidato ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Università di Firenze con
una tesi dedicata a Platone e alla nozione di assioma che ha costituito oggetto
di suoi ulteriori approfondimenti e pubblicazioni Successivamente ha rivolto i
suoi interessi ad aspetti ed autori del pensiero etico-politico
contemporaneo. Il percorso di ricerca del candidato nonché i suoi titoli e le
sue pubblicazioni risultano disomogenei e solo parzialmente
rispondenti ad un profilo scientifico adeguato.
Giudizio
collegiale della Commissione
Il candidato ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Università di Firenze con
una tesi dedicata a Platone e alla nozione di assioma che ha costituito oggetto
di suoi ulteriori approfondimenti e pubblicazioni. I
Ha successivamente individuato una seconda linea di ricerca,
difficilmente assimilabile alla prima, mirata alla considerazione di aspetti ed
autori del pensiero etico e politico contemporaneo. Entrambe queste linee di ricerca mirano a una
fondazione assiologica di tipo metafisico, per la
quale tuttavia sembra necessario un ulteriore percorso di approfondimento, che dia più maturi risultati.
Candidato Pascucci Margherita
Valutazione dei
titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni
Giudizio del Prof. Sandro Mancini
Laureatasi su Benjamin all’Università di Firenze nel 1996, la candidata ha
ottenuto nel 2003 il PHD in Comparative Literature
presso
Giudizio del Prof. Ines Crispini
La candidata ha conseguito due dottorati di ricerca, il primo in
Comparative Literature presso
Giudizio del Prof. Francesco Miano
La candidata ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca presso due Università straniere e ha
avuto numerose esperienze di formazione all’estero. La sua produzione
scientifica, di notevole consistenza complessiva e continuativamente scandita nel
tempo, appare ampia, innovativa e insieme ben documentata,
ricca di aperture problematiche e di spunti interessanti tra modernità e
contemporaneità, tra modernità e postmodernità anche
se talvolta disomogenea. La candidata può essere presa in considerazione per la
presente valutazione comparativa.
Giudizio
collegiale della Commissione
La candidata ha conseguito due dottorati di ricerca, il primo in
Comparative Literature presso
La sua produzione
scientifica, di notevole consistenza complessiva e continuativamente scandita
nel tempo, appare particolarmente ampia e insieme ben
documentata, ricca di aperture problematiche e di spunti interessanti
tra modernità e contemporaneità, tra modernità e postmodernità
anche se talvolta disomogenea. Un ulteriore approfondimento potrà superare
l’attuale frammentazione della produzione della candidata, che risulta comunque
euristicamente feconda. La candidata può essere presa in considerazione al fine
della presente valutazione comparativa.
Candidato Pasqualone Massimo
Valutazione dei
titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni
Giudizio del Prof. Sandro Mancini
Il candidato ha
conseguito la laurea in Filosofia (1994) e in Lettere (1997) presso
l’Università degli studi di
Chieti; non ha titolo di Dottore di
ricerca. Ha svolto attività didattiche presso enti di formazione e istituzioni
universitarie, in particolare nel corso di laurea in Infermieristica della Università di Chieti (2004-2011). Presenta una produzione frammentata:
oltre che l’etica comprende la critica letteraria, la teologia e ad altri
ambiti eterogenei, ed è di prevalente carattere divulgativo.
Giudizio del Prof. Ines Crispini
Il candidato non possiede il titolo di Dottore di ricerca. Ha seguito un
corso di perfezionamento in Bioetica presso
Giudizio del Prof. Francesco Miano
Il percorso di
ricerca del candidato nonché i suoi titoli e le sue pubblicazioni appaiono
piuttosto articolati ma solo parzialmente rispondenti ad un profilo scientifico
unitario. Si segnala in modo più evidente l’attenzione a problematiche
antropologiche e bioetiche, non pienamente messa a fuoco sul piano teorico, che
ritorna in più pubblicazioni con finalità maggiormente orientate in senso
formativo e divulgativo.
Notevole infatti l’attività didattica svolta dal candidato orientata
su fronti numerosi e diversi anche se non sempre congruenti tra di loro.
Giudizio
collegiale della Commissione
Il candidato non possiede il titolo di Dottore di ricerca. Ha seguito un
corso di perfezionamento in Bioetica presso
Candidato Risio Loreta
Valutazione dei
titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni
Giudizio del Prof. Sandro Mancini
La candidata ha
conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Logica, ontologia e etica presso
l’Università di Chieti nel 2010. E’ titolare di un
assegno di ricerca in Morale e Psicologia presso la stessa università e sempre
in essa ha
svolto attività didattiche, oltre che presso altri enti e istituzioni. Dalla
tesi di dottorato ha tratto una monografia (L'ultimo canto di Sqffo. Il
dolore in prospettiva interdisciplinare,
2010), ricca di riferimenti critici, che focalizza la
funzione dell’esperienza del dolore nella storia della clinica e delinea le
coordinate entro cui si è strutturata la comprensione del dolore nella
riflessione bioetica. A partire da qui la candidata ha impostato
un’interrogazione fenomenologica volta a chiarire la
dialettica di senso e non senso insita nella
sofferenza, così come è vissuta nell’esperienza della malattia. Riferimento
privilegiato di questo percorso è il pensiero di Jonas,
indagato in una precedente monografia del 2009, che ricostruisce il paradigma jonasiano del “principio responsabilità” e le sue ricadute
nell’ambito della medicina, ponendole anche in circolo con l’odierno dibattito bioetico in Italia. Gli ulteriori riferimenti teorici
fondativi alla fenomenologia (in particolare a Husserl)
richiedono però un ulteriore approfondimento critico,
che consentirà alla candidata di consolidare i buoni risultati scientifici già
raggiunti.
La candidata può
essere presa in considerazione al fine della presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Ines Crispini
La candidata ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Logica,
Ontologia ed Etica, presso l’università di Chieti. E’
titolare di un assegno di ricerca presso la stessa Università. Svolge attività
didattica a livello universitario nell’ambito della disciplina Bioetica presso
diversi enti ed istituzioni. La sua produzione scientifica è centrata,- come documentano ampiamente il volume Il principio
responsabilitå in questioni di bioetica. Il contributo di Hans Jonas al
dibattito attuale (2009) ed il volume L
'ultimo canto di Sqffo. Il dolore in prospettiva interdisciplinare,- su delicate questioni bioetiche affrontate in un più ampio contesto
di riferimento teorico, il personalismo ontologicamente fondato e il concetto
jonasiano di responsabiltà.
Nelle pubblicazioni
la candidata mostra capacità di corretta e precisa analisi dei testi anche se deve maturare nell’approfondimento dei propri
dispositivi teorici e acquisire adeguati apparati storiografici. I titoli e le
pubblicazioni della candidata risultano, per interessi ed orientamenti,
coerenti con quanto richiesto dalla tipologia della procedura comparativa.
Sulla base dell’analisi dei titoli, del curriculum e delle pubblicazioni la
candidata si può prendere in considerazione ai fini della presene
valutazione
Giudizio del Prof. Francesco Miano
La candidata,
dottore di ricerca in Logica, ontologia e etica presso l’Università di Chieti, è attualmente titolare di un assegno di ricerca in
morale e psicologia presso la stessa Università, ha svolto attività didattiche
e seminariali presso diversi enti e istituzioni
accademiche.
Si è occupata in
modo preminente di problematiche bioetiche, a partire dall’interesse per il
principio responsabilità di Hans Jonas,
per la riflessione sullo statuto epistemologico della bioetica e sulle sue
attuali linee caratteristiche, per la problematica del dolore riletta in chiave
interdisciplinare, per il rapporto medico-paziente. Su questi temi ha
pubblicato saggi e monografie che manifestano la
qualità della ricerca della candidata e le sue linee di sviluppo chiaramente
ancora in via di ulteriore definizione.
La candidata può
essere presa in considerazione per la presente procedura di valutazione
comparativa.
Giudizio
collegiale della Commissione
La candidata,
dottore di ricerca in Logica, ontologia e etica presso l’Università di Chieti, è attualmente titolare di un assegno di ricerca in
morale e psicologia presso la stessa Università, ha svolto attività didattiche
e seminariali presso diversi enti e istituzioni
accademiche. Si è occupata in modo preminente di problematiche bioetiche, a
partire dall’interesse per il principio responsabilità di Hans
Jonas, per la riflessione sullo statuto
epistemologico della bioetica e sulle sue attuali linee caratteristiche. Nelle
pubblicazioni la candidata mostra capacità di corretta e precisa analisi dei testi anche se deve maturare nell’approfondimento dei propri
dispositivi teorici e acquisire adeguati apparati storiografici. I titoli e le
pubblicazioni della candidata risultano, per interessi ed orientamenti,
coerenti con quanto richiesto dalla tipologia della procedura comparativa in
oggetto. La candidata può essere presa in considerazione ai fini della stessa
Candidato Tolone
Oreste
Valutazione dei
titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni
Giudizio del Prof. Sandro Mancini
Il candidato ha
conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Etica e antropologia presso
l’Università degli studi del Salento nel 1997 e in Italianistica nel 2010 presso l’Università degli studi di
Perugia. Ha svolto attività didattiche e seminariali
presso diversi enti e istituzioni, partecipando a numerosi progetti di ricerca.
In particolare è stato docente affidatario di
Antropologia delle religioni (2005-07) e di Antropologia filosofica (2007-09)
presso l’Università degli studi di Chieti.
Il primo libro del
2000, Homo absconditus,
ricostruisce con chiarezza l’itinerario plessneriano:
in esso la filosofia si relaziona all’antropologia
sottraendola al rischio di arrestarsi alla pluralità di interpretazioni
giustapposte, e le imprime l’energia speculativa che le consente di compiere un
salto qualitativo nella direzione della universitas. Correlativamente,
l’antropologia esercita un’influenza dinamizzante sulla
filosofia, impedendo che si esaurisca in un circolo autoreferenziale
e le conferisca la forza di esercitare una sempre rinnovata scepsi, che la
mantiene nell’orizzonte dell’aperto e antidogmatico ricercare.
L’intonazione
dialogica con cui il candidato svolge la sua prima ricerca plessneriana
ritorna anche nella seconda monografia del 2006, imperniata sul pensiero di Welte, della cui concezione della verità il candidato
compie una riuscita torsione ermeneutica in chiave antidogmatica; essa si
ritrova all’opera anche nei saggi raccolti nell’ultimo libro, in cui tuttavia
la preoccupazione espositiva e ricostruttiva rischia
di offuscare le contraddizioni insite negli autori analizzati.
L’ulteriore percorso
del candidato potrà svolgere
nella direzione della profondità i validi risultati già raggiunti
in quella dell’estensione. Il candidato merita di essere preso in
considerazione nella presenta valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Ines Crispini
Il candidato ha
conseguito il conseguito il titolo di dottore di ricerca in Etica e
antropologia presso l’Università degli studi di Lecce e in Italianistica
presso l’Università degli studi di Perugia, ha svolto attività didattiche e seminariali presso diversi enti e istituzioni, partecipando
a numerosi progetti di ricerca. In particolare è stato docente affidatario di Antropologia delle religioni e di
Antropologia filosofica presso l’Università degli studi di Chieti.
E’ docente di ruolo nei Licei. Le linee di ricerche principali si muovono lungo
le due direttive degli studi di filosofia della religione e della antropologia
filosofica plessneriana. Il candidato presenta
un’ampia rosa di pubblicazioni: oltre a numerosi articoli e curatele, due
valide monografie dedicate rispettivamente all’antropologia filosofica di Plessner e alla filosofia della religione di Welte, oltre che un più recente libro che raccoglie saggi
su Plessner, Gehlen, Welte e Guardini. A ciò si
aggiunge un recente interesse verso l’antropologia medica, che arricchisce
ulteriormente il già fitto quadro storico-critico della sua produzione.
Ha curato alcune traduzioni dei due autori di riferimento
della sua produzione scientifica, Plessner e Welte. Il profilo scientifico del candidato è maturo ed
articolato in modo coerente con l’ambito disciplinare della filosofia morale.
Le pubblicazioni, consistenti e di interesse, mostrano una avvertita
sensibilità critica, una adeguata informazione storiografica, una padronanza di
dispositivi teorico-concettuali molteplici ed approfonditi. Sulla base
dell’analisi dei titoli, del curriculum e delle pubblicazioni, il candidato
merita di essere preso in considerazione nella procedura di valutazione in
oggetto.
Giudizio del Prof. Francesco Miano
Il candidato ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca in Etica e antropologia presso
l’Università degli studi di Lecce nel 1997 e in Italianistica
nel 2010 presso l’Università degli studi di Perugia. Ha svolto attività didattiche e seminariali presso diversi enti e istituzioni italiane e
straniere, partecipando a numerosi progetti di ricerca. In particolare è stato
docente affidatario di Antropologia delle religioni e
di Antropologia filosofica presso l’Università degli studi di Chieti.
Il suo percorso di ricerca si caratterizza per un preminente interesse per la filosofia della religione coniugato con l’approfondimento di temi e autori dell’antropologia filosofica novecentesca. Di ciò è testimonianza la sua consistente produzione scientifica, continuativa nel tempo, in particolare le qualificate monografie da un lato su Welte e dall’altro su Plessner nonché i numerosi e significativi lavori di saggi e traduzioni. La ricerca del candidato si distingue per il suo profilo critico e per la sua capacità di riflessione teorica e di investigazione ermeneutica. Il candidato merita di essere considerato ai fini della presente valutazione comparativa.
Giudizio
collegiale della Commissione
Il candidato ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca in Etica e antropologia presso
l’Università degli studi di Lecce nel 1997 e in Italianistica
nel 2010 presso l’Università degli studi di Perugia. Il profilo scientifico del
candidato è maturo ed articolato in modo coerente con l’ambito disciplinare
della filosofia morale. Il suo percorso di ricerca si caratterizza per un
preminente interesse per la filosofia della religione coniugato con
l’approfondimento di temi e autori dell’antropologia filosofica novecentesca.
Le pubblicazioni, consistenti e di interesse, mostrano una avvertita sensibilità critica, una adeguata informazione storiografica, una padronanza di dispositivi teorico-concettuali molteplici ed approfonditi. La produzione scientifica del candidato si distingue per il suo profilo critico e per la sua capacità di riflessione teorica e di investigazione ermeneutica. Il candidato merita di essere considerato ai fini della presente valutazione comparativa.
Candidato Valentini Tommaso
Valutazione dei
titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni
Giudizio del Prof. Sandro Mancini
Il candidato ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca in Etica e in antropologia presso
l’Università del Salento. Ricercatore a tempo
determinato (contratto di tre anni) presso
Il candidato non
presenta una monografia, ma numerosi saggi che
documentano un’attività di ricerca teoreticamente affinata e solida sul piano
storiografica, che si è dispiegata lungo due principali direzioni convergenti:
l’idealismo di Fichte nel suo confronto con Kant da un lato e lo spiritualismo italiano e francese
dall’altro, con particolare riferimento a Lequier, Rosmini e Del Noce. Lo studio di Fichte
è condotto nell’alveo dell’interpretazione di Lauth.
Il profilo scientifico del candidato è maggiormente caratterizzato sul versante
della Filosofia Teoretica ed è solo parzialmente congruo con l’ambito della
Filosofia Morale.
Il candidato può
essere preso in considerazione per la presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Ines Crispini
Il candidato ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Università del Salento . E’ stato Ricercatore a
tempo determinato (contratto di tre anni) presso
Le pubblicazioni
sono solo parzialmente coerenti con la tipologia prevista dalla presente
procedura comparativa. Il candidato può essere preso in considerazione ai fini
della stessa.
Giudizio del Prof. Francesco Miano
Il candidato ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Università del Salento nel 2005.
Ricercatore a tempo determinato (contratto di tre anni) presso
Il suo profilo
scientifico si caratterizza per un’attenzione viva a
questioni della storia dell’etica in particolare a Kant
e a Fiche considerati a partire dalla problematica dell’immaginazione
produttiva per quanto concerne Kant e dalla prima
produzione di Fichte (con l’ausilio
dell’interpretazione di Lauth). Centrale appare anche
la sua attenzione allo spiritualismo francese. Consistente appare la sua
produzione scientifica caratterizzata da impegno critico e rigore
storiografico. Il candidato può essere preso in considerazione per la presente
valutazione comparativa.
Giudizio collegiale della Commissione
Il candidato ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Università del Salento . E’ stato Ricercatore a
tempo determinato (contratto di tre anni) presso
Le pubblicazioni
sono solo parzialmente coerenti con la tipologia prevista dalla presente
procedura comparativa. Il candidato può essere preso in considerazione ai fini
della stessa.
Candidato Zullo Silvia
Valutazione dei
titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni
Giudizio del Prof. Sandro Mancini
La candidata ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca in Bioetica presso
La sua ricerca si è
incentrata sul nesso tra biodiritto ed etica
pubblica, indagato anche alla luce dell’idea di responsabilità elaborata da Levinas.
La candidata merita
di essere presa in considerazione per la presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Ines Crispini
La candidata ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca conseguito in Bioetica presso
Giudizio del Prof. Francesco Miano
La candidata ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca con una tesi dedicata a Levinas e a questioni del fine vita
nello sforzo complessivo di ricercare prospettive bioetiche nuove e sintesi
possibili tra dimensioni filosofiche e prospettive biogiuridiche.
In questa direzione vanno i suoi ultimi approfondimenti. Le pubblicazioni
mostrano una corretta impostazione critica e una rigorosa capacità di analisi.
E’ stata assegnista di ricerca presso l’Università di
Bologna. Ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali e a
progetti di ricerca. Il percorso di ricerca della candidata nonché i suoi
titoli e le sue pubblicazioni risultano rispondenti ad un profilo scientifico
adeguato dell’ambito disciplinare della filosofia morale. I titoli, il
curriculum e la produzione scientifica della candidata possono essere
considerati ai fini della valutazione comparativa in oggetto.
Giudizio collegiale della Commissione
La candidata ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca con una tesi dedicata a Levinàs e a questioni del fine vita
nello sforzo complessivo di ricercare prospettive bioetiche nuove e sintesi
possibili tra dimensioni filosofiche e prospettive biogiuridiche.
Ha svolto attività didattiche e seminariali presso
diversi enti e istituzioni, ha partecipato a progetti di ricerca nazionali ed
europei Firb e Prin e a
convegni nazionali ed internazionali in qualità di relatrice. Le pubblicazioni
della candidata mostrano una corretta impostazione metodica e adeguata
informazione. Il percorso di ricerca della candidata nonché i suoi titoli e le
sue pubblicazioni risultano rispondenti ad un profilo scientifico congruo all’ambito
disciplinare della filosofia morale e merita di essere presi in considerazione
ai fini della stessa.