Candidato Emanuele Mariani

 

 

Valutazione dei titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni

 

 

Giudizio del Prof. Sandro Mancini

Il candidato si è laureato all’Università di Bologna nel 2002. Ha conseguito il D.E.A. in Filosofia presso l’Università Paris IV nel 2003/2004. e il dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università di Lecce nel 2010, svolto in cotutela con l’Università Paris IV. La sua tesi di dottorato, muovendo dalla metaforologia di Melandri, assume il tema della analogia trascendentale e della analogia entis come filo conduttore di un percorso teoretico e storiografico, che disegna un arco ideale congiungente Aristotele e Husserl. In particolare, l’approccio husserliano all’analogia è vagliato sia sotto il profilo logico, sia alla luce della problematica dell’intersoggettivià e delle sue implicazioni etiche. Anche se la sua produzione è più pertinente all’ambito della Filosofia teoretica, il candidato mostra di possedere un’adeguata strumentazione teorica, idonea a focalizzare il rapporto tra ontologia ed etica in Husserl. Pertanto il candidato può essere preso in considerazione nella presente valutazione.

 

 

Giudizio del Prof. Ines Crispini

Ha conseguito il D.E.A. in Filosofia presso l’Università Paris IV nel 2003/2004 ed il titolo di Dottore di ricerca in Filosofia presso l’Università di Lecce nel 2010, con una tesi dedicata al tema dell’analogia nella tradizione aristotelica e fenomenologica, il cui taglio metodologico si definisce nettamente in direzione storico-teoretica. Ha ricevuto una borsa di studio Post-doc internazionale, è coinvolto nella organizzazione di giornate di studio, partecipa ad un PRIN.

La linea di ricerca sottesa al lavoro di dottorato si dispiega come tentativo di valutazione critica della portata teoretica e metafisica della “analogia” nella fenomenologia husserliana e si intreccia con l’altra direzione di ricerca sulla tematica della articolazione tra “l’essere” e “l’altro” nella riflessione di Husserl. Il candidato mostra nella sua produzione scientifica capacità di corretta e perspicua analisi dei testi filosofici, utilizza in modo preciso complessi dispositivi teorici e adeguati apparati storiografici. Pur non essendo le sue pubblicazioni totalmente congruenti con l’ambito scientifico- disciplinare per il quale è bandita la procedura di valutazione in oggetto, il candidato può essere preso in considerazione ai fini della stessa.

 

Giudizio del Prof. Francesco Miano

Il candidato ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università del Salento in co-tutela con Paris IV e in collegamento con Jean Luc Marion sul tema dell’analogia nella tradizione aristotelica e fenomenologica. Successivamente ha inaugurato piste di ricerca più direttamente collegate alla prospettiva husserliana. L’impostazione della ricerca da parte del candidato appare non priva di elementi di originalità, caratterizzata da un significativo impegno critico e da una buona capacità ermeneutica e storiografici. Il candidato può essere preso in considerazione ai fini della presente valutazione comparativa del settore di Filosofia morale pur essendo i suoi titoli e pubblicazioni maggiormente congrue ad impostazioni di tipo teoretico.

 

 

 

Giudizio collegiale della Commissione

Ha conseguito il D.E.A. in Filosofia presso l’Università Paris IV nel 2003/2004 ed il titolo di Dottore di ricerca in Filosofia presso l’Università di Lecce nel 2010, con una tesi dedicata al tema dell’analogia nella tradizione aristotelica e fenomenologica, il cui taglio metodologico si definisce nettamente in direzione storico-teoretica. In particolare, l’approccio husserliano all’analogia è vagliato sia sotto il profilo logico, sia alla luce della problematica dell’intersoggettivià e delle sue implicazioni etiche.

Ha ricevuto una borsa di studio Post-doc internazionale, è coinvolto nella organizzazione di giornate di studio, partecipa ad un PRIN.

L’impostazione della ricerca da parte del candidato appare non priva di elementi di originalità, caratterizzata da un significativo impegno critico e da una buona capacità ermeneutica e storiografici. Il candidato può essere preso in considerazione ai fini della presente valutazione comparativa del settore di Filosofia morale pur essendo i suoi titoli e pubblicazioni maggiormente congrue ad un ambito di tipo teoretico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Candidato Valerio Mori

 

 

 

Valutazione dei titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni

 

 

Giudizio del Prof. Sandro Mancini

Il candidato ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Filosofia presso l’Università di Firenze nel 2009 con una tesi incentrata sulla nozione di assioma in Platone. Agli studi di storia della filosofia antica ha affiancato interessi ad ampio raggio rivolti alla filosofia politica e alla filosofia del diritto del XX secolo. Entrambe queste linee di ricerca mirano a una fondazione assiologica di tipo metafisico, per la quale tuttavia è necessario un ulteriore percorso di ricerca, che dia più maturi risultati.

 

 

Giudizio del Prof. Ines Crispini

Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Università di Firenze con tesi dedicata alla nozione di Axioma/Axiomatain Platone. Successivamente al lavoro di dottorato, orientato quindi a questioni di filosofia antica e logica classica, il candidato ha individuato una seconda linea di ricerca, eterogenea rispetto alla prima, rivolta alla considerazione di aspetti ed autori del pensiero etico e politico contemporaneo. Questa seconda linea di ricerca non si è ancora concretizzata in una produzione scientifica matura e non presenta una coerente definizione teorica, sebbene sia chiaro che la questione di una fondazione della assiologia dovrebbe costituire lo sfondo tematico nel quale entrambe le direzioni di ricerca convergerebbero. I titoli e le pubblicazioni risultano solo in parte coerenti con quanto richiesto dalla procedura di valutazione comparativa in oggetto.

 

Giudizio del Prof. Francesco Miano

Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Università di Firenze con una tesi dedicata a Platone e alla nozione di assioma che ha costituito oggetto di suoi ulteriori approfondimenti e pubblicazioni Successivamente ha rivolto i suoi interessi ad aspetti ed autori del pensiero etico-politico contemporaneo. Il percorso di ricerca del candidato nonché i suoi titoli e le sue pubblicazioni risultano disomogenei e solo parzialmente rispondenti ad un profilo scientifico adeguato.

 

 

Giudizio collegiale della Commissione

Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Università di Firenze con una tesi dedicata a Platone e alla nozione di assioma che ha costituito oggetto di suoi ulteriori approfondimenti e pubblicazioni. I

Ha successivamente individuato una seconda linea di ricerca, difficilmente assimilabile alla prima, mirata alla considerazione di aspetti ed autori del pensiero etico e politico contemporaneo. Entrambe queste linee di ricerca mirano a una fondazione assiologica di tipo metafisico, per la quale tuttavia sembra necessario un ulteriore percorso di approfondimento, che dia più maturi risultati.

 

 

Candidato Pascucci Margherita

 

 

 

Valutazione dei titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni

 

 

Giudizio del Prof. Sandro Mancini

Laureatasi su Benjamin all’Università di Firenze nel 1996, la  candidata ha ottenuto nel 2003 il PHD in Comparative Literature presso la New York University; nel 2004 ha ottenuto un ulteriore dottorato all’interno del KollegRepraesentation-Rethorik-Wissen” presso la EUV  di Frankfurt Oder. Il fuoco di entrambi i lavori è dato dal rapporto tra il capitale e l’immaginario in Marx, alla luce della recezione di Spinoza nel pensiero francese e italiano della differenza degli ultimi quarant’anni. L’attenta rivisitazione dei percorsi critici che si intrecciano in tale costellazione teorica (in particolare Deleuze, Guattari, Balibar, Negri) è innervata da altri fili di ricerca, solo parzialmente confluenti in un profilo unitario: il valore positivo della povertà in Pietro di Giovanni Olivi, la cui figura è assunta come luogo emblematico della genesi medievale della critica contemporanea dell’alienazione, e la sua tematizzazione nella Scuola di Francoforte, soprattutto a opera di Alfred Sohn-Rethel. Tuttavia, anche se il nesso tra lo svolgimento concettuale della metafisica e lo sviluppo del dominio del denaro vuole proporsi, negli scritti presentati, come complesso storico e teorico unitario, le prospettive teoriche che in essi confluiscono non paiono ancora essere adeguatamente armonizzate. Un ulteriore approfondimento potrà superare l’attuale frammentazione della produzione della candidata, che risulta comunque euristicamente feconda. La candidata può essere presa in considerazione al fine della presente valutazione comparativa.

 

Giudizio del Prof. Ines Crispini

La candidata ha conseguito due dottorati di ricerca, il primo in Comparative Literature presso la New York University, il secondo all’interno del KollegRepraesentationRethorikWissen”, presso la EUV di Frankfurt Oder. Ha seguito un percorso di formazione internazionale articolato in molteplice esperienze di borse di studio e partecipazioni a gruppi e seminari di ricerca. Il percorso scientifico riflette una articolazione complessa e variegata di interessi tematici in una cornice a carattere interdisciplinare tra letteratura e filosofia. Le linee di ricerca, molteplici e spesso disomogenee- la teoria della conoscenza in Benjamin, il rapporto tra capitale e immaginario in Marx e Spinoza, la formazione dell’identità europea, il concetto di povertà e danaro -, rimandano a costellazione teoriche distanti e non sempre opportunamente gestibili dal punto di vista sia metodologico che testuale. La ricchezza e la varietà degli interessi di ricerca si traduce in una serie di pubblicazioni di buon livello che ne riflettono sia la fecondità che l’inevitabile carattere dispersivo. I titoli e le pubblicazioni parzialmente coerenti con l’ambito della presente valutazione comparativa.

 

Giudizio del Prof. Francesco Miano

La candidata ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso due Università straniere e ha avuto numerose esperienze di formazione all’estero. La sua produzione scientifica, di notevole consistenza complessiva e continuativamente scandita nel tempo, appare ampia, innovativa e insieme ben documentata, ricca di aperture problematiche e di spunti interessanti tra modernità e contemporaneità, tra modernità e postmodernità anche se talvolta disomogenea. La candidata può essere presa in considerazione per la presente valutazione comparativa.

 

 

Giudizio collegiale della Commissione

La candidata ha conseguito due dottorati di ricerca, il primo in Comparative Literature presso la New York University, il secondo all’interno del KollegRepraesentationRethorikWissen”, presso la EUV di Frankfurt Oder. Ha seguito un percorso di formazione internazionale articolato in molteplice esperienze di borse di studio e partecipazioni a gruppi e seminari di ricerca

La sua produzione scientifica, di notevole consistenza complessiva e continuativamente scandita nel tempo, appare particolarmente ampia e insieme ben documentata, ricca di aperture problematiche e di spunti interessanti tra modernità e contemporaneità, tra modernità e postmodernità anche se talvolta disomogenea. Un ulteriore approfondimento potrà superare l’attuale frammentazione della produzione della candidata, che risulta comunque euristicamente feconda. La candidata può essere presa in considerazione al fine della presente valutazione comparativa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Candidato Pasqualone Massimo

 

 

Valutazione dei titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni

 

 

Giudizio del Prof. Sandro Mancini

Il candidato ha conseguito la laurea in Filosofia (1994) e in Lettere (1997) presso l’Università degli studi di  Chieti; non ha titolo di Dottore di ricerca. Ha svolto attività didattiche presso enti di formazione e istituzioni universitarie, in particolare nel corso di laurea in Infermieristica  della Università di Chieti (2004-2011). Presenta una produzione frammentata: oltre che l’etica comprende la critica letteraria, la teologia e ad altri ambiti eterogenei, ed è di prevalente carattere divulgativo.

 

Giudizio del Prof. Ines Crispini

Il candidato non possiede il titolo di Dottore di ricerca. Ha seguito un corso di perfezionamento in Bioetica presso la Cattolica di Roma. Ha diversi incarichi di docenza nell’ambito della disciplina bioetica. Il percorso di ricerca è orientato alla considerazione delle principali questioni della bioetica contemporanea soprattutto nella dimensione applicativa alla sfera del rapporto assistenza sanitaria-paziente. Le pubblicazioni riflettono l’obiettivo prevalentemente pedagogico-divulgativo degli interessi bioetici del candidato e non sempre hanno un profilo scientifico unitario e strutturato sul piano teorico.

 

Giudizio del Prof. Francesco Miano

Il percorso di ricerca del candidato nonché i suoi titoli e le sue pubblicazioni appaiono piuttosto articolati ma solo parzialmente rispondenti ad un profilo scientifico unitario. Si segnala in modo più evidente l’attenzione a problematiche antropologiche e bioetiche, non pienamente messa a fuoco sul piano teorico, che ritorna in più pubblicazioni con finalità maggiormente orientate in senso formativo e divulgativo.

Notevole infatti l’attività didattica svolta dal candidato orientata su fronti numerosi e diversi anche se non sempre congruenti tra di loro. 

 

Giudizio collegiale della Commissione

Il candidato non possiede il titolo di Dottore di ricerca. Ha seguito un corso di perfezionamento in Bioetica presso la Cattolica di Roma. Ha svolto attività didattiche presso enti di formazione e istituzioni universitarie, in particolare nel corso di laurea in Infermieristica della Università di Chieti. Il percorso di ricerca del candidato nonché i suoi titoli e le sue pubblicazioni appaiono piuttosto articolati ma solo parzialmente rispondenti ad un profilo scientifico unitario. Le pubblicazioni riflettono l’obiettivo prevalentemente pedagogico-divulgativo degli interessi bioetici del candidato e non sempre hanno un profilo scientifico unitario e strutturato sul piano teorico.

 

 

 

 

Candidato Risio Loreta

 

 

Valutazione dei titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni

 

 

Giudizio del Prof. Sandro Mancini

La candidata ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Logica, ontologia e etica presso l’Università di Chieti nel 2010. E’ titolare di un assegno di ricerca in Morale e Psicologia presso la stessa università e sempre in essa  ha svolto attività didattiche, oltre che presso altri enti e istituzioni. Dalla tesi di dottorato ha tratto una monografia (L'ultimo canto di Sqffo. Il dolore in prospettiva interdisciplinare, 2010), ricca di riferimenti critici, che focalizza la funzione dell’esperienza del dolore nella storia della clinica e delinea le coordinate entro cui si è strutturata la comprensione del dolore nella riflessione bioetica. A partire da qui la candidata ha impostato un’interrogazione fenomenologica volta a chiarire la dialettica di senso e non senso insita nella sofferenza, così come è vissuta nell’esperienza della malattia. Riferimento privilegiato di questo percorso è il pensiero di Jonas, indagato in una precedente monografia del 2009, che ricostruisce il paradigma jonasiano del “principio responsabilità” e le sue ricadute nell’ambito della medicina, ponendole anche in circolo con l’odierno dibattito bioetico in Italia. Gli ulteriori riferimenti teorici fondativi alla fenomenologia (in particolare a Husserl) richiedono però un ulteriore approfondimento critico, che consentirà alla candidata di consolidare i buoni risultati scientifici già raggiunti.

La candidata può essere presa in considerazione al fine della presente valutazione comparativa.

 

 

Giudizio del Prof. Ines Crispini

La candidata ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Logica, Ontologia ed Etica, presso l’università di Chieti. E’ titolare di un assegno di ricerca presso la stessa Università. Svolge attività didattica a livello universitario nell’ambito della disciplina Bioetica presso diversi enti ed istituzioni. La sua produzione scientifica è centrata,- come documentano ampiamente il volume Il principio responsabilitå in questioni di bioetica. Il contributo di Hans Jonas al dibattito attuale (2009) ed il volume L 'ultimo canto di Sqffo. Il dolore in prospettiva interdisciplinare,- su delicate questioni bioetiche affrontate in un più ampio contesto di riferimento teorico, il personalismo ontologicamente fondato e il concetto jonasiano di responsabiltà.

Nelle pubblicazioni la candidata mostra capacità di corretta e precisa analisi dei testi anche se deve maturare nell’approfondimento dei propri dispositivi teorici e acquisire adeguati apparati storiografici. I titoli e le pubblicazioni della candidata risultano, per interessi ed orientamenti, coerenti con quanto richiesto dalla tipologia della procedura comparativa. Sulla base dell’analisi dei titoli, del curriculum e delle pubblicazioni la candidata si può prendere in considerazione ai fini della presene valutazione

 

Giudizio del Prof. Francesco Miano

La candidata, dottore di ricerca in Logica, ontologia e etica presso l’Università di Chieti, è attualmente titolare di un assegno di ricerca in morale e psicologia presso la stessa Università, ha svolto attività didattiche e seminariali presso diversi enti e istituzioni accademiche.

Si è occupata in modo preminente di problematiche bioetiche, a partire dall’interesse per il principio responsabilità di Hans Jonas, per la riflessione sullo statuto epistemologico della bioetica e sulle sue attuali linee caratteristiche, per la problematica del dolore riletta in chiave interdisciplinare, per il rapporto medico-paziente. Su questi temi ha pubblicato saggi e monografie che manifestano la qualità della ricerca della candidata e le sue linee di sviluppo chiaramente ancora in via di ulteriore definizione.

La candidata può essere presa in considerazione per la presente procedura di valutazione comparativa.

 

Giudizio collegiale della Commissione

La candidata, dottore di ricerca in Logica, ontologia e etica presso l’Università di Chieti, è attualmente titolare di un assegno di ricerca in morale e psicologia presso la stessa Università, ha svolto attività didattiche e seminariali presso diversi enti e istituzioni accademiche. Si è occupata in modo preminente di problematiche bioetiche, a partire dall’interesse per il principio responsabilità di Hans Jonas, per la riflessione sullo statuto epistemologico della bioetica e sulle sue attuali linee caratteristiche. Nelle pubblicazioni la candidata mostra capacità di corretta e precisa analisi dei testi anche se deve maturare nell’approfondimento dei propri dispositivi teorici e acquisire adeguati apparati storiografici. I titoli e le pubblicazioni della candidata risultano, per interessi ed orientamenti, coerenti con quanto richiesto dalla tipologia della procedura comparativa in oggetto. La candidata può essere presa in considerazione ai fini della stessa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Candidato Tolone Oreste

 

 

Valutazione dei titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni

 

 

Giudizio del Prof. Sandro Mancini

Il candidato ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Etica e antropologia presso l’Università degli studi del Salento nel 1997 e in Italianistica nel 2010 presso l’Università degli studi di Perugia. Ha svolto attività didattiche e seminariali presso diversi enti e istituzioni, partecipando a numerosi progetti di ricerca. In particolare è stato docente affidatario di Antropologia delle religioni (2005-07) e di Antropologia filosofica (2007-09) presso l’Università degli studi di Chieti.

Il primo libro del 2000, Homo absconditus, ricostruisce con chiarezza l’itinerario plessneriano: in esso la filosofia si relaziona all’antropologia sottraendola al rischio di arrestarsi alla pluralità di interpretazioni giustapposte, e le imprime l’energia speculativa che le consente di compiere un salto qualitativo nella direzione della universitas. Correlativamente, l’antropologia esercita un’influenza dinamizzante sulla filosofia, impedendo che si esaurisca in un circolo autoreferenziale e le conferisca la forza di esercitare una sempre rinnovata scepsi, che la mantiene nell’orizzonte dell’aperto e antidogmatico ricercare.

L’intonazione dialogica con cui il candidato svolge la sua prima ricerca plessneriana ritorna anche nella seconda monografia del 2006, imperniata sul pensiero di Welte, della cui concezione della verità il candidato compie una riuscita torsione ermeneutica in chiave antidogmatica; essa si ritrova all’opera anche nei saggi raccolti nell’ultimo libro, in cui tuttavia la preoccupazione espositiva e ricostruttiva rischia di offuscare le contraddizioni insite negli autori analizzati.

L’ulteriore percorso del candidato potrà svolgere  nella direzione della profondità i validi risultati già raggiunti in quella dell’estensione. Il candidato merita di essere preso in considerazione nella presenta valutazione comparativa.

 

 

Giudizio del Prof. Ines Crispini

Il candidato ha conseguito il conseguito il titolo di dottore di ricerca in Etica e antropologia presso l’Università degli studi di Lecce e in Italianistica presso l’Università degli studi di Perugia, ha svolto attività didattiche e seminariali presso diversi enti e istituzioni, partecipando a numerosi progetti di ricerca. In particolare è stato docente affidatario di Antropologia delle religioni e di Antropologia filosofica presso l’Università degli studi di Chieti. E’ docente di ruolo nei Licei. Le linee di ricerche principali si muovono lungo le due direttive degli studi di filosofia della religione e della antropologia filosofica plessneriana. Il candidato presenta un’ampia rosa di pubblicazioni: oltre a numerosi articoli e curatele, due valide monografie dedicate rispettivamente all’antropologia filosofica di Plessner e alla filosofia della religione di Welte, oltre che un più recente libro che raccoglie saggi su Plessner, Gehlen, Welte e Guardini. A ciò si aggiunge un recente interesse verso l’antropologia medica, che arricchisce ulteriormente il già fitto quadro storico-critico della sua produzione.

Ha curato alcune traduzioni dei due autori di riferimento della sua produzione scientifica, Plessner e Welte. Il profilo scientifico del candidato è maturo ed articolato in modo coerente con l’ambito disciplinare della filosofia morale. Le pubblicazioni, consistenti e di interesse, mostrano una avvertita sensibilità critica, una adeguata informazione storiografica, una padronanza di dispositivi teorico-concettuali molteplici ed approfonditi. Sulla base dell’analisi dei titoli, del curriculum e delle pubblicazioni, il candidato merita di essere preso in considerazione nella procedura di valutazione in oggetto.

 

Giudizio del Prof. Francesco Miano

Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Etica e antropologia presso l’Università degli studi di Lecce nel 1997 e in Italianistica nel 2010 presso l’Università degli studi di Perugia.  Ha svolto attività didattiche e seminariali presso diversi enti e istituzioni italiane e straniere, partecipando a numerosi progetti di ricerca. In particolare è stato docente affidatario di Antropologia delle religioni e di Antropologia filosofica presso l’Università degli studi di Chieti.

Il suo percorso di ricerca si caratterizza per un preminente interesse per la filosofia della religione coniugato con l’approfondimento di temi e autori dell’antropologia filosofica novecentesca. Di ciò è testimonianza la sua consistente produzione scientifica, continuativa nel tempo, in particolare le qualificate monografie da un lato su Welte e dall’altro su Plessner nonché i numerosi e significativi lavori di saggi e traduzioni. La ricerca del candidato si distingue per il suo profilo critico e per la sua capacità di riflessione teorica e di investigazione ermeneutica. Il candidato merita di essere considerato ai fini della presente valutazione comparativa.

 

Giudizio collegiale della Commissione

Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Etica e antropologia presso l’Università degli studi di Lecce nel 1997 e in Italianistica nel 2010 presso l’Università degli studi di Perugia. Il profilo scientifico del candidato è maturo ed articolato in modo coerente con l’ambito disciplinare della filosofia morale. Il suo percorso di ricerca si caratterizza per un preminente interesse per la filosofia della religione coniugato con l’approfondimento di temi e autori dell’antropologia filosofica novecentesca.

Le pubblicazioni, consistenti e di interesse, mostrano una avvertita sensibilità critica, una adeguata informazione storiografica, una padronanza di dispositivi teorico-concettuali molteplici ed approfonditi. La produzione scientifica del candidato si distingue per il suo profilo critico e per la sua capacità di riflessione teorica e di investigazione ermeneutica. Il candidato merita di essere considerato ai fini della presente valutazione comparativa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Candidato Valentini Tommaso

 

 

Valutazione dei titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni

 

 

Giudizio del Prof. Sandro Mancini

Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Etica e in antropologia presso l’Università del Salento. Ricercatore a tempo determinato (contratto di tre anni) presso la Facoltà di scienze sociali dell’ Università degli studi Guglielmo Marconi di Roma, ha tenuto a contratto l’insegnamento di Filosofia Teoretica all’Università LUMSA di Roma dal 2009 al 2011, svolgendo anche attività didattiche e seminariali presso altri enti e istituzioni.

Il candidato non presenta una monografia, ma numerosi saggi che documentano un’attività di ricerca teoreticamente affinata e solida sul piano storiografica, che si è dispiegata lungo due principali direzioni convergenti: l’idealismo di Fichte nel suo confronto con Kant da un lato e lo spiritualismo italiano e francese dall’altro, con particolare riferimento a Lequier, Rosmini e Del Noce. Lo studio di Fichte è condotto nell’alveo dell’interpretazione di Lauth. Il profilo scientifico del candidato è maggiormente caratterizzato sul versante della Filosofia Teoretica ed è solo parzialmente congruo con l’ambito della Filosofia Morale.

Il candidato può essere preso in considerazione per la presente valutazione comparativa.

 

 

Giudizio del Prof. Ines Crispini

Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Università del Salento . E’ stato Ricercatore a tempo determinato (contratto di tre anni) presso la Facoltà di scienze sociali dell’ Università degli studi Guglielmo Marconi di Roma, ha svolto attività didattiche e seminariali presso diversi enti e istituzioni. Il candidato presenta una produzione ampia, strutturata che unisce interesse storiografico e preoccupazione teorica. La principale linea di ricerca è orientata all’analisi della riflessione fichtiana alla luce di una precisa prospettiva interpretativa che stabilisce il primato del pratico nel pensiero trascendentale di Fiche. Gli altri interessi scientifici riguardano i temi della ontologia, ermeneutica e linguaggio in autori come Stefanini e Ricoer e alcuni aspetti teoricamente fecondi dello spiritualismo francese di fine ottocento.

Le pubblicazioni sono solo parzialmente coerenti con la tipologia prevista dalla presente procedura comparativa. Il candidato può essere preso in considerazione ai fini della stessa.

 

 

Giudizio del Prof. Francesco Miano

Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Università del Salento nel 2005.  Ricercatore a tempo determinato (contratto di tre anni) presso la Facoltà di scienze sociali dell’ Università degli studi Guglielmo Marconi di Roma ha svolto attività didattiche e seminariali presso diversi enti e istituzioni.

Il suo profilo scientifico si caratterizza per un’attenzione viva a questioni della storia dell’etica in particolare a Kant e a Fiche considerati a partire dalla problematica dell’immaginazione produttiva per quanto concerne Kant e dalla prima produzione di Fichte (con l’ausilio dell’interpretazione di Lauth). Centrale appare anche la sua attenzione allo spiritualismo francese. Consistente appare la sua produzione scientifica caratterizzata da impegno critico e rigore storiografico. Il candidato può essere preso in considerazione per la presente valutazione comparativa.

 

 

Giudizio collegiale della Commissione

Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Università del Salento . E’ stato Ricercatore a tempo determinato (contratto di tre anni) presso la Facoltà di scienze sociali dell’ Università degli studi Guglielmo Marconi di Roma, ha svolto attività didattiche e seminariali presso diversi enti e istituzioni. Il candidato presenta una produzione ampia, strutturata che unisce interesse storiografico e preoccupazione teorica. Il suo profilo scientifico si caratterizza per un’attenzione viva a questioni della storia dell’etica in particolare a Kant e a Fiche considerati a partire dalla problematica dell’immaginazione produttiva per quanto concerne Kant e dalla prima produzione di Fichte (con l’ausilio dell’interpretazione di Lauth).

Le pubblicazioni sono solo parzialmente coerenti con la tipologia prevista dalla presente procedura comparativa. Il candidato può essere preso in considerazione ai fini della stessa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Candidato Zullo Silvia

 

Valutazione dei titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni

 

 

Giudizio del Prof. Sandro Mancini

La candidata ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Bioetica presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Bologna. E’ stata assegnista di ricerca presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Bologna. Ha svolto attività didattiche e seminariali presso diversi enti e istituzioni, ha partecipato a progetti di ricerca nazionali ed europei Firb e Prin.

La sua ricerca si è incentrata sul nesso tra biodiritto ed etica pubblica, indagato anche alla luce dell’idea di responsabilità elaborata da Levinas.

La candidata merita di essere presa in considerazione per la presente valutazione comparativa.

 

 

Giudizio del Prof. Ines Crispini

La candidata ha conseguito il titolo di dottore di ricerca conseguito in Bioetica presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Bologna. E’ stata assegnista di ricerca presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Bologna. Ha svolto attività didattiche e seminariali presso diversi enti e istituzioni, ha partecipato a progetti di ricerca nazionali ed europei Firb e Prin e a convegni nazionali ed internazionali in qualità di relatrice. Dal suo curriculum si evince un impegno costante nella attività di ricerca con una particolare attenzione critica al tema del ruolo, della definizione e della valorizzazione della nuova scienza interdisciplinare all’interno del rapporto tra diritto ed etica. Le pubblicazioni della candidata mostrano una corretta impostazione metodica, adeguata informazione e riflettono l’intersezione di due linee di ricerca, quella più specificamente filosofica che ruoto intorno alla nozione levinasiana di responsabilità e quella collegata alle specifiche questioni del biodiritto e dell’etica pubblica. I titoli e la produzione scientifica della candidata sono congruenti con la tipologia prevista dalla procedura comparativa e possono essere presi in considerazione ai fini della stessa.

 

Giudizio del Prof. Francesco Miano

La candidata ha conseguito il titolo di dottore di ricerca con una tesi dedicata a Levinas e a questioni del fine vita nello sforzo complessivo di ricercare prospettive bioetiche nuove e sintesi possibili tra dimensioni filosofiche e prospettive biogiuridiche. In questa direzione vanno i suoi ultimi approfondimenti. Le pubblicazioni mostrano una corretta impostazione critica e una rigorosa capacità di analisi. E’ stata assegnista di ricerca presso l’Università di Bologna. Ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali e a progetti di ricerca. Il percorso di ricerca della candidata nonché i suoi titoli e le sue pubblicazioni risultano rispondenti ad un profilo scientifico adeguato dell’ambito disciplinare della filosofia morale. I titoli, il curriculum e la produzione scientifica della candidata possono essere considerati ai fini della valutazione comparativa in oggetto.

 

Giudizio collegiale della Commissione

La candidata ha conseguito il titolo di dottore di ricerca con una tesi dedicata a Levinàs e a questioni del fine vita nello sforzo complessivo di ricercare prospettive bioetiche nuove e sintesi possibili tra dimensioni filosofiche e prospettive biogiuridiche. Ha svolto attività didattiche e seminariali presso diversi enti e istituzioni, ha partecipato a progetti di ricerca nazionali ed europei Firb e Prin e a convegni nazionali ed internazionali in qualità di relatrice. Le pubblicazioni della candidata mostrano una corretta impostazione metodica e adeguata informazione. Il percorso di ricerca della candidata nonché i suoi titoli e le sue pubblicazioni risultano rispondenti ad un profilo scientifico congruo all’ambito disciplinare della filosofia morale e merita di essere presi in considerazione ai fini della stessa.