Candidato Achella Stefania
Valutazione dei
titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni
Giudizio del Prof. Sandro Mancini
La candidata ha
conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università “Federico II” di Napoli
con una tesi dedicata alla filosofia della religione hegeliana ed è stata assegnista di ricerca.
Presenta un ampio,
articolato e approfondito curriculum scientifico, caratterizzato da tre
monografie su Hegel e su Jaspers,
accomunate da una metodo di ricerca maturo, sia sotto
il profilo storiografico sia sotto quello della coerenza teorica, giungendo a
risultati provvisti di rigore e originalità. Negli studi su Hegel
e Jaspers riesce ad inserire innovative e feconde
linee di attualizzazione. Notevole è l’impegno
didattico profuso dalla candidata nelle sue attività di docenza svolta a vari
livelli.
Va segnalata la
partecipazione a numerosi convegni nazionali e internazionali, a progetti di
ricerca d’interesse nazionale e una importante
attività di traduzione dei testi hegeliani. Pertanto il profilo scientifico
della candidata merita di essere considerato con particolare attenzione ai fini
della presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Ines Crispini
I titoli ed il
curriculum della candidata sono pienamente coerenti con quanto richiesto dal
bando della procedura di valutazione comparativa in oggetto. La candidata ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Università “Federico II” di
Napoli con una tesi dedicata alla filosofia della religione hegeliana. E’ stata
assegnista di ricerca proseguendo nella direzione di
approfondimento degli interessi maturati durante gli studi dottorali secondo
due direttive : la prima dedicata all’analisi anche
filologica dei temi etico-religiosi hegeliani; la
seconda indirizzata al tema della costituzione della soggettività. La candidata
ha svolto negli anni numerosi seminari, corsi ed esercitazioni per diversi
insegnamenti del settore M-Fil/03. Dalle
pubblicazioni e dai titoli mostra di possedere un profilo scientifico e
didattico maturo ed articolato. Interessante, per finezza interpretativa e
compiutezza di analisi, è la monografia dedicata al tema della rappresentazione
e del concetto nel sistema hegeliano che costituisce un contributo di grande interesse
anche sul piano filologico e storiografico. Le ricerche della candidata sono
complessivamente condotte con rigore, originalità e sicura conoscenza dei
testi. Alla luce di ciò il profilo scientifico della candidata merita di essere
attentamente considerato ai fini della presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Francesco Miano
La candidata ha
conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università “Federico II” di Napoli
con una tesi dedicata alla filosofia della religione hegeliana. Ha ricevuto
varie borse di studio tra cui quella post dottorato. E’ stata assegnista di ricerca, ha pubblicato inoltre numerosi e significativi saggi, voci e articoli, ha curato
volumi e traduzioni, ha pubblicato importanti monografie. Va segnalata la
partecipazione a numerosi convegni nazionali e internazionali, a progetti di
ricerca d’interesse
nazionale, come la pubblicazione di saggi in sedi internazionali.
La ricerca della
candidata si è svolta prevalentemente nell’ambito della riflessione sulla
religione, sul pensiero morale ed etico-politico,
sulla costituzione della soggettività. In tal senso vanno considerati i suoi
studi sul concetto di religione in Hegel a partire
dagli studi giovanili e l’impegnativa partecipazione alla traduzione delle
Lezioni di filosofia della religione di Hegel. Nello stesso ambito
problematico si inseriscono gli studi jaspersiani,
sia a corredo della traduzione degli Scritti psicopatologici, sia nella
monografia intitolata Rimanere in cammino. Karl Jaspers e la crisi della filosofia.
Dalla valutazione
dei titoli - sia nell’ambito dell’attività di ricerca sia in quello della
docenza - e delle pubblicazioni si dimostra il conseguimento da parte della
candidata di un profilo scientifico maturo e completo. Le ricerche sono
caratterizzate da un elevato rigore filologico e insieme da una forte
intenzione teorica che si esprime nella interrogazione sul significato etico
della riflessione filosofica e sulle implicazioni etico-politiche
della religione. Complessivamente il profilo della candidata si distingue per
la piena congruenza con il settore disciplinare, per l’originalità delle
ricerche sostenute dalle ottime capacità critiche, ermeneutiche ed argomentative, caratterizzate in senso omogeneo e
continuativo. Pertanto il profilo scientifico della
candidata merita di essere considerato con particolare attenzione ai fini della
presente valutazione comparativa.
Giudizio
collegiale della Commissione
La candidata ha
conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università “Federico II” di Napoli
con una tesi dedicata alla filosofia della religione hegeliana. Ha ricevuto
varie borse di studio tra cui quella post dottorato. E’ stata assegnista di ricerca, ha pubblicato numerosi
e significativi saggi, voci, articoli e monografie, ha curato volumi e
traduzioni. La candidata ha svolto negli anni numerosi seminari, corsi ed
esercitazioni per diversi insegnamenti dell’ambito disciplinare di riferimento
nella procedura comparativa in oggetto.
Presenta un ampio,
articolato e approfondito curriculum scientifico, caratterizzato da tre
monografie su Hegel e su Jaspers,
accomunate da una metodo di ricerca maturo, sia sotto
il profilo storiografico sia sotto quello della coerenza teorica, giungendo a
risultati provvisti di rigore e originalità. Complessivamente il profilo della
candidata si distingue per la piena congruenza con il settore disciplinare, per
la rilevanza delle ricerche sostenute dalle eccellenti capacità critiche,
ermeneutiche ed argomentative, caratterizzate in
senso omogeneo e continuativo.
Alla luce di ciò il
profilo scientifico della candidata merita di essere preso in considerazione
con particolare attenzione ai fini della presente valutazione comparativa.
Candidato
Allegri Francesco
Valutazione dei
titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni
Giudizio del Prof. Sandro Mancini
Il candidato,
dottore di ricerca presso l’Università di Roma e affidatario
di contratti di insegnamento di Bioetica all’Università di Siena, ha indagato
in modo adeguato questioni relative al pensiero di David Ross
e di altri autori della tradizione analitica. I suoi lavori sono interessanti sia
sotto il profilo storiografico sia sotto quello teorico. Ha dedicato un
particolare impegno all’analisi della bioetica filosofica. Merita pertanto di
essere preso in considerazione ai fini della presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Ines Crispini
I titoli e il
curriculum del candidato sono coerenti con quanto richiesto dalla procedura di
valutazione comparativa in oggetto. Il candidato ha conseguito il titolo di
dottore di ricerca presso l’Università di Roma con una tesi dedicata alla
ricostruzione in ambito settecentesco del tema del fondamento della virtù. Si è
occupato successivamente di autori e problemi relativi alla teoria morale di
tradizione analitica. Il suo lavoro più importante dedicato all’analisi della
teoria dei doveri prima facie di William David
Ross mostra rigore di impostazione metodica, padronanza dei dispositivi teorico-concettuali, adeguata
informazione bibliografica. Il candidato ha svolto inoltre articolata attività
didattica, dedicata all’analisi degli orizzonti teorici della bioetica
filosofica contemporanea. Merita pertanto di essere preso in considerazione ai
fini della presente valutazione.
Giudizio del Prof. Francesco Miano
Il candidato,
dottore di ricerca presso l’Università di Roma, si è occupato di temi e
problemi relativi alla teoria morale di tradizione analitica con particolare
riferimento alle posizioni di David Ross. I suoi
lavori manifestano insieme interesse storiografico e preoccupazione teorica. La
consistente attività didattica svolta dal candidato si è rivolta in modo
prevalente alla bioetica filosofica odierna a cui ha
dedicato contemporaneamente una parte rilevante delle sue ricerche. I titoli e
il curriculum del candidato sono coerenti con quanto richiesto dalla procedura
di valutazione comparativa in oggetto. Merita pertanto di essere preso in
considerazione ai fini della stessa.
Giudizio
collegiale della Commissione
Il candidato,
dottore di ricerca presso l’Università di Roma e affidatario
di contratti di insegnamento di Bioetica all’Università di Siena, ha indagato
in modo adeguato questioni relative al pensiero di David Ross
e di altri autori della tradizione analitica. Il suo lavoro più importante
dedicato all’analisi della teoria dei doveri prima facie
di William David Ross mostra rigore di impostazione
metodica, padronanza dei dispositivi teorico-concettuali,
valida informazione bibliografica. La consistente attività didattica svolta dal
candidato si è rivolta in modo prevalente alla bioetica filosofica
contemporanea a cui ha dedicato contestualmente parte
delle sue ricerche. I titoli e il curriculum del candidato sono coerenti con
quanto richiesto dalla procedura di valutazione comparativa in oggetto. Merita
pertanto di essere preso in considerazione ai fini della stessa.
Candidato Bordoni
Giorgia
Valutazione dei
titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni
Giudizio del Prof. Sandro Mancini
La candidata ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca con una dissertazione dedicata alle
implicazioni di filosofia della religione insite nel pensiero di Derrida. La sua ricerca si è rivolta anche ad altri
esponenti del pensiero francese della differenza (Deleuze
e Levinas), indagati alla luce delle tematiche del
dono e della responsabilità. I titoli e le pubblicazioni della candidata
mostrano potenzialità di sviluppo scientifico, anche se necessitano di
ulteriore chiarimento e consolidamento. Il profilo della candidata può essere
preso in considerazione, pur essendo il suo percorso di ricerca in via di
ulteriore definizione.
Giudizio del Prof. Ines Crispini
La candidata ha
conseguito il dottorato in filosofia presso il SUM di Napoli con una tesi
dedicata all’analisi dei principali nodi concettuali nell’opera di Jacques Derrida. La sua attività
di ricerca è orientata dunque alla ricostruzione di temi e problemi propri
dell’orizzonte teorico della cultura filosofica francese, con particolare
attenzione ai temi della responsabilità, del dono, della solidarietà in Derrida e Levinas. La candidata
mostra capacità di corretta e precisa analisi dei testi filosofici
anche se deve raffinare i propri dispositivi teorici e acquisire
adeguati apparati storiografici. Il curriculum, i titoli e la produzione
scientifica sono congruenti con l’ambito disciplinare e possono essere presi in
considerazione per la presente procedura di valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Francesco Miano
La candidata ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca con una dissertazione dedicata a Derrida. L’attenzione al pensatore francese si è sviluppata
prevalentemente nel riferimento all’ambito della riflessione sulla religione : una religione in cammino sulle tracce del dio invisibile
, il dio il cui nome è impronunciabile. In tal senso vanno considerati i suoi
studi – in particolare la monografia intitolata Nomi di Dio. Religione e
teologia in Jacques Derrida
– e le traduzioni di testi del pensatore francese. Da segnalare anche
un’attenzione della candidata per il pensiero di Deleuze.
Dalla valutazione dei titoli e delle pubblicazioni si dimostra il conseguimento
da parte della candidata di un interessante profilo scientifico anche se ancora
in via di approfondimento e consolidamento. Il profilo della candidata può
essere preso in considerazione.
Giudizio
collegiale della Commissione
La candidata ha
conseguito il dottorato in filosofia presso il SUM di Napoli con una tesi
dedicata all’analisi dei principali nodi concettuali nell’opera di Jacques Derrida. La sua ricerca
si è rivolta anche ad altri esponenti del pensiero francese della differenza (Deleuze e Levinas), indagati alla
luce delle tematiche del dono e della responsabilità. La candidata mostra
capacità di corretta e precisa analisi dei testi filosofici
anche se deve raffinare i propri dispositivi teorici e acquisire
adeguati apparati storiografici. Dalla valutazione dei titoli e delle
pubblicazioni si dimostra il conseguimento da parte della candidata di un
interessante profilo scientifico in via di approfondimento e consolidamento. Il
profilo della candidata può essere preso in considerazione ai fini della
presente procedura di valutazione comparativa.
Candidato Chiuchiù Lorenzo
Valutazione dei
titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni
Giudizio del Prof. Sandro Mancini
Il candidato ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca all’Università di Siena con un
elaborato dedicato alla interpretazione sartriana di Mallarmé. Le sue ricerche sono incentrate sulla
problematica del tragico in relazione al cristianesimo, alla luce della
meditazione pareysoniana e della curvatura impressale
da Givone. Il pensiero di Camus,
indagato all’intersezione della prospettiva estetica, teoretica ed etica,
costituisce l’altra sponda della sua articolata ricerca, che mostra una
fecondità e maturità, maggiormente caratterizzata sul versante degli studi
estetici. Il candidato può essere preso in considerazione ai fini della
presente valutazione comparativa.
.
Giudizio del Prof. Ines Crispini
Il curriculum e le
pubblicazioni del candidato sono parzialmente congruenti con il settore
scientifico-disciplinare per il quale è bandita la procedura in oggetto. La
metodologia di indagine e i dispositivi teorici che il candidato utilizza
nell’analisi e ricostruzione dei temi salienti della propria ricerca – il
tragico nel rapporto con il cristianesimo, la metafisica della rivolta in Camus, l’opposizione al nichilismo soddisfatto contro una
lettura banalizzante di Nietzsche -
, li restituiscono, infatti, ad un orizzonte teoretico-estetico
piuttosto che non ad una prospettiva di riflessione morale. Il candidato mostra
comunque una adeguata impostazione metodologica, una
padronanza nella analisi dei testi filosofici, una raffinata capacità argomentativa. Il candidato può essere preso in
considerazione ai fini della presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Francesco Miano
Il candidato ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca con una dissertazione dedicata a Sartre interprete di Mallarmé. Il
lavoro di tesi si pone in stretta relazione con i suoi interessi di ricerca
relativi ad aspetti del rapporto tra tragicità, nichilismo e cristianesimo, con
particolare attenzione alla filosofia di Luigi Pareyson.
Pur essendo gli interessi di ricerca più orientati in direzione teoretica ed
estetica, il candidato affronta i temi dei suoi lavori scientifici con coerenza
metodologica e maturità concettuale. Il candidato può essere preso in
considerazione nella procedura di valutazione in oggetto.
Giudizio
collegiale della Commissione
Il candidato ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca con una dissertazione dedicata a Sartre interprete di Mallarmé. Le
sue ricerche sono incentrate sulla problematica del tragico in relazione al
cristianesimo, alla luce della meditazione pareysoniana
e della curvatura impressale da Givone. Il candidato
affronta i temi dei suoi lavori scientifici con coerenza metodologica e
maturità concettuale anche se le pubblicazioni sono soltanto parzialmente
congruenti con il settore scientifico-disciplinare per il quale è bandita la
procedura in oggetto. Il candidato può essere preso in considerazione ai fini
della presente valutazione comparativa.
Candidato De Lutzenberger Milnernsheim Chiara
Valutazione dei
titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni
Giudizio del Prof. Sandro Mancini
La candidata ha conseguito
il titolo di dottore di ricerca all’Università Federico II di Napoli ed è stata
assegnista di ricerca nelle Università di Cagliari e
della Calabria. Ha organizzato seminari e convegni, anche in qualità di
relatrice. L’asse principale, ma non esclusivo, della sua ricerca è costituito
dal pensiero di Ernst Bloch,
indagato su due versanti convergenti: da un lato il nesso tra narratività e rimemorazione
utopica, dall’altro il diritto naturale come prisma delle potenzialità emancipative della modernità. Ne sono risultate due
rilevanti monografie, che si caratterizzano per solida documentazione, per
precisione concettuale e per innovazione interpretativa. La candidata merita di
essere presa in considerazione con attenzione nella presente procedura di valutazione.
Giudizio del Prof. Ines Crispini
La candidata ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filosofia presso l‘ Università Federico II di Napoli. E’ stata assegnista di ricerca presso l’Università di Cagliari e
l’Università della Calabria. In entrambe le sedi universitarie ha svolto
attività di docenza con continuità in diverse discipline del settore di
Filosofia Morale. Ha partecipato a gruppi e progetti di ricerca di rilevanza
nazionale. Ha organizzato, coordinato e partecipato in qualità di relatrice ad
importanti seminari di studio e convegni di interesse internazionale. Ha
sviluppato in modo continuativo e metodico due linee di ricerca che si sono
concretizzate in una produzione scientifica articolata e matura (2 monografie
ed una serie di saggi): la prima relativa all’indagine del complesso nodo
concettuale blochiano che connette narrazione ed
utopia; la seconda volta all’analisi del tema del diritto naturale anche nelle
prospettive del dibattito contemporaneo. Le due monografie costituiscono un
contributo molto accurato al pensiero blochiano ed ai
suoi possibili sviluppi. La produzione scientifica della candidata mostra
complessivamente finezza interpretativa, compiutezza di analisi e sicura
padronanza dei testi e le sue pubblicazioni sono pienamente congruenti con il
settore scientifico di Filosofia Morale. La candidata merita di essere
attentamente considerata ai fini della valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Francesco Miano
La candidata,
dottore di ricerca presso l’Università “Federico II” di Napoli, assegnista sia presso l’Università di Cagliari che presso
l’Università della Calabria, presenta una produzione scientifica di pregevole
interesse, ben documentata in senso storiografico e critico, adeguatamente
fondata sul versante speculativo. Ha una consistenza complessiva rilevante e
una sicura continuità temporale. Tale produzione ha al suo centro l’interesse
per il pensiero di Ernst Bloch
considerato dal punto di vista della questione della memoria da un lato e,
dall’altro, di quella del diritto naturale. La candidata merita di essere presa
in considerazione con attenzione ai fini della presente valutazione
comparativa.
Giudizio
collegiale della Commissione
La candidata ha
conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filosofia presso l‘ Università Federico II di Napoli. E’ stata assegnista di ricerca presso l’Università di Cagliari e
l’Università della Calabria. In entrambe le sedi universitarie ha svolto
attività di docenza con continuità in diverse discipline del settore di Filosofia
Morale. Ha partecipato a gruppi e progetti di ricerca di rilevanza nazionale.
Ha organizzato, coordinato e partecipato in qualità di relatrice ad importanti
seminari di studio e convegni di interesse internazionale. Presenta una
produzione scientifica di pregevole interesse, ben documentata in senso
storiografico e critico, adeguatamente fondata sul versante speculativo. Ha
sviluppato in modo continuativo e metodico due linee di ricerca che si sono
concretizzate in una produzione scientifica articolata e matura (2 monografie
ed una serie di saggi): la prima relativa all’indagine del complesso nodo
concettuale blochiano che connette narrazione ed
utopia; la seconda volta all’analisi del tema del diritto naturale anche nelle
prospettive del dibattito contemporaneo. Le due monografie costituiscono un
contributo rilevante e accurato al pensiero blochiano
ed ai suoi possibili sviluppi. La produzione scientifica della candidata mostra
complessivamente finezza interpretativa, compiutezza di analisi e sicura padronanza
dei testi e le sue pubblicazioni sono pienamente congruenti con il settore
scientifico di Filosofia Morale. La candidata merita di essere attentamente
considerata ai fini della valutazione comparativa.
Candidato Doni
Martino
Valutazione dei
titoli illustrati e discussi davanti alla commissione, del curriculum e delle pubblicazioni
Giudizio del Prof. Sandro Mancini
Il candidato ha
conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Antropologia ed Epistemologia
della complessità presso l’Università di Bergamo nel 2007, con una tesi
incentrata sulla epistemologia e la cultura della mente narrativa. E’ stato assegnista di ricerca presso l’Università di Bergamo dal
2007 al
I suoi studi si
situano all’intersezione tra antropologia filosofica, antropologia culturale,
estetica e sociologia. Il baricentro di queste molteplici prospettive è
costituito dalla dialettica tra memoria e perdizione, coniugata nel registro
della teoria della complessità e raccolta nella cifra del labirinto. Il
candidato mostra la capacità di focalizzare nodi cruciali della condizione
sociale odierna, mirando a delineare la trama di un sapere escatologico che si
proietti verso nuove traiettorie di senso. Nonostante che la sua ricerca
soltanto parzialmente rientri nell’ambito della filosofia morale, il candidato
va preso in considerazione nella procedura di valutazione in oggetto.
Giudizio del Prof. Ines Crispini
Il candidato ha
conseguito il dottorato in Antropologia ed Epistemologia della complessità
presso l’Università di Bergamo, dove è stato assegnista
di ricerca per un triennio. Ha partecipato in qualità di uditore e relatore a
convegni nazionali ed internazionali e svolto attività di collaborazione
didattica in forma di esercitazioni e laboratori.
Le linee di ricerca
principali risultano molto articolate, non sempre totalmente coerenti tra loro,
declinandosi lungo crinali molto differenti tra antropologia culturale,
antropologia filosofica e socio-antropologia. L’architettura complessiva della
sua produzione scientifica risulta quindi variegata ma frammentaria, suggestiva
ma dispersiva quando si vadano ricercando aspetti di
coerenza metodologica, padronanza anche filologica dei testi, apparati storiografici
esaustivi. Il curriculum ed i titoli del candidato risultano parzialmente
coerenti con l’ambito scientifico-disciplinare per il quale è stata bandita la
presente procedura.
Giudizio del Prof. Francesco Miano
Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca con una tesi in Antropologia ed Epistemologia della complessità presso l’Università di Bergamo. Presso la stessa Università è stato anche assegnista di ricerca. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali svolgendo attività seminariali e laboratoriali piuttosto varie e differenziate. Le linee di ricerca proposte, pur toccando ambiti diversi tra estetica e sociologia, tra antropologia filosofica e antropologia culturale, risultano interessanti, a tratti dense di intuizioni feconde, anche se richiederebbero una maggiore prospettiva unitaria e sistematica. Il candidato può essere preso in considerazione per la presente valutazione comparativa.
Giudizio
collegiale della Commissione
Il candidato ha
conseguito il dottorato in Antropologia ed Epistemologia della complessità
presso l’Università di Bergamo, dove è stato assegnista
di ricerca per un triennio. Ha partecipato in qualità di uditore e relatore a
convegni nazionali ed internazionali e svolto attività di collaborazione didattica
in forma di esercitazioni e laboratori. Le linee di ricerca proposte, pur
toccando ambiti diversi tra estetica e sociologia, tra antropologia filosofica
e antropologia culturale, risultano interessanti, a tratti
dense di intuizioni feconde, anche se richiederebbero una maggiore
prospettiva unitaria e sistematica. Il candidato mostra tuttavia la capacità di
focalizzare nodi cruciali della condizione sociale odierna, mirando a delineare
la trama di un sapere escatologico che si proietti verso nuove traiettorie di
senso. Nonostante che la sua ricerca soltanto parzialmente rientri nell’ambito
della filosofia morale, il candidato va preso in considerazione nella procedura
di valutazione in oggetto.