Procedura di Valutazione comparativa ad un
posto di ricercatore Presso la Facoltà di SCIENZE della FORMAZIONE
Settore SPS/08 - SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI.
bandita con D.R. n. 206 del
27/12/2010 il cui avviso di bando è stato
pubblicato in g.u. n. 05 del 18/01/2011
VI RIUNIONE
Il giorno 18 gennaio 2012 alle ore
9 presso i locali del Rettorato si è riunita
Risultano presenti i seguenti Professori
1)
Prof. Gustavo
Guizzardi Presidente
2)
Prof.
Graziella Mazzoli Commissario
3)
Prof Francesca Faccioli Segretario
Si procede all’appello nominale dei candidati convocati per la giornata
odierna. Risultano assenti: TADDEO Gabriella, TRONU Paola, BONETTI Virginia, COLELLA Francesca.
Risultano presenti i Dottori:
- TABASSO Edoardo
- TURSI Antonio
- BURTINI Dino
- CASADIO Asteria
- CERULO Massimo
- CHIAIS Massimo
- CONTINI Rina Manuela
Previo accertamento della loro identità personale (Allegato A al
presente verbale) i candidati vengono
invitati a prendere posto in aula.
Come dai criteri prefissati nella seduta preliminare, il colloquio
verterà sulla discussione pubblica, con
la commissione, dei titoli e delle pubblicazioni da parte di ciascun candidato.
I candidati vengono chiamati per sostenere
il colloquio . Si procede in ordine
alfabetico .secondo il calendario definito nella riunione del 18 novembre 2011
Alle
ore 9.20 la commissione invita alla discussione il Candidato Dott. Edoardo Tabasso
La discussione ha termine alle
ore 9.40
Alle ore 9.45 la commissione invita alla discussione il Candidato Dott. Antonio Tursi
La discussione ha termine alle
ore 10.10
Alle ore 10.15 la commissione invita alla discussione il Candidato Dott. Dino Burtini
La discussione ha termine alle
ore 10.35
Alle ore 10.40 la commissione invita alla discussione il Candidato Dott. Asteria Casadio
La discussione ha termine alle
ore 11
Alle ore 11.15 la commissione invita alla discussione il Candidato Dott. Massimo Cerulo
La discussione ha termine alle
ore 11.35
Alle ore 11.40 la commissione invita alla discussione il Candidato Dott. Massimo Chiais
La discussione ha termine alle
ore 12.00
Alle ore 12.05 la commissione invita alla discussione il Candidato Dott. Rina Manuela Contini
La discussione ha termine alle
ore 12.25
Al termine della discussione da parte dei candidati,
Li 18
gennaio 2012
Letto,approvato e sottoscritto seduta stante
La Commissione:
1) Presidente Prof. Gustavo
Guizzardi
2) Commissario Prof. Graziella
Mazzoli
3) Segretario Prof. Francesca
Faccioli
ALLEGATO B al Verbale n. 6
Giudizi individuali e collegiali
dei candidati convocati il 18 01 2012
Edoardo TABASSO
Commissario Gustavo
Guizzardi
Presenta lavori sui temi della comunicazione, articolati su più fronti.
Studi su cinema, tv, fenomeni musicali, analizzati prevalentemente sotto l’aspetto della loro produzione; una storia sociale della comunicazione, in cui indica –in un’ottica dichiaratamente didattica- i cambiamenti strutturali intervenuti in più secoli nei sistemi di comunicazione; una ricerca condotta in una media città toscana sulla costruzione dell’identità in ambito giovanile; una analisi sulle funzioni narrative ascrivibili a cinema e televisione; degli studi sulla costruzione dell’identità antiisraeliana nei media, in cui propone una messa in ordine di avvenimenti e narrazioni entro una lettura tendenzialmente lineare.
In genere nei suoi lavori il candidato propone una lettura ordinata dei fenomeni studiati, in cui è ben evidente la sequenza temporale, meno l’impianto interpretativo di carattere sociologico.
Nel colloquio si approfondiscono aspetti inerenti la ricostruzione dei ruoli narrativi nel cinema , l’indicalità della musica italiana, i caratteri delle narrazioni operate dai giornali nel trattare alcuni casi di conflitti internazionali.
Il colloquio conferma la capacità del candidato di ricostruire e mettere in ordine ai temi trattati, mentre aspetti di carattere interpretativo restano impliciti.
Commissario Graziella Mazzoli
La pubblicistica
del candidato spazia dall'analisi del cinema alla
narrazione televisiva, allo studio di alcuni argomenti relativi a
fenomeni precisi come la questione di Israele e come questa viene
comunicata. Interessante la lettura che fa del mainstream oggi, anche
se spesso analizzato sotto il profilo delle professioni legate ai media di
massa più
che sotto quello specificamente sociologico. Da evidenziare la sua
riflessione sulle narrazioni e i linguaggi mediali. Pertinente l'uso
della letteratura. Coerente la sua ricerca nel tempo.
Non completamente pertinente al raggruppamento più che per le
tematiche che per gli approcci.
Durante l'esposizione il candidato evidenzia il ruolo delle narrazioni
(o conversazioni), di tipo etnografico, nella sociologia della
comunicazione e dei processi culturali. Dimostra competenza nell'analisi delle
tematiche presentate con riferimenti a studiosi quali Habermas, Goffman anche
se in alcuni casi l’analisi fatta appare di
critica dei media più che di analisi sociologica. Anche nella esposizione orale
emerge la conoscenza
delle professioni legate ai media di cui riferisce anche con collegamenti teorici.
Commissario Francesca
Faccioli
Le narrazioni mediali sono il tema centrale dell’ampia produzione scientifica del candidato. Argomenti principali dei suoi lavori sono il cinema e la televisione, ma anche il giornalismo e la popular music. Questi temi vengono letti attraverso una rassegna documentata sulle principali teorie della comunicazione. I suoi lavori rivelano una buona conoscenza della letteratura scientifica, degli approcci dei Cultural studies e dei Media studies, ma anche della sociologia classica. In alcuni passaggi la lettura si intreccia con quella storica e antropologica. Le sue analisi si incentrano sui testi con attenzione agli aspetti produttivi e a quelli creativi, sviluppando una pluralità di temi di indagine che talvolta rendono poco sistematica l’analisi condotta. Il colloquio conferma il profilo di uno studioso competente con una buona conoscenza della letteratura scientifica anche se a volte la tensione verso l’accumulazione degli approcci di riferimento va a scapito di una chiarezza sulle chiavi interpretative utilizzate.
Giudizio collegiale
Nella produzione scientifica, coerente nel tempo, e nel corso del colloquio il candidato dimostra una capacità di lettura ordinata dei fenomeni anche se con qualche carenza di impianto interpretativo seppure con una buona conoscenza della letteratura di riferimento. Anche alla luce del profilo curriculare il candidato appare uno studioso interessante.
Antonio TURSI
Commissario Gustavo
Guizzardi
I suoi numerosi lavori si muovono su alcuni punti principali, tra essi il concetto di sfera pubblica legata alla configurazione che può assumere entro e attraverso l’uso delle tecnologie digitali di rete; l’approfondimento dell’estetica e dell’opera d’arte in contesto di digitalizzazione; sul come si possa proporre una disciplina mediologica in un ambiente di cyberspazio; quali caratteri assuma la soggettività e come si possa parlare di corpo- incorporazione.
L’aspetto filosofico presente è certo apprezzabile, come anche la vastità di orizzonti richiamati nei lavori del candidato, tuttavia la specifica pertinenza alla materia oggetto del presente concorso non è sufficientemente identificabile.
Nel colloquio si approfondiscono temi riguardanti i nuovi media e la caratteristica “barocca” della loro configurazione, il concetto di sfera pubblica e il suo cambiamento, la corporeità come punto nodale entro il sistema di comunicazione.
Nel complesso il candidato dimostra conoscenza approfondita degli autori e sicura capacità di costruire una analisi, che si articola tuttavia a livelli molto astratti e generali, in cui finisce per dimostrarsi per ora carente il termine intermedio, quale ponte verso una verifica empirica delle impostazioni proposte.
Commissario Graziella Mazzoli
Il lavoro del candidato è molto articolato e va dalla analisi del
concetto di sfera pubblica declinato in varie discipline attraverso la
lente della comunicazione alla sociologia della conoscenza. Il tema centrale
delle sue
pubblicazioni è indubbiamente il ruolo di Internet nella politica,
nella estetica, nella sfera pubblica.
Spesso il suo lavoro sembra andare oltre le tematiche prettamente
sociologiche per addentrarsi in approcci filosofici e di costruzione
della conoscenza.
Ricca la bibliografia di riferimento.
Coerente lo sviluppo, nel tempo, della sua ricerca.
Il candidato, durante la presentazione del suo percorso di ricerca
mette in evidenza i suoi studi sui nuovi media che ritiene che abbiano
avuto sviluppi maggiori nel 2000 più che oggi. Il ruolo della
modernità è la chiave interpretativa della sua ricerca. Traccia una
analisi del rapporto spettatore-spettacolo a partire dal punto di
vista della prospettiva barocca e non solo facendo riferimento a
studiosi della sociologia dei media. Poi riferisce del concetto di
sfera pubblica. Dalla discussione appaiono tanti gli argomenti e gli
approcci che studia e usa per esplicitare il suo percorso, percorso che non
sempre pare avere
un coerente
filo conduttore.
Commissario Francesca Faccioli
Il candidato presenta un’ampia produzione scientifica con tre monografie, alcune curatele con altri e molti saggi in riviste e volumi, che ha come focus principali lo studio della costruzione della sfera pubblica e della sua ridefinizione nella società delle reti e lo studio delle forme espressive nella network society. Nel volume Politica 2.0 affronta due temi di particolare attualità nel dibattito scientifico, quello della incorporazione della sfera pubblica politica e di una sua costituzionalizzazione. E’ uno studioso competente, che segue un suo percorso autonomo nello studio dei problemi indagati e evidenzia un bagaglio culturale ampio che si pone al confine tra filosofia, sociologia e antropologia. Nel colloquio il candidato discute con prontezza le proprie tesi sempre ancorandole al suo specifico percorso di formazione. Si conferma il profilo di uno studioso interessante e ambizioso, con un bagaglio culturale ampio nel quale, tuttavia, rischia di perdere la prospettiva principale.
Giudizio collegiale
Nella produzione scientifica e nel colloquio il candidato dimostra una specifica competenza sui temi delle relazioni tra società della rete e sfera pubblica addentrandosi in approcci anche filosofici. Anche alla luce del suo curriculum appare uno studioso interessante e ambizioso, con un bagaglio culturale ampio nel quale, a volte, rischia di perdere la prospettiva principale.
Dino BURTINI
Commissario Gustavo
Guizzardi
Gli estesi interessi antropologici e psicologici del candidato sono ben esplicitati nei molti articoli apparsi soprattutto in “Rivista di antropologia e sociologia”. Di una ricerca antropologica il candidato rende conto con una certa ampiezza in In principio dio creò i masai, Bulzoni, 2005.
L’aspetto antropologico legato alla dimensione psicologica trova spazio nel volume Antropologia dell’amore, Bulzoni.
Più pertinente ai temi oggetto del presente concorso è il volume La pubblicità tra mito e logos, Pescara 2006, che contiene una breve ricerca comparativa tra Italia e Svezia, anche se in questo lavoro la componente psico-antropologica (come peraltro indica il sottotitolo) resta prevalente.
In complesso si tratta di lavori che si collocano per la maggior parte in disciplina diversa da quella a concorso.
Nel colloquio vengono approfonditi gli argomenti trattati nelle pubblicazioni, discussa la metodologia di tipo antropologico utilizzata, problematizzato il ricorso a strumenti di tipo psicologico cui il candidato fa riferimento nelle impostazioni e nelle interpretazioni delle ricerche.
Commissario Graziella Mazzoli
Il candidato
presenta pubblicazioni (monografie e articoli)
maggiormente riferibili ai temi dell'antropologia psicosociale più che ai
temi della comunicazione e processi culturali. L'analisi antropologica
è infatti centrale nelle monografie "In principio Dio creò i
Masai" e "Antropologia dell'amore". Anche nelle pubblicazioni
relative
al tema della pubblicità il candidato pone particolare attenzione al
comportamentismo e generalmente alla psicoantropologia.
Tra gli altri scritti si segnala "Tre tigri pigre" testo narrativo
che
rimanda al teatro e alla sua forza comunicativa.
I lavori pur interessanti non sono sempre ascrivibili al
raggruppamento disciplinare.
Durante l'esposizione il candidato riferisce della sua ricerca sulla
pubblicità comparata fra Paesi diversi, evidenziando l’importanza
dell’approccio comportamentista, antropologico e
psicosociale con riferimenti agli aspetti culturali e della
comunicazione in specie agli scambi comunicativi. La sua presentazione va a
confermare una
non completa pertinenza al raggruppamento disciplinare.
Commissario Francesca
Faccioli
Il candidato presenta una produzione scientifica prevalentemente incentrata su temi dell’antropologia psicosociale e studia in particolare i comportamenti relazionali dei Masai. Il volume Tre tigri pigre presenta aspetti di interesse nell’analisi del teatro come forma di narrazione e di comunicazione. Il candidato si è occupato anche degli aspetti comunicativi della pubblicità anche se nella sua analisi prevale l’approccio psicologico e la tesi della manipolazione delle conoscenze. Nel colloquio il candidato racconta il suo percorso scientifico facendo riferimento prevalentemente a letteratura e approcci di studio psico antropologici. Il profilo che si delinea è quello di uno studioso affascinato dai suoi campi di studio che solo parzialmente si collocano nel raggruppamento disciplinare SPS/08.
Giudizio collegiale
Nella sua produzione scientifica e nel colloquio il candidato illustra un percorso interessante legato specificamente ai temi dell’antropologia psico-sociale, che sembrano solo parzialmente vicini al raggruppamento disciplinare SPS/08. Anche alla luce del suo curriculum, il candidato dimostra di avere un profilo di studioso affascinato dai suoi settori di studio che, tuttavia, potrebbero essere valorizzati attraverso la lente interpretativa della sociologia e della comunicazione.
Asteria CASADIO
Commissario Gustavo
Guizzardi
La produzione della candidata si muove sostanzialmente nel settore degli studi sul teatro e sulla produzione televisiva e audiovisiva. Teatro emerso e sommerso, Evoè 2010, si qualifica principalmente come un’opera di critica letteraria, come anche lo studio Letteratura, teatro e musica, Evoè 2009.
Nel versante degli studi sulla televisione analizza trasmissioni e programmi televisivi nell’ottica di un “giornalismo di qualità”, produce una introduzione alle tecniche ed ai linguaggi televisivi sostanzialmente per non esperti, ed uno studio su tecniche pubblicitarie nella comunicazione politica.
I lavori sono interessanti, si propongono come prime elaborazioni di tematiche che andranno approfondite.
Il colloquio verte sugli argomenti affrontati nelle sue pubblicazioni, la candidata conferma di possedere una buona base di partenza e potenzialità che andranno coltivate e sfruttate in seguito.
Commissario Graziella Mazzoli
La candidata
presenta alcuni scritti (monografie e articoli) che
trattano il tema della industria culturale, il ruolo del mainstream
con attenzione ai condizionamenti operati dai media. Studia il
funzionamento della tv e del teatro relativamente alle loro azioni
formative. In particolare fa una analisi storica del teatro attraverso
la raccolta di scritti "La rivista Teatrale Italiana". Altri lavori
riguardano le comunicazioni di massa.
Dalla lettura delle sue pubblicazioni si evince che diverse di loro - seppure
di buon
livello- non sono esattamente pertinenti al raggruppamento,
La
candidata, durante il colloquio, riferisce dei suoi lavori facendo
esplicito riferimento ai supporti letterari più che alla letteratura
sociologica. Pur utilizzando un linguaggio tipico della sociologia
della comunicazione (ad esempio quando parla del circo mediatico) non è
sempre rintracciabile nella sua esposizione la completa competenza sociologica.
Commissario Francesca
Faccioli
La produzione della candidata prende in esame diversi aspetti della comunicazione mediale, dalla televisione al teatro e più in generale al ruolo delle comunicazioni di massa. La lente attraverso la quale la candidata analizza questi media è quella storico sociale, nella prospettiva di mettere in luce il ruolo dei media nella formazione delle persone. Nel volume Non c’è un cane. Gli esclusi della TV esamina in particolare le relazioni tra televisione e stampa nei confronti di pubblici “deboli” quali gli anziani, gli immigrati e altri, mettendo in luce una prospettiva interessante nell’analisi delle comunicazioni di massa. Emerge il profilo di una giovane studiosa attenta, motivata e con un sufficiente bagaglio culturale che deve perfezionare il suo percorso scientifico.
Giudizio collegiale
Nella produzione scientifica e nel corso del colloquio la candidata dimostra di avere una competenza nell’ambito degli studi letterari anche se nei tempi più recenti si è avvicinata a quelli sociologici. Anche alla luce del suo curriculum, si delinea il profilo di una giovane studiosa, motivata e con un sufficiente bagaglio culturale che deve perfezionare il suo percorso scientifico.
Massimo CERULO
Commissario Gustavo
Guizzardi
I lavori del candidato comprendono una interessante ricerca su leaders politici, condotta con rigoroso metodo etnografico. In essa viene analizzata la dimensione della comunicazione sia verso l’esterno sia entro le dimensioni della vita quotidiana del soggetto. La ricerca trova un valido inquadramento entro una teorizzazione di ampio spessore, che mette in luce i processi di produzione del senso comune ed il fenomeno dell’origine di una doppia ermeneutica.
A livello di analisi concetttuale, il candidato studia in modo approfondito il pensiero goffmaniano soprattutto per quanto riguarda la frame analysis, proponendo utili applicazioni allo studio di fenomeni contemporanei. Si occupa anche della teoria di Bourdieu, di cui offre una sintesi acuta e precisa per quanto riguarda il concetto di campo e le sue utilità nella ricerca sociologica.
Un ultimo settore riguarda la sociologia delle emozioni, collocata in modo convincente entro il paradigma della tarda modernità, con la proposta di un “capitalismo emotivo”.
Il curriculum scientifico dimostra continuità e pertinenza con i temi del presente concorso.
Nel colloquio il candidato conferma l’ampia conoscenza dei temi trattati, sicura capacità di collegare teorie e ricerca, di saper collocare temi e problematiche affrontate entro cornici interpretative complessive.
In conclusione, il candidato è sicuramente da prendere in attenta considerazione ai fini del presente concorso.
Commissario Graziella Mazzoli
Il candidato
presenta pubblicazioni (volumi e saggi) sui temi relativi
alla sociologia delle emozioni, vita quotidiana e al concetto di frame.
Interessante la lettura che fa della società attraverso la
lente della modernità e della tardo-modernità.
I lavori sui classici, sia per le curatele e traduzioni che per il
suo lavoro interpretativo, sono degni di nota anche se in una parte
delle sue pubblicaioni spicca un livello più pertinente alla storia della
sociologia e al pensiero filosofico che ai processi comunicativi e
comunque
dimostra una conoscenza attenta e pertinente della letteratura sociologica
assieme
a altre discipline che viene usata correttamente nei suoi lavori.
Bibliografia sociologica pertinente.
Coerenza tra la ricerca che svolge e
la produzione scientifica presentata ai fini del concorso.
Il candidato, nella esposizione orale, presenta le sue ricerche a
partire dall'analisi della società contemporanea, della vita
quotidiana che ritiene utili per capire la vita politica. Sostiene la
necessità
del lavoro interdisciplinare per comprendere i fenomeni sociali e illustra le
le metodologie di ricerca utilizzate.
Un altro argomento di studio che viene evidenziato durante la
discussione, è
riferimento ad autori classici.
Di sicuro interesse sociologico il suo lavoro
interdisciplinare nel quale a volte prendono il sopravvento
interpretazioni non sempre collegabili al raggruppamento.
Commissario Francesca
Faccioli
La produzione del candidato con tre monografie, due curatele e diversi saggi in riviste e volumi anche internazionali si incentra sul tema della vita quotidiana e della sociologia delle emozioni. In alcuni lavori viene privilegiato l’approccio etnografico nell’analisi del “privato” dei politici di professione con l’obiettivo di mettere in luce gli strumenti culturali utilizzati. In particolare nel lavoro Un mondo (quasi) a parte la prospettiva micro dell’approccio etnografico mette in luce la rilevanza dell’adesione al senso comune da parte dei politici nella costruzione sociale della realtà, incentrata su una sorta di autoreferenzialità. Interessante anche il percorso di ricostruzione del concetto di frame e dell’opera di Goffman, ricostruzione che tiene conto del dibattito tra studiosi diversi sulla prospettiva interazionista dell’autore. Il candidato rivela coerenza nella ricerca e nelle pubblicazioni presentate che si collocano tra la sociologia generale e la sociologia dei processi culturali. Nel colloquio inquadra con sicurezza il suo percorso nel quadro teorico della sociologia della vita quotidiana con rifermento soprattutto al concetto di frame e alla teoria di campo di Bourdieu. Discute con competenza e capacità di argomentazione le sue tesi. Emerge il profilo di uno studioso preparato e motivato rispetto ai suoi campi di studio.
Giudizio collegiale
Nella sua produzione scientifica e nel colloquio il candidato dimostra ampia conoscenza dei temi trattati, sicura capacità di collegare teorie e ricerca, di saper collocare temi e problematiche affrontate entro cornici interpretative complessive. Coerente e costante il suo percorso di studio che si evince anche dal suo curriculum. Studioso con aspetti di originalità, sicuramente da prendere in attenta considerazione ai fini del presente concorso.
Massimo CHIAIS
Commissario Gustavo
Guizzardi
I lavori principali riguardano il tema della propaganda, sviluppando in due volumi (Menzogna e propaganda Lupetti, 2008, e La propaganda nella storia, Lupetti, 2010) la originaria tesi di dottorato. In essi il candidato analizza le tecniche adatte a manipolare la realtà attraverso la comunicazione e a produrre conseguentemente una realtà manipolata.
Il passaggio tra comunicazione e costruzione di realtà, peraltro, si rivela a senso unico ed è posto entro una dimensione lineare, facendo perdere in tal modo ricchezza ad un argomento d’altra parte di sicuro interesse.
Il colloquio verte sui temi della propaganda e della disinformazione e sulla efficacia di queste, fino alla ipotesi di induzione di realtà, che il candidato difende in modo convinto.
Commissario Graziella Mazzoli
Le pubblicazioni
presentate trattano in gran parte il tema della
propaganda e della informazione, argomento che studia a partire dalla
sua tesi di dottorato che viene ripresa nel testo "La propaganda nella
storia". Il dibattito fra informazione e disinformazione di massa
risulta interessante. Il tema del conflitto (come azione di guerra) e
la relativa informazione è oggetto di alcuni articoli. I saggi
presentano una bibliografia corretta e coerente con gli argomenti
trattati. La lente di osservazione è sociologica e storica solo in
parte pertinente al raggruppamento.
Il candidato, durante la discussione illustra il suo percorso, che mantiene
caratteri di
eterogeneità. La propaganda e le narrazioni
culturali in quanto itinerari testuali sono considerati, dal candidato utili
per
studiare i comportamenti dei soggetti anche in ambiti militari.
Interessanti alcuni riferimenti ad autori quali Riesman, Lakoff,
McLuhan. Dimostra una formazione politologica e di strategia della politica non
sempre centrale per le discipline afferenti al raggruppamento.
Commissario Francesca
Faccioli
Studioso di storia della propaganda e dell’informazione nelle guerre è particolarmente attento al problema del rapporto tra informazione e disinformazione nelle comunicazioni di massa e delle possibilità manipolatorie che essi offrono. Buona la conoscenza della letteratura, rivela competenza nella lettura trasversale tra sociologia e storia nel suo campo specifico di studio. Vi è una certa congruenza con il settore disciplinare oggetto di questa valutazione comparativa, anche se la sua produzione è incentrata quasi completamente sulle tematiche della propaganda e risente della formazione politologica. Nel colloquio espone le sue tesi con efficacia e rivela capacità di autocritica delle analisi svolte. E’ uno studioso interessante e motivato che riflette una formazione eterogenea che, tuttavia, sta valorizzando nell’ambito della sociologia dei processi culturali e della comunicazione.
Giudizio collegiale
Nella sua produzione scientifica e nel colloquio il candidato
rivela competenza nella specificità dei temi indagati, le strategie della
politica e dei fenomeni bellici, il cui approccio non è sempre pertinente al
raggruppamento. Anche alla luce del suo curriculum appare studioso
interessante e motivato che riflette una formazione eterogenea che, tuttavia,
sta cercando di valorizzare nell’ambito della sociologia dei processi culturali
e della comunicazione.
Rina Manuela CONTINI
Commissario Gustavo Guizzardi
La candidata produce una ampia ricerca empirica in tema di sociologia dell’educazione su modelli di educazione interculturale in istituzioni scolastiche in Abruzzo, tale tematica è poi proposta in varie occasioni anche internazionali. La ricerca condotta con il metodo dell’intervista con questionario vuole sondare le collocazioni e auto-collocazioni degli intervistati in presenza di contesti culturali plurali. Il colloquio verte su questi temi, alla richiesta di precisazioni sulla ricerca condotta la candidata offre puntuali riscontri; le interpretazioni concettuali di riferimento restano talvolta non in primo piano.
Commissario Graziella Mazzoli
Il lavoro più
significativo fra quelli presentati dalla candidata è
sostanzialmente quello della monografia sui lavori di Edgar Morin. Il
pensiero del sociologo viene indagato a partire dai suoi scritti che
permettono anche l'analisi della sua metodologia e epistemologia.
I suoi lavori riferiscono di metodi statistici e generalmente di rilevazione
dei dati( non
sempre ben esplicitati) utilizzati per studiare l'interculturalità e i
processi educativi. Buoni i riferimenti bibliografici.
Pertinente al raggruppamento la sua pubblicistica seppure ancora parziale.
La candidata, durante il colloquio riferisce del percorso da lei
svolto relativamente alla sua ricerca e anche alla sua convegnistica
nazionale e internazionale sul tema della interculturalità,
multiculturalità e multietnicità e processi educativi con particolare
attenzione alla ricerca svolta in Abruzzo. Qualche carenza teorica e debolezza
metodologica.
Non chiari i collegamenti fra i suoi lavori teorici e quelli di ricerca sul
campo.
Commissario Francesca
Faccioli
La candidata presenta una monografia sullo studio dell’opera di Edgar Morin con attenzione particolare agli aspetti metodologici ed epistemologici. La sua ricostruzione del pensiero di Morin è attenta e con una buona letteratura di riferimento. Altri lavori, insieme ad altro autore, toccano i temi dell’interculturalità con attenzione ai processi educativi e con un taglio che si interessa soprattutto all’applicazione di modelli statistici ai processi studiati. Le ricerche della candidata sono molto centrate sulla socializzazione degli immigrati e sul problema dell’ibridazione culturale. Nel colloquio la candidata si sofferma sull’illustrazione delle ricerche sulla formazione interculturale svolte nelle scuole, che conferma una sua attenzione alle tecniche di indagine che non sempre è raccordata con un quadro concettuale definito. Emerge il profilo di una studiosa motivata che deve perfezionare il suo percorso scientifico.
Giudizio collegiale
Nella produzione scientifica e nel colloquio la candidata rivela qualche carenza teorica e debolezza metodologica. La sua ricerca è continua nel tempo. Anche alla luce del suo curriculum si notano alcune incertezze nei collegamenti fra i suoi lavori teorici e quelli di ricerca sul campo. Emerge il profilo di una studiosa motivata che deve perfezionare il suo percorso scientifico.