Procedura di Valutazione comparativa per la copertura di n. 1 posto di Rcercatore Presso la Facolta' di Scienze Sociali – Settore Scientifico-disciplinare M-DEA/01 – Discipline Demoetnoantropologiche – indetta dall’Università degli Studi “G. D’Annunzio di Chieti-Pescara, bandita con D.R. 352 del 29/02/2008 il cui avviso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 20 – Serie Speciale- Concorsi ed esami  del 11/03/2008.

 

VERBALE DELLA SESTA SEDUTA

Valutazione dei titoli e delle pubblicazioni

 

 

            La Commissione costituita per il Concorso di cui in premessa, nominata con D.R. n. 1007 del 25/10/2010, pubblicato nella G.U. 4° Serie Speciale n. 89 - IV serie Speciale “Concorsi ed Esami” del 09/11/2010, e composta dal Presidente Prof.  Pietro Luigi Clemente (professore ordinario - Università di Firenze), dal Commissario Prof. Cristina Papa (professore ordinario - Università di Perugia) e dal Segretario Prof. Gianpaolo Gri (professore ordinario - Università di Udine) si è riunita, presso la Sala del Consiglio del Rettorato dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, il 17/02/2011, ore 11,30,

per procedere alla valutazione dei titoli e delle pubblicazioni dei candidati presenti  alle prove scritte, come stabilito nella seconda seduta.

            Al riguardo, il Presidente ricorda che, nella sopraindicata seduta, la Commissione ha già adempiuto, in ossequio a quanto prescritto dalla vigente normativa in merito alle valutazioni comparative, a tutte le procedure di rito, quali l’accertamento sulla pubblicità dei criteri generali fissati nella seduta preliminare, accertamento e dichiarazioni di assenza di impedimenti legali da parte dei Commissari, presa d’atto dell’elenco dei candidati e relative rinunce, dichiarazioni di assenza di parentela o affinità entro il 4° grado tra membri della commissione e candidati.

            Pertanto i candidati da esaminare risultano   i seguenti:

           dott. D’Alessandro Simone

            dott. Giancristofaro Lia

           dott. Rossi Thea

           dott. Spitilli Gianfranco

            dott. Staniscia Silvana

           Si procede, quindi, all’esame dei titoli e delle pubblicazioni -  constatando di volta in volta la congruità delle pubblicazioni presentate con l’elenco delle stesse allegato dai candidati nel plico che accompagna la domanda - allo scopo di redigere la scheda curriculare dei singoli candidati, di formulare il giudizio individuale da parte di ciascun commissario e il giudizio collegiale.

 

1. CANDIDATO: dott. Simone d’ Alessandro

Scheda curriculare:

Il dott. Simone D’ Alessandro: laurea in Scienze delle comunicazioni (1998), tre master in Italia e all’ estero (1999, 2003, 2004); ha seguito diversi corsi e workshop nei diversi settori della comunicazione. E’ iscritto al dottorato in Scienze sociali. Ha partecipato, ideato e coordinato diversi progetti, azioni, piani e interventi nel settore della comunicazione pubblica, pubblicitaria e ambientale. Sempre nel settore della comunicazione si è occupato di formazione aziendale. Ha tenuto una docenza a contratto di marketing e comunicazione turistica nell’Univerisità di Chieti. Presenta sette pubblicazioni.

 

                                                           Giudizi individuali:

 

Prof. Pietro Luigi Clemente:

 

Laurea in scienze della comunicazione (1998), iscritto a dottorato in scienze sociali, membro della redazione della Rivista Italiana di Comunicazione Pubblica , membro di associazioni di comunicazione pubblica e pubblicitaria,  docente a contratto di marketing e comunicazione turistica in un master universitario (Chieti), si occupa di formazione aziendale. Presenta 7 pubblicazioni di cui 2  in collaborazione senza distinzione di apporti. Si tratta perlopiù di brevi testi a carattere generale e didattico, due testi sono più sistematici. Il candidato tratta vari temi di forte interesse anche antropologico (comunicazione medica, mafia e relazioni economico-giuridiche nel Sud Italia, istituzioni pubbliche), ma con una angolazione di tipo semiotico-comunicativo, interessante,  ma che non incontra mai  il metodo e la letteratura M-DEA;  si tratta pertanto di pubblicazioni non pertinenti. 

 

Prof.  Cristina Papa:

 

Il candidato, iscritto al dottorato di ricerca in Scienze sociali, vanta una lunga esperienza nel campo della comunicazione pubblica, della formazione, della progettazione di interventi e della conduzione di sondaggi e ricerche economico-sociali.

Presenta  sette pubblicazioni che consistono in articoli dal 1999  al 2007 apparsi nella Rivista italiana di comunicazione pubblica. Gli articoli tutti orientati ad affrontare tematiche legate  alla  comunicazione in particolare alla comunicazione pubblica, analizzano specifici argomenti: dai siti relativi ai beni culturali, alla comunicazione in ambito sanitario. Vengono affrontate questioni anche di carattere più generale  come la legalità, la globalizzazione, il rapporto pubblico-privato. Questi lavori appaiono fondati su una bibliografia di carattere interdisciplinare, ma per le modalità d’approccio e l’argomentazione presentata non possono essere considerati pertinenti al settore M-DEA/01.

 

Prof. Gianpaolo Gri:

 

L’organico iter di formazione del candidato, il complesso delle attività rivolto alla ricerca, alla formazione e alla progettazione, così come l’insieme dei pubblicazioni presentate (7 articoli che si collocano fra il 1999 e il 2007; due in collaborazione) attestano una caratterizzazione fortemente ancorata al settore dei processi comunicativi, al cui interno si indagano con pertinenza, in particolare per il settore socio-semiologico, aspetti teorici e metodologici, tecnici e applicativi, riguardanti anche i fenomeni della globalizzazione e della promozione turistica. Il quadro d’assieme mostra però una scarsa dimestichezza con la letteratura antropologica e poca pertinenza con il settore M-DEA/01.

 

Giudizio Collegiale

 

Le pubblicazioni del candidato (7 testi dei quali due in collaborazione) sono relative soprattutto a tematiche della comunicazione; benché trattino argomenti non estranei agli studi antropologici, lo fanno con analisi, metodi e bibliografie non riconducibili al settore.

 

 

2. CANDIDATA: dott. Lia Giancristofaro

Scheda curriculare:

La dott. Lia Giancristofaro, laureata in giurisprudenza con tesi “Le mine antiuomo nel diritto internazionale” (1996), diploma di perfezionamento in Bioetica (1997), specializzazione biennale post laurea in giornalismo e comunicazioni di  massa (1999) con una tesi sull’editoria nazionale nella provincia “Il caso Carabba”), qualifica di giornalista pubblicista (1999), DEA in Histoire et Civilisation (Parigi III, 2004) con tesi sull’ Abruzzo nella ricerca socioantropologica di Alfonso di Nola, Dottorato di ricerca in Lingua e letteratura delle regioni d’Italia (2004) con tesi su Antropologia e cultura popolare in Giovanni Verga; ha svolto attività didattica come cultore della materia, membro di commissioni d’esame 2000-2004,  docente a contratto di antropologia culturale, etnologia, antropologia interculturale, sociologia dei cambiamenti culturali dal 2003/2004 al 2006/2007 e con diversi CFU (da 1 a 6) presso le Facoltà di Lettere e Filosofia  e di Scienze sociali nell’ateneo di Chieti. Docente di discipline demoentnoantropologiche  in master e corsi di formazione professionale. Presenta 10 pubblicazioni.

 

 

                                                           Giudizi individuali:

 

Prof. Pietro Luigi Clemente:

 

Laureata in giurisprudenza con tesi sui diritti (1996), perfezionamento in Bioetica (1997), specializzazione in giornalismo e comunicazione(1999), DEA in Histoire et Civilisation (Parigi III, 2004) con tesi antropologica, Dottorato di ricerca in Lingua e letteratura delle regioni d’Italia (2004; dalla tesi è tratto il volume Il segno dei vinti), dirige la Rivista abruzzese, collabora con la RAI abruzzese, membro di varie associazioni (centro studi Di Nola ADI, Unicef, AISEA, CATA), ha svolto attività come cultore della materia, membro di commissioni d’esame 2000-2004, direzione di osservatorio scientifico con docenza di master, titolare di insegnamento di antropologia culturale, etnologia, antropologia interculturale, sociologia dei cambiamenti culturali dal 2003/2004 al 2006/2007 e con diversi CFU (da 1 a 6) nell’ateneo di Chieti. Sceglie i dieci titoli richiesti da una ampia pubblicistica: si tratta di 5 volumi, uno dei quali in tre tomi, e di 5 saggi. Il libro dedicato all’editore Carabba ha tratti marcati di storia della cultura regionale, contigui al raggruppamento M-DEA, tutti gli altri titoli sono pienamente pertinenti all’ambito M-DEA; si tratta, per ciò che concerne i volumi, di saggi ampi, ricchi di informazioni e di riferimenti bibliografici, di buona scrittura analitica, di valore anche didattico e comunicativo. Essi presentano in modo ampio e  sistematico i temi della cultura popolare abruzzese in uno scenario di radicamenti, trasformazioni e migrazioni. Il tre volumi di Cultura popolare abruzzese costruiscono una sorta di repertorio degli scritti, delle teorie di riferimento, degli studiosi, dei documenti  che consentono oggi la fondazione di un ambito disciplinare legato al territorio regionale, e una lettura dinamica  e non nostalgica del folklore. Il volume fotografico Riti propiziatori abruzzesi presenta una introduzione e varie schede analitiche su fenomeni della cultura popolare, che mostrano  competenza e conoscenza di luoghi, forme, temi della cultura locale. Il volume Folklore abruzzese è una assai poderosa sintesi sui temi delle culture regionali nel contesto delle trasformazioni e della globalizzazione. Il segno dei vinti propone  una analisi in chiave antropologico-letteraria dell’opera verghiana. I 5 saggi propongono dei sondaggi più marcati nella direzione dei processi di trasformazione della cultura, quello sul Il concetto di cultura nelle scienze sociali propone una riflessione aggiornata sul dibattito teorico intorno a quel centrale concetto dell’antropologia.  Si tratta di lavori pertinenti, originali soprattutto per la tensione tra folklore e società in trasformazione, tra locale e globale, con forte carattere di comunicazione pubblica e di sistematicità rispetto al territorio di riferimento, con un dialogo particolare con l’opera e il metodo di Alfonso Di Nola. La letteratura  scientifica del settore in questi scritti è aggiornata,  anche  in direzione interdisciplinare, la scrittura è efficace. 

 

Prof.  Cristina Papa:

 

La formazione della candidata Lia Giancristofaro inizialmente a carattere giuridico (laurea in giurisprudenza) si è successivamente orientata verso  studi di comunicazione (specializzazione biennale in giornalismo e comunicazioni)  e in seguito  nell’ ultimo decennio più decisamente verso il settore disciplinare  demoetnoantropologico  (PhD  in Lingua e letteratura delle regioni d’ Italia) con uno spiccato  orientamento verso gli studi demologici  coniugati con interessi letterari.

L’ attività didattica della candidata si è svolta sia al livello extra universitario  (master e corsi di formazione professionale) sia a livello universitario  presso l’ Università di Chieti-Pescara dove  a partire dall’ anno 2003-2004  è titolare di contratti di insegnamento in un primo anno di  una disciplina sociologica e in seguito di diverse discipline del settore DEA.

La  candidata presenta una produzione scientifica ampia, prevalentemente orientata verso tematiche di carattere demologico  (feste, ciclo della vita e dell’ anno, medicina popolare) e  relative a fenomeni migratori. L’attenzione della candidata è rivolta principalmente all’ area abruzzese su cui  ha  prodotto numerosi volumi pertinenti al settore MDEA ed altri a sua cura. Uno dei volumi presentati che  riguarda la vita  e l’ opera di un editore  di Lanciano non può considerarsi pertinente. Da segnalare i tre volumi  dedicati a diversi aspetti della cultura popolare e dell’ emigrazione abruzzese a carattere documentario organizzati sulla base della letteratura demologica, storica, letteraria e linguistica. I volumi  indirizzati a un pubblico non specialistico sono corredati di note di lettura e schede con temi di ricerca. Essi  tuttavia tengono conto di un’ ampia letteratura sugli argomenti trattati e propongono utili materiali documentari. Di maggiore impegno è il volume Il segno dei vinti  che  costituisce l’ esito della tesi  di dottorato in cui la candidata  esamina  con puntualità e rigore filologico l’ opera di Giovanni Verga   come fonte per  comprendere la cultura e le forme di vita del popolo siciliano.

La candidata ha svolto anche  una intensa attività di organizzazione di convegni, editoriale e museografica nonché ha partecipato a gruppi di ricerca locali e nazionali.

 

Prof. Gianpaolo Gri:

 

La candidata presenta un complesso e apprezzabile iter formativo postlaurea in Italia e all’estero; documenta una continuativa attività didattica con contratti d’insegnamento in ambito universitario dal 2003 e presso enti di formazione esterni; ha partecipato a diversi progetti di ricerca e ne coordina alcuni; ha partecipato attivamente a conferenze e convegni e ne coordina alcuni; svolge intensa attività di promozione culturale nel territorio. L’intero quadro è congruente con il settore M-DEA/01. Presenta al giudizio dieci fra la cinquantina, e oltre, di pubblicazioni edite con continuità a partire dal 1999. Con l’eccezione della interessante  monografia dedicata all’analisi del rapporto fra letteratura e antropologia nell’opera di G. Verga (2005), i contributi – altre 4 monografie e gli articoli – testimoniano una illustrazione capillare, organica e ragionata del complesso contesto costituito della cultura tradizionale dell’Abruzzo, area scelta a oggetto della sua ricerca e riflessione e anche della collocazione editoriale di molta parte delle pubblicazioni. La rivisitazione critica e matura dell’intero quadro della storia degli studi demologici regionali, conosciuta in profondità, la valorizzazione di alcune figure importanti della ricerca folklorica del passato e di alcune campagne di documentazione fotografica contemporanee in tema di ritualità, incrocia un’attenta considerazione delle dinamiche di mutamento avvenute in maniera specifica nel contesto abruzzese: la rottura dell’universo simbolico connesso all’agropastorialismo, i processi migratori, i più recenti fenomeni di recupero ma anche di consumo del folklore. Un ambito di lavoro interessante, segnato anche da riprese e riproposte editoriali (come la monografia dedicata al Folklore abruzzese del 2005, rispetto al II volume della trilogia Cultura popolare abruzzese, del 1999), è rappresentato dal lavoro di divulgazione della problematica demologica e di illustrazione critica del quadro demologico regionale in funzione del recupero della tradizione in ambito didattico e presso la ricerca locale volta alla valorizzazione del territorio e del suo patrimonio culturale.

 

Giudizio Collegiale

 

Presenta 5 volumi e 5 articoli su temi soprattutto del folklore abruzzese, in una prospettiva sia sistematica che critica, attenta alle trasformazioni della società. Gli scritti sono pertinenti, continui, mostrano una forte conoscenza del territorio e una attenzione alla dimensione didattica e comunicativa. Si segnala una positiva attività didattica universitaria. Aggiornamento e metodo sono adeguati e nell’insieme della produzione scientifica si riscontrano tratti di originalità

 

 

3. CANDIDATA: dott. Thea Rossi

Scheda curriculare:

La dott. Thea Rossi, laureata in Lettere con una tesi  sulla cultura mixteca nel Messico meridionale (1996), corso di perfezionamento in Scrittura mesoamericana - “Il caso Nahua Mexica” (1999) -, iscritta al secondo anno del Dottorato di ricerca in Scienze sociali, ha svolto attività come cultore della materia, membro di commissioni d’esame 2002-2008 e docente a contratto di antropologia interculturale, antropologia culturale, sociologia dei cambiamenti culturali dal 2003/2004 al 2006/2007 presso la Facoltà di Scienze sociali nell’ateneo di Chieti. Presso  lo stesso ateneo  ha avuto anche contratti di insegnamento di discipline demoentnoantropologiche  in master universitari. Presenta otto pubblicazioni.

 

 

                                                           Giudizi individuali:

 

Prof. Pietro Luigi Clemente:

 

Laureata in antropologia culturale, perfezionamento in americanistica (1999), iscritta a un dottorato in Scienze Sociali, docente in master, e in corsi di antropologia culturale, antropologia interculturale, sociologia dei cambiamenti culturali, discipline demoetnoantropologiche, a Chieti tra 2004 e 2006, cultore della materia, membro di missioni di studio americanistiche e della redazione della rivista Thule. Presenta due volumi, cinque articoli, una curatela che non ha il carattere di pubblicazione. Tre degli articoli sono note e schede relative a studi dell’ambito precolombiano, un altro è un testo di presentazione degli studi di antropologia del genere e presenta tratti di maggiore completezza e pertinenza.  Dei due libri  quello su Scrittura e cultura è un saggio di americanistica pre-colombiana che ha solo una parte generale e introduttiva di più marcato interesse antropologico relativa al tema dell’antropologia della scrittura. Il volume Multiculturalismo Intercultura e Società è un interessante rendiconto generale e concettuale degli studi e del dibattito sulle migrazioni e sulle interconnessioni nel mondo globale e mostra intelligenza dei problemi e buon aggiornamento .

 

Prof.  Cristina Papa:

 

La candidata Thea Rossi, iscritta al secondo anno  del dottorato in Scienze sociali, ha  al suo attivo una continuativa attività di ricerca  e di organizzazione culturale in campo americanistico,  che ha coltivato a partire dalla sua tesi di laurea in quest’ ambito.

 La candidata dall’ anno accademico 2003-2004  è stata  titolare di contratti di insegnamento universitari nel settore M-DEA/01. La sua attività di ricerca  in ambito americanistico è largamente riconducibile    a una  più  ampia attività  di organizzazione e di coordinamento  del Centro Studi Americanistici di Perugia alle cui attività  (organizzazione di  convegni  annuali  internazionali,  produzione della rivista Thule) la candidata  ha costantemente  contribuito.

La produzione  a stampa  presentata dalla candidata consiste in  due volumi, una curatela in collaborazione con altri ( due curatele  di atti di convegno,  pur indicate nell’ elenco, non risultano presentate) e cinque articoli. Le pubblicazioni sono tutte riconducibili  a tematiche di americanistica, fatta eccezione per  un articolo in volume collettaneo, che  mette a confronto sinteticamente problematiche e linee teoriche sulla questione del genere  a partire da una prospettiva antropologica, e uno dei volumi su  Multiculturalismo, intercultura e società con un taglio compilativo  che dà  conto del dibattito sulle migrazioni e sugli aspetti culturali della globalizzazione.

 Di maggiore spessore il volume Scrittura e cultura  che si fonda su un ampio materiale documentario  dedicato alla cultura mixteca  a partire dall’ esame delle testimonianze scritte, del materiale iconografico, delle  testimonianze di epoca coloniale, degli aspetti linguistici.

 

 

 

Prof. Gianpaolo Gri:

 

Le pubblicazioni presentate  e fatte oggetto di giudizio (due curatele non risultano presenti nel plico) documentano un’attività di ricerca rivolta a due settori: il primo, di più lunga durata e intrecciato all’attività di organizzazione culturale nell’ambito dell’antropologia della Mesoamerica, riguarda il contesto storico-culturale dell’area mixteca, analizzata in particolare nel simbolismo tradotto in fonti scritte e iconografiche. La monografia del 2008 (L’esperienza mixteca..) riunisce in forma organica i diversi contributi precedenti sul tema. Più di recente è maturato il filone di ricerca rivolto – ma con minore incisività sul piano dei risultati personali e in collocazione editoriale marginale – alla rivisitazione di concetti, metodologie e pratiche connesse con i fenomeni della multi e interculturalità, del rapporto fra omologazione e particolarismi, dei relativi modelli di pratica di gestione politica. L’insieme dei titoli, dell’attività didattica e convegnistica e delle pubblicazioni è congruente con il settore M-DEA/01.

Giudizio Collegiale

 

Presenta 2 volumi, 5 articoli e una curatela; prevale un campo di studi americanistici di tipo storico/culturale relativi all’area mixteca; alcuni testi riguardano invece sguardi più generali su temi dell’antropologia contemporanea (genere, intercultura). Gli scritti sono pertinenti e continui. Oltre alla cura e coordinamento organizzativo di convegni, si segnala la positiva attività didattica universitaria.

 

 

 

4. CANDIDATO: dott. Gianfranco Spitilli

Scheda curriculare:

Il dott. Gianfranco Spitilli, laureato in lettere con una tesi dal titolo “Il bue di San Zopito. Una festa in Italia centrale”(2001), borsa Erasmus presso l’EHESS semestrale (2005), ha ottenuto il titolo di Dottore di ricerca in Etnoantropologia (2007) con una tesi dal titolo “I riti del bue nell’Italia centrale”. Non documenta titoli didattici specifici e presenta 5 pubblicazioni.  

 

                                                           Giudizi individuali:

 

Prof. Pietro Luigi Clemente:

 

Laureato in Etnologia (2001), Dottore di ricerca in etnoantropologia (2007, borsa EHESS semestrale (2005), membro SFE, IOHA, SIMBDEA, AISEA, ha varie attività di ricerca in ambito territoriale abruzzese e  teramano; non documenta titoli didattici; presenta 4 articoli e un volume, tutti pertinenti. Il volume, a partire dalla raccolta  di immagini fotografiche sul paese di Intermesoli, propone una originale raccolta di racconti degli abitanti, tra memoria, migrazioni e rischio di scomparsa della comunità. E’ un buon esempio di ricerca con le fonti orali e di antropologia polifonica. Due articoli riguardano una ricerca sul culto di San Zopito, essi mettono in risalto il paesaggio sonoro e le pratiche rituali, attraverso una ricerca sul campo profonda. Un altro articolo sugli ex voto teramani e uno ulteriore sulla attività di raccolta musicale e museale di Don Jobbi nel teramano, completano una produzione a più temi, puntuale e con buon aggiornamento bibliografico.

 

 

 

Prof.  Cristina Papa:

 

Il candidato Gianfranco Spitilli, dottore di ricerca in Etnoantropologia (2007), presenta un  buon curriculum pertinente all’ area per la quale è stato bandito il concorso.

Le pubblicazioni presentate consistono in un volume e quattro articoli tutti riferiti all’ area abruzzese che mostrano  la prevalenza di interessi di ricerca demologici (festa, ex-voto), di antropologia visuale, come si evince soprattutto  dal volume, e di antropologia della musica, come risulta soprattutto dal contributo dedicato all’ esame delle caratteristiche musicali  della festa di San Zopito.

Il volume Il paese di mezzo, organizza tematicamente un materiale documentario fotografico relativo alla vita quotidiana del passato in un paese montano corredato dalle narrazioni di alcuni dei protagonisti che rievocano le memorie familiari e comunitarie e che sono state raccolte dal candidato nella ricerca sul campo.

Dal curriculum si evince anche una intensa attività di partecipazione a convegni e di  collaborazione  a ricerche sempre nell’ area abruzzese promosse da centri e istituzioni locali.

 

Prof. Gianpaolo Gri:

 

L’iter formativo, l’attività di ricerca, le pubblicazioni del candidato sono congruenti con il settore M-DEA/01. I cinque contributi presentati al giudizio comparativo (quattro articoli e la monografia dedicata al recupero della memoria comunitaria di Intermesoli attraverso la fotografia) si riferiscono a diversi aspetti della cultura tradizionale dell’Italia centrale, e del Teramano in particolare; toccano il settore della ritualità, dell’antropologia musicale e visuale, dell’antropologia museale. Il lavoro etnografico dedicato al rilevamento e all’analisi della cerimonialità è maturo, attento e accurato, così come il lavoro di recupero e rivisitazione dei documenti folklorici raccolti negli anni Sessanta da don Jobbi, e la catalogazione e contestualizzazione storica degli ex-voto mariani della Madonna delle Grazie di Teramo.

 

Giudizio Collegiale

 

Presenta  5 pubblicazioni (4 articoli e una monografia) pertinenti al s.s.d. M-DEA legate a ricerche nell’Italia centrale e nella provincia di Teramo su temi della cultura tradizionale. Gli scritti sul patrimonio materiale e immateriale del territorio teramano sono interessanti e impegnativi; l’analisi dei riti e degli ex voto appare aggiornata e adeguata. La produzione è continua.

 

                                           5. CANDIDATA: dott. Silvana Staniscia

 

Scheda curriculare:

La dott. Silvana Staniscia: laurea in psicologia con una tesi in sociologia della famiglia (“La generazione di mezz’età nel ciclo di vita individuale e familiare”, 2002);  abilitazione professionale  all’esercizio  della professione  di psicologo (2004), corso di formazione per gestori di  nidi-famiglia, insegnanti di scuola dell’ infanzia (2006), stage di formazione professionale presso una ASL (2004-2005). Non presenta titoli didattici in ambito universitario né pubblicazioni scientifiche.

 

 

 

 

                                                           Giudizi individuali:

 

Prof. Pietro Luigi Clemente:

 

Laurea in psicologia (2002),  abilitazione professionale in psicologia (2004), presenta la tesi di laurea in psicologia, non presenta titoli didattici né pubblicazioni scientifiche. Non ha riferimenti formativi e di ricerca al s.s.d. M-DEA   

 

Prof.  Cristina Papa:

 

La candidata Silvana Staniscia  presenta un curriculum  a chiara impronta psicologica che non è pertinente al settore per il quale il concorso è stato bandito: laurea in psicologia, abilitazione all’ esercizio della professione di psicologo, numerosi corsi di formazione e tirocini. Non presenta pubblicazioni.

 

Prof. Gianpaolo Gri:

 

L’iter formativo e l’attività documentata dai titoli presentati caratterizzano una candidata che non si colloca all’interno del settore M-DEA/01. Anche l’unico lavoro presentato, che  non si configura come pubblicazione (la tesi di laurea in Psicologia), mostra una scarsissima dimestichezza con la letteratura antropologica in generale e con quella specifica relativa ai temi trattati.

 

Giudizio Collegiale

 

La candidata non presenta pubblicazioni scientifiche.

 

 

 

Conclusa la formulazione dei giudizi, la Commissione viene sciolta alle ore 14.45 e si riconvoca per le ore 15.30 dello stesso giorno e nella stessa sede per procedere alla valutazione degli elaborati della prima e della seconda prova scritta.

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.

 

            Chieti, 17 febbraio 2011

 

La Commissione:

Prof. Pietro Luigi Clemente (Presidente)

Prof. Cristina Papa (Commissario)

Prof. Gianpaolo Gri (Segretario)