Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di RICERCATORE Presso la Facoltà di Psicologia Settore mpsi - 05. Pubblicato sulla Gazzetta n. 26 del 02/04/2004.

 

 

                                         VERBALE   DELLA   SESTA    SEDUTA

La Commissione costituita per il Concorso di cui in premessa, nominata con D.R. 877 del 27/07/2004, pubblicato nella G.U. n. 26 del 02/04/2004, e composta dal Prof. Luciano ARCURI (Professore Ordinario - Università degli Studi di Padova), dal Prof. Alberto ROSSATI (Professore Associato - Università di Torino) e dalla Dott.ssa Patrizia ROMITO  (Ricercatore confermato - Università di Trieste) si è riunita, presso il Campus Universitario dell’Università «G. D’Annunzio» di Chieti - Pescara, il giorno 18,  alle ore 20 per la valutazione degli elaborati della prima e seconda prova scritta.

La Commissione procede alla valutazione delle prove. A tal fine, dopo averne constatata l’integrità, apre il plico in cui sono raccolte le buste, ognuna delle quali contiene due buste con gli elaborati relativi alla prima e alla seconda prova scritta di ciascun candidato e le buste piccole contenenti i dati anagrafici identificativi dei candidati. Le predette buste vengono numerate progressivamente e ciascun numero viene riportato tanto sulle buste che racchiudono gli elaborati relativi alle due prove quanto sui singoli elaborati e sulle buste piccole.  La Commissione provvede, altresì, ad aggiungere al numero precedentemente apposto la lettera A sia sulla busta contenente l’elaborato della prima prova scritta che sull’elaborato stesso e sulla busta piccola contenente i dati anagrafici del candidato e la lettera B sulla busta contenente l’elaborato della seconda prova scritta, sull’ elaborato stesso e sulla busta piccola.

Si procede quindi alla valutazione delle prove scritte.

Viene esaminata prima la prova A (prima prova scritta) e poi la prova B (seconda prova scritta), effettuando nell’ordine le seguenti operazioni:

1.      Esame collegiale degli elaborati

2.      Espressione dei giudizi dei singoli Commissari;

3.      Discussione collegiale;

4.      Formulazione dei giudizi collegiali.

Sugli elaborati identificati con il numero 1A, relativo alla prima prova scritta, e con il numero 1B, relativo alla seconda prova scritta, vengono formulati i seguenti giudizi individuali  e collegiali:

 

Candidato n. 1

 

Commissario: Prof. Luciano Arcuri      

Prova A: l’analisi del modello teorico affrontato è condotta con sistematicità e completezza. Equilibrato il bilancio dei punti di forza e di debolezza dei costrutti analizzati.

Prova B: il progetto di ricerca viene sviluppato a partire da una corretta analisi dei risultati apparentemente contraddittori di due filoni di indagine. Il paradigma di ricerca suggerito sembra rispondere opportunamente agli interrogativi delle ipotesi formulate.

 

Commissario: Prof. Alberto Rossati      

Prova A - Dal compito emerge un’ampia e approfondita conoscenza della letteratura teorica relativa ai processi di negoziazione,  alle dinamiche che s’instaurano tra le parti in causa, alle procedure  utilizzate  nelle più importanti ricerche in questo campo. In sintesi, il compito mostra un discorso logico, chiaro, ben articolato, per cui il giudizio finale è decisamente favorevole.

Prova B – La consegna impartita dalla Commissione è stata eseguita attraverso la descrizione di un disegno sperimentale che vuole testare se la propensione a fare concessioni nell’ambito di un processo di negoziazione cambia, a seconda che l’espressione dei sentimenti (di rabbia o di felicità) della controparte sia espressa in forma dichiarativa o narrativa. Si deve far notare una buona capacità di operazionalizzare le ipotesi discendenti dalla teoria prescelta,  che vengono inserite in un’architettura consequenziale e ragionata.

 

Commissario: Dott.ssa Patrizia Romito      

Prova A: Il lavoro riguarda il confronto tra i modelli della negoziazione studiati in laboratorio. L’elaborato è buono e ben strutturato; manca una riflessione sulla validità ecologica di questi modelli.

Prova B: Il  progetto di ricerca si propone di rispondere ad un quesito teorico (conflitto tra due modelli) e lo fa in modo pertinente. 

 

Giudizio collegiale:

A giudizio della commissione le prove dimostrano completezza di informazione e maturità di approccio ai temi affrontati.

 

Candidato n. 2

 

Commissario: Prof. Luciano Arcuri      

 

Prova A: l’impostazione del testo è prevalentemente mirata ad una ricostruzione storica di un costrutto più che all’analisi di un modello o di una teoria.

Prova B: il progetto di ricerca si propone di indagare gli effetti interattivi di tre ordini di variabili considerate nello studio della restorativeness di ambienti naturali e costruiti. Il paradigma sperimentale risulta particolarmente complesso.

 

 

Commissario: Prof. Alberto Rossati   

Prova A: Il compito consiste in un’ampia rassegna storica delle principali teorie relative a come i gruppi riescono a influenzare gli individui che ne fanno parte, e, in sintesi, delletematiche relative all’influenza sociale. Pertanto, la consegna impartita dalla Commissione è stata eseguita solo in maniera molto parziale, dato che non è stato scelto un modello specifico di cui mettere in luce  i punti di forza e debolezza.

Prova B: L’elaborato descrive un disegno sperimentale in cui inizialmente s’incrociano due variabili (socialità e tipologia d’attività) a due livelli, in vista di un disegno sperimentale finale a tre variabili (fasi del ciclo di vita, socialità e tipologia d’attività) a quadrato latino riequilibrato, mirante

a valutare se e in che misura tali variazioni condizionino la percezione di “restorativeness” di alcuni luoghi prescelti. Apprezzabile lo sforzo di operazionalizzare alcune ipotesi teoriche.  

 

Commissario: Dott.ssa Patrizia Romito

Prova A: L’elaborato verte sull’influenza del gruppo affrontata da un punto di vista della storia delle teorie.  Tuttavia non risponde pienamente alle richieste del compito (analisi di uno specifico modello con punti di forza e limiti).

Prova B:  Il progetto di ricerca verte sulla restorativeness, analizzando con un complesso disegno fattoriale il ruolo di alcune variabili, tra cui la classe di età dei partecipanti. Il progetto è interessante ma non sempre esplicito nelle previsioni soprattutto degli effetti di interazione.   

 

Giudizio collegiale:

Gli elaborati prodotti dimostrano una buona articolazione delle conoscenze rispetto al tema della psicologia ambientale, mentre le riflessioni sui modelli sfuggono alle richieste della traccia.

 

Candidato n. 3

 

Commissario: Prof. Luciano Arcuri      

Prova A: l’analisi del modello teorico scelto è condotta con organizzazione e consapevolezza. Un impegno particolare è destinato all’analisi delle variabili di mediazione previste dalle più recenti formulazioni dal modello.

Prova B: il progetto di ricerca viene costruito privilegiando gli strumenti di analisi di tipo multivariato, con particolare riferimento ai modelli di regressione. Non sempre chiare le implicazioni concettuali dei risultati previsti.

 

Commissario: Prof. Alberto Rossati      

Prova A: Il compito descrive il modello teorico di Moos (ispirato al più generale modello stress/adattamento), che è utilizzabile anche per spiegare alcuni temi di rilevante attualità quali la paura della criminalità. Tale modello è spiegato con chiarezza e precisione, mostrando una buona conoscenza della letteratura attinente. Il giudizio finale è, per tali ragioni, positivo.

Prova B: L’elaborato descrive un disegno sperimentale in cui si cerca di valutare la relazione esistente tra le caratteristiche della zona in cui i soggetti vivono e il benessere psicosociale dei  soggetti stessi, tenendo conto anche delle fasi del ciclo di vita. In breve, viene presentato un disegno di ricerca molto ampio, che prevede il campionamento casuale di cento quartieri in diverse città italiane, nel cui ambito verranno ulteriormente individuati  trenta soggetti di età tra i 15 e i 20 anni,

ai quali verrà richiesto di compilare un ampio questionario focalizzato a raccogliere diversi tipi d’informazioni, che saranno successivamente elaborate attraverso una tecnica di analisi multilivello.

Apprezzabile la capacità di operazionalizzare le ipotesi teoriche, qualche ingenuità nel numero dei  quartieri. La consegna data dalla Commissione è stata, comunque, eseguita in modo efficace.

 

Commissario: Dott.ssa Patrizia Romito      

Prova A: Il tema riguarda le teorie (pregiudizio, stile di coping, relazione tra stress e adattamento) che permettono di analizzare la paura della criminalità. L’elaborato è buono, strutturato chiaramente. I punti di forza e i limiti del modello sono opportunamente ricordati.

Prova B: Il progetto di ricerca riguarda la relazione tra contesti di vita, familiari e benessere degli adolescenti. Il progetto è buono anche se un po’ dispersivo. Buona attenzione per gli aspetti metodologici.

 

Giudizio collegiale:

Il complesso delle prove indica, a parere della commissione, maturità di riflessione e forte motivazioni a coniugare i modelli con le esigenze della ricerca sul campo. E’ anche presente una buona attenzione agli aspetti metodologici.

 

 

Candidato n. 4

 

Commissario: Prof. Luciano Arcuri      

Prova A: l’impostazione del testo è prevalentemente mirata ad una ricostruzione storica di un costrutto più che all’analisi di un modello o di una teoria.

Prova B: il progetto di ricerca si propone di indagare le componenti dell’autoritarismo per come si articolano in partecipanti classificati sulla base del vissuto della loro religiosità di cattolici. Si tratta di una ripresa di una paradigma di ricerca già impiegato in Canada.

 

Commissario: Prof. Alberto Rossati      

Prova A – Il compito è costituito da un’ampia rassegna storica dello studio degli atteggiamenti in psicologia sociale. Se è apprezzabile lo sforzo di sintesi, non si può fare a meno di rilevare che la consegna impartita dalla Commissione è stata eseguita solo in parte, dato che non è stato scelto un modello specifico di cui mettere in luce  i punti di forza e debolezza.

Prova B – L’elaborato presenta un disegno sperimentale finalizzato a valutare “la relazione tra autoritaritarismo e religione cattolica, per capire se effettivamente esiste una relazione positiva e se debba essere estesa a tutto il mondo cattolico”. Il progetto non contiene specifiche ipotesi riguardanti la moderazione della relazione in funzione della tipologia dell’esperienza religiosa dei partecipanti.

 

Commissario: Dott.ssa Patrizia Romito

Prova A: il lavoro tratta in maniera corretta la storia del concetto di atteggiamento e delle sue traduzioni di ricerca in psicologia sociale. Tuttavia non risponde pienamente alle richieste del compito (analisi di uno specifico modello con punti di forza e limiti).

Prova B: Il progetto verte sulle relazioni tra autoritarismo e modalità del vissuto religioso. Il tema ha una grande rilevanza teorica e pratica, ma l’esplicitazione delle ipotesi non è del tutto soddisfacente.

 

Giudizio collegiale:

Il complesso delle prove indica, a giudizio della commissione, la presenza di interessi di ricerca pertinenti e con  forti ricadute sociali. Non sono risultati opportunamente sedimentati i collegamenti con una riflessione teorica più generale. 

 

 

Candidato n. 5

 

Commissario: Prof.Luciano Arcuri     

Prova A: il testo affronta il problema teorico con una serie ricchissima di riferimenti concettuali non sempre gerarchizzati con le opportune priorità.

Prova B: il progetto di ricerca viene sviluppato con esaustività di proposte metodologiche ma con scarsa attenzione alla formulazione di precise ipotesi di lavoro.

 

Commissario: Prof.Alberto Rossati    

Prova A – Il compito mostra una buona conoscenza delle correnti di pensiero e degli autori che si sono occupati dell’interdipendenza tra gli individui in generale e, poi, più specificamente, tra i partner di una coppia coniugale. Non si può far a meno di osservare però che, dopo un inizio promettente, il discorso perde di coerenza e consequenzialità, e, in breve, emerge una certa confusione. Pertanto, il giudizio finale non può essere compiutamente positivo.

Prova B – L’elaborato dimostra  un’ampia e approfondita conoscenza dei contributi teorici ed empirici relativi al “marital conflict”. Peraltro, il lettore fa fatica a cogliere quale sia il disegno di ricerca proposto, sicché il modo in cui le ipotesi teoriche vengono operazionalizzate e verificate rimane poco chiaro.

 

Commissario: Dott.ssa Patrizia Romito

Prova A: Il tema dell’elaborato riguarda le teorie sulla conflittualità nella relazione diadica. Manca una analisi approfondita dei punti di forza e dei limiti del modello analizzato.

Prova B:  Il problema di ricerca riguarda la gestione della conflittualità della coppia nelle condizioni di laboratorio. Il tema è interessante ma la strutturazione del paradigma non sempre esplicitata con chiarezza. 

 

Giudizio collegiale

La commissione valuta positivamente le competenze e gli interessi del candidato. Apprezza la complessità dei riferimenti che rischiano, però, di limitare la chiarezza della strutturazione.

 

La Commissione procede quindi all’attribuzione degli elaborati ai candidati, mediante l’apertura delle buste piccole contenenti le generalità degli stessi.

A seguito di tale operazione i predetti elaborati, nonché i relativi giudizi sono attribuiti come segue:

elaborati  1A/1B     candidato : Pietroni Davide

elaborati    2A/2B   candidato : Scopelliti Massimiliano

elaborati    3A/3B   candidato : Vieno Alessio

elaborati  4A/4B   candidato :  Passini Stefano

elaborati  5A/5B   candidato : Chiarolanza Claudia

Terminate le valutazioni, la Commissione rende pubblici i giudizi individuali dei commissari e il giudizio Collegiale mediante affissione.

La commissione viene sciolta alle ore 22 e si riconvoca nel giorno 19 novembre alle ore 9 per lo svolgimento della prova orale prevista dal bando.

 

Chieti/Pescara, 18.11. 2004

 

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.

 

 

La Commissione:

Prof. Luciano ARCURI             …………………………………

Prof. Alberto ROSSATI            …………………………………

Dott.ssa Patrizia ROMITO       …………………………………