Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di ricercatore Presso
Pertanto il
candidato da esaminare risulta la dott. ELSA MARIA BRUNI
Si procede, quindi, all’esame dei
titoli e delle pubblicazioni allo scopo di redigere le scheda curriculare del
candidato e di formulare il giudizio individuale da parte di ciascun
commissario e il giudizio collegiale.
Candidato: dott. ELSA MARIA BRUNI
Scheda curriculare : La dott. Elsa
Maria Bruni si è laureato in Lettere – indirizzo classico presso l’Università
degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara in data 6 maggio 1999 con voti
110/110. E’ iscritta al terzo anno del dottorato di ricerca “la formazione
degli insegnanti” attivato presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di
Chieti-Pescara. Ha conseguito, il 13 agosto 2004, un certificato di lingua
inglese presso
Il candidato presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni
1. Mondo antico e formazione culturale nel terzo millennio, in “I Problemi della pedagogia” 4-6, 2003, pp. 401-418;
2. L’istruzione classica nella scuola italiana, in “Il Monitore”, Anno XXXVIII, 1,
marzo 2004, pp. 15-17;
3. La querelle sugli “Studia Humanitatis”, in “Il Monitore”, Anno XXXVIII, 2-3,
settembre 2004, pp. 17-18;
4. Greco e Latino. Le lingue classiche nella scuola italiana (1860-2005), Armando, Roma, 2005;
5. La parola formativa. Logos e scrittura nell’educazione greca, Carabba Editore, Lanciano, 2005.
I commissari procedono quindi
alla formulazione dei giudizi
individuali del candidato
Dott. ELSA
MARIA BRUNI
PROF. GAETANO BONETTA
La produzione scientifica si
qualifica come prezioso contributo per la pedagogia, per la storia della pedagogia
e della scuola, in quanto si propone di tracciare un quadro complessivo delle
prospettive di definizione della classicità sino all’insistenza della sua
funzione di strumento di conoscenza, di chiave di lettura dell’esistenza umana,
di collante culturale e di veicolo di socializzazione. Dal lavoro di ricerca,
sinergicamente connesso ad un’intensa attività di collaborazione didattica,
risulta la compilazione dei contributi scientifici, in cui appare centrale l’abilità
di ricostruire le dinamiche educative, focalizzando l’attenzione, in
particolare, sull’itinerario dell’oralità quale dimensione della comunicazione
e dell’educazione.
PROF. ANTONIA CRISCENTI
La candidata presenta due volumi e
tre articoli. Il tema centrale della produzione complessiva riguarda la valenza
formativa della cultura classica – greca e latina -. In particolare è posto in
rilievo il valore comunicativo/socializzante della lingua, intesa come
strumento – certo – ma soprattutto “serbatoio” di storia, cultura, umanità per
ciascun individuo. Ne “La parola
formativa” si riscopre il logos
quale forma educativa per eccellenza. In questo lavoro, che richiama testi di
classici greci, selezionati e utilizzati in direzione di sviluppo delle
capacità critico-educative, si nota una buona conoscenza della storia
dell’educazione, soprattutto riferita all’antichità classica greco-romana. Il
volume “Greco e Latino”. Le lingue
classiche nella scuola italiana (1860-2005), presenta un taglio più
marcatamente storico-pedagogico, da cui emerge l’accurata ricerca archiviale e
un buon utilizzo semantico delle fonti. Gli articoli apparsi su riviste di
specialismo pedagogico e letterario (Mondo
antico e formazione culturale nel terzo millennio; L’istruzione classica nella
scuola italiana; La querelle sugli “Studia Humanitatis”) presentano il
comune obiettivo di individuare nell’insegnamento e nell’uso della cultura
classica risorse pedagogiche ancora da sviluppare.
DOTT. ROSA GALLELLI
I lavori della candidata sono
focalizzati sul mondo antico, con particolare attenzione ai modelli educativi
radicati nella classicità e tradottisi nel tempo storico della cultura
occidentale, sino ai nostri giorni. In tale prospettiva, i due volumi
presentati approfondiscono l’ifluenza culturale e formativa della tradizione classica:
l’uno (“Greco e Latino”. Le lingue
classiche nella scuola italiana (1860-2005)) prendendo in esame
l’evoluzione pedagogico-didattica, nonché legislativo-istituzionale e, più
ampiamente, ideologica dell’insegnamento delle lingue antiche nella scuola
italiana; l’altro (La parola formativa.
Logos e scrittura nell’educazione greca) considerando il ruolo chiave
sempre giocato dall’oralità nei processi formativi, dalle origini della civiltà
greca ad oggi. Nel complesso, i titoli della dott. Bruni testimoniano, tutti,
un lavoro di ricerca scientificamente e metodologicamente accurato e rigoroso.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Candidato: dott. ELSA MARIA BRUNI
L’analisi della produzione
scientifica della candidata evidenzia un’attenta attività di ricerca su principali
tematiche della pedagogia e della storia della pedagogia. Il lavoro scientifico
è stato orientato all’individuazione delle linee storico-sociali e
metodologico-didattiche che hanno caratterizzato l’educazione e la formazione
dell’uomo nei diversi contesti e tempi storici. Lo studio delle dinamiche
pedagogiche, in riferimento particolare alla dimensione formativa
dell’istruzione classica, si caratterizza come il nucleo centrale di
riflessione da cui si sviluppa un ampliamento prospettico rivolto alla funzione
comunicativa ed educativa del logos
nell’antichità greca sino ai giorni attuali, alla valenza formativa delle
lingue classiche nella scuola italiana dall’unità sino ad oggi, alla
formulazione di un nuovo statuto epistemologico dell’insegnamento del greco e del latino in
relazione ai tratti caratteristici della società globalizzata. I contributi
scientifici costituiti dai volumi (“Greco
e Latino”. Le lingue classiche nella scuola italiana (1860-2005); La parola
formativa. Logos e scrittura nell’educazione greca) e dagli articoli
pubblicati su riviste specialistiche (Mondo antico e formazione culturale nel
terzo millennio; L’istruzione classica nella scuola italiana; La querelle sugli
“Studia Humanitatis”) seguono tre filoni principali, la riflessione
sull’educazione classica e sulla classicità come espressione più alta
dell’identità dell’uomo occidentale, la riflessione sulla storia
dell’insegnamento classico nella scuola italiana dal 1860 al 2005 e lo studio
del valore paideutico della parola. Tali filoni, tuttavia, risultano
strettamente connessi e legati dalla volontà di ricostruire e di formulare un
apparato pedagogico teorico che passi attraverso le categorie della classicità
e, nel contempo, di individuare le forme universali e socio-culturalmente
condivise su cui impostare un nuovo progetto formativo.
Al termine delle predette operazioni la seduta viene tolta alle ore 16,45.
Letto, approvato e sottoscritto
seduta stante.
Chieti, 5 Maggio 2006
Prof. Gaetano Bonetta (Presidente) …………………………………
Prof. Antonia Criscenti …………………………………
Dott. Rosa Gallelli (Segretario) …………………………………