Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di Professore Ordinario
Presso
Il giorno 26/06/06 alle ore 9.30 presso i locali del Rettorato
dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” in Chieti-Pescara, ha avuto luogo
la 6^ riunione della Commissione costituita per il concorso di cui in premessa.
Prof. GUIDO SANI -
Presidente
Prof. ELVIO COVINO -
Segretario
Prof. PAOLO BIGLIOLI - Membro eletto
Prof. GIANFEDERICO POSSATI - Membro eletto
Prof. MICHELE TOSCANO - Membro eletto
risulta presente al completo e pertanto la seduta è
valida.
GIUDIZI INDIVIDUALI
Candidato DI GIAMMARCO GABRIELE
Giudizio del Prof.. GUIDO SANI
Carriera svolta tutta all’interno della clinica cardiochirurgia
dell’Università di Chieti, ove ha ricoperto prima il ruolo di dirigente di
primo livello e poi è stato chiamato come professore associato. Con tale
qualifica è stato nominato nel marzo 2003 direttore dell’UOC di Cardiochirurgia
dell’ Azienda Ospedaliera di Chieti ed a partire dall’inizio dell’anno
accademico Direttore della Cattedra di Cardiochirurgia dell’Università Gabriele
D’Annunzio. Ha prima insegnato in varie scuole di specializzazione e dall’anno
accademico 2004 è Direttore della scuola di specializzazione in cardiochirurgia
dell’Università di Chieti. Dichiara oltre 2800 interventi cardiochirurgici
eseguiti come primo operatore. Presenta le 30 pubblicazioni previste tutte
edite su riviste internazionali di alto interesse scientifico nelle quali
ricopre sempre il ruolo di compartecipe
. La linea di ricerca del candidato è quella della terapia chirurgica del
miocardio ischemico . In questo campo ha affrontato temi importanti come
l’impiego dei condotti arteriosi, le tecniche mini invasive a cuore battente, la
protezione , il rimodellamento ventricolare sinistro. In tutte le pubblicazioni
evidenzia rigore metodologico ed ottima conoscenza degli argomenti trattati che spesso sono
innovativi. Molte di queste ricerche sono state oggetto di comunicazioni ad
importanti congressi internazionali.
Giudizio del Prof.. ELVIO COVINO
Attività scientifica.
Il candidato Di Giammarco
presenta 30 pubblicazioni tutte congrue e pertinenti la disciplina a concorso,
in cui offre un buon contributo personale. Dall'esame analitico risulta
evidente l'interesse per la ricerca scientifica, sempre supportata da un buon
rigore metodologico. Il settore della disciplina cardiochirurgica di pressoché
esclusivo interesse, affrontato e valutato con equilibrio e competenza, è
quello della chirurgia coronarica, con investigazioni riguardanti specialmente
la rivascolarizzazione arteriosa e le tecniche mini-invasive (n.
1,3-14,16-19,21-25,28-30). Inoltre, il candidato ha affrontato marginalmente le
problematiche della protezione (n. 2), e
delle valvulopatie (n. 15,20,27) . Dalla lettura di questi articoli si percepisce la conoscenza della
letteratura, e un notevole grado di propensione all'innovazione, sia pur in
condivisione con un gruppo. La maturità e l' equilibrio nella discussione dei
risultati danno conto di un rilevante contributo scientifico del candidato.
Attività didattica e assistenziale
Il candidato presenta un curriculum formativo e professionale maturato
in ambito universitario, fino alla posizione di professore associato, con
incarichi assistenziali apicali.
L’attività assistenziale appare di ottimo livello.
L'attività didattica è presente, con insegnamenti di Cardiochirurgia,
nei corsi di laurea breve, specialistica, e in Scuole di Specializzazione.
Su questi elementi il candidato occupa un posto di rilievo nella
presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof.. PAOLO BIGLIOLI
La carriera, iniziata con ruolo ospedaliero
nell’ambito di una divisione universitaria, è continuata dall’anno 2002 con il
ruolo di Professore Associato della disciplina oggetto del presente concorso.
Il candidato ha ricoperto diverse posizioni di elevata responsabilità sia in
ambito ospedaliero che universitario. L’attività didattica è stata svolta con
prestigiosi incarichi di insegnamento nelle scuole di specializzazione e corsi
di laurea dell’Università di Chieti.
Il candidato presenta una eccellente produzione
scientifica sulle tre maggiori riviste del settore (JTCVS, ATS, EJCTS), le cui tematiche sono
riconducibili a linee di studio di attualità in campo cardiochirugico,
perseguite con continuità di obiettivi e di sviluppo e sviluppate con metodo
rigoroso. Risultano di notevole interesse clinico le pubblicazioni che hanno
approfondito la definizione del ruolo della chirurgia coronarica con grafts arteriosi (1,3,7,11,12,14,17,18,28) e del ruolo
della chirurgia coronarica a cuore battente (4,6,9,11,13,19,24,25). Molte di
queste pubblicazioni sono da ascriversi prevalentemente alla scuola di
appartenenza ciò è dimostrato dal fatto che molte sono in comune con il
candidato Dott. Teodori; è altresì da sottolineare come peraltro il candidato
si sia spesso distinto come elemento di spicco. Buono l’Impact Factor totale
(69.3).
Il candidato è un docente, ricercatore e clinico maturo
e di ottimo livello; il curriculum dimostra una crescita lineare di uno
studioso che ha raggiunto la piena autonomia e la completa maturità ai fini del
presente concorso. Da quanto sopra esposto il giudizio è eccellente.
Giudizio del Prof. GIANFEDERICO POSSATI
Tutti i lavori presentati dal candidato
sono stati pubblicati su riviste indicizzate con IF. La principale linea di
ricerca perseguita con continuità nel tempo è la chirurgia coronarica, indagata
in molteplici aspetti secondo la tradizione della Scuola a cui appartiene. In
circa 20 di questi lavori è coautore insieme ad un altro candidato, il Dott.
Giovanni Teodori. Questa produzione scientifica si rivolge, con criteri di
innovazione, originalità e approfondimento verso alcuni fondamentali capitoli
della disciplina. I lavori sull’ uso dei condotti compositi sono stati condotti
su consistenti casistiche cliniche e completati rigorosamente con controlli
clinico-strumentali. Le ricerche sulla chirurgia mini-invasiva basate su una
vasta casistica sono state citate ampiamente nella letteratura internazionale.
Queste ricerche hanno aperto la strada allo sviluppo della
rivascolarizzazione a cuore battente. Da
segnalare gli studi sulla cardioplegia ematica intermittente che hanno
codificato un sistema di protezione
secondo un protocollo ben studiato e precisato.Tali ricerche hanno
portato molti centri alla adozione sistematica di tali tecniche. Altre linee di
ricerca riguardano la riparazione valvolare mitralica nella miocardiopatia
ischemica e dilatativa.
Il candidato è Professore Associato di Cardiochirurgia presso l’
Università di Chieti, titolare dell’ insegnamento di cardiochirurgia nel corso
di laurea, Direttore della Scuola di Specializzazione di Cardiochirurgia,
Presidente del Corso di Laurea in tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria
e perfusione cardiovascolare. Inoltre è Direttore dell’ U.O. di Cardiochirurgia
presso l’ ASL di Chieti. Intensa la sua attività didattica e operatoria.
In conclusione il candidato, a mio avviso, è una eccellente figura di
clinico e ricercatore che merita una posizione di grande rilievo ai fini della
presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. MICHELE TOSCANO
La maggior parte della produzione scientifica del
candidato, tutta pubblicata su riviste a larga diffusione della nostra
disciplina, verte sulla chirurgia coronarica ed in circa 2/3 dei lavori
presentati per la valutazione è presente il nome di un altro candidato,
Giovanni Teodori, ambedue compartecipi in tutte queste ricerche.
Un gruppo di lavori ha come oggetto una serie di
pazienti trattati nel periodo 1996-99 con rivascolarizzazione mediante tecnica mini-invasiva, tecnica
applicata per la prima volta presso l’Università di Siena ed ormai
eccezionalmente utilizzata perché non permette una rivascolarizzazione completa
nei pazienti multivasali, mentre nelle lesioni singole la procedura standard è
l’angioplastica coronarica.
Un altro gruppo importante e significativo di
pubblicazioni riguarda la chirurgia coronarica senza l’uso del bypass
cardiopolmonare. Dopo qualche incertezza ed equivocità di interpretazione dei
risultati iniziali (n. 11), nei lavori successivi vengono messe a confronto
vantaggi, svantaggi e similarità delle due tecniche “on” ed “off pump”, per
sostenere, con una metodologia questa volta valida, che nei pazienti trattati
“off pump” la mortalità e la morbilità sono più basse mentre i risultati a
distanza sono sovrapponibili.
In un altro gruppo di lavori su questo argomento,
quello sull’uso dei condotti arteriosi rappresentati non solo dall’arteria
mammaria, ma anche da condotti alternativi quali l’arteria radiale o la
epigastrica inferiore, vengono presentati anche i risultati a distanza..
Alla luce di questi risultati si possono giustificare
le conclusioni che suggeriscono la validità della loro utilizzazione quando si vuole eseguire una
riperfusione tutta arteriosa.
Nei rimanenti lavori sulla chirurgia coronarica
vengono affrontati altri aspetti importanti di questa attività quali il
trasferimento precoce del paziente dalla terapia intensiva, i reinterventi,
l’effetto della manipolazione aortica sui danni cerebrali e del diabete sui
risultati a distanza, con considerazioni che hanno ulteriormente contribuito
alla progressione delle conoscenze in questo settore della cardiochirurgia.
Degli altri lavori in cui non è presente il nome del
dott. Deodori, è da menzionare quello sulla ricostruzione del setto nelle
acinesie del ventricolo sinistro e l’altro sull’importanza della chirurgia
della mitrale nella cardiomiopatia dilatativa.
Dopo una lunga carriera con posizione ospedaliera
nella divisione di cardiochirurgia dell’Università di Chieti, dal 2002 è
Professore associato presso questa Università.
Svolge attività didattica presso il corso di Laurea
specialistica in Medicina, presso
La sua attività assistenziale lo ha visto assistente
poi dirigente medico fino alla attuale posizione di Responsabile della U.O.
Cardiochirurgia presso
Dall’esame dei titoli scientifici, accademici,
didattici ed assistenziali il candidato è meritevole di essere preso in
considerazione per l’idoneità nella presente valutazione comparativa.
Candidato FERLAN
GIOVANNI
Giudizio del Prof. GUIDO SANI
Ha svolto tutta la sua carriera all’interno
dell’Istituto di Cardiochirurgia dell’Università di Bari, prima come dirigente
medico (assistente) e poi dal 1992 come
professore associato. Da sempre ha svolto un’intensa attività didattica sia
nell’ambito del corso di Laurea che nelle scuole di specializzazione. Presenta
solo 27 pubblicazioni tre delle quali in corso di stampa, la maggior parte sono
edite su riviste italiane di scarsa rilevanza scientifica ed evidenziano
un’attività di ricerca abbastanza modesta e discontinua.
Giudizio del Prof. ELVIO COVINO
Attività scientifica
Il candidato Ferlan presenta 27
pubblicazioni, in cui offre un buon contributo personale. Le pubblicazioni sono
pertinenti la disciplina a concorso; va notato che le n. 25-27 sono in corso di
stampa e rappresentano atti di congressi; l'attività scientifica
maggiore si ferma al 2000. Numerosi sono i case-report (n.
4,5,7,8,10,11,13,15,17,18,19,21, 24) Gli interessi di ricerca del candidato
sono soprattutto orientati all'ambito della casistica clinica piu' o meno rara.
I temi svolti sono affrontati con
interesse e adeguatezza di discussione.
Attività didattica e assistenziale
Il candidato presenta un curriculum formativo e professionale maturato
presso
L’attività assistenziale appare di discreto livello.
L'attività didattica è caratterizzata da incarichi di docenza di
materie cardiochirurgiche nel corso di
laurea specialistica ed in scuole di specializzazione.
Su questi elementi il candidato occupa un posto marginale nella
valutazione comparativa in atto.
Giudizio del Prof. PAOLO BIGLIOLI
Il candidato presenta una lunga carriera universitaria
(è Professore Associato della disciplina oggetto del presente concorso dal
1992). Ha trascorso alcuni periodi di perfezionamento all’estero. L’attività
didattica è copiosa, ed è stata svolta inizialmente con incarichi di
insegnamento presso le scuole di specialità dell’Università di Bari, quindi con
la titolarità del corso di insegnamento di Cardiochirurgia nel Corso di Laurea
di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bari, e con l’incarico per lo stesso
insegnamento presso l’Università di Foggia.
Ha svolto il ruolo di Coordinatore in un progetto
finalizzato finanziato dal Ministero della Salute.
L’attività scientifica è rappresentata da 27
pubblicazioni scientifiche, pubblicate in buona parte su riviste non recensite
o su riviste a basso Impact Factor. Le ricerche sono inoltre ripetitive, e si
osserva un certa superficialità metodologica e di approfondimento. Molto
modesto è l’Impact Factor totale (19.1). Sebbene sia apprezzabile l’attività
clinica e didattica, la produzione scientifica è complessivamente modesta.
Da quanto sopra esposto il giudizio è discreto.
Giudizio del Prof. GIANFEDERICO POSSATI
Dopo
una carriera in ambito universitario ha conseguito il titolo di Professore
Associato in Cardiochirurgia presso l’ Università di Bari. Buona l’ attività
didattica come docente in diverse scuole di specializzazione e nel corso di
laurea di Medicina e Chirurgia presso l’ Università di Foggia. L’attività
operatoria è buona.
Sulla base delle considerazioni
precedenti ritengo di esprimere un giudizio sufficientemente positivo ai fini
della presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. MICHELE TOSCANO
Il candidato su 30 lavori richiesti per la valutazione
ne presenta 27, la maggior parte pubblicati nell’ultimo decennio. Pochissimi
sono pubblicati su riviste ad alta diffusione.
I primi tre lavori trattano argomenti di chirurgia
valvolare: sulle protesi valvolari, sulla chirurgia della tricuspide e sul
trattamento della stenosi mitralica, e sono stati realizzati durante la sua
permanenza presso la chirurgia cardiaca dell’Institut Mèditerranèen de
Cardiologie di Marsiglia per cui è difficile valutare l’importanza dell’apporto
del candidato. L’esame generale della rimanente produzione scientifica mette in
evidenza una certa eterogeneità delle linee di ricerca.
In quasi la metà dei lavori si tratta di case reports
in cui si passa dalla descrizione di rari casi di tumori cardiaci primitivi o
metastatici, alla descrizione di una fistola aorto-polmonare acquisita;
dall’impianto di pacemaker in condizioni di destrocardia alla comparsa dopo un
episodio influenzale di uno pseudoaneurisma del ventricolo sinistro.
Anche in una serie di articoli sulla chirurgia
dell’aorta si notano case reports ed una carenza di apporti conclusivi con
osservazioni cliniche retrospettive, che raramente apportano contributi
migliorativi agli argomenti trattati.
In questo contesto è difficile dare un giudizio sugli
ultimi tre lavori presentati, ancora in stampa, e riguardanti l’utilizzazione
di cellule mononucleate di midollo autologhe nell’infarto del miocardio.
Dopo una lunga carriera con posizione ospedaliera
nella divisione di cardiochirurgia dell’Università di Bari, dal 1992 è
Professore associato presso questa Università.
Svolge attività didattica sul corso di Laurea in
Medicina e su varie Scuole di Specializzazione.
La sua lunga attività assistenziale è documentata.
Per la sua lunga carriera universitaria ed i suoi
titoli didattici ed assistenziali, meno per i suoi titoli scientifici, il
candidato può essere preso in preso in
considerazione nella presente valutazione comparativa.
Candidato GEROSA GINO
Giudizio del Prof. GUIDO SANI
Carriera svolta tutta in ambito universitario,prima
come dirigente medico (assistente) presso l’Istituto di Cardiochirurgia dell’Università di Verona e poi come aiuto in
quello dell’Università di Padova . In questa sede è stato chiamato come
professore associato e con questa qualifica ha ricoperto dal 2003 il ruolo di
Direttore dell’istituto di cardiochirurgia e della scuola di specializzazione
di cardiochirurgia dell’Università di Padova
e di direttore dell’U.O.C.di cardiochirurgia dell’azienda ospedaliera di
Padova. Ha frequentato e lavorato in numerose e prestigiose istituzioni internazionali.
Dichiara 998 interventi eseguiti come primo operatore. Dalle trenta
pubblicazioni presentate,tutte su riviste internazionali con alto coefficiente
di diffusione,si evince la figura di un ricercatore ben impostato che ha incentrato la sua ricerca
soprattutto al campo dei tessuti biologici da utilizzare quali sostituti
protesici in cardiochirurgia .Di
interesse gli studi sulle caratteristiche meccaniche,idrodinamiche e
strutturali delle valvole umane e porcine utilizzate in cardiochirurgia,nonché
quelli sullo sviluppo di nuovi sostituti valvolari cardiaci biologici ottenuti
mediante tecniche di ingegneria tissutale.Un ricercatore quindi di buon profilo
scientifico, che però ha limitato il suo interesse quasi esclusivamente alla
chirurgia delle patologie valvolari cardiache ed al connesso uso di sostituti
biologici.
Giudizio del Prof. ELVIO COVINO
Attività scientifica
Il candidato Gerosa presenta 30
pubblicazioni, in cui offre un buon contributo personale. Le pubblicazioni sono
pertinenti la disciplina a concorso. Gli interessi di ricerca del candidato
sono stati orientati nel tempo prima al trattamento di cardiopatie congenite complesse con
sostituti biologici (n. 16,25,27-29), quindi all'uso di tessuti biologici nel
trattamento di patologie dell'adulto valvolari e non (n. 2,8,10,12,13,18), ed
inoltre alle diverse problematiche
cardiochirurgiche relative a complicanze postoperatorie (n. 1,4,7,15,19,21,23).
In questi ambiti, la produzione del candidato appare orientata agli aspetti
investigativi sia di base che applicativi. I temi svolti sono affrontati
con rigore scientifico e adeguatezza di
discussione.
Attività didattica e assistenziale
Il candidato presenta un curriculum formativo e professionale maturato
presso
L’attività assistenziale appare di notevole livello.
L'attività didattica è caratterizzata da incarichi di docenza di
materie cardiochirurgiche in corsi di laurea breve e specialistica, nonché in
scuole di specializzazione.
Su questi elementi il candidato occupa un posto di rilievo nella
presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. PAOLO BIGLIOLI
La carriera, iniziata con ruolo ospedaliero
nell’ambito di una divisione universitaria, è continuata dall’anno 2000 con il
ruolo di Professore Associato della disciplina oggetto del presente concorso.
Il candidato ha ricoperto posizioni di responsabilità sia in ambito ospedaliero
che universitario. Ha trascorso lunghi periodo di perfezionamento presso
istituzioni estere di prestigio.
L’attività didattica è stata svolta con incarichi di
insegnamento nelle scuole di specializzazione e corsi di laurea delle
Università di Verona e Padova.
Il candidato ha coordinato un gruppo di ricerca
finalizzata a finanziamento regionale.
L’attività scientifica del candidato si è incentrata
soprattutto su aspetti di chirurgia valvolare
(2,5,8,9,10,12,18,19,21,23,25,27,28,29), Di minore interesse risultano i lavori
sulla chirurgia dei trapianti (1,4,7,11,22), la chirurgia coronarica (3,15) e
la chirurgia delle aritmie (6-14) dove gli argomenti riguardano tematiche note e di interesse scientifico
relativamente limitato. Nel suo complesso, la produzione scientifica è prevalentemente
rappresentata negli ultimi anni e spesso monotematica, e questo testimonia una
certa discontinuità temporale, nonostante un Impact Factor totale elevato
(93.1).
Giudizio del Prof. GIANFEDERICO POSSATI
Tutti i lavori
presentati dal candidato sono stati pubblicati su riviste indicizzate con IF.
La principale linea di ricerca concerne l’ impiego di tessuti quali sostituti
valvolari nelle cardiopatie congenite ed acquisite. Gli argomenti sono trattati
con grande padronanza dei temi e con rigore metodologico e quindi la produzione
scientifica in generale appare di ottimo livello. Di particolare rilevanza la
ricerca che ha dimostrato la crescita dell’ autoinnesto polmonare in rapporto
alla crescita degli operati. Da segnalare sono anche gli studi sulla valvola
polmonare quale sostituto valvolare aortico che ne sottolineano in modo
rigoroso le caratteristiche emodinamiche e strutturali.
Diverse pubblicazioni riguardano i risultai clinici di
alcuni sostituti valvolari; essi sono bene condotti e giungono in conclusioni
in accordo con la letteratura.
Regolare la carriera del candidato in ambito
universitario fino al raggiungimento del titolo di Professore Associato di
Cardiochirurgia presso l’ Università di Padova. Intensa l’ attività didattica
come docente nel Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’ Università di
Padova ed in diverse scuole di specializzazione. E dirigente di II livello
della U.O. di Cardiochirurgia dell’ Azienda Ospedaliera di Padova. Buona l’
attività operatoria.
In conclusione il candidato è una figura interessante
nel panorama cardiochirurgico nazionale e merita un giudizio ottimo ai fini
della presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. MICHELE TOSCANO
I 30 lavori presentati dal candidato per la
valutazione sono apparsi su riviste internazionali. Alcuni sono case reports.
In essi si possono identificare due linee di ricerca preminenti: quella sulla
chirurgia valvolare e quella sul trapianto di cuore.
Nel campo della chirurgia valvolare sono di interesse
gli studi sulle bioprotesi, campo in cui il Centro di cardiochirurgia di Padova
ha un lunga tradizione. Vengono valutate i risultati della valvola Biocor anche
in posizione aortica, ed una serie di valvole meccaniche soprattutto quelle
utilizzate nell’ anulus aortico piccolo.
Degni di molta evidenza sono anche i lavori
sull’intervento di Ross che riportano la valida
esperienza del candidato presso il Centro estero dove questa tecnica è
stata ideata e realizzata.
Nei lavori sul trapianto di cuore viene studiato il
meccanismo di rigetto acuto e cronico ed i parametri immunologici e non che
permettono una diagnosi precoce e ne valutano la gravità.
In ambedue questi campi le ricerche appaiono ben
condotte e correttamente discusse e
portano a risultati innovativi.
Il contributo dei suoi lavori sulla chirurgia
coronaria è modesto e limitato all’ancora irrisolto dilemma dell’intervento di
rivascolarizzazione “on” oppure “off pump”.
Nel campo del trattamento chirurgico della
fibrillazione atriale viene riportata la sua esperienza di compartecipe nel
gruppo di studio del nord-est dell’Italia.
Tra la rimanente produzione è da menzionare la
proposta di utilizzare la vena giugulare di bue nella ricostruzione del tratto
di efflusso del ventricolo destro.
Dopo una lunga carriera con posizione ospedaliera
nella divisione di cardiochirurgia dell’Università di Verona e poi in quella dell’Università di Padova,
dal 2000 è Professore associato presso questa Università. Ha diretto l’Istituto
di Cardiochirurgia dell’Università di Padova nel 2004.
Svolge attività didattica sia sul Corso di Laurea che
sulle scuole di specializzazione ed anche sul Dottorato di ricerche in scienze
cardiologiche. E’ Direttore della Scuola di specializzazione di Cardiochirurgia
della sua Università dal 2003.
Nella sua carriera assistenziale, iniziata come
assistente e poi aiuto, è dal 2003 Responsabile della U.O. di Cardiochirurgia
dell’Azienda Ospedaliera di Padova.
Dall’esame dei titoli scientifici, di carriera
didattici ed assistenziali il candidato è meritevole di essere preso in
considerazione nella presente valutazione comparativa.
Candidato GLIECA
FRANCO
Giudizio del Prof. GUIDO SANI
Ha ricoperto il ruolo di Dirigente Medico (assistente
prima ed aiuto poi) presso l’Ospedale di Udine e quindi presso la clinica
cardiochirurgica Universitaria di
Chieti. Dal 1993 è diventato prima MIUCA e poi ricercatore presso l’Università
cattolica di Roma ove dal 2004 ricopre il ruolo di professore associato. Ha
insegnato in varie scuole di specializzazione e dal 2004 è titolare
dell’insegnamento di malattie dell’apparato cardiovascolare del corso di Laurea
della facoltà di Medicina dell’Università Cattolica. Dichiara 2800 interventi
eseguiti come aiuto o primo operatore.
Presenta trenta pubblicazioni delle quali 5 su riviste italiane nelle
quali è primo nome e 25 su riviste internazionali di alto livello scientifico
nelle quali è compartecipe. Le principali linee di ricerca sono rappresentate
dall’utilizzo e studio funzionale dei condotti arteriosi con studi clinici
prospettici randomizzati di notevole interesse, dalla chirurgia coronarica a
cuore battente e dagli studi sulla riduzione del rischio neurologico durante
circolazione extracorporea. Tutti presentano spunti di originalità ed
evidenziano rigore metodologico.
Giudizio del Prof. ELVIO COVINO
Attività
scientifica
Il candidato Glieca presenta 30
pubblicazioni, in cui offre un buon contributo personale, soprattutto nei primi
anni di attività. Le pubblicazioni sono pertinenti la disciplina a concorso.
Gli interessi di ricerca del candidato sono soprattutto orientati all'ambito
del trattamento della cardiopatia ischemica, di cui esplora sia aspetti metabolici,
infiammatori, di funzione endoteliale (n. 9,16,19,21,22,24), sia aspetti
correlati alle varie tecniche chirurgiche (n. 7,8,10,11,13,14,15, 17,20,23,25-28).
In questi ambiti, la produzione del candidato appare orientata ai temi non solo
investigativi di base, ma anche applicativi. Le argomentazioni sono affrontate
con rigore scientifico e adeguatezza di discussione.
Attività didattica e assistenziale
Il candidato presenta un curriculum formativo e professionale maturato
presso
L’attività assistenziale appare di buon livello
L'attività didattica è caratterizzata da incarichi di docenza di
materie cardiochirurgiche in corsi di laurea breve e specialistica, e in scuole
di specializzazione .
Su questi elementi il candidato occupa un posto
meritevole nella presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. PAOLO BIGLIOLI
Carriera lineare, inizialmente ospedaliera, poi da
ospedaliero in ambito di clinica universitaria quindi da Professore Associato
settore MED/23 dal 2004 presso l’UCSC “Policlinico Gemelli”. Ha svolto una
lodevole attività didattica presso l’Università di Chieti e l’UCSC nelle sedi
di Roma e Campobasso. Ha trascorso un periodo di perfezionamento di quasi un
anno presso un prestigioso centro cardiochirurgico europeo.
L’attività di ricerca è solida, in linea con la scuola
di appartenenza del candidato, e sviluppa tematiche originali e di notevole
impatto specie nel campo della rivascolarizzazione coronarica mediante condotti
arteriosi (9,10,11,14,16,18,23,24,25,26,27). Tutte queste ricerche appaiono
originali, e condotte con rigore metodologico come attesta la loro
pubblicazione su riviste altamente qualificate, tanto da avere un Impact Factor
totale di 95.8.
Giudizio del Prof. GIANFEDERICO POSSATI
La produzione
scientifica del candidato concerne diversi aspetti delle discipline in concorso.
Sono individuabili alcune linee di ricerca perseguite nel tempo in modo
coerente e continuativo. In particolare esse concernono il trattamento
chirurgico della cardiopatia ischemica mediante l’ impiego di condotti
arteriosi, l’ associazione di lesioni coronariche e carotidee, le complicanze
cerebrali post-operatorie. Queste ricerche hanno una buona rilevanza
scientifica per la loro collocazione editoriale ed alcune di esse sono un punto
di riferimento nella comunità scientifica ( pervietà a distanza dell’ arteria
radiale ). Da segnalare gli studi prospettici randomizzati sulla risposta
infiammatoria al by-pass cardiopolmonare e quelli sul confronto tra l’
atriotomia sinistra convenzionale e l’ approccio settale inferiore.
Il candidato dopo una carriera di tipo ospedaliero in
ambito universitario ha conseguito il titolo di ricercatore e poi di Professore
Associato. L’ attività clinica e didattica, come docente in diverse scuole di
specializzazione, è buona. La produzione scientifica è di ottimo livello.
Pertanto ritengo che il Prof. Glieca sia un docente
maturo degno di essere preso in considerazione per la valutazione finale.
Giudizio del Prof. MICHELE TOSCANO
Dei 30 lavori della sua produzione scientifica
presentati dal candidato per la valutazione oltre il 60% trattano argomenti
molteplici di chirurgia coronarica. Le rimanenti linee di ricerche
individuabili sono quella sulla chirurgia valvolare e quella sul bypass cardiopolmonare. Buona parte della sua
produzione è pubblicata su riviste a larga diffusione.
Poco interessanti sono i primi lavori sulla chirurgia
valvolare, gli unici in cui peraltro il candidato è ricercatore principale,
mentre sono da menzionare le pubblicazioni sulla riduzione della massa
ventricolare dopo sostituzione della valvola aortica e sul confronto fra
approccio atriale sinistro ed approccio transattale nella chirurgia della
mitrale.
Nel gruppo dei lavori sulla chirurgia coronarica, in
una serie di articoli si affrontano problemi di varia natura quali: strategie
per ridurre l’incidenza di danni cerebrali in generale ed in caso di aorta
calcifica, bypass coronarico in pazienti ad alto rischio o con stenosi della
carotide, rivascolarizzazione sul territorio della coronaria destra infartuato,
in cui non si evidenziano novità significative. Sono da mettere in evidenza un
gruppo di pubblicazione su alcuni condotti arteriosi quali l’arteria radiale e
l’arteria mammaria interna scheletrizzata.
Dell’arteria radiale sono da ricordare i risultati a
lungo termine che dimostrano la buona pervietà del vaso.
Per quanto riguarda l’arteria mammaria interna
scheletrizzata si conferma che il vaso così preparato, pur presentando
indiscussi vantaggi rispetto al vaso peduncolato, non è danneggiato dalla
procedura mantenendo le sue caratteristiche funzionali e l’integrità del vaso.
In generale sfugge il criterio con cui vengono
selezionati i pazienti nei vari studi sullo stesso argomento. In essi, di volta
in volta, varia sia il numero dei pazienti che il periodo durante il quale sono
stati operati. Meraviglia anche la possibilità di poter eseguire ben 228
controlli agiografici a distanza.
Sempre nell’ambito della chirurgia coronarica è
presente un gruppo di lavori sulla chirurgia mini-invasiva che ormai appartiene
più alla storia della cardiochirurgia che alla pratica clinica.
Gli studi sulla circolazione extracorporea
normotermica confermano l’assenza di vantaggi della conduzione del bypass a
questa temperatura.
Dopo una carriera di assistente ospedaliero, dal 1993
è stato ricercatore e dal 2004 è Professore associato presso l’Università Cattolica del Sacro
Cuore.
E’ docente della disciplina sulla laurea breve in
Scienze infermieristiche e su quella per tecnici di per fusione e sulla Scuola
di specializzazione in Cardiochirurgia.
L’attività assistenziale è documentata in posizione
subapicale.
Sulla base dei titoli scientifici, di carriera,
didattici ed assistenziali il candidato può essere preso in considerazione
nella presente valutazione comparativa.
Candidato
Giudizio del Prof. GUIDO SANI
La carriera svolta tutta all’interno di struttura
universitaria prima come funzionario tecnico e poi come assistente ospedaliero
ed infine ricercatore gli ha consentito di raggiungere la posizione di
professore di 2° fascia all’interno della stessa struttura. Ha svolto attività
didattica a partire dal 1996 prevalentemente presso scuole di specializzazione.
Il suo curriculum si è arricchito di un lungo soggiorno prima come fellow di
ricerca e quindi in ambito clinico presso prestigiosi istituzioni
cardiochirurgiche statunitensi per un periodo complessivo di cinque anni.
Presenta solo 20 pubblicazioni delle quali 6 sono capitoli di libri e
Giudizio del Prof. ELVIO COVINO
Attività scientifica
Il candidato
Attività didattica e assistenziale
Il candidato presenta un curriculum formativo e professionale maturato
presso
L’attività assistenziale non appare caratterizzata da particolare
quantità e qualità.
L'attività didattica è caratterizzata da incarichi di docenza di
materie cardiochirurgiche in corsi di
laurea breve e scuole di specializzazione.
Su questi elementi il candidato occupa un posto
marginale ai fini della presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. PAOLO BIGLIOLI
Carriera universitaria progressiva e lineare a “
Da quanto sopra esposto, si
tratta di un candidato il cui giudizio può definirsi discreto.
Giudizio del Prof. GIANFEDERICO POSSATI
La produzione
scientifica presentata dal candidato concerne diversi aspetti della disciplina.
Nelle ricerche più interessanti i casi clinici descritti e le casistiche
analizzate sono rilevate presso centri statunitensi dove il candidato si è
formato. La ricerca di maggiore rilievo riguarda la patologia dell’ aorta
toracica frutto dell’ attività svolta presso il Baylor College di Houston. Da
segnalare anche i lavori sull’ assistenza cardiocircolatoria eseguiti durante
alcuni stages all’ estero. In generale le ricerche sono condotte con buona
metodologia ed indirizzate a tematiche di rilievo .Regolare la carriera del
candidato in ambito universitario. Attualmente è Professore Associato di
Cardiochirurgia presso “
Per questi motivi ritengo che Egli meriti di essere
preso in considerazione ai fini della presente valutazione comparativa
Giudizio del Prof. MICHELE TOSCANO
Il candidato ha presentato per la valutazione 20
lavori attinenti al settore oggetto della valutazione tutti in collaborazione
tranne i tre, a carattere divulgativo, nei quali è l’unico autore. E’
ricercatore principale in 3 lavori, negli altri è compartecipe.
Un buon numero di lavori riguarda la cardiopatia
ischemica nei suoi vari aspetti: urgenze postoperatorie dalla fibrillazione atriale,
funzione diastolica dopo rivascolarizzazione, rivascolarizzazione associata ad
altre procedure.
L’altra tematica di ricerca preminente riguarda la
chirurgia dell’aorta, campo di maggior applicazione del candidato. I lavori
sono il frutto del suo prolungato soggiorno
nel Centro che ha la maggior esperienza
in questo settore, il Baylor College of Medicine.
Riporta anche la sua esperienza nel campo
dell’assistenza cardiocircolatoria
mediante LVAD, anche questa frutto della sua permanenza presso il Texas
Heart Istitute.
Queste ultime ricerche sono condotte con rigore
metodologico, indirizzate a problematiche attuali e di rilievo sulle quali si
portano contributi originali ed innovativi.
Il candidato ha avuto stages in prestigiosi Centri
esteri di Cardiochirurgia ed è entrato nella carriera universitaria dal 1990.
E’ Professore Associato dal 2001. E’ Docente in numerose Scuole di
Specializzazione o Corsi di Laurea breve.
Pertanto sulla base del curriculum scientifico, dei
titoli di carriera, didattica e clinici il candidato, a mio avviso, può essere
preso in considerazione nella presente valutazione comparativa.
Candidato MARINELLI GIUSEPPE
Giudizio del Prof. GUIDO SANI
Carriera svolta tutta in ambito universitario,prima
come medico interno,poi come ricercatore e quindi fin dal 1993 come professore
associato presso la cattedra di chirurgia del cuore e dei grossi vasi
dell’università di Bologna. Ha svolto un’ intensa attività di insegnamento sia
nell’ambito del corso di laurea che in varie scuole di specializzazione. Ha
effettuato numerosi stage all’estero per sviluppare le conoscenze nell’ambito
degli interessi che da sempre ha perseguito e che sono stati:la patologia
valvolare e coronarica dell’adulto,il trapianto cardiaco e cardiopolmonare,la
chirurgia delle aritmie e la cardioprotezione.Le 30 pubblicazioni presentate
spaziano su vari aspetti della cardiochirurgia.17 sono pubblicate su riviste
internazionali con impact factor nelle quali in genere risulta essere
compartecipe e le altre sono capitoli di libri o pubblicate su riviste italiane
di scarsa rilevanza editoriale .I capitoli di libri sono per lo più su
argomenti ben codificati ed hanno quindi una valenza per lo più didattica
bibliografica.
Giudizio del Prof. ELVIO COVINO
Attività
scientifica
Il candidato Marinelli presenta
30 pubblicazioni, in cui il contributo personale appare discreto. Le
pubblicazioni sono pertinenti la disciplina a concorso. Gli interessi delle
ricerche pubblicate dal candidato sono inizialmente orientati alle diverse
patologie acquisite dell'adulto (n. 2-10), successivamente prevalentemente alle
problematiche legate al trapianto cardiaco (n. 11,13-18,21), e poi a quelle
legate alla fibrillazione atriale (n.
12,23,24,28). In questi ambiti, la produzione appare orientata agli aspetti investigativi
di base e applicativi. I temi svolti sono affrontati con rigore scientifico e adeguatezza di
discussione.
Attività didattica e assistenziale
Il candidato presenta un curriculum formativo e professionale maturato
presso
L’attività assistenziale appare svolta con continuità e di buon
livello.
L'attività didattica è caratterizzata da incarichi seminariali e
docenza di materie prettamente cardiochirurgiche
nei corso di laurea di medicina e in scuole di
specializzazione.
Su questi elementi il candidato occupa una posizione
meritevole nella presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. PAOLO BIGLIOLI
La carriera, inizialmente di tipo ospedaliero
anche se in ambito di divisione universitaria è
continuata come ricercatore universitario (1980) e come Professore
Associato (1993) della disciplina a concorso. Ha rivestito anche incarichi di
responsabilità ospedalieri, pur se non primariali. Ha trascorso diversi brevi
periodi di perfezionamento all’estero
presso ospedali di riferimento
internazionale.
L’attività didattica è stata continua e cospicua, con
incarichi di insegnamento prima presso le Scuole di Specializzazione, quindi
presso il Corso di Laurea in Medicina dell’Università di Bologna.
Per quanto riguarda l’attività di ricerca, il
candidato nelle pubblicazioni presentate ai fini del presente concorso tratta
di argomenti attuali ed importanti quali la chirurgia dei trapianti e dello scompenso
cardiaco (11,13,14,15,16,17,18,21) la terapia chirurgica delle aritmie
(12,23,24, 26,27,28), la chirurgia valvolare (3,4,22,25) ed il trattamento
simultaneo di lesioni cardiache e vascolari complesse (5,6,8,30). La produzione
scientifica è quindi lodevole, il metodo è
rigoroso, ed i risultati sono di interesse; l’Impact Factor totale è di
42.4.
Ritengo il giudizio globale del candidato sia da
ritenersi buono.
Giudizio del Prof. GIANFEDERICO POSSATI
La produzione scientifica presentata
consente di rilevare alcune linee di ricerca perseguite con costanza nel tempo
: la chirurgia dell’ aorta toracica, il trattamento combinato di lesioni
carotidee e coronariche e il trapianto cardiaco. Queste ricerche testimoniano
la maturità del candidato in quanto attraverso una diligente metodologia ed una
corretta analisi dei dati pervengono a conclusioni corrette ed interessanti. Di
particolare rilievo scientifico sono gli studi sulla fibrillazione atriale,un
argomento di particolare attualità.
Regolare la carriera del candidato in
ambito universitario. Attualmente è Professore Associato di Cardiochirurgia
nell’ Università di Bologna. Continuativa ed intensa l’ attività didattica e
clinico-assistenziale.
Pertanto ritengo di esprimere un giudizio
positivo che pone il candidato in buona evidenza ai fini della presente
valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. MICHELE TOSCANO
Nella produzione scientifica presentata dal candidato
per la valutazione si può distinguere la prima parte dei lavori, circa la metà,
in cui prevalgono articoli divulgativi pubblicati su libri o riviste
sintetiche, ed una parte più recente, certamente la più interessante,
pubblicata su riviste ad alta diffusione della disciplina.
In questo secondo gruppo si possono identificare
alcune linee di ricerca ed alcuni articoli significativi.
Un gruppo di lavori affronta una linea di ricerca
attuale rappresentata dal trattamento chirurgico della fibrillazione atriale.
In questi dopo un interessante studio morfologico su auricole di pazienti con
stenosi mitralica e fibrillazione atriale, sono state utilizzate modernissime
tecniche di ablazione, quella con microonde o quella che usa la
radiofrequenza, ed è stato eseguito un
originale confronto fra l’intervento chirurgico di Cox/Maze III e l’ablazione
mediante radiofrequenza.
In un altro gruppo di lavori vengono riportati vari
aspetti del trapianto di cuore e dell’assistenza ventricolare.
Da menzionare le ricerche sulla sostituzione valvolare
aortica nell’anziano ed il confronto fra approccio combinato o sequenziale nel
trattamento chirurgico della patologia coronarica associata a stenosi
carotidea.
Molto interessante è la più recente ricerca che
riguarda una analisi dei fattori di rischio che hanno influenzano il destino di
quasi cinquecento pazienti con dissezione aortica di tipo A.
Il candidato presenta una lunga carriera universitaria
con impegno didattico sia sul corso di laurea che sulle scuole di
specializzazione.
La sua trentennale attività assistenziale è ben
documentata.
Dall’insieme dei titoli scientifici, di carriera
didattici ed assistenziali il candidato può essere preso in considerazione
nella presente valutazione comparativa.
Candidato MERCANTI
CORRADO ARMIDO
Giudizio del Prof. GUIDO SANI
Carriera interamente universitaria svolta come
assistente incaricato e poi ordinario presso
Giudizio del Prof. ELVIO COVINO
Attività scientifica
Il candidato Mercanti presenta
24 pubblicazioni, in cui ha offerto un discreto contributo personale. Le
pubblicazioni sono pertinenti la disciplina a concorso. Gli interessi di
ricerca del candidato sono stati nel tempo orientati nell'ambito delle
cardiopatie congenite (n. 1-3), poi della cardiopatia ischemica (n.
4-6,9,11-13,16,18,19,21,22), e della somministrazione di cardioplegia (n.
14,15,20,23,24). In questi ambiti, la produzione del candidato appare
caratterizzata da interesse per aspetti sia di base che applicativi. Va notato
peraltro che la produzione scientifica presentata si interrompe ormai circa un
decennio fa.
Attività didattica e assistenziale
Il candidato presenta un curriculum formativo e professionale maturato
in ambito universitario, con incarichi assistenziali e di ricerca fino alla
posizione di professore universitario.
L’attività assistenziale appare
svolta con discontinuità.
L'attività didattica è caratterizzata da incarichi e docenza di materie cardiochirurgiche e
affini in corsi di laurea e scuole di specializzazione.
Su questi elementi il candidato occupa un posto
marginale nella valutazione comparativa in atto.
Giudizio del Prof. PAOLO BIGLIOLI
Carriera progressiva con incarichi all’inizio di tipo
ospedaliero e quindi universitario, culminata con la nomina a Professore
Associato della disciplina a concorso nel
L’attività di ricerca è rappresentata da 24
pubblicazioni a stampa sulle 30 richieste, diverse delle quali su riviste
diffuse nella comunità scientifica internazionale e riguarda diversi aspetti
della disciplina messa a concorso; i temi principalmente trattati riguardano la
chirurgia coronarica (4,5,6,9,11,12,13,17,18,19,21), le cardiopatie congenite
(1,2,3,) e la protezione
(14,15,20,23,24). E’ inoltre possibile rilevare una certa discontinuità
temporale nella attività editoriale sottoposta a giudizio del presente
concorso, dal momento che il lavoro più recente presentato dal candidato ai
fini della presente valutazione comparativa risale al 1995. Le riviste sulle
quali ha pubblicato sono ad alta notorietà tanto da procurargli un Impact
Factor totale di 61.8.
Nel complesso, si tratta di un candidato dalla
pregevole attività didattica e clinica; l’attività scientifica e l’attitudine
alla ricerca del candidato necessitano di ulteriori conferme. Da quanto sopra
esposto il giudizio sul candidato è buono ma carente sul piano scientifico.
Giudizio del Prof. GIANFEDERICO POSSATI
La produzione
scientifica del candidato consente di individuare una linea di ricerca
principale concernente alcuni aspetti della chirurgia coronarica. Gli studi
riguardano non tanto gli argomenti di tecnica operatoria, ma la vitalità , la
distribuzione delle soluzioni cardioplegiche, la disfunzione contrattile dopo
l’ intervento, le aritmie post-operatorie.
Questi studi sono stati condotti adottando
prevalentemente l’ ecocardiografia con e senza contrasto secondo protocolli
rigorosi e le conclusioni rappresentano un contributo di buon livello
scientifico. Da notare la discontinuità editoriale delle pubblicazioni.
Regolare la carriera in ambito universitario fino al
conseguimento del titolo di Professore Associato. Intensa l’ attività didattica
e clinico-assistenziale.
Pertanto ritengo di poter esprimere un giudizio
positivo sulla carriera, l’ attività didattica e scientifica.
Giudizio del Prof. MICHELE TOSCANO
Il candidato su 30 lavori richiesti per la valutazione
ne presenta solo 24 con una produzione che si ferma al 1995. Questo porta a
dedurre che da circa 10 anni egli non svolge attività di ricerca. Infatti non
risultano citati su “PubMed” lavori dell’ultimo decennio in cui compare il suo
nome. Una parte dei 24 lavori appare su riviste ad alta diffusione.
I primi tre lavori presentati trattano argomenti
riguardanti alcune cardiopatie congenite come l’atresia polmonare a setto
integro ed il ritorno venoso anomalo polmonare totale. Si tratta di ricerche di
ottimo livello realizzate presso centri londinesi di cardiochirurgia
pediatrica. Successivamente non vi sono state linee di ricerca sviluppate in
modo autonomo dal candidato né risultano pubblicazioni in questo campo, per cui
è difficile valutare l’indipendenza culturale e l’apporto autonomo che egli ha
effettivamente dato ai lavori citati.
Nel gruppo preminente di pubblicazioni sulla patologia
coronarica prevale l’utilizzazione della metodica ecocardiografica, nelle sue
varie forme, per valutare, ad esempio, la funzione ventricolare prima e dopo
by-pass o per identificare miocardio vitale.
La valutazione mediante ecocardiografia è anche
preminente nei lavori che hanno come oggetto le malattie valvolari dove viene
utilizzata per studiare le modificazioni dell’eco contrasto dopo sostituzione
mitralica e per valutare i fenomeni
ischemici a carico dei muscoli papillari della cavità ventricolare sinistra.
In ambedue i campi si tratta di studi che affrontano
problematiche prevalentemente cardiologiche in cui il ruolo del chirurgo è
chiaramente secondario ma che in una attività di ricerca integrata
medico-chirurgica portano a qualche conclusione interessante anche nel versante
chirurgico.
Presenta infine
alcuni lavori che riguardano diversi
aspetti della protezione in
cardiochirurgia. Degni di menzione sono quelli sulla distribuzione delle
soluzioni cardioplegiche, le sue alterazioni e le metodiche utilizzate per
valutarle. In questi i risultati sono ben presentati e sono discussi con
criticismo ed oggettività.
Il candidato presenta una lunga carriera universitaria
che lo ha portato, dopo alcuni stages all’estero, alla posizione di Professore
associato prima presso l’Univerità di Roma “
La sua attività didattica rispecchia la sua presenza
nell’università con numerosi insegnamenti sia sui corsi di Laurea che
sulle Scuole di specializzazione.
Nella sua attività assistenziale egli è stato per molti
anni assistente e poi dirigente di I° livello e poi primario o dirigente di II°
livello prima presso l’ Ospedale Policlinico Umberto I° di Roma e poi presso
una Casa di Cura convenzionata con l’Università di Firenze. Dal 2002 non
dichiara alcuna attività assistenziale, che risulta quindi interrotta.
Dall’esame dei titoli scientifici, accademici,
didattici (ed assistenziali) il candidato, fermo restando le perplessità che
desta l’interruzione degli interessi scientifici degli ultimi 10 anni, può
essere preso in considerazione nella presente valutazione comparativa.
Candidato MIRALDI FABIO
Giudizio del Prof. GUIDO SANI
Carriera svolta tutta all’interno di strutture
universitarie ove ha ricoperto prima il ruolo di dirigente medico presso
l’università di Siena e successivamente quello di ricercatore e poi professore
associato presso l’università di Roma
Giudizio del Prof. ELVIO COVINO
Attività scientifica.
Il candidato Miraldi presenta 30
pubblicazioni tutte congrue e pertinenti la disciplina a concorso, in cui offre
un buon contributo personale. Dall'esame analitico si evince una progressiva
maturazione dell'interesse per la ricerca scientifica, supportata da un buon
rigore metodologico. Il settore della disciplina cardiochirurgica preminente è
quello della interrelazioni tra patologie cardiache e fattori patogeni o
protettivi (n. 2-4,8,14,16,29). Un ampio capitolo della sua ricerca è
rappresentato dallo studio di nuovi presidi, metodologici o farmacologici, da
applicare nel trattamento chirurgico delle cardiopatie (n.
7,17,18,19,21,26,27,30) con suggerimenti terapeutici interessanti. Inoltre, il
candidato ha approfondito le problematiche della rivascolarizzazione
arteriosa(n. 21,28), e della patologia
aortica (n. 9,12,13). In questi lavori si percepiscono la buona conoscenza
della letteratura, la maturità e l' equilibrio nella discussione dei risultati.
Attività didattica e assistenziale
Il candidato presenta un curriculum formativo e professionale maturato
in ambito universitario, rivestendo incarichi di responsabilità, fino alla
posizione di professore associato.
L’attività assistenziale appare continua e di buon livello.
L'attività didattica è presente, con insegnamenti di Cardiochirurgia
nei corsi di laurea e in Scuole di
Specializzazione .
Su questi elementi il candidato occupa un posto
meritevole nella valutazione comparativa in atto.
Giudizio del Prof.. PAOLO BIGLIOLI
Carriera progressiva, prima come dirigente medico
ospedaliero, poi come Ricercatore Universitario e Professore Associato in
Cardiochirurgia. Ha trascorso poco meno di due anni nel Regno Unito in
istituzioni note internazionalmente per l’attività di cardiochirurgia
pediatrica.
Ha partecipato come responsabile della parte
scientifica e finanziaria in un progetto MURST attinente alla disciplina a
concorso, anche se è da sottolineare come tale progetto MURST non abbia dato
luogo a pubblicazioniu scientifiche degne di nota, perlomeno nelle 30
presentate dal candidato ai fini del presente concorso.
Dalla attenta analisi dell’attività pubblicativa si
rileva un buon interesse scientifico del candidato pur in assenza di linee di
ricerca consistenti perseguite con continuità temporale. L’Impact Factor totale
è di 29.9.
Il candidato, anche se in generale denota una buona
preparazione, necessita di un’ulterirore maturazione specie nell’attività di
ricerca, intesa come qualità dei lavori pubblicati.
Il giudizio, da quanto sopra menzionato, può ritenersi
buono.
Giudizio del Prof. GIANFEDERICO POSSATI
La produzione scientifica del candidato
riguarda diversi aspetti delle discipline in concorso. Essa è caratterizzata da
rigore metodologico sopratutto nelle ricerche inerenti le materie di base
strettamente collegate a tematiche cardiochirurgiche.Tra i contributi clinici
meritano una particolare menzionagli studi sull’ impiego dei condotti arteriosi
nella chirurgia coronarica e sulla cardioplegia ematica intermittente.
Regolare la carriera del candidato in
ambito universitario. Attualmente è Professore Associato di Cardiochirurgia
nell’ Università “
In conclusione il profilo del candidato
sotto l’ aspetto didattico, clinico e scientifico è buono e tale da consentire
un giudizio positivo nella presente valutazione.
Giudizio del Prof. MICHELE TOSCANO
I 30 lavori presentati del candidato sono attinenti al
settore oggetto della valutazione. Una buona parte appare su riviste
prestigiose ad alta diffusione. La sua produzione scientifica riguarda
tematiche attuali della cardiochirurgia nei campi della protezione miocardica,
della chirurgia coronarica, delle patologie dell’aorta, del bypass
cardiopolmonare, delle cardiopatie congenite.
Nel campo della protezione miocardica i principali e
più originali temi della produzione sono rappresentati dall’uso della
cardioplegia calda retrograda nella chirurgia coronarica ed in quella
valvolare; particolarmente originali sono gli studi sperimentali sull’uso della
emoglobina bovina nelle soluzioni cardioplegiche.
Fra le ricerche sulla chirurgia delle coronarie sono
da menzionare gli studi sull’uso dei condotti arteriosi ed i risultati della
plastica chirurgica degli osti coronarici.
I lavori sulla patologia dell’aorta riguardano l’uso
di endoprotesi nelle dissezioni di tipo B ed il trattamento delle complicanze
dell’arco aortico durante l’esecuzione di queste procedure.
Nel campo delle cardiopatie congenite, degni di
particolare rilievo appaiono gli studi
sull’autograft polmonare, studi condotti con approccio interdisciplinare
medico-chirurgico che dimostrano la capacità del candidato a coordinare gruppi
di ricerca.
I lavori sono significativi sotto l’aspetto
qualitativo sono condotti con rigore metodologico ed indirizzati a
problematiche attuali e di rilievo sulle quali il candidato porta contributi
originali e innovativi. Il candidato si configura come una personalità
scientifica matura.
La carriera del candidato presenta stages presso
prestigiosi Centri di Cardiochirurgia pediatrica inglesi ed in particolare
l’Hospital For Sick Children di Londra, la posizione di dirigente di I° livello
presso il Centro di Cardiochirurgia dell’Università di Siena, la posizione di
ricercatore prima e di Professore associato dal 2001 presso l’Università di
Roma “
E’ docente sul Corso di Laurea specialistica in
Medicina, su numerose Scuole di Specializzazione, sul corso di Laurea in
Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare con
funzione di Presidente del corso e sul Master in Area critica. E’ vicedirettore
della Scuola di Specializzazione di Cardiochirurgia della sua Università.
La sua posizione assistenziale è adeguata al suo
titolo accademico. Dichiara una valida attività operatoria sia nel campo della
cardiochirurgia dell’adulto che in quella pediatrica.
Pertanto, sulla
base del curriculum scientifico, della carriera accademica, dei titoli
didattici e di quelli assistenziali il candidato merita di essere preso in
considerazione per l’idoneità nella presente valutazione comparativa.
Candidato PAPALIA UGO
Giudizio del Prof.. GUIDO SANI
Il candidato ha svolto il suo iter formativo
professionale dal 1973 ad oggi continuativamente presso l’Istituto di chirurgia
del cuore e dei grossi vasi dell’Università di Roma
Giudizio del Prof.. ELVIO COVINO
Attività scientifica
Il candidato Papalia presenta 30
pubblicazioni, in cui appare offrire un discreto contributo personale. Le
pubblicazioni sono pertinenti la disciplina a concorso. Gli interessi di
ricerca del candidato sono soprattutto orientati all'ambito del trapianto
cardiaco (n. 5,7,10,12,14,17,19,20,23-25); argomenti vari caratterizzano la
restante produzione. I temi svolti sono affrontati con sufficiente rigore
scientifico e adeguatezza di discussione; si nota una ridotta tensione
investigativa negli anni più recenti.
Attività didattica e assistenziale
Il candidato presenta un curriculum formativo e professionale maturato in ambiente cardiochirurgico universitario, in cui ha rivestito e riveste
incarichi assistenziali di responsabilità fino alla posizione di professore
associato.
L’attività assistenziale appare discreta.
L'attività didattica dichiarata nel curriculum, presenta incarichi di
docenza in corsi di laurea e di scuole di specializzazione.
Su questi elementi il candidato occupa un posto
marginale nella presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. PAOLO BIGLIOLI
Carriera lunga e progressiva fino al conseguimento del
titolo di Professore Associato in Chirurgia Cardiaca. Ha svolto ruoli di rilevo
sia sul fronte ospedaliero (Direttore di U.O dal 2004) che su quello
universitario (Direttore di Istituto dal 2002). Come background formativo, ha
trascorso tre anni presso una importante struttura ospedaliera londinese.
Non documenta il coordinamento di gruppi di ricerca.
Giudizio del Prof. GIANFEDERICO POSSATI
Le
pubblicazioni presentate dal candidato hanno una buona rilevanza scientifica per
la loro collocazione editoriale.
Una grande parte della produzione scientifica concerne
ricerche sperimentali e cliniche sul cuore artificiale ed il trapianto
cardiaco. In questi studi vengono affrontate per lo più tematiche collaterali
di tipo biologico, tecnobiomedico e clinico. Questi studi sono condotti con una
buona metodologia e con una corretta impostazione dell’ analisi dei risultati
ed in alcuni di essi si perviene a conclusioni originali.
In altri campi della chirurgia sono trattati in modo
approfondito alcuni temi specifici; in particolare per quanto concerne la
cardiopatia ischemica sono da segnalare gli studi sui fattori di rischio di
mortalità precoce dopo intervento di by-pass aortocoronarico e sulle strategie
operatorie in caso di associazione di aterosclerosi coronarica e carotidea.
Tematiche affrontate con rigore metodologico. Gli studi sulla protezione ed uno sulla ablazione di vie accessorie si
caratterizzano per la corretta impostazione.
Il candidato presenta una regolare carriera
universitaria ( attualmente è Professore Associato ), un’ ottima attività
didattica ed una buona produzione scientifica che lo qualifica come un docente
impegnato. Per quanto riguarda l’ attività clinica, non si evince dalla
documentazione presentata il suo impegno nell’ attività routinaria di chirurgia
cardiaca, ma solo quello sull’ attività trapiantologica del cuore.
Quindi ritengo che abbia un buon profilo e sia
meritevole di essere preso in considerazione per la valutazione finale.
Giudizio del Prof. MICHELE TOSCANO
I 30 lavori scientifici presentati dal candidato sono
stati pubblicati nell’arco di quasi un trentennio. Alcuni sono “case report”.
Una parte appare su riviste ad alta diffusione.
Gli ambiti di interesse del candidato sono
principalmente rivolti al trapianto cardiaco di cui si affrontano per lo più
problemi non chirurgici (ad esempio le modificazioni della pressione arteriosa
o i disordini sessuali post-trapianto) e mettono in evidenza un grosso lavoro
di equipe. Sono in particolare da segnalare nuove metodiche non invasive della
diagnosi di rigetto e l’impiego post-operatorio della fotoferesi e gli studi
della malattia vascolare del graft.
Fra le altre pubblicazioni, per lo più su argomenti
isolati, meritano menzione per l’originalità dei temi trattati gli studi
sull’ischemia da dissezione aortica per
coinvolgimento dell’origine vasi coronarici e quelli sperimentali sulla
protezione di muscolo atriale isolato in vitro.
La lunga carriera del candidato, oltre ad importanti
esperienze in ospedali esteri, presenta varie posizioni accademiche, fino alla
posizione di Professore associato dal 1985.
Nell’ultimo ventennio ha svolto e svolge ancora oggi
attività didattica sia sul Corso di Laurea
specialistica che su numerose Scuole di Specializzazione e sul Corso di
Laurea in Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione
Cardiovascolare di cui è stato Presidente pro tempore. E’ stato per un triennio
Direttore dell’Istituto del Cuore e Grossi Vasi dell’Università di Roma “
La sua posizione assistenziale attuale è quella di
Dirigente di II livello non nel campo della cardiochirurgia. La sua attività
operatoria è stata limitata al solo
trapianto di cuore ed, iniziata nel 1986, è stata interrotta fin dal 1999.
Pertanto sulla base delle pubblicazioni presentate,
della sua lunga carriera, dell’attività didattica e della attività clinica il
candidato può essere preso in considerazione nella valutazione comparativa
prevista dal presente concorso.
Candidato POLVANI GIANLUCA
Giudizio del Prof. GUIDO SANI
Carriera svolta tutta all’interno della Cattedra di
Cardiochirurgia dell’Università di Milano ove dopo la prima formazione,ha
ricoperto il ruolo prima di ricercatore
e successivamente quello di professore associato. E’ stato titolare di corsi di
insegnamento alla scuola di specializzazione in Cardiologia e Cardiochirurgia.
E’ titolare dell’insegnamento di chirurgia toracica I e II per il corso di
Laurea in Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e per fusione
cardiovascolare.E’ membro di numerose società e comitati scientifici in
particolare del ‘’Board of European Association of tissue Bank’’ e consulente
del Ministero della salute per il programma nazionale ‘’banking dei tessuti
cardiovascolari’’. Dichiara oltre 2100 interventi cardiochirurgici eseguiti in
prima persona. Dall’esame delle 30 pubblicazioni, tutte su riviste
internazionale ad alto indice, si evince la figura di un ricercatore completo
che sfruttando la possibilità di finanziamenti per ricerca finalizzata,ha
affrontato con rigore metodologico vari temi sia clinico-chirurgici che di
fisiologia e metabolismo del tessuto miocardio.
Di sicuro interesse sono gli studi relativi ai sostituti biologici stented e stentless e quelli sugli
omoinnesti cardiaci e vascolari. In questi ultimi si affrontano i problemi
relativi ai protocolli operativi, al banking, alle indicazioni all’uso clinico,
alla vitalità cellulare ed alle caratteristiche immunologiche.Ben strutturati e
razionalmente condotti sono gli studi sui meccanismi molecolari e genetici
responsabili del danno endoteliale miocardico.
Giudizio del Prof. ELVIO COVINO
Attività
scientifica
Il candidato Polvani presenta 30
pubblicazioni, in cui offre un buon contributo personale. Le pubblicazioni sono
pertinenti la disciplina a concorso. Gli interessi di ricerca del candidato
sono vari; preminenti sono l'interesse per l'ambito farmacologico-metabolico
(n. 1-3,5,10,16,17,20,21,30), e per la
funzione endoteliale (n. 15-17); per gli aspetti infettivi (n. 26,28); per i
risultati delle protesi biologiche (n. 7,8,29); per patologie rare cardiache e
non (n. 4,18,22,25); per varie patologie cardiochirurgiche (n. restanti). In
questi ambiti, la produzione del candidato appare a volte orientata agli
aspetti investigativi di base, altre volte a quelli applicativi. I temi svolti
sono affrontati con rigore scientifico e
adeguatezza di discussione.
Attività didattica e assistenziale
Il candidato presenta un curriculum formativo e professionale maturato
presso
L’attività assistenziale appare di buono livello, e caratterizzata
anche da iniziative ad ampio raggio.
L'attività didattica è caratterizzata da incarichi di docenza di
materie prettamente cardiochirurgiche in
corsi di laurea e scuole di specializzazione, svolti anche secondo la moderna
metodologia tutoriale.
Su questi elementi il candidato occupa un posto
rilevante nella presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. PAOLO BIGLIOLI
Il candidato ha svolto la propria carriera sempre in
ambito universitario, con un curriculum regolare e progressivo, iniziata come
ricercatore universitario nel 1994 e culminata nel 2002 con il conseguimento
del titolo di Professore Associato nella disciplina in oggetto del presente
concorso. L’attività didattica è stata ampia, varia e copiosa, con numerosi
incarichi di insegnamento nelle Scuole di Specializzazione, Scuole a fini
speciali e Corsi di Laurea dell’Università di Milano. Il candidato ha in oltre
trascorso un anno di perfezionamento in un importante istituzione universitaria
francese.
Intensa e meritevole l’attività operatoria riportata
dal candidato, con oltre 2100 interventi come primo operatore, dove spiccano
gli interventi di chirurgia coronarica off-pump e quelli inerenti la
ricostruzione del tratto della via di efflusso del ventricolo sinistro.
L’attività di ricerca presentata, riconosciuta con fondi del Ministero della Sanità, della Regione Lombardia e fondo Internazionali di Ricerca, è rappresentata da 30 pubblicazioni su autorevoli riviste del settore cardiochirurgico e cardiologico; le tematiche trattate riguardano prevalentemente la chirurgia valvolare (7,8,14,15,26,28), la chirurgia coronarica (6,10,11,12,13,27), la fisiopatologia cardiovascolare con paticolare attenzione all’ischemia-riperfusione (1,2,3,5,10,15,16,17,20,21,30), e la chirurgia aortica (19,23,24,26). In tre di queste pubblicazioni il candidato compare come primo autore, in una come ultimo autore, mentre nelle altre risulta come compartecipe della ricerca. Tutte le 30 pubblicazioni presentate hanno un Impact Factor, per un Impact Factor totale del candidato di 77,8. Le ricerche sono condotte con grande serietà e con metodologia rigorosa ed i risultati ottenuti sono discussi con razionalità e competenza.
Il candidato è un docente, ricercatore e clinico
completo e di altissimo livello; il curriculum dimostra una crescita lineare di
uno studioso che ha raggiunto la piena autonomia e la completa maturità ai fini
del presente concorso. Da quanto sopra detto il giudizio sul candidato in
oggetto è eccellente.
Giudizio del Prof. GIANFEDERICO POSSATI
Regolare la carriera in ambito
universitario sino al conseguimento del titolo di Professore Associato di
Cardiochirurgia presso l’ Università di Milano. Intensa l’ attività didattica
come docente in diverse scuole di specializzazione. L’ attività operatoria
dichiarata è rilevante.
Ritengo pertanto che il candidato sia un
eccellente ricercatore che lo pone in grande evidenza ai fini della presente
valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. MICHELE TOSCANO
La produzione scientifica del candidato, che appare su
riviste a larga diffusione, è caratterizzata da una molteplicità dei campi di
interesse.
Nel campo della chirurgia coronarica ha partecipato
alla stesura di due review, una sui dati pubblicati in letteratura per un
confronto fra bypass con e senza
circolazione extracorporea e l’altra sul ruolo dell’arteria radiale nella
chirurgia coronarica ed all’invio di una lettera all’editore sul bypass a cuore
battente nei pazienti ad alto rischio. Fra gli altri lavori sull’argomento ha
studiato l’azione vasodilatativa degli estrogeni su mammarie impiantate in
donne in menopausa, senza evidenziare il vantaggio rispetto ai farmaci
vasodilatatori di uso corrente ( che non hanno gli effetti negativi
dell’ormone) e la qualità della vita dopo MIDCAB.
Tre articoli trattano argomenti di chirurgia valvolare
e fra questi degni di rilievo è il lavoro sui risultati a distanza di una
valvola stentless, in cui peraltro è ricercatore principale, condotto con buona
metodologia ed oggettività.
In un articolo è riportata l’esperienza dell’istituzione
in cui lavora nel campo della dissezione aortica ed in un case report riassume due pazienti con aneurismi
dell’aorta addominale post dissezione.
In alcuni articoli affronta il problema dell’integrità
biologica delle cellule endoteliali e dei graft sottoposti a preservazione,
ricerche condotte in un laboratorio farmacologico molto sofisticato e che però
non chiariscono il vantaggio rappresentato dall’integrità funzionale
dell’endotelio rispetto allo svantaggio
del mantenimento della proprietà antigeniche dei graft.
In tre case reports (due ripetuti: n. 18 e 24) tratta
di alcuni tumori a localizzazione cardiaca.
Il resto della produzione scientifica tratta argomenti
di farmacologia cardiovascolare o di chirurgia vascolare, non specifici nelle
discipline oggetto della presente valutazione.
Dopo un anno di esperienza all’estero, la carriera del
candidato ha rispettato tutte le tappe della vita accademica occupando prima la
posizione di ricercatore e poi quella di professore associato.
La sua didattica prevalente si è svolta nelle Scuole
di Specializzazione.
L’attività assistenziale è stata sempre svolta in
posizione sub apicale ed adeguata alle posizioni accademiche occupate. Dichiara
di aver eseguito come primo operatore oltre 2000 interventi.
Sulla base dei titoli scientifici e di carriera,
didattici e assistenziali esaminati il candidato può essere preso in
considerazione nella presente valutazione comparativa.
Candidato STELLIN GIOVANNI
Giudizio del Prof. GUIDO SANI
Il candidato ha iniziato la sua formazione presso
Giudizio del Prof. ELVIO COVINO
Attività scientifica
Il candidato Stellin presenta 30
pubblicazioni, in cui offre un notevole contributo personale. Le pubblicazioni
sono pertinenti la disciplina a concorso. Gli interessi di ricerca del
candidato sono esclusivamente orientati all'ambito delle cardiopatie congenite,
con particolare riguardo alle malformazioni complesse. In questi ambiti, la
produzione del candidato appare orientata agli aspetti sia diagnostici che
terapeutici. I temi svolti sono affrontati con
rigore scientifico e adeguatezza di discussione.
Attività didattica e assistenziale
Il candidato presenta un curriculum formativo e professionale maturato
in ambienti cardiochirurgici
universitari, con incarichi assistenziali e di ricerca di tutto rilievo,
fino alla posizione di professore associato.
L’attività assistenziale appare di buon livello.
L'attività didattica è caratterizzata da incarichi di docenza di materie prettamente cardiochirurgiche in corsi di
laurea e scuole di specializzazione.
Su questi
elementi il candidato occupa una posizione di rilievo nella presente
valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. PAOLO BIGLIOLI
Lunga e lodevole attività formativa svolta presso
Istituzioni estere, quindi progressivo curriculum dapprima ospedaliero quindi
universitario presso l’Istituto di Chirurgia Cardiovascolare dell’Università di
Padova. Dal
L’attività scientifica del candidato è rappresentata da
30 pubblicazioni scientifiche attinenti al settore scientifico-disciplinare
oggetto del presente concorso. La produzione scientifica selezionata dal
candidato è rappresentata da trenta pubblicazioni a stampa su riviste cardiochirurgiche
e cardiologiche internazionali ampiamente diffuse. Le tematiche trattate sono
tutte riferibili all’ambito delle cardiopatie congenite, con particolare
riguardo alle patologie mitraliche congenite (2,9,11,22), al Fallot (16,19), al
canale atrio-ventricolare (6,17,18,25,) al ventricolo unico (24,26), ed alla
procedura di Fontan (8,20,24). In diciassette di queste trenta pubblicazioni il
candidato compare come primo autore, mentre nelle altre risulta come
compartecipe della ricerca. L’insieme
dei lavori presentati, pubblicati su riviste a buona collocazione editoriale,
così come testimoniato dall’Impact Factor del candidato (70.8), fa trasparire peraltro uno sviluppo culturale
e clinico a carattere prevalentemente monotematico, incentrato solo su
problematiche di cardiochirurgia pediatrica.
Ritengo pertanto che il giudizio sul candidato sia da
ritenersi buono.
Giudizio del Prof. GIANFEDERICO POSSATI
Tutti i lavori
presentati dal candidato sono stati pubblicati in riviste indicizzate con IF.
Essi sono inerenti a temi collegati con le cardiopatie congenite. Si tratta di
ricerche condotte con grande rigore metodologico, Meritano particolare
menzione, per il loro valore scientifico, quelle sul trattamento chirurgico del
canale atrio-ventricolare,dell’ atresia della tricuspide, del ventricolo destro
a doppia uscita e sull’ intervento di Fontan. Non si evidenziano tuttavia altri
campi di ricerca se non quelli inerenti le cardiopatie congenite.
Il candidato presenta una regolare carriera universitaria
ed attualmente come Professore Associato è direttore della U.O. autonoma di
Cardiochirurgia Pediatrica dell’ Università di Padova. Intensa l’ attività
didattica come docente in diverse scuole di specializzazione. Lodevole l’
attività clinica ed assistenziale.
In conclusione il candidato appare una figura
importante nel settore della cardiochirurgia pediatrica sul quale ritengo di
esprimere un giudizio ottimo ai fini della presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. MICHELE TOSCANO
I 30 lavori presentati dal candidato per la
valutazione, quasi tutti pubblicati su riviste a larga diffusione, sono
polarizzati nel campo delle cardiopatie congenite. In oltre la metà è
ricercatore principale. Alcuni sono case reports.
Una parte degli studi è stata eseguita presso centri
cardiochirurgici stranieri dove ha trascorso lunghi periodi.
Nella sua produzione si possono identificare le linee
di ricerca sul cuore sinistro ipoplasico, sul canale atrioventricolare
completo, sulle tecniche chirurgiche conservative della valvola mitrale e
quella sugli interventi di derivazione atrio-polmonare.
Lo studio sul cuore sinistro ipoplasico ha
rappresentato un punto di partenza basilare nel trattamento di questa
cardiopatia.
Fra gli articoli sul canale atrio-ventricolare sono da
menzionare quelle sulla correzione nei primi mesi di vita in cui si conferma
che la correzione precoce rappresenta l’approccio ideale per questa cardiopatia in quanto la mortalità
è più bassa rispetto a quelli trattati più tardivamente, così come è più bassa
anche la recidiva dell’insufficienza della valvola atrio ventricolare sinistra.
Nel campo delle malformazioni congenite della valvola
mitrale, interessanti sono le ricerche sulla ricostruzione della valvola in cui
si conferma che la chirurgia ricostruttiva della valvola mitrale può portare ad
una continenza della valvola anche in casi di grave alterazione e quindi deve
essere sempre tentata per evitare gli svantaggi di una protesi valvolare.
Nell’applicazione dell’intervento di Fontan si dimostra
che questa tecnica può essere applicata ad altre cardiopatie complesse oltre
all’atresia della tricuspide e della
polmonare ad un rischio basso e con buoni risultati.
Tutti gli articoli sono caratterizzati da una corretta
metodologia e da una oggettiva valutazione dei risultati.
Nella sua carriera si mette in evidenza che, dopo una
permanenza in vari centri esteri all’avanguardia nel trattamento delle
cardiopatie congenite, è ricercatore dal 1980 e professore associato dal 2001
presso l’Università di Padova.
E’ docente in varie scuole di specializzazione.
Dal 2002 dirige l’Unità Operativa Complessa di
Cardiochirurgia Pediatrica dell’ Università di Padova.
Dall’esame di titoli scientifici, di carriera,
didattici ed assistenziali il candidato è meritevole di essere preso in
considerazione nelle presente valutazione comparativa.
Candidato TEODORI GIOVANNI
Giudizio del Prof. GUIDO SANI
Il candidato ha svolto il suo iter formativo prima
presso strutture private accreditate e poi presso istituzioni universitarie(Univ.Chieti,
Roma
Giudizio del Prof. ELVIO COVINO
Attività scientifica
Il candidato Teodori presenta 30
pubblicazioni, in cui offre un buon contributo personale. Le pubblicazioni sono
pertinenti la disciplina a concorso. Gli interessi di ricerca del candidato
sono soprattutto orientati all'ambito della chirurgia coronarica, con
investigazioni riguardanti specialmente la rivascolarizzazione arteriosa e le
tecniche mini-invasive (23 lavori: n. 1-3,5-9,11-24,27). Alcune pubblicazioni
di anni non recenti mostrano interesse per la chirurgia aortica (n. 26,28-30),
altri per aspetti farmacologici o metabolici (n. 4,10,25). In questi ambiti, la
produzione del candidato appare caratterizzata da aspetti investigativi sviluppati in equipe,
con ampia capacità collaborativa. I temi svolti sono affrontati con rigore scientifico e adeguatezza di
discussione.
Attività didattica e assistenziale
Il candidato presenta un curriculum formativo e professionale maturato
in ambienti cardiochirurgici universitari e non, con incarichi assistenziali di
responsabilità, anche se non in posizioni universitarie.
L’attività assistenziale appare discreta.
L'attività didattica è caratterizzata da incarichi di docenza di
materie cardiochirurgiche in scuole di specializzazione universitarie.
Su questi elementi il candidato occupa un
posto meritevole nella presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. PAOLO BIGLIOLI
Carriera continuativa sempre in ambito ospedaliero,
culminata nel 2004 con la nomina a resposabile di U.O. complessa. Ha trascorso
circa 6 anni di perfezionamento in Francia, a Suresnes sotto la guida del Prof.
Guilmet. L’attività didattica è stata svolta solo in qualità di docente a
contratto presso Scuole di specializzazione di diversi atenei. La produzione
scientifica selezionata dal candidato è rappresentata da trenta pubblicazioni a
stampa su riviste ampiamente diffuse nella comunità scientifica internazionale.
Il candidato nelle pubblicazioni tratta prevalentemente temi attinenti alla
terapia chirurgica della malattia coronarica, sviluppata principalmente negli
aspetti della chirurgia con condotti arteriosi (2,7,8,9,12,15,16,20,21,24,) e
nella chirurgia off-pump (13,14,16,18,19,22,23,). Sono inoltre trattati in
minor misura argomenti di chirurgia dell’aorta toracica (26,28,29,30) e di protezione e cerebrale (25, 26). In nessuna di queste
trenta pubblicazioni il candidato compare come primo o ultimo autore,
risultando sempre solo come compartecipe della ricerca. Molti di questi lavori
sono in compartecipazione con il candidato Di Gianmarco. Tutte le 30
pubblicazioni hanno un Impact Factor, per un Impact Factor totale del candidato
di 83,3.
Si tratta quindi di un candidato dalle solide basi
cliniche, che deve maturare ancora la propria autonomia da un punto di vista
scientifico e didattico. Il quadro complessivo ai fini del presente concorso da
quanto è emerso è buono.
Giudizio del Prof. GIANFEDERICO POSSATI
Tutti i lavori presentati dal candidato
sono stati pubblicati su riviste indicizzata con IF. La principale linea di
ricerca perseguita con continuità nel tempo è la chirurgia coronarica, indagata
in molteplici aspetti secondo la tradizione della Scuola a cui appartiene. In
circa 20 di questi lavori è coautore insieme ad un altro candidato, il Prof..
Gabriele Di Giammarco. Questa produzione scientifica si rivolge, con criteri di
innovazione, originalità e approfondimento verso alcuni fondamentali capitoli
della disciplina. I lavori sull’ uso dei condotti compositi sono stati condotti
su consistenti casistiche cliniche e completati rigorosamente con controlli
clinico-strumentali. Le ricerche sulla chirurgia mini-invasiva basate su una
vasta casistica sono state citate ampiamente nella letteratura internazionale.
Queste ricerche hanno aperto la strada allo sviluppo della
rivascolarizzazione a cuore battente. Da
segnalare gli studi sulla cardioplegia ematica intermittente che hanno
codificato un sistema di protezione
secondo un protocollo ben studiato e precisato.Tali ricerche hanno
portato molti centri alla adozione sistematica di tali tecniche. Un'altra linea
di ricerca concerne la patologia dell’ aorta toracica analizzando l’ esperienza
del centro medico-chirurgico Foch di Parigi che ha frequentato all’ inizio
della sua carriera.
Il candidato ha svolto la sua carriera in
ambito universitario senza però conseguire alcun titolo universitario. Come
professore a contratto ha svolto una buona attività didattica in diverse scuole
di specializzazione. Ottima la sua attività operatoria per numero e tipologia
di interventi. Attualmente è dirigente di II livello della struttura complessa
di cardiochirurgia presso l’ Ospedale Civile di Novara.
In conclusione il mio giudizio sul
candidato è ottimo e ritengo che debba essere preso in considerazione ai fini
della presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. MICHELE TOSCANO
La maggior parte della produzione scientifica del candidato,
tutta pubblicata su riviste a larga diffusione della nostra disciplina, verte
sulla chirurgia coronarica ed in circa 2/3 dei lavori presentati per la
valutazione è presente il nome di un altro candidato, Gabriele Di Giammarco,
ambedue compartecipi in tutte queste ricerche.
Un gruppo di lavori ha come oggetto una serie di
pazienti trattati nel periodo 1996-99 con rivascolarizzazione mediante tecnica mini-invasiva, tecnica
applicata per la prima volta presso l’Università di Siena ed ormai eccezionalmente
utilizzata perché non permette una rivascolarizzazione completa nei pazienti
multivasali, mentre nelle lesioni singole la procedura standard è
l’angioplastica coronarica.
Un altro gruppo importante e significativo di
pubblicazioni riguarda la chirurgia coronarica senza l’uso del bypass
cardiopolmonare. Dopo qualche incertezza ed equivocità dei risultati iniziali
(n. 11), nei lavori successivi vengono messe a confronto vantaggi, svantaggi e
similarità delle due tecniche “on” ed “off pump”, per sostenere con una
metodologia, questa volta valida, che nei pazienti trattati “off pump” la
mortalità e la morbilità sono più basse mentre i risultati a distanza sono
sovrapponibili.
In un altro gruppo di lavori su questo argomento,
quello sull’uso dei condotti arteriosi rappresentati non solo dall’arteria
mammaria, ma anche da condotti alternativi quali l’arteria radiale o la
epigastrica inferiore, vengono presentati anche i risultati a distanza. Alla luce di questi risultati si possono
giustificare le conclusioni che suggeriscono una loro utilizzazione quando si vuole eseguire una
riperfusione tutta arteriosa.
Nei rimanenti lavori sulla chirurgia coronarica
vengono affrontati altri aspetti importanti di questa attività quali il
trasferimento precoce del paziente dalla terapia intensiva, i reinterventi,
l’effetto della manipolazione aortica sui danni cerebrali e del diabete sui
risultati a distanza, con considerazioni che hanno ulteriormente contribuito
alla progressione delle conoscenze in questo settore della cardiochirurgia.
Degli altri lavori in cui non è presente il nome del
dott. Di Giammarco, sono da mettere in evidenza quelli molto originali sulla
protezione cerebrale durante chirurgia dell’arco aortico condotti presso il
Centre Hospital- Universitarie Foch, Paris Ouest, che oggi sono riconosciuti
come una pietra miliare in questo campo di attualità nella chirurgia
dell’aorta. Dopo una permanenza di ben 6 anni con borsa di studio del Ministero
della Pubblica Istruzione presso questa Università di Parigi, ha prestato
servizio, anche se con posizione ospedaliera, nella Divisione di
Cardiochirurgia dell’Università di Chieti, nella Divisione di Cardiochirurgia
della II Facoltà di Medicina dell’Università di Roma “
Ha svolto e svolge come professore a contratto
attività didattica presso le Scuole di specializzazione in Cardiochirurgia
delle Università di Firenze, Chieti, Roma
“
Ha superato con giudizio positivo unanime la prova
didattica che lo qualifica al livello di Professore associato.
Nella sua attività professionale ha effettuato come 1°
operatore oltre 2500 interventi con tecniche particolarmente innovative.
Dall’esame dei titoli scientifici, di carriera,
didattici ed assistenziali il candidato risulta meritevole di essere preso in
considerazione per l’idoneità nella presente valutazione comparativa.
La seduta è
tolta alle ore 17,00 e
Letto,
approvato e sottoscritto seduta stante.
LI 26/06/2006
Prof. GUIDO SANI - Presidente _____________________________________
Prof. ELVIO
COVINO -
Segretario __________________________________
Prof. PAOLO
BIGLIOLI - _________________________________________
Prof. GIANFEDERICO
POSSATI -
________________________________
Prof. MICHELE
TOSCANO -
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