Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di RICERCATORE
universitario Presso
Al riguardo, il Presidente ricorda
che, nella sopraindicata seduta,
Pertanto
il candidato da esaminare risulta il dott. UGO PEROLINO
Si procede, quindi, all’esame dei
titoli e delle pubblicazioni allo scopo di redigere le scheda curriculare del
candidato e di formulare il giudizio
individuale da parte di ciascun commissario e il giudizio Collegiale.
Candidato: dott. UGO PEROLINO
Scheda curriculare : Il dott. Ugo
Perolino si è laureato in Lettere classiche presso l’Università degli Studi “G.
D’Annunzio” di Chieti in data 29.06.94 con voti 110 e lode. La tesi di laurea
(Relatore: Chiar.mo Prof. Alfredo Giuliani), è stata pubblicata nel 1995 presso
le Edizioni Scientifiche Italiane. Ha conseguito presso l’Università di Bologna
il 1° aprile 2003 il titolo di dottore di ricerca in Scienza della traduzione.
È stato cultore della materia negli aa.aa. 1995/1996 e 1996/1997 presso la
cattedra di Letteratura italiana moderna e contemporanea della Facoltà di
Lettere e Filosofia dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti. Poi è stato nominato,
negli aa.. 1997/1998 e 1998/1999 cultore della materia presso la cattedra di
Letteratura Italiana della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Pescara
della Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti e dall’a.a. 1998/1999
all’a.a. 2004/2005 cultore della materia presso la cattedra di Letteratura
italiana moderna e contemporanea della Facoltà di Lingue e Letterature
Straniere di Pescara dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Dal
1998 al 2000 è stato titolare di contratto presso la cattedra di Lingua
italiana del Diploma Universitario per Traduttori e Interpreti di Vasto -
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere (Pescara), Università degli Studi “G.
D’Annunzio”, Chieti. Nell’a.a. 2003/2004 ha ricevuto l’affidamento di incarico
didattico di “Mitologie letterarie dell’Area Adriatica in Età Moderna”, pari a
3 CFU, presso il Master universitario di I livello in “Letterature, Storia e
Culture dell’Area Adriatica”-Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di
Pescara.
Il candidato presenta, ai
fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:
Ø U. Perolino, La poesia divisa, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1995;
Ø
Giacomo
Leopardi, a cura di Alfredo Giuliani, Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma,
1998. L’apparato critico, la biografia, la bibliografia e le schede
introduttive alle singole opere sono a cura di Ugo Perolino..
Ø
M. Cesarotti, Saggio sulla filosofia delle lingue, Saggio introduttivo,
annotazioni, commento e bibliografia a cura di Ugo Perolino, Pescara, Campus,
2001;
Ø
G.
Boine, Il peccato, Saggio
introduttivo, annotazioni, commento e bibliografia a cura di Ugo Perolino,
Bologna, Millennium, 2003;
Ø
U.
Perolino, Due righe d’ombra, Postfazione a A. Giuliani, Furia serena. Opere
scelte, Verona, Anterem Edizioni, 2004, pp. 83-98;
Ø
I commissari procedono quindi alla
formulazione dei giudizi individuali del
candidato,
Dott. UGO PEROLINO:
Prof. NICOLA
D’ANTUONO :
Uno dei settori di ricerca
dell’attività scientifica del dott. Ugo Perolino è costituito dalla lirica
novecentesca, particolarmente nelle aree della cosiddetta neoavanguardia. Il
saggio La poesia divisa è il primo
significativo risultato scientifico. Nelle pagine è molto trasparente
l’approfondimento dell’intreccio tra ragioni teoriche e sintesi lirica. Il
confronto tra la riflessione di Umberto Eco, Edoardo Sanguineti e
dell’avanguardia situazionista di Débord, con una strumentazione tratta dalla
teorie relative al linguaggio della psicosi, all’analisi testuale di alcuni
segmenti sintomatici della poesia degli anni Sessanta risulta pregevole e
innovativo. I motivi di fondo della ricerca si sono dilatati e sviluppati in
dimensione diacronica verso le sorgenti della modernità particolarmente negli
apparati critici del volume Giacomo
Leopardi ( Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 1998), e verso i suoi
esiti fino alla postfazione al volume Furia
Serena (Verona, Edizioni Anterem, 2004), in cui l’ultima produzione di
Alfredo Giuliani, scandita da testi densamente meditativi e “leopardiani”, come
il Badante di Eraclito, viene interrogata e scandagliata..
Un saggio di analisi testuale in
questa direzione è costituito anche da due interventi molto originali e
innovativi sulla poesia di Cacciatore l’ultimo dei quali, dal titolo La poesia pensiero di Edoardo Cacciatore, è
stato letto al III Convegno della Società Italiana per lo Studio della
modernità letteraria-Mod (Pescara, 30-31 maggio e 1 giugno 2002).
Un secondo settore degli interessi scientifici del dott. Ugo Perolino
investe il linguaggio poetico nella sua evoluzione diacronica,
Un terzo polo d’attrazione della
ricerca linguistica e degli studi attorno alla natura del sacro riguarda
specificamente la produzione del romanzo novecentesco. Ne sono testimonianza i
lavori su Boine e Pavese, in cui i contributi forniti dall’antropologia
durkheimiana, nel primo caso, e dagli apporti demartiniani, nel secondo,
feconda la compagine espressiva “vernacola” e la accende dei bagliori derivati
dall’estinzione del sacro.
Prof. Ssa DONATELLA
MARCHI:
Il candidato, già dottore di ricerca
in Scienza della traduzione e collaboratore all’insegnamento di letteratura
italiana mod.e cont. della Facoltà di Lingue e Letterature straniere
dell’Università degli Studi di Pescara-Chieti, struttura la sua ricerca sulle poetiche novecentesche
della Neoavanguardia, attraverso un’attenta e sistematica riflessione teorica e
metodologica su di alcuni nomi di spicco di quella avanguardia, che oggi
riteniamo storica: l’attenzione è fin dall’inizio confortata dalla ricerca
assidua a costruire punti di contatto e nessi con le esperienze artistiche
d’oltralpe, attraverso una lettura testuale e teorica, che si fortifica anche
scritturalmente su testi portatori di quella crisi del linguaggio o palude
linguistica ,che fa fiorire i suoi frutti migliori in opere impoetiche e spinose, come Laborintus di Sanguineti, da un lato, Il tautofono di Giuliani dall’altro, in quanto modello di una
scrittura visionaria e psicotica.
L’approccio alla nuova poesia è tuttavia
garantito da quella tonificata ed attiva lettura leopardiana, affatto
scolastica, ricca di non pochi originali
spunti critici, che il candidato compie nella curatela degli apparati critici e
delle schede di commento, che introducono le opere del volume antologico di
Giuliani Giacomo Leopardi: a dire che spesso il commento si fa esegesi, sintomo
di una lettura non sempre allineata a quella di Giuliani, che ossifica la
scrittura critica del nostro, permettendogli di avventurarsi più tardi su
ricerche forse più autonome e congegniali, come rinveniamo nelle attente
analisi attorno e nel cuore del Saggio
sulla filosofia delle lingue di M. Cesarotti, ove il commentare di Perolino
incontra ed interpreta con finezza la non facile speculazione linguistica
settecentesca, nel coniugare con sicurezza le ragioni di quello stile e di
quegli orientamenti conoscitivi. Il lavoro su Boine, Il peccato nell’approfondito studio introduttivo, seguito da un
preciso apparato di note ed annotazioni, altresì corredato da una attenta
griglia bibliografica, forse rappresenta il momento più interessante della
esperienza critica del candidato, che dimostra di muoversi con leggerezza su
nodi difficili, sia formalmente che tematicamente di Boine, puntando a fare
dello scrittore un vero anticipatore nel coté linguistico, fra affermazione di
sé e netta inclinazione alla morte, di quel taglio allegorico fra estasi e
tradizione, su cui si impianta gran parte della poesia a noi più vicina, che
esula da quella di A.Giuliani - come si legge in Furia serena . Qui la scelta del
criterio antologico non sempre esalta la pagina critica di Perolino. Tuttavia
il candidato ha iniziato un nuovo percorso e sicuramente saprà interrogare
testi ed autori, su cui verificare quell’atto di dubbio o proprio metodo, che già
da ora tende a riscattarsi dalla lezione di impianto formalistico delle
avanguardie novissime.
Prof. ssa MARILENA ERMILLI :
La ricostruzione dell’itinerario
poetico di Alfredo Giuliani, prospettato nel contesto della neo-avanguardia,
mette in luce l’intreccio fra cultura, critica militante e invenzione
linguistica valendosi di strumenti linguistici, retorici, psicoanalitici che
risultano utilizzati con grande padronanza per individuare il senso della
poesia sperimentale. L’analisi dei testi è sempre puntuale e la chiave di
lettura storico antropologica usata dal critico implica la conoscenza del
retroterra culturale mitico e filosofico degli intellettuali del novecento: ci
si riferisce in particolare anche ai lavori su Cesarotti e Leopardi in cui risalta
la padronanza degli strumenti apprestati dalle scienze umane.
Giudizio
Collegiale:
Candidato: dott. UGO PEROLINO
Uno dei settori di ricerca
dell’attività scientifica del dott. Ugo Perolino è costituito dalla lirica
novecentesca, particolarmente nelle aree della cosiddetta neoavanguardia. Il
saggio La poesia divisa è il primo significativo risultato scientifico. Nelle
pagine è molto trasparente l’approfondimento dell’intreccio tra ragioni
teoriche e sintesi lirica, con una strumentazione tratta dalla teorie relative
al linguaggio della psicosi, all’analisi testuale di alcuni segmenti
sintomatici della poesia degli anni Sessanta risulta pregevole e innovativo. I
motivi di fondo della ricerca si sono dilatati e sviluppati in dimensione
diacronica verso le sorgenti della modernità particolarmente negli apparati
critici del volume Giacomo Leopardi, e verso i suoi esiti fino alla postfazione
al volume Furia Serena (Verona, Edizioni Anterem, 2004), in cui l’ultima
produzione di Alfredo Giuliani viene interrogata e scandagliata mediante una
costante sollecitazione dei saggi critici e degli articoli apparsi sul
quotidiano “
Un saggio di analisi testuale in
questa direzione è costituito anche da due interventi molto originali e
innovativi sulla poesia di Cacciatore l’ultimo dei quali, dal titolo La poesia pensiero di Edoardo Cacciatore, è
stato letto al III Convegno della Società Italiana per lo Studio della
modernità letteraria-Mod (Pescara, 30-31 maggio e 1 giugno 2002).
Un secondo settore degli interessi
scientifici del dott. Ugo Perolino investe il linguaggio poetico nella sua
evoluzione diacronica,
Un terzo polo d’attrazione della
ricerca linguistica e degli studi attorno alla natura del sacro riguarda
specificamente la produzione del romanzo novecentesco, come dimostrano i lavori
scientifici su Boine e Pavese
Terminate le valutazioni,
Letto, approvato e sottoscritto
seduta stante.
Chieti, 23 Marzo 2006
Prof. NICOLA D’ANTUONO------------------------ …………………………………
Prof.ssaDONATELLA MARCHI ----------------------- …………………………………
Dott. MARILENA ERMILLI----------------------- …………………………………