Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di RICERCATORE universitario  Presso la Facolta' di LinguE e LETTERATURE STRANIERE Settore L-FIL-LET 11 –LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA Pubblicato sulla Gazzetta n. 102 del 24.12.2004.

 

VERBALE   DELLA   SESTA   SEDUTA

La Commissione costituita per il Concorso di cui in premessa, nominata con D.R. 882 del 05/07/2005, pubblicato nella G.U. 4° Serie Speciale n. 55 IV serie Speciale – Concorsi ed Esami del 12/07/2005, e composta dal Prof. NICOLA D’ANTUONO (Professore Ordinario - Università “G. D’ANNUNZIO” di CHIETI), dal Prof. DONATELLA MARCHI (Professore Associato - Università di URBINO) e dalla Dott.ssa MARILENA ERMILLI (Ricercatore - Università di BOLOGNA) si è riunita, presso l’aula consiliare del Rettorato dell’Università «G. D’Annunzio» di Chieti - Pescara, il giorno 23 marzo 2006 , alle ore 14.30  per procedere alla valutazione dei titoli e delle pubblicazioni del candidato presente alle prove scritte, come stabilito nella seconda seduta.

Al riguardo, il Presidente ricorda che, nella sopraindicata seduta, la Commissione ha già adempiuto , in ossequio a quanto prescritto dalla vigente normativa in merito alle valutazioni comparative, a tutte le procedure di rito, quali :accertamento sulla pubblicità dei criteri generali fissati nella seduta preliminare, accertamento e dichiarazioni assenza di impedimenti legali da parte dei Commissari, presa atto dell’elenco dei candidati e relative rinunce, dichiarazioni di assenza di parentela o affinità entro il 4° grado tra membri della commissione e candidati.

Pertanto il candidato da esaminare risulta il dott. UGO PEROLINO

Si procede, quindi, all’esame dei titoli e delle pubblicazioni allo scopo di redigere le scheda curriculare del candidato e di formulare il giudizio individuale da parte di ciascun commissario e il giudizio Collegiale.

 Candidato: dott. UGO PEROLINO

Scheda curriculare : Il dott. Ugo Perolino si è laureato in Lettere classiche presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti in data 29.06.94 con voti 110 e lode. La tesi di laurea (Relatore: Chiar.mo Prof. Alfredo Giuliani), è stata pubblicata nel 1995 presso le Edizioni Scientifiche Italiane. Ha conseguito presso l’Università di Bologna il 1° aprile 2003 il titolo di dottore di ricerca in Scienza della traduzione. È stato cultore della materia negli aa.aa. 1995/1996 e 1996/1997 presso la cattedra di Letteratura italiana moderna e contemporanea della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti. Poi è stato nominato, negli aa.. 1997/1998 e 1998/1999 cultore della materia presso la cattedra di Letteratura Italiana della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Pescara della Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti e dall’a.a. 1998/1999 all’a.a. 2004/2005 cultore della materia presso la cattedra di Letteratura italiana moderna e contemporanea della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Pescara dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Dal 1998 al 2000 è stato titolare di contratto presso la cattedra di Lingua italiana del Diploma Universitario per Traduttori e Interpreti di Vasto - Facoltà di Lingue e Letterature Straniere (Pescara), Università degli Studi “G. D’Annunzio”, Chieti. Nell’a.a. 2003/2004 ha ricevuto l’affidamento di incarico didattico di “Mitologie letterarie dell’Area Adriatica in Età Moderna”, pari a 3 CFU, presso il Master universitario di I livello in “Letterature, Storia e Culture dell’Area Adriatica”-Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Pescara.

 

Il candidato presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:

Ø      U. Perolino, La poesia divisa, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane,  1995;

 

Ø                  Giacomo Leopardi, a cura di Alfredo Giuliani, Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 1998. L’apparato critico, la biografia, la bibliografia e le schede introduttive alle singole opere sono a cura di Ugo Perolino..

Ø                  M. Cesarotti, Saggio sulla filosofia delle lingue, Saggio introduttivo, annotazioni, commento e bibliografia a cura di Ugo Perolino, Pescara, Campus, 2001;

Ø                  G. Boine, Il peccato, Saggio introduttivo, annotazioni, commento e bibliografia a cura di Ugo Perolino, Bologna, Millennium, 2003;

Ø                  U. Perolino, Due righe d’ombra, Postfazione a A. Giuliani, Furia serena. Opere scelte, Verona, Anterem Edizioni, 2004, pp. 83-98;

Ø         

 

I commissari procedono quindi alla formulazione dei giudizi individuali del candidato,

Dott. UGO PEROLINO:

 

Prof. NICOLA D’ANTUONO :

Uno dei settori di ricerca dell’attività scientifica del dott. Ugo Perolino è costituito dalla lirica novecentesca, particolarmente nelle aree della cosiddetta neoavanguardia. Il saggio La poesia divisa è il primo significativo risultato scientifico. Nelle pagine è molto trasparente l’approfondimento dell’intreccio tra ragioni teoriche e sintesi lirica. Il confronto tra la riflessione di Umberto Eco, Edoardo Sanguineti e dell’avanguardia situazionista di Débord, con una strumentazione tratta dalla teorie relative al linguaggio della psicosi, all’analisi testuale di alcuni segmenti sintomatici della poesia degli anni Sessanta risulta pregevole e innovativo. I motivi di fondo della ricerca si sono dilatati e sviluppati in dimensione diacronica verso le sorgenti della modernità particolarmente negli apparati critici del volume Giacomo Leopardi ( Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 1998), e verso i suoi esiti fino alla postfazione al volume Furia Serena (Verona, Edizioni Anterem, 2004), in cui l’ultima produzione di Alfredo Giuliani, scandita da testi densamente meditativi e “leopardiani”, come il Badante di Eraclito, viene interrogata e scandagliata..

Un saggio di analisi testuale in questa direzione è costituito anche da due interventi molto originali e innovativi sulla poesia di Cacciatore l’ultimo dei quali, dal titolo  La poesia pensiero di Edoardo Cacciatore, è stato letto al III Convegno della Società Italiana per lo Studio della modernità letteraria-Mod (Pescara, 30-31 maggio e 1 giugno 2002). 

  Un secondo settore degli interessi scientifici del dott. Ugo Perolino investe il linguaggio poetico nella sua evoluzione diacronica, la formazione e le trasformazioni delle istituzioni della poesia, da intendersi in senso anceschiano, dal Settecento al postmoderno. Il piano di ricerca svolto nell’ambito del Corso quadriennale del Dottorato di Ricerca in Scienza della Traduzione (Università degli Studi di Bologna) è stato orientato all’approfondimento delle radici storiche e teoriche della traduzione dall’antico, con particolare riferimento alla fine del Settecento in area franco-italiana, e alle sue ripercussioni sul costituirsi del linguaggio della poesia moderna. Un esito notevole anche dal punto di vista filologico è la riedizione del Saggio sulla filosofia delle lingue di Cesarotti, ove perizia metodologica e abilità interpretativa si coniugano con equilibrio e restituiscono questo classico ad una rilettura innovativa e originale.

Un terzo polo d’attrazione della ricerca linguistica e degli studi attorno alla natura del sacro riguarda specificamente la produzione del romanzo novecentesco. Ne sono testimonianza i lavori su Boine e Pavese, in cui i contributi forniti dall’antropologia durkheimiana, nel primo caso, e dagli apporti demartiniani, nel secondo, feconda la compagine espressiva “vernacola” e la accende dei bagliori derivati dall’estinzione del sacro.

 

Prof. Ssa DONATELLA MARCHI:

 

Il candidato, già dottore di ricerca in Scienza della traduzione e collaboratore all’insegnamento di letteratura italiana mod.e cont. della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università degli Studi di Pescara-Chieti, struttura  la sua ricerca sulle poetiche novecentesche della Neoavanguardia, attraverso un’attenta e sistematica riflessione teorica e metodologica su di alcuni nomi di spicco di quella avanguardia, che oggi riteniamo storica: l’attenzione è fin dall’inizio confortata dalla ricerca assidua a costruire punti di contatto e nessi con le esperienze artistiche d’oltralpe, attraverso una lettura testuale e teorica, che si fortifica anche scritturalmente su testi portatori di quella crisi del linguaggio o palude linguistica ,che fa fiorire i suoi frutti migliori in opere impoetiche  e spinose, come Laborintus di  Sanguineti, da un lato, Il tautofono di  Giuliani dall’altro, in quanto modello di una scrittura visionaria e psicotica.

 L’approccio alla nuova poesia è tuttavia garantito da quella tonificata ed attiva lettura leopardiana, affatto scolastica,  ricca di non pochi originali spunti critici, che il candidato compie nella curatela degli apparati critici e delle schede di commento, che introducono le opere del volume antologico di Giuliani Giacomo Leopardi: a dire che spesso il commento si fa esegesi, sintomo di una lettura non sempre allineata a quella di Giuliani, che ossifica la scrittura critica del nostro, permettendogli di avventurarsi più tardi su ricerche forse più autonome e congegniali, come rinveniamo nelle attente analisi attorno e nel cuore del Saggio sulla filosofia delle lingue di M. Cesarotti, ove il commentare di Perolino incontra ed interpreta con finezza la non facile speculazione linguistica settecentesca, nel coniugare con sicurezza le ragioni di quello stile e di quegli orientamenti conoscitivi. Il lavoro su Boine, Il peccato nell’approfondito studio introduttivo, seguito da un preciso apparato di note ed annotazioni, altresì corredato da una attenta griglia bibliografica, forse rappresenta il momento più interessante della esperienza critica del candidato, che dimostra di muoversi con leggerezza su nodi difficili, sia formalmente che tematicamente di Boine, puntando a fare dello scrittore un vero anticipatore nel coté linguistico, fra affermazione di sé e netta inclinazione alla morte, di quel taglio allegorico fra estasi e tradizione, su cui si impianta gran parte della poesia a noi più vicina, che esula da  quella di  A.Giuliani - come si legge in Furia serena . Qui la scelta del criterio antologico non sempre esalta la pagina critica di Perolino. Tuttavia il candidato ha iniziato un nuovo percorso e sicuramente saprà interrogare testi ed autori, su cui verificare quell’atto di dubbio o proprio metodo, che già da ora tende a riscattarsi dalla lezione di impianto formalistico delle avanguardie novissime.

 

Prof. ssa MARILENA ERMILLI :

La ricostruzione dell’itinerario poetico di Alfredo Giuliani, prospettato nel contesto della neo-avanguardia, mette in luce l’intreccio fra cultura, critica militante e invenzione linguistica valendosi di strumenti linguistici, retorici, psicoanalitici che risultano utilizzati con grande padronanza per individuare il senso della poesia sperimentale. L’analisi dei testi è sempre puntuale e la chiave di lettura storico antropologica usata dal critico implica la conoscenza del retroterra culturale mitico e filosofico degli intellettuali del novecento: ci si riferisce in particolare anche ai lavori su Cesarotti e Leopardi in cui risalta la padronanza degli strumenti apprestati dalle scienze  umane.

 

Giudizio Collegiale:

 

Candidato: dott. UGO PEROLINO

Uno dei settori di ricerca dell’attività scientifica del dott. Ugo Perolino è costituito dalla lirica novecentesca, particolarmente nelle aree della cosiddetta neoavanguardia. Il saggio La poesia divisa è il primo significativo risultato scientifico. Nelle pagine è molto trasparente l’approfondimento dell’intreccio tra ragioni teoriche e sintesi lirica, con una strumentazione tratta dalla teorie relative al linguaggio della psicosi, all’analisi testuale di alcuni segmenti sintomatici della poesia degli anni Sessanta risulta pregevole e innovativo. I motivi di fondo della ricerca si sono dilatati e sviluppati in dimensione diacronica verso le sorgenti della modernità particolarmente negli apparati critici del volume Giacomo Leopardi, e verso i suoi esiti fino alla postfazione al volume Furia Serena (Verona, Edizioni Anterem, 2004), in cui l’ultima produzione di Alfredo Giuliani viene interrogata e scandagliata mediante una costante sollecitazione dei saggi critici e degli articoli apparsi sul quotidiano “La Repubblica”.

Un saggio di analisi testuale in questa direzione è costituito anche da due interventi molto originali e innovativi sulla poesia di Cacciatore l’ultimo dei quali, dal titolo  La poesia pensiero di Edoardo Cacciatore, è stato letto al III Convegno della Società Italiana per lo Studio della modernità letteraria-Mod (Pescara, 30-31 maggio e 1 giugno 2002). 

Un secondo settore degli interessi scientifici del dott. Ugo Perolino investe il linguaggio poetico nella sua evoluzione diacronica, la formazione e le trasformazioni delle istituzioni della poesia, dal Settecento al postmoderno. Un esito notevole anche dal punto di vista filologico è la riedizione del Saggio sulla filosofia delle lingue di Cesarotti, ove perizia metodologica e abilità interpretativa si coniugano con equilibrio e restituiscono questo classico ad una rilettura innovativa e originale.

Un terzo polo d’attrazione della ricerca linguistica e degli studi attorno alla natura del sacro riguarda specificamente la produzione del romanzo novecentesco, come dimostrano i lavori scientifici  su Boine e Pavese

Terminate le valutazioni, la Commissione viene sciolta alle ore 15,30 e si riconvoca per le ore 16.00 dello stesso giorno per lo svolgimento della  prova orale, secondo il calendario stabilito nella seduta preliminare.

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.

Chieti, 23 Marzo 2006

La Commissione:

Prof. NICOLA D’ANTUONO------------------------            …………………………………

Prof.ssaDONATELLA MARCHI -----------------------              …………………………………

Dott. MARILENA ERMILLI-----------------------              …………………………………