Procedura di Valutazione
comparativa ad un posto di Ricercatore Universitario Presso
Al riguardo, il Presidente ricorda
che, nella sopraindicata seduta,
Pertanto i candidati da esaminare risultano i dott. Armando
Cherici, Vasco
Si procede, quindi, all’esame dei
titoli e delle pubblicazioni allo scopo di redigere le scheda curriculare del
candidato e di formulare il giudizio
individuale da parte di ciascun commissario e il giudizio collegiale.
Candidato:
dott. Armando Cherici
Scheda curriculare : Il dott. Armando Cherici si è laureato in Lettere presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi Firenze in data 11.12.84 con voti 110 e lode. La tesi di laurea, dal titolo “Ceramica etrusca della collezione Poggiali di Firenze”, è stata pubblicata nel 1988 presso G.Breitschneider, Roma.
Nel
Dal
1993 al
È stato cultore della materia di Etruscologia nel 1992 presso le facoltà di Lettere e di Architettura dell’Università di Firenze e nel 1987 presso la facoltà di Magistero dell’Università di Siena.
E’ stato cultore di Topografia nel 1999 presso l’Università di Bologna.
Ha
tenuto lezioni di Etruscologia e Topografia antica nel 1992 presso
Ha
partecipato a numerosi scavi archeologici con l’Università di Firenze,
l’Università di Siena, l’Università di Tübingen, con
Il
candidato presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:
A. Cherici, Ceramica etrusca della Collezione Poggiali di Firenze, Roma 1988.
A.Cherici, Il Libellus de antiquitate urbis Arretii di M.A.Alessi. Mito, cultura e
storia nell’Arezzo del ‘500, Arezzo 1988 (1° ristampa, Arezzo 1989.
A.Cherici, Amuleti nei corredi funebri paleoveneti e dell’Italia antica, in Protostoria e storia del Venetorum angulus.
Atti del XX Conv. Di Studi Etruschi e Italici, Pisa-Roma 1999, pp.169-216.
A.Cherici, Armi e società nel Piceno, con una premessa di metodo e una nota sul
guerriero di Capestrano, in I Piceni
e l’Italia medio-adriatica. Atti del XXII Conv. Di Studi Etrusci e Italici,
Pisa-Roma 2003, pp. 521-531.
A.Cherici, La carta archeologica dell’aretino: alcuni appunti di metodo, in I Convegno di Topografia Antica. Metodologie
nella ricerca topografica, in JAT IV,
1994, pp. 129-156.
A.Cherici, Arretium, in La città romana,
bilanci e aggiornamenti. II Congresso di Topografia Antica, in JAT VII, 1997, pp.77-128.
A.Cherici, Armi e società a Chiusi. Con una nota sull’origine del fascio littorio,
in Chiusi dal villanoviano all’età
arcaica, AF VII, 2000, pp. 185-203.
A.Cherici, Buffalmacco, Guido Tarlati, Agnolo e Agostino e
A.Cherici, Appunti per una lettura archeologica di motivi novellistici e
leggendari toscani, in Lares LVI,
1990, pp. 43-56.
A.Cherici, Granai o arnie? Considerazioni su una classe fittile attica tra IX e
VIII sec.a.C., in RendLinc XLIV,
1989, pp. 215-230.
I commissari procedono quindi alla formulazione dei giudizi individuali del candidato,
Dott. Armando Cherici :
Prof. Riccardo FRANCOVICH :
I lavori più rilevanti presentati dal
candidato, sulla ceramica della Collezione Poggiali e sulle “antichità”
aretine, si iscrivono nella tradizione di studi etruscologici, derivati dalla
grande antiquaria ottocentesca. Per le loro caratteristiche male si attagliano
al raggruppamento scientifico disciplinare L-ANT10.
Prof. ssa Maura MEDRI:
La produzione scientifica del
candidato Armando Cherici, con vario titolo tutti collegati dall’evidente
interesse dell’autore per l’epoca etrusca, e più in generale per il periodo
classico, mostra ampiezza di conoscenze, buona padronanza delle fonti
iconografiche e letterarie, una corretta impostazione di metodo ma ha
nell’insieme un taglio erudito che sembra non considerare appieno le più
recenti tendenze della ricerca in ambito archeologico.
Dott. ssa Barbara WILKENS :
I settori di ricerca dell’attività
scientifica del dott. Armando Cherici sono rivolti alle tematiche di
Etruscologia e di archeologia delle popolazioni italiche dell’età del Ferro, e
alla Topografia antica. Il candidato ha partecipato a numerosi convegni sugli
argomenti di sua competenza e ha tenuto alcune conferenze in Italia e
all’estero. La sua produzione scientifica è abbastanza vasta, ma
sostanzialmente poco innovativa.
Giudizio Collegiale:
La commissione concorda che la produzione
scientifica del candidato Armando Cherici, concentrata prevalentemente sull’epoca
etrusca e sul periodo classico, mostra ampiezza di conoscenze, buona padronanza
delle fonti iconografiche e letterarie, una corretta impostazione di metodo ma
ha nell’insieme un taglio erudito che sembra non considerare appieno le più
recenti tendenze della ricerca in ambito archeologico.
Candidato: dott. Vasco
Scheda curriculare : Il dott. Vasco
Nell’ottobre del 1995 partecipa a un seminario di Archeometallurgia presso l’Università di Siena
Nel 1995/96 usufruisce di una borsa di studio di tre mesi bandita dal Ministero degli Affari Esteri per un corso di perfezionamento in Ungheria.
Il
26 luglio 1996 consegue il diploma post
lauream di Master of Arts in Studi
Medievali presso
Nel 1997 vince una borsa di studio presso il Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto.
Nel 1998/99 ottiene una borsa di studio di quattro mesi bandita dal Ministero degli Affari Esteri per un perfezionamento in Ungheria.
Nel 1998, nell’ambito di un dottorato presso il Dipartimento di Studi Medievali della Central European University di Budapest, inizia la stesura di una tesi dal titolo: “Ironmaking in the Migration Period. The case of the Lombards”. La tesi è pronta per la discussione finale nell’anno accademico 2005/06.
Tiene
lezioni nel 1995 e 1997 presso l’università di Roma
Nell’anno
accademico 1998/99 e 1999/00 ottiene
l’insegnamento di Storia della scienza e della tecnica nell’età moderna e
contemporanea presso
Negli
anni 2000/01, 2001/02, 2002/03, 2003-04, 2004/05, 2005/06 gli viene affidato
l’insegnamento di Archeometria presso
Nel 2004/05, 2005/06 cura l’insegnamento di Archeometria presso l’Università di Chieti anche per il Corso di Laurea Specialistica in Archeologia.
Nel 2005/06 cura il corso di Archeologia della Produzione presso l’Università degli Studi di Chieti per il Corso di Laurea Specialistica in Archeologia.
Nel
2002/03 e 2003/04 tiene un corso di Storia del lavoro e cultura materiale
presso
Ha diverse collaborazioni con istituti italiani ed esteri per lo studio di materiali e ha partecipato a diversi convegni e conferenze.
Il candidato presenta, ai fini del giudizio, dieci pubblicazioni la cui lista è consegnata
in allegato (allegato 1, dove sono evidenziati i titoli presentati).
I commissari procedono quindi alla formulazione dei giudizi individuali del candidato,
Dott. Vasco
Prof. Riccardo FRANCOVICH :
La produzione scientifica del
candidato, distribuita in sedi editoriali di rilievo nazionale e
internazionale, si caratterizza per la capacità di coniugare l’analisi
archeometrica dei manufatti metallici con alcuni dei grandi temi del primo
millennio, quali il passaggio fra tardo antico e medioevo. Il lavoro analitico
sui materiali, con competenze acquisite in laboratori stranieri all’avanguardia
in questo settore di indagine, emergere nella presentazione di sintesi sulla
storia economica e sociale dell’alto medioevo europeo.
Prof. ssa Maura MEDRI:
Attraverso le pubblicazioni
presentate, il candidato dimostra di avere raggiunto un ottimo livello di
competenza in un settore innovativo, quello dello studio dei sistemi di
produzione e di lavorazione dei metalli, con un orizzonte cronologico
prevalentemente rivolto al medioevo e con particolare riferimento all’età
longobarda. I suoi contributi si inseriscono nel settore di ricerca, già aperto
da Tiziano Mannoni , che pone in risalto la validità delle competenze miste, di
cui sono portatori quegli studiosi che sanno coniugare gli aspetti storici con
il quotidiano approccio scientifico dell’analisi di laboratorio. La
partecipazione a opere collettive, quali il “Dizionario di Archeologia”
dimostra come la valenza del candidato, sebbene ancora giovane, sia già
riconosciuta a livello della comunità scientifica.
Dott. ssa Barbara WILKENS :
La produzione scientifica del candidato, come
pure il suo curriculum, dimostrano
una grande esperienza e un ottimo livello di qualità. Da mettere in evidenza la
sua produzione scientifica si avvantaggia di una formazione di tipo
internazionale, che gli permette di avere una visione particolarmente ampia
delle problematiche legate a un settore di studi, la metallurgia applicata al
Medioevo, ancora poco sviluppato in Italia.
Giudizio Collegiale:
La commissione concorda che il
candidato dimostra di avere raggiunto un ottimo livello di competenza in un
settore innovativo, quello dello studio dei sistemi di produzione e di
lavorazione dei metalli, con un orizzonte cronologico prevalentemente rivolto
al medioevo e con particolare riferimento all’età longobarda. La produzione
scientifica del candidato, distribuita in sedi editoriali di rilievo nazionale
e internazionale, pone in risalto la validità delle competenze miste, di cui
sono portatori quegli studiosi che sanno coniugare gli aspetti storici con il
quotidiano approccio scientifico dell’analisi di laboratorio.
Candidato: dott. Italo Maria Muntoni
Scheda curriculare : Il dott. Italo
Maria Muntoni si è laureato in Lettere
presso la facoltà di Lettere a Filosofia dell’Università
Nel
È stato cultore della materia di Ecologia
Preistorica nel 1996/97, 2000/01 presso
la facoltà di Lettere dell’Università di
Roma
Nel
2001/02 si è iscritto alla Scuola Nazionale di Archeologia dell’Università di
Roma
Negli anni 2003/04, 2004/05 e 2005/06 è stato professore a contratto di Archeometria presso l’Università degli Studi di Bari, per il corso di laurea triennale in Scienze Geologiche.
Nel 2003/04 è stato professore a contratto di Chimica applicata ai beni culturali presso l’Università degli Studi di Foggia, per il corso di laurea triennale in Beni Culturali.
Negli anni 2004/05 e 2005/06 è stato professore a contratto di Metodologia della ricerca archeologica e Archeologia della produzione presso l’Università degli Studi di Bari, per il corso di laurea specialistica in Scienza e tecnologia per la conservazione e diagnostica dei beni culturali.
Nel
2005/06 è stato professore a contratto presso l’Università di Roma
Ha
collaborato all’attività didattica con lezioni e seminari presso l’Università
di Roma
Nel 2000/01 ha collaborato con la 1° scuola di Specializzazione in Archeologia, nel 2002/03 e 2003/04; e con l’Università di Bari nell’ambito di un seminario organizzato dal Dipartimento Geomineralogico.
Nel
Ha partecipato a numerosi scavi e progetti di ricerca con istituti di ricerca italiani ed esteri, alla organizzazione di congressi, all’allestimento di musei, consulenze in cantieri di scavo.
Ha partecipato a numerosi congressi e le sue numerose pubblicazioni scientifiche dimostrano una intensa attività di ricerca.
Il
candidato presenta, ai fini del giudizio,
dieci pubblicazioni la cui lista è consegnata in allegato (allegato 2).
I commissari procedono quindi alla formulazione dei giudizi individuali del candidato,
Dott. Italo Maria Muntoni :
Prof. Riccardo FRANCOVICH :
Le pubblicazioni scientifiche del candidato,
molte delle quali in sedi editoriali di ottimo livello, si collocano nel quadro
di una intensa attività di ricerca sperimentale, sia sul campo che in
laboratorio, all’interno della quale dimostra un rigore e una capacità
analitica di notevole livello. Il contributo più consistente riguarda il neolitico
antico e medio di area pugliese, ma dimostra anche una capacità di
inquadramento delle problematiche specifiche di ambito mediterraneo. La
produzione scientifica del candidato nel suo complesso attesta una capacità di
operare in forma interdisciplinare che ha fatto avanzare notevolmente le
conoscenze, derivate dalle analisi archeometriche sulle ceramiche neolitiche
pugliesi, rendendo questo uno degli ambiti geografici attualmente meglio
conosciuti.
Prof. ssa Maura MEDRI:
Il candidato presenta una ricchissima
lista di pubblicazioni a stampa, tra cui le dieci presentate in questa
occasione appaiono le più mature e complete. La produzione spazia dai temi più
specifici della preistoria, alle tematiche archeometriche e alle metodologie.
Per quest’ultimo aspetto, in particolare, si segnala il contributo, breve ma
notevole, che traccia il quadro degli studi archeometrici sulle ceramiche
neolitiche in Italia.
Dott. ssa Barbara WILKENS :
Il candidato dimostra, con le sue numerose
pubblicazioni, di avere una ricca e varia attività scientifica che spazia da
studi sulla preistoria italiana, a periodi più recenti. Particolarmente
sviluppate sono le problematiche archeometriche nel campo della ceramica.
Giudizio Collegiale:
La commissione concorda che le pubblicazioni
del candidato, molte delle quali in sedi editoriali scientifiche, si collocano
nel quadro di una intensa attività di ricerca sperimentale, sia sul campo che
in laboratorio, all’interno della quale dimostra un rigore e una capacità
analitica di notevole livello. Il contributo più consistente riguarda il
neolitico antico e medio di area pugliese, ma dimostra anche una capacità di
inquadramento delle problematiche specifiche di ambito mediterraneo.
Terminate le valutazioni,
Letto, approvato e sottoscritto
seduta stante.
Chieti, 23 Maggio 2006
Prof. Riccardo Francovich ............................................
Prof.ssa Maura Medri ............................................
Dott. Barbara Wilkens ............................................