Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di Professore Associato Presso la Facolta' di Architettura Settore ICAR /19 – Restauro,  Pubblicata sulla Gazzetta n. 54 del 11/07/2008, Serie Speciale- Concorsi ed Esami

 

VERBALE SESTA SEDUTA

 

La Commissione costituita per il concorso di cui in premessa con D.R. n. 185 del 28 dicembre 2009, pubblicato su G.U. n. 5 del 19.01.2010, e ricostituita con D.R. n. 754 del 24.06.2010, pubblicato in G.U. n. 55, Serie Speciale – Concorsi ed Esami del 13.07.2010, è composta dai seguenti  professori:

 

Prof.  Stella Casiello  - Presidente

Prof.  Claudio Varagnoli - Segretario

Prof.  Alberto Grimoldi - Commissario

Prof.  Luciano Re - Commissario

Prof.  Francesco Tomaselli – Commissario.

 

La Commissione si è riunita presso l’aula n. 32 della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti - Pescara il giorno 5 ottobre 2010 alle ore 09.00.

 

La Commissione procede all’espletamento delle prove didattiche dei candidati secondo il calendario predisposto.

Alle ore 09.50 la Commissione invita la candidata Boato Anna a svolgere la prova didattica sull’argomento“Metodi per la datazione e il riconoscimento di apparecchi murari storici in uno specifico contesto regionale” .

Alla fine della lezione la Commissione formula i seguenti giudizi individuali:

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

La lezione è stata svolta in maniera chiara e corretta e attinente al tema assegnato. La candidata dimostra padronanza dell’argomento anche se non evidenzia del tutto gli aspetti critici della ricerca ai fini della conservazione del patrimonio architettonico. Completa l’esposizione nel tempo assegnato.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Esposizione molto ampia e aderente al tema scelto, nei limiti del tempo a disposizione. All’interno di uno specifico approccio di archeologia dell’architettura, presenta in modo organico e chiaro questioni di metodo e di classificazione dei tipi murari.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Il tema è svolto in modo da trasmettere entro un tempo definito nozioni complesse in modo chiaro e operativo. Si fonda su un sapere solido ed esteso che va dalla storia delle istituzioni e della società attraverso la ricerca archivistica, alla diagnostica. Trasmette attraverso un argomento molto specifico i nessi e le motivazioni più generali della tutela.

 

Giudizio del commissario prof.: Luciano Re

L’esposizione, supportata da un articolato power point, è condotta con chiarezza ed esaustività, dimostrando una padronanza del tema, discesa parimenti da un sistema di conoscenze teoriche pluridisciplinari e dalla loro qualificata sperimentazione nell’attività universitaria. Lo scadere del tempo limita alla sintesi l’esposizione dell’ultima parte del programma, senza che ciò ne pregiudichi l’efficacia, che dimostra la positiva correlazione delle competenze disciplinari a un quadro pluridisciplinare di saperi.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

La candidata espone l’argomento prescelto con attinenza alla traccia completa e ben strutturata. L’argomento è trattato con impostazione schematica e chiara sostenuta da apparato iconografico chiarificatore. La lezione è condotta con sicura padronanza dell’argomento, dimostrata anche dall’esposizione degli esempi mostrati. L’esposizione è ben strutturata e bilanciata nel tempo proposto ma sono stringate le conclusioni. Sono mancati argomenti e spunti critici di connessione e ricaduta del sistema di datazione delle superfici (argomento della lezione) dell’architettura storica all’ambito disciplinare della conservazione del patrimonio costruito.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata Boato Anna:

“Esposizione chiara e organica di temi complessi, presentati con esaustività, in un quadro multidisciplinare ben controllato. La presentazione evidenzia una particolare angolazione, enucleata e circoscritta con rigore di metodo nella sua specificità”.

 

Alle ore 10.50 la Commissione invita la candidata Cazzani Alberta a svolgere la prova didattica sull’argomento “L’evoluzione degli strumenti legislativi nella tutela del paesaggio”.

Alla fine della lezione la Commissione formula i seguenti giudizi individuali:

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

La lezione è attinente al tema assegnato. La candidata espone con chiarezza ed efficacia argomenti che legano criticamente il significato ed il valore del paesaggio agli strumenti legislativi. Padrona dell’argomento, completa l’esposizione nel tempo assegnato. Buona capacità di evidenziare connessioni ed aspetti critici nell’ambito disciplinare.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Estesa rassegna sulla tutela del paesaggio con un convincente taglio didattico. Sviluppa in maniera organica i nessi fra la cultura del restauro e l’evoluzione della legislazione, in un quadro critico completo che giunge a questioni operative attuali.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Il tema, nonostante la sua ampiezza e complessità, è esposto attraverso una visione personale e coerente di sicura efficacia didattica, che si fonda su un insieme diversificato di conoscenze multidisciplinari incluse quelle più tradizionali della disciplina e della sua storia, e si conclude con indicazioni significative per la comprensione e l’esercizio dell’attività di tutela.

 

Giudizio del commissario prof.: Luciano Re

La candidata sviluppa con rigorosa attinenza il tema presentato nel sua costituzione storica e nella sua progressiva articolazione, esposto con chiarezza ed efficacia nei suoi aspetti teorico-storici e nella sua articolata attualità sul piano internazionale. L’esposizione si conclude nel tempo assegnato, con continuità e comunicatività, profilando l’opportunità scientifica e l’interesse delle sue prospettive nella peculiarità nel campo della tutela, del restauro e della pianificazione.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

La candidata affronta la trattazione con sicurezza documentata con numerose citazioni dagli scritti dei protagonisti della cultura del paesaggio naturalistico. L’argomento è trattato con chiarezza ed efficacia espositiva. L’ impostazione iniziale risulta bilanciata ed esauriente con buona introduzione storica per la parte riguardante il paesaggio naturale ed agrario. Non è affrontato il tema del paesaggio urbano. Nella lezione è preponderante la trattazione delle origini del dibattito a svantaggio dell’analisi critica della situazione contemporanea, solo accennata nella parte finale.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata Cazzani Alberta:

 

“Trattazione completa di sicura efficacia didattica, che spazia da conoscenze consolidate ad apporti innovativi, con una buona capacità di evidenziare relazioni con il resto del settore disciplinare, in una visione criticamente controllata”.

 

Alle ore 11.50 la Commissione invita il candidato D’Avino Stefano a svolgere la prova didattica sull’argomento“Metodologia per gli interventi di conservazione e restauro del patrimonio architettonico: dalla diagnosi al progetto.”

Alla fine della lezione la Commissione formula i seguenti giudizi individuali:

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

Esposizione attinente al tema assegnato. I metodi di indagine sul costruito storico vengono trattati con chiarezza. Si sofferma prevalentemente sulla fase analitica dei dissesti, facendo limitate considerazioni critiche che legano la diagnosi al progetto di conservazione.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Sistematica illustrazione attinente al tema, con esemplificazioni pertinenti e spesso tratte da concrete esperienze di cantiere. Si evidenzia una visione molto ampia della materia, con numerosi richiami ad altri aspetti dell’ambito disciplinare, con un efficace risultato didattico.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Il tema è stato colto in un’accezione generale e illustrato attraverso una gamma vasta di argomenti, tutti entro l’ambito del restauro, ristretti tuttavia in un tempo molto limitato, anche se il discorso è vivificato dall’esperienza personale.

 

Giudizio del commissario prof.: Luciano Re

La lezione si attiene specificamente al tema assegnato, col supporto di un power point ricco di esemplificazioni. All’esposizione della sintesi delle tecniche d’indagine e di rilevamento, segue quella della casistica dei degradi e dei provvedimenti d’intervento, non senza opportuni riferimenti a tecniche storiche. L’intervento si conclude nel tempo assegnato, proponendosi come valida introduzione tecnico-critica allo specifico disciplinare.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

Trattazione del tema attinente alla disciplina ma generica. Esposizione accompagnata da proiezione di immagini e didascalie che lambiscono gli argomenti senza entrare nel merito di tematiche specifiche trattate come elencazione. La parte relativa alle indagini preventive è lacunosa sia per quanto riguarda le tecniche di esecuzione che per le effettive finalità nell’ambito della conservazione (chimica, raggi x, termografia…). Approssimativa anche la parte riguardante degradi e interventi sulle superfici. In generale l’esposizione ha investito argomentazioni tecnologiche e l’ambito del restauro ed i relativi supporti disciplinari è solo lambito.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo al candidato D’Avino Stefano:

“Illustrazione didatticamente chiara che rivela una discreta conoscenza della materia, con numerosi casi concreti trattati. Emerge un approccio sintetico ai complessi argomenti presentati, esposti nei loro aspetti applicativi”.

 

Alle ore 12.50 la Commissione invita la candidata Fabbri Rita a svolgere la prova didattica sull’argomento “Evoluzione dei paramenti in laterizio dalla fine del Medioevo all’Ottocento in una determinata area culturale italiana”.

Alla fine della lezione la Commissione formula i seguenti giudizi individuali:

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

Con chiarezza ed efficacia espositiva illustra il tema assegnato. Con esempi di architettura ferrarese mostra l’evoluzione dei paramenti in laterizio di un lungo periodo (tra Medioevo e Ottocento).

Dalla esposizione, didatticamente corretta, non si evince una capacità critica tale da legare il tema particolare ad aspetti più ampi che riguardano la disciplina.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Presenta una campionatura di casi concreti ad illustrazione del tema scelto, con un efficace taglio storico-analitico e conseguente chiarezza didattica. Frequenti i rimandi, criticamente controllati, ai vari aspetti della disciplina, completando l’esposizione nel tempo assegnato.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Il tema, anche se riferito ad un preciso contesto, è trattato entro un quadro ampio di riferimenti, non sempre univoci ed egualmente approfonditi e si conclude tempestivamente con un pertinente richiamo alla cultura e alla pratica del restauro fra Otto e Novecento.

 

Giudizio del commissario prof.: Luciano Re

La lezione sviluppa rigorosamente il tema assegnato, nel riferimento specifico ad un ambito territoriale esposto nella cultura architettonica e urbana dalla sua fondazione, nelle sue fortune e nelle trasformazioni successive, esplicitandone le connessioni tra risorse, tecniche, concezioni architettoniche, fino alle tematiche attuali della conservazione e del restauro del patrimonio. La lezione, condotta in modo brillante e consequenziale, si conclude nel tempo assegnato, profilando la rilevanza critica e pratica dell’approfondimento dello studio integrato dei beni culturali nell’inquadramento dello specifico disciplinare in una articolata realtà territoriale e in una prospettiva di operatività comunitariamente condivisa.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

La candidata dimostra sicura attinenza nella trattazione della tematica prescelta. Espone con chiarezza ed efficacia con argomentazioni organizzate e puntuali. Traspare padronanza dell’argomento con manifesta preparazione e sicurezza di espressione accompagnata da un apparato iconografico esemplificativo pertinente alle tecniche di realizzazione delle cortine murarie in laterizio e le relative finiture. La trattazione affronta esclusivamente tematiche storiche e tecnologiche degli aspetti realizzativi. Sono assenti i riferimenti alle contemporanee tematiche della conservazione architettonica.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata Fabbri Rita:

“Tema trattato in un ampio contesto di riferimenti, presentato in modo brillante e consequenziale, con piena padronanza della materia e degli strumenti didattici. Ne risulta un quadro complessivo in cui gli argomenti sono trattati principalmente nella loro evoluzione storica e nelle loro peculiarità tecnologiche”.

 

Il presente verbale è chiuso alle ore 14.30. La Commissione si aggiorna alle ore 08.00 del 6 ottobre 2010.

 

Pescara, 5 ottobre 2010

 

LA COMMISSIONE:

 

Il  Presidente 

 

Prof.    Stella Casiello              _____________________________________                               

 

I  Commissari 

 

Prof. Alberto Grimoldi _____________________________________

 

Prof. Luciano Re                     _____________________________________

 

Prof. Franco Tomaselli ____________________________________

 

Il  Segretario

 

Prof. Claudio Varagnoli           _____________________________________