Procedura di Valutazione comparativa ad un
posto di Professore Associato Presso
La Commissione costituita per il concorso di cui in premessa con D.R. n. 699 del 17/05/2010 e pubblicata su G.U. n. 42 – Serie Speciale - del 28/05/2010, e composta dai seguenti professori:
Prof. Piergiovanni Grigolato Presidente
Prof.ssa Marialuisa Valente Segretario
Prof. Pietro Gallo Commissario
Prof. Piero Musiani Commissario
Prof. Lucio Palombini Commissario
si è riunita presso la Direzione del Centro di Scienze dell’Invecchiamento (Ce.S.I.) dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti - Pescara il giorno 27 ottobre 2010 alle ore 9.00.
La Commissione procede all’espletamento delle prove didattiche dei candidati presenti come da Allegato B del presente verbale.
Alle
ore 10.05
Alla fine
della lezione
Giudizio del commissario Prof.
Piergiovanni Grigolato:
Lezione complessa, anche i dati collaterali sono di estrema ricchezza di particolari. E’ una presentazione con impronta specialistica che necessita di una preparazione dedicata. Fornisce un elenco molto complesso della serie delle lesioni, comprese “cardiectomia da trapianto”, “distrofinopatia di Baker“; è anche menzionato il danno lisosomiale. Fornisce una serie elevatissima di dati superiori a quelli che servono ad un giovane in formazione e che farà, in prima istanza, il medico di base.
Giudizio del commissario Prof. Pietro Gallo:
Il candidato introduce la lezione senza esplicitarne gli obiettivi e la scaletta, ma con una corretta definizione dei termini e dei prerequisiti, buon inquadramento della problematica, adeguate conclusioni, e suggerimenti di piste di approfondimento. L’esposizione è fluida, le diapositive mostrate sono costruite in modo gradevole e con eccellente iconografia, e vengono correttamente utilizzate come documentazione e come spunto per l’esposizione (senza essere lette). L’esigenza di completezza va però a scapito della fruibilità introducendo alcune complessità e ramificazioni di percorso che distraggono dall’obiettivo “centrale” della lezione. Il docente si rivolge all’uditorio, ma non ne attiva l’interazione e non gli fornisce feedback. In conclusione, un’eccellente conferenza ma una lezione che tradisce qualche limite in senso didattico-pedagogico.
Giudizio del commissario Prof.
Piero Musiani:
Il candidato ha svolto il tema scelto in maniera diligente e con un buon grado di chiarezza. L’argomento esposto non é stato tuttavia facile da seguire perché presentato secondo uno schema forse troppo complesso con illustrazioni di molteplici patologie forse più numerose di quelle presentabili in una lezione di soli 45 minuti. E’ emersa qualche incertezza nell’illustrazione delle cardiomiopatie infiammatorie. Ad ogni modo il candidato ha dimostrato un buon livello di padronanza della materia.
Giudizio del commissario Prof.
Lucio Palombini:
Il Candidato svolge la lezione in 41/45 minuti.
Non dichiara preliminarmente i temi che saranno toccati; il livello didattico è medio; la chiarezza espositiva è media; il coinvolgimento dell’uditorio è basso; il materiale didattico è medio; l’aggiornamento degli argomenti è medio; non fornisce una conclusione all’esposizione.
L’esposizione è poco adatta alla platea che, su specifica richiesta della Commissione, è rappresentata da studenti del Cdl in medicina e chirurgia del III-IV anno di corso.
Giudizio del commissario
Prof.ssa Marialuisa Valente:
Il candidato ha tenuto una lezione sulle “Cardiomiopatie primitive e secondarie” con ottima padronanza dell’argomento e notevole capacità comunicativa. L’esposizione, nel rispetto dei tempi assegnati, è stata effettuata con una sequenza didattica efficace e con una iconografia di supporto mirata ad evidenziare i meccanismi patogenetici a livello molecolare e le modificazioni macroscopiche e microscopiche anche con correlazioni anatomo-cliniche, derivate dalla propria esperienza e in linea con la letteratura più aggiornata.
Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo al candidato BARTOLONI Giovanni.
Giudizio collegiale
La lezione svolta dal candidato
ha mostrato attinenza al tema ed è stata completata nel rispetto dei tempi
previsti. Il candidato ha illustrato in modo completo, forse troppo complesso
per l’uditorio che era stato proposto, la problematica oggetto della lezione,
dimostrando padronanza dell’argomento e capacità di correlazione
anatomo-clinica.
Alle
ore 10.55
Alla fine
della lezione
Giudizio del commissario Prof.
Piergiovanni Grigolato:
Inquadramento chiaro sul significato predittivo degli studi oggetto della lezione; studi utili per la terapia mirata molecolare.
Chiara indicazione dell’esame morfologico di orientamento.
Seguono altri temi convincenti come la spiegazione del recettore, le tappe evolutive della terapia mirata, il “dominio della tirosinkinasi”; presentazione didatticamente chiara. Sottolinea l’importanza della mutazione del recettore che influisce sulla risposta al farmaco e della mutazione addizionale che spiega la resistenza al farmaco.
La mutazione può correlare con l’istotipo (carcinoma polmonare).
Prende in considerazione altri geni e di tutti spiega la possibile applicazione terapeutica.
La proposta didattica appare di ottimo livello e si evincono situazioni complesse spiegate bene e perfettamente comprensibili anche per chi non è uno specialista del settore.
Esposizione chiara che illustra in modo didattico e comprensibile un tema non facile. Apprezzabile la qualità degli elementi illustrativi.
Giudizio del commissario Prof. Pietro Gallo:
La candidata introduce la lezione senza esplicitarne la scaletta, ma con una corretto inquadramento della problematica. La candidata suddivide bene la trattazione per concetti-chiave e per ciascuno di questi illustra gli step metodologici prima di affrontarne la problematica. La candidata termina la lezione con adeguate conclusioni anche se non suggerisce all’uditorio piste di approfondimento. L’esposizione è fluida e convincente, con un ritmo che facilita l’ascolto dell’esposizione, ed accresce nell’uditorio la comprensione di quanto esposto, rendendo del tutto chiari anche concetti complessi. Le diapositive mostrate sono costruite in modo asciutto e con evidente intento didattico, e vengono correttamente utilizzate per finalità esemplificative e come spunto per l’esposizione. Il percorso della lezione è lineare e coerente con l’obiettivo “centrale” della lezione. Il docente si rivolge all’uditorio, anche se non ne attiva l’interazione e non gli fornisce feedback. In conclusione, un’eccellente lezione che mostra doti didattiche naturali implementate dall’acquisizione di evidente esperienza nel campo dell’insegnamento, e che meritano di essere perfezionate nel tempo con l’apprendimento di ulteriori tecniche pedagogiche.
Giudizio del commissario Prof.
Piero Musiani:
La candidata ha organizzato in modo estremamente razionale e coerente la lezione ed é stata estremamente convincente nel porre come punto di riferimento la diagnosi molecolare nell’ambito anatomo-patologico come indicatore di prognosi ed in particolare della terapia. Sono stati sviluppati i temi relativi alla diagnosi molecolare delle alterazioni geniche presenti nei tumori e sono state illustrate le varie tecniche per rilevarle. La candidata ha mostrato un’ottima capacità pedagogica mediante l’utilizzo di diapositive molto bene impostate e di schemi riassuntivi efficaci.
Giudizio del commissario Prof.
Lucio Palombini:
La Candidata svolge la lezione in 39/45 minuti.
Non dichiara preliminarmente i temi che saranno toccati; il livello didattico è medio; la chiarezza espositiva è alta; il coinvolgimento dell’uditorio è medio; il materiale didattico è alto; l’aggiornamento degli argomenti è alto; non fornisce una conclusione all’esposizione.
L’esposizione è molto adatta alla platea che, su specifica richiesta della Commissione, è rappresentata da studenti del Cdl in medicina e chirurgia del III-IV anno di corso anche se fortemente centrata sul rapporto con la terapia oncologica.
Giudizio del commissario
Prof.ssa Marialuisa Valente:
La candidata ha tenuto una lezione sulla “Diagnostica Molecolare in Anatomia Patologica” ed ha affrontato la trattazione, centrata sulle implicazioni farmacologiche di alcune alterazioni molecolari nei tumori del polmone, della mammella e del colon, con un’impostazione molto chiara e particolarmente accessibile, nel rispetto dei tempi assegnati.
Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata BUTTITTA Fiamma.
Giudizio collegiale
L’articolazione della lezione si è sviluppata lungo linee razionali e coerenti. Il materiale iconografico utilizzato era chiaro e ben illustrava i temi trattati. Il linguaggio appropriato, offriva un quadro esaustivo di elevata complessità. Il livello della lezione era coerente con la popolazione target. Particolarmente significativa nel disegno della lezione è stata l’illustrazione delle procedure di biologia molecolare applicate all’anatomia patologica.
Alle
ore 12.00
Alla fine
della lezione
Giudizio del commissario Prof.
Piergiovanni Grigolato:
Presentazione chiara delle malattie autoimmuni con la loro distribuzione ed il coinvolgimento nella patologia renale.
Chiaro il modello dei tre prelievi e del contributo morfologico iniziale.
Chiarissimo lo schema didattico, ottimo il percorso delle classi di LES.
Sempre suggestiva e puntuale la correlazione con la ME.
Spiegazione precisa della terminologia. La sequenza didattica è ottima e lega tutti i contributi morfologici. Si apprezza la prosecuzione di volta in volta in modo aggregato di tutte le procedure fino alla ultrastruttura .
Propone con garbo e grinta le nozioni recuperando il fascino di una metodica oggi lasciata in disparte, la ME .
Seguono poi, dopo il LES,via via tutte le altre sindromi ad impronta autoimmune.
Trattasi di una interpretazione di notevole capacità didattica,convincente sui contenuti che esprime proprietà comunicativa di elevato profilo .
Giudizio del commissario Prof. Pietro Gallo:
La candidata introduce la lezione
esplicitandone gli obiettivi e la scaletta. Richiama il significato di alcune
metodiche di studio come prerequisito. Si attiene al nucleo della trattazione,
limitandosi correttamente a citare le tematiche che sceglie di non affrontare, ma
l’esposizione – benché fluida – è condotta con ritmi troppo sostenuti per
favorire efficacemente l’apprendimento in quanto quello che guadagna in
completezza tende ad andare a scapito della chiarezza. Al termine
dell’esposizione, si fa carico di un adeguato take-away message, anche se non suggerisce piste di approfondimento.
Le diapositive mostrate sono costruite con eccellente iconografia, ma tendono
ad essere seguite più che essere utilizzate come spunto. Il docente si rivolge
all’uditorio, ma non ne attiva l’interazione e non gli fornisce feedback. In
conclusione, più una competente conferenza di aggiornamento professionale che
una lezione per il target assegnato.
Giudizio del commissario Prof.
Piero Musiani:
La candidata ha tenuto la prova didattica nei tempi previsti esponendo l’argomento in maniera estremamente chiara, lineare e sequenziale. La candidata é riuscita ad imporre il tema della lezione all’attenzione degli ascoltatori tramite l’ottima organizzazione del disegno didattico con schemi classificativi semplici ma scientificamente molto validi. La disamina delle varie patologie si é sviluppata tramite la trattazione dei vari quadri morbosi con tempi proporzionali alla percentuale di incidenza. Ottime le diapositive comprendenti i quadri istologici, istochimici, immunoistochimici e di microscopia elettronica. In conclusione la candidata ha dimostrato una spiccata capacità didattica.
Giudizio del commissario Prof.
Lucio Palombini:
La Candidata svolge la lezione in 45/45 minuti.
Dichiara preliminarmente i temi che saranno toccati; il livello didattico è medio; la chiarezza espositiva è alta; il coinvolgimento dell’uditorio è alto; il materiale didattico è medio; l’aggiornamento degli argomenti è medio; fornisce una conclusione all’esposizione.
L’esposizione è moderatamente adatta alla platea che, su specifica richiesta della Commissione, è rappresentata da studenti del Cdl in medicina e chirurgia del III-IV anno di corso perchè impostata in modo molto specialistico e lacunosa su capisaldi propri dell’anatomia patologica renale come i quadri macroscopici e le diagnosi microscopiche differenziali per lo studente più comuni come quella tra il LES, l’amiloidosi e il diabete.
Giudizio del commissario
Prof.ssa Marialuisa Valente:
La candidata ha svolto la prova didattica relativa al
“Coinvolgimento renale nelle malattie autoimmuni” dimostrando conoscenza della
materia, chiarezza espositiva e rispetto dei tempi assegnati.
Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata NEBULONI Manuela.
Giudizio collegiale
L’articolazione della lezione si
è sviluppata lungo linee razionali e coerenti. Il materiale iconografico
utilizzato, con particolare riferimento alla microscopia elettronica, era
eccellente e completo. Il linguaggio riusciva a catturare l’uditorio anche se
l’esposizione troppo serrata non è stata per tutti facilitante l’apprendimento.
Alle ore 12.53
Alla fine
della lezione
Giudizio del commissario Prof.
Piergiovanni Grigolato:
La candidata effettua un percorso storico attraverso lesioni classiche della anatomia patologica convenzionale.
Si osserva bene la articolazione tra le diverse età, l’adulto, il giovane ed il lattante.
Documentazione iconografica adeguata ove non mancano i richiami legislativi per il monitoraggio delle cardiopatie responsabili
Esposizione lineare, nonostante le difficoltà dell’argomento, lungo definizioni classiche di patologia convenzionale.
Giudizio del commissario Prof. Pietro Gallo:
La candidata introduce la lezione
con un adeguato e complesso inquadramento della problematica e una corretta
definizione dei termini, ma senza esplicitare prerequisiti e scaletta. La
candidata esaurisce il tempo a disposizione per l’esposizione senza giungere ad
adeguate conclusioni, e suggerire piste di approfondimento. L’esposizione è sufficientemente
fluida, ma con varie ramificazioni di percorso che, anziché venire date come
prerequisito, vengono trattate sistematicamente, allontanando così l’uditorio dall’obiettivo
“centrale” della lezione. Le diapositive mostrate sono redatte in lingua
Inglese. Gli schemi sono efficaci (e ne viene correttamente citata la fonte)
mentre l’iconografia anatomopatologica originale non è sempre ottimale. La coerenza
tra alcune immagini mostrate e l’interpretazione che ne viene data non è sempre
del tutto convincente. Il docente si rivolge all’uditorio, ma non ne attiva
l’interazione e non gli fornisce feedback. In conclusione, una lezione che
tradisce alcuni limiti in senso didattico.
Giudizio del commissario Prof.
Piero Musiani:
La candidata durante la prova didattica ha mostrato buona attinenza al tema anche se l’organizzazione complessiva dell’argomento é risultata alle volte difficile da seguire. La candidata ancorché dotata di padronanza dell’argomento ha presentato qualche insicurezza nell’illustrazione dei numerosi dati epidemiologici desunti da una confondente letteratura. La candidata ha presentato materiale iconografico coerente con il suo profilo complessivo.
Giudizio del commissario Prof.
Lucio Palombini:
La Candidata svolge la lezione superando il limite dei 45 minuti.
Dichiara preliminarmente i temi che saranno toccati; il livello didattico è basso; la chiarezza espositiva è bassa; il coinvolgimento dell’uditorio è basso; il materiale didattico è medio; l’aggiornamento degli argomenti è medio; non fornisce una conclusione all’esposizione.
L’esposizione è poco adatta alla platea che, su specifica richiesta della Commissione, è rappresentata da studenti del Cdl in medicina e chirurgia del III-IV anno di corso soprattutto nella parte molto specialistica incentrata al taglio del fascio di conduzione anche se pregevole in termini di comunicazione di massa il richiamo alla morte cardiaca da cocaina.
Giudizio del commissario
Prof.ssa Marialuisa Valente:
La candidata ha tenuto una lezione sul tema “Anatomia Patologica della morte improvvisa”. Nella trattazione ha dimostrato una sufficiente padronanza dell’argomento e non ha rispettato, sia pure di poco, i tempi previsti.
Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata OTTAVIANI Giulia Maria Elisa.
Giudizio collegiale
La candidata svolge la lezione
prescelta con pertinenza, mostrando tuttavia dei limiti nella linearità della
trattazione. Il coinvolgimento dell’uditorio era piuttosto basso.
Alle ore 13.50
Alla fine
della lezione
Giudizio del commissario Prof.
Piergiovanni Grigolato:
La candidata inizia la sua esposizione con la presentazione di richiami morfologici di normalità e si articola tra le componenti di un tessuto in continua trasformazione, in fasi evolutive diverse.
Descrizione con tabelle e priva di immagini, rimane così lungo tutto il suo percorso.
Discorso completo che si segue con difficoltà perché mancano elementi di curiosità e di attrattiva efficace (le immagini).
Una lezione così complessa senza immagini non è facile da seguire.
Giudizio del commissario Prof. Pietro Gallo:
Il candidato introduce la lezione
richiamando ed illustrando i prerequisiti che identifica come necessari.
Successivamente, pur senza esplicitare la scaletta dell’esposizione, inquadra
con competenza la problematica del tema prima di trattarlo sistematicamente. Al
termine della lezione, la candidata conclude la trattazione fornendo
all’uditorio utili indicazioni sul ruolo professionale del Patologo, pur non
suggerendo esplicitamente piste di approfondimento. L’esposizione è assolutamente
fluida pur senza essere brillante. Le diapositive sono costruite in modo
esaustivo, a beneficio dell’uditorio, evidenziano i punti-chiave della
trattazione, e vengono correttamente utilizzate come guida per l’esposizione,
senza essere lette. Da sottolineare però come un limite il mancato ricorso ad
una iconografia anatomopatologica, per cui la trattazione stimola nell’uditorio
l’inquadramento teorico e la comprensione anatomo-clinica dei fenomeni, ma non
sviluppa abilità di interpretazione dei quadri morfologici. Il docente si
rivolge all’uditorio, ma non ne attiva l’interazione e non gli fornisce
feedback. In conclusione, la candidata fa trapelare una buona conoscenza e una
pratica abituale dello strumento della lezione teorica, ma dovrebbe dedicarsi
maggiormente in futuro allo sviluppo di abilità didattiche professionalizzanti.
Giudizio del commissario Prof.
Piero Musiani:
La dott.ssa Pilozzi ha svolto il tema della prova didattica con buona progressione logica ed appropriato livello di approfondimento. La lezione é sembrata tuttavia non completamente esauriente poiché la candidata si é avvalsa di schemi classificativi privi di qualsiasi immagine di accompagnamento. La lezione pur valida nello schema logico é risultata alla fine non completamente coinvolgente perché assente dei quadri istopatologici che per definizione riguardano la nostra disciplina.
Giudizio del commissario Prof.
Lucio Palombini:
La Candidata svolge la lezione in 45/45 minuti.
Pur non dichiarando preliminarmente i temi che saranno toccati la candidata pregevolmente in termini didattici fornisce un ricordo anatomico dell’osso; il livello didattico è medio; la chiarezza espositiva è media; il coinvolgimento dell’uditorio è medio; il materiale didattico è medio e limitato alla proiezione di schede riassuntive/indice; l’aggiornamento degli argomenti è medio; non fornisce una conclusione all’esposizione.
L’esposizione è moderatamente adatta alla platea che, su specifica richiesta della Commissione, è rappresentata da studenti del Cdl in medicina e chirurgia del III-IV anno di corso.
Giudizio del commissario
Prof.ssa Marialuisa Valente:
La candidata ha svolto la lezione relativa ai “Tumori dello scheletro” affrontando il problema con una buona impostazione schematica e rispettando i tempi previsti.
Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata PILOZZI Emanuela.
Giudizio collegiale
L’articolazione della lezione si è sviluppata lungo linee razionali e coerenti. Le diapositive utilizzate erano prive di iconografia. Il linguaggio, pur dimostrando padronanza dell’argomento, non riusciva a catturare completamente l’uditorio.
Il presente
verbale è chiuso alle ore 16.30 e
Chieti, 27 ottobre 2010
Il Presidente
Prof. Piergiovanni Grigolato _____________________________________
I Commissari
Prof. Pietro Gallo _____________________________________
Prof. Piero Musiani _____________________________________
Prof. Lucio Palombini _____________________________________
Il Segretario
Prof.ssa Marialuisa Valente _____________________________________