Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di Professore Associato
Presso
Prof. Andrea Battistini Presidente
Prof. Aldo Maria Morace Segretario
Prof. Marco Ariani Commissario
Prof. William Spaggiari Commissario
Prof. Pasquale Voza Commissario
si è riunita presso la sede del Rettorato dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti - Pescara il giorno 4 giugno 2010 alle ore 8,40.
Alle ore 9,00
Alla fine della
lezione
Giudizio del commissario prof. Marco Ariani: Lezione eccellente, didatticamente bene organizzata, esauriente e rigorosa. Completa padronanza dell’argomento.
Giudizio del commissario prof. Andrea Battistini: Il candidato, forte di una padronanza dell’argomento senza dubbio fuori del comune, ha tenuto una lezione rigorosa, precisa, chiara, documentata, di grande nitore espositivo e di pregevole efficacia didattica.
Giudizio del commissario prof. Aldo Maria Morace: Ottima lezione per chiarezza espositiva, pregnanza di riferimenti testuali, contestualizzazione storica, capacità di tracciare un quadro significativo e didatticamente trasmissivo.
Giudizio del commissario prof.
William Spaggiari: Dopo un’ampia premessa storica, il candidato
illustra l’argomento con precisione e piena padronanza, fornendone una lettura
efficace e convincente.
Giudizio del commissario prof. Pasquale Voza: Lezione condotta con grande lucidità ed efficacia, con una sapiente attenzione alla contestualizzazione storico-culturale e una notevole capacità di riferimento analitico ai testi di volta in volta richiamati.
Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo al candidato Giorgio Masi:
“Lezione rigorosa, precisa, chiara, documentata, di pregevole efficacia didattica”.
Alle ore 9,50
Alla fine
della lezione
Giudizio del commissario prof. Marco Ariani: Lezione didatticamente mediocre, dispersiva e male organizzata; scarsa la padronanza dell’argomento, non motivati i riferimenti al Romanticismo.
Giudizio del commissario prof. Andrea Battistini: La candidata non va al cuore dell’orazione foscoliana, indugiando inutilmente alle periferie e su aspetti relativi alla comunicazione e alla voce, senza affrontare in alcun modo le ragioni storiche dell’orazione e delle sue tesi. Anche i rinvii alle possibili fonti foscoliane (a Vico e a Rousseau) sono semplicistici e fuorvianti, per non dire dei riferimenti a Leopardi. Non pare pertinente il richiamo al sonetto “A Zacinto”. Ne deriva una parafrasi di scarso rilievo didattico, resa con una lettura frammentaria e poco significativa.
Giudizio del commissario prof. Aldo Maria Morace: L’articolazione della lezione è risultata dispersiva, deprivata dei gangli vitali della teoresi foscoliana sull’essenza e sulla funzione della letteratura. La dimensione didattica si palesa come deficitaria in termini di apprendimento da parte dell’uditorio.
Giudizio del commissario prof.
William Spaggiari: La trattazione, di impianto descrittivo, risulta in
non pochi punti discontinua e priva di approfondimenti, limitando l’analisi ad
alcune delle tematiche del testo.
Giudizio del commissario prof. Pasquale Voza: La trattazione dell’argomento è stata svolta su un piano approssimativamente espositivo ed è risultata non di rado disordinata e frammentaria, soprattutto incapace di mettere a fuoco lo spessore teorico-culturale del testo.
Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata Antonella Del Gatto:
“Esposizione semplicistica, dispersiva e discontinua”.
Alle ore 10,40
Alla fine
della lezione
Giudizio del commissario prof. Marco Ariani: Lezione discreta, esposizione interessante, un po’ dispersiva nella messa a fuoco dell’argomento.
Giudizio del commissario prof. Andrea Battistini: Sia pure con qualche ripetizione e qualche indugio di troppo sulle ragioni e sulle esigenze personali di Leopardi, il candidato riesce a contestualizzare la produzione delle canzoni civili, aprendo il discorso alle pronunce dei carteggi (con Giordani, con Monti, con Montani) e delle riviste culturali del tempo, offrendone le ragioni sia letterarie sia politiche attraverso pertinenti citazioni. Ci si aspettava però riferimenti più precisi ai testi delle canzoni civili.
Giudizio del commissario prof. Aldo Maria Morace: Lezione verbosa, arruffata, priva di riferimenti essenziali. In particolare, si coglie la decontestualizzazione dalle più significative lettere giordaniane in materia, dall’orazione Agli Italiani, dal Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica. E’ mancata, inoltre, una sintesi sulle canzoni civili, nonché una rete di riferimenti citazionali ai testi.
Giudizio del commissario prof.
William Spaggiari: Il candidato illustra fonti, caratteri e quadro
storico del tema proposto, ma preferisce anteporre alla necessaria lettura dei
testi poetici lo svolgimento di più ampie considerazioni sui nuclei di pensiero
leopardiano.
Giudizio del commissario prof. Pasquale Voza: La lezione è condotta con una qualche sapienza espositiva, ma risulta sostanzalmente incapace di fornire le linee essenziali di una analisi persuasiva ed efficace dei testi leopardiani presi in esame.
Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo al candidato Giorgio Panizza:
“La lezione non fornisce in maniera adeguata le linee essenziali dell’argomento”.
Alle ore 11,30
Alla fine
della lezione
Giudizio del commissario prof. Marco Ariani: L’argomento della lezione non è stato messo a fuoco; esposizione superficiale e divagante, numerose le imprecisioni concettuali e storico-culturali. Didatticamente del tutto fuorviante.
Giudizio del commissario prof. Andrea Battistini: La candidata insiste inutilmente sulla ricerca della verità in Dante e su altri aspetti marginali o estranei al tema dell’averroismo. L’inadeguatezza dell’esposizione si riscontra anche nella sequenza frammentaria degli argomenti e nel loro mancato approfondimento. Del tutto superfluo il lungo elenco degli spiriti sapienti di Paradiso X e immotivato l’esame stilistico di Paradiso XI e XII.
Giudizio del commissario prof. Aldo Maria Morace: La candidata è partita bene, dando la destinazione studentesca della lezione, ma poi si è smarrita in un’impostazione didascalica e dispersiva, non focalizzata sul tema.
Giudizio del commissario prof.
William Spaggiari: La candidata organizza la lezione in maniera
informata, ma con molti passaggi scarsamente persuasivi ed estranei
all’argomento proposto.
Giudizio del commissario prof. Pasquale Voza: La lezione si è incentrata su una trattazione disordinata e frammentaria, priva di un centro organizzatore e spesso incline ad una riduzione immediatamente contenutistica e ideologico-valutativa dell’argomento.
Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata Gabriella Di Paola:
“Esposizione inadeguata, frammentaria e non approfondita”.
Alle ore 12,20
Alla fine
della lezione
Giudizio del commissario prof. Marco Ariani: Lezione buona: padronanza dell’argomento, ben centrato; trattazione didatticamente motivata, con qualche incertezza nell’esposizione.
Giudizio del commissario prof. Andrea Battistini: La candidata, molto emotiva, non esprime al meglio le sue potenzialità. Malgrado ciò, dopo un esordio incerto, illustra persuasivamente il carattere diegetico della Vita Nova, messo in rapporto con la tradizione medievale del racconto allegorico. La conoscenza e soprattutto l’utilizzazione della bibliografia di riferimento sono adeguate e aggiornate, come pure adeguati sono il collegamento tra alcuni passi del Convivio richiamati per chiarire il significato di allegoria e la scelta degli stessi passi della Vita Nova privilegiati nel commento.
Giudizio del commissario prof. Aldo Maria Morace: La lezione, ben collocata nella sua destinazione agli studenti, è risultata inceppata, faticosa, priva di un disegno nitido e didatticamente funzionale. Migliore la parte sull’allegoria, meno felice quella sul racconto, che pure offriva margini di grande interesse.
Giudizio del commissario prof.
William Spaggiari: La lezione viene impostata sulla base di adeguati
fondamenti interpretativi; l’illustrazione dell’argomento è corretta, ma con qualche
incertezza espositiva.
Giudizio del commissario prof. Pasquale Voza: Lezione frammentaria, condizionata da una iniziale, forte emotività, seppur preceduta da interessanti premesse di ordine metodologico-didattico. Tale frammentarietà ha finito con il rendere precario sul piano didattico l’approccio ai testi presi in esame.
Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata Erminia Ardissino:
“Lezione condizionata da difficoltà emotive iniziali, poi svolta con sufficiente messe di argomentazioni”.
Alle ore 13,10
Alla fine
della lezione
Giudizio del commissario prof. Marco Ariani: Il tema è sostanzialmente eluso, mentre la specificità letteraria e storico-culturale della poesia campanelliana non viene caratterizzata in modo adeguato. Esposizione sufficiente, buona la chiarezza espositiva.
Giudizio del commissario prof. Andrea Battistini: Il quadro introduttivo, troppo lungo in rapporto alla durata della lezione, risente di un quadro storiografico un po’ datato, ancora crociano. Qualche volta i giudizi espressi su Campanella sono più ammirativi che critici. Eccessive le proiezioni del pensiero di Campanella su Spinoza e su Kant. Accettabile invece l’esegesi di alcune poesie campanelliane scelte in modo adeguato e condotta connettendo la dimensione metafisica e la dimensione etica, sia pure con una certa ripetitività.
Giudizio del commissario prof. Aldo Maria Morace: La candidata ha svolto diligentemente la sua lezione, con sufficiente chiarezza espositiva. E’mancato ogni riferimento intertestuale a Dante.
Giudizio del commissario prof.
William Spaggiari: La candidata ripercorre le coordinate
critico-interpretative dell’opera dell’autore, limitandosi a una lettura
antologica dei testi, senza particolari approfondimenti.
Giudizio del commissario prof. Pasquale Voza: Lezione diligentemente e passivamente espositiva, priva di respiro e di una attiva mediazione organizzativa.
Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata Annna Maria Pedullà:
“Lezione connotata da chiarezza espositiva, ma priva di particolari approfondimenti”.
Alle ore 14,50
Alla fine
della lezione
Giudizio del commissario prof. Marco Ariani: Esposizione didatticamente efficace, ma è mancata una trattazione completa e persuasiva dell’argomento, scorciato sui rapporti tra Cameroni e il Verismo. La lezione termina dieci minuti prima del tempo assegnato.
Giudizio del commissario prof. Andrea Battistini: Dopo
una breve presentazione scolastica del fenomeno della Scapigliatura che punta
più sugli aspetti sociali e politici che su quelli propriamente letterari, la
candidata ricostruisce con vivacità la figura di Cameroni, mettendola in
relazione, più che con
Giudizio del commissario prof. Aldo Maria Morace: Lezione molto ben articolata e condotta, anche in virtù della chiarezza espositiva e della capacità affabulatoria. Accurata la rete di riferimenti testuali e citazionali; si sarebbe desiderato un maggiore sviluppo della parte relativa alla lettura’scapigliata’ del primo Verga da parte di Cameroni.
Giudizio del commissario prof.
William Spaggiari: Le argomentazioni, formulate con proprietà, rivelano
una sicura conoscenza della materia; nella seconda parte si dedica uno spazio
eccessivo al versante del Verismo.
Giudizio del commissario prof. Pasquale Voza: La candidata ha svolto la sua lezione con sapienza e lucidità di argomentazioni sia di ordine storico-culturale, sia di ordine più propriamente letterario.
Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata Laura Oliva:
“Esposizione limpida, corredata da una buona rete di riferimenti testuali”.
Alle ore 15,40
Alla fine
della lezione
Giudizio del commissario prof. Marco Ariani: Buona esposizione, discreta didatticamente, ma la trattazione elude il tema dei rapporti tra Metastasio e l’Arcadia, anche per il mancato aggiornamento sulla critica più recente.
Giudizio del commissario prof. Andrea Battistini: Per quanto poco organizzata nella sequenza degli argomenti trattati, l’esposizione, per un verso della poetica d’Arcadia e per l’altro di Metastasio, è nitida e chiara. Non si stabiliscono però con tutta l’auspicabile perspicuità i rapporti tra l’istituzione letteraria dell’Arcadia e l’opera di Metastasio. È tuttavia da valutare positivamente l’accento posto dalla candidata sul sostrato filosofico e in particolare cartesiano che accomuna i due aspetti da mettere a confronto.
Giudizio del commissario prof. Aldo Maria Morace: Lezione ben impostata e condotta con capacità attrattiva. E’ mancato il riferimento agli ultimi studi in materia, come anche il rapporto con Gravina teorico della tragedia.
Giudizio del commissario prof.
William Spaggiari: Dopo alcuni cenni sull’Arcadia, la candidata formula
riflessioni disorganiche e non sempre pertinenti su Metastasio, senza stabilire
connessioni tra il poeta e l’Accademia.
Giudizio del commissario prof. Pasquale Voza: La lezione della candidata è stata svolta su un piano vivacemente e, insieme, genericamente descrittivo, al di qua di una riconoscibile organizzazione unitaria del discorso.
Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata Elisabetta De Troja:
“Lezione approssimativa, carente di aggiornate prospezioni storico-critiche”.
Alle ore 16,30
Alla fine
della lezione
Giudizio del commissario prof. Marco Ariani: Il tema della lezione è appena sfiorato in un’esposizione piuttosto frammentaria; la padronanza dell’argomento appare inadeguata.
Giudizio del commissario prof. Andrea Battistini: La candidata ricostruisce la ricezione e gli accorpamenti delle canzoni politiche petrarchesche da Vellutello a Carducci. Dopo averne discusso brevemente nel loro insieme, si sofferma più diffusamente sulla XXVIII, creando una certa asimmetria espositiva. Non si mettono a fuoco le canzoni soprattutto in rapporto al pensiero politico di Petrarca, sacrificato a vantaggio di microanalisi lessicali e semantiche o di richiami intertestuali a esempi latini. La durata della lezione è stata di quaranta minuti.
Giudizio del commissario prof. Aldo Maria Morace: Buona capacità espositiva, posta al servizio di una convincente modalità didattica. Accurati i riferimenti bibliografici; si sarebbe preferita una più ampia recensio dei testi politici in versi.
Giudizio del commissario prof.
William Spaggiari: La candidata illustra con ricchezza di particolari
le fonti, la storia, la ricezione, le connessioni testuali e intertestuali
delle tre canzoni politiche, sottoponendo a serrata analisi soltanto la prima
di esse.
Giudizio del commissario prof. Pasquale Voza: Trattazione accurata e diligente dell’argomento della lezione, anche se sostanzialmente priva di qualche nucleo di approfondimento.
Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata Annalisa Cipollone:
“Lezione circoscritta ad ambiti strettamente testuali, non storicamente inquadrati”.
Il presente
verbale è chiuso alle ore 20,00.
lì 4 giugno 2010
Il
Presidente
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I
Commissari
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Prof. _____________________________________
Prof. _____________________________________
Il Segretario
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