Procedura di Valutazione
comparativa ad un posto di Professore Ordinario presso la Facolta' di architettura, Settore
icar/21 Urbanistica - Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale serie speciale –
concorsi ed esami - n.54 dell’11.07.2008
ALLEGATO B AL
VERBALE N. 5 del
24.06.2010
GIUDIZI COLLEGIALI RELATIVI AI TITOLI SCIENTIFICI E
PUBBLICAZIONI
ROBERTO CASSETTI
Il candidato si evidenzia per le sue non comuni capacità di elaborazione sistematica di principi e strategie urbanistiche, alimentate dalla costante osservazione dei processi di mutamento territoriale, mirati in particolare a mettere in luce le discontinuità che impongono la riformulazione dei quadri cognitivi, dei paradigmi progettuali e delle strumentazioni di intervento.
La copiosa pubblicistica, spesso con editori di livello nazionale, scandisce le tappe più importanti di un percorso di ricerca pluriennale, che assume in particolare il territorio di Roma e della sua regione come laboratorio per sperimentare gli schemi interpretativi adottati, e per definire le nuove strategie di intervento. Significativa al riguardo è la proposta di un nuovo assetto della regione urbana fondato sulla redistribuzione delle funzioni di centralità e sulla loro messa in rete attraverso il sistema dei corridoi ecologici e infrastrutturali ( si veda al riguardo “Roma e il Lazio 1945-2007”, del 2008, dove la grande città viene trattata in un’ottica specificatamente urbanistica, ben oltre la dimensione riduttivamente archeologica o della “mirabilia urbis” ).
La lunga esperienza, maturata anche attraverso ruoli significativi ricoperti presso istituzioni pubbliche e attraverso la partecipazione qualificata ad importanti programmi di ricerca e di pianificazione del territorio, a partire dalla esperienza del Progetto ’80, insieme alla costante tensione dimostrata nel tempo per le attività di studio, sperimentazione e insegnamento, caratterizzano il profilo di un ricercatore ormai qualificato per assumere responsabilità più rilevanti nell’ambito delle discipline messe a concorso.
LEONARDO CIACCI
Il candidato presenta un’attività scientifica congruente con il settore disciplinare a concorso. Presenta un’originale chiave di lettura della produzione urbanistica e della storia urbana, centrata sul ruolo delle immagini e della comunicazione visuale, con particolare riferimento al cinema e agli strumenti multimediali. La sua ricerca è stata sviluppata con coerenza e continuità, prima nell’ambito dell’analisi urbana, indirizzandone l’attenzione verso le componenti economiche e storiche. Dalla metà degli anni Ottanta ha dato luogo a pubblicazioni sulla comunicazione visiva con editori anche di livello nazionale. Tra queste si evidenzia in particolare il volume “ Progetti di città sullo schermo” di cui risulta autore. Più recentemente, la sua ricerca è approdata ad una consapevole utilizzazione di questo genere di fonti come strumento specifico d’indagine nell’ambito della ricerca storica, offrendo interessanti contributi alla interpretazione delle vicende urbane e alla trasformazione degli immaginari collettivi.
MARCO CREMASCHI
Il candidato si distingue per l’intensa e qualificata attività di ricerca, tradotta in una copiosa pubblicistica con editori anche di livello internazionale, su temi spesso di frontiera tra la pianificazione urbana-territoriale ed altri settori scientifico-disciplinari. Nel corso del tempo gli interessi sono andati evolvendo, dalle forme sociali di uso del territorio e dell’abitazione verso le politiche di sviluppo locale e le strumentazioni per la programmazione dei progetti, e poi alle nuove politiche urbane inquadrate in una prospettiva europea. Particolarmente significativi al riguardo sono da considerare : il suo volume “Progetti di sviluppo del territorio”, 2003, un bilancio critico dell’esperienza delle azioni integrate locali in Italia e in Europa; e successivamente il suo “Europa delle città”, 2005, uno studio comparativo che cerca di individuare uno stile comune del governo del territorio in Europa.
Partecipazione qualificata a reti di ricerca interdisciplinari, rigore metodologico e forte apertura ai confronti internazionali nell’affrontare temi innovativi delle politiche urbane in una prospettiva europea, caratterizzano il profilo di un ricercatore che ha saputo coltivare e sviluppare coerentemente un proprio spazio di approfondimento critico, su questioni che spesso travalicano l’ambito dell’urbanistica tradizionale, per misurarsi con le grandi sfide poste dal governo integrato dei territori urbani contemporanei.
PAOLO FUSERO
Il candidato si evidenzia per la sua competenza nel trattare i temi della pianificazione e della progettazione urbanistica, approfonditi anche sotto il profilo della fattibilità dei meccanismi attuativi. I suoi piani, in collaborazione con Bruno Gabrielli, si configurano come ricerche originali nel campo disciplinare, contribuendo –insieme all’apporto di altre ricerche contemporanee- ad una nuova formulazione del progetto urbanistico. Soprattutto si evidenzia per la sua spiccata attitudine ai temi dell’innovazione. Questi temi sono stati esplorati con spunti di originalità, rigore di metodo, e apertura interdisciplinare, con particolare riferimento alle nuove tecnologie ICT e al loro possibile ruolo nella evoluzione disciplinare, sia sotto il profilo dei contenuti che delle strumentazioni di intervento . Ciò emerge in particolar modo nella sua pubblicazione più recente, “E-city, Reti digitali città del futuro”. Il volume, prodotto da un editore con diffusione internazionale, rappresenta un pregevole bilancio critico a tutto campo sullo stato dell’arte e sugli scenari di mutamento delle reti digitali, e le loro conseguenze per la pianificazione e l’evoluzione delle città, che al momento ha pochi riscontri nella letteratura internazionale.
L’innovazione riguarda anche le metodologie didattiche di insegnamento a distanza, con esiti in gran parte pionieristici concretizzati nella realizzazione di nuovi percorsi formativi. Alle attività didattiche e di ricerca si affianca un’intensa attività gestionale in ambito universitario.
La circolarità tra ricerca, didattica e
sperimentazione qualifica la figura di un candidato che alla capacità
d’innovazione aggiunge quella di una notevole padronanza degli strumenti
concettuali e operativi dell’urbanistica, qualificandosi come ricercatore
ormai qualificato per assumere
responsabilità più rilevanti nell’ambito delle discipline messe a concorso.
MARCELLO MAMOLI
L'attività di ricerca del candidato si articola in settori diversi: un interesse storico sulla ricostruzione postbellica in Europa, documentata in particolare da “ Storia dell’urbanistica. L’Europa del secondo dopoguerra”, 1988, stampato da un editore di rilevanza nazionale, in cui appare come autore della parte relativa alla ricostruzione delle città, assumendo la storia urbanistica come espressione della storia delle città , dei loro piani e dei progetti attuativi.
l’attenzione si rivolge ad argomenti diversi legati alla tutela e recupero del paesaggio delle regioni alpine, della legislazione in materia di tutela delle zone di particolare interesse ambientale, della progettazione di itinerari e attrezzature ciclabili. Successivamente l’attenzione si rivolge ad argomenti diversi legati alla tutela e recupero del paesaggio delle regioni alpine, della legislazione in materia di tutela delle zone di particolare interesse ambientale, della progettazione di itinerari e attrezzature ciclabili, di cui al manuale curato per conto della Regione Veneto.
Il contributo più specifico del candidato è caratterizzato da una continuità di interessi storici intorno alla città contemporanea del secondo dopoguerra, ai suoi meccanismi economici e alle relative logiche insediative. Nelle sue attività di ricerca, infatti, ha privilegiato i temi dell'aggiornamento dei metodi della costruzione del piano e alla riflessione sulla città moderna (la città come palinsesto), e all'analisi delle forme storiche del piano urbanistico, fornendo una dimensione originale di sintesi tra Storia urbana e Storia dell'urbanistica. Approccio complesso, questo, che sviluppa anche attraverso la intensa partecipazione a seminari e convegni.
Sono numerose le ricadute sulla didattica di questo tema di ricerca, come è testimoniato dalle numerose pubblicazioni al riguardo (articoli, saggi, volumi ).
Il candidato si presenta come figura in grado di assumere responsabilità più rilevanti nell’ambito delle discipline
messe a concorso.
CHIARA MAZZOLENI
La candidata ha specializzato i suoi interessi di
ricerca nella ricostruzione di alcune figure chiave dell’urbanistica moderna,
rilette in funzione di due chiavi interpretative : la apertura disciplinare ai
temi delle scienze sociali, e i contributi offerti all’evoluzione della cultura
architettonica e urbanistica italiana. Le figure al centro della sua riflessione
sono state dapprima Giovanni Astengo, ( sul quale ha curato il volume “Teoria
del piano. Astengo e il piano di Bergamo”, 1983); poi Carlo Doglio ( con il volume da lei curato “Per prova ed errore”, 1995); e infine Lewis
Mumford ( con il suo volume “L. Mumford in difesa della città”, 2001). Più
recentemente, si è occupata delle
trasformazioni del piano regolatore in Italia, anch’esse trattate in chiave
storiografica e come occasione per riflettere criticamente sul ruolo assunto
dagli strumenti urbanistici nei processi di evoluzione del territorio.
Nel complesso, la candidata si evidenzia come
ricercatrice con una produzione scientifica collocata presso editori
conosciuti, particolarmente impegnata ad approfondire l’interpretazione
dell’urbanistica come pratica sociale, sia attraverso un consapevole approccio
storiografico, che attraverso la ricerca
su specifici temi di rilevanza disciplinare, in particolare il ruolo degli
strumenti di pianificazione nelle pratiche di governo del territorio e la
evoluzione delle forme dello spazio pubblico nella città europea.
La candidata si presenta come figura in grado di assumere responsabilità più rilevanti nell’ambito delle discipline
messe a concorso.
ANNA LAURA PALAZZO
Dalla attività di ricerca e dalle pubblicazioni della candidata emerge una singolare figura di studiosa che ha affrontato una pluralità di argomenti denotando una particolare curiosità scientifica.
In particolare è orientata ai temi della riqualificazione della città esistente e delle permanenze storiche, per arricchirsi con gli impulsi derivanti dalle politiche promosse dall’UE. E soprattutto fa riferimento ai programmi complessi e alle pratiche integrate rivolte alla rigenerazione urbana. Al riguardo si segnala la pubblicazione edita dal Sole24 ore “Città storiche e interventi per il riuso” redatto in collaborazione con altro autore.
Un’ altra linea di ricerca è rivolta alle problematiche dei territori estensivi, che trovano una restituzione teorica e applicativa nel bel volume “Campagne Urbane. Paesaggi in trasformazione nell’area romana” da lei curato.
L’attività di ricerca è stata infatti svolta per diversi organismi nazionali e in alcuni casi l’ha vista svolgere ruoli di direzione e coordinamento nella partecipazione ad attività varie e dalla collaborazione continua alle diverse pubblicazioni.
L’attività didattica,iniziata nel 1988 è svolta attualmente presso la facoltà di architettura di Roma 3, facoltà dove dimostra di svolgere una intensa attività istituzionale.
Complessivamente l’attività della candidata si colloca in pieno nell’ambito disciplinare ICAR 21 con continuità e coerenza, dimostrando una buona attitudine alla ricerca e alla didattica.
MICHELANGELO RUSSO
Una notevole vivacità di interessi e freschezza di approccio interdisciplinare caratterizza il profilo di questo candidato che, seppur relativamente giovane, si è saputo misurare creativamente con una varietà di temi al centro della attuale ricerca urbanistica. Le diverse esperienze di ricerca – a partire dagli iniziali temi della dismissione e riqualificazione della città esistente ( di cui al suo volume “Aree dismesse”, del 1998)- fino a quelli delle infrastrutture per la mobilità come matrici di una nuova qualità urbana ( si veda il saggio “Urbanistica della mobilità”, 2007) assumono come filo conduttore il ruolo del progetto nella costruzione della città contemporanea. Soprattutto nel suo ultimo volume, “Città-mosaico”, le riflessioni sul progetto sfociano in una ritematizzazione della sua natura e dei suoi contenuti che appare ormai matura, convincente e per molti versi innovativa.
Il candidato si misura in
particolare con un tema fondamentale del progetto della città e del territorio
che è quello della ridefinizione dei rapporti tra architettura e urbanistica.
Questo impegno è documentato anche attraverso la partecipazione del candidato
ad un certo numero di concorsi di progettazione. Gli approfondimenti sul modo
d’intendere il progetto sono accompagnati dall’interpretazione critica dei
mutamenti che caratterizzano il territorio contemporaneo, oggetto di molteplici
ricerche sviluppate anche in ambito europeo. L’attenzione è rivolta soprattutto ai fenomeni caratterizzanti le forme
più ambigue e difficilmente codificabili di trasformazione del territorio e di
questioni cruciali come quelle della densità metropolitana, delle
infrastrutture e della città pubblica, creando collegamenti originali e
innovativi tra processi sociali e forma urbis.
Autonomia nella costruzione del proprio profilo di ricercatore, attitudine all’esplorazione innovativa e pluridisciplinare delle categorie della contemporaneità nelle teorie e nelle pratiche dell’urbanistica, e circolarità tra le attività di ricerca e di insegnamento, caratterizzano complessivamente una personalità che appare ormai qualificata per assumere responsabilità più rilevanti nell’ambito delle discipline messe a concorso.
MASSIMO SARGOLINI
L’attività di ricerca del candidato si sviluppa c on continuità sui temi della pianificazione delle aree protette, all’interno dei quali lo studio del patrimonio ecologico-ambientale assume il valore guida, come è documentato in particolare dalla pubblicazione “Paesaggio.Territorio del dialogo”, a sua cura. Questi studi sono influenzati utilmente dall’interesse suscitato dalla Convenzione europea del pesaggio, e sono sorretti da un apprezzabile rigore metodologico e da una significativa apertura agli aspetti interdisciplinari. Della produzione a stampa presentata si segnalano i contributi riferiti ai territori delle Marche e dell’Appennino centrale, con lo studio delle reti ecologiche e dei siti Natura 2000. Talvolta si tratta di curatele o di organizzazione di contributi precedenti che non forniscono un apporto ulteriore.
PAOLO SCATTONI
Il candidato si caratterizza per
le sue interessanti esperienze condotte in ambito internazionale, in
particolare presso un’università inglese e presso Paesi in
sviluppo dove ha collaborato alla produzione di piani, alle attività
d’insegnamento e ricerca presso istituti universitari. In particolare ha
insegnato presso l’università di Maputo.
I suoi interessi scientifici vertono sulle tecniche e metodi di analisi, la pianificazione e gestione nei paesi in via di sviluppo, i processi di formazione e di gestione del piano, sui quali conduce nel corso degli anni numerose ricerche di carattere teorico ed applicato, molte delle quali per enti ed istituzioni pubbliche. Le pubblicazioni presentate testimoniano la continuità della produzione svolta ed il contributo apportato nel campo della costruzione del piano, con rilevanti confronti tra le esperienze italiane e quelle di altri paesi.
Un alto rigore metodologico presiede al complesso delle sue ricerche che vedono, accanto ad alcune significative sperimentazioni, quali quelle rappresentate dal Master Plan di Addis Abeba, (svolto in collaborazione, nel 1983-85) e del Piano Strutturale di Grosseto ( svolto come Responsabile scientifico, nel 2000-2006), anche contributi di interesse storico-critico sull’evoluzione della disciplina e delle pratiche del piano nel nostro paese, quale quella rappresentata dal libro “L’urbanistica dell’Italia contemporanea” del 2004, anche se di natura più didattica.
La collocazione editoriale dei lavori è di buona rilevanza e buona diffusione.
PAOLA VIGANO’
La candidata spicca per le sue notevoli doti di urbanista orientata al progetto, in grado di trattare i temi disciplinari in modo colto e raffinato, con grande attenzione agli aspetti teorici quanto alle ricadute operative nei confronti della pianificazione urbana, e anche della progettazione architettonica. Questa attitudine alla riflessione critica di supporto alla progettazione, nutrita di letture interdisciplinari selettive e talvolta ricercate, si manifesta fin dagli iniziali lavori del dottorato ( che hanno dato origine alla sua pubblicazione più convincente, “La città elementare”,1999) e poi ha permeato le successive attività di studio e di sperimentazione, che hanno approfondito con rigore e coerenza in particolare i temi della costruzione dei nuovi territori in Europa ( si veda al riguardo la pubblicazione da lei curata “ New Territories”, Q2, Quaderni del dottorato, 2004 ). Le attività più recenti sembrano aprirsi verso nuove tematiche meno consolidate, e soprattutto verso un’ intensa internazionalizzazione degli scambi, con qualificate partecipazioni a convegni, mostre e seminari di progettazione in Europa e altrove. La assidua partecipazione a concorsi di progettazione e altre occasioni di sperimentazione progettuale non sempre è accompagnata ad un’adeguata sedimentazione delle riflessioni critiche.
Nel complesso emerge il profilo di una ricercatrice di valore, ormai nota anche fuori dell’Italia, particolarmente versata alle teorie e alle pratiche del progetto urbano e architettonico. Il suo costante impegno anche per la didattica oltre che per la sperimentazione in piani e progetti, in gran parte condivisi con Bernardo Secchi, ne fanno una candidata ormai qualificata per assumere responsabilità più rilevanti nell’ambito delle discipline messe a concorso.
LUCIO ZAZZARA
Le sue ricerche riguardano in particolare le forme della costruzione fisica del territorio indagate sul piano storico, tipologico e iconografico; con riflessi anche sperimentali, come sui temi più generali dell'analisi territoriale e di paesaggi in diverse regioni e contesti, sulla base di una adeguata riflessione critica. Tale capacità si è espressa con continuità, attraverso un'attività editoriale di buon livello. Viene mostrata una brillante intelligenza critica, seppure con momenti di discontinuità nel processo di elaborazione culturale e scientifico.
Il candidato si distingue in particolare per la sua riflessione sulla
grande metropoli moderna e sul ruolo dello spazio pubblico, fortemente legata
alle vicende della città di Barcellona e al contributo di Oriol Bohigas, temi
sui quali è tornato a riflettere più
volte, aggiornando commenti e
valutazioni. Una descrizione dei
problemi che la pianificazione paesistica nelle esperienze più recenti deve
affrontare, soffermandosi sulle vicende di alcune regioni e sui temi principali
emergenti.
Il candidato specifica i contenuti e i metodi della propria attività didattica, la quale presenta un percorso di approfondimento coerente, dai temi di area vasta a quelli del piano comunale. I contenuti sono quelli centrali della disciplina, volti all'analisi e alla comprensione dell'articolazione fisica e morfologica del territorio e della città: il rapporto tra pianificazione e conformazione fisica; l'individuazione dei luoghi del progetto; i centri storici.
Questa attività di ricerca si presenta strettamente integrata ai temi sviluppati nella didattica, talvolta dispersa su una varietà di fronti con interessi legati alle Pubbliche Amministrazioni.
L’attività di ricerca documentata, per quanto interessante, si mostra
meno robusta dell’impegno profuso nell’attività didattica e nelle esperienze di
consulenza condotte per enti pubblici. Il rilievo editoriale delle
pubblicazioni è buono e discreta è la diffusione nella comunità scientifica.
La Commissione
:
Prof. Alberto Clementi - Presidente
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Prof. Attilio Belli -
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Prof. Giuseppe Carta -
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Prof. Maurizio Morandi -
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Prof.sa
Paola Eugenia Falini- Segretario
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