Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di Professore Associato
Presso
Prof.
Pietro FANTOZZI - Membro designato
Prof.
Umberto MELOTTI - Membro estratto
Prof.
Vaclav BELOHRADSKY - Membro estratto
Prof.
Gianfranco BETTIN - Membro estratto
Prof.
Mario TOSCANO - Membro estratto
La Commissione procede all’espletamento delle prove
didattiche dei candidati secondo il calendario predisposto.
Alle
ore 10,00
Alla fine della lezione
Giudizio del commissario: prof. Vaclav BELOHRADSKY
la prospettiva comparativa
che il candidato ha introdotto. Concludendo ha indicato i punti critici della
tematica da sviluppare in futuro.
Giudizio del commissario: prof. Gianfranco BETTIN
Predilige un approccio espositivo per classificazioni e tipologie,
adotta in maniera sicuramente pertinente categorie analitiche, riferimenti ad
autori e ad eventi politici concreti ed esplicativi. La lezione perfettamente attinente al tema assegnato si Il candidato dopo aver specificato il pubblico-modello
della sua lezione - primo anno della
specialistica – ha svolto una lezione impegnata, di grande efficacia didattica
mostrando la grande padronanza della letteratura di riferimento. L’esposizione
chiara e sistematica, incentrata sul passaggio dal sistema partitico della
prima repubblica al sistema attuale mette in luce in modo convincente le cause
della sua destrutturazione. Molto apprezzabile segnala per la chiarezza e per la buona efficacia espositiva, nonché
per la completezza di esposizione nel
tempo assegnato.
Giudizio del commissario: prof. Pietro FANTOZZI
Il candidato ha esposto la
sua lezione in modo chiarissimo. Ha mostrato una piena padronanza del tema. Ha
evidenziato connessioni disciplinari importanti tra le teorie del mutamento
politico e la situazione italiana. Ha fornito una bibliografia adeguata ed
esauriente sui temi esposti.
Giudizio del commissario: prof. Umberto MELOTTI
Esposizione
ordinata e attinente al tema, informato ma anche senza particolare originalità.
Buoni i riferimenti alla letteratura esistente.
Giudizio del commissario: prof. Mario TOSCANO
Esposizione
didatticamente chiara e convincente, ancorata a solidi riferimenti
bibliografici, sviluppata secondo sequenze analitiche e critiche efficaci e
condotta con elevata professionalità.
Alle
ore 10,50
Alla fine della lezione
Giudizio del commissario: prof. Vaclav BELOHRADSKY
Una lezione appassionata,
molto ricca di esempi e di temi, basata sulla profonda conoscenza sia empirica che
teorica del tema trattato. L’esposizione incentrata sui movimenti che emergono
al di là della frattura capitale – lavoro o di lotta di classe ed il cui masterframe è costituito dal tema della
democrazia deliberativa, ovvero del potere discorsivo dei cittadini. L’efficacia
didattica della lezione è stata un po’ indebolita dalla molteplicità dei
concetti proposti ma è stata di indubbia competenza e completezza.
Giudizio del commissario: prof. Gianfranco BETTIN
Impronta la lezione ad un
respiro teorico-comparativo di profilo veramente apprezzabile. L’esposizione
attinente al tema assegnato, risulta molto chiara e di grande efficacia. I
riferimenti ad autori e a paradigmi analitici sono esaustivi e attestano
l’eccellente capacità del candidato di evidenziare connessioni ed aspetti
critici nell’ ambito della sociologia della democrazia e delle sue nuove forme
in una società globalizzata. L’organica completezza di esposizione nel tempo
assegnato comprova l’ottimo livello della prova didattica del candidato.
Giudizio del commissario: prof. Pietro FANTOZZI
Il candidato è chiarissimo
e fluente nella sua esposizione. Egli mostra una conoscenza profonda del tema,
ciò traspare dall’ampiezza degli approcci e delle visioni esposte. Importanti
le connessioni tra gli aspetti teorici ed i fenomeni della società globale.
Giudizio del commissario: prof. Umberto MELOTTI
Esposizione
attinente al tema, chiara e vivace, che dimostra buona padronanza
dell’argomento, peraltro non nuovo nella letteratura. Opportuni i richiami disciplinari
e interdisciplinari.
Giudizio del commissario: prof. Mario TOSCANO
Lezione
di particolare consistenza analitica e critica, svolta con elevata competenza,
ampi riferimenti internazionali, sicuri schemi concettuali e bibliografici,
costellata di numerosi esempi didatticamente efficaci.
Alle
ore 11,40
Alla fine della lezione
Giudizio del commissario: prof. Vaclav BELOHRADSKY
La candidata ha esposto il
tema con grande padronanza della letteratura di riferimento. Particolarmente
apprezzabile la consapevolezza dell’ambiguità della relazione tra la
comunicazione elettronica e la democrazia, le cui possibilità vengono spesso
trattate in modo unilateralmente ottimistico. La candidata ha messo in luce gli
effetti non solo legittimanti ma anche delegittimanti della democrazia
elettronica. Una lezione di grande efficacia didattica e coerenza.
Giudizio del commissario: prof. Gianfranco BETTIN
La candidata effettua la sua lezione con un linguaggio
sociologicamente assai appropriato e
rivela una buona capacità espositiva per chiarezza ed efficacia. L’ impianto
argomentativo seguito nella prova – effettuata in piena attinenza con il tema
prescelto- va tuttavia parzialmente a
scapito della capacità di evidenziare
connessioni ed aspetti critico-teorici nell’ambito disciplinare cui fa riferimento. La sua lezione comunque viene svolta con una completezza di esposizione nel tempo assegnato che ne conferma la validità sul piano
didattico.
Giudizio del commissario: prof. Pietro FANTOZZI
La candidata svolge in modo
chiaro la sua lezione. Ella mostra una sicura padronanza del tema esponendo
oltre agli aspetti teorici ed empirici anche le questioni della democrazia
elettronica e deliberativa.
Giudizio del commissario: prof. Umberto MELOTTI
Esposizione
ordinata e attinente al difficile tema affrontato con apprezzabile impegno,
anche se con scarsi riferimenti di carattere specificamente sociologico.
Giudizio del commissario: prof. Mario TOSCANO
Svolge
la sua lezione con buona padronanza argomentativa, distinzioni analitiche e proiezioni
empiriche criticamente documentate circa le questioni poste al centro
dell’attenzione.
Alle
ore 12,35
Alla fine della lezione
Giudizio del commissario: prof. Vaclav BELOHRADSKY
La lezione del candidato
colpisce per l’equilibrio tra la documentazione empirica delle tesi esposte e
la coerenza concettuale e teorica. Un grande merito dell’esposizione è stata
l’eccezionale precisione e produttività analitica con cui il concetto di
cultura politica di Almond e Verba è stato applicato al contesto italiano. Una
lezione esauriente, di grande competenza e di sicura efficacia didattica.
Giudizio del commissario: prof. Gianfranco BETTIN
La lezione svolta in piena
attinenza al tema indicato è assai chiara ed efficace sotto il profilo
espositivo. La pertinenza delle categorie analitiche e dei riferimenti
teorico-empirici proposti per interpretare l’attuale fase di transizione della
cultura politica nazionale conferisce alla prova didattica un profilo più che
buono unitamente alla completezza di esposizione nel tempo assegnato. Di sicuro
significato, sotto il profilo didattico, anche la capacità di evidenziare, con
acume encomiabile, connessioni ed aspetti critici nell’ambito disciplinare di
competenza.
Giudizio del commissario: prof. Pietro FANTOZZI
Il candidato espone in modo
chiaro la lezione. Egli mostra una piena padronanza delle tematiche trattate ed
esplicita interessanti connessioni tra le trasformazioni della cultura politica
e i cambiamenti della società italiana. I suoi riferimenti bibliografici sono
ampi ed esaustivi.
Giudizio del commissario: prof. Umberto MELOTTI
Esposizione
attinente al tema, chiara e ordinata, con buoni riferimenti teorici alla
letteratura italiana e internazionale. Coniuga conoscenza del problema della
cultura politica e della problematica della transizione.
Giudizio del commissario: prof. Mario TOSCANO
Sviluppa
il tema al centro della sua lezione in base ad un ordinato, chiaro e
documentato schema espositivo, non rinunciando ad una efficace rappresentazione
dei molteplici aspetti problematici del sistema politico e ad una prospettiva
critica della situazione italiana, opportunamente periodizzata.
Alle ore 13,35
Alla fine della lezione
Giudizio del commissario: prof. Vaclav BELOHRADSKY
Il candidato ha affrontato
nella sua lezione, in una prospettiva teorica ed empirica, le ragioni che hanno
determinato la violenza rivoluzionaria in Italia, particolarmente negli anni 70
e 80. Ha passato in rassegna le diverse spiegazioni in circolazione del
fenomeno brigatista mostrando comparativamente la loro debolezza. Ha proposto
in seguito una concettualizzazione del fenomeno in termini di teoria della
setta ideologica e delle sue caratteristiche strutturali. Interessante e
produttivo il recupero delle teorie paretiane riguardanti le derivazioni in
questo contesto. Una lezione ben articolata, di buona efficacia didattica che
ha dimostrato la grande padronanza degli studi disponibili sull’argomento e la
capacità di esporli in modo coerente.
Giudizio del commissario: prof. Gianfranco BETTIN
Puntuale e quasi acribico
nella presentazione di aspetti empirico-fattuali attinenti al tema assegnato, il suo inquadramento sociologico risulta appena sufficiente sotto il profilo teorico. La capacità
complessiva di evidenziare connessioni ed aspetti critici nell’ambito della
sociologia della violenza rivoluzionaria in Italia desta qualche perplessità per congruità
analitica. La completezza illustrativa
nel tempo assegnato si associa ad
un’esposizione assai lineare e chiara.
Giudizio del commissario: prof. Pietro FANTOZZI
Il candidato focalizza la
sua attenzione sulla violenza delle brigate rosse e del terrorismo nero. La
lezione è esposta in maniera brillante anche se le sue tesi non appaiono sempre
equilibrate.
Giudizio del commissario: prof. Umberto MELOTTI
Esposizione
attinente al tema, affrontato in modo approfondito e con grande originalità,
frutto di ricerche personali di straordinario interesse. Numerosi e opportuni i
richiami ai documenti citati e alla letteratura disciplinare e
interdisciplinare classica e contemporanea.
Giudizio del commissario: prof. Mario TOSCANO
Esposizione
condotta metodicamente in base ad una conoscenza selettiva, originale,
fortemente orientata dell’argomento: del quale si dà un’interpretazione
ascetico-spiritualista, con alto tasso problematico e controversa capacità
esplicativa.
Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei
cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la
commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio
collegiale per ogni candidato.
Giudizio collegiale relativo al candidato CANZANO Antonello
Predilige
un approccio espositivo per
classificazioni e tipologie, adotta in maniera sicuramente pertinente categorie
analitiche, riferimenti ad autori e ad eventi politici concreti ed esplicativi.
L’esposizione chiara e sistematica, incentrata sul passaggio dal sistema
partitico della prima repubblica al sistema attuale mette in luce in modo
convincente le cause della sua destrutturazione. La lezione è ancorata a solidi
riferimenti bibliografici, sviluppata secondo sequenze analitiche e critiche
efficaci e condotta con elevata professionalità.
Giudizio collegiale relativo al candidato DE NARDIS Fabio
Orienta
la lezione ad un respiro teorico-comparativo di profilo veramente apprezzabile.
Lezione di particolare consistenza analitica e critica, svolta con elevata
competenza, ampi riferimenti internazionali, sicuri schemi concettuali e
bibliografici con numerosi esempi didatticamente efficaci.
Giudizio collegiale relativo al candidato FRESCHI Anna Carola
Svolge
la sua lezione con buona padronanza argomentativa, distinzioni analitiche e
proiezioni empiriche criticamente documentate circa le questioni poste al
centro dell’attenzione. La candidata ha messo in luce gli effetti non solo
legittimanti ma anche delegittimanti della democrazia elettronica. Una lezione
di grande efficacia didattica e coerenza.
Giudizio collegiale relativo al candidato MILLEFIORINI Andrea
La
lezione del candidato si segnala per l’equilibrio tra la documentazione empirica
delle tesi esposte e la coerenza teorica. Di sicuro significato, sotto il
profilo didattico, anche la capacità di evidenziare, con notevole acume,
connessioni ed aspetti critici nell’ambito disciplinare di competenza. Una
lezione esauriente, di grande competenza e di sicura efficacia didattica.
Giudizio collegiale relativo al candidato ORSINI Alessandro
Il
candidato ha affrontato nella sua lezione, in una prospettiva teorica ed
empirica, le ragioni che hanno determinato la violenza rivoluzionaria in
Italia, particolarmente negli anni 70 e 80. Ha proposto in seguito una
concettualizzazione del fenomeno in termini di teoria della sette ideologiche e
delle loro caratteristiche strutturali. Numerosi e opportuni i richiami ai documenti
citati e alla letteratura disciplinare e interdisciplinare classica e
contemporanea. Esposizione condotta metodicamente in base ad una conoscenza
selettiva, fortemente orientata dell’argomento. La lezione risulta attinente al
tema, affrontato in modo approfondito e con grande originalità.
Il presente verbale è chiuso alle ore 16,30.
lì
21.05.2010
Il
Presidente
Prof.
Gianfranco BETTIN
I
Commissari
Prof.
Umberto MELOTTI
Prof. Vaclav BELOHRADSKY
Prof.
Mario TOSCANO
Il Segretario
Prof. Pietro FANTOZZI.