Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di Professore Associato
Presso
Prof. Alberto CLEMENTI Presidente
Prof.ssa Chiara MAZZOLENI Segretario
Prof.ssa Valeria ERBA Commissario
Prof.ssa Corinna MORANDI Commissario
Prof. Michele TALIA Commissario
si è riunita presso la sede della facoltà di architettura dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti - Pescara il giorno 12.12. 2005 alle ore 9,00 .
Alle ore 9,30 perviene la comunicazione relativa alla rinuncia della candidata Marianne Prigent. Alle ore 9,40 si procede all’appello dei presenti, che risultano essere: Paolo Fusero, Antonio Pietro Latini, Laura Pogliani, Paola Pucci, Pietro Rovigatti. Accertatane l’identità, si dà inizio alla discussione dei titoli, dopo aver proceduto al sorteggio dell’ordine con cui i candidati sono invitati alla discussione dei titoli
Alle ore
10,00 si introduce il candidato Paolo Fusero e si procede alla discussione dei
titoli.
Dopo la discussione dei titoli, il candidato è invitato a scegliere tre buste, tra le cinque che la commissione ha predisposto, contenenti i temi della prova didattica.
Il candidato estrae le buste, che, una volta aperte, risultano contenere i seguenti temi:
– La perequazione urbanistica: potenzialità e limiti in relazione al problema dell’equità distributiva del piano.
– Il piano per progetti. Possibilità e limiti di una nuova forma della pianificazione urbanistica in Italia.
– Il rapporto piano-attuazione nell’esperienza dei programmi complessi.
Il candidato indica quale argomento della prova didattica: La perequazione urbanistica: potenzialità e limiti in relazione al problema dell’equità distributiva del piano.
– Gli obiettivi della tutela degli interessi collettivi e dell’efficacia delle previsioni di piano tra convergenza e conflitto.
– Innovazioni nella pianificazione di area vasta, nell’approccio regolativo e nell’approccio strategico.
Uscito il
candidato,
Giudizio del commissario prof. Alberto Clementi:
Il candidato dimostra
di saper inquadrare con notevole consapevolezza e c on senso critico le proprie attività di
ricerca, insegnamento e sperimentazione. Emerge la prospettiva di un
ricercatore maturo e capace di approfondire
in modo innovativo le diverse dimensioni del proprio impegno di
urbanista.
Giudizio del commissario prof. Valeria Erba:
Presentazione assai convincente e motivata della propria esperienza di
pianificatore. Dimostra rilevanti capacità innovative nella disciplina
urbanistica, sia in termini operativi che in termini formativo-didattici.
Giudizio del commissario prof. Michele Talia:
Il candidato riflette sulla sua attività didattica e scientifica,
dimostrando una particolare consapevolezza dei risultati conseguiti,
soprattutto in vista della virtuosa correlazione tra elaborazione teorica e
sperimentazione. Emergono in questo modo spunti interessanti per futuri
approfondimenti di ricerca, che vengono illustrati con particolare efficacia
espositiva.
Giudizio del commissario prof.: Corinna Morandi
Presentazione molto efficace di un’esperienza di ricerca e
professionale denotata da caratteri di continuità, innovatività, profondità. Il
profilo del candidato appare maturo e caratterizzato da adeguato controllo
delle competenze richieste dal bando di concorso.
Giudizio del commissario prof. Chiara Mazzoleni:
Nella presentazione il candidato ha saputo orientare in modo molto
efficace la riflessione sugli aspetti più innovativi e sperimentali della
propria attività di ricerca evidenziandone la stretta relazione con l’impegno didattico. La capacità critica e la chiarezza espositiva
denotano inoltre la completa padronanza nel trattare i temi oggetto della
propria attività.
Alle ore 10,30 si introduce il candidato Antonio Pietro Latini e si effettua la discussione sui titoli.
Dopo la discussione dei titoli, il candidato è invitato a scegliere tre buste, tra le cinque che la commissione ha predisposto, contenenti i temi della prova didattica.
Il candidato estrae le buste, che, una volta aperte, risultano contenere i seguenti temi:
– Il contributo degli strumenti di controllo morfo-tipologico al miglioramento della qualità urbana
– Corrispondenze e differenze tra il town design di matrice anglosassone e l’urbanistica italiana
– Programmi di riqualificazione urbana e edilizia sociale.
Il candidato indica quale argomento della prova didattica: Il contributo degli strumenti di controllo morfo-tipologico al miglioramento della qualità urbana.
– Strumenti urbanistici per la riqualificazione urbana
– Le regole e gli strumenti per il controllo morfologico nei programmi complessi di trasformazione urbana.
Uscito il
candidato,
Giudizio del commissario prof. Alberto Clementi:
Il candidato
richiama le proprie prospettive di ricerca e di insegnamento, inquadrandole
nell’ambito di una qualificata rete di relazioni internazionali, che ne hanno
accompagnato la formazione iniziale e le
evoluzioni successive.
Giudizio del commissario prof. Valeria Erba:
Manifesta un profilo ancora in formazione, alla ricerca di contenuti
disciplinari capaci di esprimere la progettualità in urbanistica.
Giudizio del commissario prof. Michele Talia:
Il candidato riassume gli aspetti salienti della sua attività
scientifica e didattica, senza evidenziare una particolare attitudine a
valutarne criticamente gli esiti e i possibili sviluppi.
Giudizio del commissario prof.Corinna Morandi:
Importante esperienza di ricerca e didattica in ambito statunitense. Approfondimento
interessante ma non ancora del tutto convincente dei temi di ricerca, in
particolare di quello del rapporto tra forma architettonica e progettazione
urbanistica.
Giudizio del commissario prof. Chiara Mazzoleni:
Nella discussione dei temi di ricerca e dell’attività didattica il
candidato ha orientato l’attenzione soprattutto sull’esperienza svolta negli
Stati Uniti, senza tuttavia individuare connessioni significative con la
riflessione disciplinare.
Alle ore 11,00 si introduce la candidata Laura Pogliani e si effettua la discussione sui titoli.
Dopo la discussione dei titoli, la candidata è invitata a scegliere tre buste, tra le cinque che la commissione ha predisposto, contenenti i temi della prova didattica.
La candidata estrae le buste, che, una volta aperte, risultano contenere i seguenti temi:
– Il rapporto tra piano dei servizi e pianificazione urbanistica: evoluzione e sviluppi recenti
– Flessibilità e rigidità negli strumenti di regolazione degli usi del suolo.
– L’evoluzione della “forma piano” nell’analisi delle generazioni urbanistiche a partire dal secondo dopoguerra del secolo scorso.
La candidata indica quale argomento della prova didattica: Il rapporto tra piano dei servizi e pianificazione urbanistica: evoluzione e sviluppi recenti.
– Le innovazioni della forma del piano in Italia. Esperienze e prospettive per il prossimo futuro.
– Perequazione e compensazione urbanistica
Uscita la
candidata,
Giudizio del commissario prof. Alberto Clementi:
La candidata
descrive un profilo di ricercatore che ha sviluppato con continuità e con
tenacia i temi delle normative urbanistiche e del loro ruolo nelle
trasformazioni urbane, aprendosi negli ultimi tempi ad un significativo
allargamento del proprio campo di studio.
Giudizio del commissario prof. Valeria Erba:
Manifesta un profilo maturo nel campo della conoscenza e della pratica
pianificatoria, con particolari interessi per la sperimentazione di nuovi
modelli normativi più efficaci nel governo del territorio.
Giudizio del commissario prof. Michele Talia:
La candidata illustra i principali riferimenti della sua linea di
ricerca, chiarendo i collegamenti tra quest’ ultima e l’attività didattica
svolta finora. L’argomentazione adottata ha consentito inoltre di valutare la
sua capacità espositiva, e l’attitudine a prefigurare possibili evoluzioni del
percorso di ricerca.
Giudizio del commissario prof. Corinna Morandi:
Presentazione connotata da una rilettura anche critica del percorso di
ricerca, rivolto principalmente al rapporto tra innovazione nella prassi
urbanistica e adeguamento del quadro normativo. Il profilo di ricercatore non
appare ancora completamente sviluppato in modo autonomo rispetto all’interesse
dei temi trattati.
Giudizio del commissario prof. Chiara Mazzoleni:
Nella presentazione la candidata ha denotato un padronanza dei temi
della ricerca e una capacità di connetterli con l’attività didattica e con una
riflessione sulla propria attività di consulenza svolta soprattutto presso le
pubbliche amministrazioni. L’argomentazione inoltre è stata condotta con
chiarezza espositiva.
Alle ore 11,30 si introduce la candidata Paola Pucci e si effettua la discussione sui titoli.
Dopo la discussione dei titoli, la candidata è invitata a scegliere tre buste, tra le cinque che la commissione ha predisposto, contenenti i temi della prova didattica.
La candidata estrae le buste, che, una volta aperte, risultano contenere i seguenti temi:
– Il ruolo dei nodi infrastrutturali nell’attivazione dello sviluppo locale e nell’organizzazione del territorio.
– La mobilità nel territorio della dispersione insediativa.
– I nodi infrastrutturali nella pianificazione e nella progettazione urbanistica.
La candidata indica quale argomento della prova didattica: Il ruolo dei nodi infrastrutturali nell’attivazione dello sviluppo locale e nell’organizzazione del territorio.
– Le reti infrastrutturali e il disegno di struttura del piano urbanistico.
– Infrastrutture e paesaggio. Indirizzi per una migliore qualità della progettazione.
Uscita la
candidata,
Giudizio del commissario prof. Alberto Clementi:
La candidata
presenta in modo stimolante i propri temi di ricerca ricorrendo a chiavi
interpretative convincenti e ben
inquadrate nel dibattito scientifico più avanzato. Emerge la prospettiva di un
ricercatore maturo e capace di approfondire
in modo innovativo le diverse dimensioni del proprio impegno di
urbanista.
Giudizio del commissario prof. Valeria Erba:
Manifesta un profilo maturo e di grande profondità scientifica nel
campo della ricerca territoriale, con particolari capacità sia interpretative
che operative nel tema dell’infrastrutturazione del territorio.
Giudizio del commissario prof. Michele Talia:
La candidata riassume gli aspetti più significativi del suo profilo
scientifico e didattico, evidenziando i collegamenti con la produzione teorica
più recente e mettendo in luce una apprezzabile capacità di affrontare questioni di ricerca di
cruciale importanza per lo sviluppo della disciplina.
Giudizio del commissario prof. Corinna Morandi:
Approccio innovativo ai temi del rapporto tra infrastrutture e
territorio e delle nuove forme insediative, con attenzione agli aspetti
progettuali e gestionali. Presentazione brillante e convincente, che denota un
controllo molto soddisfacente dei temi trattati e una preparazione adeguata al
livello richiesto dal bando di concorso. Ottima conoscenza della letteratura di
riferimento del lavoro di ricerca
empirica.
Giudizio del commissario prof. Chiara Mazzoleni:
La presentazione dei titoli e dell’attività didattica della candidata
ha evidenziato sia la completa
padronanza dei temi di ricerca, sia la notevole capacità di connettere gli
stessi alla riflessione disciplinare più avanzata anche in altri ambiti di
ricerca affini. Alla chiarezza e incisività espositiva si unisce una forte
attenzione alla dimensione critico-interpretativa.
Alle ore 12,00 si introduce il candidato Pietro Rovigatti e si effettua la discussione sui titoli.
Dopo la discussione dei titoli, il candidato è invitato a scegliere tre buste, tra le cinque che la commissione ha predisposto, contenenti i temi della prova didattica.
Il candidato estrae le buste, che, una volta aperte, risultano contenere i seguenti temi:
– La partecipazione come fattore di innovazione delle pratiche di pianificazione urbanistica
– La sostenibilità ambientale nella pianificazione urbanistica.
– Produzione, trasformazione e governo dello spazio pubblico.
Il candidato indica quale argomento della prova didattica: La partecipazione come fattore di innovazione delle pratiche di pianificazione urbanistica.
– I processi di partecipazione nella produzione dello spazio pubblico.
– L’urbanizzazione nei paesi in via di sviluppo: orientamenti per la sostenibilità ambientale e sociale.
Uscito il
candidato,
Giudizio del commissario prof. Alberto Clementi:
La presentazione fa
cogliere la notevole apertura degli interessi scientifici e culturali del
candidato, e trasmette anche la passione con cui ha sviluppato l’attività di
ricerca e di sperimentazione. Anche l’insegnamento riflette le forti
motivazioni che permeano il suo impegno accademico e civile.
Giudizio del commissario prof. Valeria Erba:
Manifesta un profilo complesso e articolato su molteplici temi della
progettazione architettonica e urbanistica. La molteplicità degli interessi
necessita ancora di sistematizzazione scientifica e di capacità di orientare
nel campo formativo e didattico.
Giudizio del commissario prof. Michele Talia:
Il candidato rivendica una marcata tendenza ad articolare su più fronti
la propria attività didattica e scientifica, facendo ricorso ad
un’argomentazione che mette in luce una spiccata motivazione del lavoro di
ricerca.
Giudizio del commissario prof. Corinna Morandi:
Interessanti temi di ricerca, alcuni con caratteri di originalità.
Nell’insieme l’attività appare denotata da caratteri di innovatività, anche se non
ancora sufficientemente riconoscibile e autonoma nei suoi assi di riferimento.
Giudizio del commissario prof. Chiara Mazzoleni:
Nell’esposizione dei titoli e dell’attività didattica il candidato ha
dimostrato il proprio interesse verso differenti temi di ricerca, anche se
alcuni di questi necessitano di un
maggiore approfondimento e di una più
evidente connessione con la riflessione disciplinare.
Conclusa la enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, dei seguenti giudizi collegiali sulla discussione dei titoli.
Giudizio collegiale relativo al candidato Paolo Fusero:
La presentazione del candidato denota una notevole maturità acquisita
nel trattare i temi della propria ricerca e dell’ attività formativa. Emergono
rilevanti capacità di riflessione critica e di connessione tra gli aspetti
relativi alla sperimentazione, ricerca, insegnamento. Nell’argomentazione il
candidato ha dimostrato inoltre una
buona chiarezza espositiva.
Giudizio collegiale relativo al candidato Antonio Pietro Latini:
La presentazione del candidato rivela alcune incertezze nel trattare i
temi della propria ricerca ed attività
formativa. Nell’argomentazione il candidato
ha comunque dimostrato una sufficiente chiarezza espositiva.
Giudizio collegiale relativo alla candidata Laura Pogliani:
La presentazione della candidata denota maturità nel trattare i temi
della propria ricerca e dell’ attività formativa. La capacità di riflessione
critica è apparsa buona, analogamente alla capacità espositiva.
Giudizio collegiale relativo alla candidata Paola Pucci:
La presentazione della candidata rivela denota una notevole maturità
nel padroneggiare i temi della ricerca e dell’ attività formativa, collegandoli
al dibattito scientifico più avanzato. La rilevante capacità di riflessione
critica si è accompagnata ad una vivace chiarezza espositiva.
Giudizio collegiale relativo al candidato Pietro Rovigatti:
La presentazione del candidato denota una significativa apertura
problematica relativa ai temi della ricerca e dell’ attività formativa. Emerge
una molteplicità di interessi e la volontà di collegare gli aspetti relativi a
sperimentazione, ricerca, insegnamento. Nell’argomentazione il candidato ha dimostrato chiarezza espositiva.
Terminate le
operazioni di formulazione e discussione dei giudizi individuali e collegiali
la seduta è tolta alle ore 18,30 e
Pescara, 12.12.2005
Prof. Alberto CLEMENTI Presidente
Prof.ssa Valeria ERBA
Prof.ssa Corinna MORANDI
Prof. Michele TALIA
Prof.ssa Chiara MAZZOLENI Segretario