Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di Professore Associato Presso la Facolta' di Architettura Settore ICAR /19 – Restauro,  Pubblicata sulla Gazzetta n. 54 del 11/07/2008, Serie Speciale- Concorsi ed Esami

 

 

   VERBALE QUARTA SEDUTA

 

La Commissione costituita per il concorso di cui in premessa con D.R. n. 185 del 28 dicembre 2009, pubblicato su G.U. n. 5 del 19.01.2010, e ricostituita con D.R. n. 754 del 24.06.2010, pubblicato in G.U. n. 55, Serie Speciale – Concorsi ed Esami del 13.07.2010, è composta dai seguenti  professori:

 

Prof.  Stella Casiello  - Presidente

Prof.  Claudio Varagnoli - Segretario

Prof.  Alberto Grimoldi - Commissario

Prof.  Luciano Re - Commissario

Prof.  Francesco Tomaselli – Commissario.

 

La Commissione si è riunita presso la sede del Dipartimento di Scienze, Storia deel’Architettura, Restauro e Rappresentazione dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti - Pescara il giorno 28 settembre 2010 alle ore 09.00.

Alle ore 11.50 giunge via fax la comunicazione di formale rinuncia della candidata Docci Marina; alle ore 15.40 giunge via fax la comunicazione di formale rinuncia del candidato Montanari Franco, sul quale non vengono pertanto espressi giudizi individuali, né collettivi.

La Commissione, sulla base dei criteri già deliberati nel verbale preliminare, esprime sui candidati da Marino Bianca a Zampilli Michele i seguenti giudizi individuali:

 

 

Candidato Marino Bianca

 

Profilo curriculare: Laureata in Architettura, Dottore di ricerca in “Conservazione dei beni architettonici”, è Ricercatore (ssd: Restauro ICAR/19) presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Napoli “Federico II” dal 2005

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

Il contributo scientifico della candidata rispecchia prevalentemente l’interesse per la storia e le teorie del restauro. Ciò si evince sia dai saggi su Morris e Horta, sia dal volume “Restauro e autenticità” che ripropone il contenuto della sua tesi di dottorato. Altro aspetto della produzione della candidata riguarda i problemi della diagnostica e del consolidamento degli edifici. La sua attività scientifica è perfettamente congruente con il settore disciplinare relativo alla procedura di valutazione comparativa oggetto del bando (ICAR 19) e dimostra una continuità temporale della ricerca. Anche l’attività didattica è congrua al settore disciplinare di cui al concorso. Titoli e curriculum illustrano una intensa attività sul piano scientifico e didattico e pertanto la candidata presenta un profilo interessante di studiosa meritevole di considerazione.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Specializzata in Restauro dei Monumenti e dottore di ricerca, ha fruito di borse per studi e ricerche all’estero. Dopo l’immissione in ruolo, è attiva in campo didattico presso la Facoltà di Architettura dell’Università “Federico II” di Napoli. La produzione scientifica parte da riflessioni su figure come Morris e Horta, con contributi monografici, per rivolgersi poi, con l’importante volume su Restauro e autenticità, ad aspetti strettamente teorici messi a confronto con spunti dell’estetologia contemporanea.  Contributi più recenti testimoniano dell’impegno rivolto al consolidamento, letto nella sua evoluzione storica di principi e realizzazioni. Nel complesso del suo percorso scientifico, la candidata mostra quindi originalità nell’approccio, raffinate competenze disciplinari e una solida maturità di giudizio che la rendono degna di grande attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Dottore in Restauro architettonico e poi ricercatore presso l’Università di Napoli Federico II, tiene ivi l’insegnamento di teoria e storia del restauro. E’ stata titolare di borsa di perfezionamento all’estero. Mostra coi suoi scritti una indubbia continuità di lavoro. Si è rivolta in prevalenza a temi di storia e teoria del restauro, ma è autrice anche di un contributo sul consolidamento e sull’evolversi dei suoi concetti e della sua pratica nel XVIII secolo. Tra i testi presentati il contributo più approfondito è il volumetto dedicato a Victor Horta, frutto di una ricerca filologicamente molto attenta condotta all’estero, sulle fonti e sulla bibliografia specifica. Un’antologia ragionata è il quaderno dedicato a William Morris.

 

Giudizio del commissario prof.:  Luciano Re

Le pubblicazioni, tutte di attinenza disciplinare, si articolano in puntuali saggi sulla storia e la tutela nell’architettura tra otto e novecento e su questioni teorico-critiche quali l’autenticità, il concetto di tutela, nonché sulla storia del restauro e del consolidamento, dimostrando continuità e coerenza. Dottore di ricerca e specializzata, presenta un’assidua e qualificata attività scientifica, individuale e in gruppi di ricerca, nel campo didattico e nel servizio universitario. Studiosa meritevole di particolare attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

La candidata, specialista e dottore di ricerca, ricercatore confermato di Restauro ICAR/19 presso l’Università di Napoli Federico II, ha svolto attività di ricerca nei temi del restauro con contributi nell’ambito delle teorie e delle tecniche del restauro architettonico, nello studio di singoli monumenti e pertinenti all’allestimento di mostre ed organizzazione di convegni. Presenta pubblicazioni sulle specifiche tematiche affrontando argomenti teorici della disciplina e interventi diretti sulla materia. La produzione manifesta originalità e continuità.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali formulati dai cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata  dott. Marino Bianca:

 

Dottore di ricerca, ricercatore presso l’Università di Napoli “Federico II”, tiene ivi l’insegnamento di teoria e storia del restauro, è stata titolare di borsa di perfezionamento all’estero. Le pubblicazioni, tutte attinenti alla disciplina, si articolano in puntuali saggi sulla storia e la tutela nell’architettura tra Otto e Novecento (su Victor Horta, frutto di una ricerca originale su ampia bibliografia, e, come antologia critica, su William Morris). Si è occupata anche di questioni teorico-critiche quali l’autenticità, il concetto di tutela, e della storia del consolidamento, dimostrando continuità e coerenza con i temi della disciplina. L’attività della candidata appare di ottimo livello.

 

 

Candidato Oteri Annunziata Maria

 

Profilo curriculare: Laureata in Architettura, Dottore di ricerca in “Conservazione dei beni architettonici”, è Ricercatore (ssd: Restauro ICAR/19) presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Reggio Calabria dal 2004.

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

La candidata, ricercatore confermato presso l’Università di Reggio Calabria, presenta una continuità didattica e di ricerca universitaria attinente al concorso. Mostra particolare interesse per le problematiche relative sia al restauro urbano che al restauro archeologico soprattutto nei confronti della Sicilia orientale. Titoli e curriculum illustrano un’attività matura sul piano scientifico e didattico. Dimostra competenze meritevoli di attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Specializzata in “Restauro dei monumenti”, consegue il titolo di dottore di ricerca e dal 2003/04 è ricercatore presso l’Università degli Studi di Reggio Calabria, dove tiene corsi di tipo sia teorico, sia applicativo. La produzione scientifica, come si evince dalle pubblicazioni presentate, segue un percorso coerente nei metodi e nelle tematiche scelte, incentrato sulla tutela nella Sicilia Orientale e sulla ricostruzione dei centri terremotati dopo il 1908. Ma non mancano confronti con altri ambiti disciplinari e stimolanti aperture teoriche e progettuali, in relazione al significato degli edifici a rudere, a testimoniare una personalità di studiosa in continua e promettente evoluzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Dottore in conservazione dei Beni Architettonici presso l’Università di Reggio Calabria, ivi titolare di assegno di ricerca e dal 2003 ricercatore. Le è affidato il corso di Teoria e storia del restauro, e tiene insegnamenti nell’ambito del laboratorio di restauro dei monumenti, mostrando un’intensa partecipazione all’attività formativa della Facoltà. I suoi contributi sui territori a cavallo dello Stretto di Messina, che offrono un campo di ricerca di singolare, drammatico interesse, soprattutto nel XIX e nel XX secolo, confermano la capacità di controllo di fonti recenti, anche quantitative, in un quadro più generale di riferimenti. Gli studi sono accolti in sedi significative anche oltre l’ambito del restauro, a livello nazionale (la rivista Storia Urbana) e confermano la continuità e la crescente qualità della produzione scientifica.

 

Giudizio del commissario prof.:  Luciano Re

Studiosa di specifici interessi e competenza in materia di restauro, sia sul patrimonio archeologico, sia su quello architettonico e della storia del restauro, in particolare sul patrimonio siciliano, presenta scritti interessanti e ben documentati, traendone anche spunti per la valutazione di questioni più generali come quello della reversibilità nel campo dell’anastilosi/protezione in Sicilia e Magna Grecia. Validi e attuali anche i saggi su Storia Urbana sul postsisma e i danni bellici a Messina. Candidata valida e meritevole di attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

La candidata, specialista e dottore di ricerca, ricercatore confermato di Restauro ICAR/19 presso l’Università di Reggio Calabria, ha svolto attività di ricerca nei temi del restauro architettonico e archeologico con contributi nell’ambito della storia e delle teorie del restauro. Presenta pubblicazioni pertinenti alla disciplina, tra le quali si segnalano gli approfondimenti sul valore delle rovine. La produzione scientifica è di sicura originalità e svolta in forma continuativa.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo al/la candidato/a  dott. Oteri Annunziata Maria:

 

Specializzata in restauro dei monumenti, dottore di ricerca, ricercatore, presso l’Università di Reggio Calabria, titolare di più insegnamenti nel settore del restauro, partecipa attivamente alla didattica della Facoltà. Autrice di studi sul patrimonio archeologico, su quello architettonico e sulla storia del restauro, prevalentemente incentrati sulla Sicilia. Presenta scritti interessanti e ben documentati, ove emergono spunti per la valutazione di questioni più generali come quello della reversibilità. Validi e attuali anche i saggi su “Storia Urbana” sul postsisma e i danni bellici a Messina. L’attività della candidata appare di eccellente livello.

 

 

Candidato Quendolo Alessandra

 

Profilo curriculare: Laureata in Architettura, Dottore di ricerca in “Conservazione dei beni architettonici”, docente a contratto.

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

Dottore in Conservazione dei Beni Architettonici, poi professore a contratto presso il Politecnico di Milano, l’Università di Ferrara, e  lo IUAV, dove è stata anche titolare di assegno di ricerca. Le pubblicazioni documentano un’attività rilevante anche a supporto della didattica. Notevole lo studio approfondito delle superfici architettoniche, connesso alle indagini sulle finiture dei paramenti lapidei, con risultati originali.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Dottore di ricerca dal 2001, si è dedicata alla libera professione, insieme ad attività di docenza a contratto  presso importanti istituzioni universitarie pubbliche. La produzione scientifica è di livello molto elevato, con pregevoli pubblicazioni scaglionate in un vasto arco temporale, ed è condotta sulla base di esperienze di cantiere e professionali, spesso in collaborazione. Gran parte della produzione è incentrata, con grande padronanza delle tecniche analitiche, sullo studio dei paramenti murari, lapidei e ad intonaco, da cui derivano notazioni stimolanti anche di tipo teorico.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Dottore in Conservazione dei Beni Architettonici, è stata professore a contratto di teoria e storia del restauro, presso il Politecnico di Milano, l’Università di Ferrara, e poi dei Laboratori di restauro dell’IUAV dove è stata anche titolare di assegno di ricerca. La didattica si sviluppa quindi sui temi effettivamente significativi della sua ricerca. Le numerose pubblicazioni documentano una attività costante e in crescita e comprendono anche più contributi fra loro collegati, talora in collaborazione, all’interno di monografie dedicate alla conoscenza e al restauro di celebri edifici veneziani. Sistematica è la sua collaborazione ad “Archeologia dell’architettura”. In particolare, il commento “teorico” viene progressivamente superato da uno studio sempre più specifico delle superfici architettoniche ricollegandosi anche alla riscoperta – da parte degli scienziati ma anche da parte degli architetti - delle antiche finiture dei paramenti lapidei. In questo ambito, che occorre collegare ad una conoscenza  più approfondita della letteratura e dei documenti del cantiere, gli studi sono ancora rari e le prospettive appaiono stimolanti.

 

Giudizio del commissario prof.:  Luciano Re

La candidata pubblica validi saggi sulle tematiche della conoscenza disciplinare e in particolare della questione della conservazione e del riconoscimento delle superfici e del paramento lapideo di importanti monumenti del Veneto. Gli scritti presentati si inseriscono con coerenza in una costante e qualificata produzione scientifica, che trova riscontro in una assidua e attiva presenza universitaria, nella didattica, ricerca, organizzazione. Candidata meritevole di particolare attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

La candidata, libera professionista, ha svolto vari incarichi di docenza in ambito universitario. Ha condotto ricerche applicate al trattamento conservativo delle superfici dell’architettura. La produzione scientifica manifesta originalità e tratta casi affrontati concretamente.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata  dott. Quendolo Alessandra:

 

Dottore di ricerca, è stata professore a contratto di Teoria e storia del restauro, presso il Politecnico di Milano, l’Università di Ferrara, incaricata poi nei Laboratori di restauro dell’IUAV, dove è stata anche titolare di assegno di ricerca. Le sue numerose pubblicazioni documentano un’attività costante, fra cui interventi, talora in collaborazione, dedicati a celebri edifici veneziani. Collabora sistematicamente ad “Archeologia dell’architettura”, e supera progressivamente il commento “teorico” per uno studio sempre più approfondito delle superfici, per l’attenzione alle antiche finiture dei paramenti lapidei. L’attività della candidata appare di ottimo livello.

 

 

Candidato Russo Valentina

 

Profilo curriculare: Laureata in Architettura, Dottore di ricerca in “Conservazione dei beni architettonici”, è Ricercatore (ssd: Restauro ICAR/19) presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” dal 2002.

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

La candidata – dottore di ricerca in conservazione dei beni architettonici e ricercatore confermato presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” – presenta un curriculum scientifico e didattico di notevole interesse. Dalla produzione presentata ai fini del concorso si evince una solida consapevolezza storica e teorica del patrimonio architettonico e ambientale finalizzata sempre a fornire coordinate metodologiche per un corretto progetto di conservazione  (Sant’Agostino Maggiore; Cappella del tesoro di San Gennaro nel Duomo di Napoli). Attesta inoltre un’attività didattica e di servizio nell’ambito della Facoltà di architettura e del Dipartimento di appartenenza e dimostra notevole capacità di organizzazione di gruppi di ricerca e di coordinamento di iniziative in campo didattico e scientifico. Alla luce della documentazione presentata, si tratta di candidata meritevole di particolare attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Specialista in Restauro dei Monumenti e dottore di ricerca, tiene insegnamenti sia di tipo teorico, sia progettuale presso la Facoltà di Architettura dell’Ateneo di appartenenza. Ha preso parte attiva a ricerche PRIN e a convegni nazionali e internazionali. La produzione scientifica segue una coerente e collaudata metodologia incentrata sull’analisi storica e documentaria dei manufatti architettonici, come nella monografia su S. Agostino Maggiore a Napoli; prosegue in stimolanti riflessioni sulla storia della costruzione pre-moderna, come nel caso delle cupole nella tradizione napoletana; offre poi contributi originali sulle fasi di avvio del restauro o su figure determinanti per gli sviluppi contemporanei della tutela. L’impegno filologico e la maturità di giudizio configurano una personalità di studiosa di alto livello.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Dottore in conservazione dei Beni Architettonici presso l’Università di Napoli Federico II, titolare di assegno di ricerca, ricercatore (2002), come incaricata dei corsi di teoria e storia del restauro, del laboratorio di restauro della laurea magistrale e del laboratorio di restauro edilizio e urbano, ha contribuito in modo significativo all’insegnamento nei diversi livelli di laurea. Ha partecipato a ricerche nazionali. La produzione scientifica mostra la capacità di approfondire progressivamente gli argomenti affrontati, sulla documentazione del patrimonio architettonico napoletano, sulle tecniche e sugli elementi costruttivi. Stimolanti temi di ricerca sono suggeriti sia dalla monografia su Sant’Agostino Maggiore, che si fonda sulla tesi di dottorato, sia dal saggio sulla cupola dello Spirito Santo. Anche aspetti rilevanti della storia più antica o più recente del restauro sono affrontati nell’ambito di una consolidata tradizione di studi.

 

Giudizio del commissario prof.:  Luciano Re

In un contesto di coerenza con la tradizione culturale della scuola napoletana del restauro, la candidata sviluppa interessanti e originali contributi, sia relativi agli oggetti del patrimonio napoletano, sia alla storia dei suoi restauri (cappella San Gennaro, cupole). La conoscenza critica dell’antico si rapporta con pertinenza e originalità alla questione del contemporaneo nei contributi critici a tematiche quali i rapporti antico e nuovo. Il problema del vulnus al patrimonio è sviluppato con attenzione nel saggio sui danni di guerra. Si rilevano anche i contributi inerenti la storia del restauro  e  i rapporti preesistenza progetto cantiere. Attiva e costante presenza nell’attività didattica e partecipazione a congressi anche a livello internazionale, appare pienamente meritevole.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

La candidata, specialista e dottore di ricerca, ricercatore confermato di Restauro ICAR/19 presso l’Università di Napoli Federico II, ha svolto attività di ricerca nei temi del restauro con contributi nell’ambito delle teorie e della storia del restauro architettonico. Presenta pubblicazioni pertinenti affrontando tematiche teoriche della disciplina e studi di singoli edifici. La produzione manifesta sicura originalità e continuità.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata  dott. Russo Valentina:

 

Dottore di ricerca e ricercatore confermato presso l’Università di Napoli Federico II. Svolge un’intensa attività didattica e organizzativa nell’ambito della Facoltà di Architettura e mostra notevole capacità di coordinamento di gruppi di ricerca e iniziative didattiche e scientifiche. In un contesto di coerenza con la tradizione napoletana del restauro, la candidata sviluppa interessanti e originali contributi, sia relativi agli oggetti del patrimonio cittadino e alla storia dei suoi restauri (cappella del Tesoro S. Gennaro, Sant’Agostino Maggiore, Spirito Santo) con una ricerca documentaria della massima acribìa. La conoscenza critica dell’antico si rapporta con pertinenza e originalità al tema del moderno nei contributi critici a tematiche quali i rapporti tra antico e nuovo. Un tema di grande attualità viene proposto nel saggio sui danni di guerra. Si rilevano anche i contributi inerenti la storia del restauro e i rapporti tra preesistenza, progetto e cantiere. L’attività della candidata appare di eccellente livello.

 

 

Candidato Serafini Lucia

 

Profilo curriculare: Laureata in Architettura, Ricercatore (ssd: Restauro ICAR/19) presso la Facoltà di Architettura dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara dal 1999.

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

La candidata documenta una ricca produzione scientifica svolta in maniera continuativa e in stretta pertinenza con il settore scientifico disciplinare per il quale concorre (ICAR 19). Gli interessi spaziano dal tema del “riuso” di strutture di interesse storico artistico alla valorizzazione dei ruderi la cui conservazione è spesso legata all’integrazione di strutture nuove con le testimonianze antiche. Negli interessi della candidata rientra anche la lettura delle tessiture murarie e della loro datazione (“La costruzione in laterizio”). Affronta inoltre con grande rigore temi di attualità quali la ricostruzione in Abruzzo nel secondo dopoguerra (“Danni di guerra e danni di pace”), tutti supportati da ricerche di archivio e da rilievi grafici e fotografici. L’attività didattica è testimoniata anche da un volume che raccoglie e sintetizza il lavoro svolto nell’università. Dal curriculum della candidata si evince una personalità di studiosa degna della massima attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

In qualità di ricercatore presso la Facoltà di Architettura dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti e Pescara, si è sempre impegnata con passione e costanza nella didattica presso la sede di appartenenza, dove tiene da tempo corsi istituzionali ai diversi livelli. Ha offerto contributi rilevanti a ricerche scientifiche PRIN e a convegni nazionali e internazionali. La produzione scientifica, concretata in un numerosi lavori a stampa, appare continua negli anni, coerente per indirizzi di metodo, frutto di ricerche originali su contesti inediti o finora poco noti alla letteratura specialistica. In un quadro generale di ottimo livello, le  pubblicazioni presentate vanno da riletture di cantieri storici nelle loro inedite stratificazioni, all’analisi dei caratteri costruttivi dell’edilizia tradizionale, fino alle problematiche della ricostruzione postbellica dei centri storici (Danni di guerra e danni di pace): innovativi, inoltre, i contributi sul rapporto tra progetto contemporaneo e conservazione.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Ricercatore presso l’università di Chieti-Pescara, ha svolto come compiti didattici sia l’insegnamento di caratteri costruttivi dell’edilizia storica sia di corsi nell’ambito del Laboratorio di  restauro, congruenti con le linee prevalenti della sua ricerca, quali emergono dalle pubblicazioni che anche nel loro numero attestano una sicura continuità di lavoro. Anche se in modo non esclusivo, ha dedicato particolare attenzione al patrimonio architettonico e ambientale  dell’Abruzzo, entro un ambito temporale vasto, contribuendo ad un significativo sviluppo della ricerca della sede di Pescara e ad un rapporto sempre più intenso e qualificato col territorio. Nelle pubblicazioni presentate, la monografia “Danni di guerra e danni di Pace”, un tema di attualità, conferma la capacità di una sintesi vasta e di un controllo delle fonti recenti, anche quantitative.

 

Giudizio del commissario prof.:  Luciano Re

I titoli, tutti di specifica attinenza disciplinare presentano un significativo e personale quadro dell’attualità della disciplina, dal patrimonio del passato, alla sua rivisitazione nel restauro ottocentesco, ai problemi della conservazione dei ruderi a agli aspetti della conoscenza delle tecniche antiche documentati su casi esemplari nel Lazio. Particolare e specifica rilevanza presentano i contributi sul patrimonio abruzzese, nelle diverse problematiche della tutela, delle tecniche antisismiche, nei rapporti tra “danni di guerra e danni di pace”. Studiosa attenta e assidua anche nella didattica e nella presenza universitaria, annovera contributi e interventi in sedi varie anche estere, dimostrandosi pienamente idonea ai fini della valutazione.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

La candidata, ricercatore confermato di Restauro ICAR/19 presso l’Università di Chieti e Pescara, ha svolto attività di ricerca nei temi del restauro con contributi nell’ambito della storia delle fabbriche architettoniche e degli aspetti progettuali sulle preesistenze. Presenta pubblicazioni pertinenti affrontando tematiche cruciali della disciplina. La produzione manifesta particolare originalità e continuità

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata dott. Serafini Lucia

 

Ricercatore presso l’Università degli Studi G. d’Annunzio, presenta titoli strettamente attinenti la disciplina del restauro. Rivolge particolare attenzione ai problemi della conservazione dei ruderi  e alla lettura delle tessiture murarie e alla loro datazione. Specifica rilevanza presentano i contributi sul patrimonio abruzzese, nell’ambito delle indagini sul patrimonio regionale  sviluppate dalla sede di Pescara. Nello studio dei rapporti tra “danni di guerra e danni di pace” si confermano le capacità di sintesi e rigore filologico. Studiosa attenta e assidua anche nella didattica e nella presenza universitaria, con significativa continuità e crescita scientifica nelle pubblicazioni, annovera contributi e interventi in sedi varie anche estere.  L’attività della candidata appare di eccellente livello.

 

 

Candidato Turco Maria Grazia

 

Profilo curriculare: Laureata in Architettura, Dottore di ricerca in “Conservazione dei beni architettonici”, è Ricercatore (ssd: Restauro ICAR/19) presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma dal 1998.

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

Impegnata da molti anni nella ricerca universitaria sempre attinente e congruente con il settore scientifico disciplinare per il quale concorre, la candidata presenta ricerche innovative e originali che riguardano sia temi di teoria e storia del restauro, sia l’analisi delle tecniche costruttive del passato e problemi di statica in strutture del XVII e XVIII secolo. Partecipa a convegni nazionali e internazionali con relazioni e comunicazioni di notevole interesse. Alla luce della documentazione presentata, si tratta di candidata matura e meritevole di particolare attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Dottore di ricerca e borsista post-dottorato, dall’immissione nel ruolo dei ricercatori si è impegnata in una costante e meritevole attività didattica. Ha preso parte a convegni e ricerche anche di ambito internazionale, dando prova della varietà dei campi di interesse. La produzione scientifica appare continuativa; segue linee di ricerca orientate, con indirizzo coerente, su analisi di edifici monumentali nell’ottica della storia del restauro, insieme allo studio intorno ad alcune figure di rilievo nel Novecento, con esiti di qualità.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Dottore di ricerca, e ricercatore dal 1998 presso l’Università La Sapienza di Roma presso la quale svolge una impegnativa attività didattica ai diversi livelli della formazione, sui temi tutti del restauro, dalla teoria al consolidamento. e partecipa a ricerche MURST o per Enti pubblici. La copiosa e continua produzione scientifica rispecchia questa molteplicità di interessi – che includono anche una figura di architetto moderno come Josef Vago - ma non pare completamente testimoniata dalle pubblicazioni sottoposte al giudizio. Emerge, dal complesso delle attività, una figura di studiosa realmente rimarchevole per costanza ed acribìa

 

Giudizio del commissario prof.:  Luciano Re

Dottore di ricerca e specializzata in restauro, le pubblicazioni riguardano prevalentemente temi si storia dell’architettura romana dal medioevo e della sua conservazione, anche nei loro aspetti tecnici e strutturali; non escludendo tuttavia un contributo sul contemporaneo. La documentazione presentata si inquadra con coerenza in una più vasta esperienza di produzione e partecipazione universitaria alla ricerca e alla didattica, proponendola come candidata meritevole di attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

La candidata, specialista e dottore di ricerca, ricercatore confermato di Restauro ICAR/19   presso l’Università La Sapienza di Roma, ha svolto attività di ricerca distinguibile per originalità e costanza nell’ambito di temi particolarmente cruciali per la disciplina del restauro, ha partecipato a numerosi convegni e a ricerche finanziate in ambito universitario, ha svolto congruente attività didattica nella Facoltà di Architettura. Presenta pubblicazioni tutte pertinenti che testimoniano il raggiungimento di maturità scientifica e coscienza critica.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata  dott. Turco Maria Grazia

 

Dottore di ricerca e specializzata presso l’Università La Sapienza di Roma, dedica le sue pubblicazioni a temi di storia dell’architettura romana dal medioevo all’età moderna, in vicende anche traumatiche (S. Giorgio in Velabro), sotto il profilo tecnico- strutturale. Questo non esclude tuttavia l’attenzione all’architettura del Movimento Moderno (Josef Vago). La documentazione presentata si inquadra con coerenza in una più vasta esperienza di produzione e di intensa partecipazione alla ricerca e alla didattica universitarie. L’attività della candidata appare di ottimo livello.

 

 

Candidato Zampilli Michele

 

Profilo curriculare: Laureato in Architettura, Ricercatore presso l’Università degli Studi di Roma Tre dal 2005.

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

L’attività scientifica del candidato è congruente con il settore  disciplinare relativo al concorso. Non in tutte le pubblicazioni presentate è individuabile il contributo del candidato (Codice di pratica per gli interventi in zona post-sisma). Interessato prevalentemente agli aspetti operativi del restauro. Maturo per esperienze didattiche, risulta meritevole di attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Molto presente nell’ambito professionale, ha collaborato ad importanti iniziative sul recupero dei centri storici. E’ docente del Master in Restauro della Facoltà di Architettura di Roma Tre ed è membro del consiglio scientifico dell’ArCO. Nell’attività professionale nel campo del restauro ha raggiunto risultati scientificamente qualificati, noti anche attraverso la letteratura specialistica. Le esperienze acquisite in cantiere sono puntualmente ripercorse nella produzione a stampa, spesso in collaborazione. Nelle pubblicazioni presentate emergono solide competenze nello studio delle tipologie storiche, come nel lavoro sul centro storico di Palermo e in quello sul quartiere della Graziella a Siracusa, insieme alla padronanza delle tecniche costruttive tradizionali nel progetto di restauro, testimonianza di un percorso scientifico in positiva, continua evoluzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Ricercatore dal 2005 all’Università di Roma 3, pare aver traslato nell’attività didattica l’esperienza professionale di direttore dei lavori e l’attività di studioso di contesti urbani nella prospettiva tracciata negli Anni Cinquanta da Saverio Muratori. Gli articoli presentati  riassumono un’attività pubblicistica di una certa continuità anche se articolata in contributi puntuali. Gli scritti nel loro complesso – inclusi i sette presentati - documentano sinteticamente sia lavori di restauro diretti dal candidato, sia indagini svolte a supporto di pianificazione di dettaglio, sia i risultati della didattica, tanto da rendere più difficile – rispetto a casi analoghi – cogliere l’autonomo contributo del candidato ad una concezione del restauro della sua Facoltà più generale e riconoscibile.

 

Giudizio del commissario prof.:  Luciano Re

Studioso di formazione ‘marconiana’, opera a Roma Tre. Le pubblicazioni trattano  anche questioni di ricerca didattica nella riqualificazione dei centri storici e minori, sui caratteri e tecniche tradizionali. L’attenzione tipologica si esprime nel contributo al manuale del recupero del centro storico di Palermo. Esemplare suscettività didattica della produzione, nei contributi più originali sul restauro e miglioramento antisismico del Palazzo Buonaccorsi di Macerata e alla monografia su formazione e protezione dell’isola di Ortigia. Candidato meritevole di attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

Il candidato, ricercatore confermato di Restauro ICAR/19 presso l’Università di Roma Tre, ha svolto attività di ricerca sui temi del restauro architettonico con contributi nell’ambito della storia e delle tecniche d’intervento con produzione manualistica. Presenta pubblicazioni pertinenti alla disciplina. La produzione scientifica manifesta originalità e continuità.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo al candidato dott. Zampilli Michele:

 

Ricercatore all’Università di Roma 3, ha ottenuto risultati qualificati nella professione e nella pratica del restauro. Le pubblicazioni – in cui non sempre è riconoscibile il contributo individuale - illustrano anche la didattica, orientata alla riqualificazione dei centri storici minori. L’attenzione ai temi della tipologia si esprime nel contributo al manuale del recupero del centro storico di Palermo. Più originali gli scritti sul restauro e sul miglioramento antisismico del Palazzo Buonaccorsi di Macerata e la monografia sul recupero dell’isola di Ortigia. L’attività del candidato appare di buon livello.

 

Terminate le operazioni di formulazione e discussione dei giudizi individuali e collegiali la seduta è tolta alle ore 17.30 e la Commissione si riconvoca per il giorno 4 ottobre 2010, alle ore 08.00 presso la sede del Dipartimento di Scienze, Storia dell’Architettura, Restauro e Rappresentazione per la predisposizione dei temi per la prova didattica e per la discussione dei titoli e della produzione scientifica

 

 Pescara, 28 settembre 2010

 

 

LA COMMISSIONE:

 

Il  Presidente 

 

Prof.    Stella Casiello              _____________________________________                               

 

I  Commissari 

 

Prof. Alberto Grimoldi _____________________________________

 

Prof. Luciano Re                     _____________________________________

 

Prof. Franco Tomaselli ____________________________________

 

Il  Segretario

 

Prof. Claudio Varagnoli           _____________________________________