Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di Professore Associato Presso la Facolta' di SCIENZE MM FF NN Settore GEO 02 – GEOLOGIA STRATIGRAFICA E SEDIMENTOLOGICA, Pubblicato sulla Gazzetta n. 37 del 10/2/2005.    

 

VERBALE   QUARTA   SEDUTA

 

 

La Commissione costituita per il concorso di cui in premessa con D.R. n. 1126 del 25-10-2005 e  pubblicata su G.U. n. 88 – Serie Speciale - del 8-11-2005 è composta dai seguenti  professori:

 

Prof.  BRUNO D’ARGENIO Presidente

Prof.  ALBERTO LANDUZZI Segretario

Prof.  GLORIA CIARAPICA Commissario

Prof.  GIAN GABRIELE ORI Commissario

Prof.  MARCO ROVERI Commissario

 

 

 

si è riunita presso la sede del RETTORATO dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti - Pescara il giorno 28-2-2006 alle ore 9:00.

 

La Commissione predispone, prima della discussione sui titoli, i temi relativi alla lezione per i candidati.

 

I temi sono i seguenti:

 

Candidato BERRA FABRIZIO

 

1)      Principi di stratigrafia fisica

2)      Ruolo della stratigrafia nella geologia regionale

3)      Correlazioni litostratigrafiche nelle catene alpino-himalayane

4)      Principi di stratigrafia sequenziale

5)      Facies carbonatiche di bacino

 

Candidata DI STEFANO AGATA

 

1)      Metodi di correlazione stratigrafica

2)      Le discontinuità nel record geologico

3)      Principi di stratigrafia integrata

4)      Principi di ciclostratigrafia

5)      Controllo stratigrafico nell’analisi di bacino

 

Candidato FERRUZZA GAETANO

 

1)      Principi di stratigrafia isotopica

2)      Criteri di analisi delle variazioni climatiche

3)      Depositi evaporitici

4)      Variazioni climatiche ad alta frequenza

5)      Evoluzione sedimentaria del Tirreno o di suoi settori

 

Candidata MARINANGELI LUCIA

 

1)      Sistemi deltizi

2)      Sedimentazione continentale

3)      Ambienti sedimentari e paleoclimi di Marte

4)      Elementi di geologia planetaria

5)      Tecniche di rilevamento geologico nell’esplorazione dallo spazio

 

Candidata RONCAGLIA LUCIA

 

1)      Utilizzo di metodi biostratigrafici negli studi paleoclimatici.

2)      Le unità cronostratigrafiche.

3)      Ruolo della stratigrafia nell’esplorazione del sottosuolo.

4)      Fattori di controllo delle variazioni climatiche.

5)      I microfossili nell’interpretazione paleo-ambientale.

 

Candidato RUSCIADELLI GIOVANNI

 

1)      Tettonica e sedimentazione.

2)      Principi di stratigrafia sequenziale in depositi carbonatici.

3)      Evoluzione stratigrafica dell’Appennino centro-meridionale.

4)      Processi di risedimentazione.

5)      Margini continentali attivi e passivi.

 

Candidato TROPEANO MARCELLO

 

1)      Tettonica e sedimentazione in sistemi di avanfossa.

2)      Principi di stratigrafia sequenziale.

3)      Ambienti di piattaforma.

4)      Aspetti sedimentologici di ambienti fluviali

5)      Geologia dell’Appennino meridionale.

 

La Commissione procede quindi ad inserire in altrettante buste sigillate i titoli dei temi proposti per ciascun candidato. La durata della prova è fissata in   45 minuti.

Alle ore 9:00 si constata la presenza dei candidati, di cui si accerta l’identità, e si dà inizio alla discussione dei titoli, dopo aver proceduto al sorteggio dell’ordine in cui i candidati verranno introdotti.

 

Si introduce il candidato BERRA FABRIZIO e si procede alla discussione dei titoli.

 

Dopo la discussione dei titoli, il candidato è invitato a scegliere tre buste, tra le cinque che la commissione ha predisposto, contenenti i temi della prova didattica.

 

Il candidato estrae le buste, che, una volta aperte, risultano contenere i seguenti temi:

     

            n. 1 - Correlazioni litostratigrafiche nelle catene alpino-himalayane

 

            n. 2 - Principi di stratigrafia fisica

 

            n. 3 - Facies carbonatiche di bacino

 

      Il candidato indica quale argomento della prova didattica “Facies carbonatiche di bacino”.

      La Commissione legge al candidato gli argomenti contenuti nelle altre due buste:

 

            n. 4 - Ruolo della stratigrafia nella geologia regionale

 

            n. 5 - Principi di stratigrafia sequenziale

 

 

Usciti i candidati, la Commissione procede quindi alla formulazione dei giudizi individuali sulla discussione dei titoli.

 

Candidato Fabrizio Berra

 

Giudizio del commissario prof. BRUNO D’ARGENIO:

 

Il candidato ha discusso con competenza ed ampi riferimenti alla letteratura geologica regionale le problematiche della stratigrafia fisica dell’area alpina e degli altri settori della catena alpino-himalayana, con particolare riferimento ai terreni del Trias. La discussione ha messo in evidenza la sua buona conoscenza delle tematiche affrontate. Il giudizio è molto buono.

 

 

Giudizio del commissario prof. ALBERTO LANDUZZI:

 

Il candidato Fabrizio Berra ha illustrato la propria attività di ricerca sui margini delle piattaforme noriche in Sudalpino e Appennino meridionale, nonché sui depositi terrigeni del Carnico nella parte N del bacino lombardo, parlando dello sviluppo tettonico di barriere paleo-ambientali e delle relative implicazioni paleogeografiche. Per quanto riguarda la propria esperienza in Himalaya, il candidato ha fatto riferimento alla separazione del blocco indiano da Gondwana ed all’evoluzione del margine passivo che ne è risultato. Il candidato ha poi parlato di stratigrafia e tettonica delle successioni anisiche della Lombardia, mettendo fra l’altro in evidenza le attività di rilevamento e di informatizzazione da lui svolte nell’ambito del progetto CARG. Infine, ha parlato dell’evoluzione stratigrafica di bacini carbonatici nell’Austroalpino.

Il candidato ha una grande esperienza di campagna, che si coniuga ad un’ottima capacità di inquadramento regionale. Mostra una completa padronanza degli argomenti trattati, e risponde in modo esaustivo alla richiesta di approfondimenti da parte della Commissione.

 

 

Giudizio del commissario prof. GLORIA CIARAPICA:

 

Nella prima prova il Dr. Berra ha dimostrato maturità e disinvoltura nell’esporre e discutere le tematiche che hanno guidato la sua attività di ricerca, illustrata nei lavori presentati per questa valutazione comparativa. La discussione ha toccato vari temi, dalla tettonica sinsedimentaria alle biofacies caratteristiche dei margini di piattaforma prospicenti i bacini norici del Sudalpino, dalla paleogeografia alpina durante il Trias medio-superiore alla geologia e agli aspetti stratigrafici significativi della catena himalayana.

 

 

Giudizio del commissario prof. GIAN GABRIELE ORI:

 

Il candidato Fabrizio Berra ha esposto i suoi titoli in modo esauriente e dettagliato mostrando una ottima cultura geologica basata su solida attivita’ di campagna. Berra ha dimostrato con la sua discussione doti e capacita’ scientifiche.

 

 

Giudizio del commissario prof. MARCO ROVERI:

 

Il candidato ha illustrato in modo chiaro ed efficace la propria attività scientifica discutendo in particolare gli aspetti sedimentologici e paleogeografici di sistemi di piattaforma carbonatica mesozoici nell’area alpino-himalayana dimostrando buona competenza negli argomenti trattati e ottime capacità di sintesi.

 

 

Alle ore 9:45 si introduce la candidata DI STEFANO AGATA e si effettua la discussione sui titoli.

 

Dopo la discussione dei titoli, la candidata è invitata a scegliere tre buste, tra le cinque che la commissione ha predisposto, contenenti i temi della prova didattica.

 

La candidata estrae le buste, che, una volta aperte, risultano contenere i seguenti temi:

     

            n. 1 - Le discontinuità nel record geologico

 

            n. 2 - Principi di stratigrafia integrata

 

            n. 3 - Metodi di correlazione stratigrafica

 

      La candidata indica quale argomento della prova didattica “Le discontinuità nel record geologico”.

      La Commissione legge alla candidata gli argomenti contenuti nelle altre due buste:

 

            n. 4 - Controllo stratigrafico nell’analisi di bacino

 

            n. 5 - Principi di ciclostratigrafia

 

 

Uscita la candidata, la Commissione procede quindi alla formulazione dei giudizi individuali sulla discussione dei titoli.

 

Giudizio del commissario prof. BRUNO D’ARGENIO:

 

La Dott. Agata Di Stefano ha illustrato su richiesta la sua attività scientifica, mettendo in evidenza l’importanza del suo lavoro di biostratigrafa in relazione alle complesse problematiche regionali dell’Appennino meridionale e della Sicilia. La candidata ha dimostrato conoscenza approfondita degli argomenti discussi. Il giudizio è buono.

 

 

Giudizio del commissario prof. ALBERTO LANDUZZI:

 

La candidata Agata Di Stefano ha illustrato la propria ricerca sulla strutturazione degli orogeni mediterranei in base alla definizione cronostratigrafica di intervalli chiave, come in particolare alcune formazioni della Basilicata. La sua trattazione ha messo in rapporto il lavoro di sintesi sull’evoluzione dell’Appennino lucano col lavoro di dettaglio sul Flysch di Capo d’Orlando, studiato come caso esemplare di deposito post-collisionale. La candidata ha poi descritto il lavoro sulla successione plio-pleistocenica del bacino di Sant’Arcangelo, che registra l’evoluzione tardo-orogenica dell’avanfossa bradanica. Successivamente, la candidata ha parlato dello studio biostratigrafico per la determinazione del sollevamento nell’area etnea, e delle sue implicazioni sull’individuazione di un presunto thrust attivo nel basamento a falde dell’Etna. Infine, Agata Di Stefano ha descritto l’attività di ricerca conseguente alla propria esperienza ODP in Nuova Zelanda, mettendone in evidenza le importanti implicazioni cronostratigrafiche e paleoambientali.

La candidata mostra una notevole padronanza degli argomenti di geologia regionale, oltre a quelli di natura biostratigrafica, e risponde in modo esaustivo alle domande della Commissione. Rivela inoltre una spiccata attitudine alle esperienze in campo oceanografico.

 

 

Giudizio del commissario prof. GLORIA CIARAPICA:

 

Agata Di Stefano ha esposto con competenza e sicurezza le principali linee guida e i risultati delle ricerche illustrate nei lavori presentati, fornendo una panoramica del contesto geodinamico e regionale nel quale gli studi di dettaglio sono stati inseriti. La candidata ha messo in evidenza con chiarezza l’importanza della biostratigrafia nella risoluzione di temi geologici più ampi.

 

 

Giudizio del commissario prof. GIAN GABRIELE ORI:

 

La candidata Agata Di Stefano dimostra con la discussione dei suoi titoli oltre che avere ampie conoscenze stratigrafiche e biostratigrafiche di conoscere le implicazioni geologiche delle sue ricerche. Inoltre la candidata dimostra un approccio vivace con la ricerca esplorando aspetti abbastanza innovativi.

 

 

Giudizio del commissario prof. MARCO ROVERI:

 

La candidata illustra con efficacia il contributo delle sue ricerche nel campo della biostratigrafia a nannoplancton calcareo alla definizione di quadri di sintesi dell’evoluzione geologica della catena appenninico-maghrebide, e alle ricostruzioni paleoclimatiche e paleoceanografiche, dimostrando competenza e padronanza negli argomenti oggetto della propria attività scientifica.

 

 

Alle ore 10:30 si introduce la candidata MARINANGELI LUCIA e si effettua la discussione sui titoli.

 

Dopo la discussione dei titoli, la candidata è invitata a scegliere tre buste, tra le cinque che la commissione ha predisposto, contenenti i temi della prova didattica.

 

La candidata estrae le buste, che, una volta aperte, risultano contenere i seguenti temi:

     

            n. 1 - Elementi di geologia planetaria

 

            n. 2 - Sistemi deltizi

 

            n. 3 – Sedimentazione continentale

 

            La candidata indica quale argomento della prova didattica “Elementi di geologia planetaria”

 

            La Commissione legge alla candidata gli argomenti contenuti nelle altre due buste:

 

            n. 4 - Ambienti sedimentari e paleoclimi di Marte

 

            n. 5 – Tecniche di rilevamento geologico nell’esplorazione dallo spazio

 

 

Uscita la candidata, la Commissione procede quindi alla formulazione dei giudizi individuali sulla discussione dei titoli.

 

Giudizio del commissario prof. BRUNO D’ARGENIO:

 

La candidata ha presentato gli argomenti principali delle sue attività di ricerca in Geologia planetaria, illustrando le analogie e le differenze dei processi-prodotti osservati su Venere e Marte con le analoghe situazioni terrestri. La candidata dimostra approfondita conoscenza della materia discussa. Il giudizio è molto buono.

 

 

Giudizio del commissario prof. ALBERTO LANDUZZI:

 

La candidata Lucia Marinangeli ha illustrato i suoi studi di Geologia stratigrafica e sedimentologica applicati alle superfici planetarie, evidenziando come sia possibile interpretare varie forme di tali superfici in base alle conoscenze della geologia terrestre. La descrizione parte dai lavori sulla geologia di Venere, svolti con tecniche di telerilevamento radar, che hanno affrontato l’evoluzione di un’area caratterizzata da deformazioni orogeniche. Venere è un caso particolare, in quanto negli altri pianeti queste dinamiche crostali non sono comuni. Successivamente sono stati illustrati i lavori sulla geologia di Marte, per la quale lo svolgimento di missioni ogni due anni rende disponibile una grande quantità dati, offrendo molteplici possibilità di studio. L’analisi di immagini ad altissima risoluzione ha permesso il raffinamento di precedenti studi sui sistemi lacustri di Marte, che mostrano geometrie deposizionali simili a quelle terrestri. La candidata ha illustrato in modo approfondito l’esempio dei fan-delta e delle forme terrazzate nel cratere Holden, e descritto lo sviluppo di tecnologie radar per l’esplorazione del sottosuolo marziano. Infine, la candidata ha messo in evidenza quanto sia necessario l’approfondimento delle conoscenze mineralogiche che ci si attende dagli strumenti attualmente in corso di realizzazione.

La candidata si esprime con chiarezza, illustrando in modo didattico le proprie conoscenze. Non dà niente per scontato, e stimola la curiosità della commissione su problematiche ancora in gran parte aperte. Affronta con sicurezza non solo gli argomenti geologici, ma anche quelli geofisici ed ingegneristici.

 

 

Giudizio del commissario prof. GLORIA CIARAPICA:

 

Lucia Marinangeli ha illustrato con chiarezza le tematiche che ha sviluppato nelle sue pubblicazioni. Nella discussione ha dimostrato competenza nell’applicazione delle metodologie classiche della sedimentologia  allo studio di ambienti extraterrestri di cui l’immagine è restituita da strumentazioni seppur sofisticate, ma per i quali una indagine diretta è impossibile. Alle domande di chiarimento su alcuni aspetti interessanti ha risposto con padronanza.

 

 

Giudizio del commissario prof. GIAN GABRIELE ORI:

 

La candidata Lucia Marinangeli ha esposto e discusso i suoi titoli in modo esaustivo mostrando competenza in una disciplina in fase di grande sviluppo. La candidata dimostra capacita’ nel gestire discipline scientifiche complesse sia per quanto riguarda gli aspetti di ricerca sia tecnologici ad essa legati.

 

 

Giudizio del commissario prof. MARCO ROVERI:

 

La candidata discute con buona chiarezza differenti aspetti della propria attività di ricerca nel campo della geologia planetaria, illustrando in particolare le caratteristiche dei sistemi deltizi individuati su Marte e le problematiche connesse alle tecniche di indagine, dimostrando piena competenza negli argomenti trattati.

 

 

Alle ore 11:15 si introduce il candidato RUSCIADELLI GIOVANNI e si effettua la discussione sui titoli.

 

Dopo la discussione dei titoli, il candidato è invitato a scegliere tre buste, tra le cinque che la commissione ha predisposto, contenenti i temi della prova didattica.

 

Il candidato estrae le buste, che, una volta aperte, risultano contenere i seguenti temi:

     

            n. 1 – Processi di risedimentazione

 

            n. 2 – Evoluzione stratigrafica dell’Appennino centro-meridionale

 

            n. 3 – Margini continentali attivi e passivi

 

            Il candidato indica quale argomento della prova didattica “Evoluzione stratigrafica dell’Appennino centro-meridionale”

 

            La Commissione legge al/la candidato/a gli argomenti contenuti nelle altre due buste:

 

            n. 4 – Tettonica e sedimentazione

 

            n. 5 – Principi di stratigrafia sequenziale in depositi carbonatici

 

 

Uscito il candidato, la Commissione procede quindi alla formulazione dei giudizi individuali sulla discussione dei titoli.

 

Giudizio del commissario prof. BRUNO D’ARGENIO:

 

Il Dott. Rusciadelli ha discusso le problematiche regionali di varie aree sulle quali ha condotto le sue ricerche. Egli ha affrontato con particolare dettaglio i problemi del bacino di Parigi sul quale ha svolto approfondite ricerche di stratigrafia fisica e sequenziale. Nel prosieguo della discussione si è soffermato su vari aspetti della tettonica e della stratigrafia dell’Appennino centrale, approfondendo su richiesta dei commissari tematiche di tettonica recente e illustrando modelli genetici dei sistemi cartonatici di mare basso. Il giudizio è buono.

 

 

Giudizio del commissario prof. ALBERTO LANDUZZI:

 

Il candidato ha illustrato dapprima le sue ricerche nel Bacino di Parigi, analizzato mediante sondaggi, linee sismiche, ed in affioramento nella parte sud-orientale. Questo studio, condotto dal candidato durante il dottorato di ricerca, ha fornito un quadro stratigrafico di riferimento per l’intervallo Giurassico-Cretacico inferiore nell’area intra-cratonica dell’Europa nord-occidentale. Nell’area di studio, la bassa velocità di subsidenza ha permesso valutare in modo ottimale gli effetti delle variazioni eustatiche. Successivamente, il candidato ha illustrato i propri lavori sulla sedimentazione silicoclastica dell’avanfossa appenninica, dalla Marnoso-Arenacea al Bacino della Laga ed alla successione pliocenica abruzzese. Nella stessa area s’inserisce lo studio di faglie normali che immergono verso l’avampaese, e vengono interpretate almeno in parte come strutture pre-thrusting. Infine, il candidato ha parlato della provenienza dei clasti nei livelli conglomeratici del Pliocene abruzzese, che testimonia come il contiguo settore d’Appennino fosse già ampiamente emerso prima del Pleistocene.

Il candidato esprime le cose in modo assai ordinato e comprensibile. Risponde in modo esaustivo a svariate domande della commissione, fra le quali una sulla potenziale correlabilità in Appennino di sequenze deposizionali riconosciute nel cratone centro-europeo. Nella discussione, il candidato mette in luce la sua pluriennale esperienza di campagna e mostra di avere idee chiare sui diversi ambiti di applicazione della ciclostratigrafia.

 

 

Giudizio del commissario prof. GLORIA CIARAPICA:

 

Giovanni Rusciadelli ha sostenuto la discussione dei titoli con padronanza e sicurezza, mettendo in evidenza i risultati innovativi ottenuti con le ricerche svolte. Il candidato ha illustrato le varie fasi che hanno caratterizzato la sua attività di ricerca dimostrando una notevole capacità nell’affrontare tematiche diverse e mettendo in risalto la maturità scientifica raggiunta nell’analizzare svariati sistemi deposizionali e mettendoli a confronto, utilizzando la stratigrafia sequenziale e analisi di facies.

 

 

Giudizio del commissario prof. GIAN GABRIELE ORI:

 

Il candidato Giovanni Rusciadelli dimostra nella discussione dei suoi titoli competenze scientifiche sulla sedimentologia e stratigrafia delle rocce carbonatiche affrontando con sicurezza i temi legati alle sue ricerche.

 

 

Giudizio del commissario prof. MARCO ROVERI:

 

Il candidato discute in modo appropriato aspetti della propria attività di ricerca riguardanti l’utilizzo della stratigrafia sequenziale nello studio delle successioni terrigene e carbonatiche e dell’evoluzione tettonico-sedimentaria dell’Appennino centrale, dimostrando competenza e padronanza della materia.

 

 

Conclusa la enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, dei seguenti giudizi collegiali sulla discussione dei titoli.

 

Giudizio collegiale relativo al candidato BERRA FABRIZIO

 

Il candidato discute con competenza i lavori presentati, dimostrando padronanza degli argomenti trattati nel corso delle sue ricerche. Il giudizio è positivo.

 

 

Giudizio collegiale relativo alla candidata DI STEFANO AGATA

 

La candidata procede ad una approfondita discussione delle sue ricerche inquadrandole efficacemente nel contesto geologico regionale dell’Appennino meridionale. Il giudizio è positivo.

 

 

Giudizio collegiale relativo alla candidata MARINANGELI LUCIA

 

La Dott. Marinangeli dimostra una approfondita conoscenza degli argomenti trattati nei suoi lavori e traccia un interessante confronto tra situazioni planetarie e terrestri. Il giudizio è positivo.

 

 

Giudizio collegiale relativo al candidato RUSCIADELLI GIOVANNI

 

Il candidato illustra i risultati delle sue ricerche e risponde appropriatamente alle richieste di chiarimenti o informazioni. Il giudizio è positivo.

 

 

Terminate le operazioni di formulazione e discussione dei giudizi individuali e collegiali la seduta è tolta alle ore 13:30 e la Commissione si riconvoca per il giorno 1-3-2006 alle ore 9.00

 

 lì 28-2-2006

 

LA COMMISSIONE:

 

Il  Presidente 

 

Prof. Bruno D’Argenio            _____________________________________                               

 

I  Commissari 

 

Prof. Gloria Ciarapica _____________________________________

 

Prof. Gian Gabriele Ori            _____________________________________

 

Prof. Marco Roveri                 _____________________________________

 

Il  Segretario

 

Prof. Alberto Landuzzi             _____________________________________