Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di Professore Associato Presso la Facolta' di SCIENZE DELLA FORMAZIONE, Settore SCIENTIFICO DISCIPLINARE – M-PED/01 PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE. Pubblicato sulla Gazzetta n. 54 del 11/07/2008.

 

VERBALE TERZA SEDUTA

 

La Commissione, costituita per il concorso di cui in premessa con D.R. n.  194 del 28/12/2009   e   pubblicata su G.U. n. 5Serie SpecialeConcorsi ed Esami - del 19/01/2010 è composta dai seguenti  professori:

 

Prof. Gaetano BONETTA -  Presidente

Prof. Francesca GOBBO -  Segretario

Prof. Carmela DI AGRESTI -  Commissario

Prof. Enza COLICCHI -  Commissario

Prof. Mario GENNARI - Commissario

 

si è riunita presso la Sala riunioni della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti - Pescara il giorno 6 maggio 2010 alle ore 09,25.

 

La Commissione, sulla base dei criteri già deliberati nel verbale preliminare, esprime su ognuno dei candidati i seguenti giudizi individuali:

 

Candidata Dott.ssa Bruni Elsa Maria

 

Giudizio del commissario prof.: Gaetano BONETTA:

La produzione scientifica della dott.ssa Bruni Elsa Maria, già docente scolastica di ruolo, dottore di ricerca, ricercatrice confermata, ricca di esperienza didattica e istituzionale, è densa ed efficace culturalmente e si fa apprezzare per la significatività dei filoni di ricerca e per la congruenza con i temi della pedagogia generale e sociale. In particolare, i lavori scientifici esprimono l’attenzione per la persona e per la sua formazione da correlarsi alle nuove istanze sociali, evidenziando l’assunzione di una prospettiva pedagogica critica. Le pubblicazioni, sviluppate con continuità sul piano temporale, connotate scientificamente per il contributo dato all’attuale ricerca pedagogica, risultano essere il qualificato risultato di quanto approfondito durante la costante attività didattica e di ricerca e, quindi, rappresentano il frutto di una riflessione scientifica puntuale e completa. In altri termini, il merito e il valore dei titoli della candidata stanno nell’aver inquadrato all’interno di una interessante ricostruzione epistemologica della pedagogia generale gli aspetti più specifici e le tematiche più particolareggiate: il processo formativo ricostruito e indagato attraverso quelle categorie, quelle modalità pedagogiche, quel sapere che si sono imposti, per ragioni diverse, nei secoli fino a giorni a noi vicini; il processo di formazione tradizionalmente articolato intorno alla categoria del logos che, se esprime la connaturata dimensione comunicativa della formazione, segna storicamente il processo di affermazione umana come fondato su principi razionalistici e, di conseguenza, necessario alla luce dei nuovi scenari socio-educativi e dei rinnovati bisogni umani di recuperare dimensioni “altre”; la pedagogia come scienza della formazione e della trasformazione umana nella prospettiva di una progettualità tesa a rileggere le proprie categorie epistemologiche in coerenza con una rilettura olistica del soggetto in formazione; l’attenzione ai nuovi scenari plurali che esigono un’educazione del pensiero in funzione problematizzante, dialogica, interculturale; la questione della differenza, nelle diverse sfaccettature che la categoria presenta, come aspetto qualificante della pedagogia e come campo in sé assemblante i vari e molteplici elementi di indagine e procedere pedagogico. Nel complesso sia l’attività didattica sia l’attività di ricerca e di produzione scientifica di Elsa Maria Bruni sono congruenti con il settore scientifico-disciplinare M-PED/01.

 

Giudizio del commissario prof.: Carmela DI AGRESTI:

 

La produzione presentata dalla candidata, già docente di ruolo nella scuola secondaria, Dottore di ricerca, Ricercatrice confermata, con ampia attività didattica e istituzionale, si compone di 3 monografie, tre saggi e due articoli.

Il volume  Greco e latino. Le lingue classiche nella scuola italiana (1860-2005), 2005 è una riflessione sulla funzione pedagogica e formativa delle lingue latino e greco  attraverso la ricostruzione storica della loro presenza nella scuola italiana dal 1960 fino al 2005. Sulla base del riconoscimento della valenza educativa della disciplina la candidata cerca di cogliere la specificità pedagogica di tali insegnamenti operando una correlazione tra storia della pedagogia, istanze epistemologiche, rilevamenti dei modelli educativi, delle condizioni culturali e dei presupposti ideologico-politici funzionali alla loro più o meno marcata presenza nelle istituzioni scolastiche.

La ricostruzione, l’analisi e le variazioni fanno riferimento ad ampia documentazione, testimoniata dalla puntuale bibliografia, significativamente articolata e funzionale alla strutturazione del lavoro che si presenta organico.

Nel volume La parola formativa. Logos e scrittura nell’educazione greca (2005) la candidata, partendo dalla considerazione della dimensione comunicativa del logos come forma di trasmissione del patrimonio culturale e valoriale delle comunità arcaiche, ripercorre le fasi storiche nelle quali l’oralità si struttura come forma di educazione.

Attraverso la ricostruzione delle modalità con cui l’oralità si è connotata e modulata nella Grecia antica e mediante la descrizione del ruolo educativo della parola ‘parlata’ e ‘scritta’, la candidata cerca di motivare la relazione che sussiste tra comunicazione e socializzazione.

Il volume Pedagogia e trasformazione della persona (2008) si articola intorno a due temi che si intrecciano e si complicano: il percorso della pedagogia come scienza della formazione umana e il processo di formazione e auto-formazione del soggetto, visti entrambi nel contesto di radicale cambiamento dovuto all’evoluzione dei saperi della società della conoscenza e dalla complessità della formazione planetaria. In particolare la candidata mette a tema le neo-categorie del post-moderno e le componenti che strutturano la complessità della formazione, il ruolo delle istituzioni, l’esigenza etica e le prospettive. E si sofferma sulla categoria dell’interculturalità, declinata in chiave pedagogica, ponendo l’accento sulla natura plurale della società da cui derivano l’intrinseca problematicità del sapere pedagogico e l’esigenza del dialogo a livello culturale e metodologico-didattico.

 Nella  sezione del volume  La formazione universitaria nell’Europa della conoscenza (2008) la candidata passa in rassegna i nuovi scenari prodotti dall’evoluzione dei saperi e le implicazioni di natura formativa  che hanno portato a mettere mano alle riforme del sistema universitario.

Temi e approcci, di indiscutibile valenza educativa.  rientrano a pieno titolo nel settore disciplinare del presente concorso.

 

Giudizio del commissario prof.: Enza COLICCHI:

 

La produzione della candidata, ricercatrice confermata di Pedagogia generale presso l’Università di Chieti-Pescara,  dottore di ricerca, già docente scolastico, con ricca attività scolastica e istituzionale, presenta carattere composito. Oltre a tre saggi di argomento vario, la candidata presenta tre volumi di interesse propriamente storico e critico-metodologico.  Greco e latino. Le lingue classiche nella scuola italiana (1860-2005), del 2005, è una ricostruzione attenta, organica e documentata  dell’insegnamento delle discipline classiche nella scuola italiana. Il volume La parola formativa. Logos e scrittura nell’educazione greca, del 2005, corredato da un’antologia di testi, tratta  con competenza dell’educazione orale e scritta nella cultura greca. Entrambi gli  studi risultano essere risultato di un apprezzabile  impegno di ricerca e testimoniano il possesso di adeguati strumenti metodologici. La formazione universitaria nell’Europa della conoscenza (in coll. con C. Crivellari), del 2008 affronta e accosta  temi pedagogici di diversa natura. Il volume Pedagogia e trasformazione della persona del 2008, presenta un impianto propriamente teoretico.

 

Giudizio del commissario prof.: Mario GENNARI:  

 

La candidata Bruni Elsa Maria è ricercatore confermato di Pedagogia Generale e Sociale presso la Facoltà di Scienze Sociali dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, dottore di ricerca, già docente di ruolo nelle scuole secondarie, con ricche esperienze didattiche e istituzionali. Tra le sue pubblicazioni si contano tra l’altro La parola formativa. Logos e scrittura nell’educazione greca (Rocco Carabba, 2005), Greco e latino. Le lingue classiche nella scuola italiana (1860-2005) (Armando, Roma, 2005),

Pedagogia e trasformazione della persona (Pensa Multimedia, 2008). L’epicentro delle attenzioni euristiche del candidato si situa intorno al tema della classicità.

Nel loro insieme i lavori presentati giustificano un giudizio positivo.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesca GOBBO:

 

La candidata, ricercatore confermato, dottore di ricerca, già docente di ruolo nella scuola secondaria, con esperienze didattiche e istituzionali, affronta tematiche differenti spaziando dalla cultura classica nella scuola italiana all’insegnamento della musica, alla centralità pedagogica della persona (che peraltro attraversa tutta la sua elaborazione) al genere mostrando una specifica competenza relativamente al mondo classico e alle sue lingue, di cui esamina la valenza formativa attuale.

 

La Commissione, sulla base dei criteri già deliberati nel verbale preliminare, esprime su ognuno dei candidati i seguenti giudizi individuali:

 

Candidato Crivellari Claudio

 

Giudizio del commissario prof.: Gaetano BONETTA

Tutta la produzione scientifica del dott. Crivellari Claudio, dottore di ricerca, ricercatore confermato, provvisto di ampie e ricche esperienze didattiche ed istituzionali, testimonia una intensa e qualificata attività di ricerca che partendo dalla tematica della formazione degli insegnanti, all’interno della quale prevalgono in particolare argomentazioni e questioni storico-pedagogiche, tenta con successo  di espandersi nelle aree tematiche pedagogiche piu attuali. Essendo risultata tra le più accreditare elaborazioni della neonata formazione iniziale degli insegnanti, la ricerca del candidato si è contraddistinta per essere stata condotta con elevata conoscenza delle fonti e capacità analitica in cui, attraverso un approccio puntuale, si segue un percorso storico-istituzionale teso a porre l’accento sul grande tema della scuola di massa e sul ruolo dell’insegnante diversamente e finalmente formato. In particolare, è questo ultimo campo a identificarsi come nodo centrale della riflessione, declinata ora secondo la generale prospettiva della riforma dell’Università italiana, ora soffermandosi sulla ricostruzione storico-istituzionale che dalla crisi del ruolo dei docenti di scuola secondaria conduce alla loro formazione universitaria, ora ricostruendo il lungo iter istituzionale dell’istituzione e dell’organizzazione delle Scuole di Specializzazione all’insegnamento secondario (SSIS). Da questa problematiche negli ultimi tempi sono scaturiti i suoi interessi per l’alta formazione e per un suo riordinamento e una sua migliore finalizzazione sociale nel mercato delle professioni intellettuali. Nel complesso sia l’attività didattica sia quella di ricerca e di produzione scientifica sono congruenti con il settore scientifico-disciplinare proprio della storia dell’educazione, in virtù della formazione personale e del procedimento di studio seguito dal candidato che ha indagato l’evoluzione storica e, dunque, sociale di una delle principali tematiche pedagogiche.

 

Giudizio del commissario prof.: Carmela DI AGRESTI

 

Il candidato dott. Crivellari Claudio, dottore di ricerca, ricercatore confermato, nei 7 titoli presentati dal candidato per la valutazione vi sono due monografie (2004 e 2008) un saggio esteso e tre brevi, un articolo.

L’interesse di ricerca del candidato è relativo alla pedagogia scolastica, più specificamente alla formazione degli insegnanti secondari,  e alla  riforma universitaria.

Nella monografia Professori nella scuola di massa – Dalla crisi del ruolo e alla formazione universitaria (2004) il candidato ha analizzato il ruolo insostituibile della funzione docente e le trasformazioni sociali, politiche e culturali con cui i docenti si sono dovuti confrontare senza un adeguato supporto formativo, e in piena crisi valutativa da parte della società

Il volume ricostruisce la storia recente dell’evoluzione del sistema formativo, delle politiche scolastiche e  della politica formativa dei docenti, rilevando richieste e rinvii, e l’avvio del nuovo modello formativo rappresentato dalle SSIS. Sulla formazione degli insegnanti e l’architettura delle SSIS il candidato si sofferma anche in tre saggi brevi.

La monografia del 2008 L’università della riforma (2008) presenta una analisi dell’attuale ordinamento delle università italiane, soffermandosi sugli aspetti tecnici, e sulle motivazioni storiche, prendendo in considerazione i possibili rischi che un cambiamento così profondo può rappresentare per la tenuta di tutto il sistema.

Nella seconda sezione del  volume  La formazione universitaria nell’Europa della conoscenza, in collaborazione,  il candidato ritorna sulla crisi del modello  formativo italiano, collocando la riforma nello spazio europeo dell’istruzione superiore.

La produzione del candidato affronta la tematica privilegiando un approccio di analisi e critica della politica formativa, con buona padronanza metodologica ed esiti conoscitivi apprezzabili.

 

Giudizio del commissario prof.: Enza COLICCHI

 

Gli interessi del candidato, dottore di ricerca, ricercatore confermato nell’Università di Chieti-Pescara, riguardano soprattutto le problematiche relative alla storia della scuola e delle istituzioni formative. La  produzione scientifica prodotta comprende, oltre ad alcuni articoli, i volumi: Professori nella scuola di massa – Dalla crisi del ruolo alla formazione universitaria del 2004, La formazione universitaria nell’Europa  della conoscenza (in coll. con E. Bruni) del 2008, e L’Università della Riforma, sempre del 2008. Gli studi fin qui condotti testimoniano rigore metodologico e spiccata attitudine storico-critica. Molto apprezzabile la scrittura, sempre chiara ed efficace. Nel complesso i titoli presentati delineano il profilo di uno studioso in grado di proseguire la propria ricerca con competenza e sicurezza.

 

Giudizio del commissario prof.: Mario GENNARI  

 

Il candidato Crivellari Claudio è dottore di ricerca, ricercatore confermato in Pedagogia Generale e Sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Tra le sue pubblicazioni si contano tra l’altro Professori nella scuola di massa. Dalla crisi del ruolo alla formazione universitaria (Armando, Roma, 2004), L’università della riforma (Libreria dell’Università, Pescara, 2008). L’epicentro delle attenzioni euristiche del candidato si situa intorno al tema della scuola e dell’università.

Nel loro insieme i lavori presentati giustificano un giudizio positivo.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesca GOBBO

 

I testi del candidato si concentrano su temi di politica scolastica e universitaria, e di formazione degli insegnanti, esplorati con chiarezza ed efficacia espositiva così che la panoramica dell’assetto istituzionale e organizzativo dell’educazione in Italia risulta interessante e utile.

 

La Commissione, sulla base dei criteri già deliberati nel verbale preliminare, esprime su ognuno dei candidati i seguenti giudizi individuali:

 

Candidata NACCARI Alba Giovanna Anna

 

Giudizio del commissario prof.: Gaetano BONETTA

 

La produzione scientifica della dott.ssa Naccari Alba G.A., già docente scolastica di ruolo, dottore di ricerca, ricercatrice dal 2007, ricca di esperienze didattiche, ha privilegiato tematiche legate all’educazione motoria, rivolgendo attenzione anche agli aspetti psicologici e relazionali dell’attività sportiva. La riflessione muove da un assunto di fondo: il corpo e, nello specifico, il movimento come via maestra per una formazione globale della persona. Da tale considerazione la candidata orienta l’analisi ora verso una ricostruzione storica dei significati tributati al corpo nelle culture ebraica e cristiana con uno sguardo anche alle realtà orientali, ora verso la costruzione di una progettualità pedagogica tesa al superamento del dualismo mente-corpo. Corporeità come dimensione sostanziale della persona diventa nella produzione della Naccari riferimento per la riflessione teorica in ambito pedagogico, oggetto di una rinnovata pratica educativa, punto fermo da cui ripensare il curricolo scolastico e il percorso formativo specifico degli insegnanti. L’idea che ritorna nei diversi contributi insiste sul valore della corporeità come quella dimensione relazionale e di mediazione culturale presente in ogni contesto educativo. Un esame particolareggiato è riservato alla danza che, sin dagli albori delle civiltà, ha costituito uno strumento di acquisizione del senso d’identità e della consapevolezza dell’essere al mondo. Altro ambito di ricerca è l’educazione degli adulti in relazione ai nuovi scenari sociali che richiedono in modo particolare la capacità da parte del singolo di gestire il cambiamento. L’attività didattica in ambito accademico è stata prevalentemente svolta nel settore M-PED/02, e, a partite dall’a.a. 2009/2010 in quello di MPED/01, essendo stato ricoperto parte dell’insegnamento di Pedagogia generale e dello Sport nel corso di Scienze Motorie. Nel complesso, dunque, sia l’attività didattica sia quella di ricerca e di produzione scientifica della candidata, pur avendo una naturale collocazione in  ambito psico-motorio, possono considerarsi coerenti con il settore scientifico del presente concorso.

 

Giudizio del commissario prof.: Carmela DI AGRESTI

 

La candidata già docente scolastica di ruolo, dottore di ricerca, ricercatrice dal 2007, presenta per la valutazione due monografie, due volumi in collaborazione, due  saggi in volumi collettanei, un articolo. La produzione della candidata rivela un prevalente interesse per la funzione educativa della  corporeità e del movimento. Nel volume Pedagogia della corporeità. Educazione, attività motoria e sport  nel tempo (2003) la candidata affronta la tematica rintracciando gli elementi salienti nelle varie epoche storiche, a cominciare dalle civiltà pre-elleniche fino ai tempi nostri e si sofferma,  in particolare nell’ultimo capitolo, ad approfondire  il potenziale educativo dello sport nel contesto di globalizzazione e di intercultura, non solo per le esigenze biologiche e sociali, ma anche per la dimensione etica in vista della formazione integrale della persona.

Nel  volume Le vie della danza. Pedagogia  narrativa, danze etniche e danzamovimentoterapia (2004), con contributi di altri autori, la candidata  offre un modello di paideia in cui  emergono le implicazioni educative delle matrici culturali nella narrazione  e nella danza etnica, avvalendosi dell’apporto di autori di riconosciuta autorità nei diversi saperi relativi allo studio dell’uomo.

In Persona e movimento. Pedagogia dell’incarnazione (2006), la candidata, mettendo a frutto sia la formazione accademica di base con l’impiego di saperi e metodologie diverse, sia le conoscenze e competenze maturate nel training formativo in danzaterapia, focalizza istanze presenti nelle grandi religioni storiche ed elabora  una concezione unitaria della persona vista  sotto le diverse prospettive delle scienze dell’educazione. La corporeità viene cosi intesa come possibilità di intravedere  e contattare tutto l’essere  dell’uomo e della donna. Un concetto centrale risulta essere quello dell’incarnazione che, per la multisemanticità, è in grado di compendiare in sé accezioni diverse  per riferimenti culturali, ma convergenti nel significare l’idea di surplus di potenzialità e creatività (dello spirito e/o della personalità).

Il volume  Educazione permanente e cittadinanza attiva. Processi e strumenti di condivisione sociale, in collaborazione, (2007) nei  capitoli 1°, 4°, 5° la candidata affronta un tema oggi emergente del bilancio sociale applicato all’educazione degli adulti e all’educazione permanente, sviluppandone  in particolare i principi teorici che sono alla base.

La produzione della candidata mette a fuoco gli sviluppi attuali di istanze pedagogiche e terapeutiche, diverse ma tutte finalizzate ad una forma di educazione ed espressione integrali  radicate nella corporeità e nella globalità della persona. La riflessione muove da un assunto di fondo: il corpo e, nello specifico, il movimento come via maestra per una formazione globale della persona. Da tale considerazione la candidata orienta l’analisi ora verso una ricostruzione storica dei significati tributati al corpo nelle culture ebraica e cristiana con uno sguardo anche alle realtà orientali, ora verso la costruzione di una progettualità pedagogica tesa al superamento del dualismo mente-corpo. L’impianto metodologico si rivela giustificato nei fondamenti teorici, con valide sollecitazioni sul piano della operatività nell’ambito   dell’attività motoria ed espressiva.

 

Giudizio del commissario prof.: Enza COLICCHI

 

La candidata, già docente scolastica di ruolo, dottore di ricerca, ricercatrice dal 2007, presenta una produzione quantitativamente cospicua, in cui è prevalente il tema della corporeità. Ad alcuni articoli  affianca i volumi: Pedagogia della corporeità. Educazione, attività motoria e sport nel tempo, del 2003, Le vie della danza. Pedagogia narrativa, danze etniche e danzamovimentoterapia, del 2004, Persona e movimento. Per una pedagogia dell’incarnazione del 2006, Educazione permanente e cittadinanza attiva. Processi e strumenti di condivisione sociale (in coll. con C. Arnone) del 2007. Le ricerche della candidata spaziano su argomenti di diverso interesse pedagogico e fanno riferimento ad autori di varia matrice culturale.

 

Giudizio del commissario prof.: Mario GENNARI  

 

La candidata Naccari Alba Giovanna Anna, già docente nella scuola e dottore di ricerca, è ricercatore in Pedagogia Generale e Sociale presso l’Istituto Universitario di Scienze Motorie di Roma, tra le sue pubblicazioni si contano tra l’altro Pedagogia della corporeità. Educazione, attività motoria e sport nel tempo (Morlacchi, Perugia, 2003), Le vie della danza. Pedagogia narrativa, danze etniche e danzamovimentoterapia, (Morlacchi, Perugia, 2004) e Persona e movimento. Per una pedagogia dell’incarnazione, (Armando, Roma, 2006). L’epicentro delle attenzioni euristiche del candidato si situa intorno al tema della corporeità.

Nel loro insieme i lavori presentati giustificano un giudizio positivo.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesca GOBBO

 

I testi della candidata Naccari Alba Giovanna Anna, già docente scolastica di ruolo, dottore di ricerca e ricercatore confermato, riguardano la corporeità - declinata in termini di “incarnazione” (e in opposizione al paradigma “disincarnazionista”), di danza di corpo come totalità della persona -  la quale costituisce il focus sia di una elaborazione pedagogica generale sia di quella più specificamente rivolta ai futuri insegnanti di educazione fisica. Gli inquadramenti storico-teorici, politici e religiosi sono chiari e utili a un percorso formativo ed evidenziano una attenzione alla dimensione umana nella sua globalità.

La Commissione, sulla base dei criteri già deliberati nel verbale preliminare, esprime su ognuno dei candidati i seguenti giudizi individuali:

 

Candidata SILVA Clara Maria

 

Giudizio del commissario prof.: Gaetano BONETTA

La produzione scientifica della dott.ssa Clara Silva, dottore di ricerca, assegnista di ricerca, ricercatrice confermata, dotata di buone esperienze didattiche, è di particolare rilievo. Ha  un centro di interesse prevalente, l’intercultura, rivolto per un verso all’analisi e alla ricostruzione dei concetti chiave del discorso pedagogico, per un altro verso alla specifica tematica dell’immigrazione. Il suo lavoro di scavo ha privilegiato l’aspetto sociale del fenomeno migratorio attraverso un’indagine circa l’inserimento degli allievi stranieri nelle scuole, circa il rapporto tra contesto scolastico e famiglie degli allievi stranieri, circa la formazione del personale docente della scuola dell’infanzia, circa la dimensione di genere nei processi migratori. Il lavoro di ricerca, cronologicamente costante e svolto in concomitanza ad una intensa attività didattica universitaria, ha prodotto numerosi contributi scientifici sia in volumi monografici che in pubblicazioni collettanee in cui emerge un contributo nella ricostruzione del fenomeno multiculturale, per comprenderne i processi etno-culturali e le dinamiche interne attraverso le quali leggere i modelli e le risposte istituzionali e ripensare percorsi di accoglienza e di inserimento scolastico degli adolescenti stranieri, in particolare non accompagnati. Lo studio di Clara Silva analizza nella complessità dei problemi posti dalla contemporaneità la questione multiculturale, indicando nella frontiera della pedagogia interculturale familiare il mezzo privilegiato per avviare la grande idea/speranza di una convivenza basata sul reciproco riconoscimento e la collaborazione integrata delle diversità. La prospettiva dominante pedagogica sia nell’attività didattica sia in quella di ricerca e di produzione scientifica della candidata è, nel complesso, arricchita dall’ orientamento antropologico e sociale. Tutta la produzione scientifica e l’attività di ricerca risultano coerenti con il settore scientifico disciplinare di riferimento.

 

Giudizio del commissario prof.: Carmela DI AGRESTI

 

La produzione della dott.ssa Clara Silva, dottore di ricerca, assegnista di ricerca, ricercatrice confermata, presentata per la presente valutazione, si compone di tre monografie (2004, 2005, 2008), saggi in volumi, di cui uno curato da sola, due a cocuratela. Il nucleo centrale della sua produzione è la dimensione interculturale dell’educazione.

Nel volume Dall’incontro alla relazione. Il rapporto tra scuola e famiglie immigrate (2004) la candidata sviluppa la problematica del rapporto scuola-famiglia immigrata con un approccio teorico (i primi due capitoli) e con un approccio sperimentale (i restanti due).

Partendo dall’analisi del fenomeno immigrazione contrassegnato, negli ultimi anni, da un grande incremento di tutte le fasce di soggetti che stanno modificando significativamente la realtà della società italiana, la candidata porta l’attenzione soprattutto su due aspetti che sono la famiglia e i minori. La presenza di nuovi soggetti contribuisce a modificare anche la composizione della popolazione immigrata e il passaggio dalla situazione di provvisorietà e temporaneità propria della prima fase che vedeva la presenza di individui singoli a forme di permanenza stabile e di inserimento permanente. Da qui l’emergere di nuove problematiche educative.

Con la seconda monografia, L’educazione interculturale: modelli e percorsi ( 2002, nuova edizione integrata 2005) la candidata approfondisce temi trattati nella dissertazione finale del dottorato di ricerca, sempre sulle tematiche dell’educazione interculturale. Nel primo capitolo il problema dell’intercultura è considerato come una emergenza europea, nel secondo troviamo una lettura educativa teorico-pratica del fenomeno, nel terzo la candidata si ferma ad analizzare modelli nazionali e internazionali in corso e nel quarto i luoghi, i soggetti e gli strumenti dell’educazione interculturale. Temi e approcci si intersecano con quelli presenti nel precedente volume.

Nell’ultima monografia, Pedagogia, intercultura, diritti umani (2008), la candidata, con un approccio di tipo teorico, parte dell’analisi della globalizzazione correlata alla problematica educativa, per sottolineare il ruolo della teoresi pedagogica che non può limitarsi  alla comprensione della complessità, ma deve impegnarsi alla costruzione di progetti educativi rispondenti ai bisogni dell’uomo planetario. Nel secondo capitolo entra nella problematica dell’interculturalità in versione post-modernità per cogliere le nuove sfide che implicano una diversa concezione della cittadinanza e dell’appartenenza.  In questo quadro esigenziale il tema dei diritti umani viene presentato sia attraverso il percorso storico fatto dalla riflessione, mettendone in luce i limiti e la necessità di un ripensamento, sia mediante l’obiettivo di un profilo adeguato per il soggetto dei diritti che  tenga presente  l’universalità della condizione umana e la specificità del singolo.

La produzione della candidata è tutta direzionata verso la problematica dell’immigrazione correlata alla dimensione dell’interculturalità, con un buon approccio teorico-pratico.

 

Giudizio del commissario prof.: Enza COLICCHI

 

Il percorso di studio della candidata, dottore di ricerca, assegnista di ricerca, ricercatrice confermata presso l’Università di Firenze, si concentra sulle tematiche proprie della pedagogia interculturale. La produzione scientifica presentata comprende, oltre a numerosi articoli, i volumi: Dall’incontro alla relazione. Il rapporto tra scuola e famiglie immigrate del 2004, L’educazione interculturale: modelli e percorsi del 2005, Pedagogia, intercultura, diritti umani del 2008, e, in collaborazione con altri autori, i volumi Parole per dire parole per studiare del 2001 e Crescere errando, del 2004.  Nel loro complesso i titoli della candidata  documentano una ricerca – che è sia empirica sia teorica - guidata da impegno serio e costante, rigorosa sul piano metodologico e sorretta da sicure competenze pedagogiche e danno prova di una buona capacità di elaborazione critica. Particolarmente apprezzabile risulta l’attenzione dedicata agli apparati concettuali e agli impianti teorici  utilizzati e/o utilizzabili negli studi dell’intercultura.

 

Giudizio del commissario prof.: Mario GENNARI  

 

La candidata Silva Clara, dottore di ricerca, è ricercatore in Pedagogia Generale e Sociale presso La Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Firenze. Tra le sue pubblicazioni si contano fra l’altro Pedagogia, intercultura, diritti umani (Carocci, Roma, 2008), I luoghi dell’intercultura. Attori e scenari della relazione educativa (Edizioni del Cerro, Pisa, 2006) e L’educazione interculturale: modelli e percorsi (Edizioni del Cerro, Pisa, 2002; 20052). L’epicentro delle attenzioni euristiche del candidato si situa intorno al tema dell’intercultura.

Nel loro insieme i lavori presentati giustificano un giudizio positivo.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesca GOBBO

 

La candidata Silva Clara, dottore di ricerca, assegnista di ricerca e ricercatrice confermata, affronta temi pedagogici in chiave interculturale e analizza con competenza le questioni attinenti all’immigrazione, esplorate anche attraverso la ricerca empirica. I riferimenti teorici e le proposte interpretative che avanza sono interessanti e indicano una capacità di assumere e sostenere una prospettiva critica-educativa che la candidata esercita anche nei confronti della questione dei diritti umani.

 

La Commissione, sulla base dei criteri già deliberati nel verbale preliminare, esprime su ognuno dei candidati i seguenti giudizi individuali:

 

Candidato TRAVAGLINI Roberto

 

Giudizio del commissario prof.: Gaetano BONETTA

 

Tutta la produzione scientifica del dott. Travaglini, ricercatore confermato, ricco di esperienze didattiche e istituzionali,  testimonia un’attività di ricerca non occasionale e approfondita, incentrata su tematiche nelle quali prevalgono, in particolare, argomentazioni e questioni anche sperimentali. L’analisi di questi temi ha privilegiato un percorso in cui parallelamente si sono intrecciati aspetti metodologici in relazione alla ricerca in campo pedagogico e dimensioni specifiche del fenomeno educativo, quali ad esempio la problematica del disagio giovanile. Nucleo centrale risulta essere la riflessione sui processi cognitivi, su cui il candidato si è soffermato approfondendo nei suoi scritti l’educazione della mente facendo costante riferimento agli apporti teorici di Dewey e Piaget.

L’educazione della mente può essere intesa come ambito che orienta la ricerca personale di Travaglini, il quale declina tale focus in direzioni diverse che spaziano da un’indagine e da una ricostruzione dei presupposti scientifici, dalle teorie  sino alla articolazione di un impianto teorico-operativo circa lo sviluppo dell’intelligenza corporea e lo sviluppo del concetto di creatività indagato nell’ambito dell’esperienza estetico-artistica. L’approccio estetico, ristabilito in una unità con un approccio puramente scientifico dell’educazione, è un tratto legante che torna direttamente e indirettamente nella produzione del candidato, attribuendo ad essa una particolare angolatura di ricerca e di approfondimento. Nel complesso l’attività di ricerca e di produzione scientifica del candidato appare congruente con il settore scientifico-disciplinare pedagogico-sperimentale.

 

Giudizio del commissario prof.: Carmela DI AGRESTI

 

Il candidato dott. Travaglini Roberto, ricercatore confermato, presenta per la valutazione quattro monografie e 3 volumi a cura, di cui due in cocuratela. Gli interessi di ricerca del candidato vanno dalla metodologia della ricerca educativa, alle dinamiche della creatività infantile e adolescenziale, alla pedagogia del disagio giovanile.

Quest’ultimo tema è sviluppato in particolare nella monografia del 1999, ristampata nel 2004, Fenomenologia del disagio giovanile. Appunti per una pedagogia della devianza, in cui il candidato passa in rassegna le molte diversità che connotano il complesso fenomeno della devianza. La molteplicità di elementi che confluiscono nelle condotte criminali e devianti impegnano discipline diverse protese a leggere il fenomeno, con una ricaduta irta di difficoltà nell’esercizio del ruolo pedagogico dell’educatore /ri-educatore. 

In Corpo e creatività in educazione (2001) il candidato si sofferma ad analizzare il legame tra apprendimento, ricerca, creatività e corporeità, per richiamare l’attenzione sui fenomeni educativi correlati con l’attività corporea che, ritiene,  non  adeguatamente valutata  all’interno dei sistemi formativi.

Il tema della corporeità è sviluppato sotto una angolatura particolare nel volume Educare con l’aikidò (2008) in cui l’interesse del candidato si concentra sul possibile nesso tra gli orientamenti pedagogici attuali e i contenuti teorici e pratici rintracciabili nella modernizzazione delle antiche arti guerriere giapponesi. Dopo un confronto tra due concezioni culturali e pedagogiche, quella occidentale e quella orientale,  (capitolo I), l’autore sviluppa, nei restanti capitoli, l’istanza cognitiva  relativa all’intelligenza del corpo, mette in luce l’importanza del senso della disciplina nell’età infantile  riscontrabile nella pratica dell’aikidò, e rileva l’utilità di un confronto tra tradizioni culturali e pedagogiche diverse.  

L’interesse per la metodologia della ricerca pedagogica si rileva dal volume  La ricerca in campo educativo. Modelli e strumenti (2002),  in cui  il candidato ha trattato temi caldi di epistemologia pedagogica. Di tale problematica vengono considerati gli aspetti storico-evolutivi, gli strumenti di ricerca, i modelli, i contesti e le esperienze.

I saggi brevi nelle opere a cura trattano temi già presenti nelle monografie: due riguardano gli aspetti delle attività  grafico-espressive e scrittorie in Piaget e in Dewey, e il terzo è centrato sul cognitivismo pedagogico.

Nell’insieme la produzione del candidato dimostra buona capacità argomentativa, correttezza metodologica e costante attenzione a declinare aspetti teorici e aspetti pratici dell’agire educativo.

 

Giudizio del commissario prof.: Enza COLICCHI

 

Il percorso di ricerca del candidato dott. Travaglini, ricercatore confermato, risulta composito, rispondendo a interessi di diversa natura. Accanto a taluni saggi di carattere storico-critico (tra cui uno più corposo, sulla pedagogia urbinate, del 2003), Roberto Travaglini presenta i volumi: Corpo e creatività in educazione del 2001, La ricerca in campo educativo del 2002, Fenomenologia del disagio giovanile del 2004 e Educare con l’Aikidò del 2008. I titoli suddetti attestano, nel loro complesso, una buona padronanza delle tematiche di volta in volta trattate e della letteratura di riferimento. La produzione scientifica del candidato risulta pregevole in talune sue parti, soprattutto quelle concernenti gli aspetti metodologici della ricerca educativa.

 

Giudizio del commissario prof.: Mario GENNARI  

 

Il candidato Roberto Travaglini è Ricercatore confermato di Pedagogia Generale e Sociale nell’Università degli Studi di Urbino. Fra le pubblicazioni si contano tra l’altro La ricerca in campo educativo (Carocci, Roma, 2002), Corpo e creatività in educazione (Quattro Venti, Urbino, 2001), Fenomenologia del disagio giovanile (Ed. Goliardiche, Trieste, 1999). L’epicentro delle attenzioni euristiche del candidato si situa intorno ai temi della metodologia della ricerca in pedagogia.

Nel loro insieme i lavori presentati giustificano un giudizio positivo.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesca GOBBO

 

I contributi del candidato dott. Travaglini, ricercatore confermato, si situano tra la storia della pedagogia (in particolare della scuola universitaria urbinate), la formazione attiva con alcune interessanti sperimentazioni nell’ambito delle intelligenze molteplici e la metodologia della ricerca educativa (in particolare della ricerca-azione) con risultati e spunti interessanti.

 

La Commissione, sulla base dei criteri già deliberati nel verbale preliminare, esprime su ognuno dei candidati i seguenti giudizi individuali:

 

 

Candidato VACCARELLI Alessandro

 

Giudizio del commissario prof.: Gaetano BONETTA

La produzione scientifica del dott. Alessandro Vaccarelli, dottore di ricerca, ricercatore confermato, già insegnante di ruolo nelle scuole secondarie con ottime credenziali didattiche maturate negli anni, evidenzia l’approfondimento del filone interculturale all’interno del discorso pedagogico. In particolare, la tematica interculturale si declina secondo la prospettiva dell’educazione linguistica, soffermandosi sull’insegnamento dell’italiano e delle lingue altre nella scuola attuale, che sempre più assume i tratti di una scuola marcatamente e inevitabilmente multiculturale. La relazione tra società/scuola multiculturale ed emergenze educative può considerarsi il filo rosso, il legante del lavoro di ricerca di Alessandro Vaccarelli, che dunque considera il problema interculturale come strumento e fine dell’esame del processo educativo. In tale prospettiva, il settore di ricerca, per così dire didattico-sperimentale, è stato sviluppato attraverso un’analisi dei processi educativi e dell’azione pedagogica, soprattutto nelle loro dimensioni di educazione linguistica e di sviluppo delle competenze linguistiche. Allo stesso modo, l’educazione linguistica è stata approfondita e dal punto di vista metodologico dell’insegnamento/apprendimento e sotto il profilo storico ricostruendo le manifestazioni razziste a partire dall’apice raggiunto con i regimi totalitari quali il nazismo e il fascismo. Nel complesso, l’attività di ricerca e di produzione scientifica del candidato è congruente con il settore scientifico-disciplinare didattico-sperimentale.

 

Giudizio del commissario prof.: Carmela DI AGRESTI

 

Il tema centrale di indagine del candidato Vaccarelli Alessandro, dottore di ricerca, ricercatore confermato e insegnante di ruolo nelle scuole secondarie, è la problematica interculturale,  analizzata prevalentemente attraverso la funzione specifica dell’apprendimento delle lingue.

Nella monografia L’italiano e le lingue altre nella scuola multiculturale . Fattori culturali e psico-pedagogici negli apprendimenti linguistici degli studenti immigrati (2001) il candidato, dopo aver analizzato la situazione della scuola italiana in termini di inserimento scolastico e dell’educazione linguistica degli studenti immigrati,  sviluppa alcune teorie di apprendimento delle lingue seconde, focalizzando in particolare il problema dell’insegnamento dell’italiano in contesto multietnico. In tale contesto formula una  ipotesi di educazione al bilinguismo.

Il volume L’apprendimento e l’insegnamento dell’italiano come L2, (2003) riporta una unità didattica in un Corso di Perfezionamento in Educazione interculturale,  per cui il taglio riveste il carattere più specificamente metodologico-didattico, con un approccio controllato ed efficace.

Nel testo Dal razzismo al dialogo interculturale Il ruolo dell’educazione negli scenari della contemporaneità confluiscono tre prospettive, storica, delle scienze culturali - sociologiche - psicologiche e pedagogico-didattica. La prima analizza la rottura tra vecchie e nuove forme di razzismo e le ricadute in ambito scolastico che si presentano ambivalenti tra alleanze e contrasti;  la seconda è condotta sulla base di scienze che si sono occupate di pregiudizi e diversità culturali, finalizzata a cogliere meglio contenuti, forme, modalità di sviluppo e struttura dei fenomeni; la terza ha prevalente funzione di progettualità pedagogica. L’analisi privilegia la situazione italiana ed europea, mettendo in luce manifestazioni inattese di razzismo  e i legami ambivalenti con la scuola e la pedagogia.

I saggi brevi vertono tutti sulla tematica della mediazione interculturale

La produzione del candidato rivela una buona capacità di analisi e rigore metodologico, così come manifesta sensibilitΰ per problemi scolastico educativi.

 

Giudizio del commissario prof.: Enza COLICCHI

 

Il percorso di studio del candidato Alessandro Vaccarelli, dottore di ricerca, ricercatore confermato e insegnante di ruolo nelle scuole secondarie, è tutto concentrato su  tematiche di pedagogia interculturale. Comprende i volumi: L’italiano e le lingue altre nella scuola multiculturale (2001), L’apprendimento e l’insegnamento dell’Italiano come L2 (2004),  Dal razzismo al dialogo interculturale. Il ruolo dell’educazione negli scenari della contemporaneità (2008) e alcuni articoli. I titoli prodotti, per quanto non numerosi, testimoniano sia il possesso di buoni strumenti metodologici sia un impegno di studio serio e intelligente, capace di coniugare sensibilità teorica e applicazione didattica; apprezzabile la scrittura.

 

Giudizio del commissario prof.: Mario GENNARI  

 

Il candidato Vaccarelli Alessandro, dottore di ricerca, insegnante di ruolo nelle scuole secondarie, è ricercatore confermato in Pedagogia Generale e Sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi dell’Aquila, tra le sue pubblicazioni si contano fra l’altro L’italiano e le lingue altre nella scuola multiculturale. Fattori culturali e psico-socio-pedagogici negli apprendimenti linguistici degli studenti immigrati (ETS, Pisa, 2001) e Dal razzismo al dialogo interculturale. Il ruolo dell’educazione negli scenari della contemporaneità (ETS, Pisa, 2008). L’epicentro delle attenzioni euristiche del candidato si situa intorno al tema dell’intercultura e del linguaggio.

Nel loro insieme i lavori presentati giustificano un giudizio positivo.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesca GOBBO

 

I contributi del candidato Vaccarelli Alessandro, dottore di ricerca, insegnante di ruolo nelle scuole secondarie, ricercatore confermato, vertono sulla educazione interculturale, con particolare attenzione all’apprendimento e alla didattica della lingua, e al razzismo, e dimostrano la sua ampia conoscenza proposito. Il candidato propone interessanti riferimenti teorici che svolge con coerenza. La sua prospettiva interculturale è elaborata criticamente e costituisce la “cornice” pedagogica con cui temi specificamente didattici vengono presentati.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo ai candidati.

 

Candidata BRUNI Elsa Maria

 

La candidata affronta con significativi risultati scientifici tematiche differenti, spaziando dalla cultura classica nella scuola italiana all’insegnamento della musica, alla centralità pedagogica della persona (che peraltro attraversa tutta la sua elaborazione) al genere, mostrando una specifica competenza relativamente al mondo classico e alle sue lingue, di cui esamina la valenza formativa attuale. Le pubblicazioni, sviluppate con continuità sul piano temporale, connotate scientificamente per il contributo dato all’attuale ricerca pedagogica, risultano essere il qualificato risultato di quanto approfondito durante la costante attività didattica e di ricerca e, quindi, rappresentano il frutto di una riflessione scientifica puntuale e completa.

 

Candidato Crivellari Claudio

 

I testi del candidato testimoniano una apprezzabile attività di ricerca che si concentra su temi di politica scolastica e universitaria, e di formazione degli insegnanti, esplorati con chiarezza ed efficacia espositiva così che la panoramica dell’assetto istituzionale e organizzativo dell’educazione in Italia risulta interessante e puntuale. Nell’affrontare queste tematiche, il candidato privilegia un approccio di analisi storico-politica della legislazione e degli ordinamente scolastici. La produzione del candidato, quindi, affronta le tematiche di ricerca caratterizzandole con un approccio di analisi e critica della politica formativa.

 

Candidata NACCARI Alba Giovanna Anna

 

La produzione della candidata mette a fuoco gli sviluppi attuali di istanze pedagogiche e terapeutiche, diverse ma tutte finalizzate ad una forma di educazione ed espressione radicate nella corporeità e nella globalità della persona. La riflessione muove da un assunto di fondo: il corpo e, nello specifico, il movimento come via maestra per una formazione integrale della persona. Da tale considerazione la candidata orienta l’analisi ora verso una ricostruzione storica dei significati tributati al corpo nelle culture ebraica e cristiana con uno sguardo anche alle realtà orientali, ora verso la costruzione di una progettualità pedagogica tesa al superamento del dualismo mente-corpo.

 

Candidata SILVA Clara Maria

 

Nel loro complesso i titoli della candidata  documentano una ricerca – sia empirica sia teorica, guidata da impegno serio e costante, rigorosa sul piano metodologico e sorretta da sicure competenze pedagogiche. Essi inoltre danno prova di una buona capacità di elaborazione critica. Il lavoro di ricerca, cronologicamente costante e svolto in concomitanza ad una intensa attività didattica universitaria, ha prodotto numerosi contributi scientifici sia in volumi monografici che in pubblicazioni collettanee, in cui emerge un contributo significativo alla ricostruzione del fenomeno multiculturale, per comprenderne i processi culturali e le dinamiche interne.

 

Candidato TRAVAGLINI Roberto

 

I contributi del candidato si situano tra la storia della pedagogia (in particolare della scuola universitaria urbinate), la formazione attiva con alcune interessanti sperimentazioni nell’ambito delle intelligenze molteplici e la metodologia della ricerca educativa (in particolare della ricerca-azione) con risultati e spunti interessanti. Nucleo centrale risulta essere la riflessione sui processi cognitivi, su cui il candidato si è soffermato approfondendo nei suoi scritti l’educazione della mente e facendo costante riferimento agli apporti teorici di Dewey e Piaget. In particolare, la sua ricerca si caratterizza per una evidente vocazione sperimentale, testimoniata da una intensa attività laboratoriale.

 

Candidato VACCARELLI Alessandro

 

I titoli prodotti testimoniano sia il possesso di buoni strumenti metodologici sia un impegno di studio serio e intelligente, volto a coniugare dimensione teorica e applicazione didattica; apprezzabile la scrittura. La relazione tra società/scuola multiculturale ed emergenze educative può considerarsi il filo rosso, il legante del suo lavoro di ricerca, che considera il problema interculturale come strumento e fine del processo educativo.

 

Terminate le operazioni di discussione e formulazione dei giudizi individuali e collegiali la seduta è tolta alle ore 12,00 e la Commissione si riconvoca per il giorno 6 maggio, alle ore 12,05 presso la Sala riunioni della Facoltà di Scienze della Formazione per la predisposizione dei temi per la prova didattica e per la discussione dei titoli e della produzione scientifica.

 

 lì 6 Maggio 2010

 

LA COMMISSIONE:

 

Il  Presidente 

 

Prof. Gaetano BONETTA                              _____________________________________

                                  

I  Commissari 

 

Prof. Carmela DI AGRESTI                           _____________________________________

 

Prof. Enza COLICCHI                                   _____________________________________

 

Prof. Mario GENNARI                                  _____________________________________

 

Il  Segretario

 

Prof. Francesca GOBBO                                _____________________________________