Procedura di Valutazione comparativa ad un
posto di Professore Associato Presso
Prof.
Biasutti Franco
Presidente
Prof.
Razzotti Bernardo Segretario
Prof.
Delogu Antonio
Commissario
Prof.
Gessa Kurotschka Vanna Commissario
Prof.
Trincia Francesco Saverio Commissario
si è riunita presso la sede del Rettorato dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti - Pescara il giorno 6.07.2010 alle ore 9.00.
Successivamente,
Candidato Aguti
Andrea
Profilo curriculare:
Laurea in Filosofia (Urbino, 1994), Laurea in Sociologia (Urbino, 1990), Dottorato di ricerca in Filosofia e scienze umane (Perugia, 1998), Assegnista (Urbino, 2000-2002), Ricercatore di Filosofia morale (Urbino, 2004).
Giudizio del commissario prof. Biasutti Franco
Il candidato presenta tre
lavori monografici concernenti problemi di filosofia della religione.
Il libro La questione dell’ermeneutica in K. Barth
cerca di mettere in evidenza alcuni nodi tematici che si trovano al fondo della
riflessione filosofica sulla religione. In questo contesto il cosiddetto
“fideismo” barthiano appare come il tentativo di tematizzare lo statuto interlocutorio
della ragione, che la riflessione teologica e filosofica moderna ha cercato di
neutralizzare. La monografia su H. Duméry risulta suddivisa in due parti: nella
prima sono esposte le fasi principali in cui risulta articolata la filosofia
della religione dell’autore; nella seconda si analizzano i momenti più
significativi del dibattito da essa suscitato in campo teologico. Il volume Autonomia e eteronomia della religione
affronta il rapporto tra teologia evangelica e svolta antropologica della
filosofia moderna.
Il candidato presenta
inoltre vari articoli ed alcune curatele, che completano il contesto
storico-culturale delle monografie e testimoniano la continuità della sua produzione
scientifica.
Considerata nel suo
complesso la produzione scientifica del candidato appare di buon livello ed attinente
con le discipline ricomprese nel settore scientifico-disciplinare per il quale
è stata bandita la procedura di valutazione comparativa.
Attività didattica: insegnamento di Storia della filosofia e Epistemologia delle religioni (Urbino); Filosofia della religione (Trento).
Esperienze di studio e di ricerca all’estero: Tübingen (1996-97), Lovanio (1999).
Borsa di studio post-doc: Centro per le Scienze religiose di Trento (1999-2000).
In considerazione di quanto
qui sopra esposto ed alla luce dei criteri adottati dalla Commissione, il Dott.
Andrea Aguti si presenta come uno dei candidati meritevoli di essere presi in
considerazione ai fini della presente procedura di valutazione comparativa.
Giudizio del commissario prof. Delogu Antonio
Andrea
Aguti manifesta notevole padronanza dei problemi di filosofia della religione
su cui presenta saggi di encomiabile densità teoretica e equilibrata
argomentazione. Con rigorosa impostazione metodologica e pregevole originalità
svolge una spesso convincente riflessione su importanti temi riguardanti i
rapporti tra filosofia e teologia, la natura della religione, la pretesa
assolutezza della rivelazione cristiana. Di ciò danno conferma i saggi su K.
Barth, Otto, Troeltsch. Nel ben definito percorso di ricerca del candidato
emerge, in particolare, la centralità della questione ermeneutica nella
riflessione barthiana, la preminente importanza della filosofia della religione
e della critica del cristianesimo nel pensiero di Henry Duméry; pensiero di cui
pone in evidenza l’obbiettivo di una fondazione metodologica della filosofia
della religione, dell’esplicitazione del suo possibile presupposto metafisico,
dell’elaborazione di una fenomenologia volta all’analisi critica del cristianesimo.
Il candidato è meritevole della massima considerazione
Giudizio del commissario prof. Gessa Kurotschka Vanna
Gli interessi di ricerca del candidato si sono rivolti in particolare alla filosofia della religione e a Karl Barth. In una serie di saggi critici ha approfondito aspetti della filosofia della religione soprattutto del XX° secolo.
Aguti ha pubblicato tre
monografie dedicate a: La questione
dell’ermeneutica in Karl Barth (2001); Henry
Duméry. Filosofia della religione e critica del cristianesimo (2004) e Autonomia ed eteronomia della religione:
Troelch, Otto, Barth (2007).
Per i suoi interessi
specialistici dimostra una maturità scientifica pienamente soddisfacente.
Giudizio del commissario prof. Razzotti Bernardo
Il candidato, in possesso
della laurea in Sociologia, della
laurea in Filosofia, del dottorato di
ricerca in Filosofia e scienze umane, è
attualmente Ricercatore confermato in
Filosofia Morale presso
Presenta 3 monografie (La questione dell'ermeneutica in Karl
Barth, Dehoniane, Bologna 2001; Henry
Duméry. Filosofia della religione e critica del cristianesimo, Morcelliana,
Brescia 2004; Autonomia e eteronomia
della religione. Ernst Troeltsch, Rudolf Otto, Karl Barth, Cittadella,
Assisi 2007). Presenta inoltre la cura dei seguenti volumi: I. Mancini, Frammento su Dio, Morcelliana Brescia
2000; R. Guardini, Scritti di filosofia
della religione (v. I), Morcelliana, Brescia 2008; P. Grassi, A. Aguti
(ed), La natura dell'uomo. Neuroscienze e
filosofia a confronto, Vita & Pensiero, Milano 2008), e numerosi saggi
in riviste e volumi, voci di dizionari ed enciclopedie, relazioni, cura di
scritti e traduzioni.
La ricerca del candidato attraversa fondamentali luoghi storiografici e
tematici della filosofia morale e della filosofia della religione, esplorati
attraverso confronti puntuali con autori e questioni rilevanti. Apprezzabile è
la produzione sia per ampiezza di orizzonti che per impostazione su nuclei
tematici unitari. Si tratta di lavori densi e compatti, costruiti con rigore
metodologico, fondati su conoscenze che consentono al candidato di approdare a
proposte interpretative anche originali.
Per tali
ragioni il candidato è da prendere in attenta considerazione per la valutazione
del presente concorso.
Giudizio del commissario prof. Trincia Francesco
Saverio
Autore di saggi su Henry
Duméry, Karl Barth, Hannah Arendt, Richard Swinburne, Friedrich Gogarten, Italo
Mancini.
Autore di volumi su: La questione dell’ermeneutica in Karl Barth,
Edizioni Devoniane, Bologna 2001; Henry
Duméry. Filosofia della religione e critica del cristianesimo, Morcelliana,
Brescia 2004; Autonomia ed eteronomia
della religione. E. Troeltsch, R. Otto, K. Barth, Cittadella, Assisi 2007.
Nell’analisi della filosofia
della religione e della teologia protestante di Barth come di Duméry, e degli
altri autori oggetto della sua analisi, il candidato mostra, sia nei saggi che
nei volumi, una eccezionale competenza, una grande capacità espositiva e una
profonda passione teoretica.
Conclusa l’enunciazione dei
giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in
esito alla quale
La ricerca del candidato è apprezzabile sia per ampiezza di orizzonti che per impostazione su nuclei tematici unitari. Si tratta di lavori costruiti con rigore metodologico, fondati su conoscenze che consentono al candidato di approdare a proposte interpretative anche originali. Per tali ragioni il candidato è da prendere in attenta considerazione per la presente procedura di valutazione comparativa.
Candidata Di
Biase Giuliana
Profilo curriculare:
Laurea in Filosofia (Chieti/Pescara, 1996), Laurea in Lettere moderne (Chieti/Pescara, 1992), Dottorato di ricerca in Etica e antropologia (Lecce, 2002), Assegnista (Chieti/Pescara, 2005), Ricercatore di Filosofia morale (Chieti/Pescara, 2005).
Giudizio del commissario prof. Biasutti Franco
La monografia dedicata a
R.M. Hare ne analizza da un punto di vista sistematico il pensiero, che, a partire
da una prospettiva metaetica, è sfociato in un utilitarismo delle preferenze,
passando attraverso una forma di prescrittivismo universalistico. In questo
senso la prospettiva di Hare può venir definita come il tentativo di rendere
linguistica la disciplina razionale dell’etica kantiana della volontà. Il
volume Etica analitica si propone di
fornire una lettura della filosofia morale di indirizzo analitico al fine di
saggiare le potenzialità interpretative del metodo adottato e di chiarirne le
articolazioni interne. Il libro Comunicare
bene assume come premessa che nell’era della economia della comunicazione
l’importanza assunta dalle attività che ad essa si connettono ha stimolato una
presa di coscienza delle potenzialità racchiuse nei processi comunicativi. Da
questo punto di vista diventa importante individuare i principi morali più idonei
a vincolare in modo normativo la prassi comunicativa.
Gli ulteriori saggi e
articoli su problemi di etica analitica e di bioetica, la traduzione di J.
Murdoch, La sovranità del bene, precisano ulteriormente gli interessi della
candidata e testimoniano la continuità della sua produzione scientifica nel
corso degli ultimi dieci anni.
Considerata nel suo
complesso la produzione scientifica della candidata appare di buon livello ed
attinente con le discipline ricomprese nel settore scientifico-disciplinare per
il quale è stata bandita la procedura di valutazione comparativa.
Attività didattica: insegnamento di Etica e deontologia della comunicazione e di Storia della filosofia (Chieti/Pescara). Cultrice della materia nelle seguenti discipline: Filosofia del linguaggio; Psicologia del pensiero; Storia della filosofia; Filosofia morale.
In considerazione di quanto
qui sopra esposto ed alla luce dei criteri adottati dalla Commissione, la dott.
Giuliana Di Biase si presenta come uno dei candidati meritevoli di essere presi
in considerazione ai fini della presente procedura di valutazione comparativa.
Giudizio del commissario prof. Delogu Antonio
Giuliana Di Biase presenta un coerente e stimolante
percorso di ricerca nei volumi Richard
Mervyn Hare. Pensiero e parola morale nell’opera più recente; Etica
analitica. Un metodo tra sviluppi e diversità nella filosofia contemporanea; Iris Murdoch, La sovranità del bene,a cura di, ; Comunicare bene. Per un’etica dell’attenzione. Dei saggi di Hare, sottolineatane la vocazione di
studioso del linguaggio morale,
Giudizio del commissario prof. Gessa Kurotschka Vanna
Gli
interessi di ricerca di Di Biase sono: l’etica analitica e in particolare il
pensiero di Hare; gli sviluppi recenti e il ripensamento critico dell’approccio
analitico in etica; il concetto di attenzione e la sua centralità per una
definizione dell’uomo come persona.
Giuliana Di Biase ha pubblicato tre volumi e ulteriori saggi. Ha inoltre
editato e introdotto il rilevante volume di Iris Murdoch “La sovranità del bene”.
Il lavoro
scientifico di Di Biase dimostra la sua maturità scientifica.
Giudizio del commissario prof. Razzotti Bernardo
La candidata, in possesso
della laurea in Filosofia, della
laurea in Lettere moderne, del
dottorato di ricerca in Etica e
antropologia. Storia e fondazione, è attualmente Ricercatrice confermata in
Filosofia Morale presso
Presenta 3 volumi (R.M. Hare. Pensiero e parola nell'opera più
recente, Laterza, Roma-Bari 2004; Etica
analitica: un metodo tra sviluppi e diversità nella filosofia contemporanea, Carabba,
Lanciano 2004; Comunicare bene. Per
un'etica dell'attenzione, Vita & Pensiero, Milano 2008) e la cura del
volume di Iris Mourdoch, La sovranità del
bene, con un'ampia introduzione, traduzione e note, Carabba, Lanciano 2005.
Presenta inoltre saggi pubblicati in riviste e in volumi collettanei.
La ricerca della candidata,
fortemente caratterizzata anche in prospettiva etica, ricostruisce gli itinerari
di pensiero in costante e consapevole dialogo con la storiografia più
affermata, pervenendo a risultati originali. E da sottolineare un suo modo
proprio di accordare e conciliare etica, scienza, ragione, difendendo
l'autonomia di ciascun campo di indagine. Il percorso della candidata acquista
rilevanza anche dal confronto costante con Hare e Iris Murdoch attraversandone
i fondamentali luoghi storiografici e tematici della filosofia morale e della
storia della filosofia. Il complesso della produzione scientifica di Di Biase
si presenta ricco sotto il profilo degli autori e delle correnti presi in esame
(Camus, Hare, Clark,...) e caratterizzato da una scrittura limpida e pienamente
filosofica, tale da proporsi come degno della massima considerazione nel presente
concorso.
Giudizio del commissario prof. Trincia Francesco
Saverio
Docente di Etica e deontologia della comunicazione
Facoltà di LLS dell’Università G. D’Annunzio di Chieti dal 2006 al 2009.
Autrice di saggi su Albert Camus, Richard Mervyn
Hare, Giuseppe Capograssi etc..
Autrice di volumi su: R.M. Hare, Pensiero e parola
morale nell’opera più recente, Laterza, Roma-Bari 2004, Etica analitica: un metodo tra sviluppi e
diversità nella filosofia contemporanea, Barabba, Lanciano 2004, Iris
Murdoch, La sovranità del bene,
Introduzione, traduzione e note a cura di G. Di Biase, Comunicare bene. Per un’etica dell’attenzione, Vita e Pensiero,
Milano 2008.
La candidata ha focalizzato
la sua attenzione sull’etica analitica, sui protagonisti di questo approccio teorico,
e sul funzionamento del linguaggio morale. La sua attenzione si è orientata
verso le problematiche filosofiche di tipo linguistico-comunicativo e da ultimo
sul concetto di attenzione. Tutti i suoi lavori, sia i saggi sia i volumi,
mostrano una notevolissima capacità di indagine critica e una perfetta
padronanza degli argomenti trattati.
Conclusa
l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente
apre la discussione in esito alla quale
La ricerca della candidata ricostruisce gli itinerari di pensiero in costante dialogo con la storiografia più affermata, pervenendo a risultati originali. Nel complesso la sua produzione scientifica si presenta diversificata sotto il profilo degli autori presi in esame e caratterizzata da una scrittura pienamente filosofica, tale da proporsi all’attenzione dell’intera commissione come degna della massima considerazione nella presente procedura di valutazione comparativa.
Candidato Fortunato
Marco
Profilo curriculare:
Laurea in Filosofia (Milano/Statale, 1987), Dottorato di ricerca in Filosofia (Milano/Statale, 1996).
Giudizio del commissario prof.: Biasutti Franco
Il candidato presenta
quattro volumi che trattano temi relativi ad autori dell’ ’800 e del ‘900.
Il libro Il soggetto e la necessità affronta
tematiche come quelle del dolore e dell’angoscia e più in generale dei motivi
di sofferenza e di esasperazione del soggetto, con particolare riferimento al
pensiero di Leopardi e di Nietzsche. In Aporie
della decisione viene analizzata la condizione aporetica del soggetto, secondo
un percorso che trova il suo punto nevralgico in Adorno ed ulteriori punti di
riferimento in autori quali Musil, Weininger, Bloch, Michelstaedter. Il volume Il mondo giudicato presenta G. Rensi
come il filosofo post-hegeliano che con maggiore lucidità ha analizzato i
fattori di negatività del reale, mentre Kierkegaard è visto come il filosofo
che ingiunge di rimanere fedeli alla realtà della sofferenza. In Alternative alla vita sono via via
esaminati diversi tentativi di soluzione del problema esistenziale, attraverso
il confronto con motivi desunti dai grandi autori della tradizione filosofica,
in particolare Spinoza, Hegel, Leopardi, Nietzsche, Kierkegaard e Freud.
Il candidato presenta
inoltre vari articoli su Adorno, Nietzsche, Leopardi, Kierkegaard,
Michelstaedter, che completano il contesto culturale dei volumi e testimoniano
la continuità della sua produzione scientifica dall’inizio degli anni Novanta
fino ad oggi.
Attività didattica: insegnamento di Estetica (Milano/Politecnico).
Borsa di studio post-doc: Università di Padova.
Il candidato è condirettore della rivista “Itinerari filosofici”.
In considerazione di quanto
qui sopra esposto ed alla luce dei criteri adottati dalla Commissione, il Dott.
Marco Fortunato si presenta come un candidato che potrebbe essere preso in considerazione ai fini della
presente procedura di valutazione comparativa.
Giudizio del commissario prof. Delogu Antonio
Marco
Fortunato nei suoi studi privilegia il rapporto tra letteratura e filosofia
così che risultano pertinenti ai temi trattati i riferimenti a Leopardi, Musil,
T. Mann, autori con i quali, in rapporto a momenti importanti della filosofia
contemporanea, dispiega un serrato e denso confronto critico. Il mondo giudicato, Aporie della decisione, Il
soggetto e la necessità sono i volumi su cui il candidato manifesta buona attitudine all’approfondimento
teoretico, sicura conoscenza degli incroci più significativi del pensiero
novecentesco, coerenza e rigore metodologici. Sono convincenti quanto originali
le riflessioni proposte nei saggi su totalità e miseria, sull’obbedienza, sui
rapporti tra identità e differenza, sul senso della verità. Le pubblicazioni
presentate sono meritevoli di particolare attenzione.
Giudizio del commissario prof. Gessa Kurotschka Vanna
Il
candidato ha pubblicato quattro volumi che dimostrano il concentrarsi del suo
interesse filosofico nei confronti dell’esistenzialismo, di Nietzsche e della
filosofia primo novecentesca di sapore nietzscheano. Fortunato ha pubblicato
inoltre saggi su argomenti limitrofi a quelli delle monografie.
Le
ricerche di Fortunato sono ben condotte dal punto di vista della ricostruzione
storica e argomentate teoricamente. Fortunato dimostra di aver conseguito una
adeguata maturità scientifica.
Giudizio del commissario prof. Razzotti Bernardo
Il candidato, in possesso
della laurea in Filosofia e del
dottorato di ricerca in Filosofa, ha
anche usufruito di una borsa di studio biennale per l'attività di ricerca
post-dottorato presso l'Università di Padova. E stato per alcuni anni professore a contratto per
l'insegnamento di Estetica all'interno
del laboratorio di progettazione architettonica del Politecnico di Milano.
Presenta 4 volumi (Il soggetto e la necessità. Akronos,
Leopardi, Nietzsche e il problema del dolore, Guerini e Associati, Milano,
1994; Aporie della decisione. Separatezza
del soggetto e saggismo filosofico
da Weininger e Michelstaedter ad Adorno, Guerini e Associati, Milano 1996; Il mondo giudicato. L'immediato e la
distanza nel pensiero di Rensi e di Kierkegaard, Mimesis, Milano 1998; Alternative alla vita. Esistenza e filosofia,
Il Melangolo, Genova 2004. Presenta inoltre saggi pubblicati in riviste e
in volumi collettanei.
L'attività di ricerca del
candidato è documentata attraverso la pubblicazione di alcuni volumi e studi
comparsi prevalentemente su riviste. Ha curato la voce "Michelstaedter,
Carlo" della Enciclopedia filosofica
edita da Bompiani. Gli interessi di ricerca del candidato sono
prevalentemente orientati su questioni e problemi di filosofia dell’esistenza.
Nella sua ricerca non sempre approda a risultati originali.
Giudizio del commissario prof. Trincia Francesco
Saverio
Professore a contratto
Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano
Autore di saggi su, tra gli
altri, Michelstaedter, Adorno, T. Mann, Giuseppe Rensi, Kierkgaard
Autore di volumi su: Il soggetto e la necessità. Akronos,
Leopardi, Nietzsche e il problema del dolore, Guerini e Associati, Milano
1994; Aporie della decisione. Separatezza
del soggetto e saggiamo filosofico da Weininger e Michelstaedter ad Adorno,
Guerini e Associati, Milano 1996; Il
mondo giudicato. L’immediato e la distanza nel pensiero di Rensi e Kierkgaard,
Mimesis, Milano 1998; Alternative alla
vita. Esistenza e filosofia, il Melangolo, Genova 2004.
Il candidato dimostra una
ampia competenza su temi di filosofia morale contemporanea. Alla grande varietà
di tali temi corrisponde un interesse teoretico unitario, che ha prodotto buoni
risultati scientifici.
Conclusa
l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente
apre la discussione in esito alla quale
Il candidato dimostra una ampia competenza sui temi
di filosofia dell’esistenza. Alla grande varietà di tali temi corrisponde un
interesse teoretico unitario, che ha prodotto discreti risultati scientifici.
Per questi motivi si presenta come un candidato che può essere tenuto presente
ai fini della attuale procedura di valutazione comparativa.
Candidata Procacci
Silvana
Profilo curriculare:
Laurea
in Filosofia (Perugia, 1994), Dottorato di ricerca in Filosofia e scienze umane
(Parma, 1998), Assegnista (Perugia, 2001-2004).
Giudizio del commissario prof. Biasutti Franco
La candidata presenta
innanzitutto due volumi concernenti problematiche di filosofia della
storia.
Nella monografia Alle radici dell’olismo si cerca
innanzitutto di collocare la figura di J.C. Smuts all’interno della storia del
pensiero filosofico e scientifico del suo tempo, mettendo in evidenza tanto le
suggestioni raccolte dal clima culturale di inizio Novecento, quanto le
influenze prodotte nel sapere filosofico successivo. Fondamentale risulta
comunque l’interazione con il sapere scientifico dell’epoca, che questo autore
dimostra di conoscere in modo critico ed approfondito. Il volume Comunicare la storia è suddiviso in due
parti: nella prima parte vengono delineate le principali categorie attinenti
alla storia ed alla sua elaborazione filosofica; nella seconda parte viene
presentato un ampio quadro di autori, che hanno dato contributi rilevanti nel
settore della filosofia della storia e che sono considerati alla luce dei
concetti elaborati nella prima parte.
La candidata presenta
inoltre vari articoli ed alcune curatele, che completano il contesto storico-culturale
delle monografie e testimoniano la continuità della sua produzione scientifica,
che risulta nel suo complesso attinente con le discipline ricomprese nel
settore scientifico-disciplinare per il quale è stata bandita la procedura di
valutazione comparativa.
Attività didattica: collaborazione a vario titolo con la cattedra di Filosofia della storia (Università di Perugia).
In considerazione di quanto
qui sopra esposto ed alla luce dei criteri adottati dalla Commissione,
Giudizio del commissario prof. Delogu Antonio
Silvana Procacci presenta
studi di buona valenza teoretica sui
rapporti tra olismo e riduzionismo nelle scienze della natura in cui, tra l’altro, l’attenzione si sofferma con
puntuali notazioni critiche sul pensiero
di Quine e di Popper. Di particolare spessore metodologico e teoretico sono gli
studi sulle problematiche relative all’evoluzionismo e alla scienza della
complessità relative agli orientamenti di pensiero del Novecento; e quelli che,
sul rapporto scienza-fede, approfondiscono i nodi tematici della filosofia di
H. Jonas e di Teilhard de Chardin, il
pensatore su cui è volta in maniera preminente la sua attenzione . Si è
occupata anche, in pregevoli saggi, di filosofia della storia e di teoria della
comunicazione in cui, con ricchezza di riferimenti e, spesso, con finezza
argomentativa, discute sul rapporto tra
persona umana e derive nichilistiche nel pensiero contemporaneo. La produzione
della candidata è meritevole di particolare attenzione.
Giudizio del commissario prof. Gessa Kurotschka Vanna
Gli
interessi di ricerca di Silvana Procacci si sono rivolti: 1. alla filosofia
della scienza con particolare riferimento al concetto di olismo e alla teoria
dei sistemi, alle problematiche dell’evoluzionismo e della complessità; 2. al
rapporto scienza-fede; 3. alla questione della persona. Silvana Procacci ha
pubblicato tre volumi, dedicati alle radici dell’olismo e alla ricostruzione
del percorso della filosofia della storia in occidente, e ha inoltre curato tre
raccolte di saggi di cui due su P. Teilhard de Chardin e uno sul rapporto fra
filosofia e teologia. Ha pubblicato saggi in riviste o volumi collettanei.
Gli
interessi di Silvana Procacci, fruttuosamente sfociati in pubblicazioni ampie e
ben argomentate, paiono più rivolti alla filosofia della scienza e al rapporto
scienza-religione che alla filosofia morale.
Giudizio del commissario prof. Razzotti Bernardo
La candidata collabora alla
cattedra di Filosofia della storia dell'Università
di Perugia. E autrice delle seguenti
monografie: Alle radici dell'olismo.
Filosofia della natura in J. C. Smuts, ESI, Napoli 2001; Comunicare la storia. La filosofia della
storia nel pensiero occidentale, Ed. Morlacchi, Perugia 2005. Inoltre ha
curato di P. Teilhard de Chardin, La
scienza di fronte a Cristo. Credere nel mondo e credere in Dio, Il Segno di
Gabrielli Ed., Verona 2002 e Verso la
convergenza. L'attivazione dell'energia nell'umanità, Il Segno di Gabrielli
Ed., Verona
E autrice di saggi e
articoli apparsi su riviste.
L'attività di ricerca della
candidata, documentata attraverso i suoi scritti, si muove prevalentemente
nell'ambito dell'antropologia filosofica lato
sensu, scandendosi in analisi che riguardano paradigmi antropologici
presenti soprattutto in Teilhard de Chardin, rivelando buone capacità di
critica e di approccio interpretativo ed una metodologia accurata e rigorosa.
Giudizio del commissario prof. Trincia Francesco
Saverio
Docente di Filosofia della
scienza Pontificia, Università Sant’Anselmo (Viterbo)
Autrice di saggi su:
Teilhard de Chardin, Hans Jonas, sul rapporto tra scienza, religiosità, fede e
teologia, su determinismo e olismo.
Autrice dei seguenti volumi:
- Comunicare la storia. La filosofia della storia nel pensiero occidentale, Morlacchi Editore 2005
- Filosofia e teologia della storia di fronte alla sfida del nichilismo (a cura di), Rubbettino 2002
- Alle radici dell’olismo. La filosofia della natura in J.C. Smuts, Edizioni Scientifiche
Italiane 2001
- Pierre Teilhard de Chardin. Verso la convergenza: l’attivazione dell’energia nell’umanità (a cura di), Il Segno dei
Gabrielli editori 2004
La candidata si segnala per
i lavori dedicati al rapporto fra scienza, fede e religione e incentrati
soprattutto sulla figura di Teilhard de Chardin. In essi la candidata mostra
una notevole padronanza degli argomenti trattati.
Conclusa
l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente
apre la discussione in esito alla quale
L’attività di ricerca della candidata si muove
prevalentemente nell’ambito dell’antropologia filosofica, scandendosi in
analisi che riguardano paradigmi antropologici presenti soprattutto in Teilhard
de Chardin, rivelando buone capacità di critica e di approccio interpretativo
ed una metodologia accurata e rigorosa. Pertanto la candidata può essere presa
in considerazione ai fini della presente procedura di valutazione comparativa.
Candidato TOLONE ORESTE
Profilo curriculare:
Laurea in Filosofia, Dottorato di ricerca in Etica e antropologia filosofica.
Giudizio del commissario prof. Biasutti Franco
Il Candidato presenta tre
lavori concernenti temi e problemi di antropologia filosofica e di filosofia della
religione.
Il volume Homo absconditus si propone di
inquadrare la filosofia di H. Plessner all’interno della antropologia
filosofica del XX secolo. La conclusione è che l’uomo, secondo Plessner, non diventa
ciò che è, ma piuttosto ha il dovere di essere ciò che diventa, ovvero di
reinventare la propria umanità in quanto aperta al futuro. La monografia
dedicata a Bernhard Welte ne analizza la filosofia della religione, dando
particolare rilievo ai temi della finitezza e dell’infinito nell’uomo, della
libertà e del nichilismo.
Il libro Il sorriso di
Adamo analizza le modalità del rapporto tra antropologia e religione in
autori come H. Plessner, A. Gehlen, B. Welte e R. Guardini.
Gli ulteriori saggi e articoli
presentati, le due traduzioni da B. Welte (Storicità
e rivelazione; Sul male), precisano
ulteriormente gli interessi del Candidato e testimoniano la continuità di una
produzione scientifica che risulta attinente con le discipline ricomprese nel
settore scientifico-disciplinare per il quale è stata bandita la procedura di
valutazione comparativa.
Attività didattica: affidamenti di Antropologia delle religioni e Antropologia filosofica (Università di Chieti).
Esperienze di studio e di ricerca all’estero: Università di Friburgo.
In considerazione di quanto
qui sopra esposto ed alla luce dei criteri adottati dalla Commissione, il Dott.
Oreste Tolone si presenta come uno dei candidati che potrebbero essere presi in
considerazione ai fini della presente procedura di valutazione comparativa.
Giudizio del commissario prof. Delogu Antonio
Oreste
Tolone presenta
una ricca produzione scientifica di cui sono significativa espressione i saggi
sul pensiero di Plessner, Welte, Rosenzweig, Gelhen. L’encomiabile impegno
teoretico, sostenuto da articolate argomentazioni critiche, è evidente negli
studi dedicati al nesso tra fede, religiosità, tensione alla trascendenza e
natura umana. Ben motivate risultano le pagine in cui definisce l’immagine
dell’uomo in perenne tensione tra sé e l’altro da sé nella esperienziale
irriducibilità al corpo, all’ambiente, alle istituzioni storico-sociali. Del
candidato si segnalano in particolare i volumi: Homo absconditus – l’antropologia filosofica di H. Plessner; Il sorriso di Adamo – antropologia e
religione in Plessner, Gehlen, Welte, e Guardini; Bernhard Welte – filosofia della religione per non-credenti. La produzione scientifica del candidato è
meritevole di particolare considerazione.
Giudizio del commissario prof. Gessa Kurotschka Vanna
Il candidato si è occupato
essenzialmente di filosofia della religione con particolare riferimento alla
riflessione della prima metà del Novecento e al rapporto fra religione e
antropologia filosofica.
Ha pubblicato tre monografie
su: Homo
abscontitus. L’antropologia filosofica di H. Plessner (2000), Bernhard Welte. Filosofia della religione
per non credenti (2006) e Il sorriso di Adamo (2008). Tolone ha
inoltre curato l’edizione critica di due saggi di Welte.
I suoi lavori scientifici
dimostrano competenza nell’ambito della filosofia della religione.
Giudizio del commissario prof. Razzotti Bernardo
Il candidato è stato affidatario di insegnamenti (Antropologia delle religioni, Antropologia
filosofica), e relatore a vari convegni, seminari, conferenze.
Presenta 3 volumi (Homo absconditus. L'antropologia filosofica
di Helmuth Plessner, ESI, Napoli 2000; Bernhard
Welte. Filosofia della religione per i non-credenti, Morcelliana, Brescia
2007; Il sorriso di Adamo. Antropologia e
religione in Plessner, Gehlen, Welte e Guardini, Marietti, Genova, Marietti
2008). Presenta inoltre saggi pubblicati in Riviste. Ha tradotto e curato di B.
Welte, Storicità e Rivelazione, Micella,
Lecce 1997 e, sempre di B. Welte, Sul
male. Una ricerca tomista, Morcelliana, Brescia 2008.
La ricerca del candidato
segue coerentemente nel tempo la linea di riflessioni su problemi etici, tra
fede e sapere, i cui risultati sono verificabili nei volumi e nei saggi
presentati ai fini di una valutazione comparativa, mostrando buone capacità di
indagine e senso di orientamento critico. Si tratta, tuttavia, di una
produzione bisognevole di espansione.
Giudizio del commissario prof. Trincia Francesco
Saverio
Autore dei seguenti volumi:
-
Bernhard Welte. Filosofia
della religione per non-credenti, Morcelliana 2006
-
Homo absconditus.
L’antropologia filosofica di Helmuth Plessner, ESI 2000
-
Il sorriso di Adamo.
Antropologia e religione in Plessner, Gehlen, Welte e Guardini, Marietti 2008
-
B. Welte, Storicità e rivelazione
(a cura di), Milella 2001
-
B. Welte, Sul male. Una ricerca
tomista, Morcelliana 2008
Autore di articoli su: Schelling-Heidegger,
neuroscienza e filosofia, Gehlen, Rosenzweig
Il candidato mostra nei suoi numerosi lavori di
essere competente sugli autori studiati e in particolare su Welte.
Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei
cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale
La ricerca del candidato segue coerentemente la
linea di riflessioni su problemi etici, tra fede e sapere, i cui risultati sono
verificabili nei volumi e nei saggi presentati. Il candidato mostra in
particolare di essere competente su Bernhard Welte, dando prova di buona
capacità di indagine e senso di orientamento critico. Può essere quindi preso
in considerazione ai fini della presente procedura di valutazione comparativa.
Terminate le operazioni di
formulazione e discussione dei giudizi individuali e collegiali la seduta è
tolta alle ore 10,10 e
lì 6.07.2010
Il
Presidente
Prof. Biasutti
Franco _____________________________________
I
Commissari
Prof.
Gessa Kurotschka Vanna _____________________________________
Prof. Trincia
Francesco Saverio
_____________________________________
Il Segretario
Prof.
Razzotti Bernardo _____________________________________