Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di Professore Ordinario Presso la Facolta' di Lettere e Filosofia Settore L-ART/03 - Pubblicato sulla Gazzetta n. 26 del 02/04/2004

                                                                         

       
  N. 3

 

Il giorno  6 giugno   2005 alle ore  10.15, presso i locali del Rettorato dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” in Chieti, ha avuto luogo la 3^ riunione della Commissione costituita per il concorso di cui in premessa.

 

La Commissione,  composta dai seguenti  professori:

 

Prof. Crispolti Enrico -  Presidente

Prof. Covre Iolanda -  Segretario

Prof. Caramel Luciano -  Membro interno

Prof. Dalai Maria Luisa -  Membro eletto

Prof. Negri Arnoldi Francesco -  Membro eletto

 

risulta presente al completo e pertanto la seduta è valida.

           

            Ogni Commissario, dopo attenta analisi del profilo curricolare, dei titoli e delle pubblicazioni procede alla formulazione di un giudizio individuale per ogni candidato.

 

GIUDIZI   INDIVIDUALI

 

Candidato Benzi Fabio:

 

Giudizio del Prof. Crispolti Enrico:

L’attività storico-critica quanto d’organizzazione espositiva del candidato Fabio Benzi si è sviluppata attorno ad alcuni nodi d’interesse ben pronunciati. Il primo riguarda il XIX secolo, nel caso dell’organizzazione della significativa retrospettiva di F.P. Michetti, fra pittura, disegno e fotografia (Roma, Francavilla al mare, 1999). Altro momento significativo dei suoi interessi è relativo al percorso in Italia dal Liberty all’Art Deco, in particolare ugualmente attraverso l’organizzazione delle mostre a Roma, rispettivamente nel 2001 e nel 2004; nonché all’approfondimento dell’attività muralistica di Chini (mostra a Montecatini, 2002). Più occasionale l’interesse del candidato per l’opera di Giacomo Balla futurista (Collezione Biagiotti-Cigna, Roma, 1998), il suo più specifico campo di ricerca e indagine storico-critica, il più delle volte in intima connessione appunto ad iniziative espositive, risulta certamente lo studio di aspetti  dell’arte italiana fra le due guerre, indagata attraverso la ricostruzione dell’attività di protagonisti quale Sironi (mostra GNAM, 1993), e in particolare un’attenta ricognizione catalogica della sua attività di illustratore (volume De Luca, Roma, 1998); quali Severini “novecentesco” monumentale (mostra a Roma, 1992), Arturo Martini negli anni di Anticoli Corrado (mostra ivi e Roma, 1991), De Chirico (curatore della mostra a Roma e a Genova, 1992 e 1993), e Felice Carena (curatore del catalogo della mostra GAM, Torino, 1996). Oppure indagata attraverso la ricostruzione di situazioni di contesto, come nella rappresentazione delle ricerche a Roma 1918-1943 (mostra Roma 1998), o delle particolarità originali dell’arte italiana negli anni Trenta (mostra “Le temps menaçant”, Parigi, 1997). Con consistenti parallele occasioni di ricerche documentarie e archiviste, come quelle relative ad Oppo (“Bollettino d’Arte”, 1986), e al carteggio De Chirico-Signorelli (Convegno su De Chirico, Roma, 2002). Il candidato dimostra buona impostazione della ricerca storico-critica, muovendo da una concreta conoscenza di opere, sorretta da sensibilità e qualità notevoli di conoscitore, manifestando inoltre indubbie capacità di organizzatore di iniziative espositive di notevole rilevanza scientifica. Consistente risulta la sua attività didattico formativa.

 

Giudizio del  Prof. covre iolanda:

Fabio Benzi, dalle pubblicazioni presentate per il presente Concorso, si profila come uno studioso interessato soprattutto alla produzione artistica in Italia nella prima metà del Novecento, che indaga con impegno filologico e documentario e con originale impostazione critica. La chiara attitudine del “conoscitore” gli consente di reperire, riattualizzare e valorizzare numerosi inediti; parallelamente, un vivace spirito organizzativo lo conduce ad organizzare numerose mostre, che consentono di prender visione di materiali poco noti a livello di singoli artisti (ad esempio, Carena e Chini) e di periodi della cultura figurativa e “decorativa” italiana di difficile definizione anche in rapporto ai più fortunati paralleli europei (Il Liberty in Italia e Il Déco in Italia). A fianco di tali più appariscenti e noti lavori, non vanno trascurate imprese particolarmente impegnative sul piano della ricerca e della lettura critica dell’immagine, come, ad esempio, il Catalogo ragionato Sironi illustratore. La valutazione delle pubblicazioni è pertanto nettamente positiva ai fini del Concorso in oggetto.

 

Giudizio del  Prof. CARAMEL LUCIANO:

La vasta produzione scientifica relativa alla Storia dell’Arte contemporanea del candidato Fabio Benzi, dagli inizi degli anni ottanta del Novecento, è bene esemplificata nelle 15 pubblicazioni presentate per la valutazione comparativa, come previsto dal bando ufficiale. Ciò in seguito alla precoce identificazione di alcuni filoni di ricerca poi dissodati nei decenni successivi, sino ad oggi. Tra essi spicca quello dell’arte  in Italia tra le due guerre mondiali, analizzato su più versanti. A cominciare dal “ritorno all’ordine” nei suoi differenti modi e protagonisti, in particolare nella situazione romana. Su tale linea, già il primo dei titoli a stampa presentati, su Materiali inediti dell’archivio di Cipriano Efisio Oppo (1986), che attesta inoltre specificamente – come un altro studio, questo recente, del 1999, sul Carteggio de Chirico-Signorelli e gli esordi classicisti del pittore – una delle caratteristiche principali del lavoro dello studioso, la ricerca sulle fonti documentarie, oltre che, primariamente, sulle opere.

L’attenzione alle fonti è del resto alla base delle pubblicazioni del prof. Benzi, come esemplarmente si può constatare nel catalogo della mostra di Felice Carena del 1996, nei saggi e, dichiaratamente, nel regesto biografico e nell’antologia degli scritti dell’artista, ricchi di novità e di messe a punto, frutto dell’indagine capillare sull’archivio personale del maestro. Che, per diverse ragioni, anche ideologiche, era stato sino ad allora trascurato, come spesso gli autori e le situazioni prese in esame dal candidato. Così l’ Arturo Martini degli anni di Anticoli Corrado (1991) o il Sironi illustratore, del quale il candidato ha redatto il Catalogo ragionato. A Sironi, Benzi ha inoltre dedicato importanti contributi nel catalogo della mostra  del 1993 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.         

Tra gli autori che sono stati oggetto della considerazione storico-critica del candidato,  Gino Severini, del quale Benzi ha studiato tra l’altro l’opera “decorativa” (Affreschi, mosaici, decorazioni monumentali, 1921-1941, 1992) de Chirico, anche qui con esiti nuovi (Giorgio de Chirico Pictor Optimus, 1992), Balla (Giacomo Balla. La collezione Biagiotti-Cigna, 1996), Galileo Chini (Ad Vivendum. Galileo Chini. La stagione dell’incanto. Affreschi e grandi decorazioni 1904-1942, 2002) e l’abruzzese Francesco Paolo Michetti (Francesco Paolo Michetti, 1999).

Accanto a queste ricostruzioni monografiche, il candidato si è inoltre applicato a sintesi d’insieme (Roma 1918-1943, 1998; Il Liberty in Italia, 2001; Il Déco in Italia, 2004), in genere in occasioni di mostre, nelle quali, accanto a quella scientifica, si è fertilmente esplicata la vocazione didattica del candidato.

Pertanto, per le ragioni sopra esposte, il candidato Fabio Benzi è maturo per ricoprire una cattedra di prima fascia di Storia dell’Arte contemporanea nell’Università, corrispondendo inoltre anche al requisito di “una discreta esperienza in campo espositivo e curatoriale” ritenuto “apprezzabile” dal bando della presente valutazione comparativa per la chiamata della facoltà che ha indetto la valutazione.

 

Giudizio del  Prof.  dalai maria luisa:

Fabio Benzi sottopone al giudizio della Commissione di concorso quindici pubblicazioni che si sono susseguite con continuità nell’arco di circa un ventennio,  dal primo contributo dedicato a materiali d’archivio inediti di Cipriano Efisio Oppo, pubblicato sul “Bollettino d’Arte” nel 1986, fino all’ assidua partecipazione ad eventi espositivi di rilievo e alla cospicua serie di mostre, con i  relativi cataloghi,  progettati  e curati personalmente in  anni  recenti , in particolare a Roma presso il Chiostro del Bramante. Si tratta di una produzione scientifica che, pur originata  per lo più  da occasioni ostensive,  si configura complessivamente come impegno per  un’originale rivisitazione critica  di movimenti e  figure di artisti - da Sironi a Severini, da De Chirico a Felice Carena, da Michetti a Galileo Chini – che,   sottratti programmaticamente alle forzature di  stereotipi ideologici consolidatisi nel tempo,  vengono riproposti in una prospettiva “revisionista” degli sviluppi    della  cultura figurativa nell’ Italia di primo Novecento, tra simbolismo  e “ ritorno all’ordine”, con un punto di vista  focalizzato principalmente sulla situazione romana.

 

 

Giudizio del  Prof. NEGRI ARNOLDI FRANCESCO:

Fabio Benzi presenta 15 pubblicazioni, su un totale di 102 titoli, inerenti temi e problemi d’arte moderna e contemporanea. La sua ricca e varia produzione è caratterizzata da ampiezza di interessi e da profondità di indagine,spesso supportata da preziosa documentazione archivistica.

Particolarmente importanti, per originalità di apporti, sono i vari contributi ai cataloghi di De Chirico, Felice Carena, Arturo Martini, Sironi, Michetti, nonché i saggi sul Liberty e sull’Art Déco. Interessanti,anche per l’apporto documentario, gli studi sulla Scuola romana tra le due guerre, oltre ai cataloghi di mostre da lui promosse e organizzate.

L’assoluta padronanza della materia trattata, l’acume critico e il rigore metodologico confermano nello studioso il raggiungimento di una piena maturità scientifica.

 

           

Candidato  De Marco Gabriella: 

 

Giudizio del Prof. crispolti enrico:

L’attività scientifica della candidata Gabriella De Marco si è orientata fin dall’inizio in una ricerca storico-critica fondata su un rigoroso impianto filologico, mirata alla ricostruzione approfondita di aspetti meno indagati dell’attività di protagonisti dell’arte del XX secolo, quali Prampolini, Pannaggi, e Severini. Di Prampolini ha contribuito a ricostruire i “taccuini” inediti preliminari nella sua ricerca pittorica dagli anni Trenta ai Cinquanta (catalogo “Enrico Prampolini. Taccuini inediti”, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Modena, 1991), e con ancor maggiore articolazione ha ricostruito originalmente per la prima volta il “corpus” dell’importante attività di illustratore (capitolo da lei curata nella mostra “Prampolini dal Futurismo all’Infornale”, Roma, 1992, e relativo catalogo). Rilevante risulta inoltre anche la sua attenta ricostruzione, pure per la prima volta condotta, dell’attività di caricaturista e illustratore di Ivo Pannaggi (in occasione della retrospettiva a Macerata nel 1995). Quanto a Severini, di particolare importanza risulta la sua ricostruzione e l’inquadramento storico-critico del rapporto con Luciano Folgore (“Avanguardia”, n. 3, 1996), nonché la pubblicazione di lettere a Baldessari (“Avanguardia”, n. 16, 2001); in vista anche della prossima pubblicazione del Fondo Severini del MART. Utile risulta la sua ricostruzione del significativo contributo di Severini al Convegno internazionale Volta nel 1936. Si è interessata anche dei rapporti fra cultura artistica romana e cultura artistica francese negli anni Venti e Trenta,  attraverso l’attività dell’Accademia di Francia (catalogo “Il futuro alle spalle”, Roma 1998). Ha dato un contributo di iconografia del contemporaneo occupandosi della “maschera” sia relativamente alla pittura cubista che a Severini (1990 e 1991). Quanto all’interesse per le vicende più attuali della ricerca artistica sono da segnalare le stimolanti riflessioni relative a problemi d’identità della scultura (“Avanguardia”, n. 21, 2002). Originale è il contributo alla problematica del disegno nell’ambito dell’arte povera e concettuale (Storia del disegno italiano del Novecento, Electa, Milano, 1992). Mentre ha dato un notevole contributo ai problemi di arte sacra contemporanea nell’analisi delle vetrate di Michele Canzonieri nel Duomo di Cefalù (catalogo 2002-2003). Ma l’attività della candidata è caratterizzata anche da una molteplice iniziativa di organizzazione di confronti di riflessione su problematiche attuali inerenti l’insieme del sistema dell’arte: dalla cura del convegno “Prospettive per un archivio multimediale del Novecento in Sicilia” (e relativi atti, Silvana Editoriale 2002), a riflessioni metodologiche sugli archivi del contemporaneo (“Avanguardia”, n. 28, 2003), all’ambito del museo, della comunicazione, e del mercato (“Avanguardia”, n. 14, 2000). La candidata dimostra maturità scientifica, rigore e sicurezza d’impostazione nella gestione della ricerca; mobilità e ampiezza di interessi; e impegno nell’attività formativa e d’iniziativa didattica.

 

Giudizio del  Prof. COVRE IOLANDA:

Gabriella De Marco ha indirizzato la sua produzione scientifica essenzialmente su due direttrici: l’indagine su tematiche prevalentemente comprese tra cubismo e soprattutto futurismo (ma non mancano interventi su aree cronologicamente più vicine); la paziente ricerca d’archivio soprattutto in area futurista e talvolta con taglio interdisciplinare (incursioni verso l’ambito letterario). Sulla prima direttrice ha approfondito con originalità e ricchezza di documentazione temi particolari, come la maschera in Picasso, Gris, Severini o la grafica di Prampolini. Sulla seconda direttrice ha portato alla luce documenti di interesse rilevante, in particolare negli interventi su “Avanguardia”. Inoltre, la De Marco si sta muovendo entro problematiche fondamentali nella tutela dell’arte contemporanea nel quadro dei Beni Culturali (cura del testo edito da Silvana nel 2002). Si valuta positivamente, ai fini del Concorso in oggetto, la produzione della candidata in tutti questi settori.

 

Giudizio del  Prof. CARAMEL LUCIANO:

La produzione scientifica della candidata prof. Gabriella De Marco, densa e mirata, come dimostrano le pubblicazioni presentate per la valutazione comparativa, è spesso caratterizzata dalla ricerca interdisciplinare, puntata sui rapporti tra arte e letteratura (ad esempio in Lettere inedite di G.Severini a L.Folgore, 1996), ed è soprattutto segnata positivamente dall’attenzione alle fonti. Ad esse la prof. De Marco si è costantemente e sistematicamente applicata, con risultati di notevole qualità e significato. Come, tra i lavori presentati, documenta in primo luogo la diramata e approfondita indagine su Gino Severini, che ha consentito di mettere meglio a fuoco aspetti rilevanti dell’attività del maestro, in particolare i suoi rapporti con l’architettura e la decorazione murale monumentale (Architettura e arti figurative: Gino Severini al Convegno Volta del 1936, 1999) e con protagonisti dell’architettura quali Luciano Baldessari (Cinque lettere inedite di Gino Severini a Luciano Baldessarri, 2001). La ricerca è anche approdata alla schedatura dell’Archivio Severini, conservato nell’Archivio del ‘900 di Trento-Rovereto, il cui Inventario analitico, in collaborazione con altri studiosi, è in corso di pubblicazione, ma di cui gli studi della De Marco hanno già offerto numerose e significative anticipazioni.

Attraverso Severini, e con un’apertura conseguentemente internazionale ( che segna anche il contributo Parigi sul Tevere: indagine sui rapporti tra l’Accademia di Francia e la cultura romana negli anni Venti e Trenta del Novecento, 1998), la candidata ha originalmente dissodato episodi rilevanti dei nessi tra avanguardie e tradizione, già affrontati in uno stimolante saggio del 1989 su Le maschere della Commedia dell’Arte nella pittura francese negli anni del cubismo, approfondito per quanto concerne Severini in uno scritto del 1990 (Le maschere della Commedia dell’arte nell’opera di G. Severini).

Altro autore che è stato oggetto della ricerca della prof. De Marco è Prampolini, pure qui con risultati nuovi, come in particolare provano la pubblicazione dei Taccuini inediti dell’artista datati tra il 1942 e il 1946 e gli studi sulla sua attività di illustratore (1991). Ambito di ricerca, questo dell’illustrazione, investigato anche attraverso la ricognizione dell’opera di Pannaggi (Uno sguardo particolare: Pannaggi attraverso l’illustrazione e la caricatura, 1995).

La candidata si è inoltre occupata di temi della seconda metà del Novecento: del disegno nell’arte povera e concettuale e della videoarte, appuntandosi anche su singoli artisti, come nei casi di Michele Canzoneri, anche in connessione con la collocazione e la committenza delle sue vetrate, di Paolo Gallerani e Jacopo Benci.

 

Giudizio del  Prof. Dalai maria luisa:

Il tratto originale che connota l’attività scientifica   di  Gabriella De Marco è la curiosità intellettuale che, sorretta da un rigore di metodo  sicuro e tecnologicamente aggiornato, l’ha orientata   fin dai primi studi ad attraversare i confini disciplinari che separano, nell’ analisi della  cultura del Novecento,  esperienze artistiche di fatto profondamente correlate e consonanti nell’ambito della letteratura, del teatro, delle arti figurative. Proprio questa interrogazione  multidisciplinare ha implicato un’attenzione assolutamente prioritaria alle fonti, sia verbali che visive, e ha imposto un lavoro di ricerca più che mai fruttuoso sugli archivi del XX secolo, anche in collaborazione con alcune delle più prestigiose istituzioni italiane del settore. Gli esiti di notevole  rilievo sono in larga  parte già valutabili, anche nella forma di work in progress o di progetti di vasta portata, con ricadute importanti anche sul piano della formazione di équipes di operatori: basti citare, tra altri, i casi della schedatura dei taccuini inediti di Enrico Prampolini (1991-92), l’Inventario analitico del Fondo Gino Severini conservato al M.A.R.T.  ( già affiancato da contributi critici di vero  interesse),  il Forum promosso a Palermo nel 2001, di cui sono già disponibili gli atti ( Prospettive per un archivio multimediale del Novecento in Sicilia, 2002) o ancora il programma di inventariazione dei bozzetti e delle scenografie del Teatro Massimo di Palermo.

I saggi critici sulla grafica di  Prampolini o su Pannaggi illustratore, la cura filologica e la  lettura del ciclo delle vetrate del duomo di Cefalù, le Postille  all’opera di artisti contemporanei come Paolo Gallerani e Jacopo Benci concorrono a disegnare il profilo di una studiosa informata e matura. 

 

  Giudizio del  Prof. NEGRI ARNOLDI FRANCESCO:

Studiosa attenta e fortemente motivata, Gabriella De Marco, oltre ad una intensa attività didattica e all’impegno di critica militante, ha svolto approfondite ricerche nel campo dell’arte contemporanea, soffermandosi in particolare sull’opera e la personalità dei pittori Prampolini e Severini, e sugli esiti tardi del Futurismo, nonché sui rapporti tra Parigi e Roma negli anni Venti-Trenta.

Per la consistenza ed originalità dei suoi contributi e per il rigore filologico della sua indagine critica, la De Marco si dimostra studiosa pienamente matura ed in grado di fornire in futuro nuovi importanti apporti nella storia dell’arte contemporanea.

 

 

 

Candidato  Tedeschi Francesco: 

 

Giudizio del Prof. crispolti enrico:

L’attività scientifica del candidato Francesco Tedeschi si articola in contributi significativi relativamente sia alla cultura artistica italiana del XIX secolo che alla cultura artistica italiana ed internazionale nel XX secolo. Quanto al XIX secolo in particolare dalla ricostruzione della vicende del Monumento alle cinque giornate di Grandi (1989), ad una ricognizione della presenza della scultura milanese nelle esposizioni internazionali nel secolo XIX secolo, ai rapporti di Morelli con l’ambito milanese (1998), alla formazione di Previati (catalogo Milano 1999). Quanto al XX secolo il maggiore suo contributo è all’opera di Evola e alla sua partecipazione a Dada (dal saggio nel catalogo di Casa Balla e il Futurismo a Roma”, a Villa Medici, nel 1989, a quello nel catalogo della retrospettiva, Milano, 1998). Mentre quanto all’ambito futurista si è interessato al particolare aspetto della problematica di Fillia e l’arte sacra (1997). Ha contribuito alla puntuale ricostruzione della ricerca creativa e della “biografia critica” di Afro, dal postcubismo (1989), e dell’influenza di Fontana sull’avanguardia milanese negli anni Cinquanta-Sessanta (catalogo Verona, 2002-2003), fino a una stimolante riflessione sull’opera ambientale attuale (“Lo spazio ridefinito”, Milano, 1998), e ad un’attenta indagine sull’opera della Dadamaino (retrospettiva Bochum, 2000). Ma  il suo maggiore impegno si è rivolto allo studio delle relazioni artistiche fra Europa e USA (in “Arte in Italia 1945-1960”, Milano, 1994), e all’America vista dagli artisti italiani (catalogo Milano 2002), concluso nell’ampio e articolato studio d’insieme “La Scuola di New York” (Milano, 2004). Sul piano di un’efficace sintesi anche divulgativa si segnala inoltre il volume sul Dadaismo (Milano, 1991). Il candidato dimostra doti di buona impostazione nella ricerca storico-critica, particolarmente attraverso una attenzione alla ricostruzione del contesto nella trama dei rapporti, spesso efficacemente descritti. Significativo risulta l’impegno didattico-formativo.

 

Giudizio del  Prof. COVRE IOLANDA:

Francesco Tedeschi ha prodotto le sue ricerche in ambiti piuttosto variegati, pur privilegiando l’area della cultura figurativa lombarda. Lavori di impostazione storico-filologica su temi tra metà Ottocento e metà Novecento si alternano ad imprese di carattere piuttosto critico-militante, estese fino alla attualità. Tedeschi appare curioso, e pur sempre sorretto da una precisa documentazione storica, nei confronti di personalità “estreme” come Evola, o di rapporti non facilissimi da ripercorrere, come quelli tra Morelli e l’ambiente milanese; va inoltre notato che, pur in un ampio raggio di interessi, resta sempre attento all’uso di una pertinente metodologia, appresa evidentemente nella lunga consuetudine del lavoro di schedatura. Impegnativo è il recente lavoro su La scuola di New York, una sintesi utile, di cui si avvertiva la mancanza negli studi italiani. Si valuta positivamente la produzione scientifica del candidato ai fini del Concorso in oggetto.

 

Giudizio del  Prof. CARAMEL LUCIANO:

La produzione scientifica del candidato prof. Francesco Tedeschi, come risulta dai titoli a stampa presentati per la valutazione comparativa, spazia sull’intero arco della disciplina, dall’ Ottocento al Novecento, fino alle ultime tendenze, sempre con una caratterizzante apertura internazionale.

Significativi i suoi studi sulla scultura dell’Ottocento, puntati soprattutto sulla produzione a Milano e in Lombardia nella seconda metà del secolo, che hanno portato nuovi contributi, documentari e storico-critici su autori quali Pietro Magni, Giovanni Strazza e Giuseppe Grandi. Riguardo al XIX secolo, e all’inizio del XX, il prof. Tedeschi ha anche studiato aspetti della pittura, considerando in particolare Gaetano Previati e Domenico Morelli, questi nei suoi rapporti con la situazione milanese. Sul versante delle avanguardie, il candidato si è in special modo rivolto a Julius Evola, un personaggio difficile e in genere poco considerato per le implicazioni ideologiche della sua poetica e del suo lavoro, di cui Tedeschi ha esaminato l’originale produzione futurista e dadaista, con analisi culturalmente diramate e con precisa attenzione alle opere. Sul dadaismo il candidato ha inoltre pubblicato un volume d’insieme che prova le sue doti di sintesi e di efficacia didattica nell’evidenziare figure, fatti e nessi preminenti.

Sempre nell’ambito delle avanguardie, è significativo, per il suo taglio specifico, l’intervento del candidato su Fillia e l’arte sacra (1998). Mentre per quanto concerne l’arte degli anni quaranta e seguenti spiccano le indagini articolate, e sempre con precipua attenzione alle opere, su Afro (1989) e Lucio Fontana (2003).

Tra gli ambiti di ricerca di Tedeschi ha preso recentemente sempre spazio maggiore quello dell’arte statunitense, nei suoi rapporti con l’Europa e negli svolgimenti di una congiuntura culminante, tra il 1943 e il 1951, nella nascita, a New York, dell’espressionismo astratto, con debiti e presto col distacco, dal surrealismo. Su tale registro il volume La Scuola di New York. Origini, vicende e protagonisti, edito nel 2004, fondato sulla conoscenza diretta delle fonti, anche documentarie, statunitensi, in genere poco note o sconosciute in Italia. L’opera (che evidenzia temi quali quello della “americanicità” dell’arte americana, nelle stesse poetiche e indagini critiche ad essa rivolte) dà prova della maturità raggiunta dal candidato, che si è anche occupato, con acutezza di analisi e taglio metodologico attuale, dell’arte della seconda metà del Novecento, considerando artisti quali Aricò, Castellani, Coletta, Dadamaino, Staccioli.

 

 

Giudizio del  Prof. Dalai maria luisa:

L’orizzonte tematico in cui si iscrivono le ricerche di Francesco Tedeschi è notevolmente ampio e si estende dal gruppo di studi dedicati a figure  e problemi dell’Ottocento lombardo ad aspetti poco indagati  dell’avanguardia storica  italiana – Julius Evola piuttosto che Fillia sacro -  fino all’indagine su  orientamenti e protagonisti della cultura artistica del secondo dopoguerra,  come  Lucio Fontana,  Afro, Staccioli  o Dadamaino, o ancora all’attenzione  critica per la creatività contemporanea. Se saggi di sintesi puntualmente informativi come il volume sul Dadaismo

( Milano 1991) o il più recente La Scuola di New York .Origini, vicende e protagonisti (Milano 2004) confermano una  equilibrata conoscenza degli argomenti trattati, i contributi più innovativi restano affidati agli approfondimenti di prima mano sul dadaismo di Evola,  sulla storia della scultura in Lombardia  e all’analisi del nuovo sistema di relazioni,  delineatosi  nelle tendenze artistiche degli anni Sessanta e Settanta, tra opera, spazio ambientale e architettura ( Lo spazio ridefinito, catalogo della mostra, Milano 1998).

 

Giudizio del  Prof. NEGRI ARNOLDI FRANCESCO:

Francesco Tedeschi presenta 15 pubblicazioni, tra volumi, saggi e contributi, su argomenti di storia dell’arte tra Otto (Grandi, Previati) e Novecento.

Tra i suoi lavori più originali e interessanti sono gli studi sul Futurismo e il Dadaismo. Buoni anche i contributi su Afro e Fontana. Particolare interesse rivestono inoltre le sue ricerche sui rapporti tra Europa e Stati Uniti, culminate nel recente importante volume su La Scuola di New York.

 

 

 

La Commissione quindi procede alla formulazione dei giudizi collegiali. Per ciascun candidato si perviene alla formulazione di un giudizio collegiale sintetico e conclusivo, che si riporta di seguito.

 

 

 

 

GIUDIZI  COLLEGIALI

 

 

Candidato: Benzi Fabio

La cospicua produzione scientifica del candidato Fabio Benzi si è sviluppata attorno a tematiche ben definite, relative soprattutto ad aspetti dell’arte italiana, dal nodo Simbolismo-Naturalismo alle ricerche figurative tra le due guerre, con un’attenzione particolare alla situazione romana e centro-italiana. L’evidente attitudine del “conoscitore” si manifesta nella qualità delle scelte, anche di numerosi inediti, e nell’ampiezza della documentazione risultante da una corretta impostazione metodologica delle indagini, valorizzate da ottime capacità in campo curatoriale ed espositivo, con utili ricadute anche sotto il profilo didattico-formativo.

 

Candidato: De Marco Gabriella

Il carattere originale che connota l’attività scientifica di Gabriella De Marco è l’approccio multidisciplinare nello studio di temi e figure della cultura del Novecento, tra letteratura, teatro e arti figurative. Di qui un’attenzione privilegiata alle fonti, sia verbali che visive, indagate con metodologie anche tecnologicamente aggiornate, in vari archivi del XX secolo, spesso in collaborazione con prestigiose istituzioni italiane del settore.

Notevole la molteplice progettualità di ricerca rivolta alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico-culturale e visivo del territorio ove attualmente opera.

 

Candidato: Tedeschi Francesco

Nelle sue ricerche scientifiche, che spaziano sull’intero arco della disciplina, dal secondo Ottocento alle avanguardie, alle tendenze più recenti, Francesco Tedeschi mostra la capacità di affrontare temi precisamente definiti nella considerazione del loro contesto, anche internazionale. Ciò trova conferma sia nelle indagini mirate su singoli problemi o protagonisti, con analisi filologiche e archivistiche di prima mano, sia in più ampi lavori di sintesi.

 

 

 

        La seduta è tolta  alle ore 13 e si riconvoca per lo stesso giorno alle ore 14.

 

        Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.

 

 

La Commissione:

 

Prof. Presidente Crispolti Enrico

 

Prof. Segretario Covre Iolanda

 

Prof. Caramel Luciano

 

Prof. Dalai Maria Luisa

 

Prof. Negri Arnoldi Francesco