Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di Professore Ordinario
Presso
Il giorno 6 giugno
2005 alle ore 10.15, presso i
locali del Rettorato dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” in Chieti, ha
avuto luogo la 3^ riunione della Commissione costituita per il concorso di cui
in premessa.
Prof. Crispolti Enrico - Presidente
Prof. Covre Iolanda - Segretario
Prof. Caramel Luciano - Membro interno
Prof. Dalai Maria Luisa - Membro eletto
Prof. Negri Arnoldi Francesco - Membro eletto
risulta presente al completo e pertanto la seduta è
valida.
Ogni
Commissario, dopo attenta analisi del profilo curricolare, dei titoli e delle
pubblicazioni procede alla formulazione di un giudizio individuale per ogni
candidato.
GIUDIZI
INDIVIDUALI
Candidato Benzi Fabio:
Giudizio del Prof.
Crispolti Enrico:
L’attività storico-critica quanto d’organizzazione
espositiva del candidato Fabio Benzi si è sviluppata attorno ad alcuni nodi
d’interesse ben pronunciati. Il primo riguarda il XIX secolo, nel caso
dell’organizzazione della significativa retrospettiva di F.P. Michetti, fra
pittura, disegno e fotografia (Roma, Francavilla al mare, 1999). Altro momento
significativo dei suoi interessi è relativo al percorso in Italia dal Liberty
all’Art Deco, in particolare ugualmente attraverso l’organizzazione delle
mostre a Roma, rispettivamente nel 2001 e nel 2004; nonché all’approfondimento
dell’attività muralistica di Chini (mostra a Montecatini, 2002). Più
occasionale l’interesse del candidato per l’opera di Giacomo Balla futurista (Collezione
Biagiotti-Cigna, Roma, 1998), il suo più specifico campo di ricerca e indagine
storico-critica, il più delle volte in intima connessione appunto ad iniziative
espositive, risulta certamente lo studio di aspetti dell’arte italiana fra le due guerre,
indagata attraverso la ricostruzione dell’attività di protagonisti quale Sironi
(mostra GNAM, 1993), e in particolare un’attenta ricognizione catalogica della
sua attività di illustratore (volume De Luca, Roma, 1998); quali Severini
“novecentesco” monumentale (mostra a Roma, 1992), Arturo Martini negli anni di
Anticoli Corrado (mostra ivi e Roma, 1991), De Chirico (curatore della mostra a
Roma e a Genova, 1992 e 1993), e Felice Carena (curatore del catalogo della mostra
GAM, Torino, 1996). Oppure indagata attraverso la ricostruzione di situazioni
di contesto, come nella rappresentazione delle ricerche a Roma 1918-1943
(mostra Roma 1998), o delle particolarità originali dell’arte italiana negli
anni Trenta (mostra “Le temps menaçant”, Parigi, 1997). Con consistenti
parallele occasioni di ricerche documentarie e archiviste, come quelle relative
ad Oppo (“Bollettino d’Arte”, 1986), e al carteggio De Chirico-Signorelli
(Convegno su De Chirico, Roma, 2002). Il candidato dimostra buona impostazione
della ricerca storico-critica, muovendo da una concreta conoscenza di opere,
sorretta da sensibilità e qualità notevoli di conoscitore, manifestando inoltre
indubbie capacità di organizzatore di iniziative espositive di notevole
rilevanza scientifica. Consistente risulta la sua attività didattico formativa.
Giudizio del
Prof. covre iolanda:
Fabio
Benzi, dalle pubblicazioni presentate per il presente Concorso, si profila come
uno studioso interessato soprattutto alla produzione artistica in Italia nella
prima metà del Novecento, che
indaga con impegno filologico e documentario e con originale impostazione
critica. La chiara attitudine del “conoscitore” gli consente di reperire,
riattualizzare e valorizzare numerosi inediti; parallelamente, un vivace spirito
organizzativo lo conduce ad organizzare numerose mostre, che consentono di
prender visione di materiali poco noti a livello di singoli artisti (ad
esempio, Carena e Chini) e di periodi della cultura figurativa e “decorativa”
italiana di difficile definizione anche in rapporto ai più fortunati paralleli
europei (Il Liberty in Italia e Il Déco in Italia). A fianco di
tali più appariscenti e noti lavori, non vanno trascurate imprese
particolarmente impegnative sul piano della ricerca e della lettura critica dell’immagine,
come, ad esempio, il Catalogo ragionato Sironi illustratore. La
valutazione delle pubblicazioni è pertanto nettamente positiva ai fini del
Concorso in oggetto.
Giudizio del
Prof. CARAMEL LUCIANO:
La
vasta produzione scientifica relativa alla Storia dell’Arte contemporanea del
candidato Fabio Benzi, dagli inizi degli anni ottanta del Novecento, è bene
esemplificata nelle 15 pubblicazioni presentate per la valutazione comparativa,
come previsto dal bando ufficiale. Ciò in seguito alla precoce identificazione
di alcuni filoni di ricerca poi dissodati nei decenni successivi, sino ad oggi.
Tra essi spicca quello dell’arte in
Italia tra le due guerre mondiali, analizzato su più versanti. A cominciare dal
“ritorno all’ordine” nei suoi differenti modi e protagonisti, in particolare
nella situazione romana. Su tale linea, già il primo dei titoli a stampa
presentati, su Materiali inediti
dell’archivio di Cipriano Efisio Oppo (1986), che attesta inoltre
specificamente – come un altro studio, questo recente, del 1999, sul Carteggio de Chirico-Signorelli e gli esordi
classicisti del pittore – una delle caratteristiche principali del lavoro
dello studioso, la ricerca sulle fonti documentarie, oltre che, primariamente,
sulle opere.
L’attenzione
alle fonti è del resto alla base delle pubblicazioni del prof. Benzi, come
esemplarmente si può constatare nel catalogo della mostra di Felice Carena del
1996, nei saggi e, dichiaratamente, nel regesto biografico e nell’antologia
degli scritti dell’artista, ricchi di novità e di messe a punto, frutto
dell’indagine capillare sull’archivio personale del maestro. Che, per diverse
ragioni, anche ideologiche, era stato sino ad allora trascurato, come spesso
gli autori e le situazioni prese in esame dal candidato. Così l’ Arturo Martini degli anni di Anticoli
Corrado (1991) o il Sironi
illustratore, del quale il candidato ha redatto il Catalogo ragionato. A Sironi, Benzi ha inoltre dedicato importanti
contributi nel catalogo della mostra del
1993 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
Tra
gli autori che sono stati oggetto della considerazione storico-critica del
candidato, Gino Severini, del quale
Benzi ha studiato tra l’altro l’opera “decorativa” (Affreschi, mosaici, decorazioni monumentali, 1921-1941, 1992) de
Chirico, anche qui con esiti nuovi (Giorgio
de Chirico Pictor Optimus, 1992), Balla (Giacomo Balla. La collezione Biagiotti-Cigna, 1996), Galileo Chini
(Ad Vivendum. Galileo Chini. La stagione
dell’incanto. Affreschi e grandi decorazioni 1904-1942, 2002) e l’abruzzese
Francesco Paolo Michetti (Francesco Paolo Michetti, 1999).
Accanto
a queste ricostruzioni monografiche, il candidato si è inoltre applicato a
sintesi d’insieme (Roma 1918-1943,
1998; Il Liberty in Italia, 2001; Il Déco in Italia, 2004), in genere in
occasioni di mostre, nelle quali, accanto a quella scientifica, si è
fertilmente esplicata la vocazione didattica del candidato.
Pertanto,
per le ragioni sopra esposte, il candidato Fabio Benzi è maturo per ricoprire
una cattedra di prima fascia di Storia dell’Arte contemporanea nell’Università,
corrispondendo inoltre anche al requisito di “una discreta esperienza in campo
espositivo e curatoriale” ritenuto “apprezzabile” dal bando della presente
valutazione comparativa per la chiamata della facoltà che ha indetto la
valutazione.
Giudizio del
Prof. dalai maria luisa:
Fabio
Benzi sottopone al giudizio della Commissione di concorso quindici
pubblicazioni che si sono susseguite con continuità nell’arco di circa un
ventennio, dal primo contributo dedicato
a materiali d’archivio inediti di Cipriano Efisio Oppo, pubblicato sul
“Bollettino d’Arte” nel 1986, fino all’ assidua partecipazione ad eventi
espositivi di rilievo e alla cospicua serie di mostre, con i relativi cataloghi, progettati
e curati personalmente in
anni recenti , in particolare a
Roma presso il Chiostro del Bramante. Si tratta di una produzione scientifica
che, pur originata per lo più da occasioni ostensive, si configura complessivamente come impegno
per un’originale rivisitazione
critica di movimenti e figure di artisti - da Sironi a Severini, da
De Chirico a Felice Carena, da Michetti a Galileo Chini – che, sottratti programmaticamente alle forzature
di stereotipi ideologici consolidatisi
nel tempo, vengono riproposti in una
prospettiva “revisionista” degli sviluppi
della cultura figurativa nell’
Italia di primo Novecento, tra simbolismo
e “ ritorno all’ordine”, con un punto di vista focalizzato principalmente sulla situazione
romana.
Giudizio del
Prof. NEGRI ARNOLDI FRANCESCO:
Fabio
Benzi presenta 15 pubblicazioni, su un totale di 102 titoli, inerenti temi e
problemi d’arte moderna e contemporanea. La sua ricca e varia produzione è
caratterizzata da ampiezza di interessi e da profondità di indagine,spesso supportata
da preziosa documentazione archivistica.
Particolarmente
importanti, per originalità di apporti, sono i vari contributi ai cataloghi di
De Chirico, Felice Carena, Arturo Martini, Sironi, Michetti, nonché i saggi sul
Liberty e sull’Art Déco. Interessanti,anche per l’apporto documentario, gli
studi sulla Scuola romana tra le due guerre, oltre ai cataloghi di mostre da
lui promosse e organizzate.
L’assoluta
padronanza della materia trattata, l’acume critico e il rigore metodologico
confermano nello studioso il raggiungimento di una piena maturità scientifica.
Candidato De Marco Gabriella:
Giudizio del Prof.
crispolti enrico:
L’attività
scientifica della candidata Gabriella De Marco si è orientata fin dall’inizio in
una ricerca storico-critica fondata su un rigoroso impianto filologico, mirata
alla ricostruzione approfondita di aspetti meno indagati dell’attività di
protagonisti dell’arte del XX secolo, quali Prampolini, Pannaggi, e Severini.
Di Prampolini ha contribuito a ricostruire i “taccuini” inediti preliminari
nella sua ricerca pittorica dagli anni Trenta ai Cinquanta (catalogo “Enrico
Prampolini. Taccuini inediti”, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Modena,
1991), e con ancor maggiore articolazione ha ricostruito originalmente per la prima
volta il “corpus” dell’importante attività di illustratore (capitolo da lei
curata nella mostra “Prampolini dal Futurismo all’Infornale”, Roma, 1992, e
relativo catalogo). Rilevante risulta inoltre anche la sua attenta
ricostruzione, pure per la prima volta condotta, dell’attività di caricaturista
e illustratore di Ivo Pannaggi (in occasione della retrospettiva a Macerata nel
1995). Quanto a Severini, di particolare importanza risulta la sua
ricostruzione e l’inquadramento storico-critico del rapporto con Luciano
Folgore (“Avanguardia”, n. 3, 1996), nonché la pubblicazione di lettere a
Baldessari (“Avanguardia”, n. 16, 2001); in vista anche della prossima pubblicazione
del Fondo Severini del MART. Utile risulta la sua ricostruzione del
significativo contributo di Severini al Convegno internazionale Volta nel 1936.
Si è interessata anche dei rapporti fra cultura artistica romana e cultura
artistica francese negli anni Venti e Trenta, attraverso l’attività dell’Accademia di
Francia (catalogo “Il futuro alle spalle”, Roma 1998). Ha dato un contributo di
iconografia del contemporaneo occupandosi della “maschera” sia relativamente
alla pittura cubista che a Severini (1990 e 1991). Quanto all’interesse per le
vicende più attuali della ricerca artistica sono da segnalare le stimolanti
riflessioni relative a problemi d’identità della scultura (“Avanguardia”, n.
21, 2002). Originale è il contributo alla problematica del disegno nell’ambito
dell’arte povera e concettuale (Storia del disegno italiano del Novecento,
Electa, Milano, 1992). Mentre ha dato un notevole contributo ai problemi di
arte sacra contemporanea nell’analisi delle vetrate di Michele Canzonieri nel
Duomo di Cefalù (catalogo 2002-2003). Ma l’attività della candidata è
caratterizzata anche da una molteplice iniziativa di organizzazione di
confronti di riflessione su problematiche attuali inerenti l’insieme del
sistema dell’arte: dalla cura del convegno “Prospettive per un archivio
multimediale del Novecento in Sicilia” (e relativi atti, Silvana Editoriale
2002), a riflessioni metodologiche sugli archivi del contemporaneo (“Avanguardia”,
n. 28, 2003), all’ambito del museo, della comunicazione, e del mercato
(“Avanguardia”, n. 14, 2000). La candidata dimostra maturità scientifica,
rigore e sicurezza d’impostazione nella gestione della ricerca; mobilità e
ampiezza di interessi; e impegno nell’attività formativa e d’iniziativa
didattica.
Giudizio del
Prof. COVRE IOLANDA:
Gabriella
De Marco ha indirizzato la sua produzione scientifica essenzialmente su due
direttrici: l’indagine su tematiche prevalentemente comprese tra cubismo e
soprattutto futurismo (ma non mancano interventi su aree cronologicamente più
vicine); la paziente ricerca d’archivio soprattutto in area futurista e
talvolta con taglio interdisciplinare (incursioni verso l’ambito letterario).
Sulla prima direttrice ha approfondito con originalità e ricchezza di
documentazione temi particolari, come la maschera in Picasso, Gris, Severini o
la grafica di Prampolini. Sulla seconda direttrice ha portato alla luce
documenti di interesse rilevante, in particolare negli interventi su
“Avanguardia”. Inoltre,
Giudizio del
Prof. CARAMEL LUCIANO:
La
produzione scientifica della candidata prof. Gabriella De Marco, densa e mirata,
come dimostrano le pubblicazioni presentate per la valutazione comparativa, è
spesso caratterizzata dalla ricerca interdisciplinare, puntata sui rapporti tra
arte e letteratura (ad esempio in Lettere
inedite di G.Severini a L.Folgore, 1996), ed è soprattutto segnata
positivamente dall’attenzione alle fonti. Ad esse la prof. De Marco si è
costantemente e sistematicamente applicata, con risultati di notevole qualità e
significato. Come, tra i lavori presentati, documenta in primo luogo la
diramata e approfondita indagine su Gino Severini, che ha consentito di mettere
meglio a fuoco aspetti rilevanti dell’attività del maestro, in particolare i
suoi rapporti con l’architettura e la decorazione murale monumentale (Architettura e arti figurative: Gino
Severini al Convegno Volta del 1936, 1999) e con protagonisti
dell’architettura quali Luciano Baldessari (Cinque
lettere inedite di Gino Severini a Luciano Baldessarri, 2001). La ricerca è
anche approdata alla schedatura dell’Archivio Severini, conservato nell’Archivio
del ‘900 di Trento-Rovereto, il cui Inventario
analitico, in collaborazione con altri studiosi, è in corso di
pubblicazione, ma di cui gli studi della De Marco hanno già offerto numerose e
significative anticipazioni.
Attraverso
Severini, e con un’apertura conseguentemente internazionale ( che segna anche
il contributo Parigi sul Tevere: indagine
sui rapporti tra l’Accademia di Francia e la cultura romana negli anni Venti e
Trenta del Novecento, 1998), la candidata ha originalmente dissodato
episodi rilevanti dei nessi tra avanguardie e tradizione, già affrontati in uno
stimolante saggio del 1989 su Le maschere
della Commedia dell’Arte nella pittura francese negli anni del cubismo,
approfondito per quanto concerne Severini in uno scritto del 1990 (Le maschere della Commedia dell’arte
nell’opera di G. Severini).
Altro
autore che è stato oggetto della ricerca della prof. De Marco è Prampolini,
pure qui con risultati nuovi, come in particolare provano la pubblicazione dei Taccuini inediti dell’artista datati tra
il 1942 e il 1946 e gli studi sulla sua attività di illustratore (1991). Ambito
di ricerca, questo dell’illustrazione, investigato anche attraverso la
ricognizione dell’opera di Pannaggi (Uno
sguardo particolare: Pannaggi attraverso l’illustrazione e la caricatura,
1995).
La
candidata si è inoltre occupata di temi della seconda metà del Novecento: del
disegno nell’arte povera e concettuale e della videoarte, appuntandosi anche su
singoli artisti, come nei casi di Michele Canzoneri, anche in connessione con
la collocazione e la committenza delle sue vetrate, di Paolo Gallerani e Jacopo
Benci.
Giudizio del
Prof. Dalai maria luisa:
Il
tratto originale che connota l’attività scientifica di
Gabriella De Marco è la curiosità intellettuale che, sorretta da un
rigore di metodo sicuro e
tecnologicamente aggiornato, l’ha orientata
fin dai primi studi ad attraversare i confini disciplinari che separano,
nell’ analisi della cultura del
Novecento, esperienze artistiche di
fatto profondamente correlate e consonanti nell’ambito della letteratura, del
teatro, delle arti figurative. Proprio questa interrogazione multidisciplinare ha implicato un’attenzione
assolutamente prioritaria alle fonti, sia verbali che visive, e ha imposto un
lavoro di ricerca più che mai fruttuoso sugli archivi del XX secolo, anche in
collaborazione con alcune delle più prestigiose istituzioni italiane del
settore. Gli esiti di notevole rilievo
sono in larga parte già valutabili,
anche nella forma di work in progress
o di progetti di vasta portata, con ricadute importanti anche sul piano della
formazione di équipes di operatori:
basti citare, tra altri, i casi della schedatura dei taccuini inediti di Enrico
Prampolini (1991-92), l’Inventario
analitico del Fondo Gino Severini conservato al M.A.R.T. ( già affiancato da contributi critici di
vero interesse), il Forum promosso a Palermo nel 2001, di cui
sono già disponibili gli atti ( Prospettive
per un archivio multimediale del Novecento in Sicilia, 2002) o ancora il
programma di inventariazione dei bozzetti e delle scenografie del Teatro
Massimo di Palermo.
I
saggi critici sulla grafica di
Prampolini o su Pannaggi illustratore, la cura filologica e la lettura del ciclo delle vetrate del duomo di
Cefalù, le Postille all’opera di artisti contemporanei come
Paolo Gallerani e Jacopo Benci concorrono a disegnare il profilo di una
studiosa informata e matura.
Giudizio del Prof. NEGRI ARNOLDI FRANCESCO:
Studiosa
attenta e fortemente motivata, Gabriella De Marco, oltre ad una intensa attività
didattica e all’impegno di critica militante, ha svolto approfondite ricerche
nel campo dell’arte contemporanea, soffermandosi in particolare sull’opera e la
personalità dei pittori Prampolini e Severini, e sugli esiti tardi del Futurismo,
nonché sui rapporti tra Parigi e Roma negli anni Venti-Trenta.
Per
la consistenza ed originalità dei suoi contributi e per il rigore filologico
della sua indagine critica,
Candidato Tedeschi Francesco:
Giudizio del Prof.
crispolti enrico:
L’attività
scientifica del candidato Francesco Tedeschi si articola in contributi
significativi relativamente sia alla cultura artistica italiana del XIX secolo
che alla cultura artistica italiana ed internazionale nel XX secolo. Quanto al
XIX secolo in particolare dalla ricostruzione della vicende del Monumento alle
cinque giornate di Grandi (1989), ad una ricognizione della presenza della
scultura milanese nelle esposizioni internazionali nel secolo XIX secolo, ai
rapporti di Morelli con l’ambito milanese (1998), alla formazione di Previati
(catalogo Milano 1999). Quanto al XX secolo il maggiore suo contributo è
all’opera di Evola e alla sua partecipazione a Dada (dal saggio nel catalogo di
Casa Balla e il Futurismo a Roma”, a Villa Medici, nel
Giudizio del
Prof. COVRE IOLANDA:
Francesco
Tedeschi ha prodotto le sue ricerche in ambiti piuttosto variegati, pur
privilegiando l’area della cultura figurativa lombarda. Lavori di impostazione
storico-filologica su temi tra metà Ottocento e metà Novecento si alternano ad
imprese di carattere piuttosto critico-militante, estese fino alla attualità.
Tedeschi appare curioso, e pur sempre sorretto da una precisa documentazione storica,
nei confronti di personalità “estreme” come Evola, o di rapporti non
facilissimi da ripercorrere, come quelli tra Morelli e l’ambiente milanese; va
inoltre notato che, pur in un ampio raggio di interessi, resta sempre attento
all’uso di una pertinente metodologia, appresa evidentemente nella lunga
consuetudine del lavoro di schedatura. Impegnativo è il recente lavoro su La
scuola di New York, una sintesi utile, di cui si avvertiva la mancanza
negli studi italiani. Si valuta positivamente la produzione scientifica del
candidato ai fini del Concorso in oggetto.
Giudizio
del Prof. CARAMEL LUCIANO:
La
produzione scientifica del candidato prof. Francesco Tedeschi, come risulta dai
titoli a stampa presentati per la valutazione comparativa, spazia sull’intero
arco della disciplina, dall’ Ottocento al Novecento, fino alle ultime tendenze,
sempre con una caratterizzante apertura internazionale.
Significativi
i suoi studi sulla scultura dell’Ottocento, puntati soprattutto sulla
produzione a Milano e in Lombardia nella seconda metà del secolo, che hanno
portato nuovi contributi, documentari e storico-critici su autori quali Pietro
Magni, Giovanni Strazza e Giuseppe Grandi. Riguardo al XIX secolo, e all’inizio
del XX, il prof. Tedeschi ha anche studiato aspetti della pittura, considerando
in particolare Gaetano Previati e Domenico Morelli, questi nei suoi rapporti
con la situazione milanese. Sul versante delle avanguardie, il candidato si è
in special modo rivolto a Julius Evola, un personaggio difficile e in genere
poco considerato per le implicazioni ideologiche della sua poetica e del suo
lavoro, di cui Tedeschi ha esaminato l’originale produzione futurista e
dadaista, con analisi culturalmente diramate e con precisa attenzione alle
opere. Sul dadaismo il candidato ha inoltre pubblicato un volume d’insieme che
prova le sue doti di sintesi e di efficacia didattica nell’evidenziare figure,
fatti e nessi preminenti.
Sempre
nell’ambito delle avanguardie, è significativo, per il suo taglio specifico,
l’intervento del candidato su Fillia e l’arte sacra (1998). Mentre per quanto
concerne l’arte degli anni quaranta e seguenti spiccano le indagini articolate,
e sempre con precipua attenzione alle opere, su Afro (1989) e Lucio Fontana
(2003).
Tra
gli ambiti di ricerca di Tedeschi ha preso recentemente sempre spazio maggiore
quello dell’arte statunitense, nei suoi rapporti con l’Europa e negli
svolgimenti di una congiuntura culminante, tra il 1943 e il 1951, nella
nascita, a New York, dell’espressionismo astratto, con debiti e presto col
distacco, dal surrealismo. Su tale registro il volume
Giudizio del
Prof. Dalai maria luisa:
L’orizzonte
tematico in cui si iscrivono le ricerche di Francesco Tedeschi è notevolmente
ampio e si estende dal gruppo di studi dedicati a figure e problemi dell’Ottocento lombardo ad aspetti
poco indagati dell’avanguardia
storica italiana – Julius Evola
piuttosto che Fillia sacro - fino
all’indagine su orientamenti e
protagonisti della cultura artistica del secondo dopoguerra, come
Lucio Fontana, Afro,
Staccioli o Dadamaino, o ancora
all’attenzione critica per la creatività
contemporanea. Se saggi di sintesi puntualmente informativi come il volume sul Dadaismo
(
Milano 1991) o il più recente
Giudizio del
Prof. NEGRI ARNOLDI FRANCESCO:
Francesco
Tedeschi presenta 15 pubblicazioni, tra volumi, saggi e contributi, su
argomenti di storia dell’arte tra Otto (Grandi, Previati) e Novecento.
Tra
i suoi lavori più originali e interessanti sono gli studi sul Futurismo e il
Dadaismo. Buoni anche i contributi su Afro e Fontana. Particolare interesse
rivestono inoltre le sue ricerche sui rapporti tra Europa e Stati Uniti,
culminate nel recente importante volume su
GIUDIZI
COLLEGIALI
Candidato: Benzi
Fabio
La cospicua produzione scientifica del candidato
Fabio Benzi si è sviluppata attorno a tematiche ben definite, relative
soprattutto ad aspetti dell’arte italiana, dal nodo Simbolismo-Naturalismo alle
ricerche figurative tra le due guerre, con un’attenzione particolare alla
situazione romana e centro-italiana. L’evidente attitudine del “conoscitore” si
manifesta nella qualità delle scelte, anche di numerosi inediti, e
nell’ampiezza della documentazione risultante da una corretta impostazione
metodologica delle indagini, valorizzate da ottime capacità in campo
curatoriale ed espositivo, con utili ricadute anche sotto il profilo
didattico-formativo.
Candidato: De
Marco Gabriella
Il carattere originale che connota l’attività
scientifica di Gabriella De Marco è l’approccio multidisciplinare nello studio
di temi e figure della cultura del Novecento, tra letteratura, teatro e arti
figurative. Di qui un’attenzione privilegiata alle fonti, sia verbali che
visive, indagate con metodologie anche tecnologicamente aggiornate, in vari
archivi del XX secolo, spesso in collaborazione con prestigiose istituzioni
italiane del settore.
Notevole la molteplice progettualità di ricerca
rivolta alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico-culturale e
visivo del territorio ove attualmente opera.
Candidato: Tedeschi
Francesco
Nelle sue ricerche scientifiche, che spaziano
sull’intero arco della disciplina, dal secondo Ottocento alle avanguardie, alle
tendenze più recenti, Francesco Tedeschi mostra la capacità di affrontare temi
precisamente definiti nella considerazione del loro contesto, anche
internazionale. Ciò trova conferma sia nelle indagini mirate su singoli
problemi o protagonisti, con analisi filologiche e archivistiche di prima mano,
sia in più ampi lavori di sintesi.
La
seduta è tolta alle ore 13 e si
riconvoca per lo stesso giorno alle ore 14.
Letto,
approvato e sottoscritto seduta stante.
Prof. Presidente Crispolti Enrico
Prof. Segretario Covre Iolanda
Prof. Caramel Luciano
Prof. Dalai Maria Luisa
Prof. Negri Arnoldi Francesco