Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di Professore Associato Presso la Facolta' di Architettura Settore ICAR /19 – Restauro,  Pubblicata sulla Gazzetta n. 54 del 11/07/2008, Serie Speciale- Concorsi ed Esami

 

 

   VERBALE TERZA SEDUTA

 

La Commissione costituita per il concorso di cui in premessa con D.R. n. 185 del 28 dicembre 2009, pubblicato su G.U. n. 5 del 19.01.2010, e ricostituita con D.R. n. 754 del 24.06.2010, pubblicato in G.U. n. 55, Serie Speciale – Concorsi ed Esami del 13.07.2010, è composta dai seguenti  professori:

 

Prof.  Stella Casiello  - Presidente

Prof.  Claudio Varagnoli - Segretario

Prof.  Alberto Grimoldi - Commissario

Prof.  Luciano Re - Commissario

Prof.  Francesco Tomaselli – Commissario.

 

La Commissione si è riunita presso la sede del Dipartimento di Scienze, Storia dell’Architettura, Restauro e Rappresentazione dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti - Pescara il giorno 27 settembre 2010 alle ore 11.00.

La Commissione, sulla base dei criteri già deliberati nel verbale preliminare, esprime sui candidati da Boato Anna a Giambruno Mariacristina i seguenti giudizi individuali:

 

 

Candidata Boato Anna

 

Profilo curriculare:

Laureata in Architettura, Dottore di ricerca in “Conservazione dei beni architettonici”, è Ricercatore (ssd: Restauro ICAR/19) presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Genova dal 1999.

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

Ricercatore presso la Facoltà di Architettura dell’Università di  Genova, settore ICAR 19/Restauro dal 1999,  è’ presente in comitati scientifici di programmi di ricerca di grande interesse e fin dal 1990 partecipa a convegni e iniziative culturali con comunicazioni e interventi. Con continuità ha prodotto pubblicazioni relative ai materiali e alle tecniche costruttive a Genova tra il XV e il XVI secolo. Costantemente attiva nel campo della didattica e della gestione universitaria, appare senz’altro meritevole di considerazione.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Si è sempre impegnata nella didattica, aprendosi in parallelo a ricerche di tipo applicativo, con un taglio originale fra più campi disciplinari, anche in ambito extra-universitario. Ha all’attivo numerose partecipazioni a convegni di carattere nazionale e internazionale, e ha prodotto un numero cospicuo di pubblicazioni. Le sue ricerche si concentrano sul tema del costruito storico, in particolare genovese, attraverso indagini su fonti documentarie (contributi nei convegni Objets et mots e Histoire et mesure), e analisi di tipo archeologico alla scala della città (Palazzo Ducale di Genova), con contributi innovativi che la collocano fra gli studiosi emergenti nel settore disciplinare.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Dottore in conservazione dei beni architettonici presso il Politecnico di Milano , titolare di assegno di ricerca, poi ricercatore presso l’università di Genova, ha partecipato a ricerche sia nazionali (MURST e PRIN) sia internazionali,  sia affidate all’Università da una committenza pubblica. Ha ricoperto gli insegnamenti di caratteri costruttivi dell’edilizia storica e di degrado e diagnostica, e alle Scuole di Specializzazione di Genova e di Milano tiene i corsi di Archeologia dell’edilizia storica e di archeologia e archeometria. Ha sviluppato una produzione scientifica in progressivo approfondimento. Ai temi e agli strumenti dell’archeologia dell’architettura si volgono in prevalenza i suoi studi, nei quali mostra padronanza di strumenti anche complessi, spesso mutuati dalle scienze. Possiede anche la capacità  di valersi delle acquisizioni più avanzate nel campo dell’anamnesi e della diagnostica, della conoscenza che permette la tutela. Al tempo stesso mostra una capacità di controllo e di interpretazione delle fonti archivistiche anche al di là dello specifico architettonico,  e queste più estese nozioni sono fondamentali per l’acquisizione di dati anche tecnico-costruttivi altrimenti difficilmente accessibili.

 

Giudizio del commissario prof.:  Luciano Re

Esperta attività didattica e di ricerca nel contesto della facoltà e della scuola di specializzazione di Genova conducendo ricerche originali e con significativi risultati conoscitivi e pratici sull’architettura genovese e medievale e postmedievale, nel settore dell’archeologia urbana e sviluppando gli indirizzi metodologici proposti da T. Mannoni. Le indagini perseguono tanto la conoscenza storico-tecnologica “pura”, quanto lo sviluppo di cantieri della conoscenza finalizzati a interventi di restauro in collaborazione con la Soprintendenza. Si apprezza come la candidata abbia operato in modo propositivo in staff integrati e interdisciplinari, con docenti, funzionari e colleghi. Le pubblicazioni sono costituite da originali e approfonditi contributi sull’architettura e sulla tradizionale arte del costruire in area genovese, nel rapporto tra edifici e tecniche, archeologia medioevale, tecniche murarie, problemi di riconoscimento, conservazione, classificazione, codificazione di conoscenza. Le pubblicazioni sono costituite da monografie, atti di convegni e contributi a prestigiose riviste francesi (CNRS), con specifica attinenza alla disciplina nelle sue problematiche più attuali. Candidata particolarmente meritevole di attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

La candidata, dottore di ricerca, ricercatore confermato di Restauro ICAR/19 presso l’Università di Genova, ha svolto attività di ricerca nei temi del restauro con contributi nell’ambito delle teorie, della storia e dell’ archeologia del costruito storico a supporto della conservazione architettonica. Presenta pubblicazioni pertinenti di sicura originalità la cui sequenza attesta continuità e impegno.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata  dott. Boato Anna:

 

Dottore di ricerca, espleta attività didattica e di ricerca presso la facoltà e la scuola di specializzazione di Genova, conducendo ricerche originali e con significativi risultati conoscitivi e pratici sull’architettura genovese medioevale e postmedioevale. La candidata domina gli strumenti anche complessi dell’archeologia dell’architettura e dell’archeologia urbana, spesso mutuati dalle scienze. Nella ricerca documentaria mostra una capacità di controllo e di interpretazione delle fonti archivistiche anche al di là dello specifico architettonico. Le pubblicazioni sono costituite da approfonditi contributi sul patrimonio sia monumentale sia diffuso, e sulla tradizionale arte del costruire genovese. Alle monografie si accompagnano atti di convegni e contributi a prestigiose riviste francesi, con specifica attinenza alla disciplina nelle sue problematiche più attuali. L’attività del candidato appare di eccellente livello.

 

 

Candidato Carabellese Ignazio

 

Profilo curriculare: Laureato in Architettura, Dottore di ricerca in “Conservazione dei Beni architettonici”, è Ricercatore (ssd: Restauro ICAR/19) presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari dal 1999.

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

Dottore di ricerca in “Conservazione dei beni architettonici”, dal 1999 è ricercatore universitario presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari, dove svolge con continuità attività didattica. La produzione scientifica del candidato è pertinente e congruente con il settore scientifico disciplinare ICAR/19. Le pubblicazioni che presenta riguardano prevalentemente il patrimonio architettonico pugliese e del bacino del Mediterraneo. Si tratta di studioso che con metodo affronta le problematiche del restauro, applicate anche nell’attività professionale.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Anche prima dell’immissione in ruolo come ricercatore (1999) si è impegnato nell’attività didattica, che ha proseguito con regolarità fino ad oggi. La produzione scientifica è condotta con continuità, anche partecipando a seminari e convegni. Le pubblicazioni, molte delle quali in collaborazione, privilegiano la conoscenza e la conservazione del patrimonio architettonico pugliese, al quale è dedicata anche l’intensa attività professionale.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Dottore in conservazione dei beni architettonici presso l’università di Napoli, dal 1999 ricercatore presso il Politecnico di Bari è stato ivi titolare del laboratorio di restauro architettonico. Le sue pubblicazioni presentano continuità, in particolare a partire dal 2000, ma si tratta di testi di ampiezza limitata, spesso in collaborazione, o di schedature, anche pregevoli, di elementi costruttivi di singoli edifici o di parti dei centri urbani. Essi sono in prevalenza dedicati all’architettura pugliese, con l’eccezione di un articolo in collaborazione dedicato a Spalato, peraltro carente.

 

Giudizio del commissario prof.:  Luciano Re

Dottore di ricerca, l’attività scientifica oggetto delle pubblicazioni privilegia il riconoscimento critico del patrimonio architettonico pugliese e i temi della sua conservazione. L’attività didattica e la partecipazione universitaria sono costanti e operose.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

Il candidato, dottore di ricerca, ricercatore confermato di Restauro ICAR/19 presso l’Università di Bari, ha svolto attività di ricerca sui temi del restauro architettonico, in particolare nell’ambito della storia e delle teorie e della scala urbana della tutela. Ha concentrato la sua attenzione sulla storia della disciplina e sul dibattito teorico. Presenta pubblicazioni pertinenti alla disciplina. La produzione scientifica manifesta originalità e continuità.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo al/la candidato/a  dott. Carabellese Ignazio:

 Dottore di ricerca e ricercatore presso il Politecnico di Bari, ha svolto un’intensa attività didattica. Presenta pubblicazioni pertinenti al settore disciplinare del restauro, riguardanti prevalentemente l’analisi critica e la conservazione dei beni architettonici in Puglia. Ad eguali criteri è orientata l’attività professionale, svolta con continuità nell’arco degli anni. Nel complesso, la produzione del candidato appare di buon livello.

 

 

Candidato Carillo Saverio

 

Profilo curriculare: Laureato in Architettura, Dottore di ricerca in “Conservazione dei beni architettonici”, è Ricercatore (ssd: Restauro ICAR/19) presso la Facoltà di Architettura della Seconda Università degli Studi di Napoli dal 2002

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

Ricercatore dal 2002 presso la Seconda Università di Napoli, ha svolto con continuità attività didattica e di ricerca. Approfondisce temi di storia del restauro con una buona documentazione sia bibliografica che archivistica. Alcune ricerche riguardano il rapporto tra architettura e liturgia (“Le modifiche degli altari e dei luoghi di culto per l’adeguamento liturgico postconciliare…”),  altre son più strettamente legate alla lettura degli apparecchi murari e ai sistemi costruttivi tradizionali della Campania. Si tratta di temi di indagine prevalentemente locali, ma con un approccio originale. Il profilo scientifico del candidato mostra una buona operosità e una promettente maturazione.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Dottore di ricerca (1998) e borsista post-dottorato presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, è ricercatore presso lo stesso Ateneo dal 2002, dove ha svolto con continuità attività didattica. La produzione scientifica, condotta attraverso un numero rilevante di contributi, indaga prevalentemente i complessi rapporti fra le teorie del restauro e la modernità architettonica nel Novecento; ugualmente interessanti le analisi sul costruito storico in area campana svolte attraverso una conoscenza di prima mano. Le pubblicazioni presentate, che approfondiscono il ruolo del restauro nel campo dell’architettura religiosa  (v. la monografia Spes contra spem), e la conoscenza delle tecniche tradizionali (Contributo alla caratterizzazione degli apparecchi murari ottocenteschi), configurano una personalità di rilievo per gli originali apporti alla disciplina.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Dottore in conservazione dei Beni Architettonici dell’Università di Napoli Federico II, docente nella scuola media superiore, ricercatore dal 2002 presso la Seconda Università di Napoli,  è dal 2002 titolare del corso di Caratteri costruttivi dell’edilizia storica.  Ha insegnato anche Tecniche del restauro architettonico, Teoria e Storia del restauro (2006)  e Restauro Urbano( dal 2008). Ha partecipato a ricerche PRIN ed è stato membro di commissioni costituite da pubbliche autorità. Le numerose pubblicazioni, ( anche se taluni argomenti sono oggetto di più di un saggio) documentano una notevole continuità di lavoro. I suoi scritti sono in prevalenza dedicati ai restauri ottocenteschi in Campania, in particolare sugli edifici ecclesiastici, tutti pubblicati localmente. Sempre all’architettura religiosa e allo spazio del sacro è in gran parte volta la riflessione sulle teorie e sulle pratiche ricorrenti nel restauro, specie fra le due guerre. Oggetto dei suoi studi sono anche i caratteri costruttivi dell’architettura napoletana e campana - in misura minore –e i tratti caratterizzanti della sua produzione scientifica sono illustrati in modo equilibrato dalle pubblicazioni presentate.

 

Giudizio del commissario prof.:  Luciano Re

Si apprezza l’autenticità dell’attenzione delle ricerche su personaggi e questioni storico critiche della tutela e del restauro  tra Otto e Novecento, nonché nella ricerca e nella documentazione delle tecniche storiche in area campana. Un ulteriore originale filone di studi, espresso in attenti saggi, riguarda l’attualità dell’architettura sacra, nei rapporti tra liturgia, memoria, conservazione, innovazione. L’interesse prevalente per gli aspetti storiografici della conservazione  è documentato dalla pubblicistica, che pare l’aspetto più rilevante del profilo scientifico del candidato, il quale è certamente meritevole di attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

Il candidato, dottore di ricerca, ricercatore confermato di Restauro ICAR/19 presso la Seconda Università di Napoli, ha svolto attività di ricerca sui temi del restauro architettonico e delle tecniche costruttive. Ha concentrato la sua attenzione sulla storia della disciplina e sul dibattito teorico. Presenta pubblicazioni pertinenti alla disciplina che manifestano originalità e continuità.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo al/la candidato/a  dott. Carillo Saverio

Dottore di ricerca e ricercatore dal 2002 presso la Seconda Università di Napoli, ivi titolare dell’insegnamento di Caratteri costruttivi dell’edilizia storica, di Tecniche del restauro architettonico, di Teorie e storia del restauro e di Restauro urbano. Ha partecipato a ricerche PRIN ed è stato membro di commissioni costituite da pubbliche autorità. Le sue ricerche privilegiano gli aspetti storiografici e sono attestate in costante sviluppo. Vertono prevalentemente su personaggi e casi di restauro tra Otto e Novecento, nonché sulle tecniche storiche in area campana. Un ulteriore originale filone, espresso in attenti saggi, riguarda l’attualità dell’architettura sacra, nei rapporti tra liturgia, memoria, conservazione, innovazione. L’attività del candidato appare di buon livello.

 

 

Candidato Cazzani Alberta

 

Profilo curriculare: Laureata in Architettura, Dottore di ricerca in “Conservazione dei beni architettonici”, è Ricercatore (ssd: Restauro ICAR/19) presso il Politecnico di Milano dal 2004

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

Dal 2001 dottore di ricerca in Conservazione dei Beni architettonici presso il Politecnico di Milano, è ricercatore ICAR 19/Restauro dal 2004 presso lo stesso Ateneo. Con continuità ha svolto attività didattica dal 2005. I temi della ricerca riguardano essenzialmente il paesaggio e il verde storico, senza trascurare i criteri di gestione. Partecipa a mostre, convegni e seminari e affronta anche problematiche di carattere più generale, riguardanti sempre il raggruppamento disciplinare per il quale concorre. Alla luce della documentazione presentata, la candidata appare meritevole di attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Dopo gli studi di dottorato presso il Politecnico di Milano, ha svolto anche prima dell’immissione in ruolo una meritevole funzione didattica nello stesso Ateneo, dove ha tenuto corsi di restauro dei parchi e giardini storici. Coerentemente con l’impegno didattico, partecipa a programmi di ricerca universitari e opera professionalmente nel medesimo settore, con consulenze per amministrazioni locali. Enumera una copiosa produzione scientifica, tra rapporti di ricerca, dispense didattiche e pubblicazioni a stampa, di cui molte in collaborazione. Le pubblicazioni prodotte per la valutazione sono incentrate su temi della tutela paesaggistica in Italia e all’estero affrontati con taglio innovativo e culturalmente aperto (La tutela paesistica in Svizzera; Highway e parkway, paesaggi lineari statunitensi), con risultati originali degni di considerazione.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Dottore di ricerca in conservazione dei Beni Architettonici al Politecnico di Milano, titolare di assegni di ricerca e dal 2004 ricercatore. Le sono stati affidati come compiti didattici sia il corso restauro urbano, sia il Laboratorio di restauro architettonico. Gli scritti, assai numerosi, documentano continuità nella produzione scientifica, e sono in prevalenza dedicati al tema della conservazione dei giardini storici, e alla tutela del paesaggio agrario.  Le pubblicazioni presentate illustrano e discutono anche la normativa di tutela negli altri paesi europei e degli Stati Uniti e la sua applicazione, a definire complessivamente una prospettiva di ricerca poco praticata e innovativa.

 

Giudizio del commissario prof.:  Luciano Re

Specializzata e dottore di ricerca, le sue pubblicazioni sviluppano con apprezzata sistematicità e coerenza le questioni del riconoscimento e la conservazione  del patrimonio culturale del paesaggio storico e del verde, anche nei loro aspetti specifici in Italia e Svizzera. L’attività, di specifico interesse disciplinare dimostrata nelle pubblicazioni, si inquadra coerentemente in una partecipazione costante ad attività culturali e di specifica propositività per il territorio (mostre, seminari, convegni). Costante l’attività di facoltà e didattica, opportunamente estesa anche alle problematiche più generali della disciplina. Studiosa, attenta e motivata, merita particolare attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

La candidata, dottore di ricerca, ricercatore confermato di Restauro ICAR/19 presso il Politecnico di Milano, ha svolto attività di ricerca prevalentemente nei temi del restauro con particolare riferimento all’ambito del paesaggio con contributi che riassumono pratiche esperienze e approfondimenti sulla tutela. Ha svolto attività di ricerca. Presenta pubblicazioni pertinenti alla disciplina. La produzione scientifica manifesta originalità e continuità.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata  dott. Cazzani Alberta:

 

 Specializzata e dottore di ricerca al Politecnico di Milano, vi è ricercatore e titolare di insegnamenti e presta un ampio contributo alla didattica (sui temi del restauro urbano e nel laboratorio di restauro architettonico) e collabora attivamente all’attività di ricerca della sede. Ha concentrato la sua ricerca, sul tema della conservazione dei giardini storici, e più in generale del paesaggio culturale. Questo indirizzo caratterizza anche le pubblicazioni presentate insieme alla documentazione delle pratiche e della normativa di tutela del territorio negli altri paesi europei e degli Stati Uniti e definisce una prospettiva di ricerca autonoma. Le sue pubblicazioni si sviluppano con sistematicità e coerenza. L’attività del candidato appare di ottimo livello.

 

 

Candidato D’Avino Stefano

 

Profilo curriculare: Laureato in Architettura, Dottore di ricerca in “Storia dell’architettura e dell’Urbanistica”, è Ricercatore (ssd: Restauro ICAR/19) presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara dal 2001.

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

Le ricerche del candidato, tutte pertinenti al settore disciplinare per il quale concorre, riguardano molteplici temi. La produzione scientifica e l’attività didattica presentano una continuità temporale e dimostrano anche capacità di coordinamento di gruppi di ricerca. Studioso promettente e in fase di maturazione.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Specializzato in Restauro dei Monumenti e dottore di ricerca, è da molti anni impegnato con costanza e serietà nella didattica presso la Facoltà di appartenenza. Ha usufruito di numerose borse di studio, partecipando a seminari e convegni che hanno aperto la sua formazione ad orizzonti anche internazionali. L’attività scientifica è svolta parallelamente agli impegni professionali ed è spesso in collaborazione. I temi vertono principalmente su singoli edifici, analizzati nelle loro stratificazioni storiche e nella loro concretezza materiale. Nel complesso, la ricerca appare condotta attraverso metodi consolidati, con esiti originali e degni di considerazione, tali da collocare il profilo dello studioso su un piano di qualità.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Dottore di ricerca in storia dell’architettura presso l’Università di Chieti Pescara, ricercatore dal 2001. Ispettore onorario del Ministero dei BB.CC. per la provincia di Perugia, segnala nel curriculum un certo numero di progetti di restauro. Sempre nel curriculum, gli scritti  appaiono  numerosi, ma di dimensioni limitate, su argomenti molto vari comunque pertinenti il restauro, anche nei suoi aspetti tecnico - materici. Le pubblicazioni presentate danno atto di un approccio più tradizionale alla conoscenza degli edifici e illustrano singoli casi.

 

Giudizio del commissario prof.:  Luciano Re

Le pubblicazioni riguardano la storia e i restauri di significativi monumenti in Roma e Brindisi e la storicizzazione dei loro interventi di restauro. Dottore di ricerca e specializzato in restauro, ha svolto con continuità attività didattica e professionale d’interesse specifico su incarico di Enti diversi.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

Il candidato, dottore di ricerca, ricercatore confermato di Restauro ICAR/19 presso l’Università di Chieti e Pescara , ha svolto attività di ricerca nei temi del restauro architettonico con contributi nell’ambito della storia, delle teorie e del progetto per l’archeologia. Presenta pubblicazioni pertinenti alla disciplina. La produzione scientifica manifesta originalità.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo al candidato  dott. D’Avino Stefano:

 

Dottore di ricerca, specializzato e ricercatore presso l’Università degli Studi di Chieti e Pescara, è Ispettore Onorario del Ministero dei BB. CC. per la provincia di Perugia. Le ricerche dal candidato sono pertinenti al settore disciplinare e coprono temi e metodi molteplici, con particolare attenzione agli aspetti tecnico-materici del restauro. L’attività didattica risulta intensa e continua, e si accompagna a notevoli capacità di coordinamento di gruppi di ricerca. Nel complesso, la produzione del candidato appare di buon livello.

 

 

Candidato Docci Marina

 

Profilo curriculare: Laureata in Architettura, Dottore di ricerca in “Conservazione dei beni architettonici”, è Ricercatore (ssd: Restauro ICAR/19) presso la Facoltà di Architettura dell’Univrsità “La Spaienza” di Roma dal 2000.

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

Dottore di ricerca in Conservazione dei beni architettonici nel 1995, ricercatore universitario dal 2000 nel settore ICAR 19.La produzione scientifica e l’attività didattica svolta presso l’Università di Roma “La sapienza”, risulta congruenti con il settore disciplinare per il quale concorre. Particolare interesse è rivolto alla conoscenza e al rilievo dell’architettura e al degrado delle superfici avvalendosi per le indagini anche del laser scanner. La monografia su San Paolo fuori le mura dimostra la capacità della studiosa di analizzare un monumento di grande complessità. Si tratta dunque di persona impegnata, matura e meritevole di attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Dottore di ricerca e ricercatore, è stata anche borsista CNR e sempre impegnata nella didattica presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. La ricerca scientifica è orientata alla conoscenza dei processi di trasformazione di edifici monumentali e di brani urbani (studi su S. Andrea ad Orvieto e sul castello della Chiocciola presso Siena) attraverso il rilievo e l’analisi diretta. Coerente nell’impostazione e originale nei risultati conseguiti è la monografia S. Paolo fuori le Mura a Roma: dalle origini alla basilica “delle origini”, svolta attraverso l’intreccio di più metodi analitici, a testimonianza di un percorso scientifico di grande qualità.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Dottore di ricerca, e ricercatore presso l’Università La Sapienza di Roma presso la quale svolge attività didattica e partecipa a ricerche MURST o per enti pubblici. La sua produzione verte in prevalenza sulla storia del restauro, sulla storia degli edifici e suoi loro aspetti costruttivi, documentati attraverso le tecniche più avanzate di rilievo. I molteplici temi del complesso, ricchissimo ambito architettonico e culturale romano ispirano le sue pubblicazioni, che si ricollegano ad una tradizione di studi solida e nota di cui riprendono le caratteristiche, e sono testimonianza di un’attività scientifica costante ed alacre.

 

Giudizio del commissario prof.:  Luciano Re

Dottore di ricerca in conservazione, presenta pubblicazioni tanto sugli aspetti storico metodologici dei restauri di rilevanti monumenti di area romana e senese, nonché su procedimenti innovativi nel campo della conservazione. Le pubblicazioni appaiono coerenti con un’assidua attività scientifica e di impegno universitario e con un decennale esperienza didattica. Candidata molto meritevole di attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

La candidata, dottore di ricerca, ricercatore confermato di Restauro ICAR/19 presso l’Università La Sapienza di Roma, ha svolto attività di ricerca nei temi del restauro con contributi nell’ambito del rilevamento architettonico, nello studio di singoli monumenti, nell’allestimento di mostre ed organizzazione di convegni. Presenta pubblicazioni pertinenti affrontando tematiche teoriche della disciplina e interventi diretti sulla materia. La produzione scientifica manifesta originalità e continuità.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata  dott. Docci Marina:

 

Dottore di ricerca e ricercatore presso l’Università di Roma “La Sapienza”, presenta pubblicazioni tanto su restauri di importanti monumenti di area romana e senese, nonché su tecniche e metodologie innovative nel campo della conservazione. Le pubblicazioni appaiono coerenti con un’assidua attività scientifica e un impegno universitario, nell’ambito di una decennale esperienza didattica. L’attività del candidato appare di ottimo livello.

 

 

Candidato Fabbri Rita

 

Profilo curriculare: Laureata in Architettura, dottore di ricerca in “Conservazione dei beni architettonici”, è Ricercatore (ssd: Restauro ICAR/19) presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Ferrara dal 1999.

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

Dal 1999 ricercatore presso l’Università di Ferrara, la candidata ha sviluppato con continuità una buona produzione scientifica e un’attività didattica sempre congrua con il settore disciplinare di cui al concorso. La capacità di leggere le stratificazioni dei monumenti emerge con evidenza nelle pubblicazioni presentate. Partecipa dal 2002 a comitati scientifici e commissioni presso la sua università . Le ricerche storiche condotte sui monumenti risultano finalizzate a corretti interventi di conservazione e restauro. La candidata presenta un profilo interessante di studiosa meritevole di considerazione.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Specialista in Restauro dei Monumenti e dottore di ricerca, è da molti anni impegnata con la didattica ai vari livelli, fino alle tesi di laurea, parallelamente agli impegni professionale nell’ambito disciplinare, svolti in collaborazione con istituti di ricerca e amministrazioni locali. La produzione scientifica è orientata sullo studio delle tecniche costruttive, analizzate in uno spettro molto ampio che giunge al Novecento, tanto in singoli manufatti, quanto  in relazione al costruito storico nella sua complessità. La ricerca risulta condotta secondo un’organica strategia attraverso gli anni, concretata in un numero ragguardevole di pubblicazioni, con intelligenti agganci all’impegno professionale sul territorio. I lavori presentati , come gli studi sull’edilizia tradizionale ferrarese, evidenziano competenza e conoscenza diretta, nonché capacità di autonoma elaborazione, tali da rendere il profilo della candidata di ottima qualità.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Ricercatore presso l’Università di Ferrara (1999) e professore aggregato, titolare dei corsi di Caratteri costruttivi dell’edilizia storica, poi di teoria e storia del restauro, e più sistematicamente del corso di restauro architettonico, conferma un impegno sistematico nella didattica, nella ricerca, nell’organizzazione della Facoltà di appartenenza. Le sue numerose pubblicazioni, anche in collaborazione, testimoniano una crescita costante  nell’elaborazione scientifica. Il patrimonio architettonico ferrarese, in tutta la sua ricchezza e singolarità e in tutta la sua estensione anche temporale, è l’oggetto prevalente, ma non esclusivo del suo lavoro, attento anche ad elementi costruttivi di particolare complessità, accuratamente documentati,  collegando così  il dato archivistico alla concretezza dei manufatti.

 

Giudizio del commissario prof.:  Luciano Re

Di formazione e specializzazione alla facoltà di Architettura di Milano, è attiva da anni nella didattica e nei programmi di ricerca della facoltà di Ferrara, città alla conoscenza della cui architettura e delle cui tecniche costruttive storiche ha dedicato gran parte della propria attività scientifica. Gli esiti sono sistematici e originali, oggetto di  molte pregevoli pubblicazioni,  anche di là dalla ristretta selezione richiesta. Si tratta di un campo d’indagine ancora relativamente meno indagato rispetto a altri territori italiani, ma che, come luogo d’originale integrazione tra culture e tecniche lombarde e tosco-romane, offre originali spunti di valutazione critica, quando si fondi, come è il caso della candidata, su un’ampia e appassionata ricerca, condotta anche nel coordinamento degli apporti di più studiosi. Un’intensa e propositiva attenzione è rivolta dalle questioni della storia e della critica del restauro, alla presenza e alla suscettività del patrimonio architettonico edilizio urbano (compreso quello moderno), a fronte del problematico rapporto con l’attualità e il divenire della città contemporanea. Si condivide anche l’attinenza scientifica dell’attività professionale svolta per enti e altre committenze. In sede di università, si rileva la costanza e l’efficacia dell’impegno didattico, con la relazione a numerose tesi e nella collaborazione alle attività di rappresentanza e gestione. Candidata particolarmente meritevole di attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

La candidata, specialista e dottore di ricerca,  ricercatore confermato di Restauro ICAR/19 presso l’Università di Ferrara, ha svolto attività di ricerca nei temi del restauro con contributi nell’ambito della storia del restauro architettonico e dell’analisi delle fabbriche e degli insediamenti urbani. Presenta pubblicazioni pertinenti affrontando tematiche teoriche della disciplina con studi di singoli edifici e brani di città, con approfondimenti sulla cultura materiale della costruzione. Della produzione si apprezzano l’originalità e la continuità.

 

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata  dott. Fabbri Rita:

 

Specializzata presso la Scuola del Politecnico di Milano, è ricercatore nella facoltà di Ferrara dove collabora anche alle attività di rappresentanza e di gestione. Alla conoscenza dell’architettura ferrarese e delle sue tecniche costruttive storiche ha dedicato gran parte della propria attività scientifica, con esiti sistematici e originali, oggetto di molte pregevoli pubblicazioni. Si tratta di un campo d’indagine che offre originali spunti di valutazione critica, quando si fondi, come è il caso della candidata, su  un’ampia ricerca, condotta anche nel coordinamento degli apporti di più studiosi. Un’intensa e propositiva attenzione è rivolta alle questioni della storia e della critica del restauro e al patrimonio edilizio urbano. La congruenza con l’attività  scientifica si riscontra anche in incarichi professionali svolti per enti pubblici. L’attività del candidato appare di eccellente livello.

 

 

Candidato Giambruno Mariacristina

 

Profilo curriculare: Laureata in Architettura, Dottore di ricerca in “Conservazione dei beni architettonici”, è Ricercatore (ssd: Restauro ICAR/19) presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano dal 2002.

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

Ricercatore confermato di Restauro ICAR/19 presso il Politecnico di Milano, è autrice di contributi nell’ambito del restauro architettonico ed urbano con approfondimenti riguardanti materiali e finiture. Le pubblicazioni sono tutte di attinenza disciplinare, con una rilevante competenza nelle problematiche della disciplina, dagli aspetti teorici, alla tutela dei beni culturali in generale, allo studio del patrimonio architettonico, in particolare lombardo, e soprattutto alla conoscenza e alle problematiche dell’architettura contemporanea. La candidata merita pertanto particolare attenzione.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Specializzata in Restauro e dottore di ricerca presta servizio presso il Politecnico di Milano, dove riveste un’efficace funzione didattica. Da anni opera, dal punto di vista professionale, nel settore della pianificazione, all’interno del quale ha gestito incarichi di rilievo per amministrazioni comunali e per l’Università. La produzione scientifica, condotta anche in occasione di convegni e seminari internazionali, annovera numerosi e pregevoli contributi, a cui si aggiungono dispense e rapporti di ricerca. Le pubblicazioni presentate testimoniano una riflessione coerente e sistematica sui temi della tutela del paesaggio e della città, come nella monografia Per una storia del restauro urbano,  concretizzata anche in contributi di carattere operativo.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Dottore di ricerca in conservazione dei Beni Architettonici presso il Politecnico di Milano, è stata successivamente titolare di assegno di ricerca e dal 2002 ricercatore. Le è stato affidato un compito didattico sicuramente impegnativo, il Laboratorio di Restauro ai due diversi livelli di laurea. Ha svolto anche importanti incarichi organizzativi, e partecipato a numerosissime ricerche affidate al Politecnico dando un contributo sostanziale ai rapporti di ricerca. Le pubblicazioni sono numerose, a testimoniare continuità nella produzione scientifica, su argomenti molteplici; vi prevalgono in modo non esclusivo i temi del restauro urbano e della conservazione del patrimonio contemporaneo. Le pubblicazioni presentate testimoniano  l’attenzione sull’istruttoria del progetto di restauro e sulla gestione attiva della tutela.

 

Giudizio del commissario prof.:  Luciano Re

Pubblicazioni tutte di attinenza disciplinare, dimostrano una qualificata ed equilibrata competenza sulle problematiche della disciplina, dalle questioni teorico-critiche, ai temi dei beni culturali in generale, alla conoscenza del patrimonio architettonico territoriale lombardo e segnatamente alla conoscenza e alle problematiche del moderno. L’attività universitaria è ampia e costante, e così la partecipazione attiva a convegni e gruppi di ricerca progettuale su commesse di Enti territoriali.Studiosa meritevole di particolare considerazione.

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

La candidata, specialista e dottore di ricerca, ricercatore confermato di Restauro ICAR/19 presso il Politecnico di Milano, ha svolto attività di ricerca nei temi del restauro architettonico ed urbano, con approfondimenti relativi all’impiego dei materiali per le finiture. Presenta pubblicazioni pertinenti alla disciplina del concorso, da cui emergono caratteri di originalità e continuità.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata  dott. Giambruno Mariacristina:

 

Dottore di ricerca e ricercatore presso il Politecnico di Milano dal 2002, dopo aver fruito di assegno di ricerca. Ha svolto importanti compiti organizzativi e partecipato a numerose ricerche affidate al Politecnico, contribuendo ai relativi rapporti di ricerca. Le pubblicazioni testimoniano continuità nella produzione scientifica su argomenti molteplici: prevalgono i temi del restauro urbano, del patrimonio moderno e contemporaneo, e più in generale lo studio dell’architettura lombarda. L’interesse prevalente si concentra sull’istruttoria del progetto di restauro e sulla gestione attiva della tutela. L’attività della candidata appare di ottimo livello.

 

 

Candidato Maniaci Alessandra

 

Profilo curriculare: Laureata in Architettura, Dottore di ricerca in “Conservazione dei beni architettonici”, è Ricercatore (ssd: Restauro ICAR/19) presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Reggio Calabria dal 1998.

 

Giudizio del commissario prof.: Stella Casiello

L’attività scientifica e didattica della candidata è pertinente e congruente con il settore per il quale concorre (Icar 19 Restauro). Ricercatore confermato dal 1998, ha prodotto con continuità studi riferiti prevalentemente al restauro urbano e attinenti soprattutto alla Sicilia. Si tratta di persona meritevole di attenzione per la presente valutazione comparativa.

 

Giudizio del commissario prof.: Claudio Varagnoli

Dopo uno specifico periodo dedicato alla ricerca presso il Politecnico di Milano, prima nel dottorato, poi come borsista, ha svolto attività didattica nella Facoltà di Architettura di Palermo, dove è stata professore a contratto, e in altri enti di formazione. Dal 1998 è ricercatore presso l’Università di Reggio Calabria, dove è efficacemente impegnata in numerosi insegnamenti  teorici e applicativi. Ha seguito un percorso scientifico incentrato, in primo luogo, sulla storia dei restauri dei monumenti di Palermo, sviluppato con coerenza fino alle questioni relative alla conservazione della città storica nel dibattito attuale; successivamente la ricerca si è aperta a riflessioni teoriche su temi fondativi della disciplina, in un coerente quadro complessivo.

 

Giudizio del commissario prof.: Alberto Grimoldi

Dottore in conservazione dei Beni Architettonici al Politecnico di Milano, ricercatore presso l’Università di Reggio Calabria (dal 1998), vi ha tenuto numerosi corsi del settore ICAR19 (su molteplici argomenti ad eccezione del consolidamento) al primo e al secondo livello di laurea. Come professore a contratto, ha insegnato anche presso l’Università di Palermo. E’ stata titolare di borsa post dottorato presso il Politecnico di Milano. Le sue numerose pubblicazioni, dagli anni Novanta, sono dedicate in particolare a Palermo e ai suoi edifici, e – vedi gli articoli su Ananke, peraltro di buona diffusione – sono in misura significativa orientati ad una sorta di critica operativa dei restauri, anche del passato. Purtroppo le pubblicazioni presentate non documentano altri indirizzi di ricerca della studiosa desumibili dal curriculum.

 

Giudizio del commissario prof.:  Luciano Re

La candidata, formatisi alla facoltà di Palermo, è in possesso dei titoli di dottorato e specializzazione. E’ membro del comitato di redazione di “‘Ananke”. Manifesta interessi di studio sulla città mediterranea, con ricerche in Spagna;   presenta inoltre una ricca monografia su monumenti e restauri di Palermo normanna, diverse monografie su palazzi palermitani, un saggio in “‘Ananke” sull’autenticità del centro storico di Palermo come “tipo all’antica” nel PRGC. Interessante lo studio sulla presenza delle rovine nel territorio calabrese. Stimolanti sono i contributi al tema del recupero dei centri storici, con riferimento prevalente a casi in Sicilia e particolare attenzione ai tipi qualificanti il tessuto urbano. Ha curato il convegno sul patrimonio castellano in Sicilia, pubblica validi contributi al convegno di Bressanone sulla reversibilità e interessanti riflessioni sul rapporto teoria/ prassi. L’impegno universitario è costante, e la candidata risulta meritevole d’interesse

 

Giudizio del commissario prof.: Francesco Tomaselli

La candidata,  specialista e dottore di ricerca, ricercatore confermato di Restauro ICAR/19 presso l’Università di Reggio Calabria, ha svolto attività scientifica  nei temi del restauro architettonico con contributi nell’ambito della storia e delle teorie. Le pubblicazioni appaiono pienamente pertinenti alla disciplina. La produzione scientifica appare innovativa e ricca di apporti personali.

 

Conclusa l’enunciazione dei giudizi individuali dei cinque Commissari, il Presidente apre la discussione in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, del seguente giudizio collegiale relativo alla candidata  dott. Maniaci Alessandra:

 

La candidata, formatasi alla facoltà di Palermo, è dottore di ricerca in Conservazione e specializzata presso il Politecnico di Milano. Apporta oggi un costante e fattivo contributo alla didattica della Facoltà di Reggio Calabria, presso la quale è ricercatore. Collabora al comitato di redazione di ‘Ananke, da cui ha mutuato un’attività di “critica operativa” sui restauri, anche del passato. Altri interessi di studio riguardano la città mediterranea, con Spagna e Catalogna, e il ruolo delle rovine, in particolare nel territorio calabrese. Ulteriori contributi pertengono al tema del recupero dei centri storici, con riferimento prevalente a casi siciliani. L’attività del candidato appare di buon livello.

 

 

Terminate le operazioni di formulazione e discussione dei giudizi individuali e collegiali la seduta è tolta alle ore 20.00 e la Commissione si riconvoca per il giorno 28 settembre 2010, alle ore 09.00 presso la sede del Dipartimento di Scienze, Storia dell’Architettura, Restauro e Rappresentazione al fine di esprimere i giudizi individuali e quelli collegiali sui candidati da Marino Bianca a Zampilli Michele.

 

 Pescara, 27 settembre 2010

 

 

LA COMMISSIONE:

 

Il  Presidente 

 

Prof.    Stella Casiello              _____________________________________                               

I  Commissari 

 

Prof. Alberto Grimoldi _____________________________________

 

Prof. Luciano Re                     _____________________________________

 

Prof. Franco Tomaselli ____________________________________

 

Il  Segretario

 

Prof. Claudio Varagnoli           _____________________________________