Procedura di Valutazione
comparativa per
PRIMA SEDUTA: 10 gennaio 2011, ore 15.00 - Formulazione
dei criteri e calendario delle prove.
I Commissari dichiarano di non
essere in rapporto di parentela o affinità tra di loro sino al quarto grado
incluso.
I Commissari dichiarano
singolarmente di non essere stati nominati membri di commissioni per procedure
di valutazione comparativa in corso nelle quali figurano come candidati membri
di questa Commissione.
Il Presidente ricorda ai colleghi la
normativa stabilita dalla Legge n. 210 del 3 luglio 1998, dal Regolamento
ministeriale D.P.R. n. 117 del 23/03/2000, e dal Regolamento dell'Università
degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti, D.R. n. 691 del 02/06/1999.
Dopo approfondita discussione
- 16 febbraio
2011, ore 10.00 presso il Rettorato dell’ Universitario dell’Università degli
Studi "G. D’Annunzio" sita in Chieti,
per la prima prova scritta;
- 17 febbraio
2011, alle ore 09.00, presso la medesima sede, per la seconda prova scritta;
- 17 febbraio
2011, alle ore 11.00, presso la medesima sede, per la valutazione dei titoli;
- 17 febbraio
2011, alle ore 18.00, presso la medesima sede, per la correzione degli
elaborati delle due prove scritte;
- 29 marzo 2011, allo ore 09.00, presso la medesima
sede, per la prova orale.
Il verbale, redatto e sottoscritto
dal Presidente dopo essere stato inviato a mezzo telematico ai singoli
Commissari per la manifestazione di consenso, corredato dalle dichiarazioni di
adesione di tutti i membri , è consegnato alla Divisione Personale Docente e
Ricercatore dell’Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti
affinché ne sia curata la pubblicizzazione per via telematica, nonché
l’affissione all’Albo dell’Ateneo.
SECONDA
SEDUTA: 16 febbraio
2011, ore 09.00 – Adempimenti di avvio
TERZA
SEDUTA: 16 febbraio
2011, ore 09.30 - Prima prova scritta.
Rispetto alla lista delle domande
presentate per accedere alla Procedura in oggetto, risultano presenti i candidati:
dott. D’Alessandro Simone
dott. Giancristofaro Lia
dott. Rossi Thea
dott. Spitilli Gianfranco
dott. Staniscia Silvana
Risultano assenti i candidati
seguenti:
dott. Altobelli
Dario
dott. Aria Matteo
dott. Burtini Dino
dott. Caoci Alberto
dott. Colimberti Antonello
dott. Daniele Ulderico
dott. Del Barone Patrizia
dott. Di Renzo Ernesto
dott. Franceschi Zelda Alice
dott. Giuffrè Martina
dott. Milicia Maria Teresa
dott. Pichillo Giancarlo
dott. Pontrandolfo Stefania
dott. Rubeo Veneranda
dott. Ruzzeddu Massimiliano
dott. Salvatore Rita
dott. Talamonti Adelina
dott. Tallè Cristiano
Il
Presidente invita il candidato Gianfranco Spitilli a controllare l’integrità
delle buste e il candidato Simone D’Alessandro a sorteggiare il tema da
svolgere. Risulta sorteggiato il seguente tema: «Il candidato esponga i lineamenti generali di un progetto di
ricerca su temi relativi al patrimonio
culturale immateriale di un territorio, indicando sommariamente stato degli
studi, scala, obiettivi e risultati attesi».
Per lo
svolgimento della prova vengono assegnate n. 3 ore a partire dalle ore 10.37.
Durante lo svolgimento della prova scritta sono debitamente rispettate le norme
prescritte sulla sorveglianza dei candidati.
Alle ore 13.30
risulta che tutti i candidati presenti hanno consegnato l’elaborato alla
Commissione, che effettua tutte le procedure di rito previste dalla Legge per
la conservazione agli atti.
Il
plico contenente gli elaborati, viene affidato al Presidente perché ne curi la
custodia. Al termine delle predette operazioni, alle ore 14.00, la seduta viene
tolta.
QUARTA
SEDUTA: 17 febbraio
2011, ore 09.00 – Seconda prova scritta.
Risultano presenti i candidati:
dott. D’ Alessandro Simone
dott. Giancristofaro Lia
dott. Rossi Thea
dott. Spitilli Gianfranco
dott. Staniscia Silvana
Il
Presidente invita il candidato Gianfranco Spitilli a controllare l’integrità
delle buste e a sorteggiare il tema da svolgere.
Risulta sorteggiato il seguente tema: «Il candidato
formuli una traccia di temi finalizzata a un questionario aperto da usare come
promemoria per una intervista, a partire da un argomento a sua scelta».
Per lo svolgimento della prova
vengono assegnate n. 1 ora a partire dalle ore 09.40. Durante lo svolgimento
della prova scritta sono debitamente rispettate le norme prescritte sulla
sorveglianza dei candidati.
I candidati propongono di anticipare la prova
orale in data 18 febbraio 2011,
rinunciando ai termini del bando che
prevedeva la suddetta prova orale il giorno 29 marzo 2011. Le dichiarazioni di
disponibilità di tutti i candidati ad anticipare la prova orale sono allegate
al verbale della seduta.
Il
Presidente ricorda di conseguenza che la
prova orale sarà svolta a partire dalle ore 08,30 del 18.02.2011 presso
Alle ore 10.40
risulta che tutti i candidati presenti hanno consegnato l’elaborato alla
Commissione, che effettua tutte le procedure di rito previste dalla Legge per
la conservazione agli atti.
Il
plico contenente gli elaborati, viene affidato al Presidente perché ne curi la
custodia. Al termine delle predette operazioni, alle ore 10.50, la seduta viene tolta.
QUINTA
SEDUTA: 17
gennaio 2001, ore 11.00,
Il plico contenente le predette
buste viene consegnato al Presidente per la conservazione sino al momento della valutazione.
SESTA
SEDUTA: 17
febbraio 2011, ore 11.30 - Valutazione dei titoli.
Il
Presidente ricorda che, nella seconda seduta,
Pertanto
dott. D’Alessandro Simone
dott. Giancristofaro Lia
dott. Rossi Thea
dott. Spitilli Gianfranco
dott. Staniscia Silvana
1. CANDIDATO: dott. Simone d’ Alessandro
Scheda curriculare:
Il dott. Simone D’ Alessandro: laurea in Scienze delle
comunicazioni (1998), tre master in Italia e all’ estero (1999, 2003, 2004); ha
seguito diversi corsi e workshop nei diversi settori della comunicazione. E’
iscritto al dottorato in Scienze sociali. Ha partecipato, ideato e coordinato
diversi progetti, azioni, piani e interventi nel settore della comunicazione
pubblica, pubblicitaria e ambientale. Sempre nel settore della comunicazione si
è occupato di formazione aziendale. Ha tenuto una docenza a contratto di
marketing e comunicazione turistica nell’Univerisità di Chieti. Presenta sette
pubblicazioni.
Giudizi
individuali:
Prof. Pietro Luigi Clemente:
Laurea in scienze della comunicazione (1998), iscritto a
dottorato in scienze sociali, membro della redazione della Rivista Italiana di Comunicazione Pubblica , membro di associazioni
di comunicazione pubblica e pubblicitaria,
docente a contratto di marketing e comunicazione turistica in un master
universitario (Chieti), si occupa di formazione aziendale. Presenta 7
pubblicazioni di cui 2 in collaborazione
senza distinzione di apporti. Si tratta perlopiù di brevi testi a carattere generale
e didattico, due testi sono più sistematici. Il candidato tratta vari temi di
forte interesse anche antropologico (comunicazione medica, mafia e relazioni
economico-giuridiche nel Sud Italia, istituzioni pubbliche), ma con una
angolazione di tipo semiotico-comunicativo, interessante, ma che non incontra mai il metodo e la letteratura M-DEA; si tratta pertanto di pubblicazioni non
pertinenti.
Prof. Cristina Papa:
Il candidato, iscritto al dottorato di ricerca in Scienze
sociali, vanta una lunga esperienza nel campo della comunicazione pubblica,
della formazione, della progettazione di interventi e della conduzione di
sondaggi e ricerche economico-sociali.
Presenta sette
pubblicazioni che consistono in articoli dal 1999 al 2007 apparsi nella Rivista italiana di
comunicazione pubblica. Gli articoli tutti orientati ad affrontare tematiche
legate alla comunicazione in particolare alla
comunicazione pubblica, analizzano specifici argomenti: dai siti relativi ai
beni culturali, alla comunicazione in ambito sanitario. Vengono affrontate
questioni anche di carattere più generale
come la legalità, la globalizzazione, il rapporto pubblico-privato.
Questi lavori appaiono fondati su una bibliografia di carattere interdisciplinare,
ma per le modalità d’approccio e l’argomentazione presentata non possono essere
considerati pertinenti al settore M-DEA/01.
Prof. Gianpaolo Gri:
L’organico iter di formazione del candidato, il complesso
delle attività rivolto alla ricerca, alla formazione e alla progettazione, così
come l’insieme dei pubblicazioni presentate (7 articoli che si collocano fra il
1999 e il 2007; due in collaborazione) attestano una caratterizzazione
fortemente ancorata al settore dei processi comunicativi, al cui interno si
indagano con pertinenza, in particolare per il settore socio-semiologico,
aspetti teorici e metodologici, tecnici e applicativi, riguardanti anche i
fenomeni della globalizzazione e della promozione turistica. Il quadro
d’assieme mostra però una scarsa dimestichezza con la letteratura antropologica
e poca pertinenza con il settore M-DEA/01.
Terminata
la formulazione dei giudizi da parte dei singoli commissari,
Giudizio
Collegiale
Le pubblicazioni del candidato (7 testi dei quali due in
collaborazione) sono relative soprattutto a tematiche della comunicazione;
benché trattino argomenti non estranei agli studi antropologici, lo fanno con
analisi, metodi e bibliografie non riconducibili al settore.
2. CANDIDATA: dott. Lia Giancristofaro
Scheda curriculare:
La dott. Lia Giancristofaro, laureata in giurisprudenza con
tesi “Le mine antiuomo nel diritto internazionale” (1996), diploma di
perfezionamento in Bioetica (1997), specializzazione biennale post laurea in
giornalismo e comunicazioni di massa (1999)
con una tesi sull’editoria nazionale nella provincia “Il caso Carabba”),
qualifica di giornalista pubblicista (1999), DEA in Histoire et Civilisation
(Parigi III, 2004) con tesi sull’ Abruzzo nella ricerca socioantropologica di
Alfonso di Nola, Dottorato di ricerca in Lingua e letteratura delle regioni
d’Italia (2004) con tesi su Antropologia e cultura popolare in Giovanni Verga; ha
svolto attività didattica come cultore della materia, membro di commissioni
d’esame 2000-2004, docente a contratto
di antropologia culturale, etnologia, antropologia interculturale, sociologia
dei cambiamenti culturali dal 2003/2004 al 2006/2007 e con diversi CFU (da
Giudizi
individuali:
Prof. Pietro Luigi
Clemente:
Laureata in giurisprudenza con tesi sui diritti (1996),
perfezionamento in Bioetica (1997), specializzazione in giornalismo e
comunicazione(1999), DEA in Histoire et Civilisation (Parigi III, 2004) con
tesi antropologica, Dottorato di ricerca in Lingua e letteratura delle regioni
d’Italia (2004; dalla tesi è tratto il volume Il segno dei vinti), dirige
Prof. Cristina Papa:
La formazione della candidata Lia Giancristofaro
inizialmente a carattere giuridico (laurea in giurisprudenza) si è
successivamente orientata verso studi di
comunicazione (specializzazione biennale in giornalismo e comunicazioni) e in seguito
nell’ ultimo decennio più decisamente verso il settore disciplinare demoetnoantropologico (PhD
in Lingua e letteratura delle regioni d’ Italia) con uno spiccato orientamento verso gli studi demologici coniugati con interessi letterari.
L’ attività didattica della candidata si è svolta sia al
livello extra universitario (master e
corsi di formazione professionale) sia a livello universitario presso l’ Università di Chieti-Pescara
dove a partire dall’ anno 2003-2004 è titolare di contratti di insegnamento in un
primo anno di una disciplina sociologica
e in seguito di diverse discipline del settore DEA.
La candidata presenta
una produzione scientifica ampia, prevalentemente orientata verso tematiche di
carattere demologico (feste, ciclo della
vita e dell’ anno, medicina popolare) e
relative a fenomeni migratori. L’attenzione della candidata è rivolta
principalmente all’ area abruzzese su cui
ha prodotto numerosi volumi
pertinenti al settore MDEA ed altri a sua cura. Uno dei volumi presentati
che riguarda la vita e l’ opera di un editore di Lanciano non può considerarsi pertinente.
Da segnalare i tre volumi dedicati a
diversi aspetti della cultura popolare e dell’ emigrazione abruzzese a
carattere documentario organizzati sulla base della letteratura demologica,
storica, letteraria e linguistica. I volumi
indirizzati a un pubblico non specialistico sono corredati di note di
lettura e schede con temi di ricerca. Essi
tuttavia tengono conto di un’ ampia letteratura sugli argomenti trattati
e propongono utili materiali documentari. Di maggiore impegno è il volume Il segno dei vinti che
costituisce l’ esito della tesi
di dottorato in cui la candidata
esamina con puntualità e rigore
filologico l’ opera di Giovanni Verga
come fonte per comprendere la
cultura e le forme di vita del popolo siciliano.
La candidata ha svolto anche
una intensa attività di organizzazione di convegni, editoriale e
museografica nonché ha partecipato a gruppi di ricerca locali e nazionali.
Prof. Gianpaolo Gri:
La candidata presenta un complesso e apprezzabile iter
formativo postlaurea in Italia e all’estero; documenta una continuativa
attività didattica con contratti d’insegnamento in ambito universitario dal
2003 e presso enti di formazione esterni; ha partecipato a diversi progetti di
ricerca e ne coordina alcuni; ha partecipato attivamente a conferenze e
convegni e ne coordina alcuni; svolge intensa attività di promozione culturale
nel territorio. L’intero quadro è congruente con il settore M-DEA/01. Presenta
al giudizio dieci fra la cinquantina, e oltre, di pubblicazioni edite con
continuità a partire dal 1999. Con l’eccezione della interessante monografia dedicata all’analisi del rapporto
fra letteratura e antropologia nell’opera di G. Verga (2005), i contributi – altre
4 monografie e gli articoli – testimoniano una illustrazione capillare,
organica e ragionata del complesso contesto costituito della cultura
tradizionale dell’Abruzzo, area scelta a oggetto della sua ricerca e
riflessione e anche della collocazione editoriale di molta parte delle
pubblicazioni. La rivisitazione critica e matura dell’intero quadro della
storia degli studi demologici regionali, conosciuta in profondità, la
valorizzazione di alcune figure importanti della ricerca folklorica del passato
e di alcune campagne di documentazione fotografica contemporanee in tema di
ritualità, incrocia un’attenta considerazione delle dinamiche di mutamento
avvenute in maniera specifica nel contesto abruzzese: la rottura dell’universo
simbolico connesso all’agropastorialismo, i processi migratori, i più recenti
fenomeni di recupero ma anche di consumo del folklore. Un ambito di lavoro
interessante, segnato anche da riprese e riproposte editoriali (come la
monografia dedicata al Folklore abruzzese
del 2005, rispetto al II volume della trilogia Cultura popolare abruzzese, del 1999), è rappresentato dal lavoro
di divulgazione della problematica demologica e di illustrazione critica del
quadro demologico regionale in funzione del recupero della tradizione in ambito
didattico e presso la ricerca locale volta alla valorizzazione del territorio e
del suo patrimonio culturale.
Giudizio
Collegiale
Presenta 5 volumi e 5 articoli su temi soprattutto del
folklore abruzzese, in una prospettiva sia sistematica che critica, attenta
alle trasformazioni della società. Gli scritti sono pertinenti, continui,
mostrano una forte conoscenza del territorio e una attenzione alla dimensione
didattica e comunicativa. Si segnala una positiva attività didattica
universitaria. Aggiornamento e metodo sono adeguati e nell’insieme della
produzione scientifica si riscontrano tratti di originalità.
3. CANDIDATA: dott. Thea Rossi
Scheda curriculare:
La dott. Thea Rossi, laureata in Lettere con una tesi sulla cultura mixteca nel Messico meridionale
(1996), corso di perfezionamento in Scrittura mesoamericana - “Il caso Nahua
Mexica” (1999) -, iscritta al secondo anno del Dottorato di ricerca in Scienze
sociali, ha svolto attività come cultore della materia, membro di commissioni
d’esame 2002-2008 e docente a contratto di antropologia interculturale,
antropologia culturale, sociologia dei cambiamenti culturali dal 2003/2004 al
2006/2007 presso
Giudizi
individuali:
Prof. Pietro Luigi
Clemente:
Laureata in antropologia culturale, perfezionamento in
americanistica (1999), iscritta a un dottorato in Scienze Sociali, docente in
master, e in corsi di antropologia culturale, antropologia interculturale,
sociologia dei cambiamenti culturali, discipline demoetnoantropologiche, a
Chieti tra 2004 e 2006, cultore della materia, membro di missioni di studio
americanistiche e della redazione della rivista Thule. Presenta due volumi, cinque articoli, una curatela che non
ha il carattere di pubblicazione. Tre degli articoli sono note e schede
relative a studi dell’ambito precolombiano, un altro è un testo di
presentazione degli studi di antropologia del genere e presenta tratti di
maggiore completezza e pertinenza. Dei
due libri quello su Scrittura e cultura è un saggio di americanistica pre-colombiana
che ha solo una parte generale e introduttiva di più marcato interesse
antropologico relativa al tema dell’antropologia della scrittura. Il volume Multiculturalismo Intercultura e Società
è un interessante rendiconto generale e concettuale degli studi e del dibattito
sulle migrazioni e sulle interconnessioni nel mondo globale e mostra
intelligenza dei problemi e buon aggiornamento .
Prof. Cristina Papa:
La candidata Thea Rossi, iscritta al secondo anno del dottorato in Scienze sociali, ha al suo attivo una continuativa attività di
ricerca e di organizzazione culturale in
campo americanistico, che ha coltivato a
partire dalla sua tesi di laurea in quest’ ambito.
La candidata dall’
anno accademico 2003-2004 è stata titolare di contratti di insegnamento
universitari nel settore M-DEA/01. La sua attività di ricerca in ambito americanistico è largamente
riconducibile a una più
ampia attività di organizzazione
e di coordinamento del Centro Studi
Americanistici di Perugia alle cui attività
(organizzazione di convegni annuali
internazionali, produzione della
rivista Thule) la candidata ha
costantemente contribuito.
La produzione a
stampa presentata dalla candidata
consiste in due volumi, una curatela in
collaborazione con altri ( due curatele
di atti di convegno, pur indicate
nell’ elenco, non risultano presentate) e cinque articoli. Le pubblicazioni
sono tutte riconducibili a tematiche di
americanistica, fatta eccezione per un
articolo in volume collettaneo, che
mette a confronto sinteticamente problematiche e linee teoriche sulla
questione del genere a partire da una
prospettiva antropologica, e uno dei volumi su
Multiculturalismo, intercultura e
società con un taglio compilativo
che dà conto del dibattito sulle
migrazioni e sugli aspetti culturali della globalizzazione.
Di maggiore spessore
il volume Scrittura e cultura che si fonda su un ampio materiale
documentario dedicato alla cultura mixteca a partire dall’ esame delle testimonianze
scritte, del materiale iconografico, delle
testimonianze di epoca coloniale, degli aspetti linguistici.
Prof. Gianpaolo Gri:
Le pubblicazioni presentate
e fatte oggetto di giudizio (due curatele non risultano presenti nel
plico) documentano un’attività di ricerca rivolta a due settori: il primo, di
più lunga durata e intrecciato all’attività di organizzazione culturale
nell’ambito dell’antropologia della Mesoamerica, riguarda il contesto
storico-culturale dell’area mixteca, analizzata in particolare nel simbolismo
tradotto in fonti scritte e iconografiche. La monografia del 2008 (L’esperienza mixteca..) riunisce in
forma organica i diversi contributi precedenti sul tema. Più di recente è
maturato il filone di ricerca rivolto – ma con minore incisività sul piano dei
risultati personali e in collocazione editoriale marginale – alla rivisitazione
di concetti, metodologie e pratiche connesse con i fenomeni della multi e
interculturalità, del rapporto fra omologazione e particolarismi, dei relativi
modelli di pratica di gestione politica. L’insieme dei titoli, dell’attività
didattica e convegnistica e delle pubblicazioni è congruente con il settore
M-DEA/01.
Giudizio
Collegiale
Presenta 2 volumi, 5 articoli e una curatela; prevale un
campo di studi americanistici di tipo storico/culturale relativi all’area
mixteca; alcuni testi riguardano invece sguardi più generali su temi
dell’antropologia contemporanea (genere, intercultura). Gli scritti sono
pertinenti e continui. Oltre alla cura e coordinamento organizzativo di
convegni, si segnala la positiva attività didattica universitaria.
4. CANDIDATO: dott. Gianfranco Spitilli
Scheda curriculare:
Il dott. Gianfranco
Spitilli, laureato in lettere con una tesi dal titolo “Il bue di San Zopito.
Una festa in Italia centrale”(2001), borsa Erasmus presso l’EHESS semestrale
(2005), ha ottenuto il titolo di Dottore di ricerca in Etnoantropologia (2007)
con una tesi dal titolo “I riti del bue nell’Italia centrale”. Non documenta
titoli didattici specifici e presenta 5 pubblicazioni.
Giudizi
individuali:
Prof. Pietro Luigi Clemente:
Laureato in Etnologia (2001), Dottore di ricerca in
etnoantropologia (2007, borsa EHESS semestrale (2005), membro SFE, IOHA,
SIMBDEA, AISEA, ha varie attività di ricerca in ambito territoriale abruzzese
e teramano; non documenta titoli
didattici; presenta 4 articoli e un volume, tutti pertinenti. Il volume, a
partire dalla raccolta di immagini
fotografiche sul paese di Intermesoli, propone una originale raccolta di
racconti degli abitanti, tra memoria, migrazioni e rischio di scomparsa della
comunità. E’ un buon esempio di ricerca con le fonti orali e di antropologia
polifonica. Due articoli riguardano una ricerca sul culto di San Zopito, essi
mettono in risalto il paesaggio sonoro e le pratiche rituali, attraverso una
ricerca sul campo profonda. Un altro articolo sugli ex voto teramani e uno
ulteriore sulla attività di raccolta musicale e museale di Don Jobbi nel
teramano, completano una produzione a più temi, puntuale e con buon
aggiornamento bibliografico.
Prof. Cristina Papa:
Il candidato Gianfranco Spitilli, dottore di ricerca in
Etnoantropologia (2007), presenta un
buon curriculum pertinente all’ area per la quale è stato bandito il
concorso.
Le pubblicazioni presentate consistono in un volume e
quattro articoli tutti riferiti all’ area abruzzese che mostrano la prevalenza di interessi di ricerca
demologici (festa, ex-voto), di antropologia visuale, come si evince
soprattutto dal volume, e di
antropologia della musica, come risulta soprattutto dal contributo dedicato
all’ esame delle caratteristiche musicali
della festa di San Zopito.
Il volume Il paese di
mezzo, organizza tematicamente un materiale documentario fotografico
relativo alla vita quotidiana del passato in un paese montano corredato dalle
narrazioni di alcuni dei protagonisti che rievocano le memorie familiari e
comunitarie e che sono state raccolte dal candidato nella ricerca sul campo.
Dal curriculum si evince anche una intensa attività di
partecipazione a convegni e di
collaborazione a ricerche sempre
nell’ area abruzzese promosse da centri e istituzioni locali.
Prof. Gianpaolo Gri:
L’iter formativo, l’attività di ricerca, le pubblicazioni
del candidato sono congruenti con il settore M-DEA/01. I cinque contributi
presentati al giudizio comparativo (quattro articoli e la monografia dedicata
al recupero della memoria comunitaria di Intermesoli attraverso la fotografia)
si riferiscono a diversi aspetti della cultura tradizionale dell’Italia
centrale, e del Teramano in particolare; toccano il settore della ritualità,
dell’antropologia musicale e visuale, dell’antropologia museale. Il lavoro
etnografico dedicato al rilevamento e all’analisi della cerimonialità è maturo,
attento e accurato, così come il lavoro di recupero e rivisitazione dei
documenti folklorici raccolti negli anni Sessanta da don Jobbi, e la
catalogazione e contestualizzazione storica degli ex-voto mariani della Madonna
delle Grazie di Teramo.
Giudizio
Collegiale
Presenta 5
pubblicazioni (4 articoli e una monografia) pertinenti al s.s.d. M-DEA legate a
ricerche nell’Italia centrale e nella provincia di Teramo su temi della cultura
tradizionale. Gli scritti sul patrimonio materiale e immateriale del territorio
teramano sono interessanti e impegnativi; l’analisi dei riti e degli ex voto
appare aggiornata e adeguata. La produzione è continua.
5. CANDIDATA:
dott. Silvana Staniscia
Scheda curriculare:
La dott. Silvana Staniscia: laurea in psicologia con una
tesi in sociologia della famiglia (“La generazione di mezz’età nel ciclo di
vita individuale e familiare”, 2002);
abilitazione professionale
all’esercizio della
professione di psicologo (2004), corso
di formazione per gestori di
nidi-famiglia, insegnanti di scuola dell’ infanzia (2006), stage di
formazione professionale presso una ASL (2004-2005). Non presenta titoli
didattici in ambito universitario né pubblicazioni scientifiche.
Giudizi
individuali:
Prof. Pietro Luigi
Clemente:
Laurea in psicologia (2002),
abilitazione professionale in psicologia (2004), presenta la tesi di
laurea in psicologia, non presenta titoli didattici né pubblicazioni
scientifiche. Non ha riferimenti formativi e di ricerca al s.s.d. M-DEA
Prof. Cristina Papa:
La candidata Silvana Staniscia presenta un curriculum a chiara impronta psicologica che non è
pertinente al settore per il quale il concorso è stato bandito: laurea in
psicologia, abilitazione all’ esercizio della professione di psicologo,
numerosi corsi di formazione e tirocini. Non presenta pubblicazioni.
Prof. Gianpaolo Gri:
L’iter formativo e l’attività documentata dai titoli
presentati caratterizzano una candidata che non si colloca all’interno del
settore M-DEA/01. Anche l’unico lavoro presentato, che non si configura come pubblicazione (la tesi
di laurea in Psicologia), mostra una scarsissima dimestichezza con la
letteratura antropologica in generale e con quella specifica relativa ai temi
trattati.
Giudizio
Collegiale
La candidata non presenta pubblicazioni scientifiche.
SETTIMA
SEDUTA: 17
gennaio 2001, ore 15.30 - Valutazione delle prove scritte.
CANDIDATO identificato con il n. 1
Giudizi individuali:
Prof. Pietro Luigi
Clemente:
- Prova A: Il progetto di ricerca
plurinazionale sulla cultura operaia è molto interessante, ben argomentato e
con buona bibliografia; poco problematizzata la nozione di patrimonio culturale
immateriale.
- Prova B: Intervista
sulla cultura operaia; buona traccia, completa e attendibile.
Prof. Cristina Papa:
- Prova A: la candidata elabora un
progetto su un tema innovativo con ampi
riferimenti alla letteratura sull’ argomento. Tuttavia il tentativo di mostrare l’ampiezza delle
conoscenze sul tema va a scapito della
organicità argomentativa e della sinteticità.
Prof. Gianpaolo Gri:
- Prova A: Il progetto scelto per
sviluppare la traccia è innovativo, delineato in maniera coerente; dimostra
padronanza dei riferimenti; si sofferma talvolta con troppa insistenza su
nozioni generali a scapito della sinteticità e delle necessarie indicazioni di
carattere operativo.
Giudizio Collegiale Prova A:
Anche se
poco sintetico, il progetto proposto è chiaro, innovativo e con buona
padronanza dei riferimenti.
Giudizio Collegiale Prova B:
La traccia proposta è completa, chiara, coerente.
CANDIDATO identificato con il n. 2
Giudizi individuali:
Prof. Pietro Luigi
Clemente:
- Prova A: Il progetto è poco
pertinente; lo sviluppo assai limitato.
- Prova B: Sul
parlato croato in Italia: buon argomento, scarso sviluppo dei temi per
l’intervista.
Prof. Cristina Papa:
- Prova A: Il progetto appare
carente a livello degli
ambiti indicati nel tema, nonché a livello dell’ oggetto che risulta con
difficoltà riconducibile al patrimonio
culturale immateriale.
Prof. Gianpaolo Gri:
- Prova A: Lo sviluppo della traccia
non è coerente con il s.s.d. M-DEA/01.
Giudizio Collegiale Prova A:
Il progetto
appare inadeguato rispetto ai criteri di giudizio.
Giudizio Collegiale Prova B:
Il testo
dimostra una scarsa padronanza delle problematiche demoetnoantropologiche.
CANDIDATO identificato con il n. 3
Giudizi individuali:
Prof. Pietro Luigi
Clemente:
- Prova A: Poco problematizzata la
nozione di patrimonio culturale immateriale; la proposta di studi sui racconti
tradizionali delle donne immigrate ha qualche imprecisione, ma è interessante,
così come l’idea di una mostra collegata; la bibliografia pertinente.
- Prova B: Riflessione
utile sulla non neutralità dell’intervista, a dirigenti scolastici e maestri
sull’immigrazione; qualche imprecisione, ma la proposta è di buon interesse.
Prof. Cristina Papa:
- Prova A: Il testo ha un carattere
progettuale ed affronta tutti gli ambiti richiesti dal tema. Tuttavia la parte
riguardante la letteratura di riferimento non sempre è caratterizzata da
sinteticità e organicità argomentativa.
Prof. Gianpaolo Gri:
- Prova A: La delineazione generale
del tema è chiara e corretta, anche nei riferimenti; la trattazione non è
sempre stringente e concreta come un progetto di ricerca richiederebbe.
Giudizio Collegiale Prova A:
Il progetto
è poco sintetico, ma interessante e ben esposto.
Giudizio Collegiale Prova B:
La traccia
è pertinente, organizzata con chiarezza
e competenza.
CANDIDATO identificato con il n. 4
Giudizi individuali:
Prof. Pietro Luigi
Clemente:
- Prova A: Poco problematizzata la
nozione di patrimonio culturale immateriale; il progetto è interessante, il
tema della memoria di una comunità costruita dalle azioni e dal collezionismo
di un sacerdote presenta nodi di sviluppo molto profondi e ben
argomentati.
- Prova B: Viene
proposta un’esperienza già fatta con interviste agli emigranti abruzzesi in
Belgio, di buon livello.
Prof. Cristina Papa:
- Prova A: La conoscenza del
tema proposto e della letteratura di riferimento è considerevole. Tuttavia il
testo pur affrontando molte delle tematiche
poste dal quesito della prova non è organizzato in forma progettuale e
soprattutto l’ oggetto non è precisamente identificato.
Prof. Gianpaolo Gri:
- Prova A: La lunga esposizione
dedicata alla premessa e alla contestualizzazione , buona e ben argomentata,
ricca di riferimenti, va però a scapito degli aspetti concreti e operativi
richiesti dalla delineazione di un progetto.
Giudizio Collegiale Prova A:
Poco
focalizzato l’oggetto della ricerca e scarsamente strutturato il progetto, ma
il testo è interessante e ha buoni riferimenti.
Giudizio Collegiale Prova B:
Qualche imprecisione nella articolazione della
traccia, ma la proposta è interessante e
pertinente.
CANDIDATO identificato con il n. 5
Giudizi individuali:
Prof. Pietro Luigi
Clemente:
- Prova A: Si tratta di un bel
progetto, anche se è poco problematizzata la nozione di patrimonio culturale
immateriale, un po’ esagerato nelle dimensioni e poco approfondito nel metodo
antropologico, ma interessante e innovativo. La bibliografia antropologica è
poco presente.
- Prova B: Indagine
sui processi creativi in fabbrica: il tema è interessante, la formulazione
chiara, le domande formulate lasciano alcuni dubbi; l’insieme è positivo.
Prof. Cristina Papa:
- Prova A: Il testo che ha un ben
definito carattere progettuale è caratterizzato da coerenza e organicità argomentativa,
chiarezza e sinteticità dell’ esposizione, tuttavia la metodologia antropologica
non è chiaramente identificata, mentre la problematica antropologica sul tema
classico tra sviluppo economico e
fattori culturali è del tutto
assente.
Prof. Gianpaolo Gri:
- Prova A: Non per tutti gli aspetti
il progetto poggia su una solida rete di riferimenti propri dell’area
antropologica; ma l’esposizione è chiara, organica, coerente e il tema
interessante.
Giudizio Collegiale Prova A:
Progetto
interessante e di ampio respiro, ma difetta di pertinenza al settore e di
riferimenti agli studi demoetnoantropologici.
Giudizio Collegiale Prova B:
Testo
chiaro e interessante, articolato con chiarezza, anche se con pochi riferimenti
a metodiche del settore.
Conclusa la
formulazione dei giudizi individuali e collegiali,
Elaborati 1A/1B: Candidata dott. Lia
Giancristofaro;
Elaborati 2A/2B: Candidato dott. SilvanaStaniscia;
Elaborati 3A/3B: Candidato dott. Thea Rossi;
Elaborati 4A/4B: Candidato dott. Gianfranco
Spitilli;
Elaborati 5A/5B: Candidato dott. Simone
D’Alessandro.
OTTAVA
SEDUTA: 18
febbraio 2011, ore 08.30 - Prova orale.
Come
richiesto da tutti i candidati nella quarta seduta, la prova orale viene
anticipata in data odierna, rispetto alla data fissata nella riunione
preliminare.
dott.
D’ Alessandro Simone
dott. Giancristofaro Lia
dott. Rossi Thea
dott. Spitilli Gianfranco
dott. Staniscia Silvana
Come dai
criteri a suo tempo prefissati, predispone per la prova orale dei singoli
candidati n. 3 terne di domande attinenti le tematiche del settore
scientifico-disciplinare, oggetto della valutazione, nonché copia di un brano
in lingua inglese, obbligatoria, come stabilito dalla vigente normativa e dal
Bando di concorso. I quesiti, che costituiranno la base del colloquio orale,
vengono racchiusi in altrettante buste sigillate, una delle quali verrà scelta
dal candidato.
I candidati presenti
vengono ammessi a sostenere la prova orale, previo accertamento dell’identità,
che viene debitamente registrata sulla scheda di presenza (allegata al verbale). Ogni candidato viene invitato a scegliere una
busta contenente i tre quesiti oggetto della prova orale e la copia del testo
in lingua inglese oggetto di accertamento della lingua straniera obbligatoria.
Al termine della prova, vengono formulati da parte di ciascun
Commissario i giudizi individuali sui singoli candidati e successivamente
I suddetti giudizi,
insieme con i quesiti, vengono qui di seguito riportati, candidato per
candidato:
CANDIDATO dott. Spitilli Gianfranco
Giudizi individuali:
Prof. Pietro Luigi
Clemente:
- Buon aggiornamento, chiarezza e competenza.
-
Conoscenza della lingua francese: discreta.
Prof. Cristina Papa:
- Il candidato mostra consapevolezza delle problematiche teoriche e metodologiche delle questioni poste dalle domande. Chiara l’esposizione.
-
Conoscenza della lingua francese: discreta.
Prof. Gianpaolo Gri:
- Le
risposte ai quesiti estratti sono pertinenti e corretti in riferimento alle
conoscenze generali; è matura la discussione degli scritti e dell’attività complessiva
di ricerca.
- Dalla
lettura e dalla traduzione emerge una conoscenza discreta del francese.
Giudizio Collegiale
Le risposte
sui temi generali sono pertinenti e corrette, la riflessione sui titoli e la
ricerca è matura. Discreta la prova linguistica.
CANDIDATA dott.ssa Silvana Staniscia
Giudizi individuali:
Prof. Pietro Luigi
Clemente:
- Non padroneggia il linguaggio del settore s.d.
- Molto
limitata la conoscenza della lingua inglese.
Prof. Cristina Papa:
- La candidata mostra una insufficiente padronanza delle tematiche della ricerca antropologica.
-
Conoscenza della lingua inglese: elementare.
Prof. Gianpaolo Gri:
- La
candidata dimostra una conoscenza insufficiente degli aspetti generali
dell’area disciplinare; si muove con gravi difficoltà anche nella discussione
degli elaborati e del percorso di ricerca.
- La prova
linguistica attesta una conoscenza dell’inglese appena sufficiente.
Giudizio Collegiale
Conoscenze
insufficienti; prova linguistica elementare.
CANDIDATO dott. D’ Alessandro Simone
Giudizi individuali:
Prof. Pietro Luigi
Clemente:
- Buona discussione e argomentazione interessante, ma con scarse competenze antropologiche.
- Positiva
conoscenza della lingua inglese.
Prof. Cristina Papa:
- Il candidato,
pur mostrando un ampio quadro di riferimenti all’interno delle scienze sociali,
non padroneggia a sufficienza la letteratura e le problematiche antropologiche.
- Conoscenza della lingua inglese: buona.
Prof. Gianpaolo Gri:
- Il candidato si muove con
disinvoltura nel settore specifico delle discipline sociologiche, ma in maniera
incerta nei riferimenti al quadro generale del settore demoetnoantropologico.
Buona, ma con i limiti già citati, la
discussione delle prove scritte e del percorso di ricerca.
-
Conoscenza della lingua straniera (inglese): il candidato dimostra buona
padronanza.
Giudizio Collegiale
Pur con
buone capacità di argomentazione e significative esperienze in un campo di
studi sociologico, mostra scarsa conoscenza degli studi demoetnoantropologici.
Buona conoscenza linguistica.
CANDIDATA dott. Giancristofaro Lia
Giudizi individuali:
Prof. Pietro Luigi
Clemente:
- Qualche confusione negli orientamenti generali della storia disciplinare; buona competenza sui temi della ricerca e interessante e fondata motivazione relativamente ai compiti scritti.
- Buona la
conoscenza della lingua francese.
Prof. Cristina Papa:
- Buona conoscenza delle tematiche di ricerca affrontate nei titoli presentati; più generica e incerta la conoscenza dei quadri di riferimento generali.
-
Conoscenza della lingua francese: ottima
Prof. Gianpaolo Gri:
- La
candidata si muove fra le risposte ai quesiti
dimostrando buona consuetudine con il quadro generale, teorico e
metodologico, del settore disciplinare, con qualche difetto di organicità
espositiva.
-
Conoscenza della lingua francese: la candidata dimostra piena padronanza.
Giudizio Collegiale
Buona
conoscenza delle tematiche di ricerca affrontate nei titoli e negli scritti, qualche imprecisione
sui temi generali degli studi. Ottima conoscenza linguistica.
CANDIDATA dott. Thea Rossi
Giudizi individuali:
Prof. Pietro Luigi
Clemente:
- Qualche incertezza sulle teorie antropologiche, buona argomentazione del percorso di ricerca, aggiornato e ricco di esperienze.
- Buona la
conoscenza della lingua inglese.
Prof. Cristina Papa:
- La candidata mostra un’ampia esperienza di ricerca e la capacità di orientarsi problematicamente nell’uso delle categorie antropologiche, con qualche incertezza riguardo alla storia degli studi.
- Ottima la
conoscenza della lingua inglese.
Prof. Gianpaolo Gri:
- Il quadro
generale dei fondamenti disciplinari che emerge alle risposte ai questiti è
buono. La discussione sul percorso di ricerca e sulle prove scritte dimostra
consapevolezza critica e lucidità espositiva.
-
Conoscenza della lingua inglese: la candidata dimostra una padronanza molto
buona.
Giudizio Collegiale
Le risposte
sui temi generali degli studi sono positive, la discussione su ricerca e
scritti mostra consapevolezza. Buona la prova linguistica.
NONA
SEDUTA: 18
febbraio 2011, ore 14.30 - Relazione finale:
giudizi complessivi, analisi comparativa, nomina del vincitore.
Al
termine delle prove scritte e orali,
CANDIDATO dott. Simone D’Alessandro
Giudizio complessivo:
Scheda curriculare e
valutazione titoli e pubblicazioni: laurea in Scienze delle comunicazioni (1998), tre master
in Italia e all’ estero (1999, 2003, 2004); ha seguito diversi corsi e workshop
nei diversi settori della comunicazione. E’ iscritto al dottorato in Scienze
sociali. Ha partecipato, ideato e coordinato diversi progetti, azioni, piani e
interventi nel settore della comunicazione pubblica, pubblicitaria e
ambientale. Sempre nel settore della comunicazione si è occupato di formazione
aziendale. Ha tenuto una docenza a contratto di marketing e comunicazione
turistica nell’Università di Chieti. Presenta sette pubblicazioni.
Le pubblicazioni del candidato (7 testi dei quali due in
collaborazione) sono relative soprattutto a tematiche della comunicazione; benché
trattino argomenti non estranei agli studi antropologici, lo fanno con analisi,
metodi e bibliografie non riconducibili al settore.
Valutazione elaborato prima prova: Progetto interessante e di ampio
respiro, ma difetta di pertinenza al settore e di riferimenti agli studi
demoetnoantropologici.
Valutazione elaborato seconda prova: Testo chiaro e interessante,
articolato con chiarezza, anche se con pochi riferimenti a metodiche del
settore.
Prova orale: Pur con buone capacità di
argomentazione e significative esperienze in un campo di studi sociologici,
mostra scarsa conoscenza degli studi demoetnoantropologici. Buona conoscenza
linguistica.
CANDIDATA dott. Lia Giancristofaro
Giudizio complessivo:
Scheda curriculare e
valutazione titoli e pubblicazioni: laurea in giurisprudenza con tesi “Le mine antiuomo nel
diritto internazionale” (1996), diploma di perfezionamento in Bioetica (1997),
specializzazione biennale post laurea in giornalismo e comunicazioni di massa (1999) con una tesi sull’editoria
nazionale nella provincia (“Il caso Carabba”), qualifica di giornalista
pubblicista (1999), DEA in Histoire et Civilisation (Parigi III, 2004) con tesi
sull’ Abruzzo nella ricerca socioantropologica di Alfonso di Nola, Dottorato di
ricerca in Lingua e letteratura delle regioni d’Italia (2004) con tesi su
Antropologia e cultura popolare in Giovanni Verga; ha svolto attività didattica
come cultore della materia, membro di commissioni d’esame 2000-2004, docente a contratto di antropologia culturale,
etnologia, antropologia interculturale, sociologia dei cambiamenti culturali
dal 2003/2004 al 2006/2007 e con diversi CFU (da
Presenta 5 volumi e 5 articoli su temi soprattutto del
folklore abruzzese, in una prospettiva sia sistematica che critica, attenta
alle trasformazioni della società. Gli scritti sono pertinenti, continui,
mostrano una forte conoscenza del territorio e una attenzione alla dimensione
didattica e comunicativa. Si segnala una positiva attività didattica
universitaria. Aggiornamento e metodo sono adeguati e nell’insieme della
produzione scientifica si riscontrano tratti di originalità.
Valutazione elaborato prima prova: Anche se poco sintetico, il
progetto proposto è chiaro, innovativo e con buona padronanza dei riferimenti.
Valutazione elaborato
seconda prova: La
traccia proposta è completa, chiara, coerente.
Prova orale: Buona conoscenza delle tematiche
di ricerca affrontate nei titoli e negli
scritti, qualche imprecisione sui temi generali degli studi. Ottima conoscenza
linguistica.
CANDIDATA dott. Thea Rossi
Giudizio complessivo:
Scheda curriculare e
valutazione titoli e pubblicazioni: laurea in Lettere con una tesi sulla cultura mixteca nel Messico meridionale
(1996), corso di perfezionamento in Scrittura mesoamericana - “Il caso Nahua
Mexica” (1999) -, iscritta al secondo anno del Dottorato di ricerca in Scienze
sociali, ha svolto attività come cultore della materia, membro di commissioni
d’esame 2002-2008 e docente a contratto di antropologia interculturale,
antropologia culturale, sociologia dei cambiamenti culturali dal 2003/2004 al
2006/2007 presso
Presenta 2 volumi, 5 articoli e una curatela; prevale un
campo di studi americanistici di tipo storico/culturale relativi all’area
mixteca; alcuni testi riguardano invece sguardi più generali su temi
dell’antropologia contemporanea (genere, intercultura). Gli scritti sono pertinenti
e continui. Oltre alla cura e coordinamento organizzativo di convegni, si
segnala la positiva attività didattica universitaria.
Valutazione elaborato prima prova: Il progetto è poco sintetico, ma
interessante e ben esposto.
Valutazione elaborato seconda prova: La traccia è pertinente,
organizzata con chiarezza e competenza.
Prova orale: Le risposte sui temi generali
degli studi sono positive, la discussione su ricerca e scritti mostra
consapevolezza. Buona la prova linguistica.
CANDIDATO dott. Gianfranco Spitilli
Giudizio complessivo:
Scheda curriculare e valutazione titoli e pubblicazioni: Laurea in Lettere con una
tesi dal titolo “Il bue di San Zopito. Una festa in Italia centrale”(2001),
borsa Erasmus presso l’EHESS semestrale (2005), ha ottenuto il titolo di
Dottore di ricerca in Etnoantropologia (2007) con una tesi dal titolo “I riti
del bue nell’Italia centrale”. Non documenta titoli didattici specifici e
presenta 5 pubblicazioni.
Presenta 5
pubblicazioni (4 articoli e una monografia) pertinenti al s.s.d. M-DEA legate a
ricerche nell’Italia centrale e nella provincia di Teramo su temi della cultura
tradizionale. Gli scritti sul patrimonio materiale e immateriale del territorio
teramano sono interessanti e impegnativi; l’analisi dei riti e degli ex voto
appare aggiornata e adeguata. La produzione è continua.
Valutazione elaborato prima prova: Poco focalizzato l’oggetto della
ricerca e scarsamente strutturato il progetto, ma il testo è interessante e ha
buoni riferimenti.
Valutazione elaborato seconda prova: Qualche imprecisione nella articolazione della
traccia, ma la proposta è interessante e
pertinente.
Prova orale: Le risposte sui temi generali sono
pertinenti e corrette, la riflessione sui titoli e la ricerca è matura.
Discreta la prova linguistica.
CANDIDATA dott. Silvana Staniscia
Giudizio complessivo:
Scheda curriculare e
valutazione titoli e pubblicazioni: laurea in psicologia con una tesi in sociologia della
famiglia (“La generazione di mezz’età nel ciclo di vita individuale e familiare”,
2002); abilitazione professionale all’esercizio
della professione di psicologo
(2004), corso di formazione per gestori di
nidi-famiglia, insegnanti di scuola dell’ infanzia (2006), stage di
formazione professionale presso una ASL (2004-2005).
Non presenta titoli didattici in ambito universitario né
pubblicazioni scientifiche.
Valutazione elaborato prima prova: Il progetto appare inadeguato
rispetto ai criteri di giudizio.
Valutazione elaborato seconda prova: Il testo dimostra una scarsa
padronanza delle problematiche demoetnoantropologiche.
Prova orale:
Conoscenze insufficienti; prova linguistica elementare
Sulla
base dei giudizi complessivi,
Conclusi gli adempimenti,
Letto, approvato e sottoscritto
seduta stante.
Chieti, 18
febbraio 2011
Firmato Prof. Pietro Luigi Clemente (Presidente)
Firmato Prof. Cristina Papa (Commissario)
Firmato Prof. Gianpaolo Gri (Segretario)