Procedura di Valutazione comparativa per la copertura di n. 1 posto di Rcercatore Presso la Facolta' di Scienze Sociali – Settore Scientifico-disciplinare M-DEA/01 – Discipline Demoetnoantropologiche – indetta dall’Università degli Studi “G. D’Annunzio di Chieti-Pescara, bandita con D.R. 352 del 29/02/2008 il cui avviso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 20 – Serie Speciale- Concorsi ed esami  del 11/03/2008.

 

 

VERBALE - RELAZIONE  RIASSUNTIVA

 

            La Commissione costituita per il Concorso di cui in premessa, nominata con D.R. n. 1007 del 25/10/2010, pubblicato nella G.U. 4° Serie Speciale n. 89 - IV serie Speciale “Concorsi ed Esami” del 09/11/2010, e composta dal Presidente Prof.  Pietro Luigi Clemente (professore ordinario - Università di Firenze), dal Commissario Prof. Cristina Papa (professore ordinario - Università di Perugia) e dal Segretario Prof. Gianpaolo Gri (professore ordinario - Università di Udine) si è riunita, presso La Sala del Consiglio del Rettorato dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, 18 febbraio 2011, per procedere alla stesura della relazione riassuntiva.

 

PRIMA SEDUTA: 10 gennaio 2011, ore 15.00 - Formulazione dei criteri e calendario delle prove.

            La Commissione è stata autorizzata ad avvalersi di strumenti telematici di lavoro cooperativo, ai sensi dell’art. 4, comma 12 del D.P.R. 23.03.2000, N. 117.

            I Commissari dichiarano di non essere in rapporto di parentela o affinità tra di loro sino al quarto grado incluso.

            I Commissari dichiarano singolarmente di non essere stati nominati membri di commissioni per procedure di valutazione comparativa in corso nelle quali figurano come candidati membri di questa Commissione. La Commissione unanime elegge Presidente il prof. Pietro Luigi Clemente e Segretario il prof. Gianpaolo Gri.

            Il Presidente ricorda ai colleghi la normativa stabilita dalla Legge n. 210 del 3 luglio 1998, dal Regolamento ministeriale D.P.R. n. 117 del 23/03/2000, e dal Regolamento dell'Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti, D.R. n. 691 del 02/06/1999.

            Dopo approfondita discussione la Commissione stabilisce i criteri per lo svolgimento della procedura di valutazione comparativa.

            La Commissione stabilisce inoltre il seguente calendario delle riunioni per il prosieguo delle attività concorsuali:

- 16 febbraio 2011, ore 10.00 presso il Rettorato dell’ Universitario dell’Università degli Studi  "G. D’Annunzio" sita in Chieti, per la prima prova scritta;

- 17 febbraio 2011, alle ore 09.00, presso la medesima sede, per la seconda prova scritta;

- 17 febbraio 2011, alle ore 11.00, presso la medesima sede, per la valutazione dei titoli;

- 17 febbraio 2011, alle ore 18.00, presso la medesima sede, per la correzione degli elaborati delle due prove scritte;

-  29 marzo 2011, allo ore 09.00, presso la medesima sede, per la prova orale.

            Il verbale, redatto e sottoscritto dal Presidente dopo essere stato inviato a mezzo telematico ai singoli Commissari per la manifestazione di consenso, corredato dalle dichiarazioni di adesione di tutti i membri , è consegnato alla Divisione Personale Docente e Ricercatore dell’Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti affinché ne sia curata la pubblicizzazione per via telematica, nonché l’affissione all’Albo dell’Ateneo.

 

SECONDA SEDUTA: 16 febbraio 2011, ore  09.00 – Adempimenti di avvio

            La Commissione, accertato che i criteri generali fissati nella precedente riunione sono stati resi pubblici per più di sette giorni senza che l’Università abbia comunicato la ricezione di osservazioni ai criteri e al calendario proposti, prende atto che dell’elenco dei candidati che hanno presentato la domanda, corredata della prescritta documentazione, nonché delle rinunce di n. 3 candidati; constata che non vi sono relazioni di parentela o affinità, entro il 4° grado incluso, dei commissari con i candidati ai sensi degli artt. 51 e 52 del C.P.C. e che non ci sono con gli stessi liti in atto, formalizzate presso l'autorità giudiziaria o organi accademici;  stabilisce ancora di procedere dopo l’espletamento delle prove scritte alla valutazione dei titoli dei soli candidati presenti alle medesime, prima della correzione degli elaborati.

 

TERZA SEDUTA: 16 febbraio 2011, ore 09.30 - Prima prova scritta.

            La Commissione, riunita per l’espletamento della prima prova scritta, predispone tre temi tra i quali verrà sorteggiato quello che dovrà essere svolto dai candidati.

            Rispetto alla lista delle domande presentate per accedere alla Procedura in oggetto, risultano  presenti i candidati:

 

dott. D’Alessandro Simone

            dott. Giancristofaro Lia

           dott. Rossi Thea

           dott. Spitilli Gianfranco

            dott. Staniscia Silvana

 

           Risultano assenti  i candidati seguenti:

 

            dott. Altobelli Dario

           dott. Aria Matteo

           dott. Burtini Dino

           dott. Caoci Alberto

           dott. Colimberti Antonello

           dott. Daniele Ulderico

            dott. Del Barone Patrizia

            dott. Di Renzo Ernesto

            dott. Franceschi Zelda Alice

            dott. Giuffrè Martina

            dott. Milicia Maria Teresa

            dott. Pichillo Giancarlo

            dott. Pontrandolfo Stefania

            dott. Rubeo Veneranda

            dott. Ruzzeddu Massimiliano

            dott. Salvatore Rita

            dott. Talamonti Adelina

           dott. Tallè Cristiano

            Il Presidente invita il candidato Gianfranco Spitilli a controllare l’integrità delle buste e il candidato Simone D’Alessandro a sorteggiare il tema da svolgere. Risulta sorteggiato il seguente tema: «Il candidato esponga i lineamenti generali di un progetto di ricerca  su temi relativi al patrimonio culturale immateriale di un territorio, indicando sommariamente stato degli studi, scala, obiettivi e risultati attesi».

            Per lo svolgimento della prova vengono assegnate n. 3 ore a partire dalle ore 10.37. Durante lo svolgimento della prova scritta sono debitamente rispettate le norme prescritte sulla sorveglianza dei candidati.

            Alle ore 13.30 risulta che tutti i candidati presenti hanno consegnato l’elaborato alla Commissione, che effettua tutte le procedure di rito previste dalla Legge per la conservazione agli atti. 

            Il plico contenente gli elaborati, viene affidato al Presidente perché ne curi la custodia. Al termine delle predette operazioni, alle ore 14.00, la seduta viene tolta.

 

QUARTA SEDUTA: 17 febbraio 2011, ore 09.00 – Seconda prova scritta.

            La Commissione, riunita per l’espletamento della seconda prova scritta, predispone tre temi tra i quali verrà sorteggiato quello che dovrà essere svolto dai candidati.

            Risultano presenti i candidati:

            dott. D’ Alessandro Simone

           dott. Giancristofaro Lia

           dott. Rossi Thea

           dott. Spitilli Gianfranco

           dott. Staniscia Silvana

            Il Presidente invita il candidato Gianfranco Spitilli a controllare l’integrità delle buste e a sorteggiare il tema da svolgere.

            Risulta sorteggiato il seguente tema: «Il candidato formuli una traccia di temi finalizzata a un questionario aperto da usare come promemoria per una intervista, a partire da un argomento a sua scelta».

            Per lo svolgimento della prova vengono assegnate n. 1 ora a partire dalle ore 09.40. Durante lo svolgimento della prova scritta sono debitamente rispettate le norme prescritte sulla sorveglianza dei candidati.

 I candidati propongono di anticipare la prova orale  in data 18 febbraio 2011, rinunciando  ai termini del bando che prevedeva la suddetta prova orale il giorno 29 marzo 2011. Le dichiarazioni di disponibilità di tutti i candidati ad anticipare la prova orale sono allegate al verbale della seduta.

            Il Presidente ricorda  di conseguenza che la prova orale sarà svolta a partire dalle ore 08,30 del 18.02.2011 presso  la Sala del Consiglio del Rettorato.

 

            Alle ore 10.40 risulta che tutti i candidati presenti hanno consegnato l’elaborato alla Commissione, che effettua tutte le procedure di rito previste dalla Legge per la conservazione agli atti. 

            Il plico contenente gli elaborati, viene affidato al Presidente perché ne curi la custodia. Al termine delle predette operazioni, alle ore 10.50,  la seduta viene tolta.

 

QUINTA SEDUTA: 17 gennaio 2001, ore 11.00,  la Commissione procede, al fine di assicurare l’anonimato degli elaborati stessi durante la valutazione, a tutti gli adempimenti necessari, ai sensi della vigente normativa.

Il plico contenente le predette buste viene consegnato al Presidente per la conservazione sino  al momento della valutazione.

 

SESTA SEDUTA: 17 febbraio 2011, ore 11.30 -  Valutazione dei titoli.

            Il Presidente ricorda che, nella seconda seduta, la Commissione ha già adempiuto , in ossequio a quanto prescritto dalla vigente normativa in merito alle valutazioni comparative, a tutte le procedure di rito, quali : accertamento sulla pubblicità dei criteri generali fissati nella seduta preliminare, accertamento e dichiarazioni di assenza di impedimenti legali da parte dei Commissari, presa d’atto dell’elenco dei candidati e relative rinunce, dichiarazioni di assenza di parentela o affinità entro il 4° grado tra membri della commissione e candidati. Ricorda inoltre che la valutazione dei titoli, come stabilito nella predetta seduta, sarà effettuata solo per i candidati presenti alle prove scritte.

Pertanto la Commissione procede, ai sensi del DPR 117/2000, constatando di volta in volta la congruità delle pubblicazioni presentate con l’elenco delle stesse allegato dai candidati nel plico che accompagna la domanda, alla valutazione dei titoli e delle pubblicazioni presentati dai seguenti candidati:

dott. D’Alessandro Simone

            dott. Giancristofaro Lia

           dott. Rossi Thea

           dott. Spitilli Gianfranco

            dott. Staniscia Silvana

            La Commissione redige, quindi, il profilo curriculare dei candidato e ciascun commissario formula poi un giudizio individuale.

 

1. CANDIDATO: dott. Simone d’ Alessandro

Scheda curriculare:

Il dott. Simone D’ Alessandro: laurea in Scienze delle comunicazioni (1998), tre master in Italia e all’ estero (1999, 2003, 2004); ha seguito diversi corsi e workshop nei diversi settori della comunicazione. E’ iscritto al dottorato in Scienze sociali. Ha partecipato, ideato e coordinato diversi progetti, azioni, piani e interventi nel settore della comunicazione pubblica, pubblicitaria e ambientale. Sempre nel settore della comunicazione si è occupato di formazione aziendale. Ha tenuto una docenza a contratto di marketing e comunicazione turistica nell’Univerisità di Chieti. Presenta sette pubblicazioni.

 

                                                           Giudizi individuali:

 

Prof. Pietro Luigi Clemente:

Laurea in scienze della comunicazione (1998), iscritto a dottorato in scienze sociali, membro della redazione della Rivista Italiana di Comunicazione Pubblica , membro di associazioni di comunicazione pubblica e pubblicitaria,  docente a contratto di marketing e comunicazione turistica in un master universitario (Chieti), si occupa di formazione aziendale. Presenta 7 pubblicazioni di cui 2  in collaborazione senza distinzione di apporti. Si tratta perlopiù di brevi testi a carattere generale e didattico, due testi sono più sistematici. Il candidato tratta vari temi di forte interesse anche antropologico (comunicazione medica, mafia e relazioni economico-giuridiche nel Sud Italia, istituzioni pubbliche), ma con una angolazione di tipo semiotico-comunicativo, interessante,  ma che non incontra mai  il metodo e la letteratura M-DEA;  si tratta pertanto di pubblicazioni non pertinenti. 

 

Prof.  Cristina Papa:

Il candidato, iscritto al dottorato di ricerca in Scienze sociali, vanta una lunga esperienza nel campo della comunicazione pubblica, della formazione, della progettazione di interventi e della conduzione di sondaggi e ricerche economico-sociali.

Presenta  sette pubblicazioni che consistono in articoli dal 1999  al 2007 apparsi nella Rivista italiana di comunicazione pubblica. Gli articoli tutti orientati ad affrontare tematiche legate  alla  comunicazione in particolare alla comunicazione pubblica, analizzano specifici argomenti: dai siti relativi ai beni culturali, alla comunicazione in ambito sanitario. Vengono affrontate questioni anche di carattere più generale  come la legalità, la globalizzazione, il rapporto pubblico-privato. Questi lavori appaiono fondati su una bibliografia di carattere interdisciplinare, ma per le modalità d’approccio e l’argomentazione presentata non possono essere considerati pertinenti al settore M-DEA/01.

 

Prof. Gianpaolo Gri:

L’organico iter di formazione del candidato, il complesso delle attività rivolto alla ricerca, alla formazione e alla progettazione, così come l’insieme dei pubblicazioni presentate (7 articoli che si collocano fra il 1999 e il 2007; due in collaborazione) attestano una caratterizzazione fortemente ancorata al settore dei processi comunicativi, al cui interno si indagano con pertinenza, in particolare per il settore socio-semiologico, aspetti teorici e metodologici, tecnici e applicativi, riguardanti anche i fenomeni della globalizzazione e della promozione turistica. Il quadro d’assieme mostra però una scarsa dimestichezza con la letteratura antropologica e poca pertinenza con il settore M-DEA/01.

 

            Terminata la formulazione dei giudizi da parte dei singoli commissari, la Commissione dopo approfondita discussione conclude formulando sui titoli e sull’attività scientifica del candidato il seguente

Giudizio Collegiale

 

Le pubblicazioni del candidato (7 testi dei quali due in collaborazione) sono relative soprattutto a tematiche della comunicazione; benché trattino argomenti non estranei agli studi antropologici, lo fanno con analisi, metodi e bibliografie non riconducibili al settore.

 

            La Commissione procede quindi, con gli stessi criteri e lo stesso metodo per tutti i restanti candidati alla formulazione della scheda  curriculare, alla formulazione dei giudizi da parte dei singoli commissari e, dopo approfondita discussione, alla formulazione del giudizio collegiale sui titoli e le pubblicazioni.

 

2. CANDIDATA: dott. Lia Giancristofaro

Scheda curriculare:

La dott. Lia Giancristofaro, laureata in giurisprudenza con tesi “Le mine antiuomo nel diritto internazionale” (1996), diploma di perfezionamento in Bioetica (1997), specializzazione biennale post laurea in giornalismo e comunicazioni di  massa (1999) con una tesi sull’editoria nazionale nella provincia “Il caso Carabba”), qualifica di giornalista pubblicista (1999), DEA in Histoire et Civilisation (Parigi III, 2004) con tesi sull’ Abruzzo nella ricerca socioantropologica di Alfonso di Nola, Dottorato di ricerca in Lingua e letteratura delle regioni d’Italia (2004) con tesi su Antropologia e cultura popolare in Giovanni Verga; ha svolto attività didattica come cultore della materia, membro di commissioni d’esame 2000-2004,  docente a contratto di antropologia culturale, etnologia, antropologia interculturale, sociologia dei cambiamenti culturali dal 2003/2004 al 2006/2007 e con diversi CFU (da 1 a 6) presso le Facoltà di Lettere e Filosofia  e di Scienze sociali nell’ateneo di Chieti. Docente di discipline demoentnoantropologiche  in master e corsi di formazione professionale. Presenta 10 pubblicazioni.

 

                                                           Giudizi individuali:

 

Prof. Pietro Luigi Clemente:

Laureata in giurisprudenza con tesi sui diritti (1996), perfezionamento in Bioetica (1997), specializzazione in giornalismo e comunicazione(1999), DEA in Histoire et Civilisation (Parigi III, 2004) con tesi antropologica, Dottorato di ricerca in Lingua e letteratura delle regioni d’Italia (2004; dalla tesi è tratto il volume Il segno dei vinti), dirige la Rivista abruzzese, collabora con la RAI abruzzese, membro di varie associazioni (centro studi Di Nola ADI, Unicef, AISEA, CATA), ha svolto attività come cultore della materia, membro di commissioni d’esame 2000-2004, direzione di osservatorio scientifico con docenza di master, titolare di insegnamento di antropologia culturale, etnologia, antropologia interculturale, sociologia dei cambiamenti culturali dal 2003/2004 al 2006/2007 e con diversi CFU (da 1 a 6) nell’ateneo di Chieti. Sceglie i dieci titoli richiesti da una ampia pubblicistica: si tratta di 5 volumi, uno dei quali in tre tomi, e di 5 saggi. Il libro dedicato all’editore Carabba ha tratti marcati di storia della cultura regionale, contigui al raggruppamento M-DEA, tutti gli altri titoli sono pienamente pertinenti all’ambito M-DEA; si tratta, per ciò che concerne i volumi, di saggi ampi, ricchi di informazioni e di riferimenti bibliografici, di buona scrittura analitica, di valore anche didattico e comunicativo. Essi presentano in modo ampio e  sistematico i temi della cultura popolare abruzzese in uno scenario di radicamenti, trasformazioni e migrazioni. Il tre volumi di Cultura popolare abruzzese costruiscono una sorta di repertorio degli scritti, delle teorie di riferimento, degli studiosi, dei documenti  che consentono oggi la fondazione di un ambito disciplinare legato al territorio regionale, e una lettura dinamica  e non nostalgica del folklore. Il volume fotografico Riti propiziatori abruzzesi presenta una introduzione e varie schede analitiche su fenomeni della cultura popolare, che mostrano  competenza e conoscenza di luoghi, forme, temi della cultura locale. Il volume Folklore abruzzese è una assai poderosa sintesi sui temi delle culture regionali nel contesto delle trasformazioni e della globalizzazione. Il segno dei vinti propone  una analisi in chiave antropologico-letteraria dell’opera verghiana. I 5 saggi propongono dei sondaggi più marcati nella direzione dei processi di trasformazione della cultura, quello sul Il concetto di cultura nelle scienze sociali propone una riflessione aggiornata sul dibattito teorico intorno a quel centrale concetto dell’antropologia.  Si tratta di lavori pertinenti, originali soprattutto per la tensione tra folklore e società in trasformazione, tra locale e globale, con forte carattere di comunicazione pubblica e di sistematicità rispetto al territorio di riferimento, con un dialogo particolare con l’opera e il metodo di Alfonso Di Nola. La letteratura  scientifica del settore in questi scritti è aggiornata,  anche  in direzione interdisciplinare, la scrittura è efficace. 

 

Prof.  Cristina Papa:

La formazione della candidata Lia Giancristofaro inizialmente a carattere giuridico (laurea in giurisprudenza) si è successivamente orientata verso  studi di comunicazione (specializzazione biennale in giornalismo e comunicazioni)  e in seguito  nell’ ultimo decennio più decisamente verso il settore disciplinare  demoetnoantropologico  (PhD  in Lingua e letteratura delle regioni d’ Italia) con uno spiccato  orientamento verso gli studi demologici  coniugati con interessi letterari.

L’ attività didattica della candidata si è svolta sia al livello extra universitario  (master e corsi di formazione professionale) sia a livello universitario  presso l’ Università di Chieti-Pescara dove  a partire dall’ anno 2003-2004  è titolare di contratti di insegnamento in un primo anno di  una disciplina sociologica e in seguito di diverse discipline del settore DEA.

La  candidata presenta una produzione scientifica ampia, prevalentemente orientata verso tematiche di carattere demologico  (feste, ciclo della vita e dell’ anno, medicina popolare) e  relative a fenomeni migratori. L’attenzione della candidata è rivolta principalmente all’ area abruzzese su cui  ha  prodotto numerosi volumi pertinenti al settore MDEA ed altri a sua cura. Uno dei volumi presentati che  riguarda la vita  e l’ opera di un editore  di Lanciano non può considerarsi pertinente. Da segnalare i tre volumi  dedicati a diversi aspetti della cultura popolare e dell’ emigrazione abruzzese a carattere documentario organizzati sulla base della letteratura demologica, storica, letteraria e linguistica. I volumi  indirizzati a un pubblico non specialistico sono corredati di note di lettura e schede con temi di ricerca. Essi  tuttavia tengono conto di un’ ampia letteratura sugli argomenti trattati e propongono utili materiali documentari. Di maggiore impegno è il volume Il segno dei vinti  che  costituisce l’ esito della tesi  di dottorato in cui la candidata  esamina  con puntualità e rigore filologico l’ opera di Giovanni Verga   come fonte per  comprendere la cultura e le forme di vita del popolo siciliano.

La candidata ha svolto anche  una intensa attività di organizzazione di convegni, editoriale e museografica nonché ha partecipato a gruppi di ricerca locali e nazionali.

 

Prof. Gianpaolo Gri:

La candidata presenta un complesso e apprezzabile iter formativo postlaurea in Italia e all’estero; documenta una continuativa attività didattica con contratti d’insegnamento in ambito universitario dal 2003 e presso enti di formazione esterni; ha partecipato a diversi progetti di ricerca e ne coordina alcuni; ha partecipato attivamente a conferenze e convegni e ne coordina alcuni; svolge intensa attività di promozione culturale nel territorio. L’intero quadro è congruente con il settore M-DEA/01. Presenta al giudizio dieci fra la cinquantina, e oltre, di pubblicazioni edite con continuità a partire dal 1999. Con l’eccezione della interessante  monografia dedicata all’analisi del rapporto fra letteratura e antropologia nell’opera di G. Verga (2005), i contributi – altre 4 monografie e gli articoli – testimoniano una illustrazione capillare, organica e ragionata del complesso contesto costituito della cultura tradizionale dell’Abruzzo, area scelta a oggetto della sua ricerca e riflessione e anche della collocazione editoriale di molta parte delle pubblicazioni. La rivisitazione critica e matura dell’intero quadro della storia degli studi demologici regionali, conosciuta in profondità, la valorizzazione di alcune figure importanti della ricerca folklorica del passato e di alcune campagne di documentazione fotografica contemporanee in tema di ritualità, incrocia un’attenta considerazione delle dinamiche di mutamento avvenute in maniera specifica nel contesto abruzzese: la rottura dell’universo simbolico connesso all’agropastorialismo, i processi migratori, i più recenti fenomeni di recupero ma anche di consumo del folklore. Un ambito di lavoro interessante, segnato anche da riprese e riproposte editoriali (come la monografia dedicata al Folklore abruzzese del 2005, rispetto al II volume della trilogia Cultura popolare abruzzese, del 1999), è rappresentato dal lavoro di divulgazione della problematica demologica e di illustrazione critica del quadro demologico regionale in funzione del recupero della tradizione in ambito didattico e presso la ricerca locale volta alla valorizzazione del territorio e del suo patrimonio culturale.

 

Giudizio Collegiale

 

Presenta 5 volumi e 5 articoli su temi soprattutto del folklore abruzzese, in una prospettiva sia sistematica che critica, attenta alle trasformazioni della società. Gli scritti sono pertinenti, continui, mostrano una forte conoscenza del territorio e una attenzione alla dimensione didattica e comunicativa. Si segnala una positiva attività didattica universitaria. Aggiornamento e metodo sono adeguati e nell’insieme della produzione scientifica si riscontrano tratti di originalità.

 

3. CANDIDATA: dott. Thea Rossi

Scheda curriculare:

La dott. Thea Rossi, laureata in Lettere con una tesi  sulla cultura mixteca nel Messico meridionale (1996), corso di perfezionamento in Scrittura mesoamericana - “Il caso Nahua Mexica” (1999) -, iscritta al secondo anno del Dottorato di ricerca in Scienze sociali, ha svolto attività come cultore della materia, membro di commissioni d’esame 2002-2008 e docente a contratto di antropologia interculturale, antropologia culturale, sociologia dei cambiamenti culturali dal 2003/2004 al 2006/2007 presso la Facoltà di Scienze sociali nell’ateneo di Chieti. Presso  lo stesso ateneo  ha avuto anche contratti di insegnamento di discipline demoentnoantropologiche  in master universitari. Presenta otto pubblicazioni.

 

 

                                                           Giudizi individuali:

 

Prof. Pietro Luigi Clemente:

Laureata in antropologia culturale, perfezionamento in americanistica (1999), iscritta a un dottorato in Scienze Sociali, docente in master, e in corsi di antropologia culturale, antropologia interculturale, sociologia dei cambiamenti culturali, discipline demoetnoantropologiche, a Chieti tra 2004 e 2006, cultore della materia, membro di missioni di studio americanistiche e della redazione della rivista Thule. Presenta due volumi, cinque articoli, una curatela che non ha il carattere di pubblicazione. Tre degli articoli sono note e schede relative a studi dell’ambito precolombiano, un altro è un testo di presentazione degli studi di antropologia del genere e presenta tratti di maggiore completezza e pertinenza.  Dei due libri  quello su Scrittura e cultura è un saggio di americanistica pre-colombiana che ha solo una parte generale e introduttiva di più marcato interesse antropologico relativa al tema dell’antropologia della scrittura. Il volume Multiculturalismo Intercultura e Società è un interessante rendiconto generale e concettuale degli studi e del dibattito sulle migrazioni e sulle interconnessioni nel mondo globale e mostra intelligenza dei problemi e buon aggiornamento .

 

Prof.  Cristina Papa:

La candidata Thea Rossi, iscritta al secondo anno  del dottorato in Scienze sociali, ha  al suo attivo una continuativa attività di ricerca  e di organizzazione culturale in campo americanistico,  che ha coltivato a partire dalla sua tesi di laurea in quest’ ambito.

 La candidata dall’ anno accademico 2003-2004  è stata  titolare di contratti di insegnamento universitari nel settore M-DEA/01. La sua attività di ricerca  in ambito americanistico è largamente riconducibile    a una  più  ampia attività  di organizzazione e di coordinamento  del Centro Studi Americanistici di Perugia alle cui attività  (organizzazione di  convegni  annuali  internazionali,  produzione della rivista Thule) la candidata  ha costantemente  contribuito.

La produzione  a stampa  presentata dalla candidata consiste in  due volumi, una curatela in collaborazione con altri ( due curatele  di atti di convegno,  pur indicate nell’ elenco, non risultano presentate) e cinque articoli. Le pubblicazioni sono tutte riconducibili  a tematiche di americanistica, fatta eccezione per  un articolo in volume collettaneo, che  mette a confronto sinteticamente problematiche e linee teoriche sulla questione del genere  a partire da una prospettiva antropologica, e uno dei volumi su  Multiculturalismo, intercultura e società con un taglio compilativo  che dà  conto del dibattito sulle migrazioni e sugli aspetti culturali della globalizzazione.

 Di maggiore spessore il volume Scrittura e cultura  che si fonda su un ampio materiale documentario  dedicato alla cultura mixteca  a partire dall’ esame delle testimonianze scritte, del materiale iconografico, delle  testimonianze di epoca coloniale, degli aspetti linguistici.

 

Prof. Gianpaolo Gri:

Le pubblicazioni presentate  e fatte oggetto di giudizio (due curatele non risultano presenti nel plico) documentano un’attività di ricerca rivolta a due settori: il primo, di più lunga durata e intrecciato all’attività di organizzazione culturale nell’ambito dell’antropologia della Mesoamerica, riguarda il contesto storico-culturale dell’area mixteca, analizzata in particolare nel simbolismo tradotto in fonti scritte e iconografiche. La monografia del 2008 (L’esperienza mixteca..) riunisce in forma organica i diversi contributi precedenti sul tema. Più di recente è maturato il filone di ricerca rivolto – ma con minore incisività sul piano dei risultati personali e in collocazione editoriale marginale – alla rivisitazione di concetti, metodologie e pratiche connesse con i fenomeni della multi e interculturalità, del rapporto fra omologazione e particolarismi, dei relativi modelli di pratica di gestione politica. L’insieme dei titoli, dell’attività didattica e convegnistica e delle pubblicazioni è congruente con il settore M-DEA/01.

Giudizio Collegiale

 

Presenta 2 volumi, 5 articoli e una curatela; prevale un campo di studi americanistici di tipo storico/culturale relativi all’area mixteca; alcuni testi riguardano invece sguardi più generali su temi dell’antropologia contemporanea (genere, intercultura). Gli scritti sono pertinenti e continui. Oltre alla cura e coordinamento organizzativo di convegni, si segnala la positiva attività didattica universitaria.

 

4. CANDIDATO: dott. Gianfranco Spitilli

Scheda curriculare:

Il dott. Gianfranco Spitilli, laureato in lettere con una tesi dal titolo “Il bue di San Zopito. Una festa in Italia centrale”(2001), borsa Erasmus presso l’EHESS semestrale (2005), ha ottenuto il titolo di Dottore di ricerca in Etnoantropologia (2007) con una tesi dal titolo “I riti del bue nell’Italia centrale”. Non documenta titoli didattici specifici e presenta 5 pubblicazioni. 

 

 

 

                                  

 

                        Giudizi individuali:

 

Prof. Pietro Luigi Clemente:

Laureato in Etnologia (2001), Dottore di ricerca in etnoantropologia (2007, borsa EHESS semestrale (2005), membro SFE, IOHA, SIMBDEA, AISEA, ha varie attività di ricerca in ambito territoriale abruzzese e  teramano; non documenta titoli didattici; presenta 4 articoli e un volume, tutti pertinenti. Il volume, a partire dalla raccolta  di immagini fotografiche sul paese di Intermesoli, propone una originale raccolta di racconti degli abitanti, tra memoria, migrazioni e rischio di scomparsa della comunità. E’ un buon esempio di ricerca con le fonti orali e di antropologia polifonica. Due articoli riguardano una ricerca sul culto di San Zopito, essi mettono in risalto il paesaggio sonoro e le pratiche rituali, attraverso una ricerca sul campo profonda. Un altro articolo sugli ex voto teramani e uno ulteriore sulla attività di raccolta musicale e museale di Don Jobbi nel teramano, completano una produzione a più temi, puntuale e con buon aggiornamento bibliografico.

 

 

 

Prof.  Cristina Papa:

Il candidato Gianfranco Spitilli, dottore di ricerca in Etnoantropologia (2007), presenta un  buon curriculum pertinente all’ area per la quale è stato bandito il concorso.

Le pubblicazioni presentate consistono in un volume e quattro articoli tutti riferiti all’ area abruzzese che mostrano  la prevalenza di interessi di ricerca demologici (festa, ex-voto), di antropologia visuale, come si evince soprattutto  dal volume, e di antropologia della musica, come risulta soprattutto dal contributo dedicato all’ esame delle caratteristiche musicali  della festa di San Zopito.

Il volume Il paese di mezzo, organizza tematicamente un materiale documentario fotografico relativo alla vita quotidiana del passato in un paese montano corredato dalle narrazioni di alcuni dei protagonisti che rievocano le memorie familiari e comunitarie e che sono state raccolte dal candidato nella ricerca sul campo.

Dal curriculum si evince anche una intensa attività di partecipazione a convegni e di  collaborazione  a ricerche sempre nell’ area abruzzese promosse da centri e istituzioni locali.

 

Prof. Gianpaolo Gri:

L’iter formativo, l’attività di ricerca, le pubblicazioni del candidato sono congruenti con il settore M-DEA/01. I cinque contributi presentati al giudizio comparativo (quattro articoli e la monografia dedicata al recupero della memoria comunitaria di Intermesoli attraverso la fotografia) si riferiscono a diversi aspetti della cultura tradizionale dell’Italia centrale, e del Teramano in particolare; toccano il settore della ritualità, dell’antropologia musicale e visuale, dell’antropologia museale. Il lavoro etnografico dedicato al rilevamento e all’analisi della cerimonialità è maturo, attento e accurato, così come il lavoro di recupero e rivisitazione dei documenti folklorici raccolti negli anni Sessanta da don Jobbi, e la catalogazione e contestualizzazione storica degli ex-voto mariani della Madonna delle Grazie di Teramo.

 

Giudizio Collegiale

 

Presenta  5 pubblicazioni (4 articoli e una monografia) pertinenti al s.s.d. M-DEA legate a ricerche nell’Italia centrale e nella provincia di Teramo su temi della cultura tradizionale. Gli scritti sul patrimonio materiale e immateriale del territorio teramano sono interessanti e impegnativi; l’analisi dei riti e degli ex voto appare aggiornata e adeguata. La produzione è continua.

 

                                           5. CANDIDATA: dott. Silvana Staniscia

 

Scheda curriculare:

La dott. Silvana Staniscia: laurea in psicologia con una tesi in sociologia della famiglia (“La generazione di mezz’età nel ciclo di vita individuale e familiare”, 2002);  abilitazione professionale  all’esercizio  della professione  di psicologo (2004), corso di formazione per gestori di  nidi-famiglia, insegnanti di scuola dell’ infanzia (2006), stage di formazione professionale presso una ASL (2004-2005). Non presenta titoli didattici in ambito universitario né pubblicazioni scientifiche.

 

 

 

 

                                                           Giudizi individuali:

 

Prof. Pietro Luigi Clemente:

Laurea in psicologia (2002),  abilitazione professionale in psicologia (2004), presenta la tesi di laurea in psicologia, non presenta titoli didattici né pubblicazioni scientifiche. Non ha riferimenti formativi e di ricerca al s.s.d. M-DEA   

 

Prof.  Cristina Papa:

La candidata Silvana Staniscia  presenta un curriculum  a chiara impronta psicologica che non è pertinente al settore per il quale il concorso è stato bandito: laurea in psicologia, abilitazione all’ esercizio della professione di psicologo, numerosi corsi di formazione e tirocini. Non presenta pubblicazioni.

 

Prof. Gianpaolo Gri:

L’iter formativo e l’attività documentata dai titoli presentati caratterizzano una candidata che non si colloca all’interno del settore M-DEA/01. Anche l’unico lavoro presentato, che  non si configura come pubblicazione (la tesi di laurea in Psicologia), mostra una scarsissima dimestichezza con la letteratura antropologica in generale e con quella specifica relativa ai temi trattati.

 

Giudizio Collegiale

 

La candidata non presenta pubblicazioni scientifiche.

 

 

 

SETTIMA SEDUTA: 17 gennaio 2001, ore 15.30  - Valutazione delle prove scritte.

            La Commissione procede alla valutazione delle prove scritte e a formulare i conseguenti giudizi individuali e collegiali per ogni singolo candidato, come qui di seguito riportato:  

 

CANDIDATO identificato con il n. 1

Giudizi individuali:

Prof. Pietro Luigi Clemente:

            - Prova A: Il progetto di ricerca plurinazionale sulla cultura operaia è molto interessante, ben argomentato e con buona bibliografia; poco problematizzata la nozione di patrimonio culturale immateriale.

            - Prova B: Intervista sulla cultura operaia; buona traccia, completa e attendibile.

 

Prof.  Cristina Papa:

            - Prova A: la candidata elabora un progetto su un tema  innovativo con ampi riferimenti alla letteratura sull’ argomento. Tuttavia il  tentativo di mostrare l’ampiezza delle conoscenze sul tema va a scapito  della organicità argomentativa e della sinteticità.

            - Prova B: La scheda proposta è ben strutturata, completa  e dotata di chiarezza espositiva.

 

Prof. Gianpaolo Gri:

            - Prova A: Il progetto scelto per sviluppare la traccia è innovativo, delineato in maniera coerente; dimostra padronanza dei riferimenti; si sofferma talvolta con troppa insistenza su nozioni generali a scapito della sinteticità e delle necessarie indicazioni di carattere operativo.

            - Prova B: L’elaborato coglie bene la traccia e la sviluppa in maniera organica e coerente.

Giudizio Collegiale Prova A:

Anche se poco sintetico, il progetto proposto è chiaro, innovativo e con buona padronanza dei riferimenti.

 

Giudizio Collegiale Prova B:

La traccia proposta è completa, chiara, coerente.

 

 

 

CANDIDATO identificato con il n. 2

Giudizi individuali:

Prof. Pietro Luigi Clemente:

            - Prova A: Il progetto è poco pertinente; lo sviluppo assai limitato.

            - Prova B: Sul parlato croato in Italia: buon argomento, scarso sviluppo dei temi per l’intervista.

 

Prof.  Cristina Papa:

            - Prova A: Il progetto appare carente  a livello  degli  ambiti indicati nel tema, nonché a livello dell’ oggetto che risulta con difficoltà riconducibile  al patrimonio culturale immateriale.

            - Prova B:  Il temario proposto  dimostra una insufficiente competenza  della candidata rispetto alle tematiche antropologiche.

 

Prof. Gianpaolo Gri:

            - Prova A: Lo sviluppo della traccia non è coerente con il s.s.d. M-DEA/01.

            - Prova B: L’elaborato non dimostra sufficiente padronanza delle metodologie e dei riferimenti di ordine etnoantropologico.

 

Giudizio Collegiale Prova A:

Il progetto appare inadeguato rispetto ai criteri di giudizio.

 

Giudizio Collegiale Prova B:

Il testo dimostra una scarsa padronanza delle problematiche demoetnoantropologiche.

 

 

 

 

CANDIDATO identificato con il n. 3

Giudizi individuali:

Prof. Pietro Luigi Clemente:

            - Prova A: Poco problematizzata la nozione di patrimonio culturale immateriale; la proposta di studi sui racconti tradizionali delle donne immigrate ha qualche imprecisione, ma è interessante, così come l’idea di una mostra collegata; la bibliografia pertinente.

            - Prova B: Riflessione utile sulla non neutralità dell’intervista, a dirigenti scolastici e maestri sull’immigrazione; qualche imprecisione, ma la proposta è di buon interesse.

 

Prof.  Cristina Papa:

            - Prova A: Il testo ha un carattere progettuale ed affronta tutti gli ambiti richiesti dal tema. Tuttavia la parte riguardante la letteratura di riferimento non sempre è caratterizzata da sinteticità e organicità argomentativa.

            - Prova B: la traccia  proposta manifesta padronanza della tematica affrontata e dello strumento di indagine ed è organizzata in modo  analitico  che non va a scapito  della chiarezza  e della  sinteticità.

 

 

Prof. Gianpaolo Gri:

            - Prova A: La delineazione generale del tema è chiara e corretta, anche nei riferimenti; la trattazione non è sempre stringente e concreta come un progetto di ricerca richiederebbe.

            - Prova B: La traccia è interpretata in maniera pertinente; lo strumento proposto coerente e ben organizzato.

 

Giudizio Collegiale Prova A:

Il progetto è poco sintetico, ma interessante e ben esposto.

Giudizio Collegiale Prova B:

La traccia è pertinente, organizzata con chiarezza  e competenza.

 

 

 

 

CANDIDATO identificato con il n. 4

Giudizi individuali:

 

Prof. Pietro Luigi Clemente:

            - Prova A: Poco problematizzata la nozione di patrimonio culturale immateriale; il progetto è interessante, il tema della memoria di una comunità costruita dalle azioni e dal collezionismo di un sacerdote presenta nodi di sviluppo molto profondi e ben argomentati. 

            - Prova B: Viene proposta un’esperienza già fatta con interviste agli emigranti abruzzesi in Belgio, di buon livello.

 

Prof.  Cristina Papa:

            - Prova A: La conoscenza del tema  proposto e della letteratura  di riferimento è considerevole. Tuttavia il testo pur affrontando molte delle tematiche  poste dal quesito della prova non è organizzato in forma progettuale e soprattutto l’ oggetto non è precisamente identificato.

            - Prova B: la traccia di scheda  compilata risulta molto bene articolata e il candidato dà prova di completezza, sinteticità e chiarezza espositiva, anche se il nesso tra la premessa e la parte centrale non è ben chiaro.

 

Prof. Gianpaolo Gri:

            - Prova A: La lunga esposizione dedicata alla premessa e alla contestualizzazione , buona e ben argomentata, ricca di riferimenti, va però a scapito degli aspetti concreti e operativi richiesti dalla delineazione di un progetto. 

            - Prova B: La lunga premessa dedicata al dibattito sulla dialogicità dell’intervista rivela padronanza della questione, limita però la sinteticità e la concretezza della delineazione. Il tema non ha carattere particolarmente innovativo.

 

Giudizio Collegiale Prova A:

Poco focalizzato l’oggetto della ricerca e scarsamente strutturato il progetto, ma il testo è interessante e ha buoni riferimenti.

 

Giudizio Collegiale Prova B:

Qualche  imprecisione nella articolazione della traccia, ma  la proposta è interessante e pertinente.

 

 

 

 

CANDIDATO identificato con il n. 5

Giudizi individuali:

Prof. Pietro Luigi Clemente:

            - Prova A: Si tratta di un bel progetto, anche se è poco problematizzata la nozione di patrimonio culturale immateriale, un po’ esagerato nelle dimensioni e poco approfondito nel metodo antropologico, ma interessante e innovativo. La bibliografia antropologica è poco presente.

            - Prova B: Indagine sui processi creativi in fabbrica: il tema è interessante, la formulazione chiara, le domande formulate lasciano alcuni dubbi; l’insieme è positivo.

 

Prof.  Cristina Papa:

            - Prova A: Il testo che ha un ben definito carattere progettuale è caratterizzato da  coerenza e organicità argomentativa, chiarezza e sinteticità dell’ esposizione, tuttavia la metodologia antropologica non è chiaramente identificata, mentre la problematica antropologica sul tema classico tra sviluppo economico e   fattori culturali  è del tutto assente.

            - Prova B:  La scheda è bene organizzata, sintetica, anche se appare non del tutto chiara la  consapevolezza   dei nessi tra il tema trattato  e più generali fattori socioculturali.

 

 

Prof. Gianpaolo Gri:

            - Prova A: Non per tutti gli aspetti il progetto poggia su una solida rete di riferimenti propri dell’area antropologica; ma l’esposizione è chiara, organica, coerente e il tema interessante.

            - Prova B: L’elaborato coglie con precisione e sviluppa in maniera coerente la traccia, mostrando buona consuetudine con la metodologia della ricerca per interviste.

 

Giudizio Collegiale Prova A:

Progetto interessante e di ampio respiro, ma difetta di pertinenza al settore e di riferimenti agli studi demoetnoantropologici.

 

Giudizio Collegiale Prova B:

Testo chiaro e interessante, articolato con chiarezza, anche se con pochi riferimenti a metodiche del settore.

 

Conclusa la formulazione dei giudizi individuali e collegiali, la Commissione procede quindi all’attribuzione degli elaborati ai singoli candidati, plico per plico, mediante l’apertura delle buste piccole contenenti le generalità degli stessi. A seguito di tale operazione, i predetti elaborati, nonché i relativi giudizi sono attribuiti come segue:

 

                 Elaborati 1A/1B:  Candidata  dott. Lia Giancristofaro;

                 Elaborati 2A/2B:  Candidato  dott.  SilvanaStaniscia;

                 Elaborati 3A/3B:  Candidato  dott.  Thea Rossi;

                 Elaborati 4A/4B:  Candidato  dott. Gianfranco Spitilli;

                 Elaborati 5A/5B:  Candidato  dott. Simone D’Alessandro.

 

 

OTTAVA SEDUTA: 18 febbraio 2011,  ore 08.30 - Prova orale.

            Come richiesto da tutti i candidati nella quarta seduta, la prova orale viene anticipata in data odierna, rispetto alla data fissata nella riunione preliminare. La Commissione, accerta la presenza dei seguenti candidati:

dott. D’ Alessandro Simone

           dott. Giancristofaro Lia

           dott. Rossi Thea

           dott. Spitilli Gianfranco

           dott. Staniscia Silvana

            Come dai criteri a suo tempo prefissati, predispone per la prova orale dei singoli candidati n. 3 terne di domande attinenti le tematiche del settore scientifico-disciplinare, oggetto della valutazione, nonché copia di un brano in lingua inglese, obbligatoria, come stabilito dalla vigente normativa e dal Bando di concorso. I quesiti, che costituiranno la base del colloquio orale, vengono racchiusi in altrettante buste sigillate, una delle quali verrà scelta dal candidato.

I candidati presenti vengono ammessi a sostenere la prova orale, previo accertamento dell’identità, che viene debitamente registrata sulla scheda di presenza (allegata al verbale).  Ogni candidato viene invitato a scegliere una busta contenente i tre quesiti oggetto della prova orale e la copia del testo in lingua inglese oggetto di accertamento della lingua straniera obbligatoria.

 

            Al termine della prova, vengono formulati da parte di ciascun Commissario i giudizi individuali sui singoli candidati e successivamente la Commissione formula il giudizio Collegiale.

            I suddetti giudizi, insieme con i quesiti, vengono qui di seguito riportati, candidato per candidato:

 

 

CANDIDATO dott.  Spitilli Gianfranco

Giudizi individuali:

Prof. Pietro Luigi Clemente:

            - Buon aggiornamento, chiarezza e competenza.             

            - Conoscenza della lingua francese: discreta.

 

Prof.  Cristina Papa:

            - Il candidato mostra consapevolezza delle problematiche teoriche e metodologiche delle questioni poste dalle domande. Chiara l’esposizione.        

            - Conoscenza della lingua francese: discreta.

 

Prof. Gianpaolo Gri:

            - Le risposte ai quesiti estratti sono pertinenti e corretti in riferimento alle conoscenze generali; è matura la discussione degli scritti e dell’attività complessiva di ricerca.       

            - Dalla lettura e dalla traduzione emerge una conoscenza discreta del francese.

 

Giudizio Collegiale

Le risposte sui temi generali sono pertinenti e corrette, la riflessione sui titoli e la ricerca è matura. Discreta la prova linguistica.

 

 

CANDIDATA dott.ssa  Silvana Staniscia

Giudizi individuali:

Prof. Pietro Luigi Clemente:

            - Non padroneggia il linguaggio del settore s.d. 

            - Molto limitata la conoscenza della lingua inglese.

 

Prof.  Cristina Papa:

            - La candidata mostra una insufficiente padronanza delle tematiche della ricerca antropologica.

            - Conoscenza della lingua inglese: elementare.

 

Prof. Gianpaolo Gri:

            - La candidata dimostra una conoscenza insufficiente degli aspetti generali dell’area disciplinare; si muove con gravi difficoltà anche nella discussione degli elaborati e del percorso di ricerca.        

            - La prova linguistica attesta una conoscenza dell’inglese appena sufficiente.

 

Giudizio Collegiale

Conoscenze insufficienti; prova linguistica elementare.

 

 

CANDIDATO dott.  D’ Alessandro Simone

Giudizi individuali:

Prof. Pietro Luigi Clemente:

            - Buona discussione e argomentazione interessante, ma con scarse competenze antropologiche.               

            - Positiva conoscenza della lingua inglese.

 

Prof.  Cristina Papa:

            - Il candidato, pur mostrando un ampio quadro di riferimenti all’interno delle scienze sociali, non padroneggia a sufficienza la letteratura e le problematiche antropologiche. - Conoscenza della lingua inglese: buona.

 

Prof. Gianpaolo Gri:

- Il candidato si muove con disinvoltura nel settore specifico delle discipline sociologiche, ma in maniera incerta nei riferimenti al quadro generale del settore demoetnoantropologico. Buona, ma con i limiti già citati,  la discussione delle prove scritte e del percorso di ricerca.          

            - Conoscenza della lingua straniera (inglese): il candidato dimostra buona padronanza.

 

Giudizio Collegiale

Pur con buone capacità di argomentazione e significative esperienze in un campo di studi sociologico, mostra scarsa conoscenza degli studi demoetnoantropologici. Buona conoscenza linguistica.

 

 

CANDIDATA dott. Giancristofaro Lia

Giudizi individuali:

Prof. Pietro Luigi Clemente:

            - Qualche confusione negli orientamenti generali della storia disciplinare; buona competenza sui temi della ricerca e interessante e fondata motivazione relativamente ai compiti scritti. 

            - Buona la conoscenza della lingua francese.

Prof.  Cristina Papa:

            - Buona conoscenza delle tematiche di ricerca affrontate nei titoli presentati; più generica e incerta la conoscenza dei quadri di riferimento generali.   

            - Conoscenza della lingua francese: ottima

 

Prof. Gianpaolo Gri:

            - La candidata si muove fra le risposte ai quesiti  dimostrando buona consuetudine con il quadro generale, teorico e metodologico, del settore disciplinare, con qualche difetto di organicità espositiva.            

            - Conoscenza della lingua francese: la candidata dimostra piena padronanza.

 

Giudizio Collegiale

Buona conoscenza delle tematiche di ricerca affrontate nei  titoli e negli scritti, qualche imprecisione sui temi generali degli studi. Ottima conoscenza linguistica.

 

 

CANDIDATA dott.  Thea Rossi

Giudizi individuali:

Prof. Pietro Luigi Clemente:

            - Qualche incertezza sulle teorie antropologiche, buona argomentazione del percorso di ricerca, aggiornato e ricco di esperienze. 

            - Buona la conoscenza della lingua inglese.

 

Prof.  Cristina Papa:

            - La candidata mostra un’ampia esperienza di ricerca e la capacità di orientarsi problematicamente nell’uso delle categorie antropologiche, con qualche incertezza riguardo alla storia degli studi.    

            - Ottima la conoscenza della lingua inglese.

 

Prof. Gianpaolo Gri:

            - Il quadro generale dei fondamenti disciplinari che emerge alle risposte ai questiti è buono. La discussione sul percorso di ricerca e sulle prove scritte dimostra consapevolezza critica e lucidità espositiva.

            - Conoscenza della lingua inglese: la candidata dimostra una padronanza molto buona.

 

Giudizio Collegiale

Le risposte sui temi generali degli studi sono positive, la discussione su ricerca e scritti mostra consapevolezza. Buona la prova linguistica.

 

 

 

 

NONA SEDUTA: 18 febbraio 2011, ore 14.30 - Relazione finale: giudizi complessivi, analisi comparativa, nomina del vincitore.

            Al termine delle prove scritte e orali, la Commissione, sulla base delle valutazioni collegiali formulate sui titoli, sulle pubblicazioni, sulle prove di esame scritte ed orali, dopo ampia discussione, esprime i seguenti giudizi complessivi sui candidati:

 

CANDIDATO dott.  Simone D’Alessandro

Giudizio complessivo:

Scheda curriculare e valutazione titoli e pubblicazioni: laurea in Scienze delle comunicazioni (1998), tre master in Italia e all’ estero (1999, 2003, 2004); ha seguito diversi corsi e workshop nei diversi settori della comunicazione. E’ iscritto al dottorato in Scienze sociali. Ha partecipato, ideato e coordinato diversi progetti, azioni, piani e interventi nel settore della comunicazione pubblica, pubblicitaria e ambientale. Sempre nel settore della comunicazione si è occupato di formazione aziendale. Ha tenuto una docenza a contratto di marketing e comunicazione turistica nell’Università di Chieti. Presenta sette pubblicazioni.

Le pubblicazioni del candidato (7 testi dei quali due in collaborazione) sono relative soprattutto a tematiche della comunicazione; benché trattino argomenti non estranei agli studi antropologici, lo fanno con analisi, metodi e bibliografie non riconducibili al settore.

Valutazione elaborato prima prova: Progetto interessante e di ampio respiro, ma difetta di pertinenza al settore e di riferimenti agli studi demoetnoantropologici.

Valutazione elaborato seconda prova: Testo chiaro e interessante, articolato con chiarezza, anche se con pochi riferimenti a metodiche del settore.

Prova orale: Pur con buone capacità di argomentazione e significative esperienze in un campo di studi sociologici, mostra scarsa conoscenza degli studi demoetnoantropologici. Buona conoscenza linguistica.

 

 

CANDIDATA dott.  Lia Giancristofaro

Giudizio complessivo:

Scheda curriculare e valutazione titoli e pubblicazioni: laurea in giurisprudenza con tesi “Le mine antiuomo nel diritto internazionale” (1996), diploma di perfezionamento in Bioetica (1997), specializzazione biennale post laurea in giornalismo e comunicazioni di  massa (1999) con una tesi sull’editoria nazionale nella provincia (“Il caso Carabba”), qualifica di giornalista pubblicista (1999), DEA in Histoire et Civilisation (Parigi III, 2004) con tesi sull’ Abruzzo nella ricerca socioantropologica di Alfonso di Nola, Dottorato di ricerca in Lingua e letteratura delle regioni d’Italia (2004) con tesi su Antropologia e cultura popolare in Giovanni Verga; ha svolto attività didattica come cultore della materia, membro di commissioni d’esame 2000-2004,  docente a contratto di antropologia culturale, etnologia, antropologia interculturale, sociologia dei cambiamenti culturali dal 2003/2004 al 2006/2007 e con diversi CFU (da 1 a 6) presso le Facoltà di Lettere e Filosofia  e di Scienze sociali nell’ateneo di Chieti. Docente di discipline demoentnoantropologiche  in master e corsi di formazione professionale. Presenta 10 pubblicazioni.

Presenta 5 volumi e 5 articoli su temi soprattutto del folklore abruzzese, in una prospettiva sia sistematica che critica, attenta alle trasformazioni della società. Gli scritti sono pertinenti, continui, mostrano una forte conoscenza del territorio e una attenzione alla dimensione didattica e comunicativa. Si segnala una positiva attività didattica universitaria. Aggiornamento e metodo sono adeguati e nell’insieme della produzione scientifica si riscontrano tratti di originalità.

Valutazione elaborato prima prova: Anche se poco sintetico, il progetto proposto è chiaro, innovativo e con buona padronanza dei riferimenti.

Valutazione elaborato seconda prova: La traccia proposta è completa, chiara, coerente.

Prova orale: Buona conoscenza delle tematiche di ricerca affrontate nei  titoli e negli scritti, qualche imprecisione sui temi generali degli studi. Ottima conoscenza linguistica.

 

CANDIDATA dott.  Thea Rossi

Giudizio complessivo:

Scheda curriculare e valutazione titoli e pubblicazioni: laurea in Lettere con una tesi  sulla cultura mixteca nel Messico meridionale (1996), corso di perfezionamento in Scrittura mesoamericana - “Il caso Nahua Mexica” (1999) -, iscritta al secondo anno del Dottorato di ricerca in Scienze sociali, ha svolto attività come cultore della materia, membro di commissioni d’esame 2002-2008 e docente a contratto di antropologia interculturale, antropologia culturale, sociologia dei cambiamenti culturali dal 2003/2004 al 2006/2007 presso la Facoltà di Scienze sociali nell’ateneo di Chieti. Presso  lo stesso ateneo  ha avuto anche contratti di insegnamento di discipline demoentnoantropologiche  in master universitari. Presenta otto pubblicazioni.

Presenta 2 volumi, 5 articoli e una curatela; prevale un campo di studi americanistici di tipo storico/culturale relativi all’area mixteca; alcuni testi riguardano invece sguardi più generali su temi dell’antropologia contemporanea (genere, intercultura). Gli scritti sono pertinenti e continui. Oltre alla cura e coordinamento organizzativo di convegni, si segnala la positiva attività didattica universitaria.

Valutazione elaborato prima prova: Il progetto è poco sintetico, ma interessante e ben esposto.

Valutazione elaborato seconda prova: La traccia è pertinente, organizzata con chiarezza e competenza.

Prova orale: Le risposte sui temi generali degli studi sono positive, la discussione su ricerca e scritti mostra consapevolezza. Buona la prova linguistica.

 

 

 

CANDIDATO dott.  Gianfranco Spitilli

Giudizio complessivo:

Scheda curriculare e valutazione titoli e pubblicazioni: Laurea in Lettere con una tesi dal titolo “Il bue di San Zopito. Una festa in Italia centrale”(2001), borsa Erasmus presso l’EHESS semestrale (2005), ha ottenuto il titolo di Dottore di ricerca in Etnoantropologia (2007) con una tesi dal titolo “I riti del bue nell’Italia centrale”. Non documenta titoli didattici specifici e presenta 5 pubblicazioni. 

Presenta  5 pubblicazioni (4 articoli e una monografia) pertinenti al s.s.d. M-DEA legate a ricerche nell’Italia centrale e nella provincia di Teramo su temi della cultura tradizionale. Gli scritti sul patrimonio materiale e immateriale del territorio teramano sono interessanti e impegnativi; l’analisi dei riti e degli ex voto appare aggiornata e adeguata. La produzione è continua.

Valutazione elaborato prima prova: Poco focalizzato l’oggetto della ricerca e scarsamente strutturato il progetto, ma il testo è interessante e ha buoni riferimenti.

Valutazione elaborato seconda prova: Qualche  imprecisione nella articolazione della traccia, ma  la proposta è interessante e pertinente.

Prova orale: Le risposte sui temi generali sono pertinenti e corrette, la riflessione sui titoli e la ricerca è matura. Discreta la prova linguistica.

 

 

CANDIDATA dott.  Silvana Staniscia

Giudizio complessivo:

Scheda curriculare e valutazione titoli e pubblicazioni: laurea in psicologia con una tesi in sociologia della famiglia (“La generazione di mezz’età nel ciclo di vita individuale e familiare”, 2002);  abilitazione professionale  all’esercizio  della professione  di psicologo (2004), corso di formazione per gestori di  nidi-famiglia, insegnanti di scuola dell’ infanzia (2006), stage di formazione professionale presso una ASL (2004-2005).

Non presenta titoli didattici in ambito universitario né pubblicazioni scientifiche.

Valutazione elaborato prima prova: Il progetto appare inadeguato rispetto ai criteri di giudizio.

Valutazione elaborato seconda prova: Il testo dimostra una scarsa padronanza delle problematiche demoetnoantropologiche.

Prova orale: Conoscenze insufficienti; prova linguistica elementare

 

 

 

 

            Sulla base dei giudizi complessivi, la Commissione, dopo ponderata valutazione comparativa dei candidati, indica la dott. Lia Giancristofaro vincitrice della presente valutazione comparativa.

 

 

 

Conclusi gli adempimenti, la Commissione viene sciolta alle ore 18.00.

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.

 

            Chieti, 18 febbraio 2011

 

La Commissione:

Firmato  Prof. Pietro Luigi Clemente (Presidente)

Firmato  Prof. Cristina Papa (Commissario)

Firmato  Prof. Gianpaolo Gri (Segretario)