Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di RICERCATORE
universitario Presso
PRIMA SEDUTA 08. 02. 2006, ore 14,00,- Formulazione dei criteri e calendario delle prove.
I Commissari dichiarano di non essere in rapporto di parentela o affinità tra di loro sino al quarto grado incluso.
I Commissari
dichiarano singolarmente di non essere stati nominati membri di commissioni per
procedure di valutazione comparativa in corso nelle quali figurano come
candidati membri di questa Commissione.
Il Presidente ricorda ai colleghi la normativa stabilita dalla Legge n. 210 del 3 luglio 1998, dal Regolamento ministeriale D.P.R. n. 117 del 23/03/2000, e dal Regolamento dell'Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti, D.R. n. 691 del 02/06/1999.
Dopo
approfondita discussione
- 22 Marzo 2006, alle ore 14,00, presso
- 23 Marzo 2006, alle ore 09,00, presso la medesima sede, per la seconda prova scritta;
- 23 Marzo 2006, alle ore 14,00, presso la medesima sede, per la valutazione dei titoli;
- 23 Marzo 2006, alle ore 16,00, presso la medesima sede, per la prova orale.
Il verbale, redatto e sottoscritto dal Presidente dopo essere stato inviato a mezzo telematico ai singoli Commissari per la manifestazione di consenso, corredato dalle dichiarazioni di adesione di tutti i membri” , è consegnato alla Divisione Personale Docente e Ricercatore dell’Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti affinché ne sia curata la pubblicizzazione per via telematica, nonché l’affissione all’Albo dell’Ateneo.
SECONDA SEDUTA 22 febbraio 2005, ore 13,00,
valutazione dei titoli.
TERZA SEDUTA 22 Marzo 2006, ore 14,00, prima
prova scritta.
Risulta presente il candidato:Ugo PEROLINO.
Risulta assente:Leonardo LASTILLA.
Il Presidente invita il candidato Ugo PEROLINO _ a controllare l’integrità delle buste e a sorteggiare il tema da svolgere.
Risulta sorteggiato il seguente tema: La lirica italiana tra le due guerre.
Per lo svolgimento della prova vengono assegnate n. 4 ore a partire dalle ore 14,30. Durante lo svolgimento della prova scritta sono debitamente rispettate le norme prescritte sulla sorveglianza dei candidati.
Alle
ore 18,15 il candidato presente consegna l’elaborato alla Commissione, che
effettua tutte le procedure di rito previste dalla Legge per la conservazione
agli atti.
Il plico contenente gli elaborati,
viene affidato al Presidente perché ne curi la custodia. Al termine delle
predette operazioni la seduta viene tolta.
QUARTA SEDUTA 23 Marzo 2006, ore 08,30, seconda
prova scritta.
Risulta presente il candidato: Ugo PEROLINO .
Il Presidente invita il candidato Ugo PEROLINO a controllare l’integrità delle buste e a sorteggiare il tema da svolgere.
Risulta sorteggiato il seguente tema:
Il candidato svolga l’analisi testuale della seguente lirica di PASOLINI tratta
da “Le Ceneri di Gramsci”, vv.1\18.
Per lo svolgimento della prova vengono assegnate n. 4 ore a partire dalle ore 08,30. Durante lo svolgimento della prova scritta sono debitamente rispettate le norme prescritte sulla sorveglianza dei candidati.
Alle ore 12,30 il candidato presente consegna l’elaborato alla Commissione, che effettua tutte le procedure di rito previste dalla Legge per la conservazione agli atti.
Il plico contenente gli elaborati,
viene affidato al Presidente perché ne curi la custodia. Al termine delle
predette operazioni la seduta viene tolta.
QUINTA SEDUTA 23 Marzo 2006, ore 12,45
Il plico contenente le predette buste viene consegnato al Presidente per la conservazione sino al momento della valutazione.
SESTA SEDUTA 23 Marzo 2006, ore 14,30,
valutazione dei titoli.
il Presidente ricorda che, nella
seconda seduta,
Pertanto
Candidato: dott. UGO PEROLINO
Scheda curriculare : Il dott. Ugo
Perolino si è laureato in Lettere classiche presso l’Università degli Studi “G.
D’Annunzio” di Chieti in data 29.06.94 con voti 110 e lode. La tesi di laurea
(Relatore: Chiar.mo Prof. Alfredo Giuliani), è stata pubblicata nel 1995 presso
le Edizioni Scientifiche Italiane. Ha conseguito presso l’Università di Bologna
il 1° aprile 2003 il titolo di dottore di ricerca in Scienza della traduzione.
È stato cultore della materia negli aa.aa. 1995/1996 e 1996/1997 presso la
cattedra di Letteratura italiana moderna e contemporanea della Facoltà di
Lettere e Filosofia dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti. Poi è stato
nominato, negli aa.. 1997/1998 e 1998/1999 cultore della materia presso la
cattedra di Letteratura Italiana della Facoltà di Lingue e Letterature
Straniere di Pescara della Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti e
dall’a.a. 1998/1999 all’a.a. 2004/2005 cultore della materia presso la cattedra
di Letteratura italiana moderna e contemporanea della Facoltà di Lingue e
Letterature Straniere di Pescara dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di
Chieti. Dal 1998 al 2000 è stato titolare di contratto presso la cattedra di
Lingua italiana del Diploma Universitario per Traduttori e Interpreti di Vasto
- Facoltà di Lingue e Letterature Straniere (Pescara), Università degli Studi
“G. D’Annunzio”, Chieti. Nell’a.a. 2003/2004 ha ricevuto l’affidamento di
incarico didattico di “Mitologie letterarie dell’Area Adriatica in Età Moderna”,
pari a 3 CFU, presso il Master universitario di I livello in “Letterature,
Storia e Culture dell’Area Adriatica”-Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
di Pescara.
Il candidato presenta, ai
fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:
Ø U. Perolino, La poesia divisa, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1995;
Ø
Giacomo
Leopardi, a cura di Alfredo Giuliani, Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma,
1998. L’apparato critico, la biografia, la bibliografia e le schede
introduttive alle singole opere sono a cura di Ugo Perolino..
Ø
M. Cesarotti, Saggio sulla filosofia delle lingue, Saggio introduttivo,
annotazioni, commento e bibliografia a cura di Ugo Perolino, Pescara, Campus,
2001;
Ø
G.
Boine, Il peccato, Saggio
introduttivo, annotazioni, commento e bibliografia a cura di Ugo Perolino,
Bologna, Millennium, 2003;
Ø
U.
Perolino, Due righe d’ombra, Postfazione a A. Giuliani, Furia serena. Opere
scelte, Verona, Anterem Edizioni, 2004, pp. 83-98;
Ø
giudizi individuali
Prof. NICOLA
D’ANTUONO :
Uno dei settori di ricerca
dell’attività scientifica del dott. Ugo Perolino è costituito dalla lirica
novecentesca, particolarmente nelle aree della cosiddetta neoavanguardia. Il
saggio La poesia divisa è il primo
significativo risultato scientifico. Nelle pagine è molto trasparente
l’approfondimento dell’intreccio tra ragioni teoriche e sintesi lirica. Il
confronto tra la riflessione di Umberto Eco, Edoardo Sanguineti e
dell’avanguardia situazionista di Débord, con una strumentazione tratta dalla
teorie relative al linguaggio della psicosi, all’analisi testuale di alcuni
segmenti sintomatici della poesia degli anni Sessanta risulta pregevole e
innovativo. I motivi di fondo della ricerca si sono dilatati e sviluppati in
dimensione diacronica verso le sorgenti della modernità particolarmente negli
apparati critici del volume Giacomo
Leopardi ( Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 1998), e verso i suoi
esiti fino alla postfazione al volume Furia
Serena (Verona, Edizioni Anterem, 2004), in cui l’ultima produzione di
Alfredo Giuliani, scandita da testi densamente meditativi e “leopardiani”, come
il Badante di Eraclito, viene interrogata e scandagliata..
Un saggio di analisi testuale in
questa direzione è costituito anche da due interventi molto originali e
innovativi sulla poesia di Cacciatore l’ultimo dei quali, dal titolo La poesia pensiero di Edoardo Cacciatore, è
stato letto al III Convegno della Società Italiana per lo Studio della
modernità letteraria-Mod (Pescara, 30-31 maggio e 1 giugno 2002).
Un secondo settore degli interessi scientifici del dott. Ugo Perolino
investe il linguaggio poetico nella sua evoluzione diacronica,
Un terzo polo d’attrazione della
ricerca linguistica e degli studi attorno alla natura del sacro riguarda
specificamente la produzione del romanzo novecentesco. Ne sono testimonianza i
lavori su Boine e Pavese, in cui i contributi forniti dall’antropologia
durkheimiana, nel primo caso, e dagli apporti demartiniani, nel secondo,
feconda la compagine espressiva “vernacola” e la accende dei bagliori derivati
dall’estinzione del sacro.
Prof. Ssa
DONATELLA MARCHI:
Il candidato, già dottore di ricerca
in Scienza della traduzione e collaboratore all’insegnamento di letteratura
italiana mod.e cont. della Facoltà di Lingue e Letterature straniere
dell’Università degli Studi di Pescara-Chieti, struttura la sua ricerca sulle poetiche novecentesche
della Neoavanguardia, attraverso un’attenta e sistematica riflessione teorica e
metodologica su di alcuni nomi di spicco di quella avanguardia, che oggi
riteniamo storica: l’attenzione è fin dall’inizio confortata dalla ricerca
assidua a costruire punti di contatto e nessi con le esperienze artistiche
d’oltralpe, attraverso una lettura testuale e teorica, che si fortifica anche
scritturalmente su testi portatori di quella crisi del linguaggio o palude
linguistica ,che fa fiorire i suoi frutti migliori in opere impoetiche e spinose, come Laborintus di Sanguineti, da un lato, Il tautofono di Giuliani dall’altro, in quanto modello di una
scrittura visionaria e psicotica.
L’approccio alla nuova poesia è tuttavia
garantito da quella tonificata ed attiva lettura leopardiana, affatto
scolastica, ricca di non pochi originali
spunti critici, che il candidato compie nella curatela degli apparati critici e
delle schede di commento, che introducono le opere del volume antologico di
Giuliani Giacomo Leopardi: a dire che spesso il commento si fa esegesi, sintomo
di una lettura non sempre allineata a quella di Giuliani, che ossifica la
scrittura critica del nostro, permettendogli di avventurarsi più tardi su
ricerche forse più autonome e congegniali, come rinveniamo nelle attente
analisi attorno e nel cuore del Saggio
sulla filosofia delle lingue di M. Cesarotti, ove il commentare di Perolino
incontra ed interpreta con finezza la non facile speculazione linguistica
settecentesca, nel coniugare con sicurezza le ragioni di quello stile e di
quegli orientamenti conoscitivi. Il lavoro su Boine, Il peccato nell’approfondito studio introduttivo, seguito da un
preciso apparato di note ed annotazioni, altresì corredato da una attenta
griglia bibliografica, forse rappresenta il momento più interessante della
esperienza critica del candidato, che dimostra di muoversi con leggerezza su
nodi difficili, sia formalmente che tematicamente di Boine, puntando a fare
dello scrittore un vero anticipatore nel coté linguistico, fra affermazione di
sé e netta inclinazione alla morte, di quel taglio allegorico fra estasi e
tradizione, su cui si impianta gran parte della poesia a noi più vicina, che
esula da quella di A.Giuliani - come si legge in Furia serena . Qui la scelta del
criterio antologico non sempre esalta la pagina critica di Perolino. Tuttavia
il candidato ha iniziato un nuovo percorso e sicuramente saprà interrogare
testi ed autori, su cui verificare quell’atto di dubbio o proprio metodo, che
già da ora tende a riscattarsi dalla lezione di impianto formalistico delle
avanguardie novissime.
Prof. ssa MARILENA ERMILLI :
La ricostruzione dell’itinerario
poetico di Alfredo Giuliani, prospettato nel contesto della neo-avanguardia,
mette in luce l’intreccio fra cultura, critica militante e invenzione
linguistica valendosi di strumenti linguistici, retorici, psicoanalitici che
risultano utilizzati con grande padronanza per individuare il senso della
poesia sperimentale. L’analisi dei testi è sempre puntuale e la chiave di
lettura storico antropologica usata dal critico implica la conoscenza del
retroterra culturale mitico e filosofico degli intellettuali del novecento: ci
si riferisce in particolare anche ai lavori su Cesarotti e Leopardi in cui
risalta la padronanza degli strumenti apprestati dalle scienze umane.
Terminata
la formulazione dei giudizi da parte dei singoli commissari,
Giudizio Collegiale:
Candidato: dott. UGO PEROLINO
Uno dei settori di ricerca
dell’attività scientifica del dott. Ugo Perolino è costituito dalla lirica
novecentesca, particolarmente nelle aree della cosiddetta neoavanguardia. Il
saggio La poesia divisa è il primo significativo risultato scientifico. Nelle
pagine è molto trasparente l’approfondimento dell’intreccio tra ragioni
teoriche e sintesi lirica, con una strumentazione tratta dalla teorie relative
al linguaggio della psicosi, all’analisi testuale di alcuni segmenti
sintomatici della poesia degli anni Sessanta risulta pregevole e innovativo. I
motivi di fondo della ricerca si sono dilatati e sviluppati in dimensione
diacronica verso le sorgenti della modernità particolarmente negli apparati
critici del volume Giacomo Leopardi, e verso i suoi esiti fino alla postfazione
al volume Furia Serena (Verona, Edizioni Anterem, 2004), in cui l’ultima
produzione di Alfredo Giuliani viene interrogata e scandagliata mediante una
costante sollecitazione dei saggi critici e degli articoli apparsi sul
quotidiano “
Un saggio di analisi testuale in
questa direzione è costituito anche da due interventi molto originali e
innovativi sulla poesia di Cacciatore l’ultimo dei quali, dal titolo La poesia pensiero di Edoardo Cacciatore, è
stato letto al III Convegno della Società Italiana per lo Studio della
modernità letteraria-Mod (Pescara, 30-31 maggio e 1 giugno 2002).
Un secondo settore degli interessi
scientifici del dott. Ugo Perolino investe il linguaggio poetico nella sua
evoluzione diacronica,
Un terzo polo d’attrazione della
ricerca linguistica e degli studi attorno alla natura del sacro riguarda
specificamente la produzione del romanzo novecentesco, come dimostrano i lavori
scientifici su Boine e Pavese
Terminate
le valutazioni,
SETTIMA SEDUTA 23 Marzo 2006, ore 16,00,
valutazione delle prove scritte.
giudizi individuali
Candidato n. 1
Prova A: Il candidato ha svolto egregiamente l’elaborato con aderenza alla traccia, precisione interpretativa, duttilità ermeneutica, raffinatezza stilistica ed espressiva..
Prova B :
Il candidato ha svolto con raffinatezza metrica e stilistica l’interpretazione
della lirica di Pisolini, aggiungendo, con capacità critica lodevole, alcune
coordinate intertestuali invidiabili.
Prova A: Il candidato dimostra , esibendo un’originale piglio critico, di superare l’area del commento puntando direttamente ad una esegesi intelligente e comprensiva di una lettura storico-testuale quanto formale della poesia italiana tra le due guerre. Seguendo una linea che si avvale altresì, di un percorso storiografico riconosciuto istituzionalmente, il candidato si apre ad un attento esame lessicografico, avvalendosi di un robusto contributo di letture critiche e strumentario metodologico. Non dimenticando di fare i conti con la traduzione, dimostra di leggere in modo originale e colto la parola “nuova“della poesia novecentesca.
Prova A:La relazione sulla lirica tra le due guerre dimostra una
conoscenza profonda delle linee di sviluppo della poesia da Ungaretti a Montale
agli Ermetici anche attraverso il Classicismo. Non mancano riferimenti puntuali
ai contributi critici più significativi, con cui lo scrivente intesse un
dialogo proficuo presentando posizioni personali fondate e condivisibili.
Prova B : L’analisi tematica, retorica e
metrica della poesia di Pasolini attesta l’alto livello di competenza del
candidato. Anche in questo caso i riferimenti intertestuali sono precisi; il
commento è puntuale, la messa a fuoco delle immagini e delle caratteristiche
dell’idioletto pasoliniano è convincente . L’uso delle categorie di analisi del
testo poetico dimostra una padronanza assoluta della retorica e della metrica.
Il candidato dimostra, esibendo un’originale piglio critico e aderenza alla traccia, di superare l’area del commento puntando direttamente ad una esegesi intelligente e comprensiva di una lettura storico-testuale quanto formale della poesia italiana tra le due guerre. Seguendo una linea che si avvale altresì di un percorso storigrafico riconosciuto istituzionalmente, il candidato si apre ad un attento esame lessicografico, avvalendosi di un robusto contributo di letture critiche e strumentario metodologico: non dimenticando di fare i conti con la traduzione, dimostra di leggere in modo originale e colto la parola “nuova“ della poesia novecentesca.
L’analisi
tematica, retorica e metrica della poesia di Pasolini attesta l’alto livello di
competenza del candidato. Anche in questo caso i riferimenti intertestuali sono
precisi; il commento è puntuale, la messa a fuoco delle immagini e delle
caratteristiche dell’idioletto pasoliniano è convincente . L’uso delle
categorie di analisi del testo poetico dimostra una padronanza assoluta della
retorica e della metrica.
Terminate
le valutazioni,
OTTAVA SEDUTA 23 Marzo 2006, ore 17,00, prova
orale.
Il candidato
presenti vengono ammessi a sostenere la prova orale, previo accertamento
dell’identità, che viene debitamente registrata sulla scheda di presenza
(Allegato C).
Il candidato Ugo Perolino viene invitato a scegliere una
busta; risulta estratta la busta con i seguenti quesiti:
Spieghi
il nesso tra i suoi studi sull’avangardia e la tradizione;
Spieghi
la lettura e l’utilizzo che ha fatto del testo di Cesarotti;
Quali
sono i motivi profondi dei suoi interessi per i “vociani”,
nonché copia del testo scientifico
nella lingua straniera Francese
obbligatoria : Balzac, les illusions perdues.
Al termine
della prova, nei confronti del candidato, vengono formulati, da parte di ciascun Commissario, il Giudizio individuale e quindi da
parte della Commissione il Giudizio
Collegiale.
I suddetti giudizi vengono di seguito riportati:
Il candidato dimostra di condurre con
sistematicità e coerenza un’analisi sia
sui suoi titoli sia su alcune domande che a lui vengono formulate circa
le prove scritte. In generale il dott. Perolino dimostra notevole preparazione
sia a livello storiografico che lessicografico, su vasti nodi problematici
novecenteschi, con l’aggiunta di un supporto critico-metodologico frutto di
letture italiane e straniere. Anche a livello di didattica si dimostra attento
ed informato su quanto c’è di nuovo in questo settore
Le risposte
del candidato dimostrano un vasto retroterra culturale e una grande padronanza
dei problemi affrontati confermando il giudizio formulato sulle prove scritte e
sulle pubblicazioni presentate.
Il candidato
nel colloquio dimostra di possedere un vasto retroterra culturale e una grande
padronanza dei problemi affrontati confermando l’ottimo giudizio giudizio
formulato sulle prove scritte e sulle pubblicazioni presentate. Anche sul piano
didattico, il candidato dimostra la sua vasta preparazione sulle problematiche
del settore disciplinare per il quale è stata bandita la valutazione
comparativa.
NONA SEDUTA 23 Marzo 2006, ore 18,00, Relazione
finale giudizio complessivo e nomina del vincitore.
Al termine
delle prove scritte ed orali,
Candidato:PEROLINO Ugo
Uno dei settori di ricerca
dell’attività scientifica del dott. Ugo Perolino è costituito dalla lirica
novecentesca, particolarmente nelle aree della cosiddetta neoavanguardia. Il
saggio La poesia divisa è il primo
significativo risultato scientifico. Nelle pagine è molto trasparente
l’approfondimento dell’intreccio tra ragioni teoriche e sintesi lirica. I
motivi di fondo della ricerca si sono dilatati e sviluppati in dimensione
diacronica verso le sorgenti della modernità particolarmente negli apparati
critici del volume Giacomo Leopardi, Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma,
1998, e verso i suoi esiti fino alla postfazione al volume Furia Serena
(Verona, Edizioni Anterem, 2004). Un saggio di analisi testuale in questa
direzione è costituito anche da due interventi molto originali e innovativi
sulla poesia di Cacciatore – un poeta la cui scarna bibliografia si spiega con
la chiusura criptica del suo dettatati antilirico – l’ultimo dei quali, dal
titolo La poesia pensiero di Edoardo
Cacciatore, è stato letto al III Convegno della Società Italiana per lo Studio
della modernità letteraria-Mod (Pescara, 30-31 maggio e 1 giugno 2002).
Un secondo settore degli interessi
scientifici del dott. Ugo Perolino investe il linguaggio poetico nella sua
evoluzione diacronica,
Anche nelle prove scritte il candidato dimostra,
esibendo un’originale piglio critico e aderenza alla traccia, di superare
l’area del commento puntando
direttamente ad una esegesi intelligente e comprensiva di una lettura
storicotestuale quanto formale della poesia italiana tra le due guerre.
L’analisi
tematica, retorica e metrica della poesia di Pasolini attesta l’alto livello di
competenza del candidato. Anche in questo caso i riferimenti intertestuali sono
precisi; il commento è puntuale, la messa a fuoco delle immagini e delle
caratteristiche del idioletto pasoliniano è convincente . L’uso delle categorie
di anali del testo poetico dimostra una padronanza assoluta della retorica e
della metrica.
Nel
colloquio le risposte del candidato
dimostrano un vasto retroterra culturale e una grande padronanza dei problemi
affrontati confermando l’ottimo giudizio giudizio formulato sulle prove scritte
e sulle pubblicazioni presentate.
Per
Sulla base
dei giudizi complessivi,
Chieti, 23 Marzo 2006
Letto,
approvato e sottoscritto seduta stante.
Prof. _____________________ ……………………………………………….
Prof. _____________________ ……………………………………………….
Dott. _____________________ ………………………….……………………