Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di RICERCATORE universitario  Presso la Facolta' di Lingue e LETTERATURE STRANIERE Settore L-FIL-LET/11 –LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA Pubblicato sulla Gazzetta n. 102 del 24.12.2004.

      

 

 

 

VERBALE   RELAZIONE  RIASSUNTIVA

 

 

La Commissione costituita per il Concorso di cui in premessa, nominata con D.R. 882 del 05/07/2005, pubblicato nella G.U. 4° Serie Speciale n. 55 IV serie Speciale – Concorsi ed Esami del 12/07/2005, e composta dal Prof. NICOLA D’ANTUONO (Professore Ordinario - Università “G. D’ANNUNZIO” di CHIETI), dalla Prof.ssa DONATELLA MARCHI (Professore Associato - Università di URBINO) e dalla Dott.ssa MARILENA ERMILLI (Ricercatore - Università di BOLOGNA) si è riunita, presso l’aula consiliare del Rettorato dell’Università «G. D’Annunzio» di Chieti - Pescara, il giorno 23 marzo 2006 , alle ore 18.40, per procedere alla stesura della relazione riassuntiva.

 

PRIMA SEDUTA  08. 02. 2006, ore 14,00,- Formulazione dei criteri e calendario delle prove.

La Commissione è stata autorizzata ad avvalersi di strumenti telematici di lavoro cooperativo, ai sensi dell’art. 4, comma 12 del D.P.R. 23.03.2000, N. 117.

I Commissari dichiarano di non essere in rapporto di parentela o affinità tra di loro sino al quarto grado incluso.

I Commissari dichiarano singolarmente di non essere stati nominati membri di commissioni per procedure di valutazione comparativa in corso nelle quali figurano come candidati membri di questa Commissione. La Commissione unanime elegge Presidente il Prof. Nicola D’ANTUONO e Segretario il dott. Marilena ERMILLI.

Il Presidente ricorda ai colleghi la normativa stabilita dalla Legge n. 210 del 3 luglio 1998, dal Regolamento ministeriale D.P.R. n. 117 del 23/03/2000, e dal Regolamento dell'Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti, D.R. n. 691 del 02/06/1999.

Dopo approfondita discussione la Commissione stabilisce i criteri per lo svolgimento della procedura di valutazione comparativa.

La Commissione stabilisce inoltre il seguente calendario delle riunioni per il prosieguo delle attività concorsuali:

- 22 Marzo 2006, alle ore 14,00, presso la Divisione Docente Campus Universitario dell’Università degli Studi  "G. D’Annunzio" sita in Via dei Vestini,  Chieti Scalo, per la prima prova scritta;

- 23 Marzo 2006, alle ore 09,00, presso la medesima sede, per la seconda prova scritta;

- 23 Marzo 2006, alle ore 14,00, presso la medesima sede, per la valutazione dei titoli;

- 23 Marzo 2006, alle ore 16,00, presso la medesima sede, per la prova orale.

 

Il verbale, redatto e sottoscritto dal Presidente dopo essere stato inviato a mezzo telematico ai singoli Commissari per la manifestazione di consenso, corredato dalle dichiarazioni di adesione di tutti i membri” , è consegnato alla Divisione Personale Docente e Ricercatore dell’Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti affinché ne sia curata la pubblicizzazione per via telematica, nonché l’affissione all’Albo dell’Ateneo.

 

SECONDA SEDUTA 22 febbraio 2005, ore 13,00, valutazione dei titoli.

La Commissione, accertato che i criteri generali fissati nella precedente riunione sono stati resi pubblici per più di sette giorni senza che l’Università abbia comunicato la ricezione di osservazioni ai criteri ed al calendario proposti, prende atto che dell’elenco dei candidati che hanno presentato la domanda, corredata della prescritta documentazione, nonché delle rinunce di due candidati,  stabilisce di rinviare la valutazione dei titoli dopo l’espletamento delle due prove scritte e prima della correzione degli elaborati.

 

TERZA SEDUTA 22 Marzo 2006, ore 14,00, prima prova scritta.

La Commissione, riunita per l’espletamento della prima prova scritta,  predispone tre temi tra i quali verrà sorteggiato quello che dovrà essere svolto dai candidati.

            Risulta presente il candidato:Ugo PEROLINO. 

            Risulta assente:Leonardo LASTILLA.

            Il Presidente invita il candidato Ugo PEROLINO _ a controllare l’integrità delle buste e a sorteggiare il tema da svolgere.

 

            Risulta sorteggiato il seguente tema: La lirica italiana tra le due guerre.

            Per lo svolgimento della prova vengono assegnate n. 4 ore a partire dalle ore 14,30. Durante lo svolgimento della prova scritta sono debitamente rispettate le norme prescritte sulla sorveglianza dei candidati.

            Alle ore 18,15 il candidato presente consegna l’elaborato alla Commissione, che effettua tutte le procedure di rito previste dalla Legge per la conservazione agli atti. 

            Il plico contenente gli elaborati, viene affidato al Presidente perché ne curi la custodia. Al termine delle predette operazioni la seduta viene tolta.

 

QUARTA SEDUTA 23 Marzo 2006, ore 08,30, seconda prova scritta.

La Commissione, riunita per l’espletamento della seconda prova scritta, predispone tre temi tra i quali verrà sorteggiato quello che dovrà essere svolto dai candidati.

            Risulta presente il candidato: Ugo PEROLINO .

            Il Presidente invita il candidato Ugo PEROLINO a controllare l’integrità delle buste e a sorteggiare il tema da svolgere.

                Risulta sorteggiato il seguente tema: Il candidato svolga l’analisi testuale della seguente lirica di PASOLINI tratta da “Le Ceneri di Gramsci”, vv.1\18.

            Per lo svolgimento della prova vengono assegnate n. 4 ore a partire dalle ore 08,30. Durante lo svolgimento della prova scritta sono debitamente rispettate le norme prescritte sulla sorveglianza dei candidati.

            Alle ore 12,30 il candidato presente consegna l’elaborato alla Commissione, che effettua tutte le procedure di rito previste dalla Legge per la conservazione agli atti.

            Il plico contenente gli elaborati, viene affidato al Presidente perché ne curi la custodia. Al termine delle predette operazioni la seduta viene tolta.

 

QUINTA SEDUTA 23 Marzo 2006, ore 12,45

La Commissione procede, al fine di assicurare l’anonimato degli elaborati stessi durante la valutazione, a tutti gli adempimenti necessari, ai sensi della vigente normativa.

Il plico contenente le predette buste viene consegnato al Presidente per la conservazione sino  al momento della valutazione.

 

SESTA SEDUTA 23 Marzo 2006, ore 14,30, valutazione dei titoli.

il Presidente ricorda che, nella seconda seduta, la Commissione ha già adempiuto , in ossequio a quanto prescritto dalla vigente normativa in merito alle valutazioni comparative, a tutte le procedure di rito, quali :accertamento sulla pubblicità dei criteri generali fissati nella seduta preliminare, accertamento e dichiarazioni assenza di impedimenti legali da parte dei Commissari, presa atto dell’elenco dei candidati e relative rinunce, dichiarazioni di assenza di parentela o affinità entro il 4° grado tra membri della commissione e candidati. Ricorda inoltre che la valutazione dei titoli, come stabilito nella predetta seduta, sarà effettuata solo per i candidati presenti alle prove scritte.

Pertanto la Commissione procede, ai sensi del DPR 117/2000, alla valutazione dei titoli e delle pubblicazioni presentati dall’unico candidato presente alle prove scritte il dott. UGO PEROLINO.

La Commissione redige, quindi, il profilo curriculare del candidato e ciascun commissario formula poi un giudizio individuale.

 

Candidato: dott. UGO PEROLINO

Scheda curriculare : Il dott. Ugo Perolino si è laureato in Lettere classiche presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti in data 29.06.94 con voti 110 e lode. La tesi di laurea (Relatore: Chiar.mo Prof. Alfredo Giuliani), è stata pubblicata nel 1995 presso le Edizioni Scientifiche Italiane. Ha conseguito presso l’Università di Bologna il 1° aprile 2003 il titolo di dottore di ricerca in Scienza della traduzione. È stato cultore della materia negli aa.aa. 1995/1996 e 1996/1997 presso la cattedra di Letteratura italiana moderna e contemporanea della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti. Poi è stato nominato, negli aa.. 1997/1998 e 1998/1999 cultore della materia presso la cattedra di Letteratura Italiana della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Pescara della Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti e dall’a.a. 1998/1999 all’a.a. 2004/2005 cultore della materia presso la cattedra di Letteratura italiana moderna e contemporanea della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Pescara dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Dal 1998 al 2000 è stato titolare di contratto presso la cattedra di Lingua italiana del Diploma Universitario per Traduttori e Interpreti di Vasto - Facoltà di Lingue e Letterature Straniere (Pescara), Università degli Studi “G. D’Annunzio”, Chieti. Nell’a.a. 2003/2004 ha ricevuto l’affidamento di incarico didattico di “Mitologie letterarie dell’Area Adriatica in Età Moderna”, pari a 3 CFU, presso il Master universitario di I livello in “Letterature, Storia e Culture dell’Area Adriatica”-Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Pescara.

 

Il candidato presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:

Ø      U. Perolino, La poesia divisa, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane,  1995;

 

Ø                  Giacomo Leopardi, a cura di Alfredo Giuliani, Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 1998. L’apparato critico, la biografia, la bibliografia e le schede introduttive alle singole opere sono a cura di Ugo Perolino..

Ø                  M. Cesarotti, Saggio sulla filosofia delle lingue, Saggio introduttivo, annotazioni, commento e bibliografia a cura di Ugo Perolino, Pescara, Campus, 2001;

Ø                  G. Boine, Il peccato, Saggio introduttivo, annotazioni, commento e bibliografia a cura di Ugo Perolino, Bologna, Millennium, 2003;

Ø                  U. Perolino, Due righe d’ombra, Postfazione a A. Giuliani, Furia serena. Opere scelte, Verona, Anterem Edizioni, 2004, pp. 83-98;

Ø         

giudizi individuali

Prof. NICOLA D’ANTUONO :

Uno dei settori di ricerca dell’attività scientifica del dott. Ugo Perolino è costituito dalla lirica novecentesca, particolarmente nelle aree della cosiddetta neoavanguardia. Il saggio La poesia divisa è il primo significativo risultato scientifico. Nelle pagine è molto trasparente l’approfondimento dell’intreccio tra ragioni teoriche e sintesi lirica. Il confronto tra la riflessione di Umberto Eco, Edoardo Sanguineti e dell’avanguardia situazionista di Débord, con una strumentazione tratta dalla teorie relative al linguaggio della psicosi, all’analisi testuale di alcuni segmenti sintomatici della poesia degli anni Sessanta risulta pregevole e innovativo. I motivi di fondo della ricerca si sono dilatati e sviluppati in dimensione diacronica verso le sorgenti della modernità particolarmente negli apparati critici del volume Giacomo Leopardi ( Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 1998), e verso i suoi esiti fino alla postfazione al volume Furia Serena (Verona, Edizioni Anterem, 2004), in cui l’ultima produzione di Alfredo Giuliani, scandita da testi densamente meditativi e “leopardiani”, come il Badante di Eraclito, viene interrogata e scandagliata..

Un saggio di analisi testuale in questa direzione è costituito anche da due interventi molto originali e innovativi sulla poesia di Cacciatore l’ultimo dei quali, dal titolo  La poesia pensiero di Edoardo Cacciatore, è stato letto al III Convegno della Società Italiana per lo Studio della modernità letteraria-Mod (Pescara, 30-31 maggio e 1 giugno 2002). 

  Un secondo settore degli interessi scientifici del dott. Ugo Perolino investe il linguaggio poetico nella sua evoluzione diacronica, la formazione e le trasformazioni delle istituzioni della poesia, da intendersi in senso anceschiano, dal Settecento al postmoderno. Il piano di ricerca svolto nell’ambito del Corso quadriennale del Dottorato di Ricerca in Scienza della Traduzione (Università degli Studi di Bologna) è stato orientato all’approfondimento delle radici storiche e teoriche della traduzione dall’antico, con particolare riferimento alla fine del Settecento in area franco-italiana, e alle sue ripercussioni sul costituirsi del linguaggio della poesia moderna. Un esito notevole anche dal punto di vista filologico è la riedizione del Saggio sulla filosofia delle lingue di Cesarotti, ove perizia metodologica e abilità interpretativa si coniugano con equilibrio e restituiscono questo classico ad una rilettura innovativa e originale.

Un terzo polo d’attrazione della ricerca linguistica e degli studi attorno alla natura del sacro riguarda specificamente la produzione del romanzo novecentesco. Ne sono testimonianza i lavori su Boine e Pavese, in cui i contributi forniti dall’antropologia durkheimiana, nel primo caso, e dagli apporti demartiniani, nel secondo, feconda la compagine espressiva “vernacola” e la accende dei bagliori derivati dall’estinzione del sacro.

 

Prof. Ssa DONATELLA MARCHI:

 

Il candidato, già dottore di ricerca in Scienza della traduzione e collaboratore all’insegnamento di letteratura italiana mod.e cont. della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università degli Studi di Pescara-Chieti, struttura  la sua ricerca sulle poetiche novecentesche della Neoavanguardia, attraverso un’attenta e sistematica riflessione teorica e metodologica su di alcuni nomi di spicco di quella avanguardia, che oggi riteniamo storica: l’attenzione è fin dall’inizio confortata dalla ricerca assidua a costruire punti di contatto e nessi con le esperienze artistiche d’oltralpe, attraverso una lettura testuale e teorica, che si fortifica anche scritturalmente su testi portatori di quella crisi del linguaggio o palude linguistica ,che fa fiorire i suoi frutti migliori in opere impoetiche  e spinose, come Laborintus di  Sanguineti, da un lato, Il tautofono di  Giuliani dall’altro, in quanto modello di una scrittura visionaria e psicotica.

 L’approccio alla nuova poesia è tuttavia garantito da quella tonificata ed attiva lettura leopardiana, affatto scolastica,  ricca di non pochi originali spunti critici, che il candidato compie nella curatela degli apparati critici e delle schede di commento, che introducono le opere del volume antologico di Giuliani Giacomo Leopardi: a dire che spesso il commento si fa esegesi, sintomo di una lettura non sempre allineata a quella di Giuliani, che ossifica la scrittura critica del nostro, permettendogli di avventurarsi più tardi su ricerche forse più autonome e congegniali, come rinveniamo nelle attente analisi attorno e nel cuore del Saggio sulla filosofia delle lingue di M. Cesarotti, ove il commentare di Perolino incontra ed interpreta con finezza la non facile speculazione linguistica settecentesca, nel coniugare con sicurezza le ragioni di quello stile e di quegli orientamenti conoscitivi. Il lavoro su Boine, Il peccato nell’approfondito studio introduttivo, seguito da un preciso apparato di note ed annotazioni, altresì corredato da una attenta griglia bibliografica, forse rappresenta il momento più interessante della esperienza critica del candidato, che dimostra di muoversi con leggerezza su nodi difficili, sia formalmente che tematicamente di Boine, puntando a fare dello scrittore un vero anticipatore nel coté linguistico, fra affermazione di sé e netta inclinazione alla morte, di quel taglio allegorico fra estasi e tradizione, su cui si impianta gran parte della poesia a noi più vicina, che esula da  quella di  A.Giuliani - come si legge in Furia serena . Qui la scelta del criterio antologico non sempre esalta la pagina critica di Perolino. Tuttavia il candidato ha iniziato un nuovo percorso e sicuramente saprà interrogare testi ed autori, su cui verificare quell’atto di dubbio o proprio metodo, che già da ora tende a riscattarsi dalla lezione di impianto formalistico delle avanguardie novissime.

Prof. ssa MARILENA ERMILLI :

La ricostruzione dell’itinerario poetico di Alfredo Giuliani, prospettato nel contesto della neo-avanguardia, mette in luce l’intreccio fra cultura, critica militante e invenzione linguistica valendosi di strumenti linguistici, retorici, psicoanalitici che risultano utilizzati con grande padronanza per individuare il senso della poesia sperimentale. L’analisi dei testi è sempre puntuale e la chiave di lettura storico antropologica usata dal critico implica la conoscenza del retroterra culturale mitico e filosofico degli intellettuali del novecento: ci si riferisce in particolare anche ai lavori su Cesarotti e Leopardi in cui risalta la padronanza degli strumenti apprestati dalle scienze  umane.

Terminata la formulazione dei giudizi da parte dei singoli commissari, la Commissione dopo approfondita discussione collegiale conclude formulando il seguente giudizio complessivo sui titoli e sull’attività scientifica del candidato .

 

Giudizio Collegiale:

 

Candidato: dott. UGO PEROLINO

Uno dei settori di ricerca dell’attività scientifica del dott. Ugo Perolino è costituito dalla lirica novecentesca, particolarmente nelle aree della cosiddetta neoavanguardia. Il saggio La poesia divisa è il primo significativo risultato scientifico. Nelle pagine è molto trasparente l’approfondimento dell’intreccio tra ragioni teoriche e sintesi lirica, con una strumentazione tratta dalla teorie relative al linguaggio della psicosi, all’analisi testuale di alcuni segmenti sintomatici della poesia degli anni Sessanta risulta pregevole e innovativo. I motivi di fondo della ricerca si sono dilatati e sviluppati in dimensione diacronica verso le sorgenti della modernità particolarmente negli apparati critici del volume Giacomo Leopardi, e verso i suoi esiti fino alla postfazione al volume Furia Serena (Verona, Edizioni Anterem, 2004), in cui l’ultima produzione di Alfredo Giuliani viene interrogata e scandagliata mediante una costante sollecitazione dei saggi critici e degli articoli apparsi sul quotidiano “La Repubblica”.

Un saggio di analisi testuale in questa direzione è costituito anche da due interventi molto originali e innovativi sulla poesia di Cacciatore l’ultimo dei quali, dal titolo  La poesia pensiero di Edoardo Cacciatore, è stato letto al III Convegno della Società Italiana per lo Studio della modernità letteraria-Mod (Pescara, 30-31 maggio e 1 giugno 2002). 

Un secondo settore degli interessi scientifici del dott. Ugo Perolino investe il linguaggio poetico nella sua evoluzione diacronica, la formazione e le trasformazioni delle istituzioni della poesia, dal Settecento al postmoderno. Un esito notevole anche dal punto di vista filologico è la riedizione del Saggio sulla filosofia delle lingue di Cesarotti, ove perizia metodologica e abilità interpretativa si coniugano con equilibrio e restituiscono questo classico ad una rilettura innovativa e originale.

Un terzo polo d’attrazione della ricerca linguistica e degli studi attorno alla natura del sacro riguarda specificamente la produzione del romanzo novecentesco, come dimostrano i lavori scientifici  su Boine e Pavese

Terminate le valutazioni, la Commissione rende pubblici i giudizi individuali dei commissari e il giudizio Collegiale mediante affissione.

 

SETTIMA SEDUTA 23 Marzo 2006, ore 16,00, valutazione delle prove scritte.

La Commissione procede alla valutazione delle prove scritte e a formulare i seguenti giudizi individuali e collegiali:

 

giudizi individuali

Candidato n. 1

 

Commissario: Prof. Nicola D’ANTUONO:

Prova A: Il candidato ha svolto egregiamente l’elaborato con aderenza alla traccia, precisione interpretativa, duttilità ermeneutica, raffinatezza stilistica ed espressiva..

 

Prova B : Il candidato ha svolto con raffinatezza metrica e stilistica l’interpretazione della lirica di Pisolini, aggiungendo, con capacità critica lodevole, alcune coordinate intertestuali invidiabili.

 

Commissario: Prof. Donatella MARCHI

Prova A: Il candidato dimostra , esibendo un’originale piglio critico, di superare l’area del commento  puntando direttamente ad una esegesi intelligente e comprensiva di una lettura storico-testuale quanto formale della poesia italiana tra le due guerre. Seguendo una linea che si avvale altresì, di un percorso storiografico riconosciuto istituzionalmente, il candidato si apre ad un attento esame lessicografico, avvalendosi di un robusto contributo di letture critiche e strumentario metodologico. Non dimenticando di fare i conti con la traduzione, dimostra di leggere in modo originale e colto la parola “nuova“della poesia novecentesca.

 

Prova B: Nella seconda prova il candidato dimostra con disinvoltura, affilati strumenti del mestiere fra commento delle strutture formali ed indagine marcatamente testuale , non priva di elementi di analisi storiografica.  Esibisce una scrittura critica colta ed originale.

 

Commissario:  Dott. Marilzena ERMILLI:

Prova A:La relazione sulla lirica tra le due guerre dimostra una conoscenza profonda delle linee di sviluppo della poesia da Ungaretti a Montale agli Ermetici anche attraverso il Classicismo. Non mancano riferimenti puntuali ai contributi critici più significativi, con cui lo scrivente intesse un dialogo proficuo presentando posizioni personali fondate e condivisibili.

 

Prova B : L’analisi tematica, retorica e metrica della poesia di Pasolini attesta l’alto livello di competenza del candidato. Anche in questo caso i riferimenti intertestuali sono precisi; il commento è puntuale, la messa a fuoco delle immagini e delle caratteristiche dell’idioletto pasoliniano è convincente . L’uso delle categorie di analisi del testo poetico dimostra una padronanza assoluta della retorica e della metrica.

 

Giudizio collegiale:

Il candidato dimostra, esibendo un’originale piglio critico e aderenza alla traccia, di superare l’area del commento  puntando direttamente ad una esegesi intelligente e comprensiva di una lettura storico-testuale quanto formale della poesia italiana tra le due guerre. Seguendo una linea che si avvale altresì di un percorso storigrafico riconosciuto istituzionalmente, il candidato si apre ad un attento esame lessicografico, avvalendosi di un robusto contributo di letture critiche e strumentario metodologico: non dimenticando di fare i conti con la traduzione, dimostra di leggere in modo originale e colto la parola “nuova“ della poesia novecentesca.

L’analisi tematica, retorica e metrica della poesia di Pasolini attesta l’alto livello di competenza del candidato. Anche in questo caso i riferimenti intertestuali sono precisi; il commento è puntuale, la messa a fuoco delle immagini e delle caratteristiche dell’idioletto pasoliniano è convincente . L’uso delle categorie di analisi del testo poetico dimostra una padronanza assoluta della retorica e della metrica.

Terminate le valutazioni, la Commissione rende pubblici i giudizi individuali dei commissari e il giudizio Collegiale mediante affissione.

 

OTTAVA SEDUTA 23 Marzo 2006, ore 17,00, prova orale.

La Commissione accertata la presenza del candidato, come dai criteri a suo tempo prefissati, predispone per il candidato presente alla prova orale, n. 3 terne di domande attinenti le tematiche del settore scientifico-disciplinare, oggetto della valutazione, nonché copia di un brano nella lingua straniera francese, obbligatoria, come stabilito dalla vigente normativa e dal Bando di concorso. I quesiti, che costituiranno la base del colloquio orale, vengono racchiusi in altrettante buste sigillate, una delle quali sarà scelta dal candidato presene, dott.Ugo Perolino.

 

Il candidato presenti vengono ammessi a sostenere la prova orale, previo accertamento dell’identità, che viene debitamente registrata sulla scheda di presenza (Allegato C).

 

Il candidato Ugo Perolino viene invitato a scegliere una busta; risulta estratta la busta con i seguenti quesiti:

 

Spieghi il nesso tra i suoi studi sull’avangardia e la tradizione;

Spieghi la lettura e l’utilizzo che ha fatto del testo di Cesarotti;

Quali sono i motivi profondi dei suoi interessi per i “vociani”,

 

nonché copia del testo scientifico nella  lingua straniera Francese obbligatoria : Balzac, les illusions perdues.

 

Al termine della prova, nei confronti del candidato, vengono formulati, da parte di ciascun Commissario, il Giudizio individuale e quindi da parte della Commissione il Giudizio Collegiale.

I suddetti giudizi vengono di seguito riportati:

Candidato PEROLINO Ugo

Prof. Nicola D’ANTUONO

Il candidato motiva ampiamente le linee di fondo dei suoi lavori scientifici, ne argomenta i principi ordinatori e discute con sicurezza e padronanza logica ed espressiva, tutte le problematiche affrontate nei due elaborati

Prof._ Donatella MARCHI

Il candidato dimostra di condurre con sistematicità e coerenza un’analisi sia  sui suoi titoli sia su alcune domande che a lui vengono formulate circa le prove scritte. In generale il dott. Perolino dimostra notevole preparazione sia a livello storiografico che lessicografico, su vasti nodi problematici novecenteschi, con l’aggiunta di un supporto critico-metodologico frutto di letture italiane e straniere. Anche a livello di didattica si dimostra attento ed informato su quanto c’è di nuovo in questo settore

 

Dott. Marilena ERMILLI______________________

Le risposte del candidato dimostrano un vasto retroterra culturale e una grande padronanza dei problemi affrontati confermando il giudizio formulato sulle prove scritte e sulle pubblicazioni presentate.

Giudizio collegiale

Il candidato nel colloquio dimostra di possedere un vasto retroterra culturale e una grande padronanza dei problemi affrontati confermando l’ottimo giudizio giudizio formulato sulle prove scritte e sulle pubblicazioni presentate. Anche sul piano didattico, il candidato dimostra la sua vasta preparazione sulle problematiche del settore disciplinare per il quale è stata bandita la valutazione comparativa.

 

NONA SEDUTA 23 Marzo 2006, ore 18,00, Relazione finale giudizio complessivo e nomina del vincitore.

Al termine delle prove scritte ed orali, la Commissione, sulla base delle valutazioni collegiali formulate sui titoli, le pubblicazioni e sulle prove di esame scritte ed orali, esprime il Giudizio Complessivo sul candidato di seguito riportato:

Candidato:PEROLINO Ugo

Giudizio Complessivo:

Uno dei settori di ricerca dell’attività scientifica del dott. Ugo Perolino è costituito dalla lirica novecentesca, particolarmente nelle aree della cosiddetta neoavanguardia. Il saggio La poesia divisa è il primo significativo risultato scientifico. Nelle pagine è molto trasparente l’approfondimento dell’intreccio tra ragioni teoriche e sintesi lirica. I motivi di fondo della ricerca si sono dilatati e sviluppati in dimensione diacronica verso le sorgenti della modernità particolarmente negli apparati critici del volume Giacomo Leopardi, Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 1998, e verso i suoi esiti fino alla postfazione al volume Furia Serena (Verona, Edizioni Anterem, 2004). Un saggio di analisi testuale in questa direzione è costituito anche da due interventi molto originali e innovativi sulla poesia di Cacciatore – un poeta la cui scarna bibliografia si spiega con la chiusura criptica del suo dettatati antilirico – l’ultimo dei quali, dal titolo  La poesia pensiero di Edoardo Cacciatore, è stato letto al III Convegno della Società Italiana per lo Studio della modernità letteraria-Mod (Pescara, 30-31 maggio e 1 giugno 2002). 

 

Un secondo settore degli interessi scientifici del dott. Ugo Perolino investe il linguaggio poetico nella sua evoluzione diacronica, la formazione e le trasformazioni delle istituzioni della poesia, da intendersi in senso anceschiano, dal Settecento al postmoderno. Un esito notevole anche dal punto di vista filologico è la riedizione del Saggio sulla filosofia delle lingue di Cesarotti, ove perizia metodologica e abilità interpretativa si coniugano con equilibrio e restituiscono questo classico ad una rilettura innovativa e originale.

 

Anche nelle prove scritte il candidato dimostra, esibendo un’originale piglio critico e aderenza alla traccia, di superare l’area del commento  puntando direttamente ad una esegesi intelligente e comprensiva di una lettura storicotestuale quanto formale della poesia italiana tra le due guerre.

 

L’analisi tematica, retorica e metrica della poesia di Pasolini attesta l’alto livello di competenza del candidato. Anche in questo caso i riferimenti intertestuali sono precisi; il commento è puntuale, la messa a fuoco delle immagini e delle caratteristiche del idioletto pasoliniano è convincente . L’uso delle categorie di anali del testo poetico dimostra una padronanza assoluta della retorica e della metrica.

 

Nel colloquio  le risposte del candidato dimostrano un vasto retroterra culturale e una grande padronanza dei problemi affrontati confermando l’ottimo giudizio giudizio formulato sulle prove scritte e sulle pubblicazioni presentate.

 

 

Per la vasta e significativa produzione scientifica presentata dal dott. Ugo Perolino, che abbraccia con densità e significativa originalità gran parte della modernità letteraria, per la metodologia, per la scrittura, l’equilibrio e la capacità interpretativa, per il nutrito curriculum didattico e scientifico si ritiene che non solo i titoli scientifici e didattici siano congrui al settore disciplinare per cui è stata bandita la valutazione comparativa in oggetto, e che egli meriti ampiamente l’idoneità di ricercatore.

 

Sulla base dei giudizi complessivi, la Commissione, dopo ponderata valutazione comparativa del candidato, indica il dott. Ugo PEROLINO vincitore della presente valutazione comparativa.

Chieti, 23 Marzo 2006

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.

 

La  Commissione:

Prof.   _____________________     ……………………………………………….

Prof.   _____________________     ……………………………………………….

Dott.  _____________________      ………………………….……………………