Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di Ricercatore Universitario Presso la Facolta' di Lettere e Filosofia, Settore L-ANT/10 MetodologiE della ricerca archeologica. Pubblicato sulla Gazzetta n. 82 del 14/10/2005

        

 

VERBALE   RELAZIONE  RIASSUNTIVA

 

La Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa in oggetto, costituita con D.R. n. 416 del 21/02/2006, pubblicato sulla G.U. n.17- Serie Speciale-Concorsi ed Esami  del 03/03/2006, e formata dal membro designato, Prof. Riccardo Francovich (Professore Ordinario Università di Siena) e dai membri eletti Prof. Maura Medri (Professore Associato Confermato Università di Genova –Facoltà Lettere e Filosofia), Dott. Barbara Wilkens (Ricercatore Confermato Università di  Sassari, Facoltà di lettere e Filosofia), si è riunita, presso l’aula consiliare del Rettorato dell’Università «G. D’Annunzio» di Chieti - Pescara, il giorno 24 maggio 2006 , alle ore 10.00, per procedere alla stesura della relazione riassuntiva.

 

PRIMA SEDUTA  15. 04. 2006, ore 10,00,- Formulazione dei criteri e calendario delle prove.

La Commissione è stata autorizzata ad avvalersi di strumenti telematici di lavoro cooperativo, ai sensi dell’art. 4, comma 12 del D.P.R. 23.03.2000, N. 117.

I Commissari dichiarano di non essere in rapporto di parentela o affinità tra di loro sino al quarto grado incluso.

I Commissari dichiarano singolarmente di non essere stati nominati membri di commissioni per procedure di valutazione comparativa in corso nelle quali figurano come candidati membri di questa Commissione. La Commissione unanime elegge Presidente il Prof. Riccardo Francovich e Segretario il dott. Barbara Wilkens.

Il Presidente ricorda ai colleghi la normativa stabilita dalla Legge n. 210 del 3 luglio 1998, dal Regolamento ministeriale D.P.R. n. 117 del 23/03/2000, e dal Regolamento dell'Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti, D.R. n. 691 del 02/06/1999.

Dopo approfondita discussione la Commissione stabilisce i criteri per lo svolgimento della procedura di valutazione comparativa.

La Commissione stabilisce inoltre il seguente calendario delle riunioni per il prosieguo delle attività concorsuali:

- 22 Maggio 2006, alle ore 9,00, presso la Divisione Docente Campus Universitario dell’Università degli Studi  "G. D’Annunzio" sita in Via dei Vestini,  Chieti Scalo, per la prima prova scritta;

- 22 Maggio 2006, alle ore 16,00, presso la medesima sede, per la seconda prova pratica;

- 23 Maggio 2006, alle ore 8,30, presso la medesima sede, per la valutazione dei titoli;

- 23 Maggio 2006, alle ore 15,00, presso la medesima sede, per la prova orale.

 

Il verbale, redatto e sottoscritto dal Presidente dopo essere stato inviato a mezzo telematico ai singoli Commissari per la manifestazione di consenso, corredato dalle dichiarazioni di adesione di tutti i membri” , è consegnato alla Divisione Personale Docente e Ricercatore dell’Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti affinché ne sia curata la pubblicizzazione per via telematica, nonché l’affissione all’Albo dell’Ateneo.

 

SECONDA SEDUTA 22 maggio 2006, ore 8,30, valutazione dei titoli.

La Commissione, accertato che i criteri generali fissati nella precedente riunione sono stati resi pubblici per più di sette giorni senza che l’Università abbia comunicato la ricezione di osservazioni ai criteri ed al calendario proposti, prende atto che dell’elenco dei candidati che hanno presentato la domanda, corredata della prescritta documentazione,  prende atto che tre candidati non hanno presentato i titoli prescritti, e stabilisce di rinviare la valutazione dei titoli dopo l’espletamento delle due prove scritta e pratica e prima della correzione degli elaborati.

 

TERZA SEDUTA 22 Maggio 2006, ore 9,00, prima prova scritta.

La Commissione, riunita per l’espletamento della prima prova scritta,  predispone tre temi tra i quali verrà sorteggiato quello che dovrà essere svolto dai candidati.

            Alle ore 9,15  i candidati vengono invitati a prendere posto in aula.

            Risultano  presenti i candidati dott. Armando Cherici, Vasco La Salvia e Italo Maria Muntoni, dei quali si accerta l’identità personale mediante il documento di riconoscimento registrato sull’apposita scheda di presenza .

 

            Risultano  assenti i candidati dott. Davide Aquilano, Helga Di Giuseppe, Claudia Minniti, Patrizia Staffilani e Sabina Zeggio.

Si allega il foglio delle presenze (allegato 1).

            Il Presidente invita uno dei candidati a controllare l’integrità delle buste e a sorteggiare il tema da svolgere.

            Il dott. Vasco La Salvia esegue il sorteggio.

Risulta sorteggiato il Tema n. 1 nella busta 1: “In archeologia molte fonti diverse contribuiscono alla ricostruzione storica. Il candidato illlustri attraverso una esemplificazione a sua scelta come ciò avviene dalla constatazione dell’evidenza alla costruzione del dato.”.

 

            Per lo svolgimento della prova vengono assegnate n. 4 ore a partire dalle ore 9,30. Durante lo svolgimento della prova scritta sono debitamente rispettate le norme prescritte sulla sorveglianza dei candidati.

                Alle ore 12,45 il candidato dott. Armando Cherici ha consegnato alla Commissione l’elaborato, regolarmente chiuso in busta.

Alle ore 13,03 il candidato dott. Vasco La Salvia ha consegnato alla Commissione l’elaborato, regolarmente chiuso in busta.

                 Alle ore 13,23 il candidato dott. Italo Maria Muntoni ha consegnato alla Commissione l’elaborato, regolarmente chiuso in busta.

La commissione ha effettuato tutte le procedure di rito previste dalla Legge per la conservazione agli atti. 

            Il plico contenente gli elaborati, viene affidato al Presidente perché ne curi la custodia. Al termine delle predette operazioni la seduta viene tolta.

 

QUARTA SEDUTA 23 Maggio 2006, ore 16,00, seconda prova pratica.

La Commissione, riunita per l’espletamento della seconda prova pratica, predispone tre temi tra i quali verrà sorteggiato quello che dovrà essere svolto dai candidati.

            Risultano presenti i candidati Armando Cherici, Vasco La Salvia e Italo Maria Muntoni.

Si allega il foglio delle presenze (allegato 2).

            Il Presidente invita i candidati a controllare l’integrità delle buste e a sorteggiare il tema da svolgere.

            Il dott.  Vasco La Salvia esegue il sorteggio.

 

Risultano sorteggiati i soggetti n. 1, contenuti nella busta 3.

Soggetti n.1: dendrocronologia e fornace di arrostimento dei metalli (busta 3).

 

                 Per lo svolgimento della prova vengono assegnate ore 1,30 a partire dalle ore 16,05. Durante lo svolgimento della prova scritta sono debitamente rispettate le norme prescritte sulla sorveglianza dei candidati.

                Alle ore 17,20 il candidato dott. Vasco La Salvia  ha consegnato alla Commissione l’elaborato, regolarmente chiuso in busta.

                 Alle ore 17,20 il candidato dott. Armando Cherici ha consegnato alla Commissione l’elaborato, regolarmente chiuso in busta.

                 Alle ore 17,25 il candidato dott. Italo Maria Muntoni ha consegnato alla Commissione l’elaborato, regolarmente chiuso in busta.

La Commissione  effettua tutte le procedure di rito previste dalla Legge per la conservazione agli atti.

            Il plico contenente gli elaborati, viene affidato al Presidente perché ne curi la custodia. Al termine delle predette operazioni la seduta viene tolta.

 

QUINTA SEDUTA 22 Maggio 2006, ore 17,35

La Commissione procede, al fine di assicurare l’anonimato degli elaborati stessi durante la valutazione, a tutti gli adempimenti necessari, ai sensi della vigente normativa.

Il plico contenente le predette buste viene consegnato al Presidente per la conservazione sino  al momento della valutazione.

 

SESTA SEDUTA 23 Maggio 2006, ore 8,00, valutazione dei titoli.

il Presidente ricorda che, nella seconda seduta, la Commissione ha già adempiuto, in ossequio a quanto prescritto dalla vigente normativa in merito alle valutazioni comparative, a tutte le procedure di rito, quali: accertamento sulla pubblicità dei criteri generali fissati nella seduta preliminare, accertamento e dichiarazioni assenza di impedimenti legali da parte dei Commissari, presa atto dell’elenco dei candidati e relative rinunce, dichiarazioni di assenza di parentela o affinità entro il 4° grado tra membri della commissione e candidati. Ricorda inoltre che la valutazione dei titoli, come stabilito nella predetta seduta, sarà effettuata solo per i candidati presenti alle prove scritte.

Pertanto la Commissione procede, ai sensi del DPR 117/2000, alla valutazione dei titoli e delle pubblicazioni presentati dei candidati presenti alle prove scritta e pratica,  i dott. Armando Cherici, Vasco La Salvia e Italo Maria Muntoni.

La Commissione redige, quindi, il profilo curriculare di ciascun candidato e ciascun commissario formula poi un giudizio individuale.

 

Candidato: dott. Armando Cherici

Scheda curriculare : Il dott. Armando Cherici si è laureato in Lettere  presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi Firenze in data 11.12.84 con voti 110 e lode. La tesi di laurea, dal titolo “Ceramica etrusca della collezione Poggiali di Firenze”, è stata pubblicata nel 1988 presso G.Breitschneider, Roma.

Nel 1991 ha conseguito in Dottorato di Ricerca in Archeologia presso l’Università di Roma La Sapienza” con una tesi dal titolo “Tombe con armi nell’Etruria centro-settentrionale”.

Dal 1993 al 1994 ha avuto una borsa post dottorato presso l’Università di Firenze.

 È stato cultore della materia di Etruscologia nel 1992  presso le facoltà di Lettere e di Architettura   dell’Università di Firenze e nel 1987 presso la facoltà di Magistero dell’Università di Siena.

E’ stato cultore di Topografia nel 1999 presso l’Università di Bologna.

Ha tenuto lezioni di Etruscologia e Topografia antica nel 1992 presso la Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università di Firenze, lezioni nel 1986 nell’ambito del Seminario di Storia dell’Arte presso la facoltà di Magistero dell’Università di Siena, lezioni negli anni 2003/04 e 2004/05 nell’ambito del Master “Conosci l’Etruria presso la Facoltà di Lettere, sede di Arezzo, dell’Università di Siena, lezioni nel 2004 per la Fondazione “Città di Orvieto” e la Fondazione per il Museo “Claudio Faina”.

Ha partecipato a numerosi scavi archeologici con l’Università di Firenze, l’Università di Siena, l’Università di Tübingen, con la Soprintendenza Archeologica della Toscana, con la Soprintendenza della Val d’Aosta.

 Il candidato presenta, ai fini del giudizio, le seguenti pubblicazioni:

A.     Cherici, Ceramica etrusca della Collezione Poggiali di Firenze, Roma 1988.

 

A.Cherici, Il Libellus de antiquitate urbis Arretii di M.A.Alessi. Mito, cultura e storia nell’Arezzo del ‘500, Arezzo 1988 (1° ristampa, Arezzo 1989.

 

A.Cherici, Amuleti nei corredi funebri paleoveneti e dell’Italia antica, in Protostoria e storia del Venetorum angulus. Atti del XX Conv. Di Studi Etruschi e Italici, Pisa-Roma 1999, pp.169-216.

 

A.Cherici, Armi e società nel Piceno, con una premessa di metodo e una nota sul guerriero di Capestrano, in I Piceni e l’Italia medio-adriatica. Atti del XXII Conv. Di Studi Etrusci e Italici, Pisa-Roma 2003, pp. 521-531.

 

A.Cherici, La carta archeologica dell’aretino: alcuni appunti di metodo, in I Convegno di Topografia Antica. Metodologie nella ricerca topografica, in JAT IV, 1994, pp. 129-156.

 

A.Cherici, Arretium, in La città romana, bilanci e aggiornamenti. II Congresso di Topografia Antica, in JAT VII, 1997, pp.77-128.

 

A.Cherici, Armi e società a Chiusi. Con una nota sull’origine del fascio littorio, in Chiusi dal villanoviano all’età arcaica, AF VII, 2000, pp. 185-203.

 

A.Cherici, Buffalmacco, Guido Tarlati, Agnolo e Agostino e la Porta di S.Angelo: una breve nota, in AnAr III, 1994, pp.5-7.

 

A.Cherici, Appunti per una lettura archeologica di motivi novellistici e leggendari toscani, in Lares LVI, 1990, pp. 43-56.

 

A.Cherici, Granai o arnie? Considerazioni su una classe fittile attica tra IX e VIII sec.a.C., in RendLinc XLIV, 1989, pp. 215-230.

 

I commissari procedono quindi alla formulazione dei giudizi individuali del candidato,

Dott. Armando Cherici :

 

Prof. Riccardo FRANCOVICH :

 I lavori più rilevanti presentati dal candidato, sulla ceramica della Collezione Poggiali e sulle “antichità” aretine, si iscrivono nella tradizione di studi etruscologici, derivati dalla grande antiquaria ottocentesca. Per le loro caratteristiche male si attagliano al raggruppamento scientifico disciplinare L-ANT10.

 

Prof. ssa Maura MEDRI:

La produzione scientifica del candidato Armando Cherici, con vario titolo tutti collegati dall’evidente interesse dell’autore per l’epoca etrusca, e più in generale per il periodo classico, mostra ampiezza di conoscenze, buona padronanza delle fonti iconografiche e letterarie, una corretta impostazione di metodo ma ha nell’insieme un taglio erudito che sembra non considerare appieno le più recenti tendenze della ricerca in ambito archeologico.

 

Dott. ssa Barbara WILKENS :

I settori di ricerca dell’attività scientifica del dott. Armando Cherici sono rivolti alle tematiche di Etruscologia e di archeologia delle popolazioni italiche dell’età del Ferro, e alla Topografia antica. Il candidato ha partecipato a numerosi convegni sugli argomenti di sua competenza e ha tenuto alcune conferenze in Italia e all’estero. La sua produzione scientifica è abbastanza vasta, ma sostanzialmente poco innovativa.

 

Giudizio Collegiale:

La commissione concorda che la produzione scientifica del candidato Armando Cherici, concentrata prevalentemente sull’epoca etrusca e sul periodo classico, mostra ampiezza di conoscenze, buona padronanza delle fonti iconografiche e letterarie, una corretta impostazione di metodo ma ha nell’insieme un taglio erudito che sembra non considerare appieno le più recenti tendenze della ricerca in ambito archeologico.

 

 

 Candidato: dott. Vasco La Salvia

Scheda curriculare : Il dott. Vasco La Salvia si è laureato in Storia della Scienza  presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma La Sapienza in data 7.12.92 con voti 110 e lode con una tesi dal titolo “Cultura materiale e tradizione tecnica: il caso dell’Italia longobarda”.

Nell’ottobre del 1995 partecipa a un seminario di Archeometallurgia  presso l’Università di Siena

Nel 1995/96 usufruisce di una borsa di studio di tre mesi bandita dal Ministero degli Affari Esteri per un corso di perfezionamento in Ungheria.

Il 26 luglio 1996 consegue il diploma post lauream di Master of Arts in Studi Medievali presso la Central European University di Budapest con una tesi dal titolo: “Archaeometallurgy of Lombard Swords”.  Nel 1996 prende parte al V seminario di Archeometallurgia presso l’Università di Siena.

Nel 1997 vince una borsa di studio presso il Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto.

Nel 1998/99 ottiene una borsa di studio di quattro mesi bandita dal Ministero degli Affari Esteri per un perfezionamento in Ungheria.

Nel 1998, nell’ambito di un dottorato presso il Dipartimento di Studi Medievali della Central European University di Budapest, inizia la stesura di una tesi dal titolo: “Ironmaking in the Migration Period. The case of the Lombards”. La tesi è pronta per la discussione finale nell’anno accademico 2005/06.

Tiene lezioni nel 1995 e 1997 presso l’università di Roma La Sapienza su argomenti di metallurgia, nel 2001 tiene una lezione nell’ambito di un corso organizzato dal Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, e nel 2004 in un corso organizzati dall’Istituto di Studi Liguri e dall’Istituto di Storia della Cultura Materiale.

Nell’anno accademico 1998/99  e 1999/00 ottiene l’insegnamento di Storia della scienza e della tecnica nell’età moderna e contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Chieti, per il corso di Diploma universitario di Operatore di Beni Culturali.

Negli anni 2000/01, 2001/02, 2002/03, 2003-04, 2004/05, 2005/06 gli viene affidato l’insegnamento di Archeometria presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Chieti, per il corso di Diploma universitario di Operatore di Beni Culturali.

Nel 2004/05, 2005/06 cura l’insegnamento di Archeometria presso l’Università di Chieti  anche per il Corso di Laurea Specialistica in Archeologia.

Nel 2005/06 cura il corso di Archeologia della Produzione presso l’Università degli Studi di Chieti per il Corso di Laurea Specialistica in Archeologia.

Nel 2002/03 e 2003/04 tiene un corso di Storia del lavoro e cultura materiale presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi della Tuscia

 Ha diverse collaborazioni con istituti italiani ed esteri per lo studio di materiali e ha partecipato a diversi convegni e conferenze.

Il candidato presenta, ai fini del giudizio,  dieci pubblicazioni la cui lista è consegnata in allegato al verbale della sesta seduta.

 

 

I commissari procedono quindi alla formulazione dei giudizi individuali del candidato,

Dott. Vasco La Salvia :

 

Prof. Riccardo FRANCOVICH :

La produzione scientifica del candidato, distribuita in sedi editoriali di rilievo nazionale e internazionale, si caratterizza per la capacità di coniugare l’analisi archeometrica dei manufatti metallici con alcuni dei grandi temi del primo millennio, quali il passaggio fra tardo antico e medioevo. Il lavoro analitico sui materiali, con competenze acquisite in laboratori stranieri all’avanguardia in questo settore di indagine, emergere nella presentazione di sintesi sulla storia economica e sociale dell’alto medioevo europeo.

 

Prof. ssa Maura MEDRI:

Attraverso le pubblicazioni presentate, il candidato dimostra di avere raggiunto un ottimo livello di competenza in un settore innovativo, quello dello studio dei sistemi di produzione e di lavorazione dei metalli, con un orizzonte cronologico prevalentemente rivolto al medioevo e con particolare riferimento all’età longobarda. I suoi contributi si inseriscono nel settore di ricerca, già aperto da Tiziano Mannoni , che pone in risalto la validità delle competenze miste, di cui sono portatori quegli studiosi che sanno coniugare gli aspetti storici con il quotidiano approccio scientifico dell’analisi di laboratorio. La partecipazione a opere collettive, quali il “Dizionario di Archeologia” dimostra come la valenza del candidato, sebbene ancora giovane, sia già riconosciuta a livello della comunità scientifica.

 

Dott. ssa Barbara WILKENS :

 La produzione scientifica del candidato, come pure il suo curriculum, dimostrano una grande esperienza e un ottimo livello di qualità. Da mettere in evidenza la sua produzione scientifica si avvantaggia di una formazione di tipo internazionale, che gli permette di avere una visione particolarmente ampia delle problematiche legate a un settore di studi, la metallurgia applicata al Medioevo, ancora poco sviluppato in Italia.

 

Giudizio Collegiale:

La commissione concorda che il candidato dimostra di avere raggiunto un ottimo livello di competenza in un settore innovativo, quello dello studio dei sistemi di produzione e di lavorazione dei metalli, con un orizzonte cronologico prevalentemente rivolto al medioevo e con particolare riferimento all’età longobarda. La produzione scientifica del candidato, distribuita in sedi editoriali di rilievo nazionale e internazionale, pone in risalto la validità delle competenze miste, di cui sono portatori quegli studiosi che sanno coniugare gli aspetti storici con il quotidiano approccio scientifico dell’analisi di laboratorio.

 

 

Candidato: dott. Italo Maria Muntoni

Scheda curriculare : Il dott. Italo Maria Muntoni si è laureato in Lettere  presso la facoltà di Lettere a Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma, in data 18.3.92 con voti 110 e lode, con una tesi  dal titolo “L’insediamento di Madonna del Petto (Barletta – Ba) nel contesto culturale dell’Italia sud-orientale fra XI e IX sec. A.C .”

Nel 2001 ha conseguito in Dottorato di Ricerca in Archeologia presso l’Università di Roma La Sapienza” con una tesi dal titolo “La produzione ceramica nel Neolitico antico e medio dell’altopiano delle Murge (Puglia)”.

 È stato cultore della materia di Ecologia Preistorica nel 1996/97, 2000/01  presso la facoltà di Lettere  dell’Università di Roma La Sapienza.

Nel 2001/02 si è iscritto alla Scuola Nazionale di Archeologia dell’Università di Roma La Sapienza.

Negli anni 2003/04, 2004/05 e 2005/06 è stato professore a contratto di Archeometria presso l’Università degli Studi di Bari, per il corso di laurea triennale in Scienze Geologiche.

Nel 2003/04 è stato professore a contratto di Chimica applicata ai beni culturali presso l’Università degli Studi di Foggia, per il corso di laurea triennale in Beni Culturali.

Negli anni 2004/05 e 2005/06 è stato professore a contratto di Metodologia della ricerca archeologica e Archeologia della produzione  presso l’Università degli Studi di Bari, per il corso di laurea specialistica in Scienza e tecnologia per la conservazione e diagnostica dei beni culturali.

Nel 2005/06 è stato professore a contratto presso l’Università di Roma La Sapienza per il corso di laurea in Scienze archeologiche.

Ha collaborato all’attività didattica con lezioni e seminari presso l’Università di Roma La Sapienza nel 1993/94, 1994/95, 1995/96, 1996/97, 1997/98, 1998/99; presso l’Università di Lecce nel 1998; presso l’Università di Firenze nel 2001/02; presso l’Università di Viterbo nel 2002; presso l’Università di Urbino nel 2002

Nel 2000/01 ha collaborato con la 1° scuola di Specializzazione in Archeologia, nel 2002/03 e 2003/04; e con l’Università di Bari nell’ambito di un seminario organizzato dal Dipartimento Geomineralogico.

Nel 2004 ha avuto un incarico di docenza presso il Centro Laser di Valenzano (BA).

Ha partecipato a numerosi scavi e progetti di ricerca con istituti di ricerca italiani ed esteri, alla organizzazione di congressi, all’allestimento di musei, consulenze in cantieri di scavo.

Ha partecipato a numerosi congressi e le sue numerose pubblicazioni scientifiche dimostrano una intensa attività di ricerca.

 Il candidato presenta, ai fini del giudizio,  dieci pubblicazioni la cui lista è consegnata in allegato al verbale della sesta seduta.

 

 

I commissari procedono quindi alla formulazione dei giudizi individuali del candidato,

Dott. Italo Maria Muntoni :

 

Prof. Riccardo FRANCOVICH :

 Le pubblicazioni scientifiche del candidato, molte delle quali in sedi editoriali di ottimo livello, si collocano nel quadro di una intensa attività di ricerca sperimentale, sia sul campo che in laboratorio, all’interno della quale dimostra un rigore e una capacità analitica di notevole livello. Il contributo più consistente riguarda il neolitico antico e medio di area pugliese, ma dimostra anche una capacità di inquadramento delle problematiche specifiche di ambito mediterraneo. La produzione scientifica del candidato nel suo complesso attesta una capacità di operare in forma interdisciplinare che ha fatto avanzare notevolmente le conoscenze, derivate dalle analisi archeometriche sulle ceramiche neolitiche pugliesi, rendendo questo uno degli ambiti geografici attualmente meglio conosciuti.

 

Prof. ssa Maura MEDRI:

Il candidato presenta una ricchissima lista di pubblicazioni a stampa, tra cui le dieci presentate in questa occasione appaiono le più mature e complete. La produzione spazia dai temi più specifici della preistoria, alle tematiche archeometriche e alle metodologie. Per quest’ultimo aspetto, in particolare, si segnala il contributo, breve ma notevole, che traccia il quadro degli studi archeometrici sulle ceramiche neolitiche in Italia.

 

Dott. ssa Barbara WILKENS :

 Il candidato dimostra, con le sue numerose pubblicazioni, di avere una ricca e varia attività scientifica che spazia da studi sulla preistoria italiana, a periodi più recenti. Particolarmente sviluppate sono le problematiche archeometriche nel campo della ceramica.

 

Giudizio Collegiale:

La commissione concorda che le pubblicazioni del candidato, molte delle quali in sedi editoriali scientifiche, si collocano nel quadro di una intensa attività di ricerca sperimentale, sia sul campo che in laboratorio, all’interno della quale dimostra un rigore e una capacità analitica di notevole livello. Il contributo più consistente riguarda il neolitico antico e medio di area pugliese, ma dimostra anche una capacità di inquadramento delle problematiche specifiche di ambito mediterraneo.  

 

Terminate le valutazioni, la Commissione rende pubblici i giudizi individuali dei commissari e il giudizio Collegiale mediante affissione.

 

 

SETTIMA SEDUTA  - 23 Maggio 2006, ore 12,10, valutazione delle prove scritta e pratica.

La Commissione procede alla valutazione delle prove scritte e a formulare i seguenti giudizi individuali e collegiali:

 

Candidato n. B

 

giudizi individuali

 

Commissario: Prof. Riccardo FRANCOVICH:

Prova 1:   Il candidato, dimostrando ampia conoscenza di storia dell’archeologia, ha di fatto scelto un caso poco rappresentativo e evitato di svolgere appieno il tema proposto. 

 

Prova 2 :   Il candidato attraverso il commento alle due immagini evita di trattare la specificità delle tecniche di datazione dendrocronologiche e delle tecniche produttive del ferro e infatti non inquadra con chiarezza in quale fase del processo produttivo si colloca l’immagine della struttura proposta per il commento.

 

Commissario: Prof. Maura MEDRI

Prova 1: Il candidato ha sviluppato il tema utilizzando un esempio non particolarmente pertinente. Tuttavia, il tema svolto dimostra la sua discreta ampiezza di conoscenze su temi storico-antiquari.

 

Prova 2: Il candidato ha sviluppato entrambi gli argomenti in forma piuttosto superficiale, senza approfondire.

 

Commissario:  Dott. Barbara WILKENS:

Prova 1: Lavoro ben sviluppato e ben scritto ma scarsamente pertinente al tema e poco in linea con la attuale concezione di ricerca archeologica.

 

Prova 2 : Il candidato mostra una conoscenza di carattere generale, ma non specifico sulle immagini proposte.

 

Giudizio collegiale: La commissione si trova concorde nel giudicare le prove del candidato sostanzialmente buone, ricche di informazione, dimostrano una buona conoscenza delle tematiche dell’archeologia classica, ma anche la scarsa dimestichezza con i temi più attuali delle metodologie archeologiche.

 

La Commissione procede quindi all’attribuzione degli elaborati al candidato, mediante l’apertura della busta piccola contenente le generalità dello stesso.

A seguito di tale operazione, i predetti elaborati, nonché i relativi giudizi sono attribuiti come segue:

elaborati  B1/2        candidato  Dott. Armando Cherici.

Candidato n. A

giudizi individuali

 

Commissario: Prof. Riccardo FRANCOVICH:

Prova 1:   Il candidato, esemplificando i processi di produzione metallurgica con particolare riferimento ai casi centroeuropei e italiani, è riuscito a dimostrare efficacemente e in modo esauriente l’apporto di una tipologia di fonti archeologiche, fino ad epoca recente estremamente marginalizzate quali gli scarti di produzione e i resti delle strutture produttive, alla ricostruzione di processi tecnologici nel contesto sociale

Prova 2 :

La prima scheda di commento alla dendrocronologia e ai sistemi di datazione assoluta è stata svolta con piena padronanza   delle problematiche tecniche ed archeologiche. La seconda, dedicata al commento di una struttura di un processo produttivo, ha  di mostrato ampia e profonda conoscenza dell’argomento.

 

Commissario: Prof. Maura MEDRI

Prova 1:  In relazione al tema proposto, il candidato ha dimostrato l’apporto della fonte archeometrica  per la ricostruzione di un momento storico di cruciale importanza, quale il passaggio tra il tardo antico e l’alto medioevo. Si sottolinea, in particolar modo, l’attenzione e la precisione con cui è stata descritta la qualità e la natura delle tracce materiali, attraverso le quali si costruisce l’interpretazione dei resti archeologici.

Prova 2:  Le due schede sono state redatte con estrema competenza ed entrambi gli argomenti proposti sono stati sviluppati in modo conciso, ma esauriente.

 

Commissario:  Dott. Barbara WILKENS:

Prova 1:  Ottimo lavoro, perfetta conoscenza delle tecniche metallurgiche, esposizione chiara ed esauriente. La descrizione delle tecniche metallurgiche ha permesso al candidato di evidenziare le possibilità che offrono le discipline sviluppatesi di recente nella ricostruzione degli ambienti socio-economici in differenti momenti storici.

Prova 2 :  Entrambe le schede sono ben sviluppate, e i due diversi argomenti sono trattati in modo chiaro e esauriente.

 

Giudizio collegiale: La commissione è concorde nel valutare in modo estremamente positivo le due prove del candidato. Egli, infatti, ha ben sviluppato il tema proposto, dando prova di saper affrontare la descrizione del processo di elaborazione dei dati provenienti da fonti diverse. Ha, inoltre, utilizzato per l’esemplificazione un caso concreto molto efficace e valido per dimostrare come i dati archeometrici possano contribuire alla ricostruzione storica. Anche le due schede sono buone e dimostrano competenza nella materia.

 

La Commissione procede quindi all’attribuzione degli elaborati al candidato, mediante l’apertura della busta piccola contenente le generalità dello stesso.

A seguito di tale operazione, i predetti elaborati, nonché i relativi giudizi sono attribuiti come segue:

elaborati  A1/2        candidato  Dott. Vasco La Salvia .

 

Candidato n. C

 

giudizi individuali

 

Commissario: Prof. Riccardo FRANCOVICH:

Prova 1:  Il candidato, attraverso una esemplificazione attenta e rigorosa, ha ricostruito il quadro dei resti materiali legati alla produzione di salnitro in località di Pula di Molfetta ben attestato nella documentazione archivistica . Lo svolgimento del tema attesta il rigore analitico del candidato, mentre non lascia grande spazio per valutare il rapporto tra fonti archeologiche e processo storico.   .Prova 2 :    Nel commento alla prima scheda il candidato ha ben collocato il sistema di datazione  dendrocronologico nel contesto dei sistemi di datazione assoluta, descrivendone  in modo analitico e con piena proprietà la pratica, nel secondo caso il commento dimostra la capacità di riconoscimento delle potenzialità delle strutture produttive nei contesti archeologici.

 

 

Commissario: Prof. Maura MEDRI

Prova 1:  Il candidato ha ottimamente sviluppato la tematica dell’indagine stratigrafica, dal prelievo del dato alla sua interpretazione in chiave funzionale e storica. Anche l’interrelazione delle fonti che convergono nella fase di elaborazione della sequenza stratigrafica è stata bene espressa. Tuttavia, l’esemplificazione scelta, quella di un sito per la lavorazione e trasformazione del salnitro, ha un carattere estremamente puntuale che non si presta a delineare un processo storico di più ampia portata.

Prova 2:  Le due schede redatte dal candidato mostrano una ottima conoscenza delle tematiche proposte e, soprattutto, una buona visione critica e una matura consapevolezza nel valutare i risultati ottenibili tramite i metodi di datazione assoluta.

 

Commissario:  Dott. Barbara WILKENS:

Prova 1:  Buona prova, argomento svolto in modo esauriente. Il candidato, attraverso la descrizione dello uno scavo di alcune strutture di produzione, mette in evidenza l’importanza di diverse discipline archeologiche e delle fonti storiche e archivistiche.

Prova 2 :  Ottime entrambe le schede, in particolare quella sulla dendrocronologia si presenta notevolmente chiara ed esauriente.

 

Giudizio collegiale:  La commissione concorda nel valutare positivamente le prove del candidato, poiché ha ben sviluppato la tematica dello scavo stratigrafico e della interrelazione delle fonti nella ricostruzione e nella interpretazione della sequenza. Si rammarica, tuttavia, che il il candidato abbia scelto per l’esemplificazione un tema di scarso respiro, che non gli ha consentito di dare un giusto peso agli aspetti storici. Le schede sono valutate ottime, in particolare quella che tratta dei sistemi di datazione assoluta, dendrocronologia  e C14.

 

Terminate le valutazioni, la Commissione rende pubblici i giudizi individuali dei commissari e il giudizio Collegiale mediante affissione.

 

OTTAVA SEDUTA 23 Maggio 2006, ore 15,00, prova orale.

La Commissione accertata la presenza del candidato, come dai criteri a suo tempo prefissati, predispone per il candidato presente alla prova orale, n. 3 terne di domande attinenti le tematiche del settore scientifico-disciplinare, oggetto della valutazione, nonché copia di un brano nella lingua straniera inglese, obbligatoria, come stabilito dalla vigente normativa e dal Bando di concorso. I quesiti, che costituiranno la base del colloquio orale, vengono racchiusi in altrettante buste sigillate, una delle quali sarà scelta da ciascun candidato presente, dott. Armando Cherici, Vasco La Salvia e Italo Maria Muntoni.  

 

I candidati presenti vengono ammessi a sostenere la prova orale, previo accertamento dell’identità, che viene debitamente registrata sulla scheda di presenza (Allegato 3).

                     

Il candidato Armando Cherici viene invitato a scegliere una busta; risulta estratta la busta con i seguenti quesiti:

gruppo A1

Che cosa vuol dire scavare stratigraficamente?

L’importanza delle scienze naturali in archeologia.

Storia della cultura materiale: origine di una tematica.

nonché copia del testo scientifico nella  lingua straniera   obbligatoria : D.E.  Bar-Yosef Mayer, The exploitation of shells as beads in the Palaeolithic and Neolithic of the Levant, Paléorient, 2005.

 

Al termine della prova, nei confronti del candidato, vengono formulati, da parte di ciascun Commissario, il Giudizio individuale e quindi da parte della Commissione il Giudizio Collegiale.

I suddetti giudizi vengono di seguito riportati:

Candidato Armando Cherici

giudizi individuali

 

Prof. Riccardo FRANCOVICH

 Il candidato risponde correttamente e dimostra, in coerenza ai suoi interessi prevalenti, la sua  competenza generale nel settore degli studi classici.

 

Prof._ Maura MEDRI

 Il candidato risponde in modo sostanzialmente corretto alle domande proposte, ma non privo di qualche imprecisione e ingenuità sul tema dello scavo stratigrafico. Si passa poi a discutere uno dei lavori a stampa, riguardante lo studio dell’armamento e del modo di combattere dei Piceni: al riguardo, il candidato spiega la valenza del dato archeologico, talvolta ambiguo, e i collegamenti esistenti tra esercito e organizzazione statale.

 

Dott. Barbara WILKENS

 Il candidato risponde correttamente alle tre domande. In seguito, la discussione si amplia dai titoli alle prove scritte. Tra le altre, viene discussa la problematica relativa agli armamenti dei Piceni, prendendo spunto da uno dei titoli a stampa presentati dal candidato.

Giudizio collegiale

La commissione rileva che il candidato, sebbene abbia fatto nel complesso una prova di buon livello, si dimostra abbastanza estraneo alle problematiche scientifiche del raggruppamento L-ANT10.

La prova di lingua inglese è superata.

 

 

Il candidato Italo Maria Muntoni viene invitato a scegliere una busta; risulta estratta la busta con i seguenti quesiti:

gruppo B3

La legge di sovrapposizione è sempre valida, in qualunque contesto e per tutte le unità stratigrafiche? E perchè?

La ricostruzione paleoambientale attraverso i resti faunistici e botanici.

Cosa è l’archeologia industriale?

 nonché copia del testo scientifico nella  lingua straniera   obbligatoria : D.E.  Bar-Yosef Mayer, The exploitation of shells as beads in the Palaeolithic and Neolithic of the Levant, Paléorient, 2005.

Al termine della prova, vengono formulati da parte di ciascun Commissario i Giudizi sul candidato e successivamente la Commissione formula il Giudizio Collegiale.

I suddetti giudizi vengono di seguito riportati:

Candidato Italo Maria Muntoni

giudizi individuali

 

Prof. Riccardo FRANCOVICH

 Il candidato risponde in modo pienamente soddisfacente alle tre domande poste, dimostrando inoltre piena padronanza delle problematiche approfondite nella sua produzione a stampa. Nella discussione sulla prima prova scritta, motiva e integra le ragioni della scelta del caso presentato come esemplificazione. Espone in modo estremamente chiaro e sintetico.

 

Prof._ Maura MEDRI

La prova del candidato è da considerare pienamente soddisfacente, sia per quanto riguarda la maturità dimostrata nell’esposizione che per i contenuti espressi.  Il candidato ha illustrato anche il ruolo che sostiene in qualità di professore a contratto presso il Corso di Laurea triennale in Scienze Geologiche dell’Università di Bari.

 

Dott. Barbara WILKENS

 Il candidato ha risposto ottimamente a tutte le domande. Nella successiva discussione sul tema e sulla sua attività scientifica ha dato prova di essere particolarmente aggiornato sugli ultimi sviluppi degli studi archeometrici.

 

Giudizio collegiale

 Il candidato ha dato prova di essere competente e aggiornato. Nelle risposte ha esaurito pienamente tutti gli argomenti. Le sue esperienze di lavoro, inoltre, dimostrano come sia possibile e costruttivo un rapporto interdisciplinare tra archeologi e studiosi di scienze.

La prova di lingua inglese è superata.

 

Il candidato Vasco La Salvia viene invitato a scegliere una busta; risulta estratta la busta con i seguenti quesiti:

Gruppo C1

Quali sono gli svantaggi del metodo di scavo per quadrati?

Tutela e valorizzazione

Cosa è la ricognizione archeologica?

nonché copia del testo scientifico nella  lingua straniera   obbligatoria : D.E.  Bar-Yosef Mayer, The exploitation of shells as beads in the Palaeolithic and Neolithic of the Levant, Paléorient, 2005.

Al termine della prova, vengono formulati da parte di ciascun Commissario i Giudizi sul candidato e successivamente la Commissione formula il Giudizio Collegiale.

I suddetti giudizi vengono di seguito riportati:

Candidato Vasco La Salvia

giudizi individuali

 

Prof. Riccardo FRANCOVICH

 Il candidato ha risposto in modo chiaro e estremamente esauriente alle domande, mentre ha dato prova di piena maturità discutendo i titoli presentati, dimostrando di padroneggiare i temi trattati in un quadro di riferimento teorico assai convincente. Anche la discussione sulle linee dell’elaborato scritto ha confermato il rigore analitico e la capacità di riferimento al quadro storico generale.

Prof._ Maura MEDRI

 Il candidato ha risposto in modo esauriente alle domande, ampliando la discussione su due punti in particolare: la valutazione della fonte archeologica da parte degli storici, dando prova di conoscere la letteratura scientifica di recente produzione; la problematica correlata alla tutela, che in taluni casi, rischia di confliggere con le esigenze della ricerca, soprattutto nel caso delle ricerche archeometriche che richiedono il sacrificio di campioni parziali, cosa per altro facilmente recuperabile con il restauro.

 

Dott. Barbara WILKENS

 Il candidato ha risposto ottimamente alle domande. Ha mostrato una grande competenza nel suo settori di studi, la metallurgia, con esperienze non limitate all’Italia ma anzi con notevole apertura verso gruppi di ricerca  esteri.

Giudizio collegiale

 La commissione concorda per un giudizio ampiamente positivo, poiché la discussione ha dato modo di apprezzare la maturità dell’impostazione scientifica del candidato.

La prova di lingua inglese è superata.

 

Al termine delle operazioni la seduta viene tolta.

 

 

NONA SEDUTA 24 Maggio 2006, ore 8,00, Relazione finale giudizio complessivo e nomina del vincitore.

Al termine delle prove scritte ed orali, la Commissione, sulla base delle valutazioni collegiali formulate sui titoli, le pubblicazioni e sulle prove di esame scritte ed orali, esprime il Giudizio Complessivo su ciascun candidato come di seguito riportato:

Candidato: Armando Cherici

 

Giudizio Complessivo:

Il dott. Armando Cherici si è laureato in Lettere  presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi Firenze e ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Archeologia presso l’Università di Roma La Sapienza” .

La produzione scientifica del candidato Armando Cherici, concentrata prevalentemente sull’epoca etrusca e sul periodo classico, mostra ampiezza di conoscenze, buona padronanza delle fonti iconografiche e letterarie, una corretta impostazione di metodo ma ha nell’insieme un taglio erudito che sembra non considerare appieno le più recenti tendenze della ricerca in ambito archeologico.

La commissione si trova concorde nel giudicare anche le prove del candidato, sia scritte che orali, sostanzialmente buone, poiché ha dimostrato una buona conoscenza delle tematiche dell’archeologia classica, tuttavia appare una scarsa dimestichezza con i temi più attuali delle metodologie archeologiche.

 

 

Candidato: Vasco La Salvia

 

Giudizio Complessivo:

 

Il dott. Vasco La Salvia si è laureato in Storia della Scienza  presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma La Sapienza, nel 1996 consegue il diploma post lauream di Master of Arts in Studi Medievali presso la Central European University di Budapest e ha discusso la tesi di dottorato nell’anno accademico 2005-2006 presso il Dipartimento di Studi Medievali della Central European University di Budapest.

A partire dall’anno accademico 1998/99 ha svolto attività di professore a contratto per gli insegnamenti di Storia della scienza e della tecnica nell’età moderna e contemporanea, Archeometria, Archeologia della Produzione, Storia del lavoro e cultura materiale presso l’Università degli Studi di Chieti e presso l’Università degli Studi della Tuscia.

Il candidato dimostra di avere raggiunto un ottimo livello di competenza in un settore innovativo, quello dello studio dei sistemi di produzione e di lavorazione dei metalli, con un orizzonte cronologico prevalentemente rivolto al medioevo e con particolare riferimento all’età longobarda. La produzione scientifica del candidato, distribuita in sedi editoriali di rilievo nazionale e internazionale, pone in risalto la validità delle competenze miste, di cui sono portatori quegli studiosi che sanno coniugare gli aspetti storici con il quotidiano approccio scientifico dell’analisi di laboratorio. La commissione è, inoltre, concorde nel valutare in modo estremamente positivo le prove scritte e orali del candidato.

 

 

Candidato: Italo Maria Muntoni

 

Giudizio Complessivo:

Il dott. Italo Maria Muntoni si è laureato in Lettere  presso la facoltà di Lettere a Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma e ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Archeologia nello stesso ateneo nel 2001. Dall’anno accademico 2003/04 ha svolto attività di professore a contratto nell’ambito dell’Archeometria e della Chimica applicata ai Beni Culturali presso gli atenei di Roma La Sapienza, di Bari e di Foggia.

Nel 2001 ha conseguito in Dottorato di Ricerca in Archeologia presso l’Università di Roma La Sapienza” con una tesi dal titolo “La produzione ceramica nel Neolitico antico e medio dell’altopiano delle Murge (Puglia)”.

 È stato cultore della materia di Ecologia Preistorica nel 1996/97, 2000/01  presso la facoltà di Lettere  dell’Università di Roma La Sapienza.

Nel 2001/02 si è iscritto alla Scuola Nazionale di Archeologia dell’Università di Roma La Sapienza.

Negli anni 2003/04, 2004/05 e 2005/06 è stato professore a contratto di Archeometria presso l’Università degli Studi di Bari, per il corso di laurea triennale in Scienze Geologiche.

Nel 2003/04 è stato professore a contratto di Chimica applicata ai beni culturali presso l’Università degli Studi di Foggia, per il corso di laurea triennale in Beni Culturali.

Le pubblicazioni del candidato, apparse in sedi editoriali scientifiche, si collocano nel quadro di una intensa attività di ricerca sperimentale, sia sul campo che in laboratorio, all’interno della quale dimostra un rigore e una capacità analitica di notevole livello. Il contributo più consistente riguarda il neolitico antico e medio di area pugliese, ma dimostra anche una capacità di inquadramento delle problematiche specifiche di ambito mediterraneo. La commissione concorda nel valutare positivamente anche le prove scritte e orali sostenute dal candidato.

 

Sulla base dei giudizi complessivi, la Commissione, dopo ponderata valutazione comparativa dei candidati, indica all’unanimità il dott. Vasco La Salvia, per la vasta e significativa produzione scientifica presentata, per la metodologia, per la maturità dimostrata, per il nutrito curriculum che comprende esperienze e attività di collaborazione all’estero, per l’intensa attività didattica svolta con continuità, avendo comparato curriculum, titoli e risultati delle prove con quelli degli altri due candidati e avendo valutato la congruità di tutto ciò con il settore disciplinare per cui è stata bandita la valutazione comparativa di cui in oggetto, vincitore della presente valutazione comparativa.

 

 

Chieti, 24 Maggio 2006

La seduta è sciolta alle ore 10,30.

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.

 

La Commissione:

Prof. Riccardo Francovich           ............................................

Prof.ssa  Maura Medri                 ............................................

Dott. Barbara Wilkens                 ............................................